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VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO

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Academic year: 2022

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VADEMECUM PER L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO

Questo Vademecum è rivolto a tutti i docenti di sostegno e ai docenti curriculari dell’XI I.C. di Padova

“A.Vivaldi”, allo scopo di costituire un riferimento sempre disponibile per rammentare le proprie mansioni istituzionali, le normative che le regolamentano e le buone pressi relative all’Inclusione.

ACCOGLIENZA DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO

L’insegnante di sostegno sarà accolto dal Dirigente Scolastico e dalla Funzione Strumentale per L’Inclusione. All’atto di presentazione, la F.S. consegnerà copia del vademecum (presente anche su sito dell’Istituto) in cui sono riassunti compiti e doveri dell’insegnante di sostegno e dei colleghi curriculari per fare della scuola un luogo inclusivo. Il docente di sostegno dovrà compilare tutte le documentazioni indicate per e-mail dalla funzione strumentale nei tempi stabiliti.

TITOLARITA’

Il docente di sostegno è docente della classe e ne è contitolare. Pertanto partecipa a tutte le riunioni del consiglio di interclasse o di classe, alle riunioni di programmazione, agli incontri con i genitori o con i rappresentanti e agli scrutini di tutti gli alunni della classe di cui è titolare.

ORARIO DI SERVIZIO

L’orario dell’insegnante di sostegno è uguale a quello dei docenti dell’ordine di scuola di servizio:

Scuola primaria: 22 ore settimanali + 2 ore di programmazione settimanale Scuola secondaria: di primo grado: 18 ore settimanali.

REGISTRO PER L’INCLUSIONE

Appena preso servizio, ogni docente di sostegno deve recarsi presso l’ufficio della Prima Collaboratrice della Preside, ritirare il registro relativo all’alunno o agli alunni che gli vengono affidati, firmando il modulo di ritiro di tali materiali. All’interno l’insegnante trova: la diagnosi funzionale (*si veda l’approfondimento alla fine del paragrafo) dell’alunno, fotocopie dei frontespizi di PEI e PDF protocollati e la documentazione prodotta negli anni precedenti, in base a quanto indicato dal documento “Registro per l’Inclusione”, scaricabile dal sito dell’Istituto al link

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nell’area Docenti relativa al sostegno e da compilare in ogni sua parte ogni anno. Nel corso dell’anno scolastico i registri vanno secretati presso l’Istituto e non portati altrove. A fine anno, ultimate tutte le procedure documentali relative agli stessi, è necessario riconsegnarli in data indicata da comunicato specifico, sottoscrivendone la ricollocazione presso l’ufficio della Prima Collaboratrice della Dirigente.

* DIAGNOSI FUNZIONALE E NUOVO PROFILO DI FUNZIONAMENTO

Per diagnosi funzionale si intende la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell'alunno con disabilità. Questo documento viene redatto dall’unità multidisciplinare (medico specialista nella patologia segnalata, dallo specialista in neuropsichiatria infantile, dal terapista della riabilitazione, dagli operatori sociali in servizio presso la unità sanitaria locale). La Diagnosi Funzionale è il punto di partenza per la stesura del Profilo Dinamico Funzionale, di tutte le documentazioni e le progettazioni didattiche rivolte all’alunno certificato.

Mette in evidenza le potenzialità dei soggetti negli ambiti: - cognitivo - affettivo-relazionale - linguistico - sensoriale - motorio-prassico, - neuropsicologico - autonomia personale e sociale Contiene tutti gli elementi necessari per accedere agli interventi educativi, assistenziali e di sostegno previsti e deriva dall'acquisizione di elementi clinici psico-sociali. La Diagnosi Funzionale deve essere redatta in tempo utile per l'assegnazione delle forme di sostegno previste per l'anno scolastico successivo. E' soggetta al segreto d'ufficio.

Attenzione: all’art. 4 del capo III del DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 66, relativo alle norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 ,– Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104 si sancisce:

«…Successivamente all’accertamento della condizione di disabilità delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti ai sensi dell’articolo 3, è redatto un profilo di funzionamento secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ai fini della formulazione del progetto individuale di cui all’articolo 14 della legge 8 novembre 2000, n. 328, nonché per la predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI).»;

…”3. Il Profilo di funzionamento di cui all’articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, che ricomprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale, come modificato dal presente decreto, è redatto dall’unità di valutazione multidisciplinare di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994, composta da:

a) un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona;

b) uno specialista in neuropsichiatria infantile;

c) un terapista della riabilitazione;

d) un assistente sociale o un rappresentante dell’Ente locale di competenza che ha in carico il soggetto.”

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ORARIO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO

Individuato dalla Dirigente o dalla sua Prima Collaboratrice, con il supporto della Funzione Strumentale per l’Inclusione, il numero di ore di sostegno di ciascun docente che vanno assegnate a ogni alunno, la F. S. Inclusione, sentite le necessità imprescindibili di insegnanti e O.S.S., i desiderata di ordine didattico di ciascun insegnante, predispone una bozza dell’orario generale degli insegnanti di sostegno, da sottoporre e di cui chiedere l’approvazione alla Dirigenza.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA

Il docente di sostegno deve redigere entro la fine del mese di ottobre (con possibilità di deroga di 15 giorni) la Programmazione didattica individualizzata relativa all’alunno che supporta. Essa deve contenere obbligatoriamente:

-I nomi dei docenti di sostegno che contribuiscono a seguire il ragazzo certificato, specificano per quante ore ciascuno.

-L’eventuale presenza di O.S.S..

-I nomi e la relativa disciplina d’insegnamento di ciascun docente facente parte del Consiglio di classe.

-Una presentazione del contesto classe in cui l’alunno è inserito.

-Il prospetto dell’orario di intervento in classe di ciascun docente di sostegno e dell’ O.S.S.

-Quali metodologie didattiche si intenda prediligere alla luce delle caratteristiche dell’alunno.

-Distinguere per ogni disciplina quali riduzioni e/o semplificazioni dei contenuti proposti al resto del gruppo classe si intenda apportare.

-Come si prediliga costruire le prove di verifica per l’alunno.

-Con quali criteri si intenda valutare le sue prove di verifica.

IL DOCUMENTO VA CONDIVISO CON TUTTO IL CONSIGLIO DI CLASSE, SOTTOSCRITTO DA OGNI SUO COMPONENTE E INSERITO NEL REGISTRO DELL’ALUNNO.

IL PEI (Piano Educativo Individualizzato)

“E’ il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati…in un determinato periodo di tempo…”: descrive gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro predisposti per l’alunno in un determinato periodo di tempo ai fini della realizzazione del diritto all’’educazione e all’istruzione; è redatto dagli operatori sanitari e dal personale insegnante curricolare e di sostegno in collaborazione con i genitori. Tiene presenti i progetti didattico educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche.

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IL PDF (Profilo Dinamico funzionale):

E’ il documento nel quale viene definita la situazione iniziale e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire, mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell’alunno, viene redatto al secondo e quinto anno della Scuola primaria ed al terzo della Scuola secondaria di primo grado. E’ sottoposto averifiche ed aggiornamenti periodici. Esso manifesta il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi e nei tempi medi.

SIA IL PEI CHE IL PDF VANNO CONDIVISI CON TUTTO IL CONSIGLIO DI CLASSE, SOTTOSCRITTO DA OGNI SUO COMPONENTE. COPIA DEL FRONTESPIZIO PROTOCOLLATO DI ENTRAMBI VA INSERITA NEL REGISTRO PER L’INCLUSIONE DI OGNI ALUNNO.

GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO SULL’HANDICAP (GLHO)

Nel mese di ottobre la Prima Collaboratrice della Dirigente Scolastica, fissa gli appuntamenti per il GLHO con il referente ULSS che segue i casi degli alunni certificati dell’Istituto con il supporto della Funzione Strumentale Inclusione. Questa provvederà ad avvisare ciascun docente di sostegno delle date e degli orari proposti dagli enti socio-sanitari interpellati. Ogni insegnante di sostegno avviserà tramite e-mail i docenti curricolari del proprio Consiglio di classe, gli eventuali O.S.S. e le famiglie.

Al GLHO partecipa, oltre al docente di Sostegno, il docente coordinatore di classe, il maggior numeri di componenti il Consiglio di classe possibile, i genitori dell’alunno e gli specialisti del servizio di neuropsichiatria infantile o del centro medico-riabilitativo presso cui l’alunno è seguito ed eventuale O.S.S.

Tutta la modulistica per il verbale dei GLHO si trova sul sito dell’Istituto.

In occasione di questo primo incontro è necessario che il docente di sostegno condivida il PEI tra coloro che sono presenti, farlo sottoscrivere; potrebbe essere utile concordare la data del secondo incontro per procedere alla verifica finale del PEI. Nel corso del primo GLHO annuali l’insegnante di sostegno stende un verbale dell’incontro sull’ “Allegato 2”, presente sul sito dell’Istituto tra il materiale dedicato al sostegno e provvede a farlo firmare da tutti i partecipanti alla riunione. Tale verbale andrà consegnato all’ufficio Protocollo. Lo stesso si farà a seguito della sottoscrizione del modulo di verbale “Allegato 3”, relativo alla verifica del raggiungimento degli obiettivi del PEI e alla richiesta delle risorse per l’anno successivo. (Nel caso in cui il servizio socio-sanitario chiarisca che non sarà possibile un secondo incontro è consigliabile redigere anche il modulo “Allegato 3”

richiedendo le risorse per l’anno successivo.)

INCONTRI CON I GENITORI

L’insegnante di sostegno, funge da mediatore tra il corpo docente al suo completo e la famiglia dell’alunno certificato, costruendo un rapporto di fiducia e condivisione di obiettivi educativi e strategie condivise. Deve emergerne un’immagine dell’alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità e le risorse, in una prospettiva che guarda ad un futuro di autonomia e di persona adulta (PDV = Piano di vita), facendo confluire tali contenuti nella costruzione della

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documentazione individuale relativa all’alunno, la quale deve puntare, riconosciute e ad attivate le risorse della famiglia e dell’alunno, a costruire PDF e PEI.

LINEE GUIDA PER UN COMPORTAMENTO INCLUSIVO

Benché la presenza in un Consiglio di classe di un docente di sostegno sia determinata in virtù della necessità di supporto di un alunno certificato, egli è contitolare della docenza di tutta la classe.

Questo implica che, garantito il necessario aiuto didattico ed educativo all’alunno con disabilità, il quale deve svolgersi con assoluta prevalenza in classe, ad eccezion fatta di casi particolari (ai sensi delle “Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità”, nota del 4 – 8 – 2009), l’insegnante di sostegno deve impiegarsi al meglio delle proprie risorse nel favorire il potenziamento degli apprendimenti e della serenità a scuola di tutti gli alunni della classe; questo sia per gli alunni con BES, sia per tutti coloro che dovessero ravvisarne la necessità.

USCITE DIDATTICHE E VISITE D’ISTRUZIONE

In fase di progettazione di uscite didattiche e visite d’istruzione è necessario tener presenti le esigenze e le eventuali difficoltà degli alunni disabili (attenzione a mete, mezzi di trasporto, presenza di barriere architettoniche, ecc.). Per gli alunni in situazione di handicap la Nota n. 645 dell'11/04/2002 pone particolare attenzione al diritto degli alunni disabili a partecipare alle gite scolastiche. La Nota richiama le CC.MM. n. 291/92 e n. 623/96 che affidano alla comunità scolastica la scelta delle modalità più idonee per garantire tale diritto. Il rapporto docenti-alunni di 1 a 15 durante le uscite, in presenza di alunni certificati, scende in base alla gravità del caso, anche nell’eventualità che sia presente l’educatore o il genitore. Si ricorda che non è un obbligo del docente di sostegno partecipare ad uscite e visite, qualunque insegnante della scuola può 4 accompagnare il gruppo-classe, purché si raggiunga il numero di accompagnatori necessario. Si valuterà caso per caso l’opportunità della partecipazione del docente di sostegno, in base alle esigenze dell’alunno.

ADEMPIMENTI FINALI

Al termine di ogni anno scolastico il docente di sostegno dovrà redigere una Relazione finale che rappresenterà il punto di arrivo, in base agli obiettivi posti dal PEI, del percorso formativo dell’alunno. Anche la Relazione finale del docente di sostegno va condivisa con il Consiglio di classe e, quindi, fatta sottoscrivere anche dai colleghi curriculari in sede di scrutinio finale. Anch’essa, come gli altri documenti, va inserita nel registro dell’alunno certificato che si segue e consegnata al suo interno con tutta la documentazione redatta, come scandito dal “Registro per l’Inclusione”.

IL GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusione degli alunni con disabilità)

Ai sensi dell’Art. 9 comma 8 del D. Lgs n° 66 del 2017 si sancisce che il Dirigente, emani un apposito decreto, dopo averne definito in Collegio Docenti e in Consiglio d’Istituto le caratteristiche tecniche

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e i criteri di individuazione delle componenti scolastiche, e aver acquisito le designazioni dei rappresentanti degli enti preposti, nonché delle associazioni delle persone con disabilità.

La Dirigente presiede o delega formalmente, in sua vece, un docente tale organo, formato da:

 Dirigente o docente formalmente delegato.

 Coordinatore/Referente/Funzione strumentale per l’inclusione.

 Rappresentanti degli Insegnanti di sostegno e curricolari.

 Rappresentante (eventuale) del personale ATA.

 Rappresentanti dei servizi individuati dagli enti preposti (ULSS ed EE.LL.).

 Rappresentanti degli studenti (Scuola Secondaria di secondo grado).

 Rappresentanti dei genitori.

 Rappresentanti delle Associazioni delle persone con disabilità.

 Rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio.

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