Decisioni di Lungo Periodo (Dispensa 9)
µ Impresa:
Ø Obiettivi: creare valore.
Ø Tipologie: for profit, not for profit.
Ø Perché esistono le imprese e perché conviene specializzarsi.
Ø Bisogna eliminare le asimmetrie informative à lo stato impone di redigere il bilancio per ridurre questa asimmetria à Contabilità esterna.
Ø Contabilità interna: per misurare le proprie performance, utile per l’impresa (non pubblicato).
Ø Processo decisionale dell’impresa (bisogna ricordarselo):
§ Programmazione dei risultati.
• Definizione obiettivi strategici dell’impresa, delle risorse che ci servono, definizione delle azioni, individuazione dei rischi di contesto.
§ Misurazione dei risultati.
• Sistemi di contabilità analitica.
§ Analisi degli scostamenti.
§ Introduzione delle azioni correttive.
• Effetto nel breve periodo.
• Effetto nel lungo periodo à Decisioni di lungo periodo.
µ Processo decisionale di un’impresa (c’è al compito):
Ø Individuazione delle alternative di un investimento. Gli investimenti si suddividono in:
§ Investimenti non obbligati: consideriamo il caso base come punto di partenza à non sono obbligato ad investire. Se un investimento lo considero obbligato quando non lo è perdo l’alternativa base (ossia di non investire) che potrebbe essere la migliore.
§ Investimenti obbligati: quando sono costretto ad investire.
Ø Valutare la consistenza dell’investimento:
§ Un investimento può essere la somma di più progetti correlati tra loro. L’obbiettivo è individuare i progetti e la loro entità.
Ø Individuare i confini dell’analisi: capire quali settori dell’azienda vengono influenzati dall’investimento.
Ø Capire come l’investimento impatta sui cosiddetti differenziali competitivi ossia quelle parti che, se differenti, possono portare all’impresa un vantaggio competitivo. Esempio: aumentando la qualità del processo produttivo riduco i consumi oppure spendo di meno nella produzione.
Ø Tradurre tutti questi punti in un numero, ossia in una grandezza quantificabile.
µ Determinazione del flusso netto di cassa (Net Cash Flow).
Ø NCF = CF0 – I0 = Net Cash Flow: è la grandezza più significativa per misurare il contributo di un investimento reale alla reazione di valore per gli azionisti.
§ I = Investimento: si indica la decisione di un’azienda, ha impatto sui risultati nel medio-lungo termine e si scontra con uno scenario esterno che non è mai perfettamente definito. Esso si divide in investimenti:
• In Capitale fisso (Acquisto immobilizzazione, macchinario, brevetto).
• In Capitale circolante (aumento dell’attivo circolante ha un effetto negativo sul NCF: i crediti non hanno un risconto effettivo nella cassa à più crediti ho meno cassa ho. Anche una diminuzione dei debiti ha un riscontro negativo nella cassa à se ho meno debiti significa che li ho pagati e quindi ho perso cassa).
♦ Se aumentano le scorte o i crediti oppure diminuisce il fondo TFR o debiti commerciali c’è minor credito circolante.
♦ Gli investimenti vengono determinati a partire dallo stato patrimoniale dell’impresa, come variazione dell’attivo di stato patrimoniale. à Variazioni positive dell’attivo dello stato patrimoniale (investimenti) comportano riduzioni del net cash flow; variazioni negative dell’attivo (disinvestimenti) si traducono in incrementi del NCF.
♦ In conclusione l’investimento in capitale circolante netto operativo è dato dalla somma di 4 termini principali:
Ø Incremento dei crediti commerciali.
Ø Incremento delle scorte di prodotti finiti, semilavorati, materie prime e componenti.
Ø Diminuzione dei debiti commerciali.
Ø Diminuzione del trattamento di fine rapporto.
§ CF = Cash Flow, flusso di cassa = (fatturato – stipendi – costo materie prime) * (1 – t) + (Amm + Accant) * t (non sottrarremo gli ammortamenti e accantonamenti perché sono costi ma non spese cash). L’ultimo addendo sono i soldi che non erano stati tassati sugli ammortamenti e accantonamenti à è un aumento di cassa.
• CFol= Cash flow operativo lordo = Utile + Ammortamenti + Accantonamenti
• Utile = Fatturato – (Costo servizi + Costo lavoro + ammortamenti + Accantonamenti) * (1 – t).
• CFo = (Fatturato - Costo servizi - Costo lavoro - ammortamenti - Accantonamenti) * (1 – t) + Ammortamenti + Accantonamenti.
• CFo = (Fatturato - Costo servizi - Costo lavoro)(1 – t) – Amm + tAmm – Acc + tAcc + Amm + Acc.
• CFo = (Fatturato – Costo Servizi – Costo Lavoro)(1 – t) + (Ammortamenti + Accantonamenti)*t
♦ (Ammortamenti + Accantonamenti)*t à Scudo fiscale.
Ø Quando si determina il NCF bisogna ignorare tutti i costi affondati, cioè conseguenti a decisioni passate dell’impresa, non modificabili dalla decisione che viene presa oggi in merito
all’investimento oggetto dell’analisi (solitamente gli studi di fattibilità sono dei costi affondati).
Ø Determinazione plusvalenze/minusvalenze:
§ Si manifestano nel caso di operazioni di disinvestimento (relative, in particolare, a immobilizzazioni immateriali), in cui il valore di realizzo del bene sia superiore o inferiore rispetto al valore a cui questo è iscritto nello stato patrimoniale (valore di libro o di bilancio).
§ NCF = valore di realizzo · (1 – t) + valore di bilancio · t.
Ø (V = valore, t = tempo, k = tasso di attualizzazione: il valore a cui sconto il flusso di cassa): = Misura indiretta della creazione di valore economico.
§ Se questa formula è > 0 questo investimento rende.
§ Se l’investimento è analizzato su un orizzonte temporale finito è necessario calcolarne, oltre ai NCF, il valore terminale o residuo V(T):
• Per gli investimenti in capitale fisso solitamente il valore residuo si identifica con
l’alienazione del bene, nel caso questo non abbia più alcun effetto sull’attività dell’impresa.
• Per gli investimenti in capitale circolante, si considera normalmente un valore terminale coincidente con il valore di bilancio.
µ Logica capitale proprio e logica del capitale investito:
Ø Logica del capitale proprio: analizza l’investimento dal punto di vista dell’azionista.
§ Tutti i flussi tra l’impresa e gli istituti di credito rappresentano effettivi flussi finanziari per l’azionista:
• Se viene contratto un debito finanziario, questo costituisce un flusso finanziario positivo per l’azionista.
• La restituzione di un debito finanziario rappresenta un flusso di cassa negativo.
• Il pagamento di oneri finanziari dà luogo ad un flusso di cassa negativo.
§ I valori “operativi”, in presenza di un indebitamento, diventano:
• CF(t) = CFo(t) – oneri finanziari(t) à CFo = (Fatturato – Costi servizi – Costo Lavoro - Oneri finanziari)(1 – t) + (Ammortamenti + Accantonamenti)*t.
• I(t) = Io – variazione di indebitamento.
Ø Logica del capitale investito: considera tutti i finanziatori come parte di uno stesso sistema à i flussi finanziari tra azionisti e istituti di credito (debiti e oneri) non devono essere presi in considerazione.
§ I NCF dell’investimento sono i NCF operativi che serviranno per remunerare sia gli azionisti sia i finanziatori esterni à i NCF però dovranno essere una media pesata tra il costo del capitale proprio e il costo del capitale di terzi attraverso questa formula:
• = Tasso di attualizzazione, dove:
♦ D = finanziamento di terzi, debito.
♦ E = finanziamento tramite capitale proprio, equità.
♦ Kd = ROD, costo del capitale di terzi.
♦ Ke = ROE, costo del capitale proprio. È il tasso di remunerazione degli azionisti.
µ I criteri di decisione:
Ø Sono i vari criteri che possono essere adottati per decidere se accettare o meno un investimento o quale scegliere tra investimenti tra loro mutualmente esclusivi.
Ø Criteri deterministici:
§ Net Present Value (NPV):
• La formula è: .
• Consiste nella somma algebrica dei NCF associati all’investimento, attualizzati à rappresenta il valore che ha, per l’impresa, la possibilità di realizzare l’investimento.
• Un singolo investimento viene accettato se aumenta il valore economico dell’impresa à NPV ≥ 0.
Decisioni di lungo periodo
Modo operativo
Logica del capitale investito
L’investimento si considera totale.
Nei costi non sono inclusi gli oneri finanziari.
Logica dell’azionista
L’investimento è pari a: Investimento - Finanziamento Nei costi sono inclusi gli oneri finanziari.
Variabili
D = Prestito
E = Investimento – Prestito D + E = Investimento
Kd = Tasso d’interesse sul prestito Ke = Costo del capitale proprio t = Aliquota fiscale
CF = [ ( Ricavato – Spese ) unità ] ( 1 - t ) + ( Ammortamento + Accantonamento ) t NCF = CF – I
Nella formula NPV, t indica il tempo, ovvero il numero di anni.
VT = ( Valore di realizzo ) ( 1 - t ) + ( Valore residuo ammortamento ) t
Suggerimenti
Controllare sempre se la risorsa critica è sufficiente a produrre quella data quantità di prodotti.
Verificare se la soluzione è accettabile, non vi sono vincoli nella traccia.
NPV < 0 -> Investendo perdiamo valore, non investo.
NPV > 0 -> Stiamo creando valore, investo.
Non si pagano le tasse quando non si crea valore
Se: Utile netto + CF < 0
Non si pagano le tasse, quindi ( 1 - t ) e t
Utilizzando la logica del differenziale si considera il caso base, ovvero quante tasse si sarebbero pagate per quel caso.
Utile netto = Utile lordo ( 1 - t ) Utile lordo = Utile netto / ( 1 - t) Imposte = Utile lordo - Utile netto