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Studio AdSp Livorno sul crocierismo

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Academic year: 2022

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17 Marzo 2022 -

Studio AdSp Livorno sul crocierismo

LIVORNO – Studio AdSp Livorno sul crocierismo. La crisi che ha travolto il settore in Italia e nel mondo, potrebbe impattare rovinosamente anche sull’economia livornese, bruciando nel 2020 tra i 53 e i 64 milioni di euro di ricavi.

A sottolinearlo è uno studio elaborato dalla direzione Sviluppo, Programmi Europei e Innovazione dell’AdSp del mar Tirreno settentrionale e presentato in un webinar dedicato al crocierismo e alla blue economy.

L’analisi prende le mosse da alcune drammatiche certezze. I dati aggiornati all’8 Maggio e resi noti dal terminal crociere Porto di Livorno 2000, dicono come nello scalo siano stati complessivamente cancellati 179 scali sugli

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oltre 379, un calo vicino al 50% del totale.

Nel 2020 il porto di Livorno avrebbe dovuto movimentare 897.720 passeggeri, riportando una crescita del 6,8% rispetto al 2019 (dati di Risposte Turismo).

Partendo da queste cifre, il report analizza due scenari: uno ottimistico, fondato sulla possibilità che le navi da crociera riprendano a viaggiare a Settembre, uno pessimistico, basato su una ripartenza delle attività a Gennaio 2021.

Nel primo caso, la perdita secca che il porto livornese potrebbe subire nell’anno ammonterebbe a quasi 54 milioni di euro (dato aggregato che ricomprende tre voci di spesa: passeggeri, equipaggi e servizi tecnico nautici).

Nell’ipotesi peggiore, l’economia livornese potrebbe arrivare a perdere fino a un massimo di 64,6 milioni di euro (59,5 milioni al netto delle spese di bunkeraggio).

«Siamo in una situazione di assoluta incertezza – è il commento del presidente di Risposte Turismo, Francesco Di Cesare – difficile fare

previsioni sulla ripresa o meno delle crociere da oggi alla fine dell’anno.

Le grandi compagnie di navigazione hanno però una grande solidità finanziaria e sono in grado di far fronte a questo tsunami economico senza troppe

perdite».

Riunita Cabina regia Città-Porto

Livorno

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LIVORNO – Riunita la Cabina di regia Città-Porto presieduta dal sindaco Luca Salvetti e dall’assessora al porto Barbara Bonciani. Alla cabina di regia, oltre all’AdSp mar Tirreno settentrionale e alla Capitaneria di porto partecipano le associazioni datoriali e sindacali di riferimento.

Si è parlato dello stato dell’arte della messa in sicurezza del traffico passeggeri dal rischio contagio Covid-19. Presenti il presidente di Porto Livorno 2000 Matteo Savelli e il presidente AdSp Stefano Corsini.

L’assessora Bonciani ha ricordato come nell’incontro tenutosi a metà Maggio fosse stata evidenziata la necessità di intervenire in tempi brevi, in modo da garantire una ripresa del traffico passeggeri in sicurezza. In

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quell’occasione e negli incontri successivi, tenuto conto dei vari Dpcm e delle Linee guida emesse dal Mit in materia di gestione stazioni marittime e portuali, si era convenuti sulla necessità di favorire l’occupazione dei molti lavoratori stagionali afferenti alle crociere, impiegandoli nelle nuove attività previste per legge di prevenzione del rischio da contagio Covid 19.

L’assessora ha ricordato che, a questo proposito, le linee guida del Mit prevedono, oltre che l’uso di cartellonistica plurilingue e la promozione di sistemi on line di prenotazione e acquisto biglietti, anche il “potenziamento del personale preposto ai servizi di vigilanza, accoglienza e informazione all’utenza”, essendo necessario attivare accessi contingentati, oltre che favorire il distanziamento sociale.

A fronte di questo percorso, i soggetti privati che a Livorno sono interessati alla gestione del traffico passeggeri hanno redatto, come previsto dalla legge, un Piano di prevenzione del rischio. Considerata la necessità, fin dall’inizio maturata, a fronte delle perdite economiche derivanti, in particolare, dallo stop del traffico crocieristico, l’Adsp si era impegnata ad adottare un provvedimento di riduzione dei canoni demaniali per questi soggetti. Considerato che il traffico passeggeri per quanto

riguarda i traghetti è ripreso il 1 Giugno, l’assessora Bonciani ha chiesto all’AdSp i tempi di adozione del provvedimento di riduzione dei canoni concessori, necessario, al fine dell’implementazione del personale dedicato alle attività relative alla prevenzione del rischio.

Il presidente Corsini ha riferito che con la Conferenza dei servizi si è presa visione definitiva dei Piani di Prevenzione dei soggetti privati e che a fine mese, nel momento in cui ci sarà la conversione del Decreto Rilancio che permetterà alle AdSp di utilizzare l’avanzo di amministrazione per la riduzione dei canoni, provvederà ad adottare il provvedimento contenente le regole per l’abbattimento dei canoni concessori e degli oneri relativi ai servizi aggiuntivi che gli operatori garantiranno in materia di prevenzione del rischio.

Il secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato la situazione

occupazionale nel porto di Livorno, con particolare riferimento agli art 16,17 e 18 L.84/94. L’argomento era stato già trattato nel Tavolo del Patto del Lavoro tenuto in Comune e nelle precedenti cabine di regia città porto a

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seguito dell’aggravarsi della situazione occupazionale per effetto dell’emergenza sanitaria.

Le organizzazioni sindacali hanno ricordato la necessità di intervenire sul controllo degli straordinari, sulle esternalizzazioni degli art.18, oltre che sulla definizione di un organico porto. Questi punti, già trattati in varie riunioni della Commissione Consultiva in AdSp, necessitano di essere ripresi rapidamente, in quanto l’emergenza sanitaria ha di fatto esasperato le

problematicità già in essere sulla gestione del lavoro portuale.

Il presidente Corsini si è detto pronto a convocare a breve la Commissione Consultiva per proseguire i lavori già avviati nelle riunioni precedenti. Le organizzazioni datoriali hanno chiesto un confronto rapido su questa

questione con le organizzazioni sindacali.

Nella seconda parte della riunione, l’assessora Bonciani e il sindaco hanno chiesto al presidente Corsini il cronoprogramma delle opere a mare, darsena Europa e microtunnel e un chiarimento sullo stato dell’arte della gara relativa alla gestione dei bacini di carenaggio del porto di Livorno.

A parlare il presidente dell’Autorità di sistema Stefano Corsini ed i tecnici Enrico Pribaz e Paolo Scarpellini. Sulla darsena Europa il presidente ha informato che è stata inviata una scheda tecnica procedurale al Mit

affermando che la conclusione dell’opera è prevista per il 2024. Sempre sulla darsena Europa Corsini ha informato che le simulazioni al Cetena di Genova, per quanto attiene alla sicurezza della navigazione e la manovra delle navi in quella che sarà la nuova darsena, hanno avuto un esito positivo.

Le navi utilizzate nella simulazione sono della classe Neopanamax 366×51,2 e Megamax 24 (399×62), entrambe testate nei due ormeggi previsti per le navi portacontenitori in darsena Europa. Durante le prove di simulazione

effettuate da AdSp insieme a Capitaneria di porto e Corporazione dei piloti è sorta la necessità di apportare delle modifiche migliorative al progetto iniziale mediante una procedura di adeguamento tecnico funzionale che

permetterà un miglior ingresso delle navi, oltre che facilitare la manovra.

Per quanto riguarda il microtunnel, l’ing. Pribaz dell’Autorità di Sistema, ha informato che a Luglio dovrebbero ripartire i lavori sul pozzo del

Magnale, in quanto è in corso un accordo con la ditta per la ripresa degli scavi, al momento fermi perchè attivata una procedura di precontenzioso che si avvia alla conclusione. Ad oggi il procedimento è stato trasmesso

all’avvocatura per la perizia e a breve si potrà procedere con l’inizio dei

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lavori. L’Autorità di Sistema ha informato che sono già stati presi contatti con Eni ed è pronta per ripartire. Entro Agosto 2022 saranno rimosse le tubazioni Eni con dragaggio prelimiare. Per il progetto Torre del Marzocco, la gara si farà a metà 2021. Il canale, a sezione di 125 metri, sarà

allargato entro Agosto 2022.

Sulla gara relativa ai Bacini di carenaggio, di grande interesse per la città di Livorno, il presidente e il RUP Scarpellini hanno informato che la fase tecnica si è conclusa a Dicembre 2019. Al momento si sta procedendo alle verifiche che saranno concluse nel tempo di due mesi.

Al termine dei lavori i presenti hanno convenuto di riunire una cabina di regia a breve per monitorare la situazione occupazionale e operativa del porto, in particolare anche a seguito dei risultati della prossima

Commissione Consultiva.–

Omaggio alla memoria di Giuliano

Gallanti

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17 Marzo 2022 -

LIVORNO – Omaggio alla memoria di Giuliano Gallanti un uomo che con le proprie azioni e convinzioni ha saputo forgiare il destino della portualità nazionale, dando anche un futuro al porto di Livorno, che ha guidato per sei anni, dal 2011 al 2017.

A Palazzo Rosciano, quartier generale dell’AdSp, si è tenuta la cerimonia di intitolazione della Sala riunioni a Giuliano Gallanti, l’ultimo presidente della Port Authority livornese.

All’incontro hanno presenziato i vertici dell’AdSp e la figlia di Gallanti, Francesca. E’ stato un visibilmente emozionato Massimo Provinciali a

sottolineare l’importanza simbolica di questo riconoscimento: «Giuliano ha scritto la storia della portualità italiana. L’eredità che ha lasciato è uno

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stimolo per tutti noi», ha detto Provinciali, che con l’avvocato dei moli ha fatto squadra durante gli anni di permanenza a Livorno

Dopo aver passato in rassegna i numerosi incarichi che Gallanti ha collezionato nella sua vita lavorativa, non ultimo quello di numero uno dell’Organizzazione dei Porti Europei (Espo), il segretario generale

dell’AdSp, ha voluto ringraziare ancora una volta l’ex presidente per quanto ha fatto per Livorno:

«Considero ancora oggi un onore aver potuto sostenere con lui le numerose battaglie portate avanti in nome dello sviluppo del porto. Credo che la comunità livornese gli debba molto e non mi riferisco soltanto al Piano Regolatore Portuale approvato nel 2015. Era anche un uomo di larghi

orizzonti, appassionato al rapporto porto/città, come dimostra il fatto di aver creduto nelle potenzialità della Fortezza Vecchia, cui riconosceva il ruolo fondamentale di cerniera tra il mondo dei traffici e quello dei soft values».

Emozionata anche Francesca Gallanti, che ha ringraziato l’Autorità Portuale per il riconoscimento tributato al padre: «Se oggi fosse qui con noi, sono sicura che ne sarebbe orgoglioso. Livorno è stata una tappa fondamentale della sua vita e mi piace poter pensare che la sala riunioni, teatro di tante battaglie durante i vari Comitati Portuali, possa recare l’impronta

indelebile del suo nome».

Container in flessione nel trimestre a

Livorno

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17 Marzo 2022 -

LIVORNO -Container in flessione nell’ordine del 7-8%, crollo del traffico crocieristico (-60,6%) e dei traghetti (-30%). Sono questi i principali effetti del Coronavirus sui traffici del porto di Livorno con riferimento al primo trimestre dell’anno.

I dati, ancora provvisori, sono stati diffusi dall’Autorità di Sistema portuale del mar Tirreno settentrionale nel suo primo report sull’andamento dei traffici riferito per ora solo allo scalo labronico.

Tra Gennaio e Marzo sono stati movimentati 185.137 container (inclusi i trasbordi), oltre 15mila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sul fronte dei passeggeri, nei primi tre mesi dell’anno sono

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passati dalle banchine del porto 18.459 crocieristi, 28 mila in meno rispetto al primo trimestre del 2019. Rispetto allo scorso anno sono arrivate 15 navi in meno.

Sul fronte dei passeggeri imbarcati/sbarcati su traghetti e navi ro/pax, i dati relativi al primo trimestre, seppur ancora provvisori, evidenziano invece una flessione determinata esclusivamente dalla contrazione del

traffico pax del mese di Marzo a seguito della sospensione dei collegamenti marittimi passeggeri da/per la Sardegna e da/per la Sicilia. Il primo

bimestre si era infatti chiuso in positivo con una crescita dell’1% rispetto a quanto rilevato nel 2019. Complessivamente sono 139.739 passeggeri, 55.440 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Risultati in calo per tutte le tipologie di navi ormeggiate, con l’unica eccezione per quelle che trasportano prodotti forestali. La flessione complessiva dello scalo, in termini di attracchi, è stata del 12,7% con 1.476 navi arrivate ed ormeggiate contro le n. 1.691 del 2019.

Il settore più penalizzato ovviamente risulta essere quello legato al traffico passeggeri (traghetti e crociere) a seguito ovviamente della sospensione del trasporto marittimo disposta con decreto dal Mit e dal

ministero della Salute da/per la Sardegna (14.03), da/per la Sicilia (16.03) nonché delle navi da crociera (19.03). L’andamento mensile, per le navi da crociera, evidenzia ovviamente il crollo registrato a partire dal mese di Marzo con l’annullamento di tutte gli scali che erano previsti (n.8). La situazione non potrà che peggiorare tenuto conto che per il mese di Aprile le crociere cancellate saranno n. 29.

Per il settore rotabile attualmente non si registrano flessioni significative tanto che al termine del trimestre il calo degli scali è stato del 4,3%. Per le fullcontainer, gli scali nel primo trimestre 2020 sono complessivamente diminuiti del 15%, passando dai n.204 attracchi del 2019 ai n.174 del 2020.

Per le navi portarinfuse, il calo è stato rispettivamente del 19% per quelle liquide e del 21,6% per quelle solide, mentre, come già evidenziato, le navi destinate al trasporto di prodotti forestali costituiscono l’unica tipologia di naviglio in controtendenza che ha fatto registrare un aumento degli scali.

Nel primo trimestre 2020 gli attracchi sono stati n.41 contro i n.35 del 2019 facendo segnare una progressione del 17%.

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Alzato il livello di controllo verso l’Elba

LIVORNO – Alzato il livello di controllo sui flussi portuali verso l’isola

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d’Elba in occasione del periodo pasquale.

Le norme fino a oggi vigenti circa i controlli da e per le isole, introdotte dal decreto “io resto a casa”, non sono cambiate; ma le preoccupazioni di un sensibile aumento di ingressi nell’isola rappresentate da più parti

all’Autorità portuale sono comprensibili.

Perciò, sempre in sinergia con la task force di poliziotti, carabinieri, finanzieri ed agenti della polizia municipale, gli uomini della Port Security (società controllata dalla stessa Autorità di Sistema) continueranno a

vigilare, nei limiti delle loro competenze, presidiando h24 l’unico varco di accesso dei veicoli al porto e rafforzando il monitoraggio all’interno della stazione marittima e in prossimità di ogni accesso al porto di persone a piedi, così da “allertare”, se del caso, le Forze dell’Ordine, peraltro già costantemente presenti in prossimità degli accosti dei traghetti interessati.

“La situazione è per ora sotto controllo e non abbiamo registrato alcun segnale di allerta in tal senso”, ha detto il responsabile per l’AdSp dell’Ufficio Territoriale del Porto di Piombino, Claudio Capuano. “Ad ogni modo continueremo a monitorare la situazione con attenzione rafforzando i controlli di competenza, tenendo tuttavia presente che durante questo weekend le uniche navi che effettueranno i collegamenti con le isole saranno quelle della Toremar”.

Un presidio medico per l’equipaggio di

Costa Diadema

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17 Marzo 2022 -

PIOMBINO – Un presidio medico per l’equipaggio di Costa Diadema verrà

realizzato a tempo record sulla banchina del porto di Piombino per assistere i componenti della nave da crociera risultati positivi al test e che

attualmente si trovano a bordo della nave in condizioni non gravi.

“L’Autorità di Sistema si è immediatamente attivata per accogliere il

presidio ospedaliero che è in corso di installazione sottobordo alla nave”, ha detto il presidente dell’AdSp del mar Tirreno settentrionale, Stefano Corsini.

“Collocato all’interno della zona interclusa nelle vicinanze del varco vigilato h24 dalle forze dell’ordine e dagli operatori della Port Security,

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l’ospedale di campo sarà soggetto alle stesse regole di accesso adottate fino ad oggi, al fine di assicurare l’assenza di interferenze fisiche con coloro che si trovano al di fuori dell’area interessata”, ha aggiunto.

“Considerata la complessità dell’organizzazione e i risultati della strettissima collaborazione tra tutte le amministrazioni coinvolte, sono certo che questa esperienza contribuirà significativamente all’ottimizzazione della metodologia gestione di casi simili in altri porti”.

Traffici portuali e logistica in

grande affanno

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17 Marzo 2022 -

LIVORNO – Traffici portuali e catena logistica non sono stati risparmiati dalle molteplici conseguenze dell’emergenza creata dalla pandemia. In un documento rilasciato de Confindustria Livorno Massa Carrara si legge che l’onere per gli operatori, è duplice, in quanto oltre i costi delle doverose misure di sicurezza, devono arginare un’ingente contrazione delle ordinazioni e dei traffici.

In tale scenario, la cui durata – purtroppo – non è ad oggi stimabile, occorre che il sistema degli operatori portuali e di tutti i servizi collegati, siano supportati con urgenti e concrete misure compensative. In tal senso, continua la nota, i provvedimenti adottati da alcune Autorità di Sistema

portuale del versante adriatico rappresentano senza dubbio un modello da replicare anche sul versante tirrenico.

Tali provvedimenti, che prevedono la sospensione dei canoni demaniali fino al 30 Settembre, costituiscono un supporto non trascurabile per i costi aziendali, riconoscendo tra l’altro il valore sociale della continuità dei servizi portuali per la collettività. Si tratta di un ulteriore sostegno che, seppure indirettamente, viene fornito dai provvedimenti governativi del” Cura Italia”.

Per questi motivi abbiamo richiesto alla Presidenza della nostra Autorità di Sistema portuale, in analogia a quanto già fatto da altre AdSp, di adottare gli stessi provvedimenti in modo da mantenere l’equilibrio nella concorrenza tra gli scali.

L’emergenza in quanto tale, conclude la nota, richiede,

interventi concreti e soprattutto solleciti per supportare in

maniera adeguata la funzionalità del sistema portuale in tutte

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le sue articolazioni cosicché, superata l’emergenza, la fase di ripresa possa trovare le aziende industriali e portuali del nostro territorio in grado di riprendere a pieni giri la

produttività.

Rinvio a giudizio per Corsini e

Provinciali

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17 Marzo 2022 -

LIVORNO – E’ arrivata la conferma del rinvio a giudizio deciso dalla

magistratura livornese per il presidente e il segretario generale dell’AdSp, Stefano Corsini e Massimo Provinciali a seguito di un’inchiesta relativa alla reiterata concessione temporanea alcuni accosti in una zona del porto di Livorno.

Le indagini, conclusesi mesi or sono, avevano investito anche altri

personaggi di spicco della portualità livornese ed avevano già prodotto per i due il provvedimento cautelare dell’interdizione dagli uffici,

successivamente rientrata.

Con quest’ultimo sviluppo della incresciosa situazione, Corsini e Provinciali

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passano tecnicamente dalla già scomoda posizione di indagati a quella ben più delicata di imputati, pur con tutto il diritto alla presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio.

Per la Porto 2000 non sembra esserci

pace

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17 Marzo 2022 -

LIVORNO – Per la Porto di Livorno 2000, la società che gestisce il traffico crociere e traghetti nello scalo labronico non sembra davvero esserci pace.

Dopo la stipula del contratto per la cessione delle quote di maggioranza (72,8% AdSp e 18,2% Cciaa), avvenuta nello scorso Maggio dopo ben cinque anni di rinvii conditi da non poche polemiche, per l’annosa e travagliata vicenda non sembra possa ancora parlarsi di “definizione”.

Recentemente e – va detto – del tutto legittimamente, nelle interminabili more della conclusione “della pratica Porto 2000” e in attesa della chiusura dell’istruttoria, l’AdSp avrebbe rilasciato una concessione provvisoria ex art.10 Reg. Cod. Nav.

Tutto normale, dunque? Probabilmente si, ma non è detto.

Sembra che il busillis risieda nella necessità di risolvere l’importante (ed imbarazzante) questione dell’eventualità che l’Authority, trovandosi ancora in possesso di un 18% delle quote, possa essere chiamata a garantire quanto stabilito nel bando di gara.

Stando a quanto sostengono fonti molto ben accreditate, anche se non

infallibili, infatti, il gruppo societario che si è aggiudicato la Porto 2000 non avrebbe ancora versato la fideiussione prevista nei documenti di gara ed è immaginabile che la complicatissima situazione finanziaria in cui pare trovarsi uno dei due soggetti vincitori non contribuisca assolutamente ad agevolare la normale conclusione dell’iter concessorio.

Prima o poi, naturalmente, l’AdSp dovrà anche valutare il sussistere dei requisiti di solidità economica e finanziaria della compagine vincitrice della gara di concessione e, a quel punto, niente potrebbe essere scontato.

Al di là, ma non al di fuori, di tutto ciò – e qui i soliti, prudenti condizionali sono superflui – sta il fatto che gli assetti concessori definitivi per la Porto 2000 sono ben lontani dall’essere raggiunti ed attuati.

Va, infatti, ricordato che l’Alto fondale è tutt’ora in concessione alla Cilp con scadenza 2024, e che, almeno fino ad allora, la società aggiudicataria non potrà disporre di quella importante banchina. Si tratta di un elemento tutt’altro che trascurabile poiché, anche se a pensar male si fa peccato, chi potrebbe garantire che uno dei due componenti la cordata aggiudicataria non se ne faccia scudo sventolandolo in faccia all’AdSp per contestare il mancato rispetto delle condizioni di gara che prevedevano e prevedono proprio

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l’acquisizione dell’Alto fondale (che per la nuova Porto 2000 avrebbe dovuto rivestire un ruolo di primissimo piano) insieme ad altre banchine?

Per farla breve, sempre pensando male, chi potrebbe assicurare che, sempre una delle parti componenti il sodalizio aziendale che si è aggiudicato la Porto di Livorno 2000 non contesterà l’inadempienza (non proprio minimale) delle condizioni di gara per avanzare addirittura pretese risarcitorie o, perfino, di rinuncia alla concessione e alla acquisizione di quote della società? Ci sarebbe da stupirsi?

Intanto, con il passaggio di mano, stando ad informazioni dirette, la

situazione all’interno della Porto 2000 pare aver subìto una svolta decisiva verso una gestione decisamente….sparagnina, per usare un desueto termine toscano.

Sotto la mannaia della nuova gestione non sarebbero caduti solo taluni sprechi o presunti tali del recente passato, ma le “revisioni di spesa”

avrebbero colpito senza riguardo anche i costi essenziali del fabbisogno quotidiano e delle manutenzioni ordinarie. Di investimenti neanche parlarne.

La nuova Porto 2000 verrebbe gestita come un’azienda in crisi in obbedienza all’imperativo: tagliare, tagliare perentoriamente impartito dai vertici del gruppo.

C’è da augurarsi che l’AdSp controlli bene la veridicità di allarmi del

genere e sappia valutare adeguatamente l’affidabilità finanziaria della nuova proprietà della Porto 2000.

Corsini: ritorno in Authority

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LIVORNO – Quella che, solo per intenderci, continuiamo a chiamare giustizia è davvero…..bizzarra, talvolta anche buffa e chiunque governerà dovrà davvero pensarci.

Domani il presidente dell’AdSp di Livorno, ingegner Stefano Corsini, prenderà di nuovo possesso del suo ufficio, non già in forza del fatto che la Corte di Cassazione aveva annullato, poche settimane or sono, la misura interdittiva che gli era stata applicata nello scorso Febbraio, ma in virtù di una

semplice ordinanza (indipendente da quell’annullamento) con cui il Tribunale di Livorno, per mano del dottor Mario Profeta, certifica: “…… a far data dal 26/8/2019, la perdita di efficacia della misura cautelare della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici o servizi….”

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Il tribunale del riesame, infatti non ha ancora preso atto dell’intervenuto annullamento che avrebbe consentito a Corsini di rientrare un bel po’ prima, così, nelle (interminabili) “more” (è il linguaggio dei togati) di quel

“laboriosissimo” (ed ormai inutile) passaggio procedurale, i sei mesi di interdizione dell’ingegner Corsini si sono consumati e domani il presidente, nel riprendere in pieno le proprie funzioni, troverà sicuramente sul tavolo, accuratamente spolverato per l’occasione, l’intero pacchetto di rogne e di grattacapi che aveva lasciato, a cominciare dall’interminabile cammino verso la darsena Europa, al microtunnel, allo scavalco, fino alla spinosa e

incancrenita gara per l’assegnazione dei bacini di carenaggio, che dal 2015 langue in attesa di una soluzione.

Come si dice….anche le esperienze meno piacevoli finiscono con l’insegnare qualcosa e, perfino con il tradursi in positivo. Da questa piccola tribuna auguriamo che Livorno e il suo porto possano avvertire finalmente, non il battito ectoplastico di un colpo, ma la presenza reale di un presidente che, magari errando umanamente, tenga ben strette le redini dell’Authority.

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