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Città di La Maddalena Provincia di Olbia-Tempio DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE PRESENTATE DAL SINDACO ANGELO COMITI

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Città di La Maddalena

Provincia di Olbia-Tempio

2010-2015

DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE PRESENTATE DAL SINDACO

ANGELO COMITI

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Città di La Maddalena

Provincia di Olbia-Tempio

2010-2015

DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE PRESENTATE DAL SINDACO

ANGELO COMITI

La nostra Città sta attraversando una fase di cambiamenti epocali non reversibili, dei quali non è sempre facile cogliere la portata e i contorni. La recente vittoria, alle Elezioni Comunali, della coalizione che su questa evoluzione ha puntato tutte le sue energie e ha costruito il suo programma elettorale, indica in modo incoraggiante che la Comunità maddalenina ha raggiunto la consapevolezza di questo cambiamento.

Il quadro sovraordinato rappresentato dalla nostra peculiarità territoriale, politica, istituzionale ed amministrativa richiede il nostro impegno a favorire sinergie con la Regione e il Governo Nazionale, per raggiungere gli obiettivi indicati nel Piano Strategico Comunale.

L’eccellenza ambientale del nostro Arcipelago, la Comunità che lo abita e la sua storia sono gli elementi di partenza del percorso di crescita che la nostra Città è chiamata a seguire, nell’ottica di una programmazione integrata e concertata con le altre Comunità della nostra Provincia.

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Già da oggi si colgono molti segnali grazie ai quali si può guardare al nostro futuro con un certo ottimismo. Opere importanti hanno iniziato a funzionare e eventi importanti si sono già svolti nella nostra Città e sul nostro mare, anticipando ciò che La Maddalena dovrà essere nei prossimi anni. La strada è tracciata, e abbiamo già cominciato a percorrerla; tornare indietro non sarebbe possibile neanche se, per assurdo, tutti gli abitanti di quest’isola lo volessero.

GLI STRUMENTI DI GOVERNANCE

Gli strumenti per governare il processo di crescita appena indicato esistono già.

Il Piano Paesaggistico Regionale si fonda su un principio teorico di base: “il paesaggio incontaminato della Sardegna è un valore paesaggistico unico e pertanto meritevole di tutela nel suo complesso”.

La politica urbanistica, come è noto, è materia estremamente delicata, difficile da comunicare al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, con la quale il cittadino si incontra e si scontra nella quasi totalità dei casi solo al momento della possibilità o meno di ottenere una concessione edilizia. È questo uno dei motivi per i quali i suoi contenuti e le sue modalità di applicazione devono essere oggetto di una fase di approfondimento e discussione che consenta all’intera collettività di avere piena consapevolezza dei valori positivi che il complesso della norma contiene, ma anche certezza del diritto negli effetti che la stessa dispiega. Ascoltare e coinvolgere tutti “gli attori” nei processi di pianificazione, contribuisce a comprendere le dinamiche economiche e sociali in corso e rappresenta un metodo fondamentale per arrivare ad una pianificazione territoriale efficace e concordata, che contemperi le diverse esigenze in campo: da un lato il complesso delle norme di carattere generale che si sforza di vedere il “tutto” del paesaggio e del territorio della Sardegna, dall’altro l’analisi particolareggiata che vede il dettaglio e l’unicità di una miriade di paesi e di paesaggi diversi.

Questi due elementi trovano il massimo dell’efficacia solo attraverso un costante confronto tra Regione Sardegna da un lato ed ogni singolo comune dall’altro, senza pretese di far prevalere uno solo dei due sull’altro.

In questa ottica è stato svolto tutto il lavoro di analisi, comparazione e confronto per quanto riguarda l’adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale. Con

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l’ausilio della nuova cartografia che prestissimo sarà messa a nostra disposizione, essendo ultimate e certificate le fasi di collaudo del lavoro svolto, a brevissimo termine e non oltre la fine di ottobre, verrà sottoposta all’attenzione della cittadinanza e del Consiglio Comunale una proposta di zonizzazione con annessa proposta di norme tecniche di attuazione che, con il contributo di tutti, presumibilmente potranno essere approvate prima della fine dell’anno in corso.

Elementi fondamentali della pianificazione territoriale, e quindi del nuovo piano urbanistico comunale, sono il nuovo Piano Regolatore Portuale ed il Piano di Utilizzo dei Litorali.

Il Piano Regolatore del Porto di La Maddalena abbisogna di un deciso e decisivo intervento di revisione, sia per esigenze oggettive, sia come risultante di un profondo processo di sensibilizzazione dei suoi abitanti. Per effetto di una normativa assai datata, il porto di La Maddalena appartiene storicamente ed amministrativamente ai porti di prima categoria. In virtù di ciò e in base alla legge 84 del 1994, è attribuito allo Stato l’onere della realizzazione di tutte le opere infrastrutturali, avendo il nostro porto rilevanza economica internazionale e nazionale.

La predisposizione del piano delle opere infrastrutturali, cosiddette collaterali all’evento G8, ha determinato una situazione per la quale è stata predisposta una relazione di inquadramento del nostro Piano Regolatore Portuale, condivisa dalle Autorità preposte alla sua approvazione che comprende un nuovo assetto che vede nello spostamento dell’approdo commerciale nel sito di Punta Chiara il suo punto di forza, congiuntamente alla riqualificazione dell’area portuale in stretta connessione con i quartieri del Centro Storico immediatamente gravanti su di essa.

La dotazione finanziaria per la esecuzione delle opere approvate è di € 17.468.000,00, e i rilievi batimetrici iniziati in questi giorni ad opera della protezione civile, porteranno in tempi relativamente brevi, alla redazione del progetto esecutivo, attraverso il quale appaltare le opere.

Per quanto attiene il Piano di Utilizzo dei Litorali, allegato obbligatorio alla redazione dell’adeguamento del Piano Urbanistico Comunale, abbiamo ottenuto, nella stesura del Regolamento di Attuazione, predisposto dalla Regione Autonoma della Sardegna, una clausola specifica che riguarda le Isole Minori. L’obiettivo da

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raggiungere, oltre a regolamentare gli ambiti di demanio marittimo oggetto di interventi per attività ricreative e di servizio in alcuni tratti di costa dell’Arcipelago, è quello di far rientrare all’interno del PUL anche la regolamentazione di alcuni siti atti ad ospitare i numerosi mezzi nautici in possesso di cittadini maddalenini che oggi vedono negato o messo in discussione il loro diritto all’approdo ed alla mobilità nell’ambito di un territorio costituito esclusivamente da isole e che si vedono privati dell’esercizio di una funzione identitaria, dal punto di vista culturale e sociale della nostra collettività.

Il Piano di Assetto Idrogeologico è uno strumento normativo di carattere generale. Esso protegge comparti importanti della nostra Città impedendo la realizzazione di opere edilizie su zone considerate particolarmente delicate; attualmente è in fase di revisione a seguito di lavori idrogeologici già effettuati e in corso di effettuazione, e verrà approvato in via definitiva prima della fine dell’anno in corso.

Un ragionamento a parte va riferito al Piano del Parco e al Piano Socio Economico del Parco: due strumenti che prima dell’avvento del Piano Paesaggistico Regionale e della redazione del Piano Strategico Comunale, assumevano nel panorama della pianificazione generale un’importanza assai più pregnante. Allo stato attuale delle cose, pur non ritenendo tali strumenti normativi inefficaci o inutili, si avverte l’esigenza di un coordinamento e di carattere normativo e di natura procedurale che scongiuri la possibile e dannosa sovrapposizione di strumenti estremamente complessi e notevolmente costosi. In un’ottica di collaborazione istituzionale, per altro più volte richiesta dall’Ente Parco dell’Arcipelago di La Maddalena, si confida –così come deliberato dal Consiglio Comunale di questa Città nella precedente legislatura- in un punto alto di mediazione e chiarificazione fra il Ministero dell’Ambiente, la regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Olbia-Tempio e il Comune di La Maddalena, al fine di un rilancio dell’attività del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena nel nuovo quadro normativo delineatosi negli ultimi anni ed in più profonda attinenza con i presupposti della nuova strategia di sviluppo di questa Città.

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IL CONTESTO ECONOMICO-FINANZIARIO

Questo mandato consiliare si apre tuttavia in uno dei momenti più difficili, dal punto di vista economico-finanziario della nostra storia, sia per la ben nota crisi economica mondiale, sia per le deficienze strutturali del Paese, aggravate dalla mancanza di una programmazione indirizzata all’attuazione di politiche di sviluppo ed incentrata esclusivamente sui tagli alla spesa pubblica, ed in particolare nei confronti delle Regioni e degli Enti Locali.

La manovra finanziaria correttiva varata dal Governo si configura come una vera e propria contro-riforma degli EELL, dal momento che i poderosi tagli dei trasferimenti -oltre 14 miliardi- mettono profondamente in discussione l’autonomia finanziaria di Comuni, Province e Regioni e i diritti dei cittadini

Nella manovra si assiste ad un’esasperazione del “Patto di Stabilità” perché prevede sia il taglio di trasferimenti sia una serie di norme che inaspriscono le sanzioni per gli enti inadempienti; per le Regioni a statuto ordinario si prevede un taglio di 4.000 milioni di euro per il 2011 e 4.500 per il 2012; per le Regioni a statuto speciale (e le province di Bolzano e Trento) il taglio sarà di 500 milioni per il 2011 e di 1.000 milioni per il 2012; per i Comuni il taglio sarà di 1.500 milioni per il 2011 e di 2.500 milioni per il 2012; le Province avranno 300 milioni in meno per il 2011 e 500 milioni in meno per il 2012. A questa cifra di ben 14,8 miliardi nel prossimo biennio vanno aggiunti gli effetti del taglio già deciso con la precedente finanziaria triennale (ddl 112/98 sempre ad opera del Ministro Tremonti): per il 2011, infatti, alle cifre prima richiamate vanno sommati 1800 milioni per i Comuni, 98 per le Province, 1500 per le Regioni.

Se i margini di autonomia e le risorse a disposizione dei Comuni continueranno a restringersi, nel triennio che va dal 2010 al 2012, gli effetti saranno quantomeno contraddittori: il nostro Comune continuerà ad avere il bilancio in pareggio o in avanzo come negli ultimi anni, rischiando però di dover rinunciare, in ogni caso, alle spese per gli investimenti.

La nuova normativa delle sanzioni, come prevista nel decreto legge, ha effetti pesantissimi non tanto per la vita amministrativa degli enti, quanto per la vita dei cittadini: le sanzioni nel decreto prevedono integrale recupero da parte dello Stato delle somme eccedenti il patto nel successivo trasferimento (finora si tagliava al massimo il 5%

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all’anno), limite degli impegni di spesa, blocco del ricorso agli indebitamenti anche per gli investimenti, divieto di procedere ad assunzione di personale a qualsiasi titolo ecc.

Utile a spiegare la situazione è il rapporto della Fondazione Anci.

Nel 2009 i Comuni “hanno complessivamente raggiunto l’obiettivo imposto dal Patto, con uno scarto positivo di quasi un miliardo”. Ma, se per il 2010 il risparmio ulteriore richiesto al comparto è di 1,2 miliardi, nel 2011 il contributo dei Comuni alla finanza pubblica arriva ad essere previsto nella misura di 4,6 miliardi (3,1 imposti dal Patto ai quali si aggiungono 1,5 miliardi di tagli ai trasferimenti). Inoltre, nel 2012 e nel 2013, i risparmi totali imposti dallo Stato salirebbero a 5,6 miliardi (3,1 dal rispetto del Patto e 2,5 dai tagli).

Il primo effetto sarebbe la limitazione alla possibilità di effettuare nuovi investimenti, “oltre che di pagare le spese relative ad opere già avviate”. E ancora: “Alle già esistenti difficoltà del saldo di parte capitale, la manovra finanziaria aggiunge possibili criticità alla spesa corrente, tagliando appunto i trasferimenti correnti, quindi influendo sulla spesa per i servizi che l’Amministrazione Comunale offre alla cittadinanza”.

Partendo da questa serie di riflessioni la Fondazione Anci fa notare: “Non è detto che mantenere costantemente un saldo positivo sia segno di migliore gestione della cosa pubblica. La continua registrazione di avanzi, con ampi residui passivi in conto capitale e spesa per investimenti calante, significa che l’intervento pubblico è insufficiente, e non svolge appieno la propria funzione di sostegno allo sviluppo economico e sociale del territorio”.

Il combinato disposto di manovra e Patto di Stabilità “mette in evidenza notevoli difficoltà per gli amministratori degli enti locali, che si troveranno a subire una decurtazione delle entrate in presenza di vincoli molto stringenti dal lato del saldo, essendo molto limitati gli spazi di recupero delle risorse attraverso le altre voci delle entrate comunali.

Per il 2009 i vincoli cui sono stati assoggettati gli Enti hanno impedito di porre in atto politiche coerenti con gli obiettivi di sviluppo del territorio, con la riduzione delle spese in conto capitale. Poiché di fatto gli obiettivi del Patto di Stabilità continueranno a pesare nel triennio 2010/2012, si può agevolmente presumere – così come emerge anche dall’ultimo rapporto Ifel - che il Comune dovrà

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continuare ad adottare un comportamento simile, mancando la possibilità di agire sulla leva fiscale. L’entità del risparmio imposto al Comune dalla manovra economica e dal Patto di stabilità potrebbe risultare “talmente marcato da mettere in gioco l’espletamento stesso delle funzioni comunali” nel prossimo triennio.

LE ENTRATE DEL COMUNE.

L’articolo 11 della legge 5 maggio 2009, n. 42, al fine di fornire piena autonomia finanziaria a Comuni e Province, dispone la soppressione dei trasferimenti erariali e regionali diretti al finanziamento delle spese di qualsiasi natura; a seguito della riforma saranno pertanto ammessi solo trasferimenti di natura perequativa, a sostegno di interventi speciali e del finanziamento di rate di ammortamento di mutui, oltre ai fondi europei e ai fondi riferibili agli interventi speciali di cui all’articolo 119 della Costituzione.

Nonostante l’ampia varietà di forme di prelievo, anche nell’attuale quadro i principali presupposti d’imposta si riducono a tre:

• la proprietà immobiliare, valorizzata sulla base delle rendite catastali, sulla quale si applica l’ICI ;

• l’utilizzo degli immobili siti nel territorio comunale, per il prelievo connesso al servizio rifiuti (Tarsu), valorizzato sulla base delle superfici, di coefficienti di produzione di rifiuti e della composizione dei nuclei familiari;

• il reddito dei contribuenti aventi domicilio fiscale nel Comune (addizionale e compartecipazione IRPEF).

Le attività economiche sono soggetti passivi sia dell’imposizione patrimoniale (nel caso siano possessori di immobili, strumentali e non), sia di quella connessa al servizio rifiuti, per effetto dell’occupazione di immobili o aree a qualsiasi titolo. Su di esse gravano inoltre due prelievi minori, che possono assumere la forma di tributo o di canone per autonoma facoltà comunale, relativi alle occupazioni di spazi pubblici e alla pubblicità.

Bisognerà approntare da subito l’apparato al nuovo sistema di imposizione fiscale, ad esempio per quel che riguarda il prelievo sugli immobili. Tale riassetto dovrà permettere di ampliare il campo di

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applicazione delle strutture attualmente preposte all’ICI, quanto a gestione del prelievo e contrasto all’evasione e alla “manutenzione”

delle basi imponibili catastali, riferimento per una parte del prelievo stesso e per la migliore identificazione degli immobili, attraverso strumenti di compartecipazione e/o gestione diretta del catasto facilmente attivabili, anche a prescindere dall’esito che si vorrà dare alla annosa vicenda del decentramento delle funzioni catastali. Si procederà entro l’anno all’aggiornamento dei regolamenti riguardanti la Tarsu e all’aggiornamento delle tariffe per quel che riguarda alcuni settori. Andrà rivisto anche il regolamento per quel che riguarda l’occupazione di spazi pubblici introducendo forme innovative che consentano di abbinare eventuali agevolazioni alla manutenzione del Centro Storico da parte delle attività; inoltre bisognerà ridefinire il piano degli spazi pubblicitari.

Forte dovrà essere anche la lotta alle ultime sacche di evasione (seppur minime) per quello che riguarda la generalità dei tributi.

L’introduzione della cedolare secca sulle locazioni immobiliari, porterà nuove entrate dal 2011 anche se non è ancora quantificabile che gettito potrà dare al nostro Comune. Per come sembra strutturata l’imposta, dovrebbe servire a far emergere gran parte del gettito che attualmente sfugge al sistema impositivo, grazie alle varie forme di premialità per gli inquilini che denunceranno richieste di soldi in nero.

L’intera macchina comunale non potrà dunque prescindere, ora più di prima, dai rigidi vincoli imposti dal Patto e dal nuovo sistema impositivo. Il 2011 sarà dunque l’anno del primo accenno di federalismo fiscale e bisognerà lavorare per individuare subito le priorità sia in tema di spesa corrente sia in tema di spese in conto capitale. Bisognerà “spendere bene”, dedicarsi soprattutto alle opere pubbliche già iniziate e portarle a compimento in modo tale da poter impegnare le entrate annuali per i nuovi investimenti e da non dover utilizzare i saldi finanziari per il completamento di investimenti già iniziati.

Queste considerazioni preliminari non sono certo una preventiva giustificazione della nostra azione rispetto alle scarsità di risorse finanziarie. Tutt’altro. Significa che partiremo da qui per moltiplicare i nostri sforzi – anche attraverso la capacità di intercettare le risorse

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messe in campo dall’Unione Europea e dalla Regione, sebbene queste ultime abbiano subito tagli anche maggiori.

La scarsità delle risorse pubbliche, l’accelerazione dei processi di innovazione, le più elevate aspettative da parte di cittadini e imprese rispetto alle performance pubbliche, richiedono una crescente espansione della cooperazione fra attori pubblici e privati nella definizione di politiche e nell’erogazione di servizi; questo ci costringerà a trovare nuove forme di finanziamento per investimenti, che siano magari fatti da soggetti terzi in modo tale da svincolare dal Patto di Stabilità opere ritenute strategiche come ad esempio la costruzione di parcheggi, di strutture sportive.

OPERE PUBBLICHE

Non è facile affrontare il tema delle opere pubbliche in una stagione in cui tutto è legato a quei vincoli alla spesa di cui parlavamo poco fa; come già detto, infatti, il Patto di Stabilità condiziona in maniera determinante i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, sia per quanto riguarda i grandi progetti che per quanto riguarda i lavori di minor importanza e meno ambiziosi. Diamo per scontata la necessità, e dunque l’obiettivo, di portare a termine le opere già in via di realizzazione e quelle già previste dal punto di vista progettuale, e in particolare:

• Opera Pia

• Parcheggio e Verde pubblico a Cala Piticchia

• Secondo e terzo lotto di Cala Balbiano

• Primo e secondo lotto della Cittadella Sportiva

• Recupero Ospedale Garibaldi e realizzazione del Centro Musicale Giovanile-

• Scala di ferro

• Scuola di Moneta

• Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico

• Civico Mercato

• Ristrutturazione immobile Fonte Cala Chiesa

• Ristrutturazione Centro Servizi di Cala Gavetta

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Per il resto, la programmazione di opere da realizzarsi nel breve e medio termine può passare attraverso le seguenti linee essenziali.

1) Interventi di recupero e valorizzazione del Centro Storico, in particolare:

a) razionalizzazione delle condotte e pavimentazione delle vie del centro non coinvolte negli interventi realizzati negli anni scorsi;

b) recupero e ripristino delle pavimentazioni nelle vie dove esistono i vecchi basolati e rifacimento delle ringhiere corrimano nelle scalinate del centro;

c) recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare;

d) realizzazione di un parco urbano da dedicare ad allestimenti ed esposizioni all’aperto nell’area cortile del Forte Sant’Andrea (i Tozzi);

e) la realizzazione del porto commerciale a Punta Chiara ci imporrà di intervenire sostanzialmente in tutta l’area portuale da Cala Gavetta a Cala Mangiavolpe, affinché sia possibile omologare l’intera area per servizi all’attività diportistica;

2) Parcheggi:

a) riprenderemo la progettazione relativa ai parcheggi da realizzarsi nelle aree del campo sportivo. È evidente che questa opera è condizionata dalla realizzazione del nuovo stadio e del nuovo palazzetto dello sport all’interno del progetto della cittadella sportiva;

b) realizzeremo un’area adibita a parcheggio tra Via Principe Amedeo e Via Montanara. Il risultato sarà la creazione di almeno 250 posti auto a 2 minuti a piedi da piazza Umberto I. Bisognerà anche esaminare alcuni progetti di parcheggi privati, pervenuti in Comune, da realizzare con la formula del “project financing”; per quanto possibile ne incentiveremo la costruzione in punti vitali o comunque bisognosi di interventi di riordino.

c) riprenderemo la progettazione per la realizzazione di un parcheggio multipiano nell’attuale banchinamento del porto commerciale, nell’ambito del progetto “Park and Bike”.

3) Recupero delle aree dell’Ospedale Vecchio e dell’Artiglieria:

l’acquisizione al patrimonio comunale dei due comparti in oggetto ci

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permetterà di studiare un utilizzo pubblico più funzionale alle esigenze della Città che possa sfruttare a pieno le potenzialità in termini di servizi delle aree non interessate dalla presenza di abitazioni.

4) Intendiamo anche realizzare la riqualificazione dell’area antistante le palazzine ex Gescal, tra Via Filippo Turati e Via Indipendenza.

5) Riqualificazione del quartiere di Moneta e aree “167”: i progetti di sistemazione e riqualificazione del quartiere di Moneta da parte della Regione Sardegna e gli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e convenzionata che andranno a realizzarsi nell’area tra Murticciola e il Forte Piticchia, ci porteranno a prevedere e realizzare delle opere infrastrutturali consistenti ed allo stesso tempo fondamentali nello sviluppo dell’utilizzo pubblico di quei quartieri, così importanti nell’ottica di crescita della nostra Città.

6) Intendiamo potenziare e completare le strutture previste all’interno del progetto di Cittadella Sportiva alla Ricciolina con la costruzione di una piscina coperta di dimensioni olimpioniche.

7) Abbiamo anche intenzione di ridefinire il progetto per l’allargamento della diga-ponte di Caprera e di iniziare a progettare un collegamento fisso con l’Isola di Santo Stefano. Infine prevediamo di risistemare completamente il primo tratto di strada nella penisola dei Giardinelli, arrivando a sostituire l’attuale istmo artificiale (previo accordo con i proprietari delle aree) con un piccolo ponte che consenta la circolazione delle acque tra i due bacini; questa misura si rende necessaria per ovviare al danno ambientale determinato dalla chiusura artificiale della Cala.

8) Il teatro dei Colmi deve essere completato. I lavori fin qui eseguiti non prevedono ulteriori interventi. Intendiamo dunque attivare l’iter amministrativo per il completamento dell’Opera, in modo che anche le parti finora non toccate dal ripristino siano rese funzionali e disponibili al pubblico.

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9) Un discorso a parte meritano le opere che rientrano nel grande progetto di riqualificazione dell’Isola di Caprera, nei confronti delle quali c’è un impegno da parte del Governo che,attraverso il Comitato Nazionale per i 150 anni dell’Unità d’Italia, realizzerà il recupero definitivo della Fortezza di Arbuticci, allestendo un museo permanente dedicato a “Garibaldi nel Mondo”.

10) È anche previsto un intervento di ripristino architettonico e funzionale del “Palco della Musica”; verranno ripristinate le cavità presenti in origine sotto il pavimento che, come in passato, avranno funzione di cassa armonica; sarà così possibile restituire quel sito alla sua originaria funzione urbanistica e sociale di ritrovo per iniziative di carattere musicale.

SERVIZI PORTUALI

Negli ultimi cinque anni gli incassi sono passati dai 350mila euro del 2007 ai 580mila del 2009 ed ai presumibili 600mila per il 2010, nonostante il calo generale delle presenze in tutti i porti.

Verrà potenziato il sistema di videosorveglianza su tutto il porto e messa in funzione una rete WiFi per la copertura di tutto il lungomare in concessione al Comune. Verrà adeguato inoltre l'impianto antincendio posizionando delle bocchette lungo il porto e facendo così sparire gli antiestetici estintori.

Verranno sostitute le barriere modello “new jersey” presenti lungo Cala Gavetta, e al loro posto verranno inseriti elementi d'arredo più gradevoli e adeguati al contesto, ma dotati delle stesse caratteristiche di robustezza e resistenza agli urti; per maggiore sicurezza inoltre verrà introdotto il limite di velocità a 30 km orari lungo tutta la strada che costeggia la banchina di Cala Gavetta.

Procederemo alla revisione dei regolamenti di utilizzo degli ambiti portuali in concessione al Comune.

VIABILITÀ

Con l’introduzione di qualche elemento di revisione, daremo piena attuazione al Piano del Traffico Urbano ed Extra-Urbano, dedicando particolare attenzione all’introduzione di alcuni sensi unici

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e alla localizzazione delle aree di sosta veicolare soprattutto nel centro storico.

PATRIMONIO

Ormai completo l'inventario dei beni, la gestione del patrimonio comunale prevede ora che si continui con la regolarizzazione dei contratti. Predisporremo bandi attraverso i quali parti del patrimonio comunale saranno affidate in concessione, ed altre, onerose e non produttive, saranno alienate. I proventi derivanti dall'alienazione di questi beni saranno destinati alla manutenzione degli immobili restanti.

ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Il nostro tessuto produttivo, attività commerciali e comparto artigianale, si misura costantemente con difficoltà legate all’insularità e ad antiche carenze infrastrutturali. L’intero comparto va adeguato al ruolo di primo piano che deve esercitare all’interno del processo di riconversione in corso. Spetta a questa Amministrazione costruire un percorso concordato per portare a compimento le molte azioni che devono essere portate a termine per il raggiungimento di questo obiettivo.

I settori di intervento fondamentali riguardano la realizzazione delle infrastrutture, i servizi e la promozione del settore commerciale del contesto urbano con particolare attenzione al Centro Storico.

Per quanto riguarda le imprese già esistenti, in particolare nel comparto artigianale, la prossima presentazione del PUC alla cittadinanza sarà l’occasione per l’individuazione definitiva delle nuove aree artigianali. Questo permetterà ai nostri operatori di esercitare il loro mestiere in maniera tranquilla, in un contesto razionale, adeguato alle esigenze del loro lavoro, e in modo da non occupare spazi importanti del nostro tessuto urbano.

Anche le attività commerciali verranno messe in condizione di lavorare meglio, liberando energie importanti che la rigida impostazione del vecchio Piano del Centro Storico lasciava inespresse.

Il piccolo commercio, colonna portante dell’economia maddalenina, può e deve essere competitivo rispetto alla grande distribuzione, realtà importante del mercato e dell’economia dei nostri giorni, la cui

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esistenza non è cancellabile con un colpo di spugna. Affinché i piccoli esercizi non vengano messi all’angolo, dobbiamo adoperarci per ridisegnare l’intera cornice del Centro Storico, vera e propria attrattiva in grado di dare una marcia in più al settore, con la rivitalizzazione del Civico Mercato, l’allestimento dell’arredo urbano, ed il supporto alle attività del Centro Commerciale Naturale.

Il settore della pesca, mestiere che ha una valenza simbolica ed identitaria altrettanto importante di quella economica, è minacciato da un costante indebolimento, che è possibile fronteggiare con alcune misure di supporto. Riteniamo che l’ottenimento di un marchio di qualità per il pescato locale sia un obiettivo ragionevole per l’economia di questo settore. Inoltre, il sostegno sul piano logistico e lo stimolo a dotarsi di nuove tecnologie, come la creazione di una linea del gelo, consentirebbero agli operatori di affrontare più agevolmente la marcata stagionalità cui è soggetto il loro mestiere.

L’Arsenale del Porto rappresenta un valore aggiunto all’economia dell’Isola. Con le sue strutture ed attività differenziate ci consente di entrare in modo competitivo nel mondo dei grandi eventi legati agli sport nautici, ed alla ricettività del grande diporto. Nelle more di perfezionamento della Convenzione stipulata fra MITA Resort e la Regione Aut. Della Sardegna, occorre chiedere il rispetto integrale delle clausole contrattuali, previste nel bando di assegnazione, dando altresì attuazione a quanto disposto dall’art. 8 della sopracitata convenzione, per quanto attiene l’attuazione di una politica volta all’utilizzo di competenze e manodopera da attingere in sede locale, favorendo, altresì, l’integrazione con la città, e la promozione turistica dell’Arcipelago.

Stiamo già lavorando alla concretizzazione di un Accordo di Programma con la Regione Sardegna per l’Area di Crisi di La Maddalena, al fine di formare i giovani ai mestieri ed alle professioni legate all’industria turistica, nautica ed alberghiera, sostenere le imprese e creare le infrastrutture che contribuiscano a ridurre le diseconomie legate all’insularità.

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TURISMO

Il settore turistico, destinato gioco forza ad essere il motore principale dell’economia isolana, merita di essere ripensato e arricchito di nuovi strumenti e contenuti.

Dobbiamo chiederci in cosa il modello turistico attuale sia funzionale allo sviluppo economico diffuso dell’isola e contestualmente all’esigenza di mantenere il più possibile inalterato il suo patrimonio ambientale.

Dobbiamo chiederci altresì in cosa l’attuale modello presenti delle criticità, e in cosa sia dunque necessaria una sua evoluzione.

Occorre valutare se l’accesso illimitato delle auto sull’isola madre ed a Caprera, nonché delle barche da diporto e da traffico sulle isole minori, sia effettivamente funzionale con la nostra esigenza di sviluppo economico diffuso e di tutela del patrimonio naturalistico.

Certamente sono sotto gli occhi di tutti gli effetti negativi di un modello turistico che in questi anni si è basato principalmente sul “fai da te”: i problemi della mobilità sia a terra che a mare e la difficoltà oggettiva nel controllare tutto il territorio ed offrire servizi adeguati in termini di pulizia, igiene, sicurezza, ad una popolazione che nel periodo di punta vede più che raddoppiate le presenze. Insieme alla Provincia ed al Parco, punteremo alla realizzazione di stalli a pagamento per le auto lungo la strada panoramica ed a Caprera, al fine di consentire delle operazioni di parcheggio più sicure ed ordinate.

Occorre razionalizzare e migliorare il servizio svolto delle barche da traffico, garantendo la possibilità di effettuare le crociere, ma regolando e monitorando lo sbarco a terra dei passeggeri, in modo da evitare le invasioni delle spiagge ed il loro deterioramento.

Intendiamo valorizzare i sentieri in tutto l’arcipelago, creare degli itinerari per i Forti, rendendoli almeno in parte fruibili per ammirare il panorama, dotandoli di pannelli che ne spieghino la storia.

Utilizzando il Piano del Traffico come presupposto, istruiremo uno Studio Integrato di Mobilità, che preveda la raccolta di dati relativi alle presenze e la tipologia di automezzi nelle varie stagioni dell’anno;

questi dati verranno implementati con quelli relativi alle seconde case, già costruite, in costruzione, e previste nelle aree edificabili del nuovo

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PUC, e con quelli riguardanti il traffico turistico giornaliero verso le principali destinazioni nell’ambito dell’arcipelago.

I risultati serviranno per la realizzazione di un programma di mobilità a basso impatto ambientale con notevole risparmio energetico, prevedendo per i pedoni la possibilità di usufruire di un efficiente sistema di trasporto incentrato su bus–navetta di piccole dimensioni (possibilmente elettrici) ed un parco privato di bici, scooter e piccole vetture elettriche, specialmente per quanto riguarda l’isola di Caprera (maggiore fattore di attrazione). In questo campo intendiamo promuovere la formula del Bike-Sharing. Si tratta di un sistema di mobilità sostenibile basato sulla “condivisione” (sharing) che consente alle persone di utilizzare le biciclette dislocate in determinati punti della città, per raggiungere altri luoghi destinati allo scambio, che coincidono logicamente con i punti del territorio maggiormente interessati da visite e presenze turistiche (spiagge, musei, sentieri ecc).

Su questa base sarà possibile affrontare con maggiore sicurezza l’eventuale decisione di bloccare o regolamentare l’accesso giornaliero con auto. Il tutto, creando un tavolo di concertazione con il Comune di Palau (specie nell’ottica della creazione di un’area-parcheggio) e con gli operatori, che da ciò potrebbero trovare giovamento o detrimento alle proprie attività.

Si intende promuovere la realizzazione di un’approfondita indagine statistica sui flussi turistici in chiave best quality rivolta a radiografare la consistenza di tali flussi in ordine a parametri quali la provenienza geografica, i profili socioeconomici, nonché le richieste e le aspettative in ordine agli standard di accoglienza e di vivibilità cittadina. I risultati troverebbero collocazione nell’adeguamento degli standard ricettivi in ottica miglioramento della qualità dei servizi, e nell' ottimizzazione dell’offerta turistica in chiave di “sistema città”.

La partecipazione rappresenta un aspetto fondamentale per uno sviluppo più organico del settore turistico. L’adozione di politiche mirate alla programmazione del settore richiede necessariamente un collegamento ed una consultazione mirata al coinvolgimento di associazioni del tessuto cittadino. Discutere e decidere insieme, significa far recepire anche a chi potrebbe sembrare distante dalle problematiche connesse al turismo, l’importanza che esso riveste per la crescita economica e culturale della città. Pertanto si ritiene di dar

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vita ad un “forum” che veda coinvolti i singoli cittadini e tutte le realtà presenti sul territorio. In questo ambito, le dinamiche di domanda e di offerta e le conclusioni tratte nella fase post stagionale, possono essere oggetto di convegni , con la partecipazione di studiosi, esperti, analisti nonché operatori del settore e delle organizzazione di categoria.

Nel corso del mandato si intende rendere costante la presenza del Comune nella partecipazione alle fiere e alle borse sul turismo, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, con azioni specifiche in modo da offrire una incidenza maggiore all’azione di promozione che, in ogni caso, deve essere attuata in stretta collaborazione con tutti gli operatori turistici e con gli enti che compongono il Sistema Turistico di La Maddalena.

Riteniamo che la nostra isola rappresenti uno splendida tappa per il turismo crocieristico. A questo proposito ci impegneremo ad attivare i necessari contatti e le opportune intese a supporto dello scalo/sosta che potrà essere attuato con il coinvolgimento di tutta la città, con la predisposizione di itinerari di visita ed iniziative assortite sotto il profilo culturale, enogastronomico e ricettivo.

Prevediamo di integrare il sito ufficiale del Comune, con pagine tematiche riservate al turismo, con informazioni, directories della mappa ricettiva, dei servizi offerti, delle iniziative in corso e degli infopoints, e di realizzare una sezione che consenta il booking online:

Turismo significa accoglienza, ospitalità e vivibilità a servizio del turista.

Promuoveremo l'istituzione di una campagna di fidelizzazione, in grado di proporre all’ospite agevolazioni nella fruizione dei servizi pubblici, nella partecipazione ad eventi e spettacoli, negli acquisti di beni.

Occorre concordare con la Regione la possibilità di valorizzazione ed utilizzo da parte dei privati, mediante bandi trasparenti, delle innumerevoli strutture ex militari, definendo un indirizzo coerente con gli obiettivi di un turismo sostenibile.

Il programma si sposa perfettamente con i progetti DUPIM, e con altri progetti, quale il progetto ITACA. Si cercheranno anche le possibili sinergie con le misure legate all’istituzione dell’Area di Crisi.

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POLITICHE CULTURALI

Agli amministratori locali è demandato il compito arduo di tradurre la sensibilità verso le esigenze della comunità in azione politica positiva e concreta. La vera fabbrica che in una comunità crea

“prodotto culturale” in maniera continua e spesso sorprendente è la scuola. Alla politica locale, la scuola chiede supporto fisico e logistico diretto, contatto e colloquio proficuo. La scuola, quindi, è idealmente il punto di partenza di ogni vera politica sociale: da essa e dal suo buon funzionamento passa il destino di ogni comunità, perché nella scuola prende corpo la capacità di ogni persona di conoscere e comprendere la realtà che la circonda e le relazioni che la connettono a ogni altra persona. Compito del Comune è garantire determinate condizioni di lavoro per gli studenti e per coloro che nella scuola lavorano. Intendiamo proseguire nella realizzazione dei programmi già avviati e creare servizi e iniziative che coprano l’intera fascia di cittadini in età prescolare e scolare, a cominciare dalle esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie.

È nostra intenzione, infine, valorizzare l’intera area dell’Ex Artiglieria, compresi gli spazi esterni attualmente sottoutilizzati, per creare un Centro di Aggregazione Culturale che, oltre ad offrire un punto di riferimento per le attività di studio e per il tempo libero, sarà un’ottima occasione per la rivitalizzazione di tutto il quartiere circostante. All’interno di questo progetto, particolare attenzione sarà dedicata agli spazi per i più piccoli.

Intendiamo ottimizzare le risorse da destinare allo spettacolo per garantire soprattutto la realizzazione di alcuni eventi di prestigio e di livello nazionale, particolarmente qualificanti, della durata di 6/7 giorni ciascuno come la Valigia dell’Attore e il Taphros Jazz Festival intensificando i rapporti con gli organizzatori del Premio Solinas, con l’obiettivo, attraverso un’azione concordata con la Ragione e la Provincia, per un suo ritorno a La Maddalena, sede nella quale è nato.

I luoghi per appuntamenti culturali, nel nostro paese, non mancano: il Centro Storico nelle sue articolazioni costituite da piazze e

“carrugghi”, il Palazzo Comunale, la Fortezza dei Colmi, la Biblioteca Comunale, i vari musei del territorio a cominciare dal Museo

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Garibaldino, si prestano all’organizzazione di svariati eventi, concerti di musica classica, mostre fotografiche, convegni e presentazioni di libri, in grado di soddisfare, tra l’altro con risorse modeste, la sempre crescente curiosità culturale dei turisti e dei nostri concittadini.

L’ultimazione dei lavori nel sito dell’Opera Pia, metterà a disposizione della Città uno spazio all’interno del quale sarà possibile programmare, durante l’intero arco dell’anno, attività di carattere culturale anche di alto livello.

PROGRAMMAZIONE

I percorsi programmatici, economici ed amministrativi che vedono impegnata la nostra amministrazione richiedono estrema attenzione ed uno sforzo di coordinamento e sinergie fra i vari settori del nostro Comune. Attualmente l’attività di programmazione conta sul supporto del settore tecnico principalmente per i rapporti di collaborazione che intercorrono fra i soggetti attuatori. L’istituzione, nel brevissimo termine, entro il mese di Dicembre, di una Commissione permanente alla programmazione, sveltirà i processi di redazione di progetti concorrenti a finanziamento pubblico, ed assicurerà il necessario monitoraggio delle fasi di attuazione di progetti finanziati.

RISORSE UMANE E FORMAZIONE

Alla luce delle recenti limitazioni imposte sulle risorse economiche riservate ai costi del personale, appare necessario trovare soluzioni alternative atte a ridurne gli effetti negativi sulla gestione dell’Ente.

E’ in corso una verifica dell’attuale pianta organica per rilevare eventuali carenze in tutti i settori e le aree.

Laddove sarà possibile, attiveremo i processi di mobilità atti al reperimento di risorse umane attualmente assegnate ad altri Enti, che siano interessate o abbiano fatto richiesta di mobilità per La Maddalena.

Si intende consolidare il rapporto di collaborazione con l’Ufficio Provinciale del Lavoro per sfruttare ogni possibile opportunità di impiego di nuove risorse umane.

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Stiamo già lavorando al reperimento delle risorse finanziarie per realizzare, di concerto con altri enti in modo da abbattere i costi, un percorso formativo per il personale addetto all’istruzione di processi amministrativi ed al servizio all’utenza.

Sempre in tema di formazione, intendiamo valorizzare il personale dell’Ente con provate capacità in attività specifiche, mediante assegnazione provvisoria a funzione di tutor per l’implementazione di nuovi processi.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

In attesa dell’attuazione del programma relativo alle risorse umane da assegnare alla gestione del CED, si ritiene che l’affidamento della gestione della rete dell’Ente, dell’hardware in suo possesso e della funzione di amministratore, sia necessaria ed urgente. A tale scopo, sono stati reperiti fondi 2010, e nelle more della vigente normativa finanziaria, si definirà il fabbisogno 2011-2013. Quindi si provvederà nel breve termine alla redazione del capitolato, ed all’istruzione del bando per l’affidamento del servizio. Si è determinato che la responsabilità di tale processo sia assegnata al Settore Affari Generali.

Si ritiene che l’affidamento dell’incarico, consentirà di ottenere quel sostegno tecnico di cui l’Ente ha forte esigenza, ed anche il supporto per una programmazione razionale atta a realizzare un progetto integrato di “messa in rete” di tutti gli edifici comunali, una razionalizzazione degli strumenti e la piena fruizione e beneficio amministrativo di programmi che consentiranno un reale passo avanti nell’informatizzazione dell’ente.

POLITICHE SOCIALI

Per ciò che riguarda le Politiche Sociali, i drastici tagli delle risorse pubbliche stanno creando sempre più situazioni di disagio sociale ed incertezza per il futuro di molte persone.

La precedente Amministrazione si è contraddistinta per l’attenzione e gli interventi promossi nel campo dei Servizi Sociali.

Il progetto di sostegno a chi si trova in condizioni di povertà estrema, l’assistenza domiciliare, il sostegno alle persone colpite da handicap grave (L.R. 162/98), l’Asilo Nido, il Centro di Aggregazione Sociale, il Centro di Prima Accoglienza, la Comunità Alloggio,

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l’integrazione dei canoni di locazione, i rimborsi ENEL, l’Assistenza Scolastica Specialistica, tutte queste attività non possono che essere mantenute e possibilmente potenziate. Per esempio, è previsto l’ampliamento dell’Asilo Nido e a breve verrà acquistato il nuovo Pulmino per il trasporto dei disabili e degli anziani.

L’esigenza abitativa è molto sentita. Ci sono diverse famiglie bisognose e con figli che necessitano di una sistemazione dignitosa. E’

assolutamente necessario dare impulso alla attività ispettiva rivolta a censire il patrimonio residenziale pubblico, per dare giuste risposte a queste esigenze.

Un dato importante dal punto di vista sociale è l’incremento demografico determinato dalla presenza di cittadini provenienti da altri paesi, soprattutto Polonia e Romania. Alcuni elementi significativi di questa componente straniera sono:

• Il 59% sono cittadini comunitari;

• Il 60% degli stranieri sono donne, in virtù della richiesta da parte di molte persone anziane di qualcuno che si occupi di loro (badanti).

Quanto descritto rende opportuno attuare una politica che favorisca il più possibile l’integrazione. Stiamo dunque esaminando la possibilità di istituire uno sportello informativo per cittadini di altri paesi che risiedono nella nostra Città.

Il coordinamento ottimale di ogni attività presente e futura in campo sociale, si otterrà razionalizzando e innovando il lavoro dell’Ufficio dei Servizi Sociali, già notevole per quantità e qualità.

È nostra intenzione strutturare l’Ufficio distinguendo in modo chiaro le attività di Front Office da quelle di Back Office. Le prime, rivolte al pubblico, saranno seguite da personale amministrativo che con cortesia, rispetto e professionalità accoglierà l’utenza, valuterà le relative richieste, fornirà in maniera precisa le informazioni, orienterà i cittadini dando conoscenza dei servizi offerti, fornirà supporto nella compilazione delle domande (attraverso apposita modulistica), e raccoglierà gli eventuali reclami e segnalazioni su eventuali disservizi.

Il lavoro di Back Office, invece, verrà svolto dal personale qualificato del Comune che, insieme alle altre figure di consulenza, avvierà il percorso di aiuto anche attraverso i necessari colloqui e l’erogazione dei servizi e degli interventi previsti.

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Fondamentale sarà il monitoraggio costante dell’utenza attraverso la raccolta di reclami, di suggerimenti e, perché no, di apprezzamenti! Utile la predisposizione di un modulo sulla qualità delle prestazioni che il cittadino potrà compilare anche in forma anonima.

Per quanto riguarda i giovani maddalenini, così come avviene anche a livello nazionale, l’incerta entrata nel mondo del lavoro li porta a rimanere a lungo in famiglia e ad avere tendenzialmente il primo figlio intorno ai 30 anni. Solo per quanto riguarda il 2% della popolazione giovanile ricompresa nella fascia d’età che va dai 15 ai 25 anni, è stata riscontrata la presenza di prole. Questa tendenza, porterà a un calo ulteriore del già basso tasso di fecondità; inoltre, la scarsità dell’offerta lavorativa favorisce la propensione ad allontanarsi da La Maddalena. Rispetto a questa problematica, le azioni che l’Amministrazione Comunale può svolgere in modo diretto sono limitate, essendo limitate le risorse che è possibile destinare alla creazione di posti di lavoro; quello che però è importante fare (e questa Amministrazione lo sta facendo in maniera decisa e convinta) è favorire la realizzazione, la partenza o la migliore operatività a tutte quelle opere e iniziative che sono in grado di produrre economia e ricchezza con ricadute di breve ma anche di lungo termine sulla nostra Comunità. Sarà così possibile promuovere forme alternative di turismo per allungare la stagione turistica e, conseguentemente, avere maggiori opportunità occupazionali. Sempre per favorire chi cerca un’occupazione, abbiamo anche intenzione di promuovere la riapertura dell’Ufficio di Collocamento a La Maddalena.

Altrettanto importante sarà l’avvio delle misure legate all’attuazione dell’Area di Crisi; per questo stiamo collaborando con la Regione Sardegna per offrire ai più giovani importanti occasioni di crescita professionale e di intrapresa economica.

VOLONTARIATO

Nel contesto di disagio sociale che stiamo vivendo, il suo ruolo di stimolo e di supporto per l’Amministrazione è sempre più importante.

La risorsa “Volontariato” dovrà essere coinvolta nel processo di costruzione di una politica sociale atta a migliorare le condizioni di vita di molti concittadini.

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A settembre verrà rinnovata la composizione del direttivo della

“Consulta del Volontariato”. Tutto ciò che verrà elaborato all’interno della Consulta dovrà trovare nell’Amministrazione il punto di arrivo e di concretizzazione delle progettualità sviluppate, ovviamente previa valutazione sulla fattibilità da parte dell’Amministrazione Comunale.

Bisognerà valutare la possibilità, anche temporanea, di sistemare le Associazioni che operano nel sociale, e non, nei locali che rientrano nel Patrimonio Comunale.

SANITA’

Continueremo ad esercitare un controllo costante sulle attività del Paolo Merlo, in merito soprattutto alla definitiva apertura del nuovo Pronto Soccorso, all’inserimento di nuove attrezzature (letto per RX tradizionale, ecografo, nuovi strumenti per rianimazione cardiologica) e alla definitiva stesura della pianta organica con la definizione di qualifiche e competenze professionali (numero adeguato di medici, infermieri, OS, reperibilità chirurgica, ecc); il tutto di concerto con la ASL.

Tra non molto avremo l’apertura, a titolo definitivo, del nuovo reparto di medicina “Donne”, con camere biletto, bagno, e impianti di areazione. Ci sarà inoltre il ripristino del poliambulatorio di odontoiatria (mancante da circa 8 anni) e, di concerto con la ASL, il potenziamento di altri servizi (soprattutto oculistica e cardiologia) in modo da abbassare i tempi di attesa.

Ci impegneremo per il mantenimento della struttura di radiologia con la presenza costante di tre figure mediche specialistiche in modo da garantire il proficuo funzionamento di T.C., ecografia, rx tradizionale, mammografia, doppler e, soprattutto, confermare il notevole incremento dell’attività radiologica degli ultimi anni (dalle 4.500 prestazioni del 2006 alle oltre 20.000 del 2009)

Siamo prossimi, infine, alla chiusura dei lavori per la RSA, struttura di cui è prevista l’apertura in tempi ragionevolmente brevi.

IGIENE URBANA

Abbiamo come obiettivo l’incremento dell’attività di tutela e disinfestazione delle vie cittadine (in particolare nel Centro Storico) con eliminazione di erbacce, sabbia, rifiuti vari, in modo da ridurre al

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minimo la possibilità di proliferazione per insetti, parassiti, blatte ecc.

Il tutto con l’ausilio di operai destinati a questa attività e con l’ausilio (in collaborazione con la Provincia) di mezzi di disinfestazione.

Attraverso una più razionale applicazione della normativa esistente, miriamo a ridurre il livello di inquinamento acustico che, specie nei quartieri centrali, raggiunge livelli di guardia nei mesi estivi.

Sempre cercando la collaborazione con la ASL, puntiamo anche ad avere un controllo approfondito e il dovuto rispetto delle normative vigenti in materia igienico sanitaria da parte di tutti i locali pubblici e commerciali del territorio comunale, anche se gli standard attuali sono comunque di buona qualità.

RIFIUTI

Grazie alla raccolta “Porta a Porta” in molti Comuni italiani si è raggiunta la percentuale del 60% della raccolta differenziata.

Purtroppo, nella nostra Isola questo sistema non è completamente decollato né siamo ancora riusciti a superare definitivamente l’uso dei cassonetti.

La prossima scadenza del contratto con la ditta Derichebourg - San Germano, riguardante la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, permette di prevedere la stesura di un nuovo capitolato più conveniente e soprattutto più rispondente alle reali difficoltà che è necessario affrontare, soprattutto nei mesi estivi, in ordine allo svuotamento dei cassonetti, alla pulizia costante delle strade principali, alla raccolta dell’organico e del cartone nelle attività commerciali, alla presenza di rifiuti abbandonati nelle zone periferiche, rientranti in alcuni casi nella categoria dei rifiuti tossici e/o pericolosi. Siamo in attesa di un finanziamento di circa 1.425.000 euro per piattaforme di raccolta a scomparsa da installare nel centro storico e in area portuale, ma la formula migliore per raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata resta sicuramente il “Porta a Porta”.

Un sistema che potrebbe essere preso in considerazione è l’etichettatura con codice a barre da applicare sui sacchetti da consegnare all’utenza. In questo modo, gli operatori ecologici muniti di apposito lettore, potranno effettuare la lettura dei dati che poi verranno trasferiti ad una postazione centrale.

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La raccolta e il controllo dei dati sul conferimento dei rifiuti permetterà, attraverso premialità (“più ricicli, meno paghi”) o penalizzazioni sulla TARSU, di educare e responsabilizzare i cittadini sul valore della raccolta differenziata e sul rispetto dell’ambiente e del decoro urbano.

QUALITÀ AMBIENTALE, ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO

Il Piano Strategico Comunale rappresenta un’ottima base di partenza per lo sviluppo della nostra città. Infatti, contiene quelle che sono le linee guida dello sviluppo di La Maddalena da qui ai prossimi 30 anni. In esso si parla di riconversione della nostra economia e della costruzione di un modello di sviluppo basato sull’ambiente inteso come risorsa.

Gli Enti locali giocano un ruolo sempre più importante nel raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni in atmosfera. Il Patto dei Sindaci è l’iniziativa europea volta a coinvolgere città, paesi e regioni che volontariamente si impegnino a ridurre le emissioni oltre il target del 20%. Il SEAP, Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, è lo strumento che formalmente sancisce l’impegno a raggiungere l’obiettivo e prevede lo studio dell'attuale consumo energetico in ciascun ente coinvolto, ma soprattutto dovrà prevedere azioni mirate alla riduzione concreta delle attuali emissioni ed individuare possibili soluzioni che consentano di apportare correttivi all'attuale consumo energetico.

La Maddalena ha così deciso di aderire al patto dei sindaci fra le comunità rappresentate dall’Unione dei Comuni della Gallura, ovvero Palau, Arzachena, S. Antonio e Telti, e dal comune limitrofo di S.

Teresa.Oltre alla riduzione di emissioni di gas a effetto serra, sono prerogative del SEAP : l’introdurre misure di efficienza energetica, la realizzazione di progetti sulle energie rinnovabili ed altre azioni correlate all'energia.

Le azioni che saranno intraprese in linea con il Piano d'Azione ricadranno inevitabilmente anche sulla cittadinanza e sul tessuto imprenditoriale del nostro territorio; si prevedono quindi incontri allargati con tutte le parti sociali interessate, così da condividere il progresso nelle varie fasi del progetto, sugli orientamenti derivanti dai

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risultati degli studi condotti e per concordare con essi eventuali sinergie che possono contribuire a massimizzare i risultati attesi

E’ importante sfruttare la potenzialità energetica della nostra Isola, costituita dal vento e dal sole. L’obiettivo è quello di produrre energia pulita e per questo esiste già un progetto finanziato con 270mila euro. E’ prevista la riqualificazione energetica degli edifici pubblici iniziando dal Municipio e dalle Scuole, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Anche le nuove costruzioni dovranno essere realizzate secondo criteri improntati al risparmio energetico. La salvaguardia dell’ambiente e la promozione dell’uso di energie rinnovabili si attuano anche attraverso le norme contenute nel Regolamento Edilizio.

È stato anche finanziato, per una cifra di 250mila Euro, un intervento di riqualificazione energetica della rete di illuminazione pubblica.

RELAZIONI CON I CITTADINI

La comunicazione, sia quella esterna che quella interna, è importante.

1. Comunicazione interna: importante la collaborazione tra l’URP e i restanti uffici dell’apparato comunale. Sarebbe interessante riuscire a creare sinergia e scambi di informazioni anche con gli URP delle altre Amministrazioni Pubbliche presenti sul territorio (Parco, Marina, ma anche Provincia).

2. Comunicazione esterna: importante il rapporto trasparente con i cittadini. La pubblicazione sul sito Internet del Comune e la consegna della Carta dei Servizi, consente a molti cittadini di trovare una descrizione precisa di tutti i servizi offerti dal Comune. Inoltre, attraverso l’ascolto dei cittadini, attuare la verifica della qualità dei servizi e di gradimento da parte degli stessi.

Il mondo giovanile è una risorsa a tutto tondo per la nostra comunità; per questo motivo riteniamo importante stimolare l’attenzione dei nostri concittadini più giovani nei confronti dell’Amministrazione e della Politica, attivando una filiera i cui passaggi salienti sono:

1. sostegno alle attività della Consulta Studentesca;

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2. attivazione di un appuntamento periodico di confronto, aperto al pubblico, sullo stile del Question Time parlamentare, tra gli studenti e le principali istituzioni del Comune: Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale;

3. creazione di un percorso che preveda, se necessario, anche la modifica dello Statuto Comunale, per garantire la partecipazione di esponenti della Consulta Studentesca alle attività delle Commissioni Consiliari e del Consiglio Comunale, con diritto di intervenire nei lavori avanzando critiche e proposte.

CONCLUSIONI

Il nostro intendimento convinto, è di proseguire il lavoro per consolidare i risultati ottenuti. Le dichiarazioni programmatiche illustrate rappresentano il percorso che intendiamo attuare nei prossimi anni. Il loro completamento, l’integrazione e l’accoglimento di eventuali proposte finalizzate alla loro realizzazione richiedono il contributo ed il sostegno di tutti. L’obiettivo è quello di costruire una città sempre più bella, all’interno della quale, tutti possano avere una qualità della vita ottimale propedeutica alla costruzione di una economia basata sulla cultura dell’accoglienza, convinti che in questa aspettativa si ritrovino tutti i Maddalenini che in questi anni hanno mostrato di accettare, condividere ed apprezzare i cambiamenti in atto.

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INDICE

2010-2015-DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE……….…....2

GLI STRUMENTI DI GOVERNANCE ………....3

IL CONTESTO ECONOMICO FINANZIARIO ………..…...6

LE ENTRATE DEL COMUNE ………..…………8

OPERE PUBBLICHE ……….………..10

SERVIZI PORTUALI..………...13

VIABILITA’.………....13

PATRIMONIO…...………...14

ATTIVITA’ PRODUTTIVE...………..14

TURISMO...………..16

POLITICHE CULTURALI..………19

PROGRAMMAZIONE……….20

RISORSE UMANE E FORMAZIONE………....20

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ……….21

POLITICHE SOCIALI ……….…21

VOLONTARIATO ………...23

SANITA’.………...24

IGIENE URBANA……… 24

RIFIUTI………..25

QUALITA’ AMBIENTALE, ENERGIE RINNOVABILI, RISPARMIO ENERGETICO………..26

RELAZIONI CON I CITTADINI………..27

CONCLUSIONI……….28

Riferimenti

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