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TRAPANI, CENTRO ACCOGLIENZA IMMIGRATI: SCOPERTI ATROCI RITUALI SU ANIMALI

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TRAPANI, CENTRO ACCOGLIENZA IMMIGRATI: SCOPERTI ATROCI RITUALI SU ANIMALI

In seguito ad una telefonata anonima, è intervenuto sul posto Enrico Rizzi del PAE

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TAVOLO MINISTERIALE, METODI ALTERNATIVI: PARTE BENE IL PRIMO INCONTRO AL MINISTERO DELLA SALUTE

A settembre la prima seduta tra esperti

TELETHON: LA PROCURA INDAGA SU UN DIRIGENTE DELLA QUESTURA DI ROMA CHE ORDINO’

LA CARICA SUI MANIFESTANTI

DEL PAE

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La Procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati L. M, dirigente della Questura di Roma. Il fascicolo è stato assegnato al PM Fasanelli che indaga per i reati di abuso d'ufficio e lesioni personali: ordinò la carica con violenza indiscriminata contro i manifestanti inermi, donne, anziani e ragazzi

di Cinzia Marchegiani

Roma – Ci si potrebbe scrivere un libro dei racconti su questa strana democrazia in Italia. Ma in Italia è possibile manifestare pacificamente ancora, senza il rischio di essere linciati?

IL FATTO

Come ogni anno Telethon era ritornata a raccogliere fondi in Rai, tra volti di bambini e storie delicatissime di malattie genetiche e rare si esorta il pubblico a fare donazioni che in tantissimi anni hanno fatturato un vero tesoro, denaro che viene gestito per studi e sperimentazioni che dovrebbero portare un raggio di luce per tante famiglie che nell’ombra vivono drammi quotidiani insormontabili. La venticinquesima edizione della maratona televisiva Telethon è stata in onda dall’8 dicembre sulle reti Rai fino al giorno 14 dicembre 2014.

LA MANIFESTAZIONE DEL PAE

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Il Partito Animalista Europeo, tramite il suo presidente Stefano Fuccelli, aveva organizzato una manifestazione pacifica fuori gli studi della Rai, proprio perché nessuno sembrava dar voce alle loro richieste, e assieme a tante altre associazioni, come tutti gli anni del resto, voleva sollevare un caso di forte discriminazione, nello specifico perché parlasi di rete pubblica e quindi dovrebbe fornire un servizio al cittadino a 360 gradi. Stefano Fuccelli evidenziava il dato oggettivo che vedeva l'azienda di Stato sponsorizzare soltanto ed unicamente Telethon e similari con i soldi pubblici provenienti quindi anche da chi, come confermato dall'oltre l'80% degli italiani, è contrario alla sperimentazione animale. Stefano Fuccelli dichiarava: ”La Rai ha il dovere di garantire la libera e corretta informazione senza omissioni o censure, soprattutto quando è la maggioranza democratica a richiederla. Più che servizio pubblico la Rai è al servizio dei pochi potenti legati con la solita lobby del farmaco.”

LA CARICA DELLA POLIZIA E LA DENUNCIA DEL PAE

I manifestanti, con striscioni, cartelli e megafoni, hanno in modo pacifico corretto e puntuale, contestato anche la faziosità della RAI in quanto servizio pubblico che non garantisce la corretta informazione e che nega il diritto di replica. Questo l'unico motivo che ha indotto il responsabile di Polizia, L. M. ad eseguire più cariche contro gli stessi manifestanti – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – l'intento della Questura era di mettere a tacere qualsiasi forma di contestazione visto l'ingente dispiegamento delle forze, sovrabbondante per i pochi manifestanti: ben quattro blindati della Polizia di Stato e dei Carabinieri con i propri agenti in assetto anti sommossa. Negato il diritto di libertà di espressione represso tramite la sproporzionata azione dei poliziotti che non hanno esitato a colpire indistintamente chiunque si trovasse davanti spingendo con forza i manifestanti verso le autovetture in transito; tre donne ed un ragazzo trasportati in pronto soccorso, due in codice giallo e dieci giorni di prognosi. Tra

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i feriti anche Sonia Fraioli, responsabile dell'Ufficio Stampa del Pae, che ha riportato una lesione alla mano con prognosi d i 2 8 g i o r n i . M e n t r e e f f e t t u a v a r i p r e s e v i d e o c h e immortalavano gli abusi delle forze dell'ordine le è stata sottratta con violenza la telecamera e poi arrestata, sequestrato e distrutte le prove video. Costretto a ricorrere alle cure ospedaliere anche Enrico Rizzi, capo segreteria del Pae, che ha dovuto trascorrere la notte all'Ospedale Pertini.

S e l a c a v e r à c o n s e t t e g i o r n i d i p r o g n o s i , s a l v o complicazioni. – conclude il presidente Pae – Auspico medesimo sollecito provvedimento da parte del Capo della Polizia, Alessandro Pansa, che ha sollevato dall'incarico il comandante del reparto mobile di Cagliari per aver messo un like al post pubblicato da Tortosa, sospeso anch'esso "

LA PROCURA DI ROMA ORA INDAGA SUL DIRIGENTE DELLA POLIZIA DELLA QUESTURA DI ROMA

La Procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati L.

M. dirigente della Questura di Roma. Il fascicolo è stato assegnato al PM Fasanelli che indaga per i reati di abuso d'ufficio e lesioni personali: ordinò la carica con violenza indiscriminata contro i manifestanti inermi, donne anziani e ragazzi.

Stefano Fuccelli si domanda come possa essere possibile che in Italia, modello di democrazia deve ogni volta mettere a dura prova la libertà di poter dimostrare le proprie idee…ci sarebbe da chiedersi cosa in realtà TELETHON abbia da temere dalla voce sollevata di ragazzi, anziani e donne che manifestano pacificamente davanti ad una sede Rai che non ha mai dato loro parola.

PERCHE NON E’ PERMESSO MANIFESTARE?

Non sarebbe neanche il primo caso denunciato anche dalla stesse forze dell’Ordine, costrette ad aggredire anche i disabili, quando loro arriva un ordine dall’alto. E non ci avremmo creduto se non fossero stati proprio i sindacati di polizia, in una vera confessione shock che nel mese di ottobre

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2014 raccontarono in un incontro alla Camera tra una delegazione del M5S e i rappresentanti sindacali della polizia di Stato. Il video è stato trasmesso dal vivo in streaming il 1° ottobre 2014. L’incontro e il confronto seguiva quello dello scorso 16 settembre con tutti i rappresentanti del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Sembrerebbe che sia stato impartito l’ordine ai poliziotti dei Reparti squadra mobile di caricare i malati in carrozzina che manifestavano davanti ai palazzi di potere. Nello specifico si ricorda la manifestazioni sulle staminali, come cita il test:”addirittura fu dato l’ordine di caricarli perché erano entrati nella piazza di Palazzo Chigi. I colleghi, col senso del dovere non hanno eseguito gli ordini ma convinto i malati ad uscire. Capite bene la cassa di risonanza che avrebbe avuto, i reparti della polizia mobile andati contro la legge.

Ma l’ordine c’era.”

Lo stesso video diventerà una denuncia che è un pugno nello stomaco per lo stato di diritto di questo paese. Nel video viene riferito che questi ordini assurdi arrivano spesso a chi lavora nelle strade. Oltre al danno c’è anche la possibile beffa che oltre ad eseguire gli ordini, il poliziotto può finire sotto processo mentre i dirigenti (che li hanno impartiti) finiscono per raccontare versioni che si rivelano poi discordanti. Il poliziotto, beffa vuole, finisce nei guai:

è lui l'unico colpevole, per la legge e l'opinione pubblica.

Sembrerebbe che le istituzioni quando non riesco ad affrontare le tematiche delicate, che coinvolgono salute, ricerca, disabilità, si avventurino in percorsi poco trasparenti, pensare che anche un disabile può essere aggredito quando pacificamente (ovviamente) manifesta, forse c’è da chiedersi davvero in che paese stiamo vivendo. Anche a Roma dei disabili Sandro e Marco Biviano, furono aggrediti da un agente in borghese, ma sembra che se non si effettua una chiara denuncia, il Ministero degli Interni non sia così predisposto a comprendere la dinamica esatta degli episodi..insomma, se hai soldi puoi chiedere giustizia. Anche lì solo la parola

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stamina metteva paura, e la storia è sempre un libro aperto, ma solo per chi la vuole conoscere.

Il PAE in merito all’apertura di indagine sul Dirigente che ordinò la carica sui manifestanti chiosa lo scorso dicembre:”quattro feriti, tre arrestati, quattro fermi di polizia tra cui il presidente del Pae rilasciati il giorno successivo e 2 denunciati a piede libero è il bilancio che è costato al Partito Animalista Europeo per la manifestazione organizzata davanti gli studi della Rai durante la maratona Telethon ‘Charity Show’ dello scorso dicembre.”

ELEZIONI EUROPEE: IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO BOCCIA TUTTI I PARTITI E INVITA ALL’ASTENSIONE

Stefano Fuccelli, presidente del PAE esprime un giudizio assolutamente negativo per tutte le liste candidate alla competizione europee del 25 maggio. La maggioranza delle liste non contempla programmi specifici circa la tutela degli animali o sono rappresentate da candidati non credibili, inaffidabili ed addirittura ostili agli animali.

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di Cinzia Marchegiani

Come un ciclone, Stefano Fuccelli, tramite il comunicato odierno dell’Ufficio Stampa del Partito Animalista Europeo, sempre coerente con le battaglie condivise da una moltitudine di persone attenti alla tutela dei diritti degli animali, nonché propositivi a metodi alternativi alla sperimentazione animale (non predittiva per l’essere umano), scaglia fendenti contro i partiti che si presentano alle elezioni europee. La lista dei partiti che mette sotto la lente d’ingrandimento sono molti e non lascia alcuna interprezione o alternative.

PARTITO DEMOCRATICO: I dieci punti del programma "Verso una nuova Europa – Manifesto Pse" non argomentano la tutela degli animali. La maggioranza dei candidati europarlamentari uscenti ha votato la direttiva europea 63/2010 a favore della vivisezione. In ordine alfabetico: Arlacchi Pino, De Castro Paolo (Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo), Cofferati Sergio, Gualtieri Roberto, Pirillo Mario, Pittella Gianni (Vice presidente del Parlamento Europeo), Sassoli David. Inoltre segnaliamo Caronna Salvatore, Costa Silvia, Domenici Leonardo e Troia Patrizia che con la loro astensione hanno rafforzato il voto favorevole alla direttiva.

Fu uno scandalo contestato dall'intero movimento animalista che vide una mobilitazione indignata di oltre centomila persone scese nelle piazze di tutta Europa ed il successo dell'iniziativa dei cittadini europei (ECI) Stop Vivisection sancita da un milione e mezzo di firme.

In riferimento all’articolo 13 della Legge di delegazione europea 96/2013, la cosiddetta norma “restringi-vivisezione”, Il Governo Letta ha stravolto e affossato ben dieci punti su 13 precetti previsti dall’articolo; non ha, infatti, rispettato il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia, aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali, straccia le limitazioni su animali geneticamente

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modificati e il riutilizzo in più test, vara un fondo per i metodi alternativi destinato all’84% a chi effettua vivisezione volendo far slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive.

Il Governo Renzi è iniziato in linea di continuità con il predecessore.

FORZA ITALIA: La lista dei candidati che hanno votato nella qualità di europarlamentari la direttiva europea 63/2010 a favore della vivisezione è lunga, racchiude tutte e cinque le circoscrizioni con addirittura un capolista per il nordest l'On. Elisabetta Gardini a seguire in ordine alfabetico:

Bartolozzi Paolo, Baldassarre Raffaele, Comi Laura, Iacolino Salvatore, Mastella Clemente, Matera Barbara, Patricello Aldo, Ronzulli Licia, Rossi Oreste, Sartori Amalia, Silvestris Sergio Paolo Francesco, Zanicchi Iva. Ed ancora, il candidato per la Circoscrizione sud, Alessandro Cecchi Paone, si è espresso pubblicamente favorevole alla sperimentazione animale.

Poi ci sono i candidati pro caccia quali la cacciatrice Emma Soncini; Valerio Bettoni, già presidente della Provincia di Bergamo e consigliere regionale in Lombardia, ha presentato progetti di legge con l'Udc per regolamentare la caccia in deroga; Luciano Ciocchetti, che nella veste di capogruppo Udc della Regione Lazio prese iniziative a favore delle associazioni venatorie; Walter Ferrazza con il suo slogan

"orgoglioso cacciatore, guida venatoria e conduttore cani da traccia".

MOVIMENTO CINQUE STELLE : Il programma "Sette punti per l'Europa" non prevede la tutela degli animali nè l'abolizione della sperimentazione animale ma solo finanziamenti per gli allevamenti di bestiame per i consumi (alimentazione carnea e derivati) nazionali. Nonostante i candidati M5s abbiano dichiarato il loro impegno a sostenere Stop Vivisection ad intraprendere a livello europeo il percorso di abbandono

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completo della sperimentazione animale, tuttavia dovranno rigorosamente osservare il programma imposto da Grillo, pena l'espulsione. lo ha già fatto con tutti i senatori dissidenti.

Da segnalare la senatrice Elena Fattori, relatore proponente di un documento approvato in XIV Commissione del Senato contro la cosiddetta norma “restringi-vivisezione”, la medesima senatrice, inoltre, si è espressa contraria all'iniziativa dei cittadini europei (ECI) Stop Vivisection definendola "è come il decreto contro il femminicidio, dietro il nome c'è altro"

facendo riferimento a Big pharma. Del resto la senatrice non rinnega la sua professione di biologa con vent'anni di sperimentazione su animali vivi.

Ci risulta alquanto anomalo che non sia stata avviata la procedura d'espulsione per la Fattori visto che nei fatti concreti e non a parole si è posta contro il programma del M5s. Evidentemente la maggioranza dell'elettorato grillino approva tale scelta ed orientamento pro vivisezione, come da sua stessa affermazione. Alla domanda " E nel caso in cui il mandato popolare si esprimesse per abolire completamente la sperimentazione animale (ovvero la posizione del blog), cosa farete? " Risponde " ma mi sembra che non sia così, non è nemmeno nei 7 punti. dobbiamo ragionare sui se o sui fatti?"

GREEN ITALIA-VERDI EUROPEI : Nel programma "Per un'Europa Green, Vota Verde" è presente il punto "più strumenti per i diritti degli animali" concernente le problematiche sul randagismo ed il sostegno all'iniziativa Stop Vivisection, ma nei fatti il loro candidato più rappresentativo, il presidente Angelo Bonelli, ha sostenuto con determinazione la campagna elettorale per le amministrative Roma 2013 il vivisettore mai pentito Ignazio Marino. A parole il leader dei Verdi è contro la vivisezione ma nei fatti sostiene chi la pratica. Questo comportamento discrasico lo rende inaffidabile.

LISTE NDC, FRATELLI D'ITALIA E LEGA NORD : Programma animalista inesistente, candidati europarlamentari uscenti responsabili della votazione a favore della direttiva europea

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63/2010 pro-vivisezione e candidati pro-caccia. Angelilli Roberta, Albertini Gabriele, Antoniozzi Alfredo, Berlato Sergio, Bizzotto Mara, Cancian Antonio, Casini Carlo, Fontana Lorenzo, La Via Giovanni, Pallone Alfredo, Salvini Matteo (capolista su tutte e cinque le circoscrizioni e segretario della Lega Nord), Scottà Giancarlo. Da segnalare la presenza del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, responsabile di avere bloccato il tavolo ministeriale concernente i metodi sostitutivi ed alternativi alla sperimentazione animale, inaugurato dal precedente Ministro Balduzzi, ponendosi quindi a favore della vivisezione. Anche le rimanenti liste non prevedono programmi specifici per la tutela degli animali.

Stefano Fucceli termina con la sua lunga riflessione e invita pertanto all'astensione: "non è accettabile per noi votare chi maltratta gli animali, chi li utilizza solo per tornaconto personale".

Un appuntamento mancato queste elezioni europee, dove i partiti italiani, nel farsi portavoce dei problemi del nostro paese, hanno lasciato a terra quelli che potevano dare slancio al valore etico e civile dei principi inderogabili, che non vanno solo a tutela degli animali, ma della salute stessa delle persone. Sembra una frase scontata, ma quando si parla di contrastare quei subdoli conflitti di interesse delle grandi lobbies, tutti dimenticano quegli slogan d’effetto stampati su maestosi manifesti che ora trovano spazio esclusivamente in scantinati o vecchi garage, tra ragnatele e qualche topolino, e all’improvviso si diventa ciechi e sordi alle istanze delle molteplici rappresentanze. E così ogni volta il progresso viene ostacolato nel raggiungere l'evoluzione umana dove spesso rimango più ombre che luce a ricordo di quello che non fu fatto.

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