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2. OGGETTO DELL APPALTO

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Academic year: 2022

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

PER IL SERVIZIO DI FORNITURA PASTI CALDI A DOMICILIO A FAVORE DEDLI ANZIANI DI MONTECCHIO MAGGIORE

PERIODO 01/05/2016 – 30/06/2018

INDICE

1. STAZIONE APPALTANTE 2. OGGETTO DELL’APPALTO 3. CARATTERISTICA DELLE DITTE 4. FINANZIAMENTO

5. DURATA DELL’APPALTO

6. IMPORTO LORDO A BASE D’ASTA DELL’APPALTO

7. DESTINATARI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO 8. CARATTERISTICHE QUALITATIVE E QUANTITATIVE DEI PASTI 9. MODALITA’ DI PREPARAZIONE E COTTURA DEI PASTI

10. CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DEI PRODOTTI ALIMENTARI 11. FILIERA CONTROLLATA – TRACCIABILITA’

12. DISPOSIZIONI DI NATURA IGIENICO-SANITARIA/AUTOCONTROLLO 13. CONTROLLI DI QUALITA’ DELLA PRODUZIONE

14. DIETE SPECIALI

15. CONTROLLI E VERIFICHE

16. LUOGO E TERMINI DI CONSEGNA 17. CARATTERE DEL SERVIZIO

18. OBBLIGHI ED ONERI A CARICO DELLA DITTA 19. OBBLIGHI A CARICO DEL COMUNE

20. RESPONSABILITA’ DELL’APPALTATORE 21. ASSICURAZIONI

22. PENALITA’

23. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

24. SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO – ESERCIZIO DEL DIRITTO DI RECESSO 25. CESSIONE DEL CONTRATTO

26. DIVIETO DI SUBAPPALTO 27. CORRISPETTIVO – PAGAMENTI

28. TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI – ART. 3 L. 136/2010 29. STIPULAZIONE DEL CONTRATTO ED OBBLIGHI CONTRATTUALI 30. ONERI E SPESE CONTRATTUALI

31. CONTROVERSIE 32. DOMICILIO LEGALE

33. TRATTAMENTO DATI PERSONALI

34. SEGRETO PROFESSIONALE E TUTELA DELLA PRIVACY 35. DISPOSIZIONI FINALI

36. RINVIO A NORMATIVA VIGENTE

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

PER IL SERVIZIO DI FORNITURA PASTI CALDI A DOMICILIO A FAVORE DEDLI ANZIANI DI MONTECCHIO MAGGIORE

PERIODO 01/05/2016 – 30/06/2018

1. STAZIONE APPALTANTE

Comune di Montecchio Maggiore, Via Roma, 5 36075 Montecchio Maggiore (VI).

Informazioni specifiche sul Capitolato speciale d’Appalto e Bando di gara possono essere richieste all’Ufficio Contratti– Comune di Montecchio Maggiore

• Tel. n. 0444/705705 Fax. 0444/ 694888

• E-Mail: contratti@comune.montecchio-maggiore.vi.it

• Sito web: www.comune.montecchio-maggiore.vi.it

Tutta la documentazione, relativa alla gara, è consultabile presso il sito internet del Comune nella Sezione Amministrazione Trasparente – Bandi di gara e Contratti oppure presso l’Ufficio Contratti dal lunedì al venerdì in orario di apertura al pubblico, dalle ore 09,00 alle ore 12,30. Non si effettuano spedizioni di fotocopie a domicilio.

2. OGGETTO DELL’APPALTO

Il Comune di Montecchio Maggiore intende affidare in appalto il servizio di fornitura di pasti caldi a domicilio prioritariamente a favore di anziani e/o adulti in condizioni di ridotta autonomia, per il periodo 01/05/2016 – 30/06/2018, ad una ditta specializzata, la quale dovrà operare esclusivamente secondo le norme previste dal presente Capitolato speciale d’Appalto e dal relativo Bando di gara.

Tale ditta si dovrà attivare, ai fini della gestione del servizio di ristorazione, riservata prevalentemente agli anziani e/o adulti in condizioni di ridotta autonomia, mediante la preparazione, confezionamento, trasporto e consegna dei pasti confezionati in vaschette monoporzione a domicilio dei richiedenti il servizio indicati dai Servizi Sociali del Comune di Montecchio Maggiore. L’appalto prevede la fornitura di circa numero 35 pasti giornalieri costituiti da:

 Primo piatto

 Secondo piatto

 Contorno o dessert o frutta

 Pane

 Formaggio Grana o Parmigiano Reggiano in confezione a parte.

La ditta aggiudicataria, inoltre, quando richiesto dall’Amministrazione Comunale, si dovrà impegnare a preparare giornalmente, diete speciali adeguate all’età degli utenti, documentate da certificazione sanitaria: tali tipologie di pasti dovranno essere contenute nelle vaschette monoporzione debitamente sigillate e perfettamente identificabili da parte del personale addetto alla distribuzione.

L' Amministrazione comunale si riserva la facoltà di aumentare o ridurre il numero dei pasti forniti in base al numero degli utenti richiedenti o per altra causa imprevista o non prevedibile, senza che per ciò il fornitore possa pretendere variazioni sul costo unitario del singolo pasto.

3. CARATTERISTICA DELLE DITTE

Possono partecipare alla gara d’appalto tutte le ditte che alla data della scadenza del bando di gara:

- risultano regolarmente iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, nel

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settore oggetto del presente appalto, risultano in possesso di valida certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2008 ai fini della produzione, il confezionamento dei pasti per la ristorazione collettiva e che hanno i requisiti previsti dall’art. 8 del bando di gara.

4. FINANZIAMENTO

Il servizio, oggetto del presente appalto, è finanziato con dotazione ordinaria del bilancio annuale e pluriennale del Comune.

5. DURATA DELL' APPALTO

L'appalto ha la durata di 26 mesi decorrenti dal 1° maggio 2016 fino al 30 giugno 2018.

La medesima dovrà garantire comunque l’inizio della gestione del servizio, anche nelle more della firma del contratto.

6. IMPORTO LORDO A BASE D’ASTA DELL’APPALTO

L’appalto comprende la preparazione, il confezionamento il trasporto e la consegna, da parte della ditta appaltatrice di numero 35 pasti giornalieri circa in vaschette mono-porzione ed in legame freddo-caldo, presso il domicilio dell'utente indicato dai Servizi Sociali comunali.

Poiché il numero complessivo dei pasti, per il periodo 1° maggio 2016 – 30 giugno 2018, è calcolato in via presuntiva in circa n. 35 al giorno, dal lunedì al sabato compresi, per un totale di n.

23.660 circa, l’importo conseguentemente presunto del servizio viene stimato in € 186.914,00 IVA esclusa.

I prezzi proposti dalla ditta aggiudicataria dell’appalto, che si intendono accettati dalla stessa in base a calcoli di propria convenienza, a tutto suo rischio, sono invariabili ed indipendenti da qualsiasi eventualità per tutta la durata del contratto fatto salvo quanto previsto dall’art. 115 del DLgs n. 163/2006. Trascorso il primo anno contrattuale, , la revisione annuale del prezzo verrà operata da parte dell’Amministrazione Comunale, sulla base di un’istruttoria condotta dal dirigente responsabile dell’acquisizione del servizio,

In caso di eccessiva onerosità, sopravvenuta per il verificarsi di avvenimenti straordinari ed imprevedibili, la ditta potrà domandare la risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1467 e con gli effetti stabiliti dall’art. 1458 del C. C. La risoluzione non può essere domandata se la sopravvenuta onerosità rientra nell’alea normale del contratto.

La ditta appaltatrice qualora richieda la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta dovrà dimostrare tale situazione alla stazione appaltante con dati inconfutabili.

L’amministrazione appaltante si riserva la facoltà di accettare la domanda di risoluzione del contratto o di offrire modifiche eque alle condizioni del contratto.

L' Amministrazione comunale nel corso del periodo contrattuale, avrà la facoltà di aumentare o ridurre il numero dei pasti forniti, in base alle richieste provenienti dagli utenti, o per altra causa imprevista o non prevedibile, e nel limite del quinto d’obbligo senza che ciò dia luogo ad alcuna variazione del prezzo/pasto pattuito (vedi art. 4 del Bando di Gara).

Il costo di ogni singolo pasto (IVA esclusa) è da ritenersi comprensivo, oltre che del prezzo per l’acquisto delle materie prime, del costo della manodopera, della sua successiva preparazione, cottura, confezionamento e consegna a domicilio dell'utente, nonché di tutti gli altri oneri, a carico dell’appaltatore, ivi compresi anche quelli non previsti nel presente Capitolato.

7. DESTINATARI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO Destinatari

Il servizio di fornitura di pasti caldi a domicilio è riservato prioritariamente agli anziani e/o adulti in condizioni di ridotta autonomia e a persone in difficoltà residenti nel Comune di Montecchio Maggiore.

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Modalità

Il servizio dovrà essere garantito per un solo pasto giornaliero a persona, dal lunedì al sabato compresi, escluse le festività infrasettimanali, con le seguenti modalità:

 domanda di attivazione del servizio fornitura pasti caldi a domicilio:

verrà presentata dal richiedente presso il Servizio Sociale comunale, che provvederà al massimo entro 7gg. ad inoltrare la richiesta alla Ditta via e-mail, fax o con semplice comunicazione telefonica. Nessuna richiesta di attivazione potrà essere accettata dalla Ditta se effettuata da persone diverse dagli operatori del Servizio sociale comunale. Richieste diverse da parte dell’utenza saranno regolate direttamente tra la Ditta e il richiedente con fatturazione separata.

Entro massimo 3 gg. la Ditta dovrà attivare il servizio.

 ordinazione settimanale dei pasti

l’ordinazione verrà effettuata e comunicata direttamente dall’utente all’operatore della Ditta stessa, il quale provvederà a fornire al consumatore il menù con cadenza settimanale entro la settimana antecedente il consumo del pasto.

 variazioni temporanee sulla tipologia del menù o sospensione giornaliera

entro le ore 9.00 del mattino l’utente del servizio potrà comunicare alla Ditta, senza che la stessa possa chiedere modificazioni sul prezzo base del singolo pasto, eventuali variazioni temporanee sulla tipologia del menù, a seguito di situazioni personali contingenti, impreviste o imprevedibili, o la sospensione giornaliera .

 la sospensione prolungata o definitiva della fornitura del pasto .

l’utente dovrà comunicare tempestivamente direttamente alla Ditta e successivamente al Servizio Sociale comunale, la sospensione sia prolungata che definitiva della fornitura del pasto .

Il servizio, concordato con il cittadino/utente, si attua nel pieno rispetto della sua individualità ed autodeterminazione.

Una copia del menù settimanale dovrà essere tassativamente trasmessa via e mail o via fax al Servizio Sociale comunale per una presa d’atto.

8. CARATTERISTICHE QUALITATIVE E QUANTITATIVE DEI PASTI

Il menù, compreso di ricettario, dovrà essere consegnato settimanalmente all'utente per l'ordinazione. Dovrà seguire una turnazione settimanale per 4 settimane e dovrà variare stagionalmente.

La Ditta dovrà garantire ogni giorno la possibilità di scelta fra 4 primi piatti ; 4 secondi piatti; 6 contorni che comprendono anche frutta fresca di stagione o dessert .

Il primo piatto dovrà avere un peso netto non inferiore a : - gr. 120 di riso + gr.60 di verdure per i risotti;

- gr. 100 di pasta;

- gr. 250 di gnocchi;

- gr. 200 di verdure per creme o passati;

- gr. 50 di pasta per minestre di verdura o pastina in brodo;

Il secondo piatto dovrà avere un peso netto non inferiore a : - gr. 120 di carne;

- gr. 80 di formaggio;

- gr. 150 di pesce;

- gr. 80 di affettati;

- 1 uovo intero.

Il contorno o la frutta o il dessert dovranno avere un peso netto non inferiore a : - gr. 250 di patate lesse o purè ;

- gr. 200 di verdura cotta;

- gr. 150 di verdura cruda.

- gr. 150 frutta cotta - 1 yogurt da 125gr.

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- 1 budino

- gr. 100 di frutta fresca

Il peso indicato si riferisce al prodotto non sottoposto a cottura.

Il pranzo tipo sarà così composto: n. 1 primo, n. 1 secondo, n. 1 contorni o frutta o dessert così variato:

PRIMO PIATTO con le seguenti alternative:

piatto del giorno pasta al pomodoro pasta o riso in bianco

minestra/minestrina/passato/minestrone/tortellini in brodo SECONDO PIATTO con le seguenti alternative:

piatto del giorno costituito da carni rosse o bianche, oppure pesce alternanza tra un secondo di carne, uova, piatto freddo

affettato formaggio

CONTORNO con le seguenti alternative:

contorno del giorno verdura cotta puré/legumi

insalata fresca e/o di stagione puré/legumi

frutta fresca frutta cotta budino/mousse yogurt

Il pranzo dovrà inoltre comprendere pane fresco (min. gr. 100), formaggio Grana o Parmigiano Reggiano in confezione a parte.

L'Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di chiedere variazioni al menù, dettate da esigenze di singoli utenti per necessità rilevate dai medici di base degli utenti o dall’U.L.S.S..

L'Amministrazione si riserva altresì di effettuare controlli a campione circa il rispetto della grammatura e della qualità dei prodotti. Delle operazioni di campionatura, che saranno disposte dopo che il mezzo di consegna sarà partito dalla sede, sarà avvisata telefonicamente la ditta per l'eventuale presenza di un loro incaricato.

9. MODALITA’ DI PREPARAZIONE E COTTURA DEI PASTI

In ogni caso le materie prime ed i prodotti finiti, utilizzati per la produzione dei pasti, dovranno essere di 1° qualità sia dal punto di vista igienico che merceologico, essere corrispondenti a tutte le normative vigenti, comprese quelle sul confezionamento e l’etichettatura (in particolare D.Lgs.

n.109/1992). La scelta deve essere orientata preferibilmente verso i prodotti freschi e comunque con caratteri organolettici specifici dell’alimento (aspetto, colore, odore, sapore, consistenza ecc.).

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I prodotti pastorizzati dovranno avere la precedenza su quelli sterilizzati, quelli secchi o surgelati su quelli inscatolati.

In ogni caso sono preferiti prodotti privi di qualsiasi additivo.

Le operazioni di preparazione e cottura dei pasti devono essere eseguite nel rispetto della vigente legislazione e rispondere al dettato dell’art. 5 della L. 283/1962, per quanto riguarda lo stato degli alimenti impiegati e dell’art. 31 del D.P.R. 327/1980, per quanto concerne invece il rispetto delle temperature per gli alimenti deperibili cotti, da consumarsi freddi o caldi ed il mantenimento, ove necessario, della catena del freddo.

Le elaborazioni dei cibi devono essere semplici e la scelta dei piatti deve tener conto della stagionalità.

Gli alimenti dovranno possedere i requisiti caratteristici ed essere privi di qualsiasi anomalia per quanto riguarda l’odore, il gusto e lo stato fisico.

I pasti devono essere prodotti e confezionati nella stessa mattinata del consumo. Le lavorazioni consentite il giorno antecedente la distribuzione, e solo in presenza di “abbattitore di temperatura”, sono la preparazione e la cottura di arrosti, bolliti, brasati di carne bovina, pasta al forno, sughi e ragù.

10. CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DEI PRODOTTI ALIMENTARI

Le caratteristiche dei prodotti alimentari da impiegare per i servizi di cui al presente capitolato, sono quelle previste nelle Linee di indirizzo per la ristorazione nelle strutture residenziali extraospedaliere di cui al Decreto della Regione Veneto n. 117/2013.

Per la preparazione dei pasti i prodotti dovranno essere freschi, sempre di prima qualità, di provenienza nazionale, preferibilmente prodotti DOP (Denominazione Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta), e i prodotti non derivanti da OGM (organismi geneticamente modificati) o che non contengano OGM (Organismi Geneticamente Modificati) sostanze indesiderate (L.R. 01/03/2002, n. 6).

Le materie prime ortofrutticole dovranno provenire quantomeno da agricoltura che utilizzi la lotta integrata che minimizzi l’impiego di pesticidi chimici.

E’ fatto carico alla ditta appaltatrice il controllo qualitativo e quantitativo delle derrate impiegate per il servizio.

Per la composizione e modalità di preparazione dei pasti dovranno essere in primo luogo osservate le Linee di indirizzo per la ristorazione nelle strutture residenziali extraospedaliere di cui al Decreto della Regione Veneto n. 117/2013

Si riportano di seguito le caratteristiche richieste per le materie prime alimentari:

prodotti biologici – l'impresa può proporre alimenti di origine biologica in parziale sostituzione di alimenti convenzionali;

– l’impresa, in parziale sostituzione di alimenti convenzionali, può proporre alimenti di origine locale la cui zona di produzione primaria e, se previsto, di trasformazione, risulta essere in provincia di Vicenza. I prodotti proponibili sono i seguenti: oli di oliva, carne bovina, suina, avicoli, uova non da allevamenti in gabbia, latte, yogurt;

prodotti a distanza ridotta - l’impresa, in parziale sostituzione di alimenti convenzionali, può proporre alimenti di origine locale la cui zona di produzione primaria e, se previsto, di trasformazione, risulta essere, oltre che in provincia di Vicenza, anche nelle province limitrofe . I prodotti proponibili sono i seguenti: frutta, verdura cereali e derivati, derivati del latte, salumi;

piatti tipici – l’impresa può proporre, in sostituzione dei piatti ordinari, piatti tipici della cucina vicentina;

di prodotti freschi, tuttavia possono essere utilizzate verdure e pesce congelati/surgelati comunicando precedentemente e per iscritto al Committente le referenze congelate/surgelate che si intendono utilizzare;

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disossato, vitellone, tacchino, suino e manzo;

i menù della refezione scolastica”;

nti stranieri;

glutammati aggiunti;

olio di palma e similari nonché grassi idrogenati;

aterie prime e semilavorati con ingredienti che derivano da OGM e/o contengono OGM;

ingredienti irradiati;

La ditta si obbliga a garantire, in modo permanente, il rispetto di quanto stabilito dalla normativa vigente ed a miglioramenti continui in merito a:

- presenza di residui e pesticidi - parametri merceologici

- parametri microbiologici.

11. FILIERA CONTROLLATA - TRACCIABILITÀ

Per rintracciabilità di filiera (RFP – Rintracciabilità di Filiera di Prodotto) si intende l’identificazione documentata delle aziende che hanno contribuito alla produzione e commercializzazione di una unità di prodotto.

Con ciò, si mira a valorizzare l’assoluta trasparenza verso tutte le parti interessate: ditta appaltatrice, Comune, Organi di Controllo e utente.

La compilazione dei Documenti di Registrazione delle Identità e delle destinazioni dei prodotti alimentari, dovrà avvenire quotidianamente, in modo tale che la data di compilazione coincida con la data di effettiva produzione dell’alimento e/o pietanza interessata, ovvero, non è consentita, e costituisce inadempienza, la compilazione differita dei Documenti di Registrazione delle Identità e delle destinazioni dei prodotti alimentari.

Tutti i Documenti di Registrazione delle Identità e delle destinazioni dei prodotti alimentari, nonché copia dei Documenti di consegna prodotti (Bolle di consegna), dovranno essere conservati presso la sede della ditta appaltatrice, per tutta la durata dell’appalto,e dovranno essere esibiti, senza indugio, alla semplice richiesta degli Organi di Controllo.

12. DISPOSIZIONI DI NATURA IGIENICO SANITARIA/AUTOCONTROLLO

Il Centro di Cottura dovrà essere dotato di un piano di autocontrollo secondo il sistema HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point), di un piano per la sicurezza alimentare e dovrà, inderogabilmente, rispettare le normative in materia di igiene delle produzioni alimentari, applicando le procedure previste dal suddetto sistema, in conformità ai regolamenti CE 852/04 e CE 853/04 e successive modifiche e integrazioni.

I vari ambienti dovranno essere organizzati in modo che ciascuno sia riservato ad uno specifico uso, nel rispetto del principio della "marcia avanti" (l'alimento, lungo il ciclo produttivo, non dovrà mai ritornare indietro verso le aree a minor grado di igiene, ma solo avanzare verso l'operazione successiva fino al suo trasporto alla destinazione finale).

Deve essere individuata ogni fase di lavorazione che potrebbe rilevarsi critica per la sicurezza degli alimenti e garantire che siano applicate e mantenute aggiornate tutte le opportune procedure di sicurezza, avvalendosi dei principi su cui è basato il sistema HACCP.

I dati relativi ai controlli effettuati dovranno essere registrati, aggiornati e tenuti presso il Centro di Cottura a disposizione dell'autorità sanitaria incaricata dell'effettuazione dei controlli o degli altri soggetti incaricati dall'Amministrazione.

La ditta dovrà fornire, a richiesta, con cadenza annuale, al Comune copia dei Piani di Autocontrollo e relativi aggiornamenti, redatti ai sensi del CE 852/04 e CE 853/04 relativi alle fasi di preparazione dei pasti. La ditta utilizzatrice dovrà essere in possesso delle prescritte autorizzazioni sanitarie o attestazione di registrazione del Centro produzione dei pasti oggetto del presente

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appalto.

13. CONTROLLI DI QUALITA’ DELLA PRODUZIONE

A garanzia della qualità della produzione la ditta appaltatrice dovrà effettuare nello svolgimento del servizio i seguenti interventi:

- regolari indagini analitiche con frequenza almeno bimestrale per quanto riguarda gli ambienti di lavoro, i prodotti pronti al consumo e le materie prime;

- a tutte le fasi operative del servizio, compreso il trasporto e la consegna, dovrà essere applicato il sistema di identificazione, valutazione e controllo del rischio HACCP.

La ditta si impegna a fornire, su eventuale richiesta del Comune, all’atto della stipula del contratto, la documentazione, redatta dalle singole aziende fornitrici, attestante che tali aziende operano conformemente a quanto stabilito dal Regolamento Europeo. n. 852/2004, in materia di autocontrollo e di igiene dei prodotti alimentari.

14. DIETE SPECIALI

La ditta aggiudicataria, inoltre, quando richiesto dall’Amministrazione Comunale, si dovrà impegnare a preparare diete speciali personalizzate adeguate agli utenti, affetti da particolari allergie, intolleranze alimentari o malattie metaboliche, che necessitino a scopo terapeutico di particolari alimenti, documentate da certificazione sanitaria. Tali tipologie di pietanze dovranno essere contenute in vaschette monoporzione, debitamente sigillate e perfettamente identificabili da parte del personale addetto alla distribuzione finale.

L’aggiudicatario dovrà altresì assicurare anche la fornitura di pasti, ove richiesto, nel rispetto delle esigenze etiche ed etnico-religiose, su formale richiesta scritta da parte degli utenti.

15. CONTROLLI E VERIFICHE

Fatto salvo che i controlli igienico – sanitari e nutrizionali sono di competenza del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ULSS di appartenenza, e che saranno esercitati nei modi previsti dalla normativa vigente, al Comune compete la vigilanza sul servizio per tutto il periodo di affidamento in appalto, con la più ampia facoltà e nei modi ritenuti più idonei. Il Comune si riserva il diritto di effettuare i controlli, in qualsiasi momento e senza preavviso, al Centro di Cottura, magazzino, ecc. e su quant'altro faccia parte dell'organizzazione dei servizi, al fine di accertare l'osservanza di tutte le norme stabilite nel presente capitolato e la corrispondenza qualitativa e quantitativa dei pasti serviti alle tabelle dietetiche, nonché il controllo della preparazione dei pasti e la buona conservazione degli alimenti.

Per una maggiore funzionalità nel controllo, la ditta appaltatrice è obbligata a fornire al personale del Comune incaricato della vigilanza, appositamente nominato, tutta la collaborazione necessaria, consentendo in ogni momento il libero accesso ai locali ed al magazzino, fornendo tutti i chiarimenti necessari e la relativa documentazione.

I controlli non devono comportare interferenza nello svolgimento della produzione dei pasti.

Qualora le verifiche in corso di esecuzione evidenzino carenze che, a giudizio del Comune, siano rimediabili senza pregiudizio alcuno per l’intero servizio, la ditta verrà informata per iscritto delle modifiche e degli interventi da eseguire, che andranno immediatamente effettuati senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione.

Nel caso in cui le carenze evidenziate fossero considerate gravi e irrimediabili, in quanto incidenti sul servizio in modo pregiudizievole, il Comune si riserverà la facoltà di addivenire alla risoluzione del contratto.

CAMPIONATURA RAPPRESENTATIVA DEL PASTO

La ditta appaltatrice è tenuta a conservare un campione rappresentativo del pasto completo del giorno, così come del pasto sostitutivo del menù di base, qualora fossero intervenute delle variazioni, presso il Centro Cottura.

Tali campioni vanno posti singolarmente in idonei contenitori chiusi, muniti dell’etichetta recante la data del prelievo, il nome del cuoco responsabile della preparazione e conservati in frigorifero a temperatura di 0°C, + 4°C per 72 ore, con un cartello riportante la dizione

“campionatura rappresentativa del pasto per eventuale verifica – data di produzione”.

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I campioni prelevati al venerdì devono essere conservati, secondo le modalità sopraindicate, sino al martedì della settimana successiva.

16. LUOGO E TERMINI DI CONSEGNA

I pasti, pari a circa n. 35 al giorno, dovranno essere consegnati presso il domicilio degli utenti, indicato dai Servizi Sociali comunali dal lunedì al sabato compresi, ad eccezione delle festività infrasettimanali.

I pasti dovranno essere:

- confezionati in contenitori mono porzione , secondo il menù prescelto dall’utente;

- sigillati con materiale che garantisca la chiusura ermetica dei cibi ed in particolare dei liquidi;

- inseriti a loro volta in contenitori termici che garantiscano il mantenimento del calore anche per il tempo necessario per la consegna del pasto a domicilio dell’utente. Il Comune di Montecchio Maggiore si riserva la facoltà di aumentare o ridurre il servizio in base al numero dei richiedenti o per altra causa, senza che per tale motivo il fornitore abbia a pretendere variazioni di prezzo sul costo unitario del pasto.

17. CARATTERE DEL SERVIZIO

La ditta fornitrice dovrà provvedere alla consegna dei pasti a domicilio degli utenti con propri mezzi e personale mantenendo, nei limiti del possibile, gli orari concordati con l’utente.

Il servizio, oggetto del presente appalto per nessun motivo potrà essere sospeso, interrotto o abbandonato anche solo in modo temporaneo.

Quando, per cause di forza maggiore, dipendenti da eventi naturali o umani di grave rilevanza, l’appaltatore non potrà espletare il servizio dovrà darne immediata comunicazione direttamente al fruitore del servizio e all’Ufficio Servizi Sociali e non sarà soggetto a sanzioni di alcun tipo. La mancata erogazione del servizio in questo caso non potrà determinare addebiti del costo del pasto.

In ogni modo, è fatta salva la facoltà per l’Amministrazione comunale di autorizzare la sospensione del servizio, nel caso in cui si verificassero siffatti eventi eccezionali. In caso di decisione di sospensione, sarà comunque cura dell’Ufficio comunale competente avvisare la ditta appaltatrice delle decisioni prese, alle quali essa si dovrà in ogni caso adeguare.

In caso di sciopero del personale dipendente la ditta dovrà darne immediata comunicazione all’utente e all’ufficio comunale competente.

Nel caso di interruzione di energia elettrica, mancata erogazione di gas o in presenza di gravi guasti agli impianti o al mezzo di trasporto adibito alla consegna, per cui non fosse possibile fornire pasti caldi per non più di due giorni consecutivi, la ditta aggiudicataria, previo accordo con l’Amministrazione comunale, potrà fornire, su richiesta dell’utente, in sostituzione corrispondenti piatti freddi.

Oltrepassati i due giorni, in ogni caso, la ditta dovrà attivarsi, con ogni mezzo a propria disposizione, per provvedere nuovamente e senza ulteriori ritardi, alla somministrazione di pasti caldi.

18. OBBLIGHI ED ONERI A CARICO DELLA DITTA

E’ fatto obbligo alla ditta di iniziare il servizio entro la data prestabilita.

La ditta appaltatrice si impegna a sollevare l’Amministrazione Comunale da tutti gli obblighi ed oneri, nessuno escluso, compresi quelli nei confronti degli utenti finali.

In particolare sono a carico dell’appaltatore:

-Assicurare il servizio per tutto l’arco dell’anno dal lunedì al sabato compresi, ad eccezione delle festività infrasettimanali.

-Tutti gli oneri inerenti al presente appalto, nessuno escluso.

-Tutte le spese derivanti dalla gestione del personale impiegato nel servizio, come il trattamento economico, l’orario di lavoro, gli oneri assicurativi e previdenziali, così come previsti dai relativi contratti collettivi di lavoro.

-Tutte le spese di qualsiasi tipo relative alla gestione del servizio, comprese quelle di emergenza,

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quali la manutenzione ordinaria e straordinaria, le riparazioni, le revisioni periodiche ed i consumi dei macchinari e dei mezzi adibiti all’espletamento del servizio previsto dal presente appalto.

-Tutte le spese derivanti da imposte, tasse ed assicurazioni, ivi compresa ogni qualsiasi altra spesa di gestione per l’assunzione del servizio.

- Assumere l’obbligo di preparare e consegnare nei tempi e modalità previsti dal presente capitolato i pasti caldi direttamente al domicilio di coloro che ne hanno fatto richiesta.

Per la responsabilità specifica del vettore della ditta, si richiama l’art. 1681 del Codice Civile e pertanto sono a carico della ditta anche i danni derivanti da eventuali sinistri.

19. OBBLIGHI A CARICO DEL COMUNE

L’Ente committente, garantisce le condizioni necessarie, affinché il concessionario possa effettuare una regolare esecuzione del servizio ed in particolare si impegna a garantire alla ditta un corrispettivo pari all’importo di aggiudicazione, aumentato, quando e dove previsto per legge, degli oneri fiscali ed indice annuale ISTAT. Verranno comunque pagati solo ed esclusivamente i giorni di effettivo servizio e i pasti effettivamente consegnati.

20. RESPONSABILITA’ DELL’APPALTATORE

L’Appaltatore dovrà osservare scrupolosamente tutte le norme in materia igienico-sanitaria attinenti alla produzione, preparazione, conservazione, trasporto e consegna dei pasti al richiedente, nonché essere in possesso di tutte le autorizzazioni sanitarie previste dalle leggi vigenti in materia.

Ogni responsabilità per danni che, in relazione all’espletamento del servizio o cause ad esso connesse, derivassero all’utente, al Comune o a terzi, cose o persone, si intenderà senza riserve od eccezioni a totale carico della ditta.

La ditta si obbliga a ritenere sollevato il Comune da qualsiasi responsabilità per fatti e danni di qualsiasi entità e natura, dolosi o colposi, che si verificassero a danno di terzi, ivi compreso il committente medesimo , il fruitore e il personale di cui al presente capitolato.

E’ direttamente responsabile della qualità dei pasti e si assume esplicitamente ogni responsabilità per danni o inconvenienti riconducibili direttamente o indirettamente ai pasti forniti, compresi casi di intossicazione alimentare, derivanti da eventuali tossinfezioni conseguenti all’ingerimento di cibi contaminati, avariati o inidonei distribuiti nell’ambito del servizio oggetto del presente capitolato.

E’ sempre responsabile verso gli utenti, il Comune o verso terzi per i fatti derivanti dall'operato e dal contegno dei suoi dipendenti e di quanti operano anche in via contingente ed estemporanea nel suo interesse.

21. ASSICURAZIONI

La ditta dovrà essere assicurata anche verso terzi e per qualsiasi causa, agli effetti della responsabilità civile per danni provocati direttamente, indirettamente, inconsapevolmente o in qualsiasi altro modo dalle sue maestranze o dai suoi mezzi di trasporto.

L'obbligatorietà delle assicurazioni speciali non richiede, volta per volta, un ordine o una prescrizione particolare (scritta o verbale) del committente ma è conseguenza diretta e rientra a tutti gli effetti nel genere di servizio affidato compresa la consegna del pasto all’utente.

L’aggiudicatario sarà tenuto a produrre, prima di iniziare il servizio, pena la decadenza dell’appalto ed incameramento della cauzione definitiva, una polizza di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi e verso prestatori di lavoro (RCT/O) con massimali di importo non inferiore ad € 3.500.000,00 per sinistro, per danni a persona e per danni a cose.

Detta polizza dovrà prevedere, oltre alle garanzie normalmente prestate, anche quelle di responsabilità sul prodotto utilizzato; pertanto dovranno essere compresi i danni cagionati dai generi somministrati durante il periodo di validità della garanzia, ad esclusione dei danni derivanti da vizio di origine del prodotto.

L’assicurazione vale per i danni verificatisi durante il periodo di validità della polizza e denunciati non oltre sei mesi dalla data della sua scadenza.

La responsabilità civile verso prestatori di lavoro (RCO), relativa ad utenti e persone incaricate al

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controllo del servizio, per danni involontariamente cagionati a terzi, per morte, per lesioni personale e per danneggiamenti a cose.

Nella polizza dovrà anche essere espressamente prevista la copertura per eventuali danni, invalidità permanente, morte, lesioni, spese mediche e/o ricovero sopravvenute agli utenti del servizio in conseguenza della consumazione dei pasti e prevedere l'espressa rinuncia da parte della compagnia assicuratrice ad ogni azione di rivalsa nei confronti del Comune

L’esistenza di tale polizza non libera l’aggiudicatario dalle proprie responsabilità avendo essa solo lo scopo di ulteriore garanzia. Copia della polizza verrà presentata al Comune in sede di stipulazione del contratto, e comunque prima dell’inizio del servizio.

Il Comune si riserva in qualsiasi momento di richiedere la prova dell’avvenuto pagamento del premio e l’eventuale aggiornamento dei massimali, se giudicati insufficienti. Per le responsabilità dell’appaltatore si richiama l’art. 1681 del Codice Civile.

22. PENALITA’

Il Comune, a tutela della qualità del servizio e della sua scrupolosa conformità alle norme di legge, contenute nel presente capitolato, si riserva la facoltà di applicare sanzioni pecuniarie in ogni caso di verificata e accertata violazione di tali norme. Tuttavia prima di procedere alle specifiche contestazioni, effettua tutti gli accertamenti ritenuti idonei ed opportuni, ogni qualvolta dovesse riscontrare disfunzioni od irregolarità, di qualsiasi natura, nel servizio.

Aspetto, requisito Penale in €

Materie prime alimentari

Ogni materia prima, immagazzinata o presente in cucina, non conforme

ai requisiti previsti

250,00

Confezionamento, trasporto e distribuzione dei pasti

Per ogni pasto in meno, ovvero non consegnato, rispetto al numero di pasti prenotato

100,00 Ogni caso di temperature di conservazione dei pasti fuori standard 250,00 Ogni caso di mancato rispetto delle grammature previste

(verificato

come media di 10 pesate della stessa preparazione)

250,00

Ogni dieta speciale non correttamente preparata o personalizzata 500,00 Ogni caso di rilevazione di corpi estranei nei pasti serviti

anche se imputabile alle materie prime

500,00

Menù

Mancata conservazione dei campioni delle preparazioni giornaliere 100,00 Mancata o incompleta redazione della documentazione relativa

all'igiene

dei prodotti alimentari e alla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, ai sensi delle vigenti normative

250,00

Ogni caso di mancata conformità alle prassi di autocontrollo igienico sanitario

500,00 Ogni risultanza da analisi di matrici alimentari non conforme

per

indicatori igienici

500,00

Ogni risultanza da analisi di matrici alimentari non conforme per

indicatori patogeni

1.000,00

Pulizia, sanificazione e gestione dei rifiuti

Ogni caso di mancata attuazione delle norme locali di gestione dei rifiuti

100,00

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Ogni caso di mancata conformità alla pianificazione delle pulizie e

sanificazioni

250,00

Generiche

Ogni qualvolta venga negato l'accesso agli incaricati del Committente ad

eseguire controlli di conformità

500,00

Per ogni altro requisito del presente capitolato tecnico Progetto

Organizzativo-Gestionale non rispettato

500,00

Le possibili ulteriori inosservanze alle norme del presente capitolato, non sanzionate da penalità, saranno ugualmente rilevate formalmente dall'ufficio Servizi Sociali del Comune e daranno diritto all'Amministrazione ad ottenere il risarcimento del danno eventualmente subito in ragione dell'importanza delle irregolarità, del disservizio provocato e del ripetersi delle manchevolezze.

Qualora la violazione riscontrata risulti di lieve entità e non abbia provocato alcuna conseguenza, potrà essere effettuato un semplice richiamo scritto.

L'avvio del procedimento da parte del Committente per l'applicazione di una o più penalità è comunicata all'impresa tramite raccomandata A/R. L'impresa entro 10 giorni lavorativi dal ricevimento della raccomandata, può presentare le proprie osservazioni o essere ascoltata in contraddittorio dal Committente il quale, entro i seguenti 10 giorni lavorativi, controdeduce e assume la propria decisione a chiusura del procedimento.

L'applicazione della penale avviene mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del mese nel quale è assunto il provvedimento. Nel caso in cui l'evento che ha causato l'applicazione della penale abbia a ripetersi nell'arco dello stesso anno, il Committente si riserva di raddoppiare la penale precedentemente assegnata. Il Committente può altresì procedere alla determinazione dei danni sofferti rivalendosi, nei confronti dell’Impresa, con l’incameramento della cauzione e, ove se ciò non bastasse, agendo nel pieno risarcimento dei danni subiti, oltre alla risoluzione del contratto. Cause di forza maggiore (come ad esempio: guasti non prevedibili di uno o più impianti o interruzione temporanea della disponibilità di energie) saranno valutate dal Committente come giustificative di inadempimenti eventualmente occorsi.

23. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

1.L’applicazione delle penali non impedisce la risoluzione contrattuale. Nel caso di inadempienze gravi, ovvero ripetute, il Comune ha facoltà di risolvere il contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, con effetto immediato, con tutte le conseguenza di legge che la risoluzione comporta (ivi compresa la facoltà di affidare l’appalto a terzi in danno alla ditta), salva l’applicazione delle penali per ogni singola irregolarità [ART. 22 PENALITA’] e senza pregiudizio di ogni altra azione per rivalsa di danni.

In particolare, l’Amministrazione comunale potrà promuovere la risoluzione del contratto nei seguenti casi:

a) recidiva delle inadempienze nel periodo contrattuale ;

b) gravissime e/o reiterate violazioni degli obblighi contrattuali tali da compromettere la qualità dei servizi e/o la funzionalità dell'esercizio stesso e arrecare pregiudizio all'immagine dell'Amministrazione;

c) casi di intossicazioni alimentari accertati, determinate da condotta colposa e/o dolosa da parte dell’Impresa aggiudicataria, salvo ogni ulteriore responsabilità civile o penale;

d) uso di prodotti scaduti;

e) utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal presente Capitolato Speciale d’Appalto;

f) utilizzo di derrate alimentari in violazione di norme di legge relative a produzione, etichettatura, confezionamento, trasporto e consegna all’utente;

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g) gravi inosservanze delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi;

h) mancata osservanza delle norme relative al divieto di impiego di personale non dipendente del prestatore di servizi;

i) impiego di personale e/o mezzi inadeguati o insufficienti a garantire il livello di efficienza del servizio;

j) contegno abituale scorretto da parte del personale dell’appaltatore durante l’espletamento del servizio;

k) violazione ripetuta per due volte delle norme di sicurezza e prevenzione, verbalizzata durante i controlli e non regolarizzata;

l) inosservanza delle norme di legge in materia di previdenza, prevenzione infortuni, sicurezza, mancato rispetto dei contratti di lavoro;

m) reiterate e gravi violazioni ed inosservanze di norme di legge e di regolamenti in materia di igiene e di sanità a seguito di accertamenti effettuati dall’ASL, NAS;

n) mancata osservanza del sistema di autocontrollo ex D.L.vo n. 155/97 e successive modifiche e integrazioni;

o) cessione del contratto di appalto;

p) mancata osservanza delle norme relative al divieto di subappalto totale o parziale della gestione del servizio;

q) apertura di una procedura concorsuale a carico del prestatore del servizio o a carico della ditta capogruppo nel caso di raggruppamento di imprese;

r) messa in liquidazione o cessione dell’attività del prestatore del servizio;

s) quando la Ditta Appaltatrice si renda colpevole di frode e in caso di apertura di procedura fallimentare;

t) sussistenza di una o più cause interdittive ai sensi del D.L.vo 159/2011 (normativa antimafia);

u) perdita dei requisiti di ordine generale e professionale previsti per l’aggiudicazione del servizio;

v) mancata reintegrazione del deposito cauzionale;

w) mancato rispetto della data di inizio del servizio nei termini previsti;

x) abbandono del servizio, salvo che per causa di forza maggiore;

y) ogni altra inadempienza, non contemplata nel presente capitolato d’appalto, o fatto che renda impossibile la prosecuzione dell'appalto, a termini dell'articolo 1453 del Codice Civile.

2. La risoluzione viene disposta con determinazione del Dirigente del Settore e ne viene data comunicazione alla ditta a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento.

3. Qualora si verifichi la risoluzione contrattuale per i motivi sopraindicati o per altri gravi motivi da imputarsi al prestatore di servizi, il Comune non pagherà le prestazioni non eseguite, ovvero non eseguite esattamente e si riserverà il diritto di richiedere maggiori danni conseguenti.

4. Dopo la formale contestazione scritta (diffida ad adempiere), cui ha conseguito il rigetto delle giustificazioni per il mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente capitolato, il Comune potrà risolvere il contratto incamerando la cauzione previo preavviso di 15 giorni da comunicare con lettera A. R., fatta salva ogni ulteriore azione per il risarcimento di danni maggiori, anche in conseguenza dell’anticipata risoluzione del contratto e in relazione all’esigenza di proseguire comunque l’erogazione dei servizio di ristorazione.

5. Con la risoluzione del contratto sorge per il Comune, oltre al risarcimento del danno il diritto di affidare a terzi la prestazione di servizio o la parte rimanente di questa in danno alla ditta inadempiente.

6. L’affidamento a terzi viene notificato alla ditta inadempiente nelle forme prescritte, con l’indicazione dei nuovi termini di esecuzione dei servizi affidati e degli importi relativi.

Alla ditta inadempiente sono addebitate le spese sostenute in più dall’Amministrazione rispetto a quelle previste dal contratto risolto. Esse sono prelevate dal deposito cauzionale e, ove questo non sia sufficiente, da eventuali crediti dell’Impresa aggiudicataria senza pregiudizio dei diritti dell’Amministrazione sui beni dell’Impresa aggiudicataria medesima. In caso di minore spesa nulla compete all’Impresa aggiudicataria inadempiente. L’esecuzione in danno non esime l’Impresa aggiudicataria dalle norme di legge per i fatti che hanno motivato la risoluzione.

Si richiamano in quanto applicabili, per quanto non in contrasto con il presente capitolato ed il

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bando di gara, gli artt. dal 135 al 140 del D.Lgs 163/2006 e l’art. 297 del D.P.R. 207/2010.

24. SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO – ESERCIZIO DEL DIRITTO DI RECESSO .

E’ facoltà del Comune , in virtù di quanto previsto dall’art. 1671 “Recesso unilaterale dal contratto”

del Codice civile, recedere in tutto o in parte da contratto di appalto con un preavviso da comunicarsi alla ditta appaltatrice con lettera raccomandata a/r almeno 120 (centoventi) giorni:

- in qualunque momento durante l’esecuzione del contratto e/o al verificarsi di situazioni operative od ambientali che rendano non correttamente eseguibili il servizio;

- qualora venisse modificato il tipo di gestione del servizio o venissero meno, in tutto o in parte le esigenze dell’appalto per gravi motivi;

- in caso di sopravvenute esigenze di interesse pubblico in relazione alla tipologia del servizio svolto.

Dalla data di efficacia del recesso, la ditta aggiudicataria dovrà cessare tutte le prestazioni contrattuali oggetto di recesso, assicurando che tale cessazione non comporti danno alcuno al committente. In caso di recesso la ditta aggiudicataria ha diritto al pagamento delle prestazioni già eseguite, purché correttamente ed a regola d’arte, secondo il corrispettivo e le condizioni contrattuali, rinunciando, ora per allora, a qualsiasi pretesa risarcitoria, ad ogni ulteriore compenso o indennizzo e/o rimborso delle spese.

E’ attribuita alla ditta appaltatrice la facoltà di recedere dal contratto per giusta causa. Il recesso dovrà comunque essere esercitato in modo da evitare ogni pregiudizio al Comune e comunque con un preavviso minimo di 120 (centoventi) giorni consecutivi.

25. CESSIONE DEL CONTRATTO

E' fatto divieto alla Ditta appaltatrice di cedere a terzi, in tutto o in parte, il contratto.

26. DIVIETO DI SUBAPPALTO

Data la particolarità del servizio, rivolto a fasce di età meritevoli della massima attenzione, è consentito solo per le fasi del trasporto e della consegna dei pasti all’utente.

27. CORRISPETTIVO - PAGAMENTI

Il servizio di fornitura di pasti caldi a domicilio, oggetto del presente appalto, è finanziato esclusivamente con dotazione ordinaria del bilancio annuale e pluriennale del Comune di Montecchio Maggiore.

Verranno riconosciuti e pagati dal Comune solo ed esclusivamente i pasti effettivamente consegnati agli utenti su presentazione di regolare fattura.

Le fatture saranno emesse dalla ditta appaltatrice con scadenza mensile posticipata e saranno intestate al Comune di Montecchio Maggiore. I pagamenti saranno effettuati nei termini di legge, fatte salve le dovute verifiche circa la regolarità contributiva della ditta (acquisizione D.U.R.C.), nonché l’eventuale applicazione degli artt. 4 e 5 del D.P.R. n. 207/2010.

Il pagamento delle fatture avverrà con bonifico postale o bancario effettuato su conto corrente dedicato, anche in forma non esclusiva, a commesse pubbliche, su presentazione di regolare documento fiscale entro 30 giorni dalla data di accertamento della conformità del servizio. La fase di accertamento si intende conclusa trascorsi 30 giorni dalla data di esecuzione del servizio stesso (art. 4 del D. Lgs. n. 231/2002).

Le fatture in formato elettronico dovranno contenere l’elenco dettagliato dei DDT che quotidianamente accompagnano le forniture.

La liquidazione delle fatture verrà sospesa qualora siano contestati alla ditta appaltatrice addebiti per i quali sia prevista l’applicazione di penalità, fino all’emissione del provvedimento definitivo; dai seguenti pagamenti verrà detratto l’importo delle eventuali penalità a carico dell’Impresa aggiudicataria e quant‘altro dalla stessa dovuto.

Eventuali ritardi nei pagamenti non esonerano in alcun modo la ditta dagli obblighi ed oneri ad essa derivanti dal presente capitolato.

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Sarà cura degli Uffici comunali inviare agli utenti il rendiconto mensile riferito al costo del servizio per la riscossione della compartecipazione alla spesa secondo le Linee Guida Comunali.

28. TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI – ART.3 L.136/2010

L’appaltatore deve assumere per intero, a pena di nullità assoluta del contratto, gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla L. 136/2010 e s.m.i. e L. 17/12/2010 n. 217 e s.m.i. Nel caso in cui si eseguano trattative senza avvalersi del bonifico bancario o postale ovvero degli strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, contravvenendo a quanto disposto dalle citate norme, il contratto si intenderà risolto di diritto ai sensi dell’art. 1456 del codice civile. L’appaltatore è tenuto a dare immediata comunicazione alla Stazione Appaltante ed alla Prefettura della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/contraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.

29. STIPULAZIONE DEL CONTRATTO ED OBBLIGHI CONTRATTUALI

Dopo la formale aggiudicazione, l’Impresa aggiudicataria sarà invitata a presentarsi per la stipulazione del contratto sotto forma pubblica amministrativa, previo espletamento degli adempimenti previsti dall’art. 38 del D.Lgs. 163/2006.

Nel termine che verrà fissato dalla stazione appaltante, il soggetto risultato aggiudicatario, pena la decadenza del contratto e conseguente incameramento della cauzione provvisoria, dovrà presentare la documentazione richiesta dalla stazione appaltante:

Ove il termine fissato dal Comune non venga rispettato senza giustificati motivi, l'Ente può unilateralmente dichiarare, senza bisogno di messa in mora, la decadenza dell'aggiudicazione, dando inizio altresì alla procedura in danno con rivalsa delle spese e con facoltà della stessa di procedere all’aggiudicazione del secondo in graduatoria.

30. ONERI E SPESE CONTRATTUALI

Tutte le spese, compresi gli oneri fiscali, inerenti e conseguenti alla stipulazione del contratto, nessuna eccettuata od esclusa, sono a carico esclusivo dell’aggiudicatario, senza diritto di rivalsa nei confronti del Comune, l’IVA è a carico del Comune.

31. CONTROVERSIE

Per qualunque controversia che dovesse insorgere tra le parti sull’interpretazione od esecuzione del servizio disciplinato dal presente capitolato e per la quale non si riesca ad addivenire ad un accordo bonario tra le parti, escludendo l’Istituto dell’Arbitrato, sarà competente il Foro di Vicenza.

32. DOMICILIO LEGALE

Per tutti gli effetti del contratto, l’impresa aggiudicataria elegge, quale sede legale, l’indirizzo della propria ditta, per tutto il periodo di validità del contratto medesimo.

Per ogni comunicazione la ditta indica il proprio indirizzo di P.E.C. (Posta Elettronica Certificata) o il numero di fax al quale autorizza espressamente l’invio delle comunicazioni di cui all’art. 79 del D.Lgs 163/2006.

33. TRATTAMENTO DATI PERSONALI

Ai sensi del D. Lgs. 196/2003 si informa che tutti i dati forniti dalla ditta saranno raccolti, registrati, organizzati e conservati per le finalità di gestione dell’appalto e potranno essere trattati sia mediante supporto cartaceo che magnetico, anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto contrattuale, per le finalità del rapporto medesimo.

L’interessato gode dei diritti di cui all’art 13 della citata legge, tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo riguardano ed il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi ritenuti illegittimi. Tali diritti possono essere fatti valere nei confronti dell’Ente appaltante.

34. SEGRETO PROFESSIONALE E TUTELA DELLA PRIVACY

Il personale della ditta appaltatrice è tenuto al rispetto delle norme che regolano il segreto professionale, il segreto d’ufficio nonché la tutela della privacy, in osservanza del D. Lgs. 196/2003

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e della deontologia professionale ed è da considerarsi a tutti gli effetti come incaricato del trattamento dei dati relativi agli utenti con cui viene a contatto.

La ditta s’impegna a non utilizzare in alcun caso le notizie e le informazioni di cui i suoi operatori siano venuti in possesso nell’ambito dell’attività prestata.

35. DISPOSIZIONI FINALI

L’Impresa appaltatrice è tenuta all’osservanza di tutte le disposizioni normative in materia di ristorazione collettiva. L’Impresa è altresì tenuta al rispetto di eventuali norme che dovessero intervenire successivamente all’aggiudicazione e durante il rapporto contrattuale.

Nulla potrà essere richiesto o preteso per eventuali oneri aggiuntivi derivanti dall’introduzione e dall’applicazione delle nuove normative di cui al precedente comma.

36. RINVIO A NORMATIVA VIGENTE

Per quanto non precisato nel presente capitolato speciale e dagli atti e documenti da esso richiamati si rimanda alle leggi e regolamenti nazionali e regionali, nonché alle disposizioni comunali in materia, che, ad ogni effetto, vengono richiamati come facenti parte integrante del presente capitolato.

Il D.Lgs. 163/2006 e il D.P.R 207/2010 si applicano nei limiti degli articoli richiamati nel presente Capitolo e nel Bando di Gara trattandosi di servizi di cui all’allegato II B e relativi ad un appalto di servizi sotto soglia comunitaria.

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