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m_amte.mattm_.registro UFFICIALE.INGRESSO e, p.c.

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Academic year: 2022

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R:\DEL-TQ\Marguerettaz\trasmissione parere al Ministero su Ver VAS Piano rischio alluvioni.doc

Département de l’Environnement Durabilité et évaluation environnementale Dipartimento Ambiente

Sostenibilità e valutazione ambientale

Lieu-dit. Le Grand-Chemin – Rue Grand Chemin, 46

Assessorat de l’environnement, des transports et de la mobilité durable Assessorato ambiente, trasporti e mobilità sostenibile

Réf. n° - Prot. n.

N/ réf. – Ns. rif.: 7057 del 27 ottobre 2020

Saint-Christophe

Al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

Direzione generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo

Via Cristoforo Colombo 44 00147 ROMA

PEC: CRESS@pec.minambiente.it All’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po

Via Garibaldi 75 43100 PARMA

PEC: protocollopostacert@adbpo.it e, p.c.

Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio

SEDE

Dipartimento protezione civile SEDE

Struttura aree protette e biodiversità Dipartimento ambiente

SEDE

Dipartimento risorse naturali SEDE

Corpo Forestale della Valle d’Aosta SEDE

Al Dipartimento industria, artigianato ed energia

SEDE

Al Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali

SEDE

m_amte.MATTM_.REGISTRO UFFICIALE.INGRESSO.0098641.27-11-2020

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Al Dipartimento agricoltura SEDE

Spett.le U.S.L.

Via Guido Rey, n. 1 11100 AOSTA

PEC: protocollo@pec.ausl.vda.it Spett.le A.R.P.A.

Loc. La Maladière, 48

11020 SAINT-CHRISTOPHE PEC: arpavda@cert.legalmail.it

All’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso

Via della Rocca, n. 47 10123 TORINO

PEC: parcogranparadiso@pec.pngp.it All’Ente Parco Naturale Mont Avic Loc. Fabbrica n. 164

11020 CHAMPDEPRAZ PEC: massimo.bocca@pec.it Al CELVA

Piazza Narbonne, n. 16 11100 AOSTA

PEC: protocollo@pec.celva.it

All’Unité des Communes valdôtaines Valdigne-Mont Blanc

11015 La-Salle

PEC: protocollo@pec.cm-valdigne.vda.it All’Unité des Communes valdôtaines Mont Emilius

11020 QUART PEC:

protocollo@pec.cm-montemilius.vda.it All’Unité des Communes valdôtaines Mont Rose

11026 PONT-SAINT-MARTIN

PEC: protocollo@pec.cm-montrose.vda.it

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All’Unité des Communes valdôtaines Gran Paradis

11018 VILLENEUVE PEC:

protocollo@pec.cm-grandparadis.vda.it All’Unité des Communes valdôtaines Monte Cervino

11024 CHÂTILLON PEC:

protocollo@pec.cm-montecervino.vda.it All’Unité des Communes valdôtaines Walser – Alta Valle del Lys

11010 ISSIME

PEC: protocollo@pec.cm-walser.vda.it All’Unité des Communes valdôtaines Grand Combin

11100 GIGNOD PEC:

protocollo@pec.cm-grandcombin.vda.it All’Unité des Communes valdôtaines Evançon

11029 VERRES

PEC: protocollo@pec.cm-evancon.vda.it Al Comune di Aosta

11100 Aosta

PEC: protocollo@pec.comune.aosta.it Al Bacino Imbrifero Montano

Piazza Narbonne, n. 16 11100 AOSTA

PEC: protocollo@pec.bimvda.it

Al Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta

Corso Lancieri, 15/D 11100 AOSTA

PEC: info@pec.consorziopesca.vda.it

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Oggetto: Procedura di verifica di assoggettabilità a VAS statale ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. per: “Aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvione”.

Comunicazione parere Regione Autonoma Valle d’Aosta relativa alla consultazione sul Rapporto preliminare.

In riferimento al Piano in argomento, e alla relativa procedura di verifica di assoggettabilità a VAS in atto, la scrivente Struttura regionale, in qualità di autorità competente in materia di Valutazione Ambientale Strategica per la Regione Autonoma Valle d’Aosta, ha provveduto a consultare le autorità ambientali regionali ritenute competenti rispetto alla pianificazione di cui trattasi.

A seguito della suddetta consultazione sono pervenute le seguenti osservazioni da parte dei sopracitati soggetti consultati:

Struttura biodiversità e aree naturali protette:

“In relazione alla nota, n. prot. 7057/SAPSEG del 27 ottobre 2020, pari oggetto, visto il rapporto preliminare, per quanto di competenza, non si formulano particolari osservazione in merito. Si ricorda, però, nel caso la realizzazione di opere/interventi connesse/i all’attuazione delle misure del Piano in oggetto, dovesse interessare ZSC e/o ZPS del territorio regionale, queste dovranno essere sottoposte alla procedura di valutazione d’incidenza e dovranno risultare coerenti con le misure di conservazione approvate con DGR n. 1087/2008 e n. 3061/ 2011.”;

ARPA Valle d’Aosta:

“Vista la documentazione allegata alla procedura di verifica di assoggettabilità a VAS in oggetto, in ragione della strategicità delle tematiche trattate, delle componenti ambientali coinvolte, dei molteplici soggetti interessati e dei diversi Piani di settore con i quali il presente Piano si deve relazionare, in particolar modo con il Piano di Gestione del fiume Po in quanto la difesa dalle alluvioni può comportare, a titolo di esempio, pesanti alterazioni morfologiche dei corpi idrici con un declassamento del loro stato ecologico, ARPA VdA ritiene necessario che il Piano di gestione del rischio di alluvione sia sottoposto a VAS. ”;

Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio:

“In riferimento alla richiesta di codesta struttura, trasmessa con la nota prot. n. 7057 del 27/10/2020 (ns. rif. prot. n. 11013/DDS del 29/10/2020), inerente la comunicazione da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po relativa all’avvio della consultazione per la verifica di assoggettabilità a VAS per l’aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvione, lo scrivente Dipartimento, relativamente agli aspetti di competenza afferenti alla difesa del suolo, di cui agli articoli 35, 36, 37 e 41 della l.r. 11/1998, nonché del R.D. 523/1904, precisa quanto segue.

La scrivente Struttura e il Centro funzionale regionale stanno collaborando da diversi anni per le attività di predisposizione e aggiornamento del Piano in questione che rappresenta lo strumento operativo in adempimento della Direttiva alluvioni 2007/60/CE, con finalità di gestione del rischio

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di alluvioni mediante la riduzione delle potenziali conseguenze negative per la popolazione, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche.

Le attività principali sono strettamente legate e connesse alla definizione delle cartografie degli ambiti inedificabili dei terreni a rischio di inondazioni dei Comuni valdostani, redatte ai sensi dell’art. 36 della l.r. 11/1998. Tali cartografie unitamente agli scenari del Piano stralcio fasce fluviali (PAI) hanno determinato la cartografia di base della pericolosità idraulica della Dora Baltea e dei torrenti laterali. Dalla sovrapposizione tra le carte di pericolosità e gli elementi esposti, applicando le matrici individuate dall’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po, è stata costruita la carta del rischio alluvioni.

Si precisa che tutte le attività tecniche e procedurali sono state coordinate dalla stessa Autorità di bacino distrettuale.

Sulla base di quanto sopra evidenziato, stante le finalità dello stesso piano e le modalità di definizione, definite dall’Autorità di bacino del Fiume Po sulla base delle indicazioni tecniche derivanti dalla Direttiva europea 2007/60/CE, per gli aspetti di competenza, non si ritiene necessario sottoporre a valutazione ambientale strategica il piano oggetto di verifica.”;

Preso atto quindi di quanto indicato in sintesi nelle conclusioni del Rapporto preliminare, laddove viene indicato quanto segue:

“Con riferimento alle misure del PGRA, nel presente rapporto si sono riportati in sintesi i dati relativi al loro stato di avanzamento. Dalle valutazioni in corso l’aggiornamento 2021 del PGRA conferma in linea generale la priorità data alle misure non strutturali (che nel vigente PGRA rappresentano, come si è visto, il 54% del totale delle 585 misure complessivamente adottate ). Più in particolare, l’aggiornamento del PGRA si focalizzerà:

a. Sulle disposizioni previste nei PAI vigenti in campo urbanistico e in materia di Protezione Civile che riguardano gli indirizzi alla pianificazione territoriale e urbanistica e la predisposizione dei piani di Protezione civile ai diversi livelli previsti dall’ordinamento italiano nonché alla manutenzione.

b. Sulle cosiddette misure win-win (27% nel PGRA 2016 Po), ovvero misure che consentono di integrare gli obiettivi di salvaguardia ambientale con quelli di mitigazione del rischio di alluvioni (art.7, comma 1, D. Lgs.49/2010, L. n. 164/2014 – interventi integrati);

Per quanto riguarda le misure strutturali, l’aggiornamento confermerà innanzitutto quelle già previste dal PGRA 2016, relativamente alle quali non sono ipotizzabili impatti non considerati in sede di VAS del PGRA vigente. Non essendo possibile escludere del tutto – in questa fase – l’esigenza di integrare l’elenco delle misure strutturali con eventuali ulteriori interventi, si rappresenta tuttavia come tali eventuali interventi non riguarderanno in ogni caso le APFSR distrettuali; inoltre, eventuali misure di carattere strutturale che si rendessero necessarie riguarderebbero comunque tipologie di intervento e opere analoghe a quelle realizzate e/o in corso di realizzazione nell’ambito dell’attuale PGRA, per le quali, ove previste, verranno ovviamente sviluppate le pertinenti valutazioni ambientali.”;

Pertanto, alla luce delle osservazioni acquisite, pur prendendo atto di quanto osservato da ARPA Valle d’Aosta, in considerazione dei contenuti e degli obiettivi del Piano in argomento (anticipati in sintesi nel Rapporto preliminare), e verificato con il Dipartimento regionale sopracitato che le varie attività tecniche e procedurali funzionali alla stesura del Piano sono state oggetto di collaborazione e concertazione anche con le Strutture regionali competenti, non si ritiene

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necessario che “l’Aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvione” venga sottoposto a processo di VAS ai sensi del D.Lgs 152/2006.

Distinti Saluti.

Il Dirigente Paolo BAGNOD

Documento firmato digitalmente

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