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RAPPORTO PRELIMINARE DI ASSOGGETTABILITÀ ALLA VAS

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COMUNE IMOLA

Servizio Pianificazione urbanistica Via Cogne n°2 40026 Imola (BO)

RAPPORTO PRELIMINARE DI ASSOGGETTABILITÀ ALLA VAS

Variante al P.R.G. Scheda D’ambito n° 79 “DISTRIBUTORE CAPRI”

Dlgs. n° 152 del 03/04/06; Dlgs. n° 4 del 16/01/2008; Legge Regionale n° 9 13/06/2008

Imola, 09 Luglio 2013

1) Premessa :

La presente relazione, articolata sulla base dei criteri di valutazione riportati nel Dlgs. n 152 del 03/04/06, nel Dlgs. n° 4 del 16/01/2008 e nella legge regionale n° 9 del 13/06/2008, si pone l’obiettivo di analizzare, in via preliminare, gli effetti ambientali generati dalla nuova attività edificatoria descritta dal P.P. a cui la presente si riferisce. Saranno analizzate inoltre, le possibili interferenze, dirette ed indirette, tra le funzioni del nuovo ambito e quelle limitrofe già consolidate. Essa costituisce Rapporto Preliminare Ambientale ai sensi dell'art. 13 del Decreto Legislativo n.4/2008 ai fini della Verifica di assoggettabilità alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata “Distributore Capri” scheda d’ambito n° 79.

La VAS, Valutazione Ambientale Strategica prevista a livello europeo, recepita a livello nazionale e regolamentata a livello regionale, si riferisce sia alla pianificazione urbanistica generale che a quella particolareggiata attuativa. Ha come intento quello di garantire, ad entrambi i livelli di pianificazione, l’analisi dei possibili effetti sull'ambiente derivanti dall’utilizzo del territorio.

In particolare L'art. 12 del D.Lgs 4/2008, correttivo del D.Lgs 152/2006, prescrive che nel caso di piani attuativi l'autorità procedente trasmette all'autorità competente un rapporto preliminare comprendente una descrizione del piano ed dati necessari alla verifica degli

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2/55 impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del piano stesso, basati sui criteri di cui all'Allegato I del D.Lgs 4/2008.

La procedura "Verifica di assoggettabilità" consiste nella valutazione da parte dell'autorità competente, raccolti i pareri degli enti, circa la significatività o meno degli impatti prevedibili per il piano in oggetto, e nella decisione di assoggettare o meno il piano alla VAS, secondo le prescrizioni di cui agli artt. 13-18 del D.Lgs 4/2008.

Nel caso in esame, Autorità Procedente è rappresentata dal Comune di Imola, mentre l'Autorità Competente, ai sensi della L.R. 13 giugno 2008, n. 9, è rappresentata dalla Provincia di Bologna servizio pianificazione territoriale.

Nel presente documento vengono fornite le informazioni ritenute necessarie ai fini della decisione di assoggettare o meno a VAS lo strumento attuativo. In particolare saranno analizzate le caratteristiche degli effetti attesi dall’attività edificatoria prevista con particolare riguardo agli effetti sulle aree limitrofe potenzialmente coinvolte.

Si precisa, che la scheda d’ambito n°79 come redatta dal Comune di Imola, oltre a proporre una sintesi della capacità edificatoria del lotto in oggetto, impone una serie di verifiche di carattere ambientale, il cui risultato condiziona l’edificazione proposta dal P.P. La presente relazione rimanderà a tali verifiche redatte da tecnici specializzati.

Si propone di seguito la scheda 79 redatta dal Comune di Imola in variante al vigente P.R.G.

N 79: DISTRIBUTORE CAPRI PARTE I - DISPOSIZIONI GENERALI

Strumento di attuazione: Piano particolareggiato di iniziativa privata Descrizione e obiettivi delle trasformazioni

Sostituire al deposito di carburanti esistente una nuova zona Bc, completando il quartiere Marconi con un insediamento prevalentemente residenziale.

Aumentare spazi di sosta e aree verdi del quartiere.

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3/55 PARTE II – DEFINIZIONE DEI CONTENUTI E DEI PARAMETRI

Elementi quantitativi

Verifiche richieste

Idraulica: verifica del carico idraulico aggiuntivo e realizzazione dei conseguenti interventi per lo smaltimento delle acque meteoriche e reflue.

Bilancio ambientale: verifica del clima acustico prodotto in seguito alle trasformazioni previste e realizzazione di adeguate misure di mitigazione e/o di protezione degli edifici e delle aree a verde pubblico.

Qualità urbana: bonifica del terreno ai sensi del D.M. 471/99 e succ. mod. ed integrazioni.

Trasformazioni fisiche.

Edifici e spazi di pertinenza da realizzare

1) Nuova costruzione di edifici di base residenziale, da posizionarsi nella parte nord dell’ambito, per una superficie complessiva non superiore a quella indicata nella tabella degli elementi quantitativi con accesso da via Bucci.

2) Nuova costruzione di edifici di base specialistica, da posizionarsi nella parte sud dell’ambito in adiacenza al distributore di carburanti, per una superficie complessiva

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4/55 non superiore a quella indicata nella tabella degli Elementi quantitativi, detratta quella degli eventuali ampliamenti dei fabbricati esistenti da mantenere, con accesso da viale Marconi.

3) Sistemazione unitaria delle recinzioni e degli spazi scoperti pertinenziali, di cui almeno il 50% permeabili o sistemati a verde. Sono ammesse le trasformazioni di cui all’art. 33 c.5.

Edifici e spazi di pertinenza da mantenere

1) Per il distributore di carburanti sono ammesse le trasformazioni fisiche di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, ampliamento e demolizione nel rispetto del Piano dei Carburanti vigente.

Spazi per la fruizione collettiva

1) Monetizzazione del verde pubblico per una superficie non inferiore a 2.000 mq.

Viabilità e parcheggi

1) Realizzazione in sede propria dei parcheggi pubblici, con accesso da via Bucci, per una superficie non inferiore a 650 mq, e comunque a quella derivante dall’applicazione del Titolo VIII.

Utilizzazioni compatibili

1) Per gli edifici di base residenziale: abitazioni ordinarie. Esclusivamente al piano terra, attività direzionali e erogazione di servizi, limitate a: uffici privati e studi professionali.

2) Per gli edifici di base specialistica: a) manifatture, limitate a: artigianato di produzione di beni e di servizi; b) attività direzionali ed erogazione di servizi; c) attrezzature tecnologiche, limitate a: impianti di gestione delle reti e di erogazione di servizi.

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5/55 PARTE III - TRASFORMAZIONI EFFETTUABILI PRIMA

DELL’ENTRATA IN VIGORE DELLO STRUMENTO DI ATTUAZIONE

Trasformazioni fisiche

1) Per il distributore di carburanti: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia e demolizione nel rispetto del Piano dei Carburanti vigente.

2) Per i restanti fabbricati: manutenzione ordinaria, demolizioni.

Trasformazioni funzionali

1) Nessuna

2) Quadro Normativo:

Per la redazione del Rapporto Ambientale sono state prese in considerazioni le indicazioni contenute nelle seguenti normative :

1) Dir. 2001/42/CE, Allegato II

2) D. Lgs 4/2008 correttivo al D.Lgs 152/2006 Allegati I e VI 3) L.R. 13 giugno 2008, n. 9

4) Circolare RER. prot. 2008/269360 del 12 novembre 2008 "Prime indicazioni in merito all'entrata in vigore del D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, correttivo della parte seconda del D.Lgs. 152/06 come modificato dal D.Lgs. 4/08 del 3 aprile 2006 n. 152, relativa a VAS, VIA e IPPC e del titolo I della L.R. 13 giugno 2008, n. 9",

5) Circolare RER. prot. 2010/23900 del 01/02/2010 "Indicazioni illustrative delle innovazioni in materia di governo del territorio introdotte dai Titoli I e II della L.R.

6/2009".

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6/55 Per quanto riguarda l'approccio metodologico di analisi e valutazione, si è fatto riferimento alle principali linee guida in materia di VAS emerse a livello regionale, nazionale ed internazionale :

6) Attuazione della Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati Piani e Programmi sull'ambiente, Studio DG Ambiente CE (2004);

7) Progetto EnPlan:

8) Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS): Fondi strutturali 2000- 2006, Allegato 2.

9) Supplemento al mensile del Ministero dell'Ambiente "L'ambiente informa n. 9, 1999;

10) Commissione europea, DG XI "Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile".

Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell'Unione europea. Agosto 1998.

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3) Caratteristiche del P.P.

A) Ubicazione

L’area oggetto del Piano Particolareggiato a cui la presente fa capo è situata nel Comune di Imola, delimitata a Nord da via Bucci, ed a Sud dal viale Marconi. Al Catasto l’area è censita al foglio 230 particella 979.

Attualmente l’immobile è occupato a Sud da un distributore di carburante e da un edificio direzionale, mentre la restante parte è utilizzata come deposito/stoccaggio di materiali ed attrezzature necessari alla distribuzione e commercializzazione di carburante.

L’area, come si evince dall’immagine di seguito riportata, sorge all’interno di un’area residenziale densamente edificata.

B) Dimensionamento

L’elaborato planimetrico riportato di seguito, evidenzia alcune delle dimensioni estrapolate dal rilievo strumentale il quale sarà riportato integralmente tra gli elaborati del P.P.

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8/55 L’area di proprietà Capri a.r.l. ha una superficie totale di circa 4300 mq. Questa sarà divisa in 4 lotti come descritti successivamente. Le superfici riportate di seguito sono da ritenersi

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9/55 indicative, quelle reali saranno riportate nel P.P. conseguentemente al frazionamento dell’area.

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11/55 Lotto 2: Area distributore Agip Capri

Sf = 805 mq

L’area di proprietà Agip Capri è esterna al Piano Particolareggiato, resterà di servizio all’attività di vendita carburante, distributore Agip Capri.

Lotto 1/A: Direzionale

Sf = 1525 mq Set = 1310 mq Su = 1200 mq H max = 17 m Sc 650 mq

Parcheggi Pubblici P1 (area di cessione 670 mq) Verde Pubblico V1 (da monetizzare).

Superficie permeabile non inferiore al 50% degli spazi scoperti minimo 375 mq Parcheggi di pertinenza 30% della Su

Lotto 1/B: Residenziale

Sf = 1325 mq Set = 1600 mq Su = 1100 mq Sc = 400 mq H max = 17 m

Parcheggi Pubblici P1 (area di cessione 670 mq) Verde Pubblico V1 (da monetizzare).

Superficie permeabile non inferiore al 50% degli spazi scoperti minimo 425 mq Parcheggi di pertinenza 35% della Su

Lotto 1/C: Area di cessione

Sf = 670 mq come previsto da scheda d’ambito N79 Area destinata alla realizzazione di parcheggi pubblici

La superficie edilizia totale SET assegnata dalla scheda d’ambito n° 79 è 2910 mq mentre la SU e pari a 2300 mq. Si precisa nuovamente che i parametri sopra riportati, la forma e le dimensioni dei lotti sono indicativi. La versione definitiva sarà riportata nelle tavole di progetto del P.P. e in quelle dei singoli Permessi di Costruire.

Si precise inoltre che i parametri di cui sopra sono estrapolati dalla scheda N 79 e dalle NTA dell’attuale P.R.G. in particolare dall’Art. 33 e dal Titolo 8 tabella 1.

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12/55 C) Previsioni del P.P.

Il Piano Particolareggiato “Distributore Capri” a cui la presente fa capo, e la scheda d’ambito n° 79 redatta dal Comune di Imola, sono finalizzati alla conversione e valorizzazione di un’area produttiva, incastrata all’interno di un tessuto urbano compiuto con destinazione prevalentemente residenziale. L’area in oggetto sarà assimilata alle zone Bc NTA dell’attuale P.R.G., zone urbane a organizzazione morfologica complessa a impianto singolare.

L’intervento di conversione, risulta maggiormente significativo in quanto propone la riqualificazione di un’area destinata allo stoccaggio di idrocarburi, situata all’interno di un contesto residenziale densamente popolato. L’area sarà sottoposta ad accertamenti di carattere ambientale riferiti in particolare al sottosuolo, ed in caso di necessità sottoposta a bonifica. (Si veda relazione ambientale allegata al Piano Particolareggiato.)

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13/55 Il progetto urbanistico, che esclude l’area prospiciente viale Marconi occupata dal distributore di carburante Capri (vedi stralcio del PRG sopra riportato) poiché regolamentata da norme specifiche del settore, prevede la suddivisione del comparto in tre lotti da urbanizzare come descritti precedentemente.

Il comparto oggetto P.P. a cui la presente si riferisce, attualmente risulta privo di reti impiantistiche. Queste saranno realizzate successivamente all’approvazione del P.P. e secondo gli schemi tipo ad esso allegati. In particolare si prevede la realizzazione di:

1) Rete fognaria acque bianche per le aree pubbliche 2) Rete fognaria acque bianche per le aree private 3) Rete fognaria acque nere

4) Rete elettrica

5) Rete illuminazione pubblica

6) Rete illuminazione aree esterne private 7) Rete distribuzione acqua

8) Rete distribuzione gas metano 9) Line telefonica e fibra ottica

10) Teleriscaldamento (non contemplato negli schemi impiantistici da valutare in sede di urbanizzazione con l’ente gestore e con l’ufficio tecnico Comunale)

Per quanto concerne le reti fognarie, la raccolta delle acque piovane superficiali e quelle di prima pioggia si rimanda alla relazione redatta da specialisti, inerente la verifica del carico idraulico aggiuntivo e lo smaltimento delle acque meteoriche reflue.

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14/55 D) Analisi delle relazioni del P.P. con i piani sovraordinati

1d) P.T.C.P. Tav 1

L’elaborato di cui sopra Tav. 1 P.T.C.P segnala le aree sensibili ai fini della tutela delle risorse ambientali e storico-culturali, di seguito si riporta la relativa legenda. Per l’area in oggetto non si segnalano prescrizioni.

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2d) P.T.C.P. Tav 2A

L’elaborato di cui sopra Tav. 2A P.T.C.P segnala le aree sensibili ai fini della tutela dal rischio frane, e per la gestione delle acque meteoriche. Di seguito si riporta la relativa legenda. Per l’area in oggetto si applicano le prescrizioni di cui all’art. 4.8 norme del PTCP.

(vedi stralcio art. 4.8 di seguito riportato)

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“Art. 4.8 – Gestione dell’acqua meteorica

(il presente articolo recepisce e integra i contenuti dell’art. 20 del PSAI, nonché le corrispondenti norme degli altri Piani Stralcio di Assetto idrogeologico di cui all’art. 1.4) 1.(P) Al fine di non incrementare gli apporti d’acqua piovana al sistema di smaltimento e di favorire il riuso di tale acqua, negli ambiti di controllo degli apporti d’acqua, come individuati nella tav. 2A, i Comuni in sede di redazione o adeguamento dei propri strumenti urbanistici, prevedono per i nuovi interventi urbanistici (v.) e comunque per le aree non ancora urbanizzate, la realizzazione di sistemi di raccolta delle acque di tipo duale, ossia composte da un sistema minore costituito dalle reti fognarie per le acque nere (v.) e le acque bianche contaminate ABC (v.), e un sistema maggiore costituito da sistemi di laminazione per le acque bianche non contaminate ABNC (v.). Il sistema maggiore deve garantire la laminazione delle acque meteoriche per un volume complessivo di:

a) almeno 500 metri cubi per ettaro di superficie territoriale, ad esclusione delle superfici permeabili destinate a parco o a verde compatto, nelle aree ricadenti nell’Ambito di controllo degli apporti d'acqua in pianura (tale esclusione non vale nel bacino del Navile e Savena Abbandonato, che è regolato dalle misure più restrittive previste dal Piano Stralcio per il sistema idraulico “Navile-Savena Abbandonato”).

b) almeno 200 metri cubi per ettaro di superficie territoriale, ad esclusione delle superfici permeabili destinate a parco o a verde compatto, per le aree ricadenti nell’Ambito di controllo degli apporti d’acqua in collina zona A.

c) almeno 100 metri cubi per ettaro di superficie territoriale, ad esclusione delle superfici permeabili destinate a parco o a verde compatto, per le aree ricadenti nell’Ambito di controllo degli apporti d’acqua in collina zona B. Il volume complessivo può essere garantito anche attraverso un progetto di sistemazione organica delle reti di raccolta e smaltimento delle acque.”

A seguito delle prescrizioni imposte dal PTCP, come già riportato all’interno della scheda d’ambito N79 redatta dal Comune di Imola, l’area di progetto dovrà essere sottoposta a verifica idraulica. “verifica del carico idraulico aggiuntivo e realizzazione dei conseguenti interventi per lo smaltimento delle acque meteoriche e reflue.”

Si allega pertanto al Piano Particolareggiato a cui la presente si riferisce, copia della relazione di Verifica Idraulica redatta da un tecnico competente secondo i criteri richiesti dal PTCP.

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3d) P.T.C.P. Tav 2B

L’elaborato di cui sopra Tav. 2B P.T.C.P segnala le aree sensibili ai fini della tutela delle acque superficiali e sotterranee. Di seguito si riporta la relativa legenda. Per l’area in oggetto si segnalano le prescrizioni di cui al art. 5.1 e 5.2 delle norme del PTCP. (vedi stralcio art. 5.1–5.2 di seguito riportato)

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“Art. 5.1 - Obiettivi di qualità delle acque

1. (P) Ai sensi del D.Lgs. 152/06 e successive modificazioni e integrazioni, in attuazione del PTA (v.), il PTCP assume i seguenti obiettivi di qualità ambientale delle acque:

a) Obiettivi per i Corsi d’acqua: entro Dicembre 2016 la qualità dei corsi d’acqua dovrà raggiungere lo “stato ambientale del Corso d’Acqua” (SACA) buono o

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sufficiente, così come individuato per ciascuna stazione di controllo nell’ allegato B delle presenti Norme.

b) Obiettivi per le acque sotterranee: entro Dicembre 2016, tutte le stazioni di controllo riportate nell’ Allegato B delle presenti Norme, dovranno raggiungere lo stato buono, a meno che non presentino lo stato particolare.

c) Obiettivi di riduzione dei carichi di nutrienti sversati in aree sensibili: in attuazione dell’art 27 delle norme del PTA (v.), entro Dicembre 2016, i depuratori della provincia di Bologna dovranno concorrere all’obiettivo regionale di riduzione del 75% dei carichi di azoto e fosforo sversati nei bacini idrografici afferenti all’area costiera adriatica.”

“Art. 5.2 – Aree sottoposte a particolare tutela

Le “zone di protezione delle acque sotterranee nel territorio pedecollinare e di pianura” sono riportate nella Tavola 2B e si identificano nella fascia di territorio che si estende lungo il margine pedecollinare, a ricomprendere parte dell’alta pianura caratterizzata dalla presenza di conoidi alluvionali dei corsi d’acqua appenninici, che presentano, in profondità, le falde idriche da cui attingono i sistemi acquedottistici, finalizzati al prelievo di acque destinate al consumo umano.

Le disposizioni riguardanti tali zone di protezione sono finalizzate alla tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche sotterranee; per esse si applica la disciplina di cui al successivo articolo 5.3, che costituisce elemento di attuazione e approfondimento delle Norme del PTA regionale, in coerenza con i contenuti delle disposizioni stabilite dal PTPR all’art. 28. Tali zone comprendono le aree di ricarica e alimentazione degli acquiferi che sono suddivise in quattro diverse tipologie in funzione della loro diversa caratterizzazione idrogeologica:

a) Aree di ricarica di tipo A (di cui all’art. 5.3 punto 2) aree caratterizzate da ricarica diretta della falda: generalmente presenti a ridosso della pedecollina, idrogeologicamente identificabili come sistema monostrato, contenente una falda freatica in continuità con la superficie da cui riceve alimentazione per infiltrazione.

b) Aree di ricarica di tipo B (di cui all’art. 5.3 punto 3) aree caratterizzate da ricarica indiretta della falda: generalmente presenti tra la zona A e la pianura, idrogeologicamente identificabili come sistema debolmente compartimentato in cui alla falda freatica superficiale segue una falda semiconfinata in collegamento per drenanza verticale.”

A seguito delle prescrizioni imposte dal PTCP, come già riportato all’interno della scheda d’ambito N79 redatta dal Comune di Imola, l’area di progetto, vista la sua natura, dovrà

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22/55 essere sottoposta a indagini geologiche finalizzate ad una eventuale bonifica del terreno ai sensi del D.M. 471/99 e successive modifiche ed integrazioni.

Si allega pertanto al Piano Particolareggiato a cui la presente si riferisce, copia della relazione tecnico ambientale redatta da un tecnico competente secondo i criteri richiesti dal PTCP.

4d) P.T.C.P. Tav 3

L’elaborato di cui sopra Tav. 3 P.T.C.P descrive l’assetto evolutivo degli insediamenti, delle reti ambientali e delle reti per la mobilità. Di seguito si riporta la relativa legenda. Per l’area in oggetto nulla da segnalare.

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5d) P.T.C.P. Tav 5

L’elaborato di cui sopra Tav. 5 P.T.C.P descrive l’assetto delle reti ecologiche e le eventuali interferenze. Di seguito si riporta la relativa legenda. Per l’area in oggetto nulla da segnalare.

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6d) P.S.A.I.

P.S.A.I. Di seguito si riportano una serie di tavole, e relative legende, estratte del PSAI. In riferimento all’area di progetto non si segnala nulla che non risulti già dall’analisi delle tavole del P.T.C.P.

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29/55 E) Analisi dei vincoli e delle fasce di rispetto

Di seguito si riporta uno stralcio della Tavola n° 3 e relativa legenda estrapolata dal PRG del Comune di Imola. La Tavola n° 3 evidenzia le principali linee impiantistiche presenti sul territorio Comunale (elettrodotti metanodotti, gasdotti) ed i principali vincoli e fasce di rispetto. A completamento del presente paragrafo si rimanda agli elaborati planimetrici di progetto del Piano Particolareggiato a cui la presente si riferisce. Tali elaborati riportano anche le reti impiantistiche gestite dalla società di servizi HERA. Per l’area in esame non si segnalano interferenze con le urbanizzazioni e con gli immobili previsti dal PP.

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32/55 F) Valutazioni di carattere ambientale

L’immobile di progetto, come anticipato in premessa, è stato utilizzato, storicamente, come deposito di carburante. Oggi esso si presenta come un’area di circa 4000 mq, quasi interamente asfaltata sulla quale sono posizionati degli edifici di servizio all’attività della Coop. Capri. Tale area è collocata all’interno di una porzione di territorio con destinazione prevalentemente residenziale ad elevata densità abitativa. Allontanare il deposito di cui prima con la conseguente bonifica del sottosuolo se necessaria, può essere considerato un intervento volto alla riqualificazione ambientale di una parte di territorio Comunale.

Foto lato NORD Lotto Coop. Capri Viale Marconi

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Foto lato SUD Lotto Coop. Capri Viale Marconi

Il Progetto urbanistico prevede la realizzazione di due immobili circondati da verde di pertinenza e la realizzazione di una area da cedere al Comune di Imola destinata a parcheggi pubblici. Si prevede inoltre il recupero delle alberature esistenti ed eventualmente una loro integrazione all’interno dell’area in funzione del progetto urbanistico ed architettonico.

Sulla base delle risultanze dell’indagine geologica condotta, si può affermare inoltre che l’area in esame ha mostrato caratteristiche tipiche dei depositi di conoide alluvionale, senza evidenziare particolari problematiche che possano precludere l’edificabilità. In ogni caso, la fase di progettazione esecutiva degli interventi dovrà essere supportata da adeguati studi geologici mirati in funzione delle singole opere previste. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla perizia geologica ed alla relazione ambientale, entrambe allegate al P.P. a cui la presente si riferisce.

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34/55 G) Quadro infrastrutturale

L’area in esame come anticipato è inserita all’interno di una parte di territorio con prevalente destinazione residenziale densamente edificata, è possibile ipotizzare che i nuovi edifici possano essere collegati alle reti tecnologiche esistenti, le quali non dovrebbero richiedere significativi adeguamenti strutturali.

Elettrodotti

Non si segnalano linee aeree interferenti con l’area in esame. L’alimentazione elettrica dovrà avvenire dalla linea Pubblica esistente in corrispondenza di Viale Marconi. Anche in questo caso lo schema impiantistico di progetto, parte integrante del P.P. a cui la presente si riferisce, è stato concordato con l’ente gestore. Anche se risultano necessari ulteriori approfondimenti da espletare in fase di progettazione delle urbanizzazioni, è possibile che per alimentare l’edificio direzionale sia necessario installare all’interno del lotto una cabina Hera. Anche questa indicazione, emersa dal confronto con l’ente gestore, risulta recepita all’interno degli elaborati di progetto.

Gasdotto

Non si segnalano gasdotti interferenti con l’area in esame. E possibile collegarsi alla rete pubblica per la fornitura del metano sia su via Bucci sia su via Marconi

Acquedotto

L’area è gia servita dalla linea pubblica per l’approvvigionamento dell’acqua potabile.

Fognatura

L’area di progetto è servita da fognatura Comunale sia in corrispondenza di via Bucci sia in corrispondenza di Viale Marconi. In entrambi i casi esiste una suddivisione tra acque bianche ed acque nere. Anche se le linee come sopra descritte confluiscono nello scolo Gambellara risulta necessario operare la separazione di cui prima e prevedere l’installazione di fossa imhoff e degrassatore. Come emerge dalla relazione tecnica di verifica idraulica allegata al

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35/55 Piano Particolareggiato e come recepito dalle tavole di progetto redatte in accordo con l’ente gestore Hera, gli scarichi fognari dovranno essere convogliati si Viale Marconi

Mobilità

L’area attualmente risulta accessibile, da viale Marconi, con la realizzazione delle opere previste dal P.P. sarà accessibile anche da via Bucci, mentre il primo accesso continuerà a servire l’edificio direzionale ed il distributore di carburante, il secondo sarà dedicato ai parcheggi pubblici ed all’edificio direzionale.

Teleriscaldamento

Dagli elaborati impiantistici forniti dall’ente gestore non risulta che la linea per il teleriscaldamento passi nelle immediate vicinanze dall’area di progetto. Questo argomento, particolarmente significativo per la realizzazione del nuovo condominio, sarà approfondito in sede di progettazione delle opere di urbanizzazioni. Sarà valutata in collaborazione con l’Hera e in collaborazione con i tecnici Comunali la possibilità e l’effettiva convenienza di collegarsi alla rete del teleriscaldamento.

Di seguito si riportano due stralci planimetrici riportanti le linee pubbliche presenti su via Bucci e su viale Marconi gestite dalla società HERA.

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38/55 H) Analisi dei principali effetti potenziali attesi dal P.P.

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41/55 I) Mitigazione degli effetti del P.P. e verifica del carattere cumulativo

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43/55 J) Monitoraggio del Piano Particolareggiato

L’ultima fase del procedimento valutativo è volta alla definizione di indicatori, necessari al fine di predisporre un sistema di monitoraggio nel tempo degli effetti del Piano, con riferimento agli obiettivi ivi definiti ed ai risultati prestazionali attesi. In particolare è necessario introdurre alcuni criteri di sorveglianza volti a verificare l’evoluzione del sistema ambientale Comunale. A ciò si aggiunga la necessità di individuare strumenti di valutazione adatti ad evidenziare l’eventuale insorgenza di elementi di contrasto non previsti e che non permettono il perseguimento degli obiettivi prefissati, identificando la necessità di opportune azioni correttive. Il monitoraggio viene effettuato attraverso una serie di criteri (indicatori), che periodicamente dovranno essere misurati con l’obiettivo di verificare lo stato di attuazione del Piano e le prestazioni ambientali e territoriali che derivano dall’attuazione delle previsioni di Piano, permettendo di evidenziare l’insorgenza di eventuali impatti o fenomeni non previsti e, di conseguenza, di apportare le più idonee e tempestive misure di correzione.

Per ciascuno dei parametri ambientali come riportati nelle tabelle precedenti, sono definiti una serie di indicatori di valutazione. Il piano di monitoraggio ha lo scopo di definire le modalità di calcolo per il controllo, individuare gli eventuali riferimenti legislativi, stabilire la frequenza di misurazione ed individuazione il soggetto responsabile per l’attività di monitoraggio. Il Piano di monitoraggio definisce infine, ove ciò sia possibile e prevedibile, l’obiettivo di qualità ambientale e territoriale da perseguire.

Di seguito si riportano delle tabelle contenenti degli indicatori necessari al monitoraggio, si tenterà inoltre di stabilire la frequenza, le modalità ed i soggetti responsabili al monitoraggio.

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4) Conclusioni.

La pianificazione urbanistica particolareggiata a cui la presente si riferisce ha per oggetto un’area di completamento all’interno di un tessuto urbano consolidato e densamente popolato.

Attualmente, come ribadito in precedenza, l’area ospita un deposito di idrocarburi ed un’area di sosta per veicoli destinati al trasporto dello stesso, entrambi a servizio esclusivo della cooperativa Capri. L’obiettivo principale del piano è rivalutare tale aria, dotarla di infrastrutture, aree verdi, parcheggi, e principalmente spostare definitivamente il deposito di carburante allontanandolo dal centro della città e da aree con prevalente destinazione residenziale. Al fine di valutare con coerenza, il peso e la sostenibilità, della futura edificazione per l’area in esame si rimanda alle considerazioni riportate nel presente documento ed alle verifiche ambientali, geologiche, acustiche ed idrauliche redatte da tecnici specialisti ad allegati a corredo del Piano Particolareggiato a cui la presente si riferisce.

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APPENDICE – ART. 1.1.3 P.S.C.

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TAVOLE P.R.G.

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TAVOLE P.S.C.

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TAVOLE R.U.E.

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INDICE

1 ) Premessa pag. 1 2 ) Quadro normativo pag. 5 3 ) Caratteristiche del Piano pag. 7

A) Ubicazione pag. 7 B) Dimensionamento pag. 7 C) Previsioni pag. 12

D) Relazione con i piani sovraordinati pag.14 1d) PTCP Tav. 1 pag. 14

2d) PTCP Tav. 2A pag. 16 3d) PTCP Tav. 2B pag. 19 4d) PTCP Tav. 3 pag. 22 5d) PTCP Tav. 5 pag. 24 6d) PSAI pag. 26

E) Analisi dei vincoli e fasce di rispetto pag. 29 F) Valutazioni di carattere ambientale pag. 32 G) Quadro infrastrutturale pag. 34

H) Effetti attesi del P.P. pag. 38

I) Mitigazione degli effetti del P.P. pag. 41 J) Monitoraggio pag. 43

4 ) Conclusioni pag. 46

APPENDICE: Art. 1.1.3 P.S.C. pag. 47 Tavole P.R.G. pag. 48 Tavole P.S.C. pag. 52 Tavole R.U.E. pag. 54

Titolo VIII del P.R.G. – a seguire

Imola lì 10/07/2013 Il tecnico incaricato Arch. Enea Nannini

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