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170B.2014/D.0021819/6/2014 UFFICIO COMPATIBILITA'AMBIENTALE170B

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Atto

Data Atto DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO UFFICIO COMPATIBILITA'

AMBIENTALE 170B

170B.2014/D.00218 19/6/2014

D.P.R. N. 357/1997 (e s.m.i.) - Valutazione di Incidenza.

Parere favorevole, con prescrizioni, sulla Valutazione di Incidenza per il Progetto di realizzazione di uno stabilimento balneare in località Macarro nel Comune di Maratea (PZ)". Proponente: Macarro S.r.l. di Annuzzi Linda

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IL DIRIGENTE

VISTA la Legge Regionale n. 12 del 2 marzo 1996, recante “Riforma dell’organizzazione amministrativa regionale” e le successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il Decreto Legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e le successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la D.G.R. n. 11 del 13 gennaio 1998, recante “Individuazione degli atti di competenza della Giunta”;

VISTA la D.G.R. n. 539 del 23 aprile 2008, recante “Iter procedurale delle Determinazioni e Disposizioni, Avvio del Sistema Informativo di Gestione dei Provvedimenti Amministrativi;

VISTA la D.G.R. n. 1148 del 23 maggio 2005, recante “L.R. 2 marzo 1996 n. 12 e succ. modificazioni – Denominazione e configurazione dei dipartimenti regionali relativi alle aree istituzionali della Giunta Regionale e della Presidenza della Giunta”;

VISTA la D.G.R. n. 2017 del 5 ottobre 2005, recante “Dimensionamento ed articolazione delle strutture e delle posizioni dirigenziali dei dipartimenti dell’area istituzionale della Presidenza e della Giunta.

Individuazione delle strutture e delle posizioni dirigenziali individuali e declaratoria dei compiti loro assegnati;

VISTA la D.G.R. n. 227 del 19 febbraio 2014, recante “Denominazione e configurazione dei Dipartimenti regionali relativi alle Aree istituzionali Presidenza della Giunta e Giunta Regionale”;

VISTA la Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e le successive modificazioni e integrazioni, con particolare riferimento alla Direttiva 2009/147/CE;

VISTA la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche e successive modificazioni (Direttiva 97/62/CE del 27 ottobre 1997);

VISTO il D.P.R. n. 357 dell’8 settembre 1997, ‘’Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE’’ relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche (e s.m.i.);

VISTO il DM del 3 aprile 2000 (G.U. n. 99 del 22 aprile 2000, S.O.) (e s.m.i.), con il quale è stato pubblicato l’elenco dei siti di interesse comunitario e delle zone di protezione speciale (pSIC, ZPS) delle Regioni italiane e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano componenti la Rete Natura 2000;

VISTO il DM del 3 settembre 2002 (G.U. n. 224 del 24 settembre 2002), recante “Linee Guida per la gestione dei Siti comunitari di Rete Natura 2000;

VISTA la D.G.R. n. 2454 del 22 dicembre 2003 con cui la Regione Basilicata ha dato attuazione al D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.);

VISTO il DM del 25 marzo 2005, recante “Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea, ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE” (G.U. n. 157 del 8-7-2005);

VISTO il DM del 5 luglio 2007, recante “Elenco dei siti di importanza comunitaria (SIC) per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE” (G.U. n.

170 del 24/07/2007 Suppl. Ordinario, n.167);

VISTO il D.M. del 17 ottobre 2007 (e s.m.i.), recante “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) ed a Zone di protezione speciale (ZPS)” (G. U. n. 258 del 6/11/2007);

VISTO il D.P.G.R. n. 65 del 19/03/2008, recante “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione di speciale (ZPS)”;

VISTO il DM del 19 giugno 2009, recante “Elenco delle Zone di Protezione Speciale classificate ai

sensi della Direttiva 79/409/CEE” (G.U. n. 157 del 9 luglio 2009);

(3)

VISTO il DM del 14 marzo 2011, recante “Quarto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE” in cui rientrano per la Regione Basilicata anche i due siti nuovi Comunitari Monte Coccovello – Monte Crivo - Monte Crive e lago del Rendina (G.U. n. 77 del 4 aprile 2011 Suppl. Ordinario n. 90);

VISTO il DM del 31 gennaio 2013, recante “Sesto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE”;

VISTO il DM del 16 settembre 2013, recante “Designazione di venti ZSC della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Basilicata, ai sensi dell’art. 3, comma 2, del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357”;

VISTA la D.G.R. n. 1625 del 25 settembre 2009 concernente l’approvazione e la pubblicazione delle cartografie catastali delle aree S.I.C. e Z.P.S. della Rete natura 2000 di Basilicata in approvazione del Decreto del MATTM del 17 ottobre 2007 e delle Aree Naturali Protette Regionali;

VISTA la D.G.R. n. 1386 del 1 settembre 2010 concernente l’aggiornamento degli inventari degli habitat naturali e delle specie di flora e di fauna associate – Monitoraggio “dal progetto Bioitaly al countdown 2010”;

VISTA la D.G.R. n. 951 del 18 luglio 2012, recante “D.G.R. n. 1925/2007 – Programma Rete Natura 2000 di Basilicata e D.G.R. 1214/2009 – Adozione delle Misure di Tutela e Conservazione per i siti Natura 2000 di Basilicata – Conclusione II fase Programma Rete Natura 2000 per le Aree Territoriali Omogenee 1-2-3-5-6-8-9”;

VISTA la D.G.R. n. 30 del 15 gennaio 2013, recante “D.G.R. n. 951/2012 – Aggiornamento ed integrazione delle Misure di Tutela e Conservazione per i Siti Natura 2000 di Basilicata – Programma Rete Natura 2000 per le Aree Territoriale Omogenee 4-10-11”;

VISTA la D.G.R. n. 86 del 29 gennaio 2013, recante “Proposta di istituzione ulteriori siti comunitari presenti nel Parco Nazionale del Pollino: IT9210125 – “TIMPA DELL’ORSO – SERRA DEL PRETE” – IT9210130 “BOSCO DI CHIAROMONTE PIANO IANNACE” – IT9210135 “PIANO DELLE MANDRE” – IT9210146 “POZZE DI SERRA SCORZILLO” – IT9210175 “VALLE NERA – SERRA DI LAGOFORANO””;

VISTA la D.G.R. n. 761 del 27 giugno 2013, recante “Ampliamento a mare dei Siti natura 2000 della Costa jonica lucana: Costa jonica foce Bradano IT9220090; Costa jonica foce Basento IT9220085; Costa jonica foce Cavone IT9220095; Costa jonica foce Agri IT9220080; Bosco Pantano di Policoro Costa jonica foce Sinni IT9220055”;

VISTA la D.G.R. n. 1499 del 14 novembre 2013, recante “Approvazione cartografia geo-riferita degli Habitat di interesse comunitario presenti in 48 Siti RN 2000 di Basilicata (D.G.R. n.

1386 del 1.9.2010, D.G.R. 1076/2012, D.G.R. 1407/2012 e D.G.R. 761/2013);

VISTA la D.G.R. n. 170 dell’11 febbraio 2014, recante “D.M. del 16 settembre 2013 di designazione di venti Z.S.C. della regione biogeografica mediterranea ricadenti sul territorio della Regione Basilicata Art. 3 – Individuazione soggetti affidatari della gestione di ciascuna delle ZSC designate”;

VISTA l’istanza della

Macarro S.r.l. di Annuzzi Linda

del 14/04/2014, acquisita al n. 0062694/170F del protocollo dipartimentale in data 15/04/2013, con la quale è stato chiesto il parere per la Valutazione di Incidenza, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.), per il “Progetto di realizzazione di uno stabilimento balneare in località Macarro nel Comune di Maratea”, che prevede interventi ricadenti nel SIC “Isola di S. Ianni e Costa prospiciente – codice sito IT9210160”.

CONSIDERATO che il progetto di cui trattasi non è direttamente connesso alla conservazione del Sito Natura 2000 interessato e pertanto è da assoggettare a Valutazione di Incidenza, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.);

RILEVATO che sulla base dell’istruttoria del funzionario incaricato, resa nella predisposizione del

presente atto, risulta quanto segue:

(4)

Iter Amministrativo

l’istanza risulta corredata della documentazione prevista dall’art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.) ed in particolare dello Studio per la Valutazione di Incidenza necessario ad individuare e valutare i principali effetti che il progetto può avere sul sito Natura 2000, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dello stesso.

Caratteristiche del Sito Natura 2000 interessato

Isola di S. Ianni e Costa prospiciente – codice sito IT9210160. Il sito è distribuito lungo la costa tirrenica della Regione, nel Comune di Maratea (PZ), nella porzione centrale di questo tratto costiero. Il sito è caratterizzato soprattutto dagli habitat marini e costieri comprendendo anche l’isolotto di Santo Ianni, allargandosi sino alle rupi prospicienti la costa che raggiungono un’altitudine massima di circa 320 m s.l.m.

Il territorio presenta uno stato di conservazione soddisfacente, anche se è sottoposto a una forte pressione da parte delle attività turistico – ricettive e delle infrastrutture connesse a tale attività.

L’area risulta caratterizzata prevalentemente da terreni mesozoici e terziari carbonatici, ben rappresentati nelle strutture dei rilievi di Monte Coccovello e nella serie dei Monti di Trecchina, tra i quali si impostano anche successioni di carattere flyscioide. Le rocce calcaree affioranti, anche se riferibili al dominio appenninico di piattaforma carbonatica, se ne differenziano per i caratteri deposizionali e per l’evoluzione tettonica e sedimentaria. Le strutture sedimentarie che condizionano gran parte della morfostruttura dei monti di Maratea, appartengono alla successione carbonatica Bulgheria-Verbicaro e alla successione Alburno-Cervati, entrambe derivanti dalla deformazione della Piattaforma Campano-Lucana. Il complesso assetto strutturale presente a Maratea è frutto delle diverse fasi tettoniche che hanno coinvolto le unità presenti. Gran parte del territorio mostra evidenti segni di una complessa evoluzione geomorfologica che, seppur innescata in tempi remoti, non sembra essersi ancora del tutto esaurita. Lungo la costa, generalmente alta e frastagliata, il substrato mesozoico e la copertura clastica presentano terrazzamenti di origine marina e/o testimonianze di linee di riva distribuiti a diverse quote.

I caratteri climatici sono influenzati dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio, legate essenzialmente ad un’accentuata morfologia del rilievo ed alle quote elevate che si raggiungono a pochissima distanza dalla linea di riva.

Analogamente ad altri territori costieri il clima è tipicamente mediterraneo, con periodo di aridità estiva esteso da metà Giugno a metà Agosto con una quantità medio-elevata di precipitazioni autunnali ed invernali. L’andamento delle precipitazioni (dal mare all’entroterra) mostra una certa articolazione in quanto in posizione arretrata rispetto alla linea di costa si evidenzia una piovosità decisamente maggiore per gran parte dell’anno. L’entità delle precipitazioni medie annue è di 1.250 mm per la stazione di Maratea.

I fattori che maggiormente incidono sulla conservazione del sito sono da ricercare nel turismo balneare, che ha incrementato la richiesta di spazio e di spiagge attrezzate con alterazione di alcune cenosi costiere (leccete, cenosi miste a sclerofille/caducifoglie, macchia mediterranea), nel frequente passaggio del fuoco, che determina la progressiva semplificazione strutturale delle cenosi.

Gli habitat individuati per questo sito sono: 1120* - Praterie di Posidonia (Posidonion oceanicae), 1240 - Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici, 5210 - Matorral arborescenti di Juniperus sp., 5330 - Arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici, 8310 - Grotte non ancora sfruttate a livello turistico, 1170 - Scogliere, 8210 - Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica, 8330 - Grotte marine sommerse e semisommerse, 9340 - Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia, 91AA* - Boschi orientali di quercia bianca.

Tra le specie floristiche più interessanti sono da segnalare Dianthus rupicola (riportata nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE e inserita tra le specie a rischio d’estinzione della flora vascolare italiana), in Basilicata è presente unicamente nel tratto costiero tirrenico. Sono ancora da segnalare, tra le specie di interesse conservazionistico, Juniperus phoenicea ssp. Turbinata e Atamantha ramosissima rare e vulnerabili a livello regionale. Tra le altre specie importanti di flora sono da ricordare Euphorbia dendroides, Limonium remotispiculum, Asplenium petrarchae, Campanula fragilis, Cardamine montelucci e Quercus virgiliana. Di particolare valore sono le formazioni a Quercus ilex dislocate lungo la cintura costiera. Va segnalata, infine, una specie degli habitat marini (Cystoseira amentacea), inserita negli allegati della Convenzione di Barcellona del 1995.

Il SIC, per la presenza di habitat naturali e semi-naturali e per la localizzazione geografica, situato a ridosso della costa e lungo le “rotte migratorie” rappresenta un importante sito riproduttivo ed un’area di sosta per la fauna ornitica.

Tra gli uccelli migratori abituali elencati nell’allegato I della direttiva 2009/147/CE sono stati segnalati:

il falco pecchiaiolo (Pernis aviporus), il falco di palude (Circus aeruginosus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il gabbiano corallino (Larus melanocephalus), il gabbianello (Larus minutus), il beccapesci (Sterna sandvicensis), il martin pescatore (Alcedo attis).

Tra gli uccelli migratori abituali non elencati nell’allegato I della direttiva 2009/147/CE sono stati segnalati:

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la sula bassana (Sula bassana), il cormorano (Phalacrocorax carbo), lo sparviere (Accipiter nisus), la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falco tinnunculus), la beccaccia (Scolopax rusticola), il gabbiano comune (Larus ridibundus), il gabbiano reale (Larus michahellis), il colombaccio (Columba palumbus), la tortora comune (Streptopelia turtur), il barbagianni (Tyto alba), l’assiolo (Otus scops), la civetta (Athene noctua), il gufo comune (Asio otus), il rondone (Apus apus), il rondone pallido (Apus pallidus), il rondone maggiore (Apus melba), l’upupa (Upupa epops), il picchio verde (Picus viridis), il picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), la rondine riparia (Riparia riparia), la rondine comune (Hirundo rustica), il balestruccio (Delichon urbica), lo scricciolo (Troglodytes troglodytes), il codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros), il passero solitario (Monticola solitarius), il merlo (Turdus merula), il tordo bottaccio (Turdus philomelos), il tordo sassello (Turdus iliacus), il beccamoschino (Cisticola juncidis), l’occhiocotto (Sylvia melanocephala), la capinera (Sylvia atricapilla), il Luì piccolo (Philloscopus collybita), il pigliamosche (Muscicapa striata), la cinciarella (Parus caeruleus), la cinciallegra (Parus major), il picchio (Sitta europaea), il rampichino comune (Certhia brachydactyla), il rigogolo (Oriolus oriolus), la ghiandaia (Garrulus glandarius), il corvo imperiale (Corvus corax), il passero d’Italia (Passer italiae), il passero (Passer montanus), il fringuello (Fringilla coelebs), il lucherino eurasiatico (Carduelis spinus), il fanello (Carduelis cannabina), lo zigolo nero (Emberiza cirlus), lo zigolo muciatto (Emberiza cia).

Tra i rettili elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE è stato segnalato il biacco (Elaphe quatuorlineata).

Nel sito è presente lo scoiattolo variabile (Callosciurus finlaysonii), specie alloctona originaria del Sud-Est Asiatico. Agli inizi degli anni ottanta la specie è stata introdotta in alcune stazioni Italiane tra cui Maratea. Alcune coppie sono sfuggite alla vita in cattività dando origine ad una popolazione in rapida espansione lungo tutto il tratto della costa tirrenica lucana, minacciando di spostarsi verso l’interno, con enormi danni alla vegetazione arborea dell’area, spontanea o coltivata.

Sito di progetto e interventi proposti

Il progetto in esame riguarda la realizzazione di uno stabilimento balneare in località Macarro in agro di Maratea (Foglio 50 particelle n. 22 e n. 943 – ex 23). Lo stabilimento fu autorizzato dal Comune di Maratea nel 1980 con Concessione Edilizia n. 49, a cui seguì la sua realizzazione. Negli anni che seguirono lo stabilimento fu più volte distrutto o danneggiato da mareggiate e incendi. In data 19/03/2002 il Comune di Maratea rilasciò una seconda Concessione Edilizia (C.E. n. 35). Nel 2004 lo stabilimento fu nuovamente danneggiato da un alluvione. I lavori di ripristino successivi sono risultati non conformi alla C.E. 35/2002, di conseguenza il Comune di Maratea in data 24/09/2012 ha emesso Ordinanza di Demolizione e Rimessa in Pristino.

Il progetto prevede, dopo la demolizione dell’esistente, la realizzazione di una struttura ricettiva balneare costituita da ambienti destinati alla preparazione di alimenti e bevande con relativi servizi, ambienti destinati alla loro somministrazione, cabine-spogliatoio e bagni di servizio per i bagnanti. La struttura, movibile, sarà realizzata con elementi in legno.

Tutta la struttura balneare, tranne gli ombrelloni, sarà localizzata sull’area di proprietà della stessa Società Macarro (particella n. 943); gli ombrelloni saranno posizionati sull’arenile avuto in concessione dalla Regione Basilicata (particella n. 22).

Gli elementi prefabbricati, assemblati “in situ” e provvisti di pannelli termocoibenti, saranno ancorati al suolo mediante piastre di ferro zincate, solo i bagni di servizio per il pubblico e le cabine spogliatoio saranno poggiati su un basamento di calcestruzzo. Sia la parte antistante che retrostante del chiosco bar sarà pavimentata in mattoni e sarà protetta da una struttura ombreggiante.

Le aree perimetrali alla struttura saranno interessate da interventi di sistemazione a verde con specie appartenenti alla flora autoctona, al fine di creare continuità con la vegetazione dell’area e ottenere una migliore integrazione delle strutture con l’ambiente circostante.

La struttura è servita di acqua potabile mediante allacciamento alla rete di Acquedotto Lucano e di impianto di smaltimento delle acque reflue collegato alla rete fognante comunale mediante una pompa di sollevamento. Le acque piovane saranno raccolte e riutilizzate per l’irrigazione delle aree verdi.

Il sito d’intervento è classificato nel Programma di Fabbricazione come zona G1 (attrezzature balneari quali cabine, biglietterie e piccoli magazzini per ricovero dei materiali). Le norme tecniche del P. di F. assegnano per tali aree una cubatura di 0,3 m3/m2. L’area di proprietà è di 1.195 m2 corrispondente ad un volume massimo contentito di 358,50 m3; il volume di ingombro previsto si attesta su 233,35 m3.

L’area rientra tra i lotti individuati dal Piano Regionale di Utilizzazione delle Aree Demaniali Marittime della Costa Tirrenica e della Costa Jonica approvato con D.C.R. n. 940 del 16/02/2005.

(6)

Contenuti dello Studio di Incidenza

Lo Studio per la Valutazione di Incidenza, in forma semplificata come previsto dalla fase di screening, descrive gli interventi previsti dal progetto, analizza la flora, la fauna e gli habitat del Sito Natura 2000 interessato, analizza i potenziali impatti, diretti o indiretti, dell’intervento sulle specie e sugli habitat e sottolinea la sostenibilità dell’intervento proposto non rilevandosi incidenze significative sul Sito Natura 2000. I contenuti dello Studio per la Valutazione di Incidenza fanno riferimento all’allegato “G” del Regolamento emanato con il D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.).

Esito dell’istruttoria

Dall’esame della documentazione di progetto emerge che gli interventi saranno eseguiti, oltre che nei limiti previsti dal Piano di Fabbricazione, con criteri e moduli costruttivi che consentiranno un adeguato inserimento nel contesto paesaggistico-ambientale. Anche i percorsi che conducono al lotto saranno realizzati in coerenza con le caratteristiche naturali del sito. La superficie impermeabilizzata sarà limitata solo ai manufatti e le strutture balneari saranno ben mimetizzate dalla vegetazione costituita a tale scopo, in continuità con la vegetazione naturale.

Per quanto concerne le interferenze dell’attività turistico-balneare con gli habitat di interesse comunitario individuati per il SIC “Isola di S. Ianni e Costa prospiciente” occorre dire che, sulla base della cartografia degli habitat approvata con D.G.R. n. 1499/2013, il sito di intervento risulta esterno a detti habitat, con interferenze minime sugli habitat terrestri tali da non determinarne alterazioni significative mentre per gli habitat marini, e in particolar modo per l’habitat prioritario 1120* “Praterie di Posidonia”, l’azione esercitata dal turismo balneare non viene segnalata tra le attività antropiche che provocano l’alterazione e la riduzione di detto habitat.

Per quanto concerne eventuali impatti sulla fauna stanziale e migratoria e sulla sua attività riproduttiva, si sottolinea che nella località considerata insiste un altro stabilimento balneare e, inoltre, in assenza di qualsiasi attività autorizzata e regolamentata, la spiaggia sarebbe in ogni caso interessata dalla fruizione libera con tutti gli aspetti ambientali negativi che ciò comporterebbe (generalmente le spiagge a libera fruizione sono caratterizzate da un maggiore degrado dovuto all’abbandono di rifiuti, alla devastazione della vegetazione presente, al disturbo della fauna e alla mancanza di servizi di assistenza ai turisti); l’impianto autorizzato è, inoltre, maggiormente legato ad un numero definito di utenze, senza i rischi connessi a fenomeni di sovraffollamento. Il contesto, già condizionato dall’influenza antropica, lascia anche supporre che non vi siano condizioni tali da favorire la presenza di specie faunistiche sensibili alla presenza dell’uomo.

Si ritiene, in definitiva, che si possa esprimere parere favorevole sulla Valutazione di Incidenza per la realizzazione degli interventi descritti precedentemente nel rispetto delle seguenti prescrizioni che vanno a considerare aspetti, in parte, già previsti nel progetto:

1. adottare le opportune misure per il risparmio idrico, come il recupero delle acque bianche per l’irrigazione del verde attrezzato e razionalizzazione della risorsa idrica;

2. prestare particolare attenzione alla raccolta dei rifiuti, anche dotando lo stabilimento di un numero adeguato di cestini per la raccolta differenziata;

3. mantenere in condizioni di efficienza il sistema di collegamento delle acque reflue dello stabilimento al sistema fognario comunale;

4. responsabilizzare l’utenza verso comportamenti ecologicamente corretti evidenziando, anche mediante pannelli informativi, gli aspetti naturalistici rilevanti e peculiari dell’area.

RITENUTO che, sulla base della succitata istruttoria e della conseguente valutazione, in fase di esercizio lo stabilimento balneare vada opportunamente gestito in relazione a quanto emerso, per non pregiudicare l’integrità del Sito Natura 2000 e per la salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali indicati nell’allegato A delle specie della flora e della fauna indicati negli allegati B, D ed E del regolamento di cui al D.P.R. 357/1997 (e s.m.i.);

RICHIAMATO che il parere di cui al presente atto, reso ai sensi del D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.), è

riferito alla sola valutazione della compatibilità ambientale dell’intervento con le specie e gli

habitat del Sito interessato,

(7)

DETERMINA

DI ESPRIMERE parere favorevole sulla Valutazione di Incidenza, ai sensi del D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.), per il “Progetto di realizzazione di uno stabilimento balneare in località Macarro nel Comune di Maratea (PZ)", con l’osservanza delle seguenti prescrizioni:

1. adottare le opportune misure per il risparmio idrico, come il recupero delle acque bianche per l’irrigazione del verde attrezzato e razionalizzazione della risorsa idrica;

2. prestare particolare attenzione alla raccolta dei rifiuti, anche dotando lo stabilimento di un numero adeguato di cestini per la raccolta differenziata;

3. mantenere in condizioni di efficienza il sistema di collegamento delle acque reflue dello stabilimento al sistema fognario comunale;

4. responsabilizzare l’utenza verso comportamenti ecologicamente corretti evidenziando, anche mediante pannelli informativi, gli aspetti naturalistici rilevanti e peculiari dell’area.

DI SPECIFICARE espressamente che il summenzionato parere, reso ai sensi del D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.), è riferito alla sola valutazione della compatibilità ambientale dell’intervento con le specie e gli habitat del Sito interessato;

DI PORRE in capo al Proponente l’obbligo di presentare all’Ufficio Regionale Compatibilità Ambientale, per la preventiva Valutazione d’Incidenza, ogni eventuale Variante sostanziale al Progetto valutato.

DI TRASMETTERE copia della presente Determinazione all’Interessato, all’Ufficio Tutela della Natura della Regione Basilicata e, per gli adempimenti di competenza derivanti dall’art. 15 del D.P.R. n. 357/1997 (e s.m.i.), al Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale di Potenza.

Lidia Consiglio

Nicola Grippa Salvatore Lambiase

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D.P.R. N. 357/1997 (e s.m.i.) - Valutazione di Incidenza.

Parere favorevole, con prescrizioni, sulla Valutazione di Incidenza per il Progetto di realizzazione di uno stabilimento balneare in località Macarro nel Comune di Maratea (PZ)". Proponente: Macarro S.r.l. di Annuzzi Linda

Anna Roberti 24/06/2014

Maria Carmela Santoro

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