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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI ALUNNI STRANIERI. Direzione Didattica Dante Alighieri

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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI ALUNNI STRANIERI

Direzione Didattica “Dante Alighieri”

MIRANDOLA

ANNO SCOLASTICO 2021-2022

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“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…”

Art. 3 della Costituzione Italiana

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PREMESSA

La presenza di alunni stranieri ha da sempre caratterizzato e arricchito le istituzioni scolastiche italiane, come si evince anche dalle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del Febbraio 2014, e si evidenzia un forte

aumento del numero di alunni stranieri che non hanno la cittadinanza italiana, ma che sono nati in Italia, con una maggiore incidenza nella scuola dell’infanzia, nella primaria e nella secondaria di primo grado.

Difatti la realtà locale del nostro istituto ha visto crescere considerevolmente il flusso migratorio in questi ultimi anni e di conseguenza è aumentata la presenza di alunni stranieri nei diversi plessi del nostro Circolo Didattico.

Gli alunni di cittadinanza non italiana rappresentano una percentuale ricorrente dei nostri iscritti. Questo ha portato la comunità scolastica a riflettere sulle procedure, sugli interventi e sulle modalità di inserimento degli alunni neo arrivati.

Molti degli alunni stranieri che giungono nei nostri Istituti, appartengono alla seconda generazione e per loro tendenzialmente non sussistono grossi problemi linguistici suscettibili di intervento scolastico. Anche se, in alcuni casi, in alunni di seconda generazione, l’acquisizione della lingua italiana va supportata al fine di evitare che l’alunno continui ad avere un linguaggio verbale a livelli iniziali e non sviluppi le competenze linguistiche necessarie al proseguimento degli studi nella scuola secondaria.

Altri studenti immigrati da pochi anni (3/4 anni) hanno bisogno di un percorso specifico, individualizzato, per apprendere l’italiano, lingua veicolare per tutte le altre discipline di studio.

In corso d’anno giungono spesso alunni nuovi che non possiedono le sopraccitate basi linguistiche e, quindi, hanno urgente bisogno di una significativa alfabetizzazione in lingua italiana, per un’inclusione tempestiva nel nuovo contesto scolastico e di vita. Ricordando, però, sempre che gli alunni non italofoni non sono “vuoti” di competenze e conoscenze, ma che semplicemente non conoscono ancora le parole per esprimerle nella nostra lingua.

Presentandosi quindi questa realtà complessa, il nostro istituto ha redatto un Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri, che si presenta come un’occasione per migliorare l’Offerta Formativa di tutti gli alunni e una fonte di continua ricerca didattica e pedagogica.

Il Protocollo di Accoglienza è un documento che definisce le pratiche e l’inserimento degli alunni stranieri e illustra le modalità con le quali affrontare e migliorare l’inserimento scolastico. Perciò risulta uno strumento fondamentale per programmare percorsi educativi e didattici volti a favorire l'effettiva integrazione e inclusione degli alunni stranieri, centrati sui loro bisogni concreti.

In quanto strumento di lavoro può essere rivisto e integrato sulle basi delle esigenze della scuola, sulle esperienze e a seguito di nuove disposizioni legislative.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

Legge n. 40 del 06/03/1998 ("Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero")

C.M. n. 311 del 21/12/1999 e C.M n. 87 del 23/03/2000 (“Iscrizione dei minori stranieri alle classi delle scuole di ogni ordine e grado”)

D.P.R. n. 394 del 31/08/1999 (“Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286”). In particolare si citano l’art. 45: “... Essi sono soggetti all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani.

Essa può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta sono iscritti con riserva.”, e ancora. “... I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

- dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe,immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;

- dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;

- del corso di studi eventualmente seguito d all'alunno nel Paese di provenienza;

- del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno.”

Legge n. 189 del 30/07/2002 (Legge “Bossi Fini” o "Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo")

D.L.vo n. 76 del 15/04/2005 ("Definizione delle norme generali sul diritto dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c, della legge 28 marzo 2003, n. 53")

D.L.vo n. 226 del 17/10/2005 (“Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53”)

C.M. n. 24 del 01/03/2006 (“Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri”)

Documento di indirizzo “La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri” Ottobre 2007

D.P.R. n. 122 del 22/06/2009 (“Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”)

Legge n. 94 del 15/07/2009 (“Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”)

C.M. n. 2 dell'8 gennaio 2010 (“Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”)

C.M. del febbraio 2014 (“Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”)

DM 197/2016, con il quale è stato adottato, ai sensi della stessa L. 107/2015 (art. 1, co. 124-125), il Piano nazionale 2016/2019 per la formazione in servizio dei docenti (che riguarda anche dirigenti scolastici e personale ATA), ha individuato tra le

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priorità nazionali "L'integrazione, le competenze di cittadinanza e di cittadinanza globale".

Nota della Camera dei Deputati “L’integrazione scolastica dei minori stranieri”, del 15 maggio 2019

FINALITÀ

Il Protocollo si propone di:

● Favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni, che rimuova e prevenga eventuali ostacoli all’integrazione.

● Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture e al riconoscimento reciproco e delle identità di ciascuno.

● Facilitare l’ingresso di bambini di altre nazionalità nel sistema scolastico e sociale.

● Sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto.

● Definire pratiche condivise in tema di accoglienza degli alunni stranieri.

● Promuovere la collaborazione e comunicazione tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale in un'ottica di un sistema formativo integrato.

Inoltre, come detta la C.M. 73 del 2 marzo 1994, "l'educazione interculturale, nei suoi molteplici aspetti, connota costantemente il processo formativo ed impegna comunque la progettualità scolastica, e attiva strategie mirate in presenza di alunni stranieri, in funzione dei bisogni rilevati. L'obiettivo dell'integrazione è, quindi, quello di garantire paritarie condizioni di accesso al diritto allo studio attraverso momenti formativi personalizzati. In presenza di alunni stranieri si pone in primo luogo il tema dell'accoglienza. La scuola deve tener presenti le condizioni di disagio generale delle famiglie e, in particolare, i problemi conseguenti allo sradicamento dell'alunno dall'ambiente originario. Il rapporto con le famiglie e con le comunità consente la conoscenza delle diverse situazioni, con riferimento agli ordinamenti e ai modi di vita del Paese di provenienza (rapporti sociali, impostazione pedagogica, metodi e programmi scolastici), alle condizioni socioeconomiche e alle particolarità di ciascun caso. "

E’ importante sottolineare che con il termine “accoglienza” ci si riferisce all’insieme degli adempimenti e dei provvedimenti burocratici, relazionali ed educativo - didattici attraverso i quali viene formalizzato il rapporto dell’alunno straniero, e della sua famiglia, con la nostra realtà scolastica. Si tratta di una fase molto importante del percorso di scolarizzazione e dunque di apprendimento di un alunno di diversa origine o provenienza nazionale e culturale.

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Quindi il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:

1) Amministrativo e burocratico (l’iscrizione degli alunni neo arrivati) 2) Comunicativo-relazionali (prima conoscenza)

3) Educativo e didattico (proposta di assegnazione alla classe, educazione interculturale, insegnamento dell’italiano L2, valutazione)

4) Sociale (rapporti e collaborazione con il territorio)

Il D.P.R. 31/08/99 n. 394 all’art. 45 e le Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri del febbraio 2014 riguardo l'iscrizione scolastica di tali alunni, attribuiscono al Collegio dei docenti compiti deliberativi e di proposta in merito all’inserimento nelle classi, tenendo conto:

● Dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica.

● Del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza.

● Dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione.

Per sostenere tali compiti, si propone quindi di istituire una Commissione Accoglienza per gli alunni stranieri.

COMMISSIONE INTERCULTURA

La Commissione Intercultura è un gruppo di lavoro che si occupa delle tematiche relative all'inserimento degli alunni stranieri presenti nella scuola; ha compiti progettuali, operativi, valutativi e di documentazione.

La sua composizione deve poter garantire la circolarità delle informazioni, la corresponsabilità nei compiti, l'effettiva attuazione dei progetti, la loro valutazione e documentazione.

La Commissione è formata:

● dal Dirigente Scolastico;

● dalla Funzione strumentale Alunni Stranieri;

● dal Coordinatore dell’Area Inclusione;

● da mediatori/facilitatori linguistici o altro personale esterno alla scuola inserito in progetti in corso.

La Commissione ha il compito di:

● gestire le varie fasi dell'inserimento dei nuovi alunni;

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● monitorare il percorso di inserimento e di integrazione degli alunni stranieri verificandolo periodicamente;

● collaborare con i docenti di classe per attuare interventi finalizzati che favoriscano l'integrazione e l'apprendimento;

● elaborare progetti specifici di alfabetizzazione e di consolidamento linguistico;

● allestire, in collaborazione con i facilitatori linguistici, i laboratori di L2,

elaborando annualmente i criteri per l'accesso in funzione dei bisogni e delle risorse;

● promuovere attività di formazione dei docenti nell'ambito interculturale;

● attivare collaborazioni e intese con enti e associazioni operanti sul territorio (accordi di rete scuola/extrascuola);

● acquisire materiali, strumenti e testi anche in collaborazione con altre scuole (lavoro di rete);

● documentare e valutare l'attuazione dei progetti attivati;

● modificare e aggiornare il Protocollo di Accoglienza.

FASI DELL'ACCOGLIENZA

Iscrizione

Compiti della Segreteria:

● fornire supporto per la compilazione della domanda di iscrizione, senza indicare la classe di inserimento;

● richiedere la documentazione relativa al percorso scolastico pregresso;

● fornire le prime informazioni su:

-organizzazione scolastica

- servizi a disposizione ( mensa, trasporti);

● informare i genitori che intercorreranno tre/cinque giorni tra l’iscrizione e l’effettivo inserimento nella classe e che saranno invitati a partecipare a un incontro con la Funzione Strumentale al fine di avviare la conoscenza e stabile il miglior percorso di inserimento del figlio;

● informare i genitori che, solo dopo la comunicazione dell’effettiva classe frequentata dal figlio, sarà consegnata la cedola per i libri di testo;

● informare la Funzione Strumentale dell’arrivo di un nuovo alunno affinché proceda a fissare un primo incontro con la famiglia;

● raccogliere informazioni sulla biografia personale, familiare, scolastica e linguistica da consegnare alla Funzione Strumentale Alunni Stranieri.

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Colloquio con la famiglia

Compito di un componente della commissione accoglienza, in particolare, della Funzione Strumentale Alunni Stranieri:

● raccogliere informazioni sulla biografia personale, familiare, scolastica e linguistica;

● fornire ulteriori informazioni sull'organizzazione della scuola.

Incontro con l'alunno

Compito di un componente della Commissione intercultura:

● somministra prove per accertare abilità e competenze linguistiche (italiano L2 ) e logico-matematiche. La somministrazione delle prove rappresenta un primo, ma significativo momento di contatto con la nuova realtà scolastica.

● ove necessario, contatta il mediatore interculturale per l'effettuazione di un primo bilancio delle competenze.

Valutazione per l'inserimento in classe

Compito di un componente della commissione: analisi della storia pregressa

correzione, valutazione delle prove e quadro di sintesi delle competenze accertate

proposta al Dirigente Scolastico di assegnazione alla classe e alla sezione Rapporti con i docenti

Compito di un componente della commissione:

● per tutti gli alunni stranieri, raccoglie le richieste (da parte dei docenti) di poter inserire gli alunni in percorsi dedicati di alfabetizzazione.

CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELL'ALLIEVO ALLA CLASSE

Gli elementi raccolti durante il colloquio con i genitori, la valutazione delle prove per l'accertamento delle abilità e le competenze dell'allievo, forniscono le informazioni necessarie per l'inserimento nella classe.

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I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti in ogni momento dell’anno scolastico, alla classe corrispondente all’età anagrafica, con possibilità di slittamento di un anno in base alle seguenti motivazioni:

a. un diverso ordinamento di studi nel Paese di provenienza, che può determinare l’inserimento in una classe immediatamente inferiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;

b. l’accertamento e il riconoscimento del livello di competenze non esclusivamente disciplinari e non riferite in maniera privilegiata alla lingua italiana; l’accertamento e il riconoscimento di abilità e livelli di preparazione dell’alunno;

c. il titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno;

d. il periodo dell’anno scolastico (entro il mese di marzo) in cui viene effettuata l’iscrizione.

Quindi occorre tenere presenti i criteri previsti dall'art. 45 del D.P.R. 394 31/8/99 che recita:

"I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

a. dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;

b. dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;

c. del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;

d. del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno".

Inoltre per operare la complessa scelta della classe, il Dirigente Scolastico dovrà considerare una pluralità di fattori:

1. numero di allievi per classe;

2. presenza nella classe di altri allievi stranieri che hanno lo stesso Paese di provenienza (spesso può essere utile inserire un allievo straniero neo arrivato in una classe in cui è già presente un allievo della sua stessa nazionalità in grado di comunicare con lui);

3. distribuzione equilibrata degli alunni stranieri per classe. A riguardo le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del Febbraio del 2014, affermano:

“In presenza di fenomeni di concentrazione di studenti con cittadinanza straniera, si ritiene proficua un’ equilibrata distribuzione delle iscrizioni attraverso un’intesa tra scuole, organizzate in reti di scuole, e una collaborazione mirata con gli enti locali, avendo come riferimento normativo l’art. 7 del DPR.

275/1999”;

4. presenza nella classe di situazioni di disagio socio-ambientale o scolastico.

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Alla fine del processo di valutazione il Dirigente Scolastico prenderà la decisione definitiva e la comunicherà formalmente al team di Classe.

INSERIMENTO IN CLASSE

Dopo l'assegnazione dell'allievo straniero alla classe e alla sezione, sarà cura dei docenti di tale classe informare gli alunni dell'inserimento di un nuovo compagno e curarne l'accoglienza , assumendo informazioni relative ai modelli formativi e agli aspetti culturali del Paese di provenienza, senza tuttavia dare troppa enfasi al momento dell'ingresso per non mettere a disagio l'allievo straniero facendolo sentire troppo al centro dell'attenzione. Tuttavia sarebbe bene dedicare uno spazio alla conoscenza dei nomi dei compagni, dell'orario scolastico e di alcune informazioni pratiche relative alla routine giornaliera (materiale occorrente, abbigliamento per la palestra, gli spazi scolastici etc.) per aiutare lo studente ad orientarsi nel nuovo contesto.

In particolare i docenti di classe:

● favoriscono l'integrazione nella classe affiancando, se necessario, un compagno “tutor “all'allievo straniero;

● predispongono materiali di “pronto soccorso linguistico”: cartelli, lettere di benvenuto plurilingue, ecc.

● adottano un approccio metodologico adatto all'inserimento dell'alunno neo arrivato.

SCELTE SUL PERCORSO SCOLASTICO

I docenti:

● continuano l'osservazione e rilevano i bisogni specifici d'apprendimento dell'alunno straniero;

● adottano strategie didattiche facilitatrici del processo di apprendimento;

● adattano la programmazione alle esigenze dell'allievo straniero;

● se necessario, redigono un Piano Didattico Personalizzato, come suggerisce la Circolare ministeriale n. 8/2013:

«Per questi alunni e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana […] è parimenti possibile attivare

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percorsi individualizzati e personalizzati oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative».

“[…] è compito doveroso dei Consigli di Classe o del team docenti indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica”

● utilizzano le ore di contemporaneità, oppure ore aggiuntive, per progetti di prima alfabetizzazione;

● prevedono la frequenza dell'allievo ai corsi di alfabetizzazione di italiano L2;

● concordano criteri di valutazione.

La Funzione Strumentale Alunni Stranieri:

● effettua direttamente o tramite un facilitatore linguistico una rilevazione delle competenze iniziali in italiano L2

● progetta e coordina con il facilitatore linguistico i laboratori di apprendimento di L2

● predispone eventuali interventi del mediatore linguistico per colloqui con genitori

● valuta la necessità di effettuare laboratori di L2 per lo studio e per potenziare le strumentalità di base delle diverse discipline

RETE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE

Nel nostro territorio, nel corso degli anni, sono nate e maturate esperienze importanti, che hanno cercato di garantire agli studenti più fragili, positive opportunità di crescita, assumendo come principio l’idea che debba essere la scuola ad “adattarsi” all’alunno e non viceversa, in una dimensione di flessibilità didattica e organizzativa rispettosa delle peculiarità dei singoli alunni.

Per sostenere l’integrazione scolastica degli alunni stranieri si è creata una rete istituzionale facente capo all’UCMAN, di cui fa parte il referente dei Servizi per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati stranieri e che permette al nostro istituto di giovare della preziosa collaborazione con la Cooperativa sociale Onlus

“Caleidos” di cui fanno parte mediatori e facilitatori e la quale organizza, in accordo con la Direzione Didattica, progetti di accoglienza e inclusione degli alunni neo arrivati e incontri di mediazione tra insegnanti e famiglie.

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LINEE ORIENTATIVE SULLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

La valutazione degli alunni stranieri, frequentanti le scuole di ogni ordine e grado, deve essere pensata nel contesto del percorso delineato dal Protocollo di Accoglienza in uso nelle Istituzioni Scolastiche.

La valutazione degli alunni stranieri, in particolare di quelli neo arrivati, va intesa nella sua accezione formativa, e pone la necessità di tener conto del percorso di apprendimento dei singoli studenti, della loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle abilità e competenze essenziali acquisite nel corso dell’anno scolastico. In questa prospettiva vanno dunque rilette le fasi e gli scopi normalmente agiti, previsti dalle vigenti disposizioni ministeriali e integrati dai riferimenti normativi specifici per gli alunni stranieri. La valutazione iniziale coincide, per gli alunni stranieri neo-arrivati, con la prima fase dell'accoglienza che vede i docenti impegnati nella rilevazione delle competenze in ingresso per mezzo di diverse azioni: colloqui con familiari e alunno/a, esame documentazione scolastica del paese di origine, somministrazione prove oggettive di ingresso, prevedendo per le discipline, qualora lo si ritenga necessario, l'intervento di mediatori linguistico - culturali.

In accordo con quanto contenuto nella normativa nazionale, la scuola provvede a rilevare le competenze per valutare il livello scolastico e formativo di partenza al fine di definire, per ciascun allievo straniero, un percorso educativo personalizzato.

Esso va predisposto sia per gli allievi NAI, che per gli allievi immigrati da più tempo o nati in Italia, con particolari bisogni linguistici e di apprendimento. La famiglia va informata sulla necessità di programmare, se necessario, un Percorso Didattico Personalizzato, atto a favorire l’inserimento nel nuovo contesto scolastico, l’acquisizione della lingua italiana e il successo formativo dell’allievo.

I docenti, nel redigere il PDP, possono prevedere una temporanea riduzione del curricolo di alcune discipline che presuppongono una più specifica competenza linguistica e al loro posto predisporre attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curricolari, essi potranno essere opportunamente selezionati e semplificati in modo da permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi di competenza. Il principio pedagogico sulla valutazione e in particolare per gli alunni stranieri implica una contestuale attenzione alla storia, alla cultura e alle competenze linguistiche acquisite da ciascun alunno, ai progressi fatti e ai traguardi raggiunti, senza tralasciare la sua complessa esperienza di apprendere in un contesto culturale e linguistico nuovo. Tutto ciò senza abbassare in alcun modo gli obiettivi richiesti, ma adattando gli strumenti e le modalità con cui attuare la valutazione stessa (Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri,C.M. 4233 del 19/02/2014). Devono essere quindi premiati i progressi degli alunni, tenendo conto della loro scolarizzazione pregressa, delle esperienze vissute, delle competenze relative alla lingua madre e delle peculiarità di ognuno di loro.

Nell’ottica di una valutazione efficace è opportuno considerare tipologie diverse di prove da somministrare:

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- vero-falso;

- prove supportate da immagini o dispositivi di facilitazione (traduttori multimediali);

- completamento di frasi con vocaboli scelti tra quelli assegnati (cloze);

- con numero di items ridotti;

- con possibilità di visionare libri o mappe durante la verifica;

- aumentare i tempi di svolgimento - con presenza di un tutor.

L’obiettivo deve essere sempre quello di promuovere l’inclusione scolastica e sociale degli alunni stranieri.

VALORIZZARE LA DIVERSITA’ LINGUISTICA

Di seguito si elencano alcune modalità diffuse di valorizzazione della diversità linguistica (tratte da “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” Febbraio 2014)

Segni d’accoglienza

Per dare un segno di attenzione alla diversità linguistica, si possono realizzare

cartelloni, opuscoli, libretti e segni plurilingue di accoglienza e di benvenuto per gli alunni e le famiglie.

Storie bilingue

Attraverso la diffusione di fiabe del mondo in versione bilingue o plurilingue si possono far conoscere a tutti gli alunni esempi di un patrimonio narrativo ampio e presentare alla classe lingue, alfabeti e scritture differenti.

Parole per studiare

Per facilitare la comprensione di un contenuto di studio si può creare una breve lista di parole chiave o un piccolo glossario bilingue illustrato.

Scambio tra le lingue

Si può trovare il modo durante l’anno di trattare la varietà delle lingue in modi diversi: accennando ai prestiti linguistici che intercorrono da sempre tra una lingua e l’altra (molti sono i prestiti dall’arabo all’italiano o dal cinese all’italiano). Si può quindi proporre di scoprire come si declina un nome proprio o come si nomina uno stesso oggetto in lingue diverse (“Come si dice?” o “Come scrive?”).

Va ricordato sempre che:

“I minori stranieri, come quelli italiani, sono innanzitutto persone e, in quanto tali, titolari di diritti e di doveri che prescindono dalla loro origine nazionale” (tratto dalle

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“Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del Febbraio 2014).

Riferimenti

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