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Montaggio Ruota Panoramica, è stata sorteggiata l azienda Tulimieri

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Academic year: 2022

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Montaggio Ruota Panoramica, è stata sorteggiata l’azienda Tulimieri

L’azienda Tulimieri si è aggiudicata l’installazione della ruota panoramica a Salerno, a seguito del sorteggio che è avvenuto questa mattina. Erano due le offerte arrivate al Comune di Salerno: una è della Tulimieri, l’altra della The Wheel. Le due proposte – visionate nei giorni scorsi – hanno raggiunto il medesimo punteggio di cento punti. Per questo motivo, stamane, nella Sala del Gonfalone a Palazzo di Città, il Direttore del Settore Attività Produttive nonché direttore Staff Sindaco, Alberto Di Lorenzo ha effettuato il sorteggio in seduta pubblica che ha decretato il vincitore.

Intanto cresce l’attesa per un’attrazione che l’anno scorso ha riscosso grande successo e che rientra nel programma di Luci d’artista. In maniera orientativa, la ruota dovrebbe essere inaugurata sabato 11 novembre e resterà aperta fino a mercoledì 24 gennaio. L’area indicata è quella sotto piazza della Concordia, all’inizio di lungomare Trieste, su una superficie massima di 800 mq. Tutte le spese derivanti dagli allestimenti degli spazi, compreso il canone per l’occupazione dell’area, sono a carico dell’utilizzatore. La società che si è aggiudicata il bando dovrà provvedere alla pulizia dell’area durante il periodo di attività e alla fine dovrà effettuare il ripristino naturale della zona.

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Evade l’Iva per oltre 525mila euro Sequestrati immobili a imprenditore

pieffe

Omesso versamento dell’Iva per oltre 525mila euro: sequestro preventivo di due appartamenti, dal valore di circa 600mila euro, nel centro di Cava de’ Tirreni. Ad operarlo sono stati gli uomini della Guardia di Finanza di Salerno a carico di un imprenditore che commercializza in prodotti petroliferi. Il sequestro preventivo degli immobili è stato operato su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno. L’esecuzione della misura cautelare reale è giunta a conclusione di una verifica fiscale eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza salernitana nei confronti dell’impresa, all’esito della quale l’Agenzia delle Entrate ha accertato un omesso versamento di I v a p e r o l t r e 5 2 5 m i l a e u r o , d e n u n c i a n d o i l l e g a l e rappresentante della stessa per il reato di omesso versamento dell’Iva dovuta nel termine previsto dalla legge ai sensi dell’articolo 10 ter decreto legislativo 74/2000. Su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno ha disposto l’adozione della misura cautelare reale a garanzia del credito erariale con decreto di sequestro preventivo e per equivalente delle s o m m e d i d e n a r o d e l l a s o c i e t à e , f i n o a l c o m p l e t o soddisfacimento della pretesa dell’Erario, delle disponibilità finanziarie e dei beni dell’indagato, per un valore corrispondente all’imposta evasa.

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Forti del nome del clan De Feo minacciano un ladro, arrestati Marco e Aniello Magazzeno

Pina Ferro

Utilizzando il nome del clan De Feo e dicendo di essere armati hano minacciato un ladro che avrebbe rubato il mezzo meccanico di un loro congiunto. Con l’accusa di minacce aggravate dall’articolo 7 (metodo mafioso) sono finiti in manette i giovani allevatori Aniello Magazzeno e Marco Magazzeno entrambi di Montecorvino Rovella, legati da vincolo di parentele ed entrambi incensurati. I due sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Eboli in esecuzione di un’ordinanza di custodia emessa dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta del Pubblico ministero che ha condotto le indagini. A rivolgersi agli investigatori denunciando le minacce subite è stato il presunto ladro Aniello Nitto di Eboli. Quindi il denunciante in poco tempo è passato dal ruolo di “malvivente” a quello di vittima. Secondo la ricostruzione dei fatti sembra che Nitto abbia trafugato un trattore dall’azienda di un parente dei Magazzeno. I due ragazzi sicuri dell’identità del ladro lo avrebbero rintracciato nelle ore successive al colpo. Marco e Aniello Magazzeno ritrivatisi i fronte a Nitto pare gli abbiano intimato di restituire il prima possibile il trattore che aveva rubato al loro parente.

Nel minacciare Nitto, stando alla ricostruzione operata, sembra che i due abbiano detto di appartenere o comunque di

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avere legami con il clan De Feo, un tenpo operante nella Piana del Sele, e di essere armati. Le parole dei due avrebbero scosso non poco il ladro che tenendo per la propria incolumità si è recato presso la vicina stazione dei carabinieri ed ha denuciato le minacce ricevute. A quel punto i militari hanno informato la Procura e avviato l’attività investigativa culminata, ieri mattina, con l’arresto di Aniello e Marco Magazzeno. I due, assistiti dall’avvocato Mario Pastorino, nella giornata di oggi saranno ascoltati dal magistrato presso la casa circondariale di Fuorni dove sono stati associati al termine dell’espletamento delle formalità di rito. Sembra che l’attività investigativa sia ancora in corso da parte del magistrato e dei militari della compagnia di Eboli. Al momento sulla vicenda vige il massimo riserbo da parte della Procura della Repubblica.

Uccise il socio: i giudici lo

assolvono

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Pina Ferro

Per aver ucciso con settanta colpi di forbici Giuseppe Desiderio, i giudici di primo grado avevano condannato a 20 anni di reclusione Pasquale Balzano, alias ‘o pazz. Ieri i giudici di secondo grado hanno completamente ribaltato la sentenza dei colleghi. Al termine della camera di consiglio il collegio della Corte d’ appello di Salerno ha assolto l’imputato in quanto i giudici hanno ritenuto che al momento dell’omicidio Balzano non fosse in grado di intendere e di volere. L’omicidio avvenne a Scafati nel settembre del 2015.

alzano, socio in affari del venditore ambulante Giuseppe Desiderio, nel corso di una lite lo uccise. Il fratello di Sasà ’o barbiere fu pugnalato più volte con delle forbici e poi caricato nel cofano dell’auto parcheggiata nel cortile della casa della vittima, in via Lo Porto. Alcune ore dopo, la convivente di Desiderio, una donna ucraina, rinvenne il cadavere e allertò i carabinieri. In poche ore, i militari ricostruirono i contorni dell’omicidio e avviarono le ricerche di Pasquale Balzano che dopo essersi medicato a casa per alcune ferite era scappato da un parente a Pompei. Fu trovato nei pressi del Santuario, il giorno dopo, a casa di uno zio.

Da allora è rimasto in carcere. Desiderio e il suo assassino lavoravano insieme, o meglio Balzano seguiva l’ambulante nelle varie piazze della città per la vendita di verdure e fiori. Ma tra i due vi erano forti screzi legati a questioni economiche.

L’ennesima lite, quel giorno non lasciò scampo a Desiderio.

Balzano colto da un raptus omicida impugnò le forbici colpì ripetutamente il socio.

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Droga, assolto Cataldo Esposito Otto anni al fratello Roberto

Pina Ferro

Rifornivano di droga gli abituali assuntori salernitani:

condannati Roberto Esposito e Mario Viviani. E’ stato assolto,così come aveva chiesto il pubblico Ministero Cataldo Esposito, difeso da Agostino Allegro. La sentenza è stata emessa nella tarda mattinata di ieri. I giudici hanno inflitto 8 anni di carcere a Roberto Esposito (detenuto perchè accusato di essere il killer del delitto di Fratte e per il quale il Pm aveva chiesto 9 anni), e 5 anni a Mario Viviani (il pm aveva chiesto 6 anni e sei mesi). Gli avvocati Fabio de Ciuceis e Luigi Gargiulo che assistono Roberto Esposito e Mario Viviani hanno già anticipato di voler ricorrere in appello. Secondo la difesa il processo è monco di un pezzo, ovvero, di colui o coloro che avreb bero fornito lo stupefacente agli imputati.

Roberto e Cataldo Esposito, secondo la Dia erano al vertice dell’organizzazione che spacciava a Salerno, eroina, acquistata tra Castel Volturno e Varcaturo. I fratelli, arrestati dagli uomini della Squadra Mobile, il 9 febbraio del 2016, avevano messo in piedi una organizzazione dedita allo spaccio grazie ai rapporti stretti da Cataldo Esposito in carcere a Secondigliano con un africano. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini portate avanti dagli uomini della Mobile, due diversi incontri, tra ottobre e novembre 2013, avrebbero dato il via alla collaborazione tra i tanzaniani e i salernitani. L’eroina veniva ceduta a Roberto Esposito da una donna e portata da Varcaturo a Salerno con modalità pianificate nei minimi dettagli: c’era l’auto che andava in avanscoperta per eludere i controlli, evitando ai

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compagni i posti di blocchi. Per gli investigatori il cerchio si chiude il 29 gennaio del 2014 con l’arresto di uno degli appartenenti all’organizzazione. Questi fu trovato con circa 800 dosi di eroina occultata nell’auto. Parallelamente a questa attività investigativa, con un’altra indagine, i poliziotti della Sezione Narcotici, tra il 2014 ed il 2015, hanno ricostruito l’attività di spaccio promossa soprattutto nelle zone alte di Salerno da un’altra organizzazione, composta da tre soggetti, che dai fratelli Esposito, tramite Matteo Coscia, arrestato nell’ambito della stessa operazione, acquistava l’eroina, ma che forniva agli assuntori anche cocaina, hashish ed ecstasy. A far scattare l’indagine furono alcuni colpi di pistola sparati all’indirizzo di un circoletto in piazza Casalbore, ritenuto dagli inquirenti, luogo di vendita dalla droga.

L’addio a Mario Carotenuto

Nel pomeriggio di ieri la scomparsa del novantacinquenne pittore di Tramonti. Oggi dalle 15 la camera ardente nel Tempio di Pomona per l’ omaggio della Città, domani alle ore 11,30 i solenni funerali in duomo

Di Olga Chieffi

Di Mario Carotenuto si è scritto e detto tutto, in ogni casa di Salerno, viene conservato gelosamente un suo olio, un acquarello, uno schizzo, un disegno. Da ieri pomeriggio la massa piange “il pittore di Salerno”, nel pomeriggio l’omaggio a partire dalle 15, sino alle 22 al tempio di Pomona, domani,

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alle 11,30 le esequie solenni in cattedrale. “L’arte è già fuori all’avanguardia, in perfetto orario all’avvenire”. In questo giudizio di Bruno Barilli sulle avanguardie musicali italiane del primo dopoguerra potrebbero essere racchiusa la riflessione sul segno di Mario Carotenuto condannato dall’immaginario comune, ad essere un superato, vecchio, condannato alla provincia, a rappresentare unicamente la propria città, stessi pensieri in cui troppo spesso, purtroppo, viene racchiusa, costretta e umiliata l’opera di Gatto. Mario Carotenuto, da Tramonti, classe 1922, già nel 1945 diede inizio alla sua attività di disegnatore e pittore, partecipando nel 1948, alla Prima Annuale d’Arte tenutasi a Cava dei Tirreni e nel 1950 alla Mostra Nazionale organizzata a Nocera Inferiore. La sua prima mostra personale fu nel 1953 all’emeroteca dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, presentata al catalogo da Aldo Falivena, mentre nel 1956, in piena adesione alla pittura realista, espose alla Galleria La Cassapanca di Roma. Successivamente ampliò l’orizzonte della sua ricerca nei viaggi a Parigi, Madrid, Monaco, mentre diventavano sempre più continui gli incontri con Filiberto Menna, Alfonso Gatto, Aldo Falivena, Domenico Rea, Paolo Ricci, Eduardo Sanguineti, Vasco Pratolini e Raphael Alberti.

Poi, dagli inizi degli anni Sessanta, e fino al 1965, diresse la Galleria “L’Incontro” di Salerno. In questo decennio la sua pittura si aprì a nuove esperienze, introducendo il collage, l’oggetto recuperato dal tessuto sociale, e guardando alle esperienze new-dada. Diverse opere di questo periodo vennero esposte nella personale organizzata alla Galleria “La Borgognona” di Roma nel 1965 presentate da Marcello Venturoli.

Sul finire degli anni Sessanta la sua ricerca artistica recuperò l’impianto figurale, introducendo dei temi e degli spunti onirici, soggetti lasciati alla corrosione dei sogni, alle alterazioni delle atmosfere. Nel decennio Ottanta la pittura divenne confessione effusiva, sogno, relazione con il tempo e le immagini. Nacquero così le opere quali «Il sogno di Giorgione», del 1981, il ciclo dedicato a Raffaello e poi le riletture da Velàzquez. Sempre la Galleria Il Catalogo

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organizzò nel 2002, per festeggiare i settant’anni dell’artista, la mostra “Festa di compleanno. Mario Carotenuto, il mare”, introdotta al catalogo da Enrico Crispolti. Nel 2005 la personale, promossa ed organizzata dal Comune di Salerno, dedicata ai dipinti che l’artista realizzò nel suo soggiorno tunisino, e la mostra “Notturno” allestita al Frac-Baronissi. Ad ottobre del 2010 a Salerno inaugurò una mostra dal titolo “Venti opere per il Presidente”, che venne allestita in occasione della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Poi di anno in anno le varie m o s t r e c e l e b r a t i v e i n s u o o n o r e , s i n o a g l i u l t i m i autoritratti. Ma qual’è la sintassi pittorica di Carotenuto, se non quella che procede dall’attesa dell’inatteso, quella della forma aperta da dare al reale, quella che nasce dalla disponibilità assoluta alla cosa, quella che emerge dalla sospensione e dallo stupore che si genera al suo apparire e al suo accadere? E’ una sintassi che vuol cogliere, nelle cose e attraverso le cose, quello sguardo misterioso che esse sembrano lanciare, nell’atto di darsi all’occhio dell’artista:

è il volere afferrare quell’esatto momento nel quale l’oggetto lancia una sorta di sguardo dionisiaco, con cui crea e costituisce lo spazio dei significati, consentendo la cattura del senso, nella sua realtà. Questa è la specifica mimesis dell’artista: mimesis, dove realtà e memoria coincidono, perché l’evento reale è caricato di memoria, e dove la realtà si piega all’immagine, diventando spazio semantico popolato di immagini e ricordi, quasi assumendo la specifica forma compositiva del ciclo, del trapassare e del traboccare del quadro, in quello successivo, diventando “racconto”, oggi universale.

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Super Sprocati trascina la Salernitana: granata corsari a Novara

di Marco De Martino

NOVARA. La Salernitana conquista tre punti pesantissimi al

“Piola” di Novara, terreno di gioco tabù e che i granata espugnano con il punteggio di 3-2. Dopo un primo tempo equilibrato, finito 1-1 per effetto delle reti di Gatto in avvio e del pareggio di Da Cruz in chiusura, a decidere il confronto nella ripresa ci pensa il solito Sprocati con una doppietta nel giro di 7′ che affossa un Novara che riesce ad addolcire la pillola al 93′ con la rete di Di Mariano che fissa il risultato sul 3-2.

La Salernitana inizia benissimo ed al 10′ va ad un passo dal vantaggio. Rossi, ben liberato da un assist di Minala, calcia in porta, Montipò risponde ma la palla finisce sul destro di Sprocati che a porta sguarnita calcia incredibilmente in curva. I granata sono padroni assoluti del match ed al 17′

passano meritatamente. Taglio da destra di Gatto, triangolo chiesto ed ottenuto con Sprocati, e Montipò trafitto senza problemi per l’1-0 granata. La reazione del Novara genera un palo, colpito al 27′ da Calderoni pescato sul secondo palo dall’ex Ronaldo su punizione. Incomprensibilmente la Salernitana rincula, non riesce più a ripartire ed il Novara, complice l’ennesima amnesia difensiva, pareggia. E’ il 38′

quando Ronaldo batte un corner tagliato, Vitale e Radunovic si ostacolano a vicenda e Da Cruz da centro area non può che appoggiare in rete il pallone dell’1-1. Con questo risultato termina la prima frazione.

L’avvio della ripresa della Salernitana è la fotocopia del primo. Nemmeno un giro di lancette e su cross di Alex Gatto si ritrova a tu per tu con Montipò ma il suo colpo di testa a

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botta sicura è deviato in corner dal portiere piemontese.

Proteste veementi dei granata per un fallo in area, in occasione dell’azione, ai danni di Rossi non rilevato dal signor Ghersini. Ed il gol della Salernitana arriva al minuto 57: Gatto ricambia il favore a Sprocati che stavolta non fallisce col piatto destro e fa secco Montipò. Ma non finisce qui. Al 67′ Rossi va via di prepotenza a Chiosa, mette al centro dove è appostat ancora Sprocati che in due tempi fa secco Montipò per l’1-3 della Salernitana. Due minuti dopo Minala, con un destro a giro dal limite, sfiora addirittura il poker. Il Novara con la forza della disperazione si riversa in avanti ed all’80’ va vicinissimo al gol con un missile di Calderoni che si stampa sul palo. Un gol che arriva al 93′ con Di Mariano dopo un miracolo di Radunovic su Da Cruz. Non c’è più tempo: i granata vincono e volano in classifica appaiando il Novara a quota 16 punti.

NOVARA-SALERNITANA 2-3

NOVARA (3-5-2): Montipò; Golubovic, Mantovani, Chiosa (70′

Dickmann); Di Mariano, Moscati, Ronaldo (77′ Schiavi), Sciaudone, Calderoni; Da Cruz, Macheda (67′ Chajia). A disp.:

Farelli, Benedettini, Troest, Del Fabro, Casarini, Orlandi.

All.: Eugenio Corini

SALERNITANA (3-4-3): Radunovic; Mantovani, Bernardini, Vitale; Pucino, Minala, Ricci, Alex (82′ Kiyine); Sprocati (74′ Rosina), Rossi, Gatto (70′ Odjer). A disp.: Adamonis, Iliadis, Asmah, Rizzo, Della Rocca, Signorelli, Cicerelli, Kadi, Bocalon. All.: Alberto Bollini

ARBITRO: Ghersini di Genova (Assistenti Rossi e Cipressa.

Quarto uomo: Schirru)

MARCATORI: 17′ Gatto, 38′ Da Cruz, 57′ e 64′ Sprocati, 93′ Di Mariano

NOTE: Ammoniti Vitale e Minala. Recupero 0′ e 4′

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Salerno. è morto il maestro Mario Carotenuto

Salerno. è morto il maestro Mario Carotenuto. Il cordoglio del sindaco Napoli: Esprimo il cordoglio mio personale , della Civica Amministrazione e della cittadinanza tutta per la morte dell’artista Mario Carotenuto cittadino onorario di Salerno.

Il maestro Carotenuto è stato il sublime interprete dei luoghi, dei protagonisti, delle emozioni della nostra terra e della nostra comunità. La magia evocativa del colore, il tratto intenso ed originale, la capacità di arrivare al cuore delle persone hanno reso Mario Carotenuto artista tra i più importanti del suo tempo. Il suo presepe nella Bottega San Lazzaro è un elemento prezioso della nostra identità e lo rende immortale nel ricordo

Cetara, violenze sessuali ai danni di adolescenti

Pieffe

Gettavano a terra 20 euro il ragazzino che la raccoglieva poteva tenerla ma in cambio doveva “masturbare” il

“benefattore”. Con l’accusa di violenze sessuali sono stati arrestati, all’alba di ieri, due persone di Cetara. Le manette, da parte dei carabinieri della compagnia di Salerno

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unitamente a quelli della stazione di Vietri sul Mare sono scattate ai polsi di Leone B. 37 anni e di Luigi A. 57 anni, entrambi residenti a Cetara. Gli arresti sono stati effettuati su ordine di custodia emessa dal gip del tribunale di Salerno Stefano Berni Canani su richiesta del sostituto procuratore Elena Cosentino. I due sono stati assiscurati alla giustizia dopo una laboriosa attività investigativa portata avanti per diverso tempo dai militari dell’Arma. A rivolgersi alla magistratura è stato lo zio di uno dei ragazzini, tutti con un’età compresa tra i 13 ed i 14 anni, coinvolti nello strano gioco dove in palio vi erano ogni volta venti euro. Prima dell’arresto il 57enne ha rischiato anche una sonora lezione da parte dell’uomo che ha scoperto quanto accadeva all’interno degli spogliatoi del campo di calcetto della cittadina costiera. Al momento sull’intera attività investigativa vige il massimo riserbo da parte della Procura di Salerno, ma la notizia è di dominio pubblico. Nel piccolo centro costiero non si fa che parlare dei due arrestati e delle loro pervesioni.

Sono stati alcuni video che circolavano attraverso alcune app di messaggistica e pare anche su qualche social a far scoprire il tutto. Non appena lo zio dell’adolescente ha visionato il filmato ha cercato di vederci chiaro e di verificare la veridicità di quanto riportavano quei frame. La conferma pare non sia tardata ad arrivare. Gli è bastato nascondersi negli spogliatoi per assistere all’intera scena: la 20 euro lanciata ai ragazzi, chi riusciva ad impossessarsene la poteva mettere in tasca. Poi la pretesa della masturbazione da parte dei due.

Sembra che il congiunto della vittima si sia scagliato contro il 57enne che ha rischiato grosso. Questi per difendersi ed evitare di essere aggredito ha immediatamente respinto tutte le accuse puntando l’indice contro “il compagno di giochi” il 37enne che sicuramente aveva meno possibilità di potersi difendere in quanto affetto da alcuni problemi psichici. Il trentasettenne, pare fosse già sottoposto anche a libertà vigilata. Dopo l’arresto da parte dei carabinieri, per lo stesso è stato disposto il trasferimento presso la casa di cura Villa Chiarugi di Nocera Inferiore. Pare che nel corso

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delle indagini siano stati sentiti anche alcuni ragazzini.

Ovviamente le indagini proseguono e nei prossimi giorni il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno ascolterà i due arrestati in particolare il 57enne. La notizia ha sconvolto l’intera comunità di Cetara che già in passato era stata al centro delle cronache locali per degli episodi di violenze sessuali ai danni di una ragazzini. Per tale vicenda anche l’iter giudiziario si è concluso ed ha visto l’assoluzione degli imputati.

Tar Salerno: i francesi riununciano alla sospensiva, salve le luci

La Blachere illumination rinuncia alla richiesta di sospensiva. L’azienda francese che aveva impugnato il p r o v v e d i m e n t o d i a g g i u d i c a z i o n e d e l l a g a r a p e r l a progettazione e installazione delle luminarie per le prossime tre edizioni della manifestazione che richiama in città migliaia di turisti durante il periodo natalizio, ha fatto un passo indietro come «Atto di responsabilità per la città di S a l e r n o » . U n g e s t o s p i e g a t o a l sito macchiedinkiostro.com dall’avvocato Vincenzo Barrasso, legale della Blachere illumination. «Il Comune ha chiesto all’attuale aggiudicataria di attivare il montaggio, noi abbiamo ritenuto che vi fossero le condizioni per “rinunciare alla cautelare”, chiedendo però al collegio di fissare l’udienza di merito, per definire il giudizio, a febbraio.

Perché si tratta di un accordo quadro, su tre edizioni, dunque puntiamo alle prossime due – ha detto l’avvocato Barasso -. Riteniamo questa manifestazione tra le più

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importanti a livello internazionale, europeo: bloccarla quest’anno significava, pur in caso di nostra vittoria in giudizio, avere un danno comportato appunto dall’interruzione della kermesse.

Ad ogni modo la vicenda non finisce di certo qui. Se da un lato la Iren potrà continuare nel montaggio delle luminarie, il prossimo 7 febbraio (ad evento concluso) si tornerà dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale dove è prevista l’udienza di merito sul ricorso.

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