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C INE A FFETTI

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Academic year: 2021

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Testo completo

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C

INE

A

FFETTI

M

EMORIA E

C

REATIVITÀ DEGLI

S

PETTATORI IN

M

OSTRA

mostra a cura

di BarbaraGrespi SaraDamiani TommasoIsabella LorenzoRossi

con la partecipazione di I CITTADINIDI BERGAMO

13 novembre

13 dicembre

2015

martedì-venerdì

15.00-18.00

sabato-domenica

9.00-13.00 | 15.00-18.00

ingresso libero

GAMeC

Spazio Caleidoscopio

Spazio ParolaImmagine

un progetto di

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

CAFFÈ DEL TASSO

DAL 1476 A BERGAMO ALTA

ACCADEMIA CARRARA DI BELLE ARTI BERGAMO in partnership con con il patrocinio di con la collaborazione di con il contributo di sponsor Rete Bibliotecaria Bergamasca

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Cineaffetti è un progetto di ricerca e azione culturale coordinato dall’Università degli Studi di Berga-mo (Prof. Barbara Grespi, docente di Cinema e arti visive), cofinanziato da Fondazione Cariplo e soste-nuto dalla partnership di Lab 80, GAMeC (Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo), Mediateca provinciale di Bergamo. Hanno inoltre collaborato ad alcune fasi del progetto anche i licei della città di Bergamo, Accademia Carrara di Belle Arti, Fondazione Alasca, la rete Bibliotecaria urbana e interurbana e il festival Cortolovere. Le iniziative di Cineaffetti godono del patrocinio del Comune di Bergamo.

Cineaffetti è un progetto di cultura partecipata incentrato sulla riscoperta e valorizzazione dello

spet-tatore cinematografico, al quale si rivolge attraverso due azioni principali: una mostra dedicata alla

cinefilia (al momento allestita in GAMeC, 13 novembre-13 dicembre 2015) e un film partecipato che sarà realizzato con il contributo dei cittadini e presentato al pubblico nel novembre 2016.

La mostra Cineaffetti è curata da Barbara Grespi, Sara Damiani, Lorenzo Rossi e Tommaso Isabella e si

sviluppa su due spazi all’interno della GAMeC: lo spazio Caleidoscopio (nella collezione permanente) e lo spazio ParolaImmagine.

A metà fra videoinstallazione e catalogo di mirabilia, la mostra propone un percorso di attivazione della memoria dello spettatore a partire dagli archivi affettivi dei cittadini bergamaschi, che espongo-no qui i cimeli della loro cinefilia assieme alle storie che li hanespongo-no accompagnati. Il percorso prevede da un lato una selezione di effimerità, quali fotografie, diari, autografi e gadget collezionati dagli spettato-ri del terspettato-ritospettato-rio e raccolti sul campo nel corso di un anno, e dall’altro alcune spettato-rielaborazioni creative dei film, attraverso le opere di artisti bergamaschi che hanno trovato nel cinema la loro fonte di ispirazione, o attraverso le manipolazioni video di semplici spettatori dell’era digitale. È dunque una mostra che mescola arte e non arte, o meglio che vede in chiave artistica anche ciò che non è stato prodotto per quel fine, che scopre nella pratica dell’archiviazione di affetti ed esperienze qualcosa di creativo: le radici di un consumo di cinema tutt’altro che passivo e disattento.

Quello artistico e quello non-artistico sono dunque due percorsi che si intrecciano, sono due modalità di ricordo e re-interpretazione delle immagini, due facce dello stesso processo di incorporazione del cinema all’interno della vita reale. Al centro della mostra una videoinstallazione dal titolo di The Apart-ment mette lo spettatore proprio di fronte a questo: il contaminarsi del cinema con la vita, l’osmosi tra dentro e fuori lo schermo. In The Apartment lo spettatore ritrova se stesso e le proprie memorie mate-rializzate, si scopre al centro dello spettacolo, a tutti gli effetti protagonista delle immagini.

Tra gli artisti esposti: Bruno Bozzetto (che esordisce nel lungometraggio di animazione riscrivendo un film western); Roberto Freno, i cui dipinti sono riletture di film e cinema d’autore in guisa di manifesti cinematografici; Carlo Previtali che realizza sculture in ceramica dedicate a personaggi felliniani; Yoon Cometti, attore su set internazionali, che dipinge e scolpisce mostri del cinema hollywoodiano.

Nel corso del mese di allestimento, all’interno della mostra si svolgeranno alcuni incontri di approfon-dimento sul tema della cinefilia, del ruolo spettatoriale, dell’arte a soggetto cinematografico, della memoria visiva. Tra gli ospiti/relatori: Paolo Lipari con l’opera InOneAllMOvie; Davide Ferrario con il suo cortometraggio Il figlio di Zelig; Paolo Mereghetti e Pier Maria Bocchi che discuteranno di cult, miti e classici; gli artisti esposti in mostra, che riveleranno i loro segreti. Per maggiori dettagli sul calendario degli eventi rimandiamo al sito web (http://cineaffetti.unibg.it) e alla locandina.

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