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CAPITOLO 2: la proposta urbanistica

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Academic year: 2021

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2.1 GLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

Ai sensi della L.R. 3 Gennaio 2005, n. 1 il Piano Regolatore Generale è composto dal Piano Strutturale e dal Regolamento Urbanistico.

Il Piano Strutturale del Comune di Livorno è stato approvato con il Decreto del Presidente della Regione Toscana n. 145 del 21 Luglio 1996. L’incarico della redazione del PS è stato affidato allo Studio Gregotti e associati, che attraverso l’analisi ambientale, storico-artistica e urbanistica del territorio hanno definito un dettagliato quadro conoscitivo, necessario alla definizione delle indicazioni strategiche per il governo del territorio comunale.

Il Piano Strutturale organizza la gestione del territorio in sistemi, basandosi sull’ambiente, sulla storia, sulla cultura, sui caratteri insediativi e sulle attività presenti o previste, facendo un’ulteriore suddivisione in sottosistemi e unità territoriali organiche elementari.

Il lotto oggetto della seguente tesi rientra all’interno del sistema territoriale insediativo(n.4), che l’art.18 del PS definisce come “Sistema comprendente il territorio urbanizzato a prevalente funzione residenziale; comprende i nuclei d’impianto storico, la città contemporanea, gli insediamenti collinari, la fascia costiera prospiciente il sistema”.

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Gli obiettivi generali individuati per questo sistema sono:

- tutelare i tessuti di valore storico ambientale riconosciuti; - migliorare la qualità urbana complessiva e la residenzialità; - migliorare l’offerta e la qualità dei servizi;

- compatibilità dell’uso turistico con la residenza.

All’interno del sistema sono individuati quattro sottosistemi: costa urbana, insediativo centrale, insediativo di pianura e insediativo di collina.

Figura. 2.2 Estratto dalla Carta dei Sotto Sistemi Territoriali del Piano Strutturale

L’art. 21 del PS stabilisce che l’area analizzata rientra nel sottosistema insediativo di pianura, che include tessuti d’impianto storico (borghi, nuclei di Antignano, Ardenza, Salviano), la città contemporanea, i quartieri di edilizia residenziale pubblica, le aree di recente edificazione, le aree residenziali in via di completamento. Tra le 26 unità territoriali individuate al suo interno, la nostra attenzione si concentra sulla 4-C-5 Fabbricotti - Coteto - Via Goito, per la quale è prevista come categoria d’intervento prevalente la riqualificazione, finalizzata a un miglioramento della residenzialità, delle strutture turistico-ricettive e dello spazio pubblico, alla creazione di nuovi spazi, al recupero della residenza pubblica degradata e all’introduzione nei quartieri residenziali di funzioni miste complementari alla residenza.

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Gli obiettivi tracciati dal Piano Strutturale vengono recepiti dal Regolamento Urbanistico, strumento attuativo che disciplina gli insediamenti esistenti sull’intero territorio comunale, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 19 del 25 Gennaio 1999.

Il RU si occupa del recupero del patrimonio urbanistico ed edilizio esistente, delle aree destinate a interventi di completamento e/o di ampliamento degli edifici esistenti e alle opere di urbanizzazione, delle infrastrutture da realizzare e degli interventi di riqualificazione urbanistico-edilizia da sottoporre alla procedura dei piani attuativi. Il RU individua i Gruppi di Edifici e le Aree normative.

Nella tavola “Gruppi di Edifici “ viene rappresentata la classificazione dei singoli edifici, che sono stati riconosciuti, studiati e classificati in base alle differenti caratteristiche.

Figura. 2.3 Estratto dalla Carta Gruppi di Edifici del Regolamento Urbanistico

Gli interventi sul patrimonio edilizio esistente sono disciplinati in relazione all’appartenenza degli edifici ai gruppi descritti nel Regolamento Urbanistico. Nell’area oggetto di studio vengono individuati edifici appartenenti al gruppo 3, cioè con valore d’immagine storico-ambientale, comprendente strutture che, pur non avendo caratteristiche architettoniche di particolare rilievo, costituiscono documenti della storia urbana locale. In particolare all’interno della zona in esame è stata riscontrata la presenza di

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ville storiche, che in alcuni casi presentano un impianto originario fortemente compromesso.

Il Regolamento Urbanistico individua anche le Aree normative, dove vengono definiti i parametri urbanistico-edilizi e gli interventi possibili in relazione alle caratteristiche morfologiche ed ambientali del territorio, all’epoca di impianto del tessuto edilizio, agli obiettivi di modificazione o di conservazione contenuti nel Piano strutturale.

Figura. 2.4 Estratto dalla Carta Aree Normative del Regolamento Urbanistico

Il lotto che prendiamo in considerazione in questa tesi rientra nelle aree di trasformazione per servizi con concentrazione dell’edificato (art. 44), per le quali il Piano Strutturale prevede un’acquisizione da parte della Pubblica amministrazione alternativa all’esproprio. Può essere attribuita a tali aree una capacità edificatoria, pari a un indice di 0,1 mq SLP/mq ST, da realizzare su una porzione limitata dell’area stessa o in altre aree individuate dal Regolamento Urbanistico, in modo da ottenere la cessione gratuita dell’area destinata a servizi da parte dei proprietari.

Sono aree di proprietà privata destinate a verde e a servizi, classificate secondo il D.M. 2/4/68 n. 1444 e nello specifico quella oggetto di intervento rientra nella zona F.

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Figura. 2.5 Estratto dalla Carta delle zone DM 1444/68 del Regolamento Urbanistico

I parametri edilizi per la realizzazione delle utilizzazioni edificatorie sono: - distanza tra fabbricati: 10m o aderenza

- distanza da confini: 5m o aderenza

- distanza da strade: filo edilizio preesistente minimo o 5m - n piani fuori terra e h: definito dalle schede normative Destinazioni d’uso: residenziale, turistico-ricettiva.

Aree a servizio: servizi pubblici o servizi convenzionati all’uso pubblico. Eventuali ulteriori destinazioni sono specificate nelle schede normative in relazione a funzioni di interesse pubblico.

Le modalità di attuazione sono: - Piano attuativo

- Studio unitario e concessione convenzionata.

Nell’allegato D del Regolamento Urbanistico viene indicato per ogni area se vi sarà edificazione o meno. Per l’area di trasformazione per servizi di Via Goito la scheda normativa individua:

- Sup. territoriale (ST): 69300 mq - Indice territoriale (IT): 0,1

- Cap. edificatoria (STxIT): 6930+936 (SLP edificio esistente) mq - Quantità residenziale da realizzare all’interno dell’area: 15841 mq - Numero max di piani (in caso di concessione convenzionata): 4

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