PREFAZIONE
La Disputatio contra Acephalos del diacono romano Rustico, scritta fra il 553 e il 564, è dedicata alla polemica contro l’eresia monofisita; si presenta come un dialogo, preceduto da un breve prologo, fra due interlocutori, un ortodosso (indicato con il nome dell’autore) ed un eretico. La discussione si interrompe bruscamente, per cui si ritiene che l’opera sia mutila o incompiuta.
Il presente lavoro, dopo un breve inquadramento dell’opera dal punto di vista storico e culturale ed una ricostruzione della biografia dell’autore, propone uno studio della Disputatio incentrato soprattutto sui suoi contenuti teologici, con particolare riguardo per i termini e i concetti di derivazione filosofica; Rustico conduce infatti la discussione con un approccio logico-razionale che ricorda quello dei trattati teologici di Boezio. Si tratta di un aspetto che distingue la Disputatio contra Acephalos dalla coeva produzione teologica in lingua latina e che la rende quindi un’opera di grande interesse.
L’analisi è seguita dal testo e dalla traduzione italiana.
Per quanto riguarda il testo, poiché non risulta che esistano manoscritti dell’opera, si è riprodotto il testo dell’editio princeps, cioè l’Antidotum contra omnium fere saeculorum haereses pubblicato da Sichardus nel 1528; le correzioni apportate al testo di Sichardus sono state segnalate in nota. Si è mantenuto comunque nel testo il riferimento alle colonne della Patrologia Latina dal momento che l’edizione di riferimento per la Disputatio è quella di PL LXVII, 1167D-1254A, che riproduce l’edizione settecentesca di Gallandi.
Quella qui presentata è la prima traduzione integrale dell’opera, anche se ampie sezioni sono state recentemente tradotte da R. Spataro in appendice alla sua monografia sulla teologia di Rustico. Si deve tenere presente a questo proposito che i numerosi problemi testuali e lo stile arduo rendono talvolta la Disputatio di difficile lettura; in alcuni casi persino la ricostruzione del pensiero stesso dell’autore è problematica e di conseguenza anche la traduzione presentata è da considerarsi, per molti passi, tutt’altro che sicura.
Del resto si tratta di un’opera poco nota e poco studiata: nonostante che l’importanza della riflessione di Rustico sia stata riconosciuta da studiosi come Grillmeier e Simonetti, infatti, la letteratura sulla Disputatio rimane molto scarsa. Molti aspetti, anche importanti, dell’opera restano, quindi, ancora da approfondire.
