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P ROGETTAZIONE DELLA NUOVA PASSERELLA “G UALANDI ” A P ISA

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Academic year: 2021

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P ROGETTAZIONE DELLA NUOVA PASSERELLA “G UALANDI ” A P ISA

(Design of the new footbridge “Gualandi” in Pisa) Tesista: D AVIDE T ONELLI (davide.tonelli86@gmail.com)

Relatori: Prof. Ing. Maurizio Froli, Prof. Ing. Massimo Dringoli, Prof. Ing. Nunziante Squeglia, Prof. Ing. Giampaolo Munafò, Ing. Leonardo Lani.

R IASSUNTO ANALITICO

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IGURA

(1) Mappa di Pisa con ubicazione della “Nuova Passerella Gualandi”

L’idea di progettare un collegamento nel centro storico pisano, per la precisione una “congiunzione”

tra le due arterie viarie cittadine di via Santa Maria e via Sant’Antonio, ha origini antiche.

Il primo ponte ubicato in tale zona sorse alla fine del XII secolo, per ragioni di lotte intestine tra le famiglie nobili della città. Con il declino di Pisa - la sconfitta della Meloria ad opera dei genovesi, la drastica ridu- zione dei commerci, il calo demografico ed infine la conquista fiorentina - le infrastrutture urbane cittadine andarono deteriorandosi ed il ponte in questione crol- lò, agli inizi del XV sec.

Da allora più volte si è proposto di ricostruire quel collegamento, per i motivi più vari: nel 1825 si vole- va realizzare un ardito ponte metallico sospeso a tre travate, nel 1852 il primo Piano Regolatore della città prevedeva un ponte in ferro con quella precisa collo- cazione, nel 1857 se ne dette una nuova versione; più recentemente, nel 1967, vi venne realizzata una pas- serella carrabile per far fronte alle esigenze di comu-

nicazione tra le due rive dell’Arno, sorte a seguito del devastante alluvione del ’66. Nel 1975 questa passerella fu demolita per i suoi caratteri di provvisorietà e da quel momento in poi nessun altro in- tervento è stato fatto su quel sito.

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IGURA

(2) Struttura a doppio ordine di ar- chi contrapposti ribassati: soluzione adottata per la “Nuova Passerella Gualandi”

Ma i propositi di ricostruzione hanno avuto segui- to: una nuova passerella ciclo-pedonale dotata di forte eleganza formale, con struttura metallica ed impalcato e parapetto vitrei, è ciò che l’ex-soprintendente ai be- ni culturali arch. Malchiodi intendeva realizzare per dar vita ad un percorso museale cittadino, unitario ed organico. Un’opera questa, posta a collegamento di due importanti vie urbane, che per la sua stessa ubi- cazione sarebbe anche in grado di favorire il recupero della residenzialità nel centro storico, il miglioramen- to della qualità della vita degli abitanti e lo sviluppo in generale dei quartieri di Santa Maria e Sant’Antonio, putroppo oggi poco o per niente inclusi nelle dinami- che della vita cittadina.

La mia tesi si inserisce in questo disegno di am- pio respiro, prefiggendosi l’obiettivo di sviluppare la progettazione della passerella ciclo-pedonale in tutte le sue forme: una breve ricostruzione storica

precede lo studio della ricerca della forma e le fasi di progetto e verifica strutturale e geotecnica.

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(3) La “Nuova Passerella Gualandi”, vista dall’inizio del Lungarno Pacinotti

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(4)  La “Nuova Passerella Gualandi”, vista dalla fine del Lungarno Gambacorti

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