93
Conclusioni
Nel presente lavoro di tesi sono state analizzate inizialmente le specifiche di progetto delle bobine phased-array per Risonanza Magnetica evidenziando quelle relative ai disaccoppiamenti geometrico ed elettrico, proponendo sia un sistema con preamplificatori a bassa impedenza di ingresso per massimizzare quello elettrico, sia un metodo che sfrutta la parziale sovrapposizione delle spire che compongono l’ array per massimizzare quello geometrico. Successivamente si sono analizzati i vari algoritmi di ricostruzione, puntando l’ attenzione, in particolare, su due di questi.
Il primo, Sum of Squares, è risultato quello che più si avvicinava al rapporto segnale-rumore massimo, arrivando ad un 90% dello stesso, e presentava una complessità computazionale irrisoria, portando a risultati in tempo reale. Questi punti di forza ne hanno fatto l’ algoritmo più usato nelle tecniche di ricostruzione, rivelando, però, dei problemi con immagini a basso campo e rumori di fondo diversi,
94
come quelle messe a disposizione dall’ Esaote Biomedica. Per tale motivo si è sviluppato un algoritmo di equalizzazione del rumore di fondo, dove le immagini più rumorose vengono “ pesate” di meno nella ricostruzione dell’ immagine globale.
Il secondo algoritmo, invece, permette una stima del campo RF direttamente dalle immagini, grazie all’ utilizzo di filtraggi di smoothing. In tale caso si trova una curva di sensibilità della bobina molto simile al campo RF ma si ha la presenza di evidenti artefatti “ a stella” . Per ovviare a ciò si sono usate delle finestre di Hanning di diverse grandezze che hanno permesso il raggiungimento del risultato ottimo all’ aumentare del numero di bobine che compongono il phased-array.
Proprio per questo motivi, Esaote Biomedica s.p.a. (Genova) ha scelto l’ implementazione di questo algoritmo per la ricostruzione di immagini.