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“PROGETTO GROTTE”

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA

Dipartimento di scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo

in collaborazione con il Gruppo Grotte Recanati

“PROGETTO GROTTE”

11° stage formativo

a. a. 2012/2013

(2)

Calendario degli incontri

• 21

marzo-

presentazione del corso - L’ambiente ipogeo come laboratorio didattico –

(Campagnoli M., Marozzi N., Nicolini P., Pandolfi S.)

• 25

marzo-

La speleogenesi

(Marozzi N.)

Lo speleologo e i suoi attrezzi in

ambienti naturali e artificiali

(Campagnoli M.) (Campagnoli M.)

• 7

aprile (domenica)

- Escursione in grotta (facoltativa)

• 12

aprile

- La documentazione delle attività

(Campagnoli D.)

• 15

aprile

– Biospeleologia

(Pandolfi S.)

• 22

Aprile

– Verifica

(3)

Esperti, supervisori, docenti e tutor:

• dott. Daniele Campagnoli

• dott. Marco Campagnoli

• dott.ssa Nadia Marozzi

• dott.ssa Sabrina Pandolfi

• dott.ssa Clara Maccari

• Dott.ssa Annamaria Marini

• Dott.ssa Mara Simonelli

• Prof.ssa Maria Grazia Taffi

• Prof.ssa Maria Grazia Taffi

• Prof.ssa Paola Nicolini

• Prof. Federico Buonanno

Coordinatore del Progetto Grotte

• Prof.ssa Paola Nicolini nicolini@unimc.it tutor

• Dott.ssa Sabrina Pandolfi sabrina.pandolfi@unimc.it

(4)

Collaborazione con l’Università di Macerata nel “Progetto grotte”

• Complesso ipogeo di Frasassi (Genga)

• Esperienze didattiche del GGR con le scuole e confronto con altre realtà speleologiche

• Legge regionale sulla speleologia

• Legge regionale sulla speleologia

• Dialogo --- Programmazione condivisa, negoziata

• Implicazione didattico-formativa di un

percorso scolastico centrato sulla scoperta

dell’ambiente ipogeo

(5)

• mappa mentale

• disegno su foglio (breve descrizione collettiva)

• consegna sulla documentazione

(6)

Esperienze

• Scuole del territorio di ogni ordine e grado

• Associazioni varie

• Corsi di introduzione alla speleologia

(7)

Visione costruttivista - il soggetto, nel tentativo di dare significato al mondo naturale e sociale, costruisce la propria conoscenza elaborando connessioni con quanto già presente - cognizione si realizza in una dimensione interpsichica e intrapsichica; interazione tra concetti spontanei e concetti scientifici (Vygotskji, 1934)

Attraverso l’esplorazione della realtà il bambino si costruisce una conoscenza

conoscenza intuitivaintuitiva del mondo.

Le teorie che il bambino si costruisce gradualmente cambianocambiano, in funzione del progressivo arricchimento della sua conoscenza del mondo.

Dapprima basate su interpretazioni grossolaneinterpretazioni grossolane, basate su aspetti vistosi ed esteriori, tali teorie si avvicinano mano a mano a modelli di modelli di spiegazione

spiegazione culturalmente mediati e complessi.culturalmente mediati e complessi.

(8)

Scuola

BAMBINO Università

Territorio

(9)

Presupposti teorici

Riconoscimento del patrimonio di saperi del bambino

Strumenti di rilevazione delle teorie ingenue

Modalità esperenziale ed interattiva

Il ricorso ad una metodologia scientifica di

Il ricorso ad una metodologia scientifica di insegnamento-apprendimento

La discussione in gruppo e la co-costruzione di saperi

L’esperto come risorsa: un ponte tra la

conoscenza dei discenti e il sapere scientifico

(10)

Riconoscimento del patrimonio di saperi del bambino - Strumenti di rilevazione delle teorie

ingenue

(11)

Mappe mentali

estratto da http://www.lemappedelpensiero.it/wordpress/le-mappe-mentali/

(12)

Mappe concettuali

(13)

Modalità esperenziale e interattiva

Andare alla scoperta

curiosità

Porsi domande Formulare

ipotesi domande

ipotesi

Toccare con mano, esplorare con i

sensi

(14)
(15)

La mediazione dell’esperto:

un’esperienza cristoforiana

(16)
(17)

L’esperto come risorsa: un ponte tra la

conoscenza dei discenti e il sapere scientifico

• Crea un clima di fiducia

• Si aggancia alle teorie ingenue

• Fornisce definizioni

• Introduce linguaggio tecnico

• Stimola la curiosità

• Stimola la curiosità

(oggetti, materiali, esperienze)

• Punto di vista condiviso che tiene conto delle diverse

posizioni

Gruppo classe = comunità di ricerca

(18)

“Il ruolo delle teorie ingenue nella costruzione dei concetti scientifici”

un’esperienza nella scuola primaria

• Vygotskij (1934) : lo sviluppo dei concetti scientifici … deve poggiare inevitabilmente su un certo livello di

maturazione dei concetti spontanei

RICONOSCERE INSEGNANTE

ACCOGLIERE ESPERTO

AFFRONTARE

TEORIE INGENUE

(19)

Alcune riflessioni…

Ritrovare una parte delle proprie conoscenze nei concetti e nelle terminologie nuove che gli vengono proposte incontrandosi a metà strada (Nicolini P. 1999)

Z.S.P. – luogo della negoziazione sociale dei significati … insegnanti ed esperti, assieme agli allievi , si appropriano insegnanti ed esperti, assieme agli allievi , si appropriano delle reciproche operazioni e interpretazioni

INTERIORIZZAZIONE = processo costruttivo che vede la

costruzione di nuove e più potenti strutture cognitive a livello

interpsicologico nelle relazioni sociali le quali, interagendo

con quelle già presenti a livello intrapsicologico, danno luogo

ad un processo interiore di costruzione del sapere

(20)

Insegnante esperto = sostengono le

reciproche professionalità e, così facendo,

mostrano ai bambini, in modo indiretto, il

raccordo sempre possibile tra il mondo

raccordo sempre possibile tra il mondo

scolastico e la comunità esterna.

(21)

Un’esperienza nella scuola dell’infanzia

(di Paoletti A.)

• Rilevazione teorie ingenue (3 domande: come immagini le grotte?Come si sono formate?Vi abita qualcuno?)

• Realizzazione mappe concettuali

• Le regole delle grotte

• La grotta in sezione

Introdurre ad una

rappresentazione scientifica mediante diversi canali

sensoriali

• La grotta in sezione

• Le parole dell’ambiente ipogeo

• Visita alla grotta

• Il collage del “Mondo di sotto”

• Piccolo dizionario delle grotte

sensoriali

Scuola infanzia Sbriscia – Jesi – 5 anni

(22)
(23)

La storia nel pozzo

laboratorio di didattica archeologica – scuola media

“M.L.Patrizi” Recanati

• Soggetti - 52 studenti di classe prima.

• Finalità

conoscere la storia locale la ricerca storico-didattica apprendimento laboratoriale approccio critico ai beni culturali

collaborazione tra scuola, Sopraintendenza ai beni archeologici, associazione speleologica ricerca e sperimentazione

• Azioni

Il sito di Potentia – cavità artificiali laboratorio archeologico

(24)

Storia della speleologia - Le caverne e l’uomo - Le grotte nella cultura antica - Le prime esplorazioni - La moderna

speleologia

Grotte e fenomeni carsici - Origini delle grotte - Fenomeni superficiali- Le concrezioni

superficiali- Le concrezioni

Equipaggiamento e tecnica esplorativa – Vestiario - Tipi di illuminazione - Attrezzatura individuale e di progressione

Organizzazione di un’escursione in grotta: programmazione

del lavoro da svolgere, formazione delle squadre, divisione

degli incarichi -Presentazione della grotta in cui avverrà

l’escursione

(25)

Bibliografia

Nicolini P. (a cura di), Conoscere il corpo. Rappresentazioni dei bambini e mediazione culturale nell’insegnamento delle scienze, Franco Angeli, 1999 Giglioli, A., Collinassi, G. Le mappe per apprendere, 2001.

Nicolini P., Campagnoli A., “Progetto grotte”, in Bambini, n.2/febbraio 2010, pp. 19-23

Nicolini, P., Pandolfi, S. (a cura di), Comprendere l’ambiente: riflessioni Nicolini, P., Pandolfi, S. (a cura di), Comprendere l’ambiente: riflessioni teoriche e buone pratiche in ecosistemi ipogei, Bergamo: Spaggiari, 2012 Pandolfi S., Il ruolo delle teorie ingenue nella costruzione dei concetti scientifici, tesi di laurea non pubblicata in Psicologia dell’educazione, Facoltà di Scienze della formazione, Università di Macerata, a.a.

2001/2002

Paoletti A. II mondo di sotto: viaggio al centro della Terra, Tesi di laurea non pubblicata in Psicologia dell’Educazione, Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Macerata, a.a. 2007/2008

Vygotskij Lev S. (1934), Pensiero e linguaggio, trad. it., Laterza, 1990

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