RIASSUNTO
Verosimilmente i nostri antenati cacciatori-raccoglitori sopravvi- vevano con un introito di sale molto limitato. Ancora oggi i mem- bri di comunità rurali primitive che si trasferiscono in ambienti urbani aumentano l’assunzione di sale e, fra loro, gli individui sensibili al sale vanno soggetti a un aumento della pressione ar- teriosa correlato all’età, fino a sviluppare ipertensione. Questo articolo passa in rassegna le nostre conoscenze sui meccanismi fisiologici di eliminazione del sale e sulla regolazione del volume plasmatico, sul consumo del sale nell’evoluzione umana, sull’as- sunzione di sale in relazione alla prevalenza dell’ipertensione e sui risultati degli interventi finalizzati a diminuire entrambi. Infine, si discutono le attuali ipotesi sui meccanismi di pressione seletti- va che possono aver favorito lo sviluppo di un genotipo sensibile al sale e allo sviluppo di ipertensione. Come geni “parsimoniosi”
(thrifty), possono aver sostenuto i risparmiatori di energia in tem- pi di carestia, ma ora causano obesità e diabete di tipo 2, altri geni “assetati” (thirsty), agendo sulla ritenzione di sale e acqua, potrebbero avere favorito nel passato il superamento di situa- zioni di deplezione di volume, specialmente quando combinate a stress di varia origine, ma essere oggi causa di ipertensione e dei relativi danni d’organo nell’età post-riproduttiva.
SUMMARY
A phylogenetic approach to salt and hypertension
Our hunting-gatherering ancestors may have survived on a lim- ited salt intake. Today’s rural dwellers, when they move to urban environments, increase salt intake and the salt-sensitive among them become prone to age-related increase in blood pressure and hypertension. This review deals with the current knowledge of the mechanisms regulating salt disposal and plasma volume, salt consumption in human evolution, salt intake and preva- lence of hypertension and the outcome of interventions aimed at modulating both. Finally, it discusses hypotheses on selective pressure that may have favored the emergence of a salt sensi- tive, hypertensive genotype. Similarly to “thrifty” genes, which supported energy savers in times of scarcity but may now be causing obesity and type 2 diabetes, “thirsty” genes, by acting on salt and water retention, might have helped individuals sur- vive the challenge of volume-depleting illnesses, especially when combined with stress-inducing situations, but may now cause high blood pressure and related target-organ damage in the post-reproductive age.
Rassegna
Sale e ipertensione:
un approccio filogenetico
M. Porta 1 , M. Tomelini 1 , E. Borgo 1 , A. Brescianini 1 , A. Lev-Ran 2*
1
Dipartimento di Medicina Interna, Università di Torino;
2