Gli imballaggi in carta possono essere riciclati innumerevoli volte: oggi, infatti, i due terzi degli imballaggi usati rientrano nel ciclo produttivo, come previsto dall’economia circolare.
In questo modello lo smaltimento dei rifiuti è ridotto al minimo,
prolungando la durata dei prodotti, promuovendo e incentivando il
loro riuso e la loro riparazione e, qualora non fosse possibile,
riciclando gli scarti per farli rientrare nel ciclo di produzione.
Grazie al lavoro dell’industria cartaria solo il 12% del legname mondiale è destinato alla produzione di carta e grazie alle nuove tecnologie il consumo energetico negli ultimi dodici anni è calato del 20%.
Comieco è il consorzio formato dai produttori, gli importatori e i trasformatori di imballaggi in carta e cartone ed ha l’obiettivo, quindi, di riciclare questa tipologia di rifiuto, attraverso la gestione del sistema della raccolta e dell’avvio a riciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta comunale.
In Italia ad oggi ricicliamo l’80% degli imballaggi in carta e cartone prodotti, quindi abbiamo già superato gli obiettivi europei del 2025…ora puntiamo all’85% entro il 2030!
La prima tappa del viaggio di riciclo ci conduce alla piattaforma di selezione, dove i rifiuti in carta e cartone vengono privati dei materiali estranei e suddivisi per tipologia e qualità, in modo manuale, meccanico o addirittura con lettori ottici.
A questo punto la carta da macero viene pressata in balle da inviare alla cartiera per la lavorazione.
Nella prima fase di lavorazione le balle di carta vengono messe a macerare in acqua in un
macchinario chiamato pulper (spappolatore), che sfalda la carta riducendola in fibre elementari.
In questa fase eventuali materiali estranei ancora presenti vengono a galla ed eliminati. Il resto della carta, a cui si aggiunge ancora acqua fino a raggiungere la
proporzione di 99 parti di acqua e 1 parte di fibra, viene avviato alla fase successiva di
lavorazione.
La poltiglia ottenuta viene poi iniettata su una tela con fori molto piccoli e, grazie alla gravità e ad un meccanismo di aspirazione, inizia ad asciugarsi e a formare delle strutture intrecciate.
Quello che diventerà presto un foglio di carta scorre attraverso una serie di rulli per rimuovere tutta l’acqua in eccesso, ancora filtrato ed infine steso su un nastro trasportatore.
Il foglio passa attraverso una serie di cilindri riscaldati per perdere umidità e viene poi arrotolato in enormi bobine da circa 10 tonnellate
destinate all’industria cartotecnica.
Nelle cartotecniche la carta riciclata viene ulteriormente lavorata e, in base al suo utilizzo finale, vengono modificati il suo punto di bianco, il rapporto percentuale tra materia prima vergine e riciclata, la consistenza, la lucidità, la grammatura.
La trasformazione finale in nuovi prodotti prevede anche processi di stampa, fustellatura, piegatura, incollamento e applicazione di rifiniture.
Il ciclo del riciclo di carta e cartone si chiude così con nuove scatole o nuovi oggetti di uso quotidiano che rientrano nel mercato pronti a ricominciare il cammino: la parola rifiuto si è trasformata in risorsa ed il problema in soluzione!
La carta si ricicla e rinasce.
Garantisce Comieco.
Dati e immagini sono tratti da: Green Learning 360° - Regione Lazio e Comieco