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Come anticipato nella lezione precedente, dimostreremo ora che la relazione di congruenza modulo m in Z è compatibile sia con l’operazione di somma che con l’operazione di prodotto fra interi.

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(1)

Matematica Discreta

Lezione del giorno 26 aprile 2010

Come anticipato nella lezione precedente, dimostreremo ora che la relazione di congruenza modulo m in Z è compatibile sia con l’operazione di somma che con l’operazione di prodotto fra interi.

Compatibilità della congruenza modulo m con la somma: se ac (mod m), e se bd (mod m) allora m è divisore delle differenze a-c, b-d, dunque a-c=mk, b-d=mh (con k,h interi), da cui:

(a+b)-(c+d)=m(h+k)

ossia m è divisore della differenza (a+b)-(c+d) e si conclude che (a+b)(c+d) (mod m);

Compatibilità della congruenza modulo m con il prodotto: con le stesse notazioni, si ha:

(ab)-(cd)=a(b-d)+d(a-c)=m(ah+dk)

ossia m è divisore della differenza (ab)-(cd) e si conclude che (ab)(cd) (mod m).

Come detto nella lezione precedente, la compatibilità di somma e prodotto di interi con la relazione di congruenza modulo m permette di definire 2 operazioni indotte di somma e prodotto di classi nell’insieme Z

m

:

[a]+[b] = [a+b] [a][b] = [ab]

Esempio.

Consideriamo l’insieme Z

4

delle 4 classi di congruenza modulo 4:

Z

4

= {[0],[1],[2],[3]}

Se costruiamo la tavola operazionale della somma fra classi (rispetto all’ordine [0],[1],[2],[3]) otteniamo la seguente matrice 4x4:



 



 

] 2 [ ] 1 [ ] 0 [ ] 3 [

] 1 [ ] 0 [ ] 3 [ ] 2 [

] 0 [ ] 3 [ ] 2 [ ] 1 [

] 3 [ ] 2 [ ] 1 [ ] 0 [

(per calcolare per esempio [2]+[3] si calcola [2+3]=[5]=[1], notando che 1 è il resto della divisione di 5 per il modulo 4, etc….)

Se invece costruiamo la tavola operazionale del prodotto fra classi (rispetto all’ordine [0],[1],[2], [3]) otteniamo la seguente matrice 4x4:



 



 

] 1 [ ] 2 [ ] 3 [ ] 0 [

] 2 [ ] 0 [ ] 2 [ ] 0 [

] 3 [ ] 2 [ ] 1 [ ] 0 [

] 0 [ ] 0 [ ] 0 [ ] 0 [

(per calcolare per esempio [2][3] si calcola [23]=[6]=[2], notando che 2 è il resto della divisione di 6 per il modulo 4, etc….)

Proprietà che si trasmettono da un’operazione all’operazione indotta.

Torniamo al caso generale di un insieme A in cui sono definite sia una relazione di equivalenza R che un’operazione * compatibile con R, in modo che nell’insieme quoziente A/R delle classi di equivalenza sia definita un’operazione indotta * fra le classi.

Notiamo che in tale caso molte proprietà dell’operazione * dell’insieme A si trasmettono all’analoga operazione * dell’insieme delle classi A/R:

1) se l’operazione * in A é associativa, l’operazione indotta * in A/R é anch’essa associativa. Infatti, date 3 classi [a],[b],[c] si ha (sfruttando la proprietà associativa valida in A):

[a]*([b]*[c]) = [a]*[b*c] = [a*(b*c)] = [(a*b)*c] = [a*b]*[c] = ([a]*[b])*[c]

(2)

2) se l’operazione * in A é commutativa, l’operazione indotta * in A/R é anch’essa commutativa.

Infatti, date 3 classi [a],[b],[c] si ha (sfruttando la proprietà commutativa valida in A):

[a]*[b] = [a*b] = [b*a] = [b]*[a]

3) se esiste l’elemento neutro eA rispetto all’operazione *, allora esiste anche l’elemento neutro nell’insieme delle classi A/R rispetto all’operazione indotta * ; inoltre tale elemento neutro é la classe [e]. Infatti per ogni classe [a] si ha:

[a]*[e] = [a*e] = [a] ; [e]*[a] = [e*a] = [a]

4) se un elemento aA é simmetrizzabile rispetto all’operazione * con simmetrico a’A, allora la classe [a] é simmetrizzabile nell’insieme delle classi A/R rispetto all’operazione indotta * ed il suo simmetrico é la classe [a’]. Infatti si ha :

[a]*[a’] = [a*a’] = [e] = elemento neutro di A/R; [a’]*[a] = [a’*a] = [e] = elemento neutro di A/R In particolare:

- se A é monoide rispetto all’operazione *, anche A/R é monoide rispetto all’operazione indotta * - se A é gruppo rispetto all’operazione *, anche A/R é gruppo rispetto all’operazione indotta * Inoltre se A è monoide (rispettivamente gruppo) commutativo anche A/R lo é.

Applichiamo le considerazioni precedenti all’insieme Z

m

delle classi di congruenza modulo m, in cui abbiamo definito le operazioni di somma e prodotto di classi, indotte dalle operazioni di somma e prodotto fra interi.

Vediamo quali proprietà hanno tali operazioni.

Essendo Z un gruppo commutativo rispetto all’operazione di somma (con elemento neutro 0 e con simmetrico di un elemento a uguale all’opposto –a) per le osservazioni precedenti si ottiene che l’insieme Z

m

delle classi di congruenza modulo m é un gruppo commutativo rispetto all’operazione di somma fra classi (l’elemento neutro sarà [0] e il simmetrico di una classe [a]

sarà la classe [-a]).

Invece essendo Z solo un monoide commutativo rispetto all’operazione di prodotto (con elemento neutro 1) per le osservazioni precedenti si ottiene che l’insieme Z

m

delle classi di congruenza modulo m é un monoide commutativo rispetto all’operazione di prodotto fra classi (l’elemento neutro sarà [1]).

Per quanto riguarda l’operazione di somma fra classi in Z

m

, possiamo notare che per calcolare il simmetrico (sempre rispetto alla somma) di una classe [a] scelta fra le classi {[0], [1],..., [m-1]}, vi é una regola pratica molto semplice:

- se [a] = [0], il suo simmetrico é [0] (l’elemento neutro ha come simmetrico sé stesso)

- se [a]  [0] (quindi se a=1,2...,m-1) allora il simmetrico di [a] é la classe [m-a] (infatti sommando [a] con [m-a] si ottiene [a]+[m-a] = [a+m-a] = [m] = [0] = elemento neutro, perché r=0 é il resto della divisione di m per m).

Per esempio in Z

100

il simmetrico di [48] é [100-48] = [52].

Abbiamo detto che rispetto all’operazione di prodotto di classi, l’insieme Z

m

é un monoide commutativo (con elemento neutro [1]), perché tale è Z rispetto al prodotto.

Tale monoide Z

m

non è un gruppo: possiamo infatti notare che [0] non é certamente simmetrizzabile rispetto al prodotto fra classi, in quanto non può esistere il simmetrico di [0], perché il prodotto di [0] per qualunque classe dà come risultato sempre [0] (quindi non si ottiene mai [1] che é l’elemento neutro).

Se esaminiamo per esempio la tavola operazionale del prodotto in Z

4

(vista in precedenza) si

verifica che gli unici elementi simmetrizzabili sono [1] e [3].

(3)

Resta da risolvere un problema generale: nel monoide Z

m

(rispetto all’operazione di prodotto fra classi) quali sono gli elementi simmetrizzabili e come si calcola il loro simmetrico (cioé il loro inverso) ?

Ricordiamo anche che l’insieme degli elementi simmetrizzabili del monoide Z

m

é un gruppo (indicato con Z

m

*) rispetto alla stessa operazione di prodotto fra classi (ed é ovviamente commutativo anch’esso).

Abbiamo già notato che [0] non é certamente simmetrizzabile rispetto al prodotto fra classi, dunque gli elementi simmetrizzabili nel monoide Z

m

sono da cercare fra le classi diverse da [0], cioé fra le classi [1],..., [m-1].

Il prossimo risultato caratterizza fra queste classi quali sono simmetrizzabili:

Teorema. Una classe [a] del monoide Z

m

, con il rappresentante a scelto fra 1,...,m-1, é simmetrizzabile rispetto al prodotto fra classi  il rappresentante a della classe é coprimo con il modulo m (ossia mcd(a,m)=1).

Dimostrazione:

(): Se [a] é simmetrizzabile, esiste il suo simmetrico [b] tale che [a][b]=[ab]=[1], dunque si ha la congruenza:

ab1 (mod m)

ossia m è un divisore della differenza (ab-1) dunque esiste un intero k tale che (ab-1)=mk, ossia:

1=ab-(mk)=ab+m(-k)

Si ottiene che 1 é combinazione lineare di a,m con coefficienti interi relativi b,-m, e ricordando che il mcd(a,m) é la minima combinazione lineare positiva di a,m (si ricava dalla dimostrazione del Teorema di esistenza del massimo comune divisore) si deduce che 1=mcd(a,m) e si ha la tesi.

(): Se 1=mcd(a,m), allora, per una proprietà del massimo comune divisore, 1 é combinazione lineare di a,m a con opportuni coefficienti interi relativi x,y

1=ax+my

Da ciò si ha ax-1=m(-y), dunque m é divisore della differenza (ax-1), ossia si ha la congruenza:

ax1 (mod m)

dunque in Z

m

sono uguali le classi [ax]=[1]

da cui [a][x]=[1]=elemento neutro, e si conclude che [a] é simmetrizzabile (con simmetrico [x]) cioé la tesi.

Il Teorema precedente risolve non solo il problema di caratterizzare quali sono gli elementi simmetrizzabili del monoide Z

m

rispetto al prodotto di classi, ma per ognuno di essi illustra un algoritmo per calcolare l’inverso (cioè il simmetrico):

1) data una classe [a][0] in Z

m

si calcola (con l’algoritmo Euclideo) il mcd(a,m) 2) se mcd(a.m)>1 allora si conclude che [a] non é simmetrizzabile

3) se mcd(a,m)=1, allora [a] è simmetrizzabile, ed il suo simmetrico è [x] dove x è il coefficiente di a nella rappresentazione di 1 come combinazione lineare di a,m a coefficienti interi relativi:

1 = ax+my  [a]

-1

=[x]

Per il calcolo del coefficiente x (e quindi dell’inverso di [a]) si può usare egualmente l’algoritmo Euclideo delle divisioni successive.

Sappiamo che, dato un qualunque monoide A (rispetto ad una operazione *), il suo sottoinsieme A*, contenente gli elementi simmetrizzabili, è un gruppo rispetto alla stessa operazione.

In particolare, dato il monoide Z

m

={[0], [1], …., [m-1]} delle classi di congruenza modulo m

(rispetto all’operazione di prodotto di classi), abbiamo dimostrato che gli elementi simmetrizzabili

sono le classi con rappresentante a compreso fra 1,2,…..,m-1, tali che a,m siano coprimi.

(4)

Dunque il sottoinsieme degli elementi simmetrizzabile di Z

m

: Z

m

* = {[a] Z

m

/ a=1,2,….,m-1; a,m coprimi}

È un gruppo, rispetto all’operazione di prodotto di classi: ovviamente la sua cardinalità coincide con la funzione di Eulero (m) del modulo m:

 Z

m

* = (m) Esempio.

Dato il monoide Z

9

delle classi di congruenza modulo 9 rispetto all’operazione di prodotto di classi:

Z

9

= {[0],[1],[2],[3],[4],[5],[6],[7],[8]} (di cardinalità 9)

il gruppo degli elementi simmetrizzabile contiene le classi con rappresentante compreso fra 1 e 8 e coprimo con 9 ossia:

Z

9

*= {[1],[2],[4],[5],[7]} (di cardinalità (9)=6)

Ricordiamo i dettagli dell’algoritmo Euclideo delle divisioni successive (che, come detto, si può utilizzare anche per calcolare il simmetrico nel caso di un elemento simmetrizzabile del monoide Z

m

rispetto all’operazione di prodotto di classi).

Siano dati i numeri naturali a,b (con a>b): si effettua una prima divisione di a (dividendo) per b (divisore) ottenendo quoziente q

1

e resto r

1

, dove q

1

, r

1

sono interi 0, con r

1

<b; si effettuano poi successive divisioni con la regola seguente: effettuata la divisione numero k, se il resto è 0 l’algoritmo si arresta, mentre se il resto è >0 si effettua un’ulteriore divisione numero k+1, in cui il dividendo e il divisore sono rispettivamente il divisore e il resto della divisione numero k; l’ultimo resto non nullo è il mcd(a,b).

Schematizzando:

a=bq

1

+r

1

(q

1

0, 0<r

1

<b) b=r

1

q

2

+r

2

(q

2

0, 0<r

2

<r

1

) r

1

=r

2

q

3

+r

3

(q

3

0, 0<r

3

<r

2

) .

.

r

n-3

=r

n-2

q

n-1

+r

n-1

(q

n-1

0, 0<r

n-1

<r

n-2

) r

n-1

=mcd(a,b) r

n-2

=r

n-1

q

n

+r

n

(q

n

0, r

n

=0)

Parallelamente si possono calcolare i coefficienti interi relativi x,y tali che mcd(a,b)=ax+by nel modo seguente:

si costruiscono le 2 successioni di numeri interi relativi

s

0

,s

1

,…..,s

n

; t

0

,t

1

,….,t

n

(dove n é il numero di divisioni dell’algoritmo Euclideo) ponendo

s

0

=1, s

1

=0, s

i

=s

i-2

-s

i-1

q

i-1

(per ogni i>1);

t

0

=0, t

1

=0, t

i

=t

i-2

-t

i-1

q

i-1

(per ogni i>1)

dove q

i-1

è il quoziente della divisione numero (i-1) nell’algoritmo Euclideo.

Basta poi porre x=s

n

,y=t

n

per avere i coefficienti x, y (x è il coefficiente di a; y quello di b).

Esempio.

Verifichiamo se [33] è simmetrizzabile nel monoide Z

89

(rispetto al prodotto di classi) e in caso affermativo calcoliamone il simmetrico.

Calcoliamo il mcd(88,33). Utilizzando l’algoritmo Euclideo si effettuano n=5 divisioni con i seguenti valori di quoziente e resto:

q

1

=2, r

2

=23; q

2

=1, r

2

=10; q

3

=2, r

3

=3; q

4

=3, r

4

=1; q

5

=3, r

5

=0

Si conclude che mcd(89,33)=r

4

=1, dunque [33] è simmetrizzabile in Z

89

.

(5)

Calcolando le successioni s

i

, t

i

si ottiene s

5

=-10, t

5

=27, dunque la rappresentazione di 1 come combinazione lineare di 89,33 è 1=89x+33y, con x= -10, y=27.

In particolare si ottiene che [33] è simmetrizzabile in Z

89

con simmetrico [27] (perché 27 è il coefficiente di 33 nella combinazione lineare).

Facendo in effetti i calcoli si ottiene [33][27]=[3327]=[891]=[1] (perché 1 è il resto della divisione

di 891 per il modulo 89).

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