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Astronomia e (è) potere Ricci e Schall von Bell alla corte di Pechino

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(1)

Astronomia e (è) potere

Ricci e Schall von Bell alla corte di Pechino

(2)

Le ossa oracolari Shang, 1300 a.C.

Registrazione di una nova o di una cometa?

“Stella ospite”

客星

La prima registrazione accertata di una nova

risale al 532 a.C.

(3)

Le prime dinastie imperiali

Dinastia Qin, 221-206 a.C.

Prima dinastia imperiale;

Rogo dei libri del 213 a.C.: perdita di numerosi testi di

carattere filosofico e legati alla divinazione, quindi anche riportanti informazioni di carattere astronomico...

Dinastia Han, 206 a.C.-220 d.C.

Recupero del pensiero confuciano, che diventa la base su

cui elaborare le strutture imperiali.

(4)

Legame tra macrocosmo e microcosmo:

The Son of Heaven,

天皇

:

«The emperor may be compared to the north polar star, which remains in its place while all the other stars revolve around it.»

In Confucio, Dialoghi II, 1 · V sec. a.C.

« 子曰、政以德、譬如北辰、居其所、而星共之 »

Zĭyuē, zhèng yĭdé, pìrú běichén, jū qísú, ér xīng qí zhī

(5)

Il Purple Forbidden Palace

Le costellazioni circumpolari formano il Purple Forbidden Palace:

Dunhuang manuscript, Tang dynasty, 940 AD. Chinese manuscript Or.8210/S.3326, British Library

(6)

Il Purple Forbidden Palace

.

La distanza di ogni

costellazione dal polo è

rappresentativa

dell’importanza del ruolo ricoperto dal suo alter ego umano.

Ciascuna prende il nome di un incarico governativo, di un rango dell’amministrazione... Il Purple Forbidden Palace rappresenta la proiezione delle dinamiche di potere attraverso cui è guidato l’impero, e la stella polare, attorno a cui tutto ruota, appartiene alla

costellazione dell’Imperatore Celeste (

天皇

).

(7)

Il calendario cinese:

阴阳历

(yīn yáng lì)

Il calendario cinese è un calendario lunisolare: la durata dei mesi è basata sul ciclo lunare, perciò, per mantenere la relazione tra mesi e stagioni, è

necessaria l’aggiunta di un mese intercalare ogni tre anni.

Il calendario è stato più volte oggetto di modifiche: il più antico modello

lunisolare, riformato nel 104 aC. si

basava sul ciclo di Metone (

zhāng),

e l’anno nuovo iniziava con il sorgere delle Pleiadi con il sole [Needham

1959: 245–46].

(8)

Il calendario cinese:

阴阳历

(y ̄in yáng lì)

Oltre che in mesi lunari, ogni anno è diviso in 24

节气

(jiéqì), ciascuno corrispondente a una sezione dell’eclittica

di 15°:

(9)

L’astronomia durante la dinastia Ming · 1368-1644

Utilizza un sistema di coordinate polare-equatoriale:

Precoce modellizzazione dei fenomeni celesti;

Tardo riconoscimento della processione degli equinozi.

Burocratizzazione, l’astronomia è un affare di stato:

Registrazione sistematica di fenomeni celesti;

Osservazioni e speculazioni al di fuori delle istituzioni statali sono scoraggiate e, talvolta, perseguite.

(10)

Il Bureau of Astronomy

Il Bureau of Astronomy, dipendente dal Ministero dei Riti, era responsabile:

1. Della registrazione dei fenomeni celesti;

2. Delle principali questioni statali legate alla divinazione (determinare i giorni fausti e infausti, stabilire le date di

preghiere e sacrifici rituali, molti dei quali legati al succedersi dei jieqi...);

3. Della pubblicazione del calendario.

(11)

Il Bureau of Astronomy

Il Bureau of Astronomy si trova verso la fine della dinastia in uno stato di grande decadenza:

Posizioni ereditarie;

Scarsa conoscenza dei principi alla base del calendario;

Difficoltà nella previsione di fenomeni celesti (eclissi).

→ Apertura agli astronomi occidentali

(12)

Matteo Ricci, 1552-1610

Ricci nasce a Macerata nel 1552 da una famiglia nobile.

Entra nel 1571 nella

compagnia del Gesù. Arriva in Cina, a Macao, nel 1582, dove assume le vesti da bonzo.

1589: l’amicizia con lo studioso Confuciano Qu Taisu gli apre le porte della capitale.

Nel 1602 entra a Pechino su

editto dell’imperatore, in abiti di

(13)

Le mappe del mondo di Ricci

Otto planisferi: il primo nel 1584, l’ultimo a Pechino nel 1608;

Introduzione dell’uso dei meridiani e stabilisce fasce climatiche diverse tra i paralleli;

Traduzione dei termini geografici;

Sfericità della terra

http://museospecola.difa.unibo.it/italiano/car_65.html

(14)

21 giugno 1629: la fine dell'astronomia cinese

Errata previsione dell'eclissi del 15 dicembre 1610;

Necessità di revisione del calendario.

→ Imperatore Ch ó ngzh ē n (1628-1644) Previsione dell'eclissi del 21 giugno 1629: gli

astronomi cinesi predicono una durata di due ore, dalle 10:30 alle 12:30. Invece, l'eclisse dura solo 2

minuti, intorno alle 11:30. La predizione dei gesuiti si

rivela corretta.

(15)

Adam Schall von Bell, 1591-1666

Adam Schall von Bell arriva a Macao nel 1621* e lì inizia la sua predicazione.

Nel 1630 è inviato a

Pechino con Giacomo Rho

per contribuire alla riforma

del calendario cinese.

(16)

Adam Schall von Bell, 1591-1666

28 febbraio 1634: Rho e Schall presentano prima copia del nuovo calendario.

A Schall von Bell è assegnata, all'interno del

bureau of astronomy la posizione di “revisore del calendario”.

È probabilmente in questi anni che realizza la mappa celeste

http://www.bo.astro.it/dip/Museum/italiano/car_66

(17)

Schall alla corte Qing

Nel 1644, la dinastia Ming cade…

→dinastia Qing: Shùnzhì 1644-1661

Nel 1645 Schall è posto a capo del bureau of

astronomy, grazie all'esatta predizione dell'eclissi del settembre 1644:

Astrologo e missionario cattolico?

(18)

Astronomia, divinazione e potere

1661, morte di Shunzhi:

1664: Schall, Verbiest e altri gesuiti sono imprigionati, l'accusa è legata alle pratiche divinatorie del bureu of astronomy: i gesuiti hanno mal calcolato i giorni fausti e infausti per i riti funebri

I gesuiti cono condannati all'esilio, tuttavia Verbiest darà

richiamato a Pechino nel 1668.

(19)

Bibliografia

ASLAKSEN HELMER (2000), The Mathematics of the Chinese Calendar

CHAN WING-TSIT (1969), A source book in Chinese philosophy, published by Princeton University Press, Princeton.

CH'EN KENNETH (1939), Matteo Ricci's Contribution to, and Influence on, Geographical Knowledge in China, Journal of the American Oriental Society, Vol. 59, No. 3, pp. 325-359.

DAY JHON (1995), The Search for the Origins of the Chinese Manuscript of Matteo Ricci's Maps, in Imago Mundi, Vol. 47 (1995), pp. 94-117.

D'ELIA PASQUALE M. (1959), The Double Stellar Hemisphere Of Johann Schall Von Bell S.J., in Monumenta Serica, Vol. 18 (1959), pp. 328-359.

LINGFENG LÜ (2007), Eclipses and the Victory of European Astronomy in

China, in East Asian Science, Technology, and Medicine, No. 27, pp. 127-145.

(20)

Bibliografia

MARTZLOFF JEAN-CLAUDE (1993-1994), Space and Time in Chinese Texts of Astronomy and of Mathematical Astronomy in the Seventeenth and Eighteenth Centuries, in Chinese Science, No. 11, pp. 66-92.

NEEDHAM J. (1974), Astronomy in Ancient and Medieval China, in Philosophical Transactions of the Royal Society of London. Series A, Mathematical and

Physical Sciences, Vol. 276, No. 1257, pp. 67-82.

PARPOLA ASKO (2014), Beginnings of Indian and Chinese Calendrical Astronomy, in Journal of the American Oriental Society , Vol. 134, No. 1, pp. 107-112.

PENG-YOKE HO (1969), The Astronomical Bureau In Ming China, in Journal of Asian History, Vol. 3, No. 2 (1969), pp. 137-157.

YI-LONG HUANG (1991), Court Divination And Christianity In The K'ang-Hsi Era, in

Riferimenti

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