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ESTRATTO DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE N. 5 DEL 28/01/2021

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C O M U N E D I C A S A L G R A N D E

PROVINCIA DI REGGIO NELL’EMILIA

Cod. Fisc. e Partita IVA 00284720356 - Piazza Martiri della Libertà, 1 C.A.P. 42013

ESTRATTO DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE N. 5 DEL 28/01/2021

OGGETTO: INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE PRESENTATA DAI GRUPPI CONSILIARI "PD" E "MOVIMENTO 5 STELLE" IN MERITO ALL'UTILIZZO DEI LOCALI DELLA EX BIBLIOTECA .

L’anno duemilaventuno il giorno ventotto del mese di gennaio alle ore 20:30 in Casalgrande, in parte nella sede Municipale e nella solita sala delle adunanze, in parte in videoconferenza. In seguito ad avviso del Presidente del Consiglio, diramato nei modi e nei tempi prescritti dalle disposizioni vigenti, si è riunito il Consiglio Comunale per trattare gli argomenti portati all’ordine del giorno, in seduta pubblica.

Sono presenti i Signori:

DAVIDDI GIUSEPPE CASSINADRI MARCO BARALDI SOLANGE FERRARI LUCIANO CILLONI PAOLA FERRARI LORELLA VACONDIO MARCO VALESTRI ALESSANDRA VENTURINI GIOVANNI GIANPIERO

MAIONE ANTONIO PANINI FABRIZIO

BALESTRAZZI MATTEO DEBBI PAOLO

RUINI CECILIA

STRUMIA ELISABETTA BOTTAZZI GIORGIO CORRADO GIOVANNI

Sindaco Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente

Presenti N. 17 Assenti N. 0

Hanno giustificato l’assenza i consiglieri:

Assiste il Vicesegretario Generale del Comune Sig. Curti Jessica . Assume la presidenza il Sig. Cassinadri Marco.

Il Presidente, constatata per appello nominale la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta per la trattazione degli argomenti scritti all'ordine del giorno.

Vengono designati a fungere da scrutatori i consiglieri Sigg.:

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I presenti sono n. 17.

Sono altresi, presenti il vice sindaco Silvia Miselli e gli assessori Laura Farina, Benassi Daniele e Roncarati Alessia.

Segue il dibattito sotto riportato in merito all’interrogazione presentata dai Gruppi Consiliari "PD" e "MoVimento 5 Stelle" avente il seguente oggetto:

Oggetto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE PRESENTATA DAI GRUPPI CONSILIARI "PD" E "MOVIMENTO 5 STELLE" IN MERITO ALL'UTILIZZO DEI LOCALI DELLA EX BIBLIOTECA

"PRESIDENTE. Passo la parola al consigliere Balestrazzi in quanto il consigliere Bottazzi mi ha informato che sarà lei a presentare l'interrogazione, per l’illustrazione del punto.

BALESTRAZZI. Grazie, grazie Presidente. Sì, presento l’interrogazione ma ovviamente come sapete l'interrogazione è stata scritta con il collega, il gruppo del MoVimento 5 Stelle. Prima di leggere le domande che avete già letto nell’interrogazione io partirei da, diciamo così, due temi, due punti a nostro avviso fondamentali quando si parla dell'edificio dell'ex biblioteca. Il primo è che in quell'edificio come ormai sappiamo, lo sappiamo anche grazie alle nostre interrogazioni e mozioni presentate da inizio consigliatura, come sapete appunto l'edificio ha visto un percorso partecipato, un percorso partecipato che è iniziato nel 2017 e si è concluso nel 2018, un percorso al quale hanno partecipato numerosi cittadini e numerose associazioni, dove si sono trovati, hanno discusso insieme e sono arrivati ad una proposta, una proposta programmatica ma anche una proposta concreta per, diciamo così, appunto riqualificare un edificio che è, non dimentichiamocelo, in centro, nel pieno centro del nostro Comune, alle porte appunto del nostro Comune. Detto ciò appunto, questo precorso io penso che non sia tanto, noi ne stiamo discutendo attualmente in consiglio comunale ma qua non penso sia una questione di gruppo di maggioranza o gruppo di minoranza, tant'è che appunto molti degli attuali consiglieri comunali sia di minoranza che di maggioranza avevano partecipato con voglia e con entusiasmo a portare delle idee concrete appunto per la nostra comunità. Quindi molti di noi che siamo qua stasera sono stati protagonisti anche direttamente di quelle idee che venivano portate appunto per far sì che ci fosse una riqualificazione completa dell'edificio, un percorso partecipato che anche sul sito del nostro Comune abbiamo appunto tutti i documenti, abbiamo i report e le fotografie anche che dimostrano quanto i cittadini di Casalgrande si siano impegnati in primis e, a questo, devo dire grazie, e le associazioni, numerose associazioni si siano impegnate appunto per portare delle idee concrete per il nostro Comune, ci sono appunto tutti i dati come dicevo. Erano state fatte anche delle interviste, delle interviste attraverso un questionario dove veniva chiesto ad ogni singolo cittadino, ad ogni associazione come poter diciamo così migliorare un aspetto che è una struttura sì fisica ma appunto anche un luogo di vissuto dalla comunità perché appunto in centro a Casalgrande, quindi c'è stato un percorso durato un tot di mesi, che ha visto alla fine una stesura di un programma e ha visto anche ovviamente una firma, un accordo, un patto di gestione che metteva insieme appunto tutti gli intenti espressi da tutte le realtà che compongono il nostro territorio che siano realtà associative, che siano appunto singoli cittadini. E questo è il primo punto quindi un percorso partecipato, partecipato e sentito dai cittadini di Casalgrande. L'altro punto sul quale invece ci siamo focalizzati è sicuramente

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che, come dicevo prima, parliamo di una riqualificazione di una struttura quindi dal punto di vista territoriale anche fisico e tecnico, però parliamo di una riqualificazione del centro del nostro Comune, l’intento quindi che si aveva in quel momento era quello di dare anche una visione futura di quello che si sarebbe voluto fare per il centro del nostro paese perché ovvio che, se come era scritto appunto nel programma all'interno dell'edificio dell'ex biblioteca ci sarebbero venute, dovevano appunto esserci sale per, faccio qualche esempio, sala prove musicali, spazio per il coworking, per lo smart working che abbiamo visto essere tanto importante oggi, sale anche per più in generale l’aggregazione culturale e giovanile del nostro Comune, tutte idee che erano state portate dai cittadini dell'associazione di Casalgrande. Quindi si aveva, diciamo così, l'obiettivo anche di dire attraverso questa riqualificazione strutturale dell'edificio “facciamo sì che il nostro centro torni un po' a vivere e che faccia aggregazione”, in poche parole che venisse la gente al centro del nostro Comune, che ci fosse un richiamo proprio anche partecipato dei cittadini, che le singole persone potessero venire in modo anche un po' più numeroso, diciamo così, nel centro del nostro Comune. Una domanda che, rileggendo prima il report di quel percorso, mi è saltato all'occhio, c'era una persona che quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse del centro del nostro Comune, ha risposto “tutti sanno dov'è Casalgrande ma nessuno lo conosce”. Quindi passava anche - poi non era l'unico - passava un po' anche l'idea di come il centro del nostro Comune avesse bisogno di un po' più di vitalità no, quindi di incentivare l'aggregazione, la voglia di partecipare e di farlo vivere di più. E quindi questo era appunto da una parte l'intento, la visione non solo futura ma anche attuale che si voleva avere del nostro Comune, del centro del nostro Comune e dall'altra parte appunto il fatto che fosse stato un progetto, sia stato un progetto partecipato. Questi sono due preamboli che faccio prima di presentare l'interrogazione perché pensiamo sia giusto ricordarlo, non tanto per il progetto in sé, noi non siamo assolutamente contrari a nulla a prescindere, anzi poteva essere migliore e va benissimo, se ne può discutere insieme, si possono sempre trovare idee migliori ed anche proposte migliori però l'importanza della partecipazione e della visione sia presente che futura che si voleva dare al nostro Comune, alle associazioni, ai cittadini del nostro Comune pensiamo appunto sia importante sottolinearlo. Quindi io procedo con la lettura delle domande, delle interrogazioni che direi sono state scritte, pensiamo, in modo abbastanza diretto e appunto il gruppo del Partito Democratico e del MoVimento 5 Stelle interrogano il sindaco e la Giunta per sapere se la scelta di trasferire da Scandiano la sede della Polizia Municipale dell'Unione Tresinaro Secchia è frutto di una proposta avanzata dal Comune di Casalgrande o è una richiesta formulata dall'Unione; in cosa consiste esattamente il progetto di ristrutturazione che viene definito dagli articoli di stampa ancora in fase progettuale avanzata; quali uffici e servizi esattamente saranno trasferiti a Casalgrande;

qual è il costo complessivo che il Comune di Casalgrande dovrà sostenere per realizzare quest'opera; il Comune di Casalgrande riceverà dei contributi dall'Unione per realizzare quest'opera, tenuto conto che sarà a servizio dei cittadini dei Comuni oltre che di Casalgrande, dei Comuni di Baiso, Castellarano, Rubiera, Scandiano e Viano. Sarà previsto un canone di locazione da parte della Polizia Municipale oppure i costi di gestione e manutenzione dell'edificio saranno interamente a carico del nostro Comune? Quando avverrà il trasferimento? Per quale ragione questo trasferimento è stato comunicato ai cittadini di Casalgrande solo in una fase progettuale avanzata e tale scelta non è stata preventivamente condivisa o almeno comunicata alla cittadinanza? Sono state informate le associazioni ed i cittadini che avevano sottoscritto il patto di collaborazione e che si erano impegnati nel percorso partecipato della mancata realizzazione del progetto Bella idea? Per quale ragione l'amministrazione attuale ha deciso di destinare un edificio che

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avrebbe dovuto dare spazio ad associazioni e sarebbe dovuto diventare un centro di aggregazione giovanile, di socialità a degli uffici amministrativi destinati a servire tutti i cittadini dell'Unione Tresinaro Secchia. Che cosa rimane del progetto di rivitalizzazione del centro storico che era stato immaginato e che si stava realizzando? Esattamente quali e quanti spazi residui rimarranno liberi dall’utilizzo degli uffici amministrativi? Che progetti sono stati elaborati in riferimento all'utilizzo di questi spazi residui per favorire la partecipazione culturale e sociale? Le associazioni che avrebbero dovuto trovare spazio in questo edificio e svolgervi delle attività, potranno ancora avere uno spazio? che tipo di spazio avranno e che tipo di attività potranno svolgere? Il centro Babilonia, laboratorio creativo che promuove progetti di riciclaggio che ha già la propria sede in questo edificio, potrà mantenerla o verrà trasferita? Ci sarà l’auspicato centro giovani che avrebbe consentito di creare un luogo sicuro, sano e positivo di incontro per i ragazzi di Casalgrande? Per quale ragione l'attuale amministrazione ha deciso di accantonare un progetto partecipato dalla cittadinanza nonché da alcuni membri stessi della maggioranza senza tenere in alcun conto le scelte espresse dai cittadini? L'attuale amministrazione ha un progetto di rivitalizzazione del centro storico? se sì qual è? Ecco noi pensiamo che queste domande siano abbastanza dirette ed esaustive, lascio la parola per la risposta.

Grazie.

PRESIDENTE. Grazie consigliere Balestrazzi, le risposte saranno fornite prima del sindaco Giuseppe Daviddi poi dall'assessore Farina. Prego sindaco Daviddi.

DAVIDDI – SINDACO. Grazie Presidente. Prima di iniziare nel dettaglio delle risposte puntuali, voglio fare una premessa. Cerco di rispondere in maniera puntuale alle domande poste dai consiglieri del PD e del Movimento 5 Stelle ma sento che sia necessario fare una premessa a quanto dirò in seguito. La lista Noi per Casalgrande ha vinto le elezioni del giugno 2019 e l'ha fatto a seguito di una bella e partecipata campagna elettorale nella quale si sono raccolte le idee di tanti, tantissimi singoli cittadini ed i bisogni di tante associazioni e gruppi aggregativi che abbiamo avuto la fortuna e l'onore di incontrare.

Abbiamo ascoltato pareri diversi, talvolta pure contrastanti ed abbiamo fatto sintesi, lo abbiamo fatto con serenità e passione perché ritenevamo che la comunità casalgrandese meritasse ascolto e partecipazione, dopo che per anni avevamo lamentato proprio l'assenza di ascolto e condivisione da parte delle precedenti Amministrazioni. Abbiamo redatto un programma elettorale sulla scorta delle esigenze emerse dai cittadini di Casalgrande e dalle associazioni che operano con entusiasmo e dedizione sul nostro territorio proprio a fianco e per i nostri cittadini. Con questo programma ci siamo presentati alle elezioni e i cittadini ci hanno dato credito e fiducia votandoci e delegandoci ad amministrare il nostro Comune per i 5 anni seguenti. Chi ci ha votato di certo non l'ha fatto con l'aspettativa che si desse forma al progetto di riqualificazione dell'ex biblioteca che veniva invece proposto dal candidato sindaco Vaccari e dalle liste che lo sostenevano.

Abbiamo sempre detto che il progetto del PD e liste collegate sull’ex biblioteca all'uopo ribattezzata Big House era addirittura pindarico. Chi ci ha votato non riteneva di certo strategico quell'intervento e nutriva, come noi, forti perplessità sulle capacità di autosostenersi di un progetto così ambizioso. Chi ci ha votato l'ha fatto condividendo anche le nostre forti critiche sulla modalità e sul costo sostenuto per il riacquisto di una struttura che era già appartenuta al Comune e che si era deciso di cedere, costo pari a

€650.000, colgo l'occasione per ricordarlo. Forti perplessità vi erano anche sulla volontà delle liste a sostegno dell'ex sindaco Vaccari, PD in primis, di destinare ulteriori €500.000 per portare a termine un progetto che semplicemente non esisteva. Ricordo infatti ai più

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distratti che in qualità di consigliere votai contro quell'impegno proprio perché non ritenevo corretto immobilizzare una somma del genere in assenza di un preciso progetto attuativo.

Noi siamo fatti così, ci piace spendere i soldi quando sappiamo che cosa farne. Non siamo abituati a destinare delle somme così importanti senza avere le idee chiare circa l'utilità finale dell'investimento, forse i cittadini ci hanno votato anche per questo, chissà! Quindi sì, è vero, uno dei primi atti che abbiamo fatto in consiglio comunale è stato quello di rimettere nelle disponibilità dei cittadini parte del milione, del mezzo milione di euro che era stato sulla carta vincolato alla Big House. In quel momento le priorità della nostra amministrazione erano altre e le abbiamo portati avanti, perché, forse ciò sfugge, è un piccolo particolare, fare politica significa definire delle priorità e fare delle scelte che certamente non possono accontentare tutti. Noi abbiamo scelto di fare ciò che la maggioranza dei cittadini di Casalgrande si aspettava da noi, abbiamo dato concretezza ad un progetto su un immobile rientrato nelle disponibilità del Comune a caro prezzo, fin troppo a nostro avviso. Lo abbiamo fatto tenendo bene a mente che vi sono già fin troppi locali pubblici che gravano sulle casse del Comune e che, nell'ottica di entrate che verosimilmente saranno sensibilmente inferiori a quelle attuali, è nostro preciso dovere cercare di dare una destinazione d'uso almeno di una parte di essi che ne agevoli il mantenimento, ma lo abbiamo fatto soprattutto perché crediamo che la Polizia Municipale meriti spazi adeguati al prezioso servizio che svolge per l'intera Unione e che noi siamo onorati di poter ospitare nei nostri spazi. Fatichiamo, anzi, a capire certe resistenze da parte dei colleghi di opposizione, quindi sì, porteremo avanti il progetto disegnato in occasione della campagna elettorale dall'attuale opposizione PD, non porteremo avanti, porteremo avanti però un'idea di buona amministrazione che cerchi di utilizzare gli spazi e gli edifici nel miglior modo possibile coniugando le esigenze del territorio e quelle associative, con l’occhio sempre ben attento agli aspetti di sostenibilità ambientale ed economica. Insomma faremo quello che i cittadini ci hanno chiesto di fare quando hanno scelto che fossimo noi e non altri ad amministrare. Detto ciò vengo alla risposta puntuale di questi punti: prima do, giusto per un chiarimento, la parola al vicesindaco Miselli per una precisazione sui contenuti tecnici citati nell'interrogazione.

PRESIDENTE. Prego vicesindaco Miselli.

MISELLI – VICESINDACO. La ringrazio. Volevo solo precisare, rispetto al punto in cui si citano i €200.000, che sono stati spostati dall'impegno di spesa del progetto denominato ex Big House verso - dice l'interrogazione - manutenzione sfalci. In realtà sono stati spostati con il consiglio, la variazione effettuata a settembre 2019, €157.000 in manutenzione straordinaria strade. Sugli sfalci non è stato spostato nulla perché gli sfalci non fanno parte del capitolo delle spese in conto capitale, ma fanno parte del capitolo delle spese in conto corrente quindi non si potevano spostare sugli sfalci. Una piccola precisazione: i soldi del conto capitale in cui era il capitolo dell'ex Big House poi sono stati per €98.000 destinati alla guardia medica nuova. Grazie.

DAVIDDI - SINDACO. Grazie vicesindaco. Allora passiamo a rispondere puntualmente alle domande. La prima domanda è quella se la scelta di trasferire da Scandiano la sede della Polizia Municipale dell'Unione Tresinaro Secchia è frutto di una proposta avanzata dal Comune di Casalgrande. Sì, lo ribadisco fortemente, sì, è stata una richiesta dibattuta moltissimo all'interno della Giunta dell’Unione Tresinaro Secchia perché come tutti ben sappiamo questo è uno dei servizi più importanti dell'Unione Tresinaro Secchia, il servizio della nostra polizia locale è un servizio molto, appunto, importante ed è un valore aggiunto

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per il nostro territorio. Oggi versa in condizioni precarie perché è diciamo ubicato su due postazioni, due fabbricati, è sottodimensionato alle proprie diciamo capacità. Considerate che noi abbiamo un'Unione di Comuni che comprende 82 mila abitanti, dovremmo avere un agente, un operatore ogni 1.000 abitanti, dovremmo avere 82 agenti, oggi ne abbiamo 46, 46 sono già al pieno di tutte le stanze che stanno occupando. Quindi abbiamo cercato dal primo momento di proporre questa alternativa sicuramente perché siamo orgogliosi di portare un servizio così importante sul nostro territorio, servizio che è il servizio dell'Unione, visto che crediamo in Unione, i servizi li stiamo tutti portando in Unione e quindi ogni servizio diventa ancora più importante quando è un servizio di una collettività così ampia. Sono uffici molto importanti, molto importanti che da quest'anno avranno sede sul nostro territorio, sicuramente un valore aggiunto per i nostri cittadini perché avranno dei servizi molto più comodi e molto più fruibili appunto da parte dei cittadini di Casalgrande. Come ho detto prima, non è stata una decisione così blanda. Quando abbiamo proposto agli altri sindaci di spostare la sede dell'Unione Tresinaro Secchia, ci siamo trovati in Giunta più volte e, infatti rimango anche per la domanda, perché i colleghi consiglieri del PD forse dovevano essere a conoscenza della delibera di Giunta dell'Unione Tresinaro Secchia del 28/9 dove è stata votata all'unanimità, quindi unanimità vuol dire che tutti i sindaci facente parte del PD erano conoscenza sia del dibattito che c'è stato in Giunta sia della decisione, perché non c'è stato un sindaco che, dopo aver portato tutte le nostre proposte, le nostre richieste, abbia ritenuto di dover opporsi a questa scelta, ripeto, scelta che non è stata così presa a cuor leggero perché, ripeto, ha richiesto diverse sedute di Giunta e, nell'ultimo incontro, la Giunta è durata ben 3 ore, quindi è stata una discussione proprio sviscerata nei dettagli, però il risultato è arrivato. All'unanimità riporteremo sul nostro territorio un servizio molto importante. Voglio però entrare anche nel merito, quando si dice e si chiede come mai siete già in una fase di progettazione così avanzata, i giornali a volte scrivono anche cose che nel merito sono corrette poi nel dettaglio non lo sono, un progetto avanzato vorrebbe dire avere già un progetto esecutivo, avere già dei disegni finiti? No, non siamo ancora a quel punto, abbiamo fatto il primo studio dove insieme ai funzionari del corpo della Polizia Municipale abbiamo cominciato ad individuare gli spazi necessari e a suddividere e dare una dimensione agli spazi che servivano, che servono alla Polizia Municipale. Ne approfitto di queste interrogazioni, quindi da un lato vi ringrazio anche, per presentare già le prime bozze quindi non sono progetti avanzati, sono proprio bozze di progetto dove si cominciano a vedere, si comincia ad intravedere la prima disposizione degli spazi che verranno occupati dalla Polizia Municipale. Adesso chiedo di darli sullo schermo, allarghiamo un po' la piantina - intanto vi dico quali sono gli uffici che verranno, il comando dell'Unione Tresinaro Secchia è composto dall'ufficio del comandante, segreteria comando, vicecomandante, uffici stazioni amministrative, ufficio contenzioso, struttura operativa della centrale quindi c'è la centrale operativa, l'ufficio servizi, il Nuspi che è il pronto intervento, Protezione Civile. Considerate che avere sul nostro territorio questi uffici è un vanto per noi. Considerate che solo dal punto di vista dell’operatività tutti questi servizi partono dal nostro territorio, considerate che se sul nostro territorio dovesse succedere qualcosa sicuramente saremo più efficienti e più operativi. Avere il servizio anche solo quello dell'infortunistica stradale, considerate che sul nostro territorio opererà sicuramente molto più in fretta e quindi daremo un servizio migliore ai nostri cittadini. Anche per il cittadino che si deve recare all'ufficio per informazioni, per ritirare dei documenti o in caso di incidente per andare a ritirare dei verbali avrà sicuramente una posizione veramente agevole, siamo in fregio alle poste, in fregio ad un parcheggio molto importante, parcheggio al quale abbiamo tolto anche il disco orario quindi non ci sono più problemi di tempi, di soste quindi veramente fruibile da tutti,

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una cosa molto importante. Eravamo stati anche criticati quando abbiamo chiuso l'ufficio relazioni col pubblico sulla sede di Casalgrande. Si è subito detto che i cittadini avrebbero avuto un disagio enorme perché si sarebbero dovuti recare a Scandiano per pagare le multe, per ritirare dei verbali. Sì, abbiamo provveduto subito, abbiamo ascoltato questi cittadini, abbiamo portato a casa non solo l'ufficio ma tutta la centrale operativa quindi guardate questo è un risultato che veramente ne andiamo vanti, siamo veramente orgogliosi, orgogliosi anche perché questo Corpo al quale crediamo perché veramente è la nostra polizia locale, ha sentito questa nostra proposta come un premio alla loro operatività e se lo meritavano, siamo l'Unione più grande dei Comuni dell'Emilia Romagna, 82.000 abitanti, abbiamo un Corpo di Polizia Locale che vive in un appartamento ed abbiamo gli altri uffici relazioni al pubblico su un altro edificio sparso. Considerate anche solo dal punto di vista, diciamo, quando si deve portare una qualche persona al comando in modo riservato, oggi si deve attraversare un androne di un condominio, un condominio fruito da altre persone. Quindi ritorniamo anche a quello che vi dicevo in precedenza. In primis la nostra lista ascolta i cittadini, i cittadini si sono lamentati perché abbiamo chiuso l'ufficio relazioni al pubblico, siamo arrivati, vi abbiamo portato tutta la centrale operativa a Casagrande, questa partirà nel 2021. Oggi vi faccio vedere, vedete già, mi fate un cenno se vedete la piantina? qualcheduno mi dice se vede. Perfetto, allora faccio una cosa abbastanza veloce, vediamo l'entrata, all'entrata al pianoterra c'è il front-office dove ci sono gli uffici destinati al pubblico, molto comodo, molto fruibile poi abbiamo a metà del primo locale, nel primo locale sono tutti gli uffici che servono per il disbrigo delle pratiche amministrative riguardanti le sanzioni, riguardanti i verbali. Finita la prima parete, quando vedete i tre armadi dove sono adesso col cursore, su quel lato questo è il reparto del comando di Casalgrande. Quando diciamo che spostiamo l'unità operativa, la sede centrale dell'Unione Tresinaro Secchia non vuol dire togliere diciamo le sedi locali territoriali della Polizia Municipale, prima l'Unione Tresinaro Secchia, l'Unione era a Scandiano, però noi a Casalgrande avevamo la nostra postazione territoriale, le postazioni territoriali rimarranno quindi rimarrà quella di Scandiano, quella di Viano, quella di Baiso, quella di Castellarano e quella di Rubiera. La nostra, così liberiamo anche degli spazi all'interno del nostro Comune che oggi tutti sanno è pubblicato nella palazzina uffici dove ci sono gli uffici amministrativi del nostro Comune, verrà trasportata all'interno di questo locale. Considerate che il nostro comando territoriale di Casalgrande avrà pieno accesso in tempo reale e diretto a tutti gli uffici amministrativi. Considerate che, perché bisognerebbe anche un po’ informarsi, il nostro comando di Casalgrande deve – adesso non voglio dire una cosa sbagliata ma penso che sia due o tre giorni a settimana - un nostro agente del nostro comando deve andare all'ufficio relazioni col pubblico perché a rotazione deve andare in postazione quindi noi perdiamo un agente, in questo caso noi l'abbiamo sul territorio, lavorerebbe comunque a fianco con gli altri del territorio di Casalgrande e quindi può anche essere operativo sul nostro territorio, aiutare i nostri colleghi perché l'ufficio è adiacente a quello dove dovrebbe andare a Scandiano. Poi ci sono i servizi igiene, abbiamo un ascensore che collega i due piani e qua a lato vedete oggi tutto lo spazio aperto perché ad oggi non abbiamo ancora destinato nel dettaglio gli spazi a quello che ci verrà in futuro, questo spazio che è uno spazio di 202 metri quadrati e qua sul lato vedete già i servizi igienici. Lo spazio dedicato alle associazioni culturali ed educative hanno un'entrata indipendente su un lato, quindi non c'è neanche diciamo commistione con le due attività. Devo anche essere sincero dal punto di vista logistico la Polizia Municipale è contenta nel senso che non ha preclusioni con chi è a fianco dei propri uffici, anzi con i giovani, ai giovani piace molto, cioè con i giovani vanno bene, vanno d'accordo e quindi possono dare anche una mano se hanno bisogno. Passiamo al

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piano di sopra, al piano di sopra abbiamo tutti gli uffici operativi, abbiamo diciamo gli uffici dei comandanti, del vice comandante, del piantone, l’armeria, la sala operativa, si è creato anche perché tutto questo progetto deve anche guardare il futuro. Oggi abbiamo una situazione che è già diciamo piena quindi se si dovesse anche aumentare l'organico non ci sono più gli spazi, quindi era giusto cominciare a vedere in futuro, in futuro quando, diciamo, l'organico della Polizia Municipale arriverà al completo quindi tutte le postazioni di cui dovrebbe necessitare il comando nel pieno delle proprie funzioni. Oltretutto ci hanno anche chiesto, visto che oggi se dovessero fare un fermo di una qualche persona e doverlo tenere diciamo in custodia, la Polizia Municipale oggi deve appoggiarsi al carcere di Reggio Emilia, non hanno una cella di detenzione per tenere la persona ferma prima che il magistrato poi decida dove collocarlo. Qui abbiamo ricavato anche un piccolo angolo che è appunto la cella che mancava, mancava loro. C'è la postazione della Protezione Civile, la sala del Comandante, una sala riunioni e ci sono gli spogliatoi e le docce cioè i servizi per tutto il personale in servizio alla Polizia Municipale. Questi sono gli spazi che si sono individuati a fronte diciamo di uno studio fatto in collaborazione con il comandante, il vice comandante e gli agenti della Polizia Municipale. Sull’interrato non facciamo vedere la piantina perché non ci sono diciamo stanze divisorie, però verrà utilizzato dalla Polizia Municipale per il ricovero dei propri automezzi, sul lato invece ci andrà una pensilina al lato dell'edificio, se vi ricordate una volta c'erano le ambulanze dell’Ema e poi invece ci saranno le macchine di servizio della Polizia Municipale. Andiamo a vedere nelle altre domande, quali uffici servizi esattamente saranno trasferiti a Casalgrande? Abbiamo fatto vedere le planimetrie quindi dovremmo avere risposto. Qual è il costo complessivo del Comune di Casalgrande che dovrà sostenere per realizzare l'opera? Allora ad oggi come ripeto non siamo in una progettazione avanzata, quando sarà fatto il computo metrico riusciremo ad essere precisi sulla spesa, ma sicuramente fin da oggi sappiamo che non superemo, anzi saremo sicuramente di molto al di sotto di quello che era stato stanziato in precedenza, €500.000. Il Comune di Casalgrande riceverà dei contributi dall’Unione per realizzare questa opera? Non riceverà dei contributi però, insieme anche alla Polizia Municipale, stiamo guardando se ci sono dei finanziamenti da parte dello Stato o della regione Emilia-Romagna. L’altra domanda: sarà previsto un canone di locazione da parte della Polizia Municipale? Sì, perché come adesso la polizia municipale paga l’affitto al Comune di Scandiano perché è all’interno di stabili del Comune di Scandiano, dopo la struttura rimane del Comune di Casalgrande e la Polizia Municipale pagherà un canone di affitto. Quando avverrà il trasferimento? Il trasferimento è ipotizzato, presunto per la fine 2021, cioè entro questo anno dovremo riuscire a fare il trasferimento. Per quale ragione questo trasferimento è stato comunicato ai cittadini di Casalgrande solo in una fase progettuale avanzata e tale scelta non è stata preventivamente condivisa o almeno comunicata alla cittadinanza? A questa domanda voglio rispondere con delle altre domande: per quale motivo non è stato chiesto nessun parere alla cittadinanza quando l’immobile in oggetto è stato acquistato alla cifra di 650.000€ da CMR, senza avere idea di cosa fare al suo interno? O meglio se l’Amministrazione Comunale aveva intenzione di destinare l’edificio, sede della futura casa della salute, come mai non è stata data evidenza ai cittadini? Sappiamo tutti che è andata così, soprattutto per quale motivo non è mai stato comunicato ai cittadini che tale immobile è stato indicato come non idoneo ad accogliere la casa della salute dall’azienda sanitaria locale? Solo successivamente al perfezionamento dell’acquisto. Poi voglio fare anche un altro perché, non è attinente alla Big House, all’ex biblioteca, quella che sarà la futura sede della Polizia Municipale Unione Tresinaro Secchia, però è sempre un perché visto che qui citano il perché non è stata data evidenza ai cittadini, cosa che invece abbiamo fatto in campagna elettorale però

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sicuramente non avrete letto il nostro programma, perché non è stato chiesto ai cittadini se erano d’accordo nel riconoscere ogni anno, per 35 anni, al gestore della nuova casa di riposo un contributo di €139.000 all’anno? Questo secondo me era molto interessante farlo chiedere ai cittadini. Altra cosa, il Comune di Casalgrande ha 19.900 cittadini, non ne ha 20 o 30, questi sono i cittadini che avrebbero dovuto sapere queste cose, sia dell’acquisto di un ex edificio tanto importante per il Comune di Casalgrande che si è pensato di darlo in permuta, quindi era tanto in centro che si è proprio pensato alla riqualificazione del centro cedendolo ad una cooperativa edile, poi ce lo dobbiamo ricomprare, ma non abbiamo neanche chiesto ai cittadini cosa pensavano, se era giusto in quel momento, con il bilancio del Comune di Casalgrande, stanziare €650.000 per comprare un edificio da ricostruire. Ricostruire vuol dire che 650.000 euro non era la cifra per avere un edificio pronto ad essere utilizzato, ma poi ci abbiamo già speso molti soldi per rifare la copertura, molti soldi per fare gli infissi, molti soldi per rifare il cappotto. Ad oggi siamo ad una cifra che sfiora il milione di euro. Secondo me era giusto chiederlo ai cittadini, vi faccio anche io queste domande. Quindi oggi la domanda che ci fa il PD ed il 5 Stelle, giusta, lecita, corretta. È vero, noi questa domanda l’abbiamo fatta ai cittadini quando eravamo in campagna elettorale e ci hanno detto "andate avanti, andate avanti noi crediamo in voi", e l’hanno dimostrato con il voto. Voi l’avete chiesto ai vostri sostenitori di spendere €139.000 all’anno per 35 anni? Fateci un po’ il conto, per sostenere una casa di riposo data in gestione, dove c'è un ente privato che la gestirà e quindi avrà le proprie entrate? Probabilmente sarà giusto ma non l’avete chiesto ai cittadini. Perché non avete chiesto ai cittadini, avete chiesto coi cittadini, avete discusso con i cittadini che su quel fabbricato ci poteva venire, avevate voglia di far venire la casa della salute, cosa che oggi stiamo realizzando ma non lì, stiamo realizzando nel lotto a fianco a Carlo Marx, vicino ai carabinieri, perché non l’avete detto con i cittadini? I cittadini queste cose le pretendevano, sono curiosi, hanno piacere di saperle. Quindi queste sono le cose che vogliono sapere i cittadini, probabilmente anche del percorso partecipato delle associazioni, molto bello, molto importante, poi adesso lascerò la parola all’assessore che vi spiegherà nel dettaglio che di quella cosa non è stato buttato via niente, però non potete dire ai cittadini solo quello che vi interessa a voi, dite tutte le cose, anche quelle che a volte non creano consenso, perché noi non stiamo cercando consenso, a volte effettivamente abbiamo aperto la strada del centro, probabilmente non abbiamo avuto il consenso da tutti, però oggi molti cittadini ci danno ragione, le cose stanno andando come ci eravamo prefissati e quindi bisogna avere un po’ di coraggio ed avere la responsabilità delle proprie azioni, azioni anche quando si spendono €139.000 anno per 35 anni. Quindi ai nostri figli noi lasceremo un debito, anzi ci hanno lasciato, non lasceremo, ci hanno lasciato un debito di

€139.000 all’anno. Era una informazione secondo me dovuta ai nostri cittadini. Lascio la seconda fase delle domande come risposte all’assessore Laura Farina.

PRESIDENTE. Prego assessore Farina, proceda.

FARINA – ASSESSORE. Buonasera a tutti. Prossima domanda: sono state informate le associazioni ed i cittadini che avevano sottoscritto il patto di collaborazione e che si erano impegnati nel percorso partecipato della mancata realizzazione del progetto Bella Idea?

Abbiamo avuto un colloquio diretto con alcuni presunti attori partecipanti, però ci risulta difficile davvero capire chi ha partecipato effettivamente al percorso, chi era veramente intenzionato a volere una sede o uno spazio, o comunque essere partecipe ed attivo nella gestione dell’immobile nella sua organizzazione. Risulta in effetti che anche io partecipai come attore ed anche l’associazione di cui ero Presidente, ma in verità l’associazione non

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aveva assolutamente partecipato a nessun incontro, è stata semplicemente nominata come ipotetica futura fruitrice. Ne fui informata da un consigliere, da un attuale consigliere che partecipò al percorso, ed è per tale motivo che andai all’ultimo incontro per spiegare che, anche se l’idea e l’interesse nei confronti dell’associazione fossero meritevoli, non avremmo potuto spostare l’attività in quella sede per vari motivi e non ne avevamo necessità, avevamo effettivamente bisogno di una sede amministrativa e c'era stata anche promessa dall’amministrazione precedente ma non c'è mai stata assegnata. Rimasi comunque ad ascoltare il resoconto del percorso e mi fu chiesto dall’assessore di allora di firmare, in qualità di singolo cittadino e solo come singolo cittadino, soprattutto per aiutare nel progetto in futuro come appoggio ad un gruppo di giovani che volevano attivarsi all’interno dell’edificio. Per quale ragione l'amministrazione attuale ha deciso di destinare un edificio che avrebbe dovuto dare spazio ad associazioni e avrebbe dovuto diventare un centro di aggregazione giovanile, di socialità a degli uffici amministrativi destinati a servire tutti i cittadini dell'Unione Tresinaro Secchia? Credo che il sindaco abbia già risposto esaustivamente a questa domanda, però ribadisco il concetto che l’attuale amministrazione intende rivitalizzare il centro storico riportando a Casalgrande servizi ed attività, e vorremmo creare più punti di ritrovo, non solo e sempre nel centro di Casalgrande Boglioni, stiamo cercando di valutare la possibilità di dare anche alle frazioni i luoghi idonei all’intrattenimento, perché accentrare tutto in un solo polo? Se vogliamo dare spazio ai giovani ricordiamo che la maggior parte dei giovani non ha un mezzo per spostarsi e abbiamo sul territorio associazioni che magari preferirebbero avere un punto di riferimento sulle frazioni. Siamo un Comune con tante frazioni ma siamo un'unica realtà e tutto il territorio va coinvolto e rivalorizzato. Avere la Polizia Municipale sul nostro territorio non è solo una condivisione di risorsa con gli altri Comuni dell'Unione, è anche un beneficio per il nostro Comune, per i nostri cittadini. Questa direzione, oltre che rispecchiare la decisione presa dalla precedente amministrazione di sentirci appartenenti all’Unione Tresinaro Secchia, comporta anche una condivisione dei servizi e degli spazi ed andremo ad aumentare il prestigio della zona percepita dai cittadini in qualche occasione poco sicura. Da qui la decisione di destinare parte dell'edificio dell'ex biblioteca, cioè sia il primo piano e metà del pianoterra, alla sede della polizia locale dell'Unione Tresinaro Secchia. Inoltre, la collocazione centrale rispetto al territorio dell'Unione consentirà interventi più rapidi. La presenza degli agenti della polizia locale aumenterà il presidio e la sicurezza visto che è garantito anche il servizio notturno in alcune sere, andando indirettamente anche a beneficio delle attività commerciali del centro, vista la presenza di un maggior numero di persone che lavoreranno e transiteranno nella sede. Non dobbiamo pensare di aver tolto un edificio al nostro Comune non riservando l'ex biblioteca solo ai nostri cittadini, ma dobbiamo pensarlo nell'ottica di condivisione ed arricchimento dell'Unione Tresinaro Secchia dei nostri servizi. Che cosa rimane del progetto di rivitalizzazione del centro storico di Casalgrande che era stato immaginato e si stava realizzando? Allora ribadisco che identificare l'intervento di riqualificazione dello stabile dell’ex biblioteca come progetto di rivitalizzazione del centro storico di Casagrande mi sembra molto riduttivo e limitativo, un edificio non cambia un centro. Sono diversi gli interventi che si dovrebbero fare per rivitalizzare un centro storico, per primo incentivare i privati al recupero e ristrutturazione del centro, quello è assolutamente necessario.

Abbiamo già riaperto l'ex ZTL, in accordo con i commercianti, abbiamo già riqualificato i parcheggi delle scuole di via Gramsci di cui ne hanno tratto beneficio anche i residenti e non solo i genitori degli alunni. Ricordo che il vero centro storico comunque di Casagrande sarebbe la zona del Castello e che dal 25 gennaio sono iniziati i lavori per la ristrutturazione. Siamo partiti dall'edificio di appartenenza alla famiglia Dallari, intervento

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promesso e concordato anni anni fa ma mai attuato, si è iniziato con l’intervento sugli esterni con la demolizione di un balcone non a norma e raschiamento delle pareti esterne.

Ovviamente la ristrutturazione di quel complesso sarà lunga ma sicuramente in futuro diventerà un punto di aggregazione idoneo per diverse associazioni. Alcune hanno già sede lì è recentemente ne abbiamo spostata un'altra in quella zona. Ribadisco che Casalgrande non è solo i Boglioni, abbiamo bisogno di rivitalizzare anche altre zone e frazioni, vedi ad esempio Villalunga. Con i consiglieri di frazione sabato andremo ad ipotizzare la riqualificazione di una zona verde lasciata perdere e che diventerà un nuovo parco pubblico e inizieremo a riflettere su come coinvolgere la cittadinanza per decidere come destinare l'area che si è liberata con la demolizione della vecchia scuola elementare di Villalunga. Domanda numero 12: esattamente quali e quanti spazi residui rimarranno liberi dall'utilizzo degli uffici amministrativi? La parte restante dell'edificio, circa metà pianoterra, 220 metri quadrati circa compresi i bagni, che coincide con l’anfiteatro quasi nella sua totalità e con il laboratorio adiacente, sarà dedicato allo svolgimento di attività aggregative formative educative e culturali rivolte in particolar modo ai giovani. A complemento e supporto di altre iniziative che verranno svolte in un'ottica di integrazione delle risorse e delle istituzioni già presenti sul territorio. Rimaniamo nell'ottica del precedente progetto rimodulando in spazi minori e concentrandoci su alcune attività.

L'obiettivo è favorire la partecipazione e la socializzazione dei giovani e non solo, sostenere e promuovere le creatività favorendo lo sviluppo di abilità e talenti, incentivare l'impegno sociale, la cittadinanza attiva promuovendo la cultura della legalità, della solidarietà, delle inclusioni, dei valori dell'integrazionalità. L’offerta di attività potrà essere di differente tipologia con una programmazione differenziata a connotazione prevalentemente gratuita con finalità aggregative, culturali, educative, ricreative destinate alla collettività. Tali attività dovranno essere diversificate per permettere alla struttura di avere la massima accessibilità a tutti i cittadini, verrà posta attenzione alle esigenze di aggregazione, di socializzazione, di formazione, di contrasto all'esclusione sociale, alla concentrazione delle attività culturali con la programmazione promossa dall'amministrazione comunale e da altre istituzioni culturali del territorio. Lo spazio sarà un luogo di aggregazione e socializzazione senza attività strutturate, magari con la possibilità di creare anche uno spazio per giocare ai giochi di società, a carte, ascoltare musica dal vivo, per piccoli gruppi in ascesa o compagnie teatrale del territorio, laboratorio di narrazione. Verranno prese in considerazione le proposte emerse dal percorso partecipato, ma in considerazione del fatto che tali proposte erano nella prima bozza e che, a seguito della pandemia, sono probabilmente emersi bisogni diversi che necessitano di risposta in particolare per quanto riguarda ragazzi e giovani. L'avvio dell'attività avrà carattere sperimentale graduale, gli spazi saranno organizzati in maniera flessibile e per fasce orarie in base al target di riferimento. Si comincerà magari con delle attività più semplici da realizzare anche per l'applicazione dei protocolli anti Covid, per ridurre poi la disomogeneità territoriale in termini di qualità di servizi pubblici, coesione sociale, qualità della vita, allo stesso tempo generare cultura ed identità locale, parte delle attività proposte verranno replicate sulle frazioni del territorio in spazi idonei da identificare in base alle esigenze. Riassumendo le funzioni che vorremmo realizzare, non prima di avere un riscontro con la cittadinanza, saranno un luogo di aggregazione giovanile, associazionismo, laboratori culturali e artistici, sale conferenze, spettacoli, coworking.

Domanda numero 13: che progetti sono stati elaborati in riferimento all'utilizzo di questi spazi residui per favorire la partecipazione culturale e sociale? Abbiamo fatto solo alcune ipotesi comunque di massima sulla struttura in base alle esigenze emerse: gli spazi saranno gestiti probabilmente in maniera modulare, si pensava all'uso di pareti mobili che

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permetteranno di ampliare o ridurre la metratura dell'area disponibile e creare più o meno spazi. È previsto un ingresso separato come aveva già detto il sindaco prima e distinto da quello della polizia locale e sarà da progettare un accesso privo di barriere architettoniche ed accessibile con una rampa che ad oggi non esiste. All’interno probabilmente sarà, come ho già detto, un open space e abbiamo definito la posizione dell'area bagni perché era necessario definire gli spazi della PM sempre a pianoterra. Dell’anfiteatro che è circa mq 100, vorremmo mantenere la parte di struttura a gradoni, sempre se fattibile. Lo spazio mantiene parzialmente la sua attuale configurazione a gradoni che consente in tempi normali una capienza di circa 50-60 persone, va realizzata una rampa di accesso per raggiungere lo spazio centrale e non creare barriere architettoniche. Questa è sempre un’ipotesi comunque. Nella parte in fondo all’anfiteatro si ipotizzava di realizzare un ripostiglio, la sala potrà essere attrezzata con dotazione tecnologica all'avanguardia per consentire l'utilizzo sia come spazio conferenze incontri, riunioni e convegni, esibizioni di gruppi musicali, spettacoli teatrali, proiezioni di film oltre che come spazio prove. Lo spazio potrà essere utilizzato su prenotazione da associazioni, enti, incontri, corsi privati e riunioni. E le associazioni potranno anche proporre attività, iniziative, seminari, piccoli concerti, tutto quello che vorranno, ovviamente sempre in maniera gratuita. La sala potrà essere utilizzata anche come spazio per coworking, sempre se riusciremo ad organizzare il tutto. Lo spazio sarà anche utilizzato come postazioni di studio gratuite su prenotazione probabilmente corsi diurni, corsi serali, incontri. Tutto comunque organizzato su varie fasce orarie. Nello spazio esterno, con accesso dal retro, sopra la rampa dei garages è prevista invece la realizzazione di un piccolo spazio verde. Si pensava nel giardino, durante la bella stagione, dove si potranno svolgere delle letture serali, testi di prosa ed altro. Non abbiamo menzionato e non abbiamo preso in considerazione le sale prove, come prima aveva ricordato il consigliere Balestrazzi, perché vorrei ricordare che le abbiamo già sul nostro territorio, funzionano molto bene e sono anche gestite molto bene.

Domanda n. 14: centro Babilonia, laboratorio ricreativo che promuove progetti di riciclaggio che ha già la propria sede in questo edificio, potrà mantenerlo, verrà trasferito.

Abbiamo avuto un incontro giorni fa con la volontaria che ha sempre gestito il centro Babilonia, abbiamo riflettuto sul prosieguo del centro sia come sede che come realtà. La ristrutturazione dell'ex biblioteca probabilmente non sarà terminata per l'inizio del nuovo anno scolastico e questo andrebbe a compromettere nuovamente il servizio svolto ed offerto dal centro Babilonia, oltretutto andrebbe in tale sede ridotto. Ovviamente se rimanesse lì anche le proposte che abbiamo sopra anticipato non sarebbero tutte realizzabili in quell'edificio. Abbiamo quindi convenuto di trasferirlo e questo lo abbiamo convenuto insieme alla volontaria in altra sede. La prossima settimana andremo a fare un sopralluogo con il tecnico di competenza e le volontarie per definire, decidere e vedere se lo spazio ipotizzato potrà rispecchiare l’esigenza del centro Babilonia. Altra domanda: le associazioni che avrebbero dovuto trovare spazio in questo edificio e svolgervi le attività potranno ancora avere spazio? Sicuramente, o lì o in altre sale. Ad alcune associazioni avevo già proposto altri luoghi idonei ma sinceramente non ho avuto risposta in merito nonostante la loro esigenza sembrasse urgente, poi ovviamente il subentrare dell'emergenza Covid ha bloccato quasi tutte le attività per cui credo che anche le loro esigenze siano passate in secondo piano. Domanda numero 16: ci sarà l’auspicato centro giovani che avrebbe consentito di creare un luogo sicuro sano e positivo di incontro per i ragazzi di Casalgrande? Allora io vorrei ricordare che il centro giovani esiste già da diversi anni, si trova presso il Parco Amarcord ed è un luogo molto accogliente, ben strutturato e gestito, forse un po' limitato negli spazi, quindi sì, si avrà bisogno di spazi più ampi per creare e fare laboratorio o altro, però sicuramente usufruisce di tale area. Domanda

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numero 17: per quale ragione l'attuale amministrazione ha deciso di accantonare un progetto partecipato dalla cittadinanza nonché da alcuni membri stessi della maggioranza senza tener conto delle scelte espresse dai cittadini stessi. Ripeto non abbiamo cestinato un progetto che era allora una bozza di idee. Come sappiamo, il Comune di Casalgrande avrebbe potuto avere delle cifre importanti come altro ha già stanziato per questo primo intervento di riqualificazione esterna, per una ristrutturazione totale interna e per una lussuosa modernizzazione forse anche un po’ troppo presuntuosa, a mio parere, e poco pratica forse anche dell'edificio. Ma il problema è un altro: dove reperire i soldi ed i fondi sul bilancio corrente per il mantenimento della gestione di una struttura così ambiziosa.

Sarebbe stato sicuramente un fiore all'occhiello per il primo anno ma poi? Vediamo che anche strutture similari in altri Comuni hanno enormi difficoltà di gestione e non solo economica e che la gestione economica grava anche sul bilancio comunale, ma anche di gestione proprio come attività. Abbiamo preferito quindi realizzare qualcosa di più concreto, qualcosa di, definiamolo, stabile cercando di esaudire le esigenze della cittadinanza con una sostenibilità economica. Noi abbiamo e terremo sempre conto delle idee e delle richieste della cittadinanza e ora ci chiede anche un maggior controllo e presidio del paese e glielo stiamo dando, contemporaneamente gli daremo anche uno spazio ricreativo e culturale di cui necessitano. Ultima domanda: l’ultima amministrazione ha un progetto di rivitalizzazione del centro storico di Casalgrande? Quale? Allora, l'attuale amministrazione come già ripetuto, non intende riqualificare solo il centro storico di Casalgrande, piuttosto pensiamo che serva una costante opera di riqualificazione di tutto il territorio. Come ho già detto abbiamo già approvato e già iniziato la messa in sicurezza del castello di Casalgrande, una ristrutturazione attesa da tempo e che solo con questa Giunta vede l'inizio. Appena arrivati, come ho già detto, abbiamo ascoltato la necessità dei commercianti del nostro centro, abbiamo deciso insieme a loro di aprire la zona a traffico limitato di via Aldo Moro per tentare di agevolare la frequentazione delle attività commerciali e quindi portare gente nel centro storico. Queste secondo noi sono delle iniziative che possono aiutare il centro storico ed il centro di Casagrande a riprendere vita.

Altro l'abbiamo già spiegato e direi che abbiamo risposto a tutte le vostre domande.

Grazie.

PRESIDENTE. Grazie assessore Farina. Consigliere Bottazzi, prego consigliere Bottazzi.

Consigliere Bottazzi non si sente niente.

BOTTAZZI. Scusate il microfono. Come avevo anticipato in apertura della seduta, chiediamo se possibile una sospensione per consultarci tra i gruppi.

PRESIDENTE. Perfetto, sospendiamo per cinque minuti, se vi va bene ci vediamo alle 22:05.

BOTTAZZI. Perfetto, grazie.

(I lavori del Consiglio vengono sospesi per cinque minuti)

PRESIDENTE: Consiglieri sono passati i cinque minuti. Se avete la possibilità di intervenire, riprendiamo la seduta.

BOTTAZZI. Scusatemi, ma chiediamo la cortesia di avere altri cinque minuti possibilmente, visto che le altre interruzioni durante altri Consigli sono state anche più

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lunghe. Qundi vi chiediamo possibilmente se possiamo avere altri cinque minuti.

PRESIDENTE. Va bene, ci riconvochiamo alle 22.15.

BOTTAZZI. Perfetto, grazie.

(I lavori del Consiglio vengono sospesi per altri cinque minuti)

BOTTAZZI. Scusate se vi ho fatto aspettare ma la tecnica non ci ha assistito. Prima di cominciare chiedevo una cosa se possibile.

PRESIDENTE. Possiamo riprendere consigliere Bottazzi?

BOTTAZZI. Sì, chiedevo solo una informazione prima di ricominciare. Siccome ci sono alcuni punti che probabilmente non può trattare soltanto uno dei due perché non sono

“condivisi”, possiamo fare due interventi?

PRESIDENTE. Ricordo che la replica è 5 minuti di orologio. Io vi do 5 minuti se poi eventualmente… in linea teorica dovrebbe essere una persona perché altrimenti se una mozione fosse presentata da 7 gruppi consiliari, cosa che non è, non possono rispondere in sette però, visto che è la prima volta che la facciamo potete rispondere un po' per uno, però ricordiamoci che il tempo complessivo non è raddoppiato, sono 5 minuti e vi do 5 minuti ed anche la replica che verrà fatta sarà nei termini previsti da regolamento.

BOTTAZZI. Perfetto, grazie.

PRESIDENTE. Quindi chi è che vuole partire per primo? Prego consigliere Balestrazzi.

BALESTRAZZI. Grazie Presidente. Sì, cercherò di essere breve però di entrare nel merito dei punti. Io parto da una considerazione, sinceramente, come dire, questa quasi ironia che è stata utilizzata nel dare alcune risposte da parte del sindaco, io devo dire che sindaco non le fa molto onore, lei è qua se vuole per rispondere alle domande che noi facciamo in rappresentanza dei cittadini e dei gruppi consiliari che sono stati votati tanto quanto le altre liste, se vuole rispondere alle domande. E mi dispiace un po’ sinceramente che ci sia tutte le volte questo senso di, come dire, di rancore che sempre pervade, che passa, ma noi nelle nostre domande, abbiamo fatto domande in merito ai temi, il tema era appunto l’ex edificio della biblioteca, poi c'è modo e modo ovviamente di rispondere, prendo atto e mi dispiace anche, mi dispiace molto di questo rancore che tutte le volte passa però insomma ne prendiamo atto. Anche perché, ripeto appunto, noi siamo stati sul tema e nel merito, volendo poi avremmo potuto fare esempi elettorali anche noi, cioè le scorse amministrazioni a partire dai decenni scorsi hanno avuto le maggioranze del 63, 61 l'ultima del 2014 54% ed il progetto Bella Idea era una delibera di Giunta quindi fatta da un'amministrazione che era tanto legittimata quanto questa. Quindi se questa amministrazione qua va in un altro indirizzo rispetto alla ex biblioteca è legittimata però non mi si venga a dire che era un tema di campagna elettorale perché questo progetto era un progetto di una delibera di Giunta di amministrazione votata dal 54% di cittadini di cui molti membri di questo Consiglio Comunale erano in maggioranza quindi non sposterei il dibattito sulla campagna elettorale perché altrimenti gli esempi dei numeri appunto li possiamo fare benissimo anche noi. Ci si dice, ci dite “siete voi ad amministrare e non

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sono altri”. È verissimo che siete voi ad amministrare, ricordo però, allora se vogliamo parlare di numeri, che nel primo turno delle scorse elezioni i numeri sono 20% - 22% per l'attuale amministrazione comunale, 16% e passa se non vado errato per Movimento 5 Stelle che è cofirmatario di questa interrogazione e più del 35% del gruppo consiliare del PD, al ballottaggio ci sono 100 voti di scarto quindi se vogliamo parlare di numeri, di cosa stiamo parlando? Noi qua dobbiamo parlare di un tema che è stato appunto portato avanti in precedenza ma soprattutto, se vogliamo veramente parlare solo del tema del progetto partecipato che c'era perché, esulando dalla campagna elettorale, qua non si parla come dicevo all'inizio, non si parla di gruppo consiliare del PD o di Movimento 5 stelle o di Noi per Casalgrande, si parla di un progetto che aveva visto cittadini, associazioni partecipare in modo convinto e coinvolto al tema e a questo progetto, questo processo partecipativo.

Se vogliamo rimanere nell'ambito della discussione ripeto mi dispiace tutte le volte che ci sia questo rancore però rimaniamo nell'ambito della discussione perché ne stiamo parlando per, credo tutti quanti qua dentro, per l'interesse ed il bene dei nostri cittadini.

PRESIDENTE. Ricordo che siete a metà del possibile intervento, sono già passati più di 3 minuti.

BALESTRAZZI. Vado velocissimo. Anche perché sono state fatte delle contro-domande, le contro-domande che ha posto non sono in tema, non sono nel merito della interrogazione.

Non sono nel merito della interrogazione ma se vuole chiarire, signor sindaco, si volti alla sua sinistra, chieda al presidente del consiglio comunale tutte le domande che ha perché è una appunto delle persone che è stata in maggioranza nelle scorse due consiliature per dieci anni. Quindi si volti, chieda a lui oppure, facciamo prima, può chiedere direttamente ai responsabili. Lei prima parlava della casa protetta, penso che li possa chiamare, prende il numero di telefono, li chiama, chiede un incontro e non penso che i responsabili di quell’operazione si tirino indietro, secondo me sono ben convinti e contenti di poter discutere con lei, di parlare e di dare delle risposte che ha chiesto. Quarto punto: noi non siamo contro alla PM a prescindere, anzi, come dicevo prima, se un progetto viene anche ridiscusso ed alla fine risulta migliore noi siamo i primi a dire “bravi, bene bravi tutti, abbiamo fatto un ottimo lavoro” quindi noi non siamo contro a prescindere alla PM, anzi se serve a dare un valore al centro in più ben venga. Sono stati tirati in ballo i sindaci del PD, sindaci del PD a parte che sono sindaci di altri comuni quindi a mio avviso c'entrano poco, poi è chiaro che i sindaci del PD sono favorevoli scusate, viene detto che non ci sono costi aggiuntivi e loro non spendono nulla, penso che siano anche abbastanza favorevoli a questo punto. In ultimo, se ho ancora un minuto Presidente del Consiglio, rispondo all'assessore Farina. È stato detto che risulta difficile capire chi ha partecipato al progetto, io, ma non solo io, cioè tutti lo possiamo scaricare, abbiamo il report, abbiamo le foto, se volete poi ve le faccio anche vedere solo che non c'è tempo, però abbiamo le foto di tutti i partecipanti, i nomi delle associazioni che hanno partecipato a questo progetto. Quindi l'assessore Farina mi dice “io non ho partecipato”, “ho partecipato all'ultimo”. Ok nessun problema però questo non vuol dire che gli altri cittadini, le altre associazioni non abbiano partecipato. Quindi portare la propria esperienza personale per rispondere ad un’interrogazione in merito ad un tema specifico, questo appunto, se non ha partecipato o se ha partecipato solo all'ultimo incontro lei, assessore, mi dispiace però le altre associazioni hanno partecipato e, ripeto, ci sono le prove con foto di tutti i cittadini e delle associazioni che hanno partecipato. Quindi appunto cerchiamo di rimanere un attimo in ambito di quello di cui stiamo parlando.

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PRESIDENTE. Balestrazzi mi scusi ma sono finiti anche i cinque minuti, io devo dare la parola a Bottazzi.

BALESTRAZZI. Trenta secondi, mi perdonerà il consigliere Bottazzi, avrà meno tempo lui.

PRESIDENTE. No, avete finito in generale, fate poi voi.

BALESTRAZZI. Gli ultimi trenta secondi sono che appunto prima si diceva un edificio non fa la differenza, noi pensiamo che ogni singolo cittadino possa fare la differenza e a maggior ragione un edificio che aveva visto un progetto partecipato da tantissimi cittadini ed associazioni. Quindi se ogni singolo cittadino può fare la differenza per il proprio Comune, lo può fare benissimo un progetto partecipato. Si diceva prima, è un progetto troppo ambizioso, io penso che nella politica anche locale quando si fa qualcosa bisogna sempre mettere, anche gettare un po' il cuore oltre l'ostacolo e cercare di fare sempre il massimo, il bene per il proprio Comune. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie consigliere Balestrazzi. Consigliere Bottazzi faccia di necessità virtù. Prego.

BOTTAZZI. Innanzitutto mi dispiace assistere a questo lancio di stracci tra la vecchia e la nuova amministrazione e trovarmici in mezzo non essendo stato né in maggioranza prima e né in maggioranza adesso, soprattutto quando il sindaco menziona quel debito che ci saremmo accollati per 35 anni noi cittadini di Casalgrande rispetto alla casa di riposo, quei

€135.000 all’anno, era questo, quando i consiglieri del Movimento 5 Stelle nella passata consiliatura hanno fatto un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale proprio per questo motivo. Chi adesso amministra il nostro Comune ha pensato bene di votare contro a questa richiesta di esposti, avrebbe potuto, se era così diciamo attaccato al bene pubblico, appoggiare questa richiesta di esposti alla Corte dei Conti, sia per quello che riguarda la nuova casa protetta ma anche gli altri esposti che sono stati fatti dei roccoli non costruiti dall’azienda che aveva in gestione i servizi cimiteriali. E va bè però eh, su Panini!

E poi concludo con l'ultima cosa: è logico, una struttura del genere costa e costa tutta la gestione delle proposte culturali di un Comune, però dobbiamo capire che certi costi sono degli investimenti, non sono dei costi morti. In queste settimane abbiamo assistito ad un sacco di polemiche giustificate per il comportamento di ragazzi, comportamenti diciamo liminari no, al limite del sociale, l’abbiamo visto sui social, ogni giorno sulle pagine social del Comune ci sono persone che giustamente si lamentano per comportamenti magari dei ragazzi che non sono civili, non sono educati ed una risposta è fare delle proposte alternative, proposte strutturali che costano, però sono costi che sono investimenti. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie consigliere Bottazzi. Presumo, visto che la domanda di rito è se siete soddisfatti o non soddisfatti, presumo che la risposta sia non soddisfatti entrambi. Mi confermate?

BALESTRAZZI. Confermo che non siamo soddisfatti della risposta, grazie Presidente.

BOTTAZZI. Confermo, grazie.

PRESIDENTE. Grazie consiglieri. Passo la parola per una breve replica al sindaco Daviddi.

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DAVIDDI – SINDACO. Ma veramente che tutte le volte, tutte le volte uno si senta dire quando ribadisce in modo contrario alle affermazioni è uno sbeffeggiamento, veramente mi dispiace questo, mi dispiace, però che uno sia contrario a quello che si sta affermando, questo lo devo replicare e lo devo dire. Ripeto, io ho fatto delle affermazioni perché su alcune questioni non è stata fatta evidenza pubblica e non c'entra niente, non eravamo nelle amministrazioni precedenti, quello era ed era le amministrazioni governate da chi adesso è all'opposizione. È un nostro diritto rivendicare che le elezioni le abbiamo vinte, per un voto? Probabilmente sì, ma un voto fa la differenza. C'erano cinque anni precedenti, la Big House si poteva tranquillamente finire, portare a compimento e non bisogna veramente mistificare la verità perché nessuno ha detto che quel progetto è stato stracciato, no assolutamente. Adesso io non so veramente come rispondervi in toni ancora più pacati, amichevoli, siamo tutti amici, benissimo, però non posso dire che quel progetto oggi è stato buttato nel cestino, non è vero. Noi politicamente abbiamo ritenuto più opportuna una destinazione diversa di quell'edificio, trovando però soluzioni alternative per quelle associazioni che dovevano insediare quell'edificio. Due, quando si dice, ma perché nasce da voi la critica, non avete comunicato ai cittadini, probabilmente non abbiamo comunicato a sufficienza l'ubicazione di alcune attività in un edificio però ripeto è molto più grave non comunicare ai cittadini certe cose e certe cose in un momento, diciamo, dove l'amministrazione del Comune era del partito che oggi siede all'opposizione. Mi dispiace anche per Bottazzi che probabilmente lui dice giustamente io non c'ero e non so niente poi dopo rivendica alcune affermazioni. Lui non sa che quel ricorso non è stato fatto per i

€139.000 ma è stato fatto perché si riteneva, io ero in Consiglio, si riteneva, ritenevano loro che c'era un difetto sulla sismica perché erano state apportate alcune modifiche, lo va a chiedere all'allora consigliera Luppi, erano state apportate delle modifiche e quindi, apportando quelle modifiche, doveva decadere l'autorizzazione sismica. È stato portato avanti per quello, perché si riteneva, ritenevano giustamente loro che quell’appalto non fosse stato dato in modo regolare. Ad oggi, però, il Tribunale dice altre cose infatti la casa di riposo sta andando avanti quindi non entro nel merito dell'affidamento e dell'accordo, entro nel merito della divulgazione ai cittadini, che o divulghiamo tutto o non divulghiamo niente, tante cose anche nel passato - era quello il mio riferimento quindi non volevo entrare nel merito - non sono state divulgate ma erano questioni molto importanti, solo per quello. Mi scuso ancora se tutte le volte che parlo vengo sempre additato come quello che prende in giro le persone, assolutamente no, però devo poter dire quello che penso ed anche gli atti, diciamo, che sono atti alla luce del sole nel senso che sono atti che sono stati fatti poi dall'amministrazione precedente ma non gli è stata data l'evidenza che meritavano, atti molto importanti.

PRESIDENTE. Grazie Sindaco Daviddi. Bottazzi dopo la replica del sindaco non ci dovrebbero essere interventi poi io mi fermo."

La seduta è chiusa alle ore 22:30.

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PROVINCIA DI REGGIO NELL’EMILIA

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Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.

IL Presidente CASSINADRI MARCO

IL Vicesegretario CURTI JESSICA

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Certificato di Esecutività

Deliberazione di Giunta Comunale N. 5 del 28/01/2021

Oggetto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE PRESENTATA DAI GRUPPI

CONSILIARI "PD" E "MOVIMENTO 5 STELLE" IN MERITO ALL'UTILIZZO DEI LOCALI DELLA EX BIBLIOTECA .

Si dichiara che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il giorno 16/02/2021, decorsi 10 giorni dall'inizio della pubblicazione all’Albo Pretorio on-line di questo Comune.

Li, 16/02/2021 L’INCARICATO DELLA PUBBLICAZIONE

IBATICI TERESINA (Sottoscritto digitalmente

ai sensi dell'art. 21 D.L.gs. n. 82/2005 e s.m.i.)

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