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REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE CITTA DI PORCIA VARIANTE N. 37 AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

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REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE

CITTA’ DI PORCIA

VARIANTE N. 37

AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

RELAZIONE DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO (arch. Luciano Liut)

Documento sottoscritto digitalmente ai sensi del D.P.R. 445/2000 e del D. Lgs. 82/2005 e s.m.i.

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PREMESSA:

La presente relazione di valutazione di incidenza è relativa alla Variante n. 37 al P.R.G.C. n. 14 che prevede la modifica delle vigenti Norme Tecniche di Attuazione chiarendo le possibilità di intervento edilizio nelle zone omogenee A0.1 ad attuazione diretta.

QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO:

L’articolo 6, paragrafo 3, della Direttiva 21 maggio 1992 Habitat CEE 92/43, relativa alla conservazione degli Habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, prevede che qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione dei siti (SIC e ZPS così come definiti nella direttiva stessa e cioè siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale), ma che possa avere incidenze significative sul sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o progetti, deve essere sottoposto a valutazione d'incidenza, tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito. É opportuno ricordare che la Direttiva 21 maggio 1992 Habitat CEE 92/43, relativa alla conservazione degli Habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche, si basa sul "principio di precauzione" per il quale gli obiettivi di conservazione dovrebbero sempre prevalere in caso d'incertezza.

Il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 reca disposizioni per l'attuazione della direttiva 92/43/CEE, e disciplina in particolare attraverso l'art. 5, i criteri applicativi per la valutazione d'incidenza da applicarsi conformemente alla succitata disposizione comunitaria.

La Giunta Regionale, con propria Deliberazione del 18 luglio 2002, n. 2600 "Indirizzi applicativi in materia di applicazione della valutazione d'incidenza", ha stabilito tra l'altro, che la valutazione d'incidenza deve essere acquisita dall'autorità competente al rilascio dell'approvazione definitiva del piano o del progetto preventivamente alla loro approvazione, conformemente a quanto previsto dall'art. 5, comma 7 del D.P.R.

357/1997.

La Direzione Regionale della Pianificazione Territoriale della Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia, con nota del 02.10.2002 avente ad oggetto "Siti di interesse comunitario (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS). Formazione e approvazione degli strumenti urbanistici", ha evidenziato che in nessun caso si potrà procedere all'approvazione definitiva di uno strumento urbanistico, qualora lo stesso incida significativamente su SIC o ZPS, senza che sia stata acquisita la valutazione d'incidenza.

É successivamente intervenuto il D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120 "Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche." pubblicato sulla G.U. n. 124 del 30.05.2003.

Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1323 del 11 luglio 2014, che ha sostituito la precedente n.

2203/2007, sono definite le modalità operative del procedimento in attuazione della normativa comunitaria e nazionale e in linea con le indicazioni della “Guida metodologica alle disposizioni dell'art. 6 paragrafi 3 e 4 della direttiva Habitat 92/43/CEE” della Commissione Europea.

La condizione per assoggettare un piano a valutazione d'incidenza è che lo stesso possa avere concretamente incidenze significative su SIC o ZPS.

QUADRO “Siti di Importanza Comunitaria” (SIC) E “Zone di Protezione Speciale” (ZPS):

É importante rilevare che nel territorio comunale di Porcia non sono stati individuati né SIC né ZPS.

Si è accertato comunque che:

- i SIC più prossimi al territorio comunale sono:

• SIC – IT3310001 Dolomiti Friulane;

• SIC – IT3310002 Val Colvera di Jof;

• SIC – IT3310003 Monte Ciaurlec e Forra del Torrente Cosa;

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• SIC – IT3310004 Forra del Torrente Cellina;

• SIC – IT3310005 Torbiera di Sequals;

• SIC – IT3310006 Foresta del Cansiglio;

• SIC – IT3310007 Greto del Tagliamento;

• SIC – IT3310008 Magredi di Tauriano;

• SIC – IT3310009 Magredi del Cellina;

• SIC – IT3310010 Risorgive del Vinchiaruzzo;

• SIC – IT3310011 Bosco Marzinis;

• SIC – IT3310012 Bosco Torrate;

- la ZPS più prossima al territorio comunale è:

• la ZPS – N. IT3311001 Magredi di Pordenone;

- i SIC della Regione Veneto più prossimi al territorio comunale sono:

• SIC – IT3240013 Ambito Fluviale del Livenza;

• SIC – IT3240016 Bosco di Gaiarine;

• SIC – IT3250022 Bosco Zacchi;

• SIC – IT324006 Bosco di Basalghelle;

- la ZPS della Regione Veneto più prossima al territorio comunale è:

• la ZPS – N. IT3230077 Foresta del Cansiglio.

Rete natura 2000 - FVG

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INQUADRAMENTO:

LE COMPONENTI ABIOTICHE

Per l’analisi di tali componenti si è fatto riferimento ad un’area territoriale ben più vasta di quella effettivamente interessata dalla Variante, che ricomprende almeno il territorio della pianura del Friuli occidentale.

Inquadramento morfologico

La morfologia del territorio della pianura del Friuli occidentale è il risultato dei processi evolutivi che si sono susseguiti nei tempi geologici ed è articolata dalla presenza di ampi e bassi conoidi rinsaldati tra loro, originati dallo sbocco in pianura dei corsi d'acqua.

Si possono distinguere, da ovest verso est, le seguenti strutture:

Il conoide del Cellina, morfologicamente predominante, ha una forma asimmetrica in quanto ha avuto maggiore espansione verso ovest.

La pendenza risulta variabile ed in particolare nell'alta pianura presenta un valore medio dell'1%, mentre nella bassa pianura subisce una sensibile riduzione con valori che vanno dal 3.5‰, a sud della fascia delle risorgive, all'1‰ verso il mare.

La morfologia di pianura è stata resa articolata e meno monotona a seguito delle incisioni dei corsi d'acqua.

In una prima fase il modellamento è stato operato dai corsi d'acqua principali che scendevano dalle aree montane, e che erano i responsabili della costruzione della pianura stessa, ma è stata poi fondamentale l'azione dei corsi d'acqua di risorgiva i quali hanno rimodellato il territorio generando ampie zone di bassura delimitate da terrazzamenti.

Un'analisi di dettaglio sull'andamento dei corsi d’acqua permette di evidenziare che le pendenze assumono localmente andamento diverso e questo è evidenziato da una orientazione comune dei corsi d'acqua.

In alcune zone si individuano delle dorsali che costituiscono gli spartiacque tra i diversi bacini e sottobacini.

Una di tali forme, particolarmente evidente è rappresentata dalla dorsale che scende dal conoide del Cellina verso Fontanafredda e Brugnera, separando gli affluenti della Livenza, ad ovest, orientati in direzione NE - SW, da quelli del Meduna che hanno invece andamento all'incirca N - S.

Inquadramento litologico

Le caratteristiche litologiche dei materiali alluvionali e quindi dei substrati condizionano la composizione dei terreni superficiali che nell’area in esame, posta immediatamente a nord della zona delle risorgive, sono terreni prevalentemente ghiaiosi con percentuali variabili di sabbia e limo. All'interno di questa classe granulometrica possono però essere inseriti terreni di origine estremamente diversa, comunque di antica alluvione, che hanno quindi subito fenomeni di alterazione in superficie. La falda si trova ad una profondità media di circa 5 o 6 metri dal piano di campagna ed è soggetta a periodiche oscillazioni.

Immediatamente a sud dell’area in esame nella fascia delle risorgive, strisce ghiaiose che costituiscono il raccordo tra l'alta e la bassa pianura si insinuano in più punti all'interno di quest'ultima.

Si tratta in prevalenza di terreni di transizione, con una copertura sabbiosa di spessore variabile che ricopre il substrato ghiaioso o che con esso si alterna. Spesso i sedimenti sabbioso - limosi sono commisti a scarso ciottolame.

In queste zone l'acqua è l'elemento che domina tutto il corso della pedogenesi, sia che essa sia tale da rendere paludosi vasti tratti di territorio, sia che si trovi a breve distanza dalla superficie e quindi influisca con le sue oscillazioni. L'azione dell'acqua può essere di tipo diretto o indiretto. Nel primo caso possono verificarsi fenomeni di sommersione e imbibizione che ostacolano la libera circolazione dell'aria, si formano in questo caso accumuli di resti vegetali in vari stadi di conservazione, dai terreni umiferi alle torbe. Nel secondo caso, l'acqua diventa importante veicolo di trasporto di sostanze in soluzione che, a seconda delle loro caratteristiche, agiranno in modo diverso sui terreni.

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Inquadramento idrologico

Nell'alta pianura, le acque meteoriche, quelle di infiltrazione dei corsi d'acqua e quelle del ruscellamento superficiale, vanno a costituire nel sottosuolo la falda freatica, limitata al letto da un livello impermeabile ed al tetto dalla sua superficie liquida, in equilibrio con la pressione atmosferica.

La pendenza dello specchio freatico è di circa 2.50‰, con valori che vanno da 4.50‰ nella parte più settentrionale a 1.30‰ nella zona centro-meridionale.

La diminuzione di granulometria dei materiali alluvionali, andando dall'alta alla bassa pianura, determina una progressiva resistenza alla circolazione dell'acqua sotterranea.

Lo specchio freatico si sposta allora verso l'alto sino all'emergenza della falda che si verifica lungo la fascia delle risorgive, attraverso punti di sbocco superficiali.

Tale fascia orientata in direzione E-W, non ha una posizione fissa ma è soggetta, nel tempo, a spostamenti verso monte o verso valle in funzione delle fasi di magra o di piena della falda freatica.

L'emergenza della falda si manifesta con olle di risorgiva o con sfioramento diretto all'interno dell'alveo dei corsi d'acqua. A valle della linea delle risorgive, la falda è in pressione, essendo limitata al letto e al tetto da livelli impermeabili.

LE COMPONENTI BIOTICHE

Le aree interessate dalla Variante non presentano rilevanti caratteristiche naturalistiche ed hanno un basso grado di biodiversità.

Le specie faunistiche presenti non sono molte. Può essere talvolta presente la lepre, e sono presenti alcune specie di micromammiferi. L’avifauna è rappresentata essenzialmente dalle più comuni specie di passeriformi sia nidificanti che migratrici.

I VINCOLI

Non vi sono aree comprese entro perimetri di parchi naturali e riserve naturali individuate ai sensi di norme nazionali, regionali o comunitarie o da strumenti urbanistici regionali. Non vi sono aree vincolate ai fini idropotabili interessate da punti di prelievo per acquedotti, i corpi idrici superficiali che presentano periodicamente caratteristiche di non potabilità sono destinati anche ad uso idropotabile con prelievi tramite pozzi artesiani, non vi sono inoltre aree di interesse idrogeologico soggette ad esondazioni.

L'INCIDENZA DELLE PREVISONI DELLA VARIANTE RISPETTO A SIC e ZPS

Per ciò che riguarda SIC e ZPS presenti in area montana e pedemontana è difficile ipotizzare o dimostrare effetti indotti dall’attuazione della Variante che siano in grado di pregiudicare l’integrità degli stessi, né ipotizzare o dimostrare effetti significativi su tali siti, anche in considerazione della loro distanza fisica dal territorio comunale.

Per quando riguarda il SIC Ambito Fluviale del Livenza individuato dalla Regione Veneto, pur tenendo conto che i corpi idrici dei bacini fluviali sono tra loro interconnessi e possono costituire dei corridoi biologici, nel caso di specie sono escludibili effetti indotti dalla Variante sulle comunità biotiche (flora e fauna) del più ampio bacino fluviale di riferimento.

CONCLUSIONI:

In conclusione la distanza che separa le aree oggetto della Variante dagli ambiti dei SIC e delle ZPS è considerevole pertanto la stessa non risulta in grado di esercitare alcuna influenza significativa sui SIC e sulle ZPS.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO (arch. Luciano Liut)

Documento sottoscritto digitalmente ai sensi del D.P.R. 445/2000 e del D. Lgs. 82/2005 e s.m.i.

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Questo documento è stato firmato da:

Elenco firmatari

ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

NOME: LIUT LUCIANO

CODICE FISCALE: LTILCN60S03Z401J DATA FIRMA: 16/02/2021 12:01:49

IMPRONTA: 4ACF2BC74B97720E782FE6D8459FFF83418F433607A3B843AF9BD8D5E6887856 418F433607A3B843AF9BD8D5E6887856429C53C2347ADD6DFDC3D5AF6D83E0AF 429C53C2347ADD6DFDC3D5AF6D83E0AF0282FE750875E2641D2BD7C1B622D035 0282FE750875E2641D2BD7C1B622D035A55FB85E4FFC6E850FF3669E33383BC6

NOME: ROVER PAOLA

CODICE FISCALE: RVRPLA66S69G888M DATA FIRMA: 18/02/2021 15:45:50

IMPRONTA: 2B7BC5C2D8048824E5668DD55450C745C7F93436C3296BB6093D6B7FBF948589 C7F93436C3296BB6093D6B7FBF94858902936D130BE5E44A86FDC3CCBD67A818 02936D130BE5E44A86FDC3CCBD67A8184A4B5C9DA71DBCCB695B1E392D84BB7C 4A4B5C9DA71DBCCB695B1E392D84BB7C8B05C2B90E7400131E920F354DB7D18D

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