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Sentitevi e siate padri

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Academic year: 2022

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(1)servizi quotidiani su: www.nuovascintilla.it Twitter e Facebook Anno 77 |n. 11 |21 marzo 2021| € 1,20 | Sede: Chioggia (VE), R.ne Duomo 735 | tel. 0415500562| www.nuovascintilla.com | nuovascintilla@gmail.com| Poste Italiane abb.post.D.L.353/2003 (L. 27/2/2004 n°46) art.1,c.1/ NE-PD. Anno LXXVII - n. 11 - 21 marzo 2021. Sentitevi e siate “padri” Lettera del vescovo Adriano ai presbiteri della diocesi in occasione della festa di San Giuseppe, nell’anno a lui dedicato (pag. 9). DIOCESI 12. CHIOGGIA 4. CAVARZERE 14. POLESINE 15. La chiesa di Scalon. Protezione civile. Problema scuole. Raccolta GLULÀXWL. Continuano gli interventi nelle varie chiese della diocesi: ora è la volta della chiesa di Scalon.. Riconoscimento ufficiale alla Protezione civile che collabora con la Polizia Locale.. Il sindaco risponde alle proteste dei genitori della scuola “Lombardini” di via Piave.. Gruppo di volontari raccoglie plastica abbandonata a Taglio di Po; ma c’è chi abbandona anche eternit.. EDITORIALE. questo o di altri vaccini e quindi sulla serenità di chi vi si sottopone, sulla percentuale di chi li accetta e sulla rivalsa dei no-vax. Ma dev’essere chiaro - e occorre lavorare per diffondere questa convinzione - che la strada per battere il virus passa per una vaccinazione quanto più completa possibile: ciò non dovrebbe essere messo comunque in discussione. Le nuove indicazioni per non sprecare alcuna delle dosi disponibili lo fanno capire. Come pure l’attesa sempre più diffusa - nonostante tutto - da parte delle varie categorie di persone per capire il proprio turno: e in questo senso andrebbe ulteriormente agevolato l’iter per la prenotazione o per la partecipazione. Diventa molto eloquente il confronto con l’andamento della pandemia in Gran Bretagna, dove la sua diffusione si è drasticamente ridotta grazie appunto ad una campagna capillare di vaccinazione (i dati ufficiali dicono che se a gennaio vi si moriva. La via dei vaccini di Vincenzo Tosello. A. prescindere dal responso dell’EMA (l’agenzia europea per i medicinali), già atteso come liberatorio per giovedì, non si può negare che la sospensione temporanea in via precauzionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca, decisa in accordo con altri stati anche dall’agenzia italiana AIFA, abbia avuto ed avrà delle conseguenze sulla campagna di vaccinazione nel nostro Paese. Sia per quanto riguarda i tempi di programmazione che necessariamente slittano (anche se si cercano altre vie, come ad esempio le farmacie, per intensificare le operazioni), sia per quanto riguarda un certo scetticismo sulla sicurezza di. da Covid-19 due volte e mezzo in più rispetto all’Italia, ora è invece praticamente il contrario; come pure nello stesso periodo vi sono diminuiti i contagi che erano circa il triplo dei nostri fino a ridursi ad un quarto rispetto ai nostri attuali...). Dunque, sì ai vaccini! La sospensione temporanea di uno è ritenuta una prova che il sistema di controllo e sicurezza funziona, ma indubbiamente - come si diceva avrà le sue conseguenze. C’è chi ritiene sarebbe stato meglio procedere ugualmente, ma d’altra parte non si possono disattendere totalmente eventuali perplessità. Sull’estensione della vaccinazione a tutta la popolazione ci sono intanto le importanti novità delle sperimentazioni in atto o annunciate dalle più note case farmaceutiche (Moderna, Johnson&Johnson, Pfizer-BioNTech e la stessa AstraZeneca) anche per la fasce di età inferiori (a buon punto alcune sull’età adolescenziale e avviate quelle. sull’età pediatrica dai 6 mesi agli 11 anni) per valutarne la potenziale sicurezza e la reale immunogenicità. Nel frattempo conta sempre per tutti l’osservanza delle norme basilari (mascherina, distanziamento - anche nei momenti di convivialità -, igienizzazione...); e ciò vale pure per i vaccinati (tenuti anch’essi, ad esempio, alla quarantena se entrano in contatto con un positivo), tanto più a causa delle varianti che si rivelano più insidiose (inglese, sudafricana, brasiliana). Con tutto ciò, siamo convinti che la battaglia sarà ancora lunga; ma la strada dovrebbe essere ormai segnata. Se è vero - come ha osservato il presidente della Repubblica - che l’Italia, colpita duramente dall’emergenza, ha dimostrato spirito di democrazia, di unità e di coesione, sentendoci più vicini anche nel distanziamento, dobbiamo confidare - e comunque impegnarci per questo - che riusciremo certo a risollevarci. V. T.. SPORTELLI DI:. Chioggia. Chioggia Mercato Ittico. Sottomarina. Viale Stazione, 53 Tel 041 5500980 chioggia@bccpatavina.it. Via Bellemo, 14 Tel 041 3036181 chioggiaittico@bccpatavina.it. Viale Venezia, 6 Tel 041 5507300 sottomarina@bccpatavina.it. www.bancapatavina.it.

(2) 2. domenica 21 marzo 2021. nuova Scintilla. ATTUALITÀ. NOTA POLITICA. La Corte costituzionale su rapporto Stato-Regioni e sui dpcm. NOTA ECONOMICA. Non è più tempo di veti, ricorsi, autorizzazioni a strati, blocchi giudiziari, lungaggini burocratiche. Sentenze risolutive Realizzare davvero i progetti. L. a sentenza n. 37 della Corte costituzionale (nella foto la sede) ha fornito un importante chiarimento su due questioni che hanno tenuto banco in un anno di lotta al Covid-19, creando non pochi problemi nell’elaborazione e nella gestione operativa delle misure di contrasto e suscitando un notevole disorientamento nell’opinione pubblica: il rapporto tra Stato e Regioni e l’utilizzo degli ormai famosi dpcm. La prima questione è stata affrontata direttamente dalla Consulta perché l’oggetto specifico del giudizio era una legge regionale della Valle d’Aosta. La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune norme che avevano introdotto regole difformi dalla legislazione nazionale anti-pandemia. Il dispositivo – cioè il nocciolo della decisione – era già noto perché secondo la prassi era stato anticipato in un comunicato. Con il deposito della sentenza, però, i giudici costituzionali hanno reso disponibile l’intero complesso di motivazioni che sono all’origine della dichiarazione di illegittimità, fondata soprattutto sul secondo comma dell’articolo 117 della Carta, laddove la “profilassi internazionale” viene elencata nelle materie in cui la legislazione statale ha competenza esclusiva. Le argomentazioni sono stringenti e non lasciano margini di ambiguità: la lotta alla pandemia è compito dello Stato e le Regioni hanno soltanto la competenza amministrativa che viene loro riconosciuta dalla legge nazionale, non da autonome attribuzioni costituzionali, fermo restando il dovere di “leale collaborazione” tra istituzioni. Ma dalle argomentazioni della Consulta emerge anche, sia pure indirettamente, che l’uso che è stato fatto in questi mesi dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri – i dpcm – è compatibile con il quadro tracciato dalla Costituzione. Una puntualizzazione che taglia le gambe alle polemiche politiche che avevano addirittura portato ad accusare il precedente governo, e in particolare l’allora premier Giuseppe Conte, di aver compiuto scelte antidemocratiche abusando dei suoi poteri. I dpcm, che sono atti amministrativi, sono stati emessi sulla base di decreti-legge proprio perché la Carta riserva alle norme di rango primario (leggi o atti equivalenti) la possibilità di porre limiti ad alcuni diritti costituzionali per motivi di sicurezza o di salute pubblica. Il governo Draghi ha finora adottato un dpcm e poi un decreto-legge. C’è da augurarsi che l’andamento della pandemia nei prossimi mesi consenta una produzione normativa meno convulsa rispetto al passato, ma non è accettabile descrivere quel che è accaduto finora come una sorta di colpo di Stato strisciante, come pure è stato fatto per fini di propaganda politica. Anche per questo motivo, nel momento in cui ai cittadini sono richiesti ulteriori sacrifici, dal chiarimento giuridico doverosamente operato dalla Corte costituzionale si può ricavare un contributo prezioso alla coesione nazionale in quella che si spera possa essere la battaglia finale contro il virus. Stefano De Martis. A. rrivano i soldi, ma ci sono i progetti? E per progetto s’intende un piano completo di tutto, dalla realizzabilità pratica alla sostenibilità finanziaria ben precisata. Perché sono solo questi progetti che godranno dei finanziamenti del Recovery Fund. I libri dei sogni no. Beh, che ci vuole… Anzitutto il tempo, perché i soldi europei hanno una tempistica precisa, non verranno dati a pioggia e senza limiti di tempo. E già così è difficile perché, non nascondiamolo, abbiamo giustamente smesso di creare progetti non avendo i soldi per realizzarli. I Comuni italiani, ad esempio, non possono da anni indebitarsi e ormai sono ridotti alla sistemazione dei giardinetti e alla riasfaltatura delle strade. Quale sindaco si azzarda a spendere soldi per la progettazione di idee che poi rimarranno sulla carta? Il fatto è che questo andazzo s’è trasferito su nei piani alti, alle Regioni fino allo Stato. Sembra già un enorme successo completare una linea di alta velocità ferroviaria. battezzata nel lontano 1999 e che stenta ad arrivare nel Veneto. In pochi anni doveva giungere fino a Lubiana e quindi in Ungheria e Ucraina, da anni è ferma a Brescia… Ma vi ricordate la materia di cui erano fatte le leggi finanziarie prima dell’era-Covid? Ci si accapigliava per pochi miliardi di euro; si spostava qualcosina di qua, un nonnulla di là. Tutto un lavoro di taglia e cuci su un tessuto grande come un fazzoletto, e ora si chiede all’Italia di rammendare in grande stile l’intera coperta. Ci vorrà un lavoro immane, anzitutto nelle regole e procedure: quelle italiane sono perfette per bloccare, anzi per non far partire nulla. Non è più tempo di veti, pastoie, ricorsi, autorizzazioni a strati, blocchi giudiziari, lungaggini burocratiche. Un sindaco di una città del. Nord era stato contattato da una multinazionale americana, intenzionata a portare una grande manifestazione fieristica (un investimento veramente ragguardevole) proprio nella sua città, fatto un attento esame delle qualità della stessa. Gli americani non avevano fatto i conti con il “corollario” burocratico. Morale della favola: si sono sistemati in Belgio, dove hanno steso i tappeti davanti ai loro piedi e le autorizzazioni sono arrivate in un batter d’occhio. Al sindaco gliel’hanno detto in faccia: non siete competitivi. Vero, ma non possiamo più permettercelo. Nicola Salvagnin. A dire la verità, occuparsi di scuola in questo periodo non mette allegria. Molti decreti, aspettiamo i risultati. A. dire la verità, occuparsi di scuola in questo periodo non mette allegria. Anzi. Talvolta sembra di doversi dedicare un vero e proprio “bollettino di guerra”. Si è ormai detto di tutto e di più sui temi e i problemi della Dad – acronimo diventato odioso – che in concreto riguardano la chiusura degli istituti e i disagi di ogni genere patiti da allievi e famiglie. Lo si è detto, inoltre, sperimentando quello speciale senso di impotenza e di disorientamento – sì, anche di disorientamento – legato. all’incombere di una pandemia che sembra proprio di non sapere come arginare. Anche l’ultimo bastione dei vaccini, così atteso e desiderato, si sta trasformando in un miraggio quando non in una farsa. Domandare per credere, alle persone direttamente coinvolte. Ad esempio agli anziani spediti a vaccinarsi a decine di chilometri dal paese della propria residenza – e chi li accompagna? Non tutti hanno persone a disposizione – o agli insegnanti – torniamo in ambiente scolastico – che fanno la fila per prenotarsi, perché sono soggetti a rischio e dovrebbero garantire un’attività essenziale come la scuola, appunto. E aspettano, senza certezze, magari leggendo sui quotidiani di “salti di corsia” di categorie privilegiate. Non servono le polemiche, ma certo l’impressione di una certa disorganizzazione è diffusa. Pur con tutte le attenuanti dell’emergenza. Ma questo è solo uno dei versanti aperti. Scuole chiuse, abbiamo detto. Problemi e disagio psichico per ragazzi e ragazze. Difficoltà a volte insormontabili per genitori alle prese con organizzazioni familiari che non tornano. Dispersione scolastica in aumento. Senza dimenticare le tante differenze di dotazioni che hanno oggi le scuole (e le famiglie) a livello di infrastruttura informatica: dall’accesso a internet a quello ai pc. E’ noto come l’Italia non sia tutta uguale. E qui arriva, ad esempio, il recente comunicato del Ministero che annuncia lo stanziamento di. ben 61.944.000 euro “destinati all’ampliamento dell’offerta formativa, che saranno utilizzati dalle scuole anche per mettere in campo azioni mirate in risposta alle criticità determinate dalla pandemia, soprattutto nelle aree maggiormente disagiate del Paese”. Il ministro Bianchi parla di passo importante per il “contrasto delle povertà educative e della dispersione scolastica”, per contrastare la quale andranno del 40 milioni di euro. Speriamo che servano. Intanto, sempre per restare sul tema “bollettino di guerra”, ecco che in questi giorni con Legambiente torna di attualità la situazione dell’edilizia scolastica e la triste annotazione dell’associazione per cui in sette anni meno della metà dei progetti finanziati per l’edilizia scolastica è stato concluso. Secondo il dossier che Legambiente cura ogni volta con grande scrupolo e che ogni volta solleva allo stesso tempo ondate di indignazione e di buoni propositi, dal 2014 al 2020, su 6.547 progetti previsti, 4.601 sono stati finanziati e solo 2.121 portati a termine. Aiuto! Anche in questo caso il ministro è stato pronto a rilanciare annunciando un immediato decreto per assegnare a province e città metropolitane 1 miliardo e 125 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole superiori. Cominciando dal Sud. Chi ha memoria ricorda di tanti decreti, finanziamenti, buone intenzioni. Anche in questo caso, speriamo di vedere risultati. Alberto Campoleoni.

(3) CHIESA E SOCIETÀ FISC - TV2000 - AVVENIRE. domenica 21 marzo 2021. nuova Scintilla. 3. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE. L’impegno dei media cattolici: “Seguita la linea della speranza”. A proposito delle unioni di persone dello stesso sesso. Informazione e pandemia Relazioni non benedette. I. l direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante, il direttore di Avvenire, Marco Taquinio, e il presidente della Fisc, Mauro Ungaro, indicano le caratteristiche dell’informazione condotta dalle loro testate in questo anno caratterizzato dal Covid-19 Emerge dai loro racconti una linea verde, quella della speranza, nella notte nera della pandemia. Il direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, e il presidente della Federazione italiana dei settimanali cattolici, Mauro Ungaro, la indicano più volte nel racconto del lavoro svolto delle testate che guidano, nell’ultimo anno caratterizzato dal Covid-19. Storie e testimonianze di vita e di impegno che fanno da contraltare al conteggio del numero dei morti. Nelle pagine, nei servizi televisivi dei media cattolici, un anno dopo, è possibile trovare il racconto di tanta solidarietà. L’informazione su Tv2000. La televisione della Cei, dal 24 gennaio, ha ampliato l’offerta informativa, con due edizioni domenicali, e nuovi tg flash. “Abbiamo riscontrato, in questo tempo, una fame di informazione seria e credibile – spiega il direttore, Vincenzo Morgante -. Questo ci ha portato, pur nelle difficoltà di un’agibilità ridotta e con una forte preoccupazione per la tutela della salute dei dipendenti, a incrementare gli appuntamenti con l’informazione. Con ascolti crescenti”. Morgante ricorda la richiesta di preghiera di Papa Francesco nella Messa a Casa Santa Marta, il 1° aprile 2020, per “coloro che lavorano nei media perché la gente non si trovi isolata e ci sia sempre informazione per sopportare questo tempo di chiusura”. “Quella per noi fu quasi un’indicazione – evidenzia -. Sulla base di questo ci si è mossi con la consapevolezza che una buona informazione non deve nascondere nulla di quello che stiamo vivendo e nello stesso tempo deve valorizzare aspetti positivi e di speranza, che pure non sono mancati”. “Una buona informazione non deve creare illusioni. Anzi, crea anticorpi che, oltre a renderci più forti contro il male, ci possono rendere dei cittadini migliori. In questo periodo, le parole giuste hanno faticato a farsi largo per addolcire un clima che con troppa facilità trasudava di sospetti e di nevrosi”. Due i binari seguiti: equilibrio e buon senso. “Abbiamo voluto farlo con il nostro linguaggio: mai parole gridate, ruvide e grossolane”. A caratterizzare l’informazione di Tv2000, quindi, da un lato, l’incremento dell’offerta informativa con nuovi appuntamenti e, dall’altro, uno stile che punta ad approfondire i temi, dare tutte le posizioni, con “una nota verde di speranza”. “Abbiamo raccontato il tanto bene che è venuto fuori – conclude il direttore di Tv2000 -.. Abbiamo scoperto mondi, persone, ragazzi, uomini, donne, con la voglia di impegnarsi a servizio degli altri, del bene comune, nei condomini, nelle parrocchie, in piccoli centri. Abbiamo cercato di raccontarlo con attenzione e una certa responsabilità”. L’informazione su Avvenire. Attenzione al digitale, nel lavoro e nella diffusione delle copie. Lo sguardo di Avvenire, durante la pandemia, è stato diretto alle nuove tecnologie, ma con l’impegno di sempre: “Garantire la stessa qualità e la stessa profondità all’informazione cui di solito si associa l’idea della velocità e della tempestività”. Il direttore del quotidiano, Marco Tarquinio, evidenzia come “la pandemia ha sottolineato la necessità di un’informazione qualitativamente alta”. “Tutto il resto crea solo confusione, fa danno e genera sconcerto nella vita delle persone”. “È stato il tempo di veicolare informazioni solide sulle caratteristiche essenziali della sfida pandemica e dei rimedi che, di volta in volta, vengono proposti a fronte di una confusione che viene generata sia sul piano sanitario, sia sul piano civile e sociale sia sul piano religioso”. Il riferimento, in quest’ultimo caso, è la polemica contro i vaccini sollevata da ambienti religiosi che “non tengono conto né della parola del Papa né della parola della Congregazione della Dottrina e della fede né della parola della Pontificia Accademia per la vita”. Nelle parole di Tarquinio la consapevolezza che “la pandemia è un evidenziatore”. “Ci ha aiutato a vedere meglio, a evidenziare un dato fondamentale: la nostra società e la nostra cultura si erano distinte per il fatto di parlare della morte come libertà da autoaffermare. Ci siamo, invece, ritrovati a considerare la morte come quello che è: parte della vita e limite, parte integrante della nostra esperienza”. L’insegnamento lasciato dalla pandemia, secondo il direttore di Avvenire, tocca proprio il tema della morte: “È qualcosa che, se non è vissuta nella relazione stretta con le persone fondamentali della nostra esistenza, diventa un fatto lacerante, drammatico. Tutti hanno sperimentato la durezza della morte diffusa che colpiva improvvisamente. Tutti hanno capito quanto fosse importante l’unica risposta possibile di fronte a questo: la solidarietà, la cura reciproca, la relazione che dà senso a tutto negli ultimi istanti”. Individuando la foto simbolo della pandemia in quella di Papa Francesco in piazza San Pietro il 27 marzo, Tarquinio riconosce. “L. a Chiesa non dispone, né può disporre, del potere di benedire unioni di persone dello stesso sesso”. È quanto si legge in un Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede, riguardo ad un “dubium” circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso. Il citato dicastero, infatti, risponde “negativamente” alla domanda: “La Chiesa dispone del potere di impartire la benedizione a unioni di persone dello stesso esso?”. “In alcuni ambiti ecclesiali si stanno diffondendo progetti e proposte di benedizioni per unioni di persone dello stesso sesso”, si legge nella nota esplicativa, diffusa oggi insieme al Responsum: “Non di rado, tali progetti sono motivati da una sincera volontà di accoglienza e di. proprio nella solidarietà il “fatto simbolo”: “In tanti nella nostra Chiesa, a diversi livelli, si sono messi a disposizione degli altri. Questo è qualcosa che rincuora sempre e mi dà fiducia, guardando avanti”. L’informazione sui settimanali diocesani. I settimanali diocesani si sono rivelati “presìdi” sul territorio: nel formato cartaceo e online hanno raccontato storie e testimonianze di impegno e di servizio, ma anche di sacerdoti morti, a causa del Covid-19, mentre stavano svolgendo il loro servizio nelle comunità. “Con la sospensione delle attività pastorali, con l’impossibilità per i fedeli di accedere nelle chiese veniva meno per noi il rapporto diretto con loro, oltre che un canale di vendita – spiega il presidente Fisc, Mauro Ungaro -. Però, dopo questo primo momento di disorientamento, le nostre testate hanno saputo inserirsi nel cammino accanto alle comunità con forme nuove”. Così hanno trovato nuovi metodi per continuare a “raccontare la vita delle comunità, facendo memoria di quello che stavano vivendo”. “Questo è avvenuto attraverso un diverso riposizionamento”. Molti hanno lavorato particolarmente sulle edizioni online, senza però lasciare da parte l’edizione cartacea. “Ci sono state delle difficoltà, ma lo stare vicino, il vivere con e nelle comunità ha aiutato ancora di più le nostre testate a essere punto di riferimento per l’informazione su quello che si stava vivendo. Un’informazione di servizio sul Covid, sulla prevenzione, ma anche un modo per informare su come la vita delle nostre Chiese stava andando avanti”. Con le riaperture i focus si sono incentrati sulle problematiche che il Covid stava portando con sé, soprattutto in quella che era la situazione economica e sociale della popolazione. Tra i riscontri avuti, un aumento degli accessi alle edizioni online. “Nel momento in cui era difficile uscire, in tanti sono rimasti in contatto con le proprie comunità, con le proprie Chiese, attraverso le testate diocesane”. Il presidente Fisc è anche direttore del settimanale diocesano di Gorizia, “Voce Isontina”, che ha perso nei giorni scorsi, colpito dal Covid, l’ex direttore, don Lorenzo Boscarol. “Lo ricordiamo e raccontiamo con il suo tenere sempre la ‘schiena dritta’. Ci ha insegnato che le notizie sono fatte di persone, non sono solo di parole”.. accompagnamento delle persone omosessuali, alle quali si propongono cammini di crescita nella fede”, in cui “l’ascolto della parola di Dio, la preghiera, la partecipazione alle azioni liturgiche ecclesiali e l’esercizio della carità possono ricoprire un ruolo importante al fine di sostenere l’impegno di leggere la propria storia e di aderire con libertà e responsabilità alla propria chiamata battesimale, perché Dio ama ogni persona e così fa la Chiesa , rifiutando ogni ingiusta discriminazione”. Ciononostante, “non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso”. “La presenza in tali relazioni di elementi positivi, che in sé sono pur da apprezzare e valorizzare, non è comunque in grado di coonestarle e renderle quindi legittimamente oggetto di una benedizione ecclesiale, poiché tali elementi si trovano al servizio di una unione non ordinata al disegno del Creatore”, si spiega nella risposta al “dubium”. Inoltre, “poiché le benedizioni sulle persone sono in relazione con i sacramenti, la benedizione delle unioni omosessuali non può essere considerata lecita, in quanto costituirebbe in certo qual modo una imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale, invocata sull’uomo e la donna che si uniscono nel sacramento del matrimonio, dato che non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppur remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”. “NON ESCLUSE BENEDIZIONI A SINGOLE PERSONE CON INCLINAZIONE OMOSESSUALE” “La dichiarazione di illiceità delle benedizioni di unioni tra persone dello stesso sesso non è, e non intende essere, un’ingiusta discriminazione, quanto invece richiamare la verità del rito liturgico e di quanto corrisponde profondamente all’essenza dei sacramentali, così come la Chiesa li intende”. Lo precisa la stessa Congregazione per la Dottrina della Fede, nel Responsum. “La comunità cristiana e i Pastori sono chiamati ad accogliere con rispetto e delicatezza le persone con inclinazione omosessuale, e sapranno trovare le modalità più adeguate, coerenti con l’insegnamento ecclesiale, per annunciare il Vangelo nella sua pienezza”, si ricorda nel testo: “Queste, nello stesso tempo, riconoscano la sincera vicinanza della Chiesa – che prega per loro, li accompagna, condivide il loro cammino di fede cristiana – e ne accolgano con sincera disponibilità gli insegnamenti”. La risposta al “dubium” proposto, quindi, “non esclude che vengano impartite benedizioni a singole persone con inclinazione omosessuale, le quali manifestino la volontà di vivere in fedeltà ai disegni rivelati di Dio così come proposti dall’insegnamento ecclesiale, ma dichiara illecita ogni forma di benedizione che tenda a riconoscere le loro unioni”. In questo caso, infatti, per la Santa Sede “la benedizione manifesterebbe l’intenzione non di affidare alla protezione e all’aiuto di Dio alcune singole persone, nel senso di cui sopra, ma di approvare e incoraggiare una scelta ed una prassi di vita che non possono essere riconosciute come oggettivamente ordinate ai disegni rivelati di Dio”. Nello stesso tempo, la Chiesa rammenta che “Dio stesso non smette di benedire ciascuno dei suoi figli pellegrinanti in questo mondo, perché per Lui siamo più importanti di tutti i peccati che noi possiamo fare, ma non benedice né può benedire il peccato: benedice l’uomo peccatore, affinché riconosca di essere parte del suo disegno d’amore e si lasci cambiare da Lui”. (M.N.).

(4) 4. domenica 21 marzo 2021. CHIOGGIA. nuova Scintilla. PROTEZIONE CIVILE E POLIZIA LOCALE. ZONA ROSSA E NAVIGAZIONE. Consegnato un furgone all’associazione che supporta la campagna vaccinazioni. Ecco tutte le nuove norme da rispettare. S. C. Essere al servizio, sempre Per uscirne presto abato scorso, il sindaco Alessandro Ferro e l’assessora Genny Cavazzana hanno consegnato alla Polizia Locale e alla Protezione Civile comunale un riconoscimento per il particolare impegno profuso ad un anno esatto dallo scoppio della pandemia da Covid-19. “Con questo piccolo gesto a nome dell’Amministrazione Comunale ringrazio il personale della Polizia Locale e i Volontari della Protezione Civile – ha detto l’assessore Genny Cavazzana – donne e uomini, che, con grande. senso del dovere e capacità, danno il loro contributo quotidiano nella gestione della pandemia e di tutte le altre emergenze che si verificano nel territorio”. Con l’occasione la Polizia Locale ha consegnato alla Protezione Civile un furgone modello Daily per le esigenze del servizio. Questo mezzo e la nuova vettura modello Pick-up attesa prossimamente andranno. a modernizzare il parco mezzi, attualmente composto da un camion e da un fuoristrada. Da lunedì 15 marzo i volontari sono impegnati a supporto dell’Ulss 3 “Serenissima” per la campagna di vaccinazioni presso il terminal dell’A .S.Po. in Val da Rio a Chioggia. Il Gruppo Comunale dei Volontari Protezione Civile di Chioggia, coordinato da Leo Marchesan, 3204334036, ha sede in Via del Boschetto 6, n. telefonico/fax del gruppo 041-490191; e-mail volontari.pc@chioggia.org. Oggi sono 27 le persone in servizio effettivo nel gruppo clodiense che, gratuitamente e con grande generosità, mettono a disposi-. zione dei cittadini il loro tempo, le loro energie, le competenze ed esperienze maturate, non solo nei momenti di emergenza, ma anche in tutta l’attività preliminare di formazione, addestramento ed esercitazione. Si tratta di attività poco visibili per la maggioranza della popolazione, ma costituiscono elementi essenziali per avere la massima efficienza ed efficacia nelle emergenze. Cogliendo l’occasione dell’apertura per il triennio 2021/23 di un nuovo corso di formazione e aggiornamento, fondamentale per i volontari, il Coordinatore invita i giovani di Chioggia a portare nuova linfa al gruppo aderendo con generosità a questo servizio ormai divenuto indispensabile. R. Donaggio. ome noto da lunedì 15 marzo scorso il Veneto è stato dichiarato “zona rossa” dal punto di vista dell’emergenza sanitaria con l’obbligo per gli abitanti di assumere tutta una serie di atteggiamenti e comportamenti più restrittivi della libertà, specificando quali attività economiche sono permesse e vietate, quali sono gli spostamenti personali consenti e come dovranno essere condotte le attività di servizio pubblico quali uffici, scuole, università e musei. In ordine alle attività che si possono svolgere nelle acque marittime e lagunari per rischio epidemiologico legato al COVID 19, nel comunicato stampa del 15 marzo scorso la Direzione Marittima di Venezia e del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia precisa che, oltre alla navigazione per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, sono consentite tutte le attività sportive e ludico ricreative svolte, in linea di massima, in forma individuale ma solo dalle 5.00 alle 22.00 e mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro. Per quanto riguarda le unità a motore, a vela o a remi per la cui conduzione è previsto un equipaggio, è consentita la presenza di più di una persona con il distanziamento di almeno un metro e mascherina indossata per le persone non conviventi. Per la navigazione sarà possibile entrare in un altro Comune, “purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”. Le attività consentite dovranno essere svolte nel pieno rispetto delle norme di settore e delle ordinanze vigenti nonché in materia di sicurezza della navigazione. Nello stesso comunicato si precisa che: “In questa delicata fase, oltre alle verifiche del rispetto delle norme sulla prevenzione del rischio epidemiologico, verranno intensificati, come ogni anno, i controlli mirati al rispetto delle disposizioni in materia di pesca sportiva e di contrasto del moto ondoso generato dalle unità in navigazione”. r. d.. L’interrogazione di Beniamino Boscolo, e le possibili soluzioni. Briccole alla deriva.... S. ono più di 50.000 le briccole in legno presenti in laguna purtroppo quasi tutte erose quindi pericolose, perché nel giro di due-tre anni dalla loro sostituzione sono state divorate dalle teredini, un mollusco da sempre presente in laguna, cui si è aggiunto in questi ultimi anni quello di origine egiziana molto più infestante. Il problema non dovrebbe esistere più dopo il brevetto del 2011 dell’arch. Sandro Castagna, ideatore del trattamento di “ingraffettatura” dei pali. L’ossido di ferro dovrebbe rendere il legno meno appetibile alle teredini garantendo la durata della bricola almeno per trenta anni. La loro maggiore vita negli anni garantirebbe una più agevole sostituzione. Chissà perché in questi 10 anni non si è fatto nulla, se lo chiede lo stesso ideatore del trattamento e i malcapitati, che cominciano ad essere numerosi, che hanno messo a rischio la vita cozzando contro di esse con la propria barca. “Il problema si aggraverà ancora di più con la bella stagione, quando arriveranno anche i diportisti, - scrive il consigliere di Forza Italia Beniamino Boscolo Capon nell’in-.  ! ! !# #)! ,&!"  #!  !" ! ! 9!

(5) " ! 9 !  64 C 4 G<HHB ! . ; C A . ;  $#&8 (&. III( $#&( B. # " ! 9 !  - ; C 4 G<HHB ! . .4 C A . .4 . # " !( $#&8 (&. terrogazione presentata il 9 marzo scorso all’Amministrazione comunale di Chioggia in cui segnala il problema. Anche perché, - se ne parla poco, nessuno ci ha pensato e per proporre di utilizzare delle risorse per velocizzare la soluzione”. Secondo il Consigliere di Forza Italia, per risolvere il problema si sono tenuti alcuni incontri fra le amministrazioni comunali interessate alla questione e il provveditorato alle opere pubbliche , “ma di interventi concreti, a quanto ci risulta, ancora, non se ne vedono e se ci sono stati risultano insufficienti... - Continua il dott. Capon: - siamo venuti a conoscenza qualche tempo fa di uno stanziamento da parte del Governo, attraverso la Legge di Bilancio 2020, di una somma di finanziamento pari a 2,5 milioni di euro al fine di sostituire molte briccole della zona Sud della Laguna. Anche se l’intervento è stato molto atteso e visto di buon grado, non siamo in grado di sapere se una parte di questa somma potrebbe essere destinata per raccogliere questi ostacoli pericolosi della Laguna”. R.D.. C46. !#  : $ +& @ E 1 &( F &!#

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(33) domenica 21 marzo 2021. CHIOGGIA. nuova Scintilla. 5. RASSEGNA DI MUSICALIVE. CHIOGGIA. RIVISTA DI STUDI E RICERCHE. Chitarre classiche (del maestro liutaio Enzo Guido) e voce: la magia della musica. L’interessante numero di novembre 2020. Le note che incantano. Sanità, e non solo. S. I. econdo appuntamento con la rassegna di Musicalive.info all’insegna della chitarra classica e della voce solista di Annamaria Mariotti, giovedì 11 marzo a Palazzo Goldoni in collaborazione con Radio Clodia. Due eccellenti maestri di chitarra classica: Alessandro Tessarin e Simone Vidali si sono alternati, in coppia o da solisti, accompagnando anche la calda voce di Annamaria Mariotti. Le chitarre erano state realizzate dal liutaio Enzo Guido che è intervenuto spiegando la qualità e le caratteristiche delle sue chitarre. Non si tratta solo di ottime chitarre tradizionali bensì di strumenti che grazie alla presenza di materiali innovativi (fibra di carbonio e sostanze usate in aeronautica) hanno una sonorità potenziata; si tratta inoltre di “oggetti” esteticamente curati con l’inserimento di dettagli in materie pregiate (foglia d’oro, lapislazzuli e madreperla). Chitarre che, grazie alle loro peculiarità, permettono l’esecuzione non amplificata, in concerto. Per approfondimenti su Facebook c’è il sito EnzoGuido.com.it. Il timbro melodioso della chitarra può trovare, affidato alle dita esperte di Maestri, la possibilità di espandersi pienamente. Le esecuzioni hanno riguardato principalmente un repertorio brasiliano e di canzoni popolari di vari paesi, offrendo un suono che si è espanso vellutato ed armonioso, tutto da gustare. La. musica dal vivo manca a tutti, si auspica che queste belle iniziative segnino l’inizio di una rinascita della Musica. Annamaria Mariotti insegnante, cantante e attrice, ha proposto con grande sensibilità e notevoli doti interpretative le sue canzoni (Accendi una luna nel cielo, O que serà, Aquarela, Insensatez) porgendole con eleganza e raffinatezza. Il Maestro Tessarin che insegna in una Scuola Media ad indirizzo musicale porta il suo messaggio alle giovani generazioni sentendone la responsabilità volendo promuovere il repertorio musicale. Ascoltando, sembra impossibile che le dita riescano a scorrere così veloci sulle corde producendo perfette combinazioni ed è questa una conferma che la Musica è magica. A conclusione, Francisco Merli Panteghini ha proposto anche un breve tour di Palazzo Goldoni, partendo dal piano nobile e ricordandone la storia collegata a Rosalba Carriera e Carlo Goldoni; non appena sarà possibile verranno offerte ai curiosi che vogliono approfondire l’argomento, visite guidate. Nella Talamini (Nelle foto: liutaio Enzo Guido, Annamaria Mariotti, chitarristi Simone Vidali e Alessandro Tessarin). LIONS CLUB CHIOGGIA SOTTOMARINA. In ricordo di Sergio Cecotti. Un grande amico, una bella persona. C. on immenso dolore i Soci del Club Chioggia –Sottomarina annunciano che nella notte tra sabato e domenica è scomparso Sergio Cecotti. Ci lascia un grande Lion, una bella Persona, un grande Amico, molto apprezzato per lo spirito di Servizio, per l’attaccamento al Club per gli incarichi svolti sempre con grande disponibilità, umiltà e passione. Sergio era socio del Lions Club di Chioggia Sottomarina da 44 anni ed aveva ricoperto numerosi incarichi nei consigli direttivi. Nato il 05/09/1931 a Ronchi dei Legionari (Go), dopo 5 giorni dalla nascita iniziavano i suoi trasferimenti: Trieste - Fiume - Fogliano di Redipuglia come profugo Istriano. Adolescente, per motivi di lavoro del padre, si era trasferito a Porto Viro e poi a Cavarzere, diploma di Perito Industriale a Rovigo, dopo varie esperienze lavorative in giro per il Veneto, era approdato a Chioggia come dipendente ENEL. Proprio a Chioggia, nel ristorante “Al Cavallo”, dove pranzava usualmente, aveva conosciuto Bruna, figlia del titolare. Bruna diventerà sua moglie e dal loro amore nasceranno due figlie, Claudia e Silvia. Era felicemente nonno di 4 nipoti che lo adoravano. Per fare carriera si era trasferito ad Adria, diventando capo agenzia per poi tornare a Chioggia per ricoprire l’incarico di direttore fino alla pensione. Così lo ricorda suo nipote Gianluca: “Nonnino, ti riesco ancora a sentire mentre mi racconti della volta che ti hanno bombardato casa, dell’alluvione e della fuga dalle foibe. A vederti mentre indichi tutti i posti dove la corrente l’hai portata tu o una delle tante case in cui hai vissuto, a Fiume e nelle campagne del veneto, con quell’aria di un uomo che ha saputo godersi ogni singolo momento di libertà. Perché tu i luoghi e le persone non le dimenticavi mai, e non ti facevi mai dimenticare. Inutile dire che sei rimasto nei cuori di tantissimi, tra quei tanti ci sono pure io. Non solo. perché eri il mio nonnino, ma soprattutto perché sei stato il mio migliore amico d’infanzia e fino ad oggi la persona da cui andavo quando qualcosa andava storto. Sapevi sempre trovare quelle parole di conforto le quali, non so come, mi tiravano su ogni volta. Il primo a chiamare per sentire come fosse andata e il più felice quando raggiungevo qualche traguardo. Quello che si metteva a piangere per i miei piccoli “successi”. Mi hai insegnato la bellezza della cultura, tramandato la passione per l’imparare il più possibile, mostrato quanto bella sia la vita, fatto da modello e dimostrato l’importanza della solidarietà. E per questo non potrò mai essertene abbastanza grato. Mi piacerebbe poter venire un altro pomeriggio a trovarti, portarti il giornale, sentirti dire “ti voglio bene” e raccontarti come vanno le cose. Però le nostre strade si sono dovute separare. Forse quel piccolo atto, durante il nostro ultimo saluto, di tenermi la mano stretta con la forza che non sentivo da anni è stato un semplice passaggio del testimone. Un pezzo fondamentale nella corsa, lo sport che avevi vissuto sulla tua pelle e che tanto mi raccontasti. Grazie nonnino, vivrai per sempre dentro di me”. Qualche mese fa il Club di Chioggia aveva assegnato a Sergio Cecotti la Melvin Jones Fellow, la più alta onorificenza lionistica, per riconoscere le qualità umanitarie quali la generosità, la compassione e l’interesse per il prossimo. Giacinto Pesce. l numero 57 novembre 2020 di “Chioggia - Rivista di studi e ricerche” si apre, per la rubrica “Saggi”, con un interessante ricordo bio-bibliografico del prof. Mario Quaranta, deceduto di recente, storico della filosofia e della cultura, ricordo curato dal direttore della rivista prof. Cinzio Gibin, il quale altrettanto ha fatto, con un documentatissimo contributo, in memoria del dr. Ferdinando Scapin (1922-1987), stimato e valido medico nonché autore di varie opere, fra cui parecchie e dotte pubblicazioni storico-mediche (basti citare la ben nota “Ospedali e lazzaretti a Chioggia”, 1957), in cui per la prima volta fornisce il quadro delle strutture medicosanitarie operanti allora in città, contribuendo ad allargare la banda tematica della storia cittadina attraverso l’inserimento di argomenti di carattere storico-medico-sanitario. Segue un contributo di Angelo Padoan sul temporaneo soggiorno di Ippolito Nievo a Pellestrina con duplice visita a Chioggia e relativo… discutibile giudizio sulla città e sulle sue… abitanti. Altro personaggio ospite di Sottomarina è stato Lino Salvato, autentico “innovatore dell’arte”, il quale è ricordato, tra l’altro, a Chioggia, come l’autore del “logo” dell’ex discoteca Shaker e delle ceramiche tuttora visibili all’esterno dell’hotel “Stella d’Italia” (Alessia Boscolo Nata): fu compagno di studi all’Istituto d’Arte di Padova (oggi liceo artistico “Pietro Selvatico”) dell’artista padovano Amleto Sartori (l’autore del “Portale a Prisca” che funge da porta d’ingresso alla pescheria di Chioggia e de “Putto che beve” (o “Putto che si bagna”) visibile nei giardini del Sagraéto, opere scultoree entrambe donate alla città di Chioggia negli anni ’50 del secolo scorso dall’amico di Chioggia Alfredo Bordin detto “Tahoma”, ndr). Dopo un’interessante rievocazione del vecchio mestiere del “trasmissiero” ChioggiaVenezia (e oltre) del padre ad opera di Eolo Bullo, Francesco Bergo ci informa di un’inedita “Battaglia di Cavanella d’Adige” combattuta nel periodo risorgimentale (1848) e Antonello Nave di quello post-risorgimentale presentando il periodico “Veneto Cattolico” (1871-74). Alberto Naccari ritorna sul tema del Peròtolo con “supposizioni e certezze” mentre Matteo Sanavia ci parla dell’esperienza personale di un viaggiatore nell’estremo Oriente, accompagnato da un’intervista “ideale” effettuata da Fabrizio Boscolo Caporale. Il periodico “Neptunia” di fine ‘800, diretto da Davide Levi Morenos, “specialista” del mondo della pesca, compresa quella locale, è ricordato da Sergio Ravagnan, mentre Mattia Pasotti ci riassume l’ìnteressante sua tesi di laurea incentrata sul pescatore chioggiotto. Seguono gli itinerari didattici illustrati da Susanna Bonapersona, Paolo Spanio, Anna Tosato e Mario Voltolina. Chiude la rivista la segnalazione dei 15 anni dell’Associazione “Cuore amico” a cura di Marta Turcato. Il tutto è “intervallato” dalla riproduzione di alcuni suggestivi acquerelli dedicati alla Laguna di Chioggia e opera di Mario Mazzucco. (n.s.).

(34) 6. domenica 21 marzo 2021. CHIOGGIA. nuova Scintilla. RILANCIO DEL PORTO. ONORIFICENZE. Fusione del Comitato del Porto con Venezia Port community. Consegnata al nipote la Medaglia d’Onore al Valore Militare. Per migliorare sempre più A Giulio Bergo Oro. I. l comitato Rilancio del porto entra in Venezia Port community. La decisione di sciogliersi e confluire nell’ente veneziano risponde alla volontà di avere più peso nelle sedi decisionali, ma anche per lavorare all’unisono sui problemi comuni, in primis dragaggi e pescaggi. Dal 2011 il comitato si è battuto per l’intervento di scavo dei canali, per fermare la costruzione del deposito gpl, promuovendo per primo un ricorso al Tar, e per recuperare i traffici perduti nel tempo. La decisione di entrare in Venezia Port community è stata presa all’unanimità nell’ultimo consiglio direttivo. «Abbiamo ancora partite importanti aperte», spiega il presidente del comitato porto, Alfredo Calascibetta, «i dragaggi, che sono in corso, la ferrovia, la Romea e lo sviluppo dei traffici. Per queste tematiche avremo un gruppo di lavoro specifico su Chioggia. Siamo nati nel 2011 e dopo dieci anni, con la nascita delle nuove Autorità di sistema portuali, oggi riteniamo di confluire in organi più impegnativi per rappresentare le nostre istanze in modo corale. A fine 2014 abbiamo denunciato per primi il problema dell’impianto gpl, promuovendo anche un. ricorso al Tar. Il tema su cui ci siamo battuti sempre e con convinzione è stato quello della necessità di escavi e di manutenzione del canale portuale. Gli escavi dei fondali sono interventi improcrastinabili per il futuro della nuova area portuale che nascerà e si svilupperà a est del porto di Val da Rio, con un traffico passeggeri e feeder contenitori. Il porto si espanderà nell’area dell’ex inceneritore, attualmente oggetto di bonifica, serviranno nuovi magazzini, aree di movimentazione merci, nuove banchine e stazione marittima, linea ferroviaria, come già programmato e deliberato a suo tempo da organi competenti come si evince dal progetto redatto dalla presidenza di Aspo, con il nostro parere positivo, per i nuovi futuri traffici commerciali e e per lo sviluppo del porto». Calascibetta ricorda anche come il comitato negli anni abbia sempre mantenuto contatti e confronti con il ministero delle Infrastrutture, la commissione Trasporti, il ministero dello Sviluppo economico, i. I. l sindaco Alessandro Ferro ha consegnato lunedì 8 marzo scorso al nipote Rinaldo Oro, la “Medaglia d’Onore” attribuita “in memoria” allo zio Giulio Bergo Oro. L’assegnazione e quelle a tutti i cittadini Italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945 è regolata dalla Legge n. 206 art. 1, commi 1271-1276 del dicembre 2006. “Sono molto emozionato – ha spiegato il nipote, Rinaldo Oro – perché oggi finalmente si chiude un cerchio. Ricevo da parte dello Stato la più alta onorificenza alla memoria di mio zio: una Medaglia d’Onore al Valore Militare per Giulio Bergo Oro, internato militare italiano nei campi di concentramento nazisti. Giulio è stato uno dei circa 700mila giovani soldati che, all’indomani dell’8 settembre 1943, ha deciso di non consegnarsi ai tedeschi e di non arruolarsi nella Repubblica Sociale Italiana di Salò. Giulio Bergo Oro, sergente nocchiere della Regia Marina, nato a Catania il 17. rappresentanti politici nazionali, l’Adsp e Federagenti nazionale. «Il lavoro svolto da tutto il consiglio direttivo del comitato», spiega il presidente, «ha posto alla ribalta il nome del nostro porto e gli attestati di stima ricevuti nel corso degli anni hanno dimostrato che abbiamo saputo interpretare e svolgere nel migliore dei modi il nostro lavoro a favore di questa città». Nell’ultimo consiglio, come prevede lo statuto, il comitato ha deciso di devolvere quanto accumulato a quattro enti sociali del territorio: Caritas Chioggia, coop Titoli Minori, Sogni onlus di Mestre, Stella Maris onlus di Venezia. Elisabetta Boscolo Anzoletti. Idioti non si nasce, si diventa.... Segno di inciviltà, frutto della noia. N. ella comunità sociale del nostro tempo si distinguono individui che per loro abitudini meschine e demenziali andrebbero collocati nel “girone” degli idioti. Infatti considerando il comportamento abituale di tali soggetti risulta chiaro concordare con quanto afferma il dizionario della lingua italiana: “Idiota, individuo caratterizzato da una vistosa e sconcertante stupidità”. Una specie umana molto attiva e dinamica che opera sistematicamente, singolarmente o in gruppi composti da fanatici “barbari” capaci di attuare svariate forme di malefatte che travalicano i confini della comune stupidità dozzinale come il vandalismo, le baruffe tra bande di adolescenti, azioni criminali e tanti altri comportamenti incivili. In questi ultimi tempi l’idiozia ha fatto passi da gigante, ne troviamo abbondante testimonianza su Internet, un palcoscenico dove viene rappresentata in toto l’evoluzione caratteriale umana che spazia dalla migliore civiltà, all’esaltazione del buono, del bello e poi gradualmente scende fino alle peggiori perversioni. Tra queste ultime infatti, trova spazio anche un ampio campionario di individui che per la fregola di ottenere un barlume di notorietà sono capaci di ogni tipo di nefandezza. Prendiamo, per esempio, il fenomeno musicale canzonettistico molto in voga tra i giovani: il Rap, (o cultura Hip hop) si tratta di un rispettabile genere musicale nato all’inizio degli anni settanta del secolo scorso nei quartieri afroamericani e latinoamericani di New York: una sorta di discorso in rima modulato sul tempo di un brano musicale ritmato. I praticanti di tale tecnica sono i cosiddetti. “Rapper”. La maggioranza di questi fa buon uso dello stile Rap, altri invece diffondono un miscuglio di parole e musica, talvolta insopportabili predicozzi, specie quando inneggiano all’istigazione, alla violenza e all’odio, perfino all’uso di droghe. La conferma di quanto detto, ci riporta ad un fatto specifico che nel campo della stupidità supera ogni limite: Nei primi giorni di gennaio scorso è apparso su YouTube un video di una scena, a dir poco, disgustosa. Il protagonista del filmato era uno di quei rapper, un certo “Fuma” (nome d’arte che la dice lunga sull’indole del soggetto) che in virtù della sua “arte” canora si inserisce a pieno titolo nella specie la cui definizione lascio al giudizio del lettore. Il filmato, denominato Audi, mostra uno scontro tra il Fuma e un poliziotto in divisa. Il poliziotto viene sopraffatto e quindi sollevato in alto e appeso per i piedi a testa in giù. Alla scena assistono branchi di scalmanati, tra cui un bambino, che si esaltano all’impresa del loro campione rapper. Nella nauseante carrellata di immagini traspare la follia di individui che dimenandosi al ritmo del Rap, sfogano fanatismo, frustrazioni, collera, derisione e incitamento alla violenza nei confronti della polizia. (Questa schifezza è ancora reperibile su Internet). Ovviamente rimane un certo sgomento nel constatare come si sia arrivati a tale livello d’inciviltà. Rimane inoltre un certo fastidio quando gli “esperti” individuano le cause di tale andazzo nel presunto disagio esistenziale, nella noia, nel disadattamento e altre menate varie quando si tratta invece di semplice, banale genuina idiozia. Achille Grandis. maggio 1919, con questo gesto ha in pratica firmato la propria condanna a morte. In pochi riuscirono infatti a fare ritorno a casa dai lager nazisti. A Giulio Bergo Oro toccò in sorte lo Stalag XXII (22), a Limburg an der Lahn, quindi la peregrinazione attraverso altri campi, infine la morte a Bromberg in Polonia, dove, dopo l’ennesima vessazione, si è ribellato alle umiliazioni ed è stato ucciso da un ufficiale tedesco a colpi d’arma da fuoco. Con lui, testimoni, c’erano altri soldati chioggiotti”. Il corpo del Sergente nocchiere si trova ora nel mausoleo italiano di Bielany, vicino a Varsavia, dove riposa nella tomba numero 98. Lo scorso gennaio il giornalista polacco, Piotr Ferenc, ha individuato la sua esatta posizione tra gli altri caduti, e sfidando la neve ha acceso un cero alla sua memoria. Grazie all’ANPI di Chioggia lo scorso anno il Comune di Chioggia ha collocato una Pietra d’Inciampo a Sottomarina, nel luogo dove la madre di Giulio, Maria Oro, aveva vissuto assieme ai suoi figli appena dopo la guerra. Il nipote Rinaldo ha quindi ringraziato le autorità ministeriali, che hanno deciso l’assegnazione della medaglia allo zio, il sindaco di Chioggia per avere presieduto la cerimonia di consegna, l’ANPI e il sig. Girolamo Tomarchio, che non ha potuto essere presente per le restrizioni da Covid 19. Perché “grazie al suo lavoro di ricerca della documentazione è stato possibile l’assegnazione della medaglia allo Zio. Il dovere della memoria – ha concluso il sig. Rinaldo Oro – delle sofferenze che la popolazione civile e i militari italiani hanno subìto durante il fascismo e il nazismo, dev’essere un imperativo anche verso le giovani generazioni”. “È un momento importante non solo per questa famiglia – ha detto il sindaco Alessandro Ferro – ma per la nostra città intera, per la nostra storia, affinché storie come queste continuino ad essere raccontate”. La Medaglia è coniata dalla Zecca dello Stato in bronzo e riporta al dritto lo Stemma della Repubblica Italiana con intorno la scritta “Medaglia d’Onore ai Cittadini Italiani Deportati ed Internati nei Lager Nazisti 1943-1945” e al verso il nome e cognome della vittima, il sergente Giulio Bergo Oro, in un cerchio di filo spinato. R. D..

(35) domenica 21 marzo 2021. CHIOGGIA SETTORE PESCA. nuova Scintilla. 7. VACCINI. Obbligatoria l’istallazione delle telecamere a bordo dei pescherecci oltre i 12 metri. In via precauzionale, visti gli ultimi avvenimenti. Per un controllo maggiore Sospeso AstraZeneca. P. er rafforzare l’applicazione dei controlli sulla pesca e ridurre i rigetti nell’Ue, a Bruxelles con 401 voti a favore (247 contrari e 47 astenuti) si è fatto obbligo dell’istallazione delle telecamere a bordo dei pescherecci oltre i 12 metri, per tutti, di segnalare la perdita di reti in mare e di sbarco delle catture indesiderate (quest’ultima entrerà pienamente in vigore a partire dal prossimo anno). Sono stati definiti e armonizzati, pure, i criteri per l’applicazione delle sanzioni in tutti i Paesi membri dell’Ue. L’istallazione a circuito chiuso Cctv a bordo delle imbarcazioni adibite alla pesca inferiore ai 12 metri dovrebbe essere attuata su base volontaria con incentivi come l’assegnazione di quote aggiuntive o la rimozione dei punti di infrazione. L’obbligo scatterà anche per le imbarcazioni inferiori ai 12 metri che hanno commesso almeno 2 infrazioni gravi.. I. Tante le polemiche e le accuse di violazione della privacy da parte degli operatori nel settore. Si accusa l’Europa di avere prodotto “l’ennesimo regolamento vessatorio, che si aggiunge, peraltro, ai controlli sempre più stringenti per la marineria prossima ad un vero collasso per la crisi strutturale e per fattori contingenti, non ultimo il Coronavirus. L’ennesima norma comunitaria che va nella medesima direzione di tutte le altre, quella “di far chiudere il settore a vantaggio della importazione del pesce o verso sistemi diversi di. produzione, vedi l’acquacultura”. Il provvedimento dovrà, comunque essere negoziato tra UE, gli Stati membri e la Commissione Europea. Secondo alcuni sindacati di categoria il provvedimento è stato sostenuto da Pd, M5s e Verdi europei e duramente osteggiato dalla lobby dei pescatori Europei e dalla Lega. Pronta la replica dei parlamentari europei PD che chiariscono di avere invece votato compatti contro “perché la riteniamo una misura vessatoria per come è stata formulata nel regolamento sul controllo”. R. Donaggio. n attesa di ulteriori approfondimenti e in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha deciso di estendere in via precauzionale e temporanea il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale. Pertanto, fino a diverse determinazioni da parte degli organi centrali, con effetto immediato la Giunta Regionale del Veneto in data 15 marzo scorso ha tempestivamente disposto il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutta la Regione. Al fine di consentire una nuova pianificazione dell’offerta l’erogazione che prevedeva l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca è stata temporaneamente annullata. Le vaccinazioni previste con gli altri vaccini disponibili (Pfizer e Moderna), saranno comunque effettuate regolarmente con priorità per i soggetti anziani e per quelli ad elevata fragilità. Si precisa che a livello regionale delle 194.000 dosi totali di AstraZeneca, ad oggi, ne sono state somministrate 68.154 e che è attivo un monitoraggio costante delle reazioni avverse che, finora, non ha fatto registrare episodi di rilievo, ma solo eventi non rilevanti e previsti con la somministrazione di un vaccino. “A.I.F.A. renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”. R.D.. SETTORE URBANISTICO. /HRVVHUYD]LRQLGHOFRQVLJOLHUH'ROÀQ. NOTA PREVIDENZIALE. Ci sono molte carenze.... Contributi vari. P. E. ossibile che dopo tre assessori tecnici (tutti architetti) e con un Sindaco anch’egli laureato in architettura, ad oggi, l’intero settore urbanistico versi nelle condizioni di degrado in cui si trova? Se lo chiede il consigliere Marco Dolfin nel comunicato stampa del 13 marzo scorso. Lo stesso precisa: “Sia chiaro, nessuna colpa deve andare al personale dirigente, ai funzionari, agli impiegati ecc, che anzi, voglio ringraziare, perché lavorando in spazi assai inadeguati, poco salutari e poco sicuri, con molta difficoltà e pressioni varie riescono a rispondere alle tantissime richieste. Alcuni uffici sembrano dei veri tuguri, non certo degni di un settore e di una città importante come Chioggia...”. Lo stesso Consigliere della Lega ricorda che sono mesi che denuncia tale disagevole situazione e la cronica carenza del personale, che limita non poco la stessa funzionalità degli uffici e mette a rischio l’opportunità della gente di accedere e di usufruire del “Bonus 110”. Con tali carenze di spazi e. personale “l’accesso agli atti”, fondamentale per poter iniziare la pratica edilizia e successivamente utilizzare il Bonus in questione, viene ritardato in media dai 3/6 mesi. Tutto ciò produce tra i moltissimi tecnici, i tanti professionisti, oltre al normale commissionario, non poco malcontento, seguito da innumerevoli polemiche e proteste che spesso finiscono in vere e proprie denunce alla Magistratura per il rischio di non potere accedere al Bonus 110. “Avanti di questo passo si rischia di restare tutti a bocca asciutta e di non potere usufruire di questa opportunità. – Conclude il Dolfin, - lancio quindi le proposte di una Class Action contro l’Amministrazione 5Stelle, visto il mancato rispetto delle tempistiche nella consegna degli atti e di tutte le pratiche annesse e di inserire la completa revisione dell’intera organizzazione della macchina comunale nel programma dell’imminente campagna elettorale: più personale ed adeguati spazi sia per i tecnici che i semplici cittadini”. r. d.. sonero contributivo giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli. E’ previsto l’esonero dal versamento del 100% dei contributi I.V.S. (Invalidità, vecchiaia e superstiti) per un periodo di 24 mesi, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2021. Proroga Ape Sociale. Si proroga a tutto il 2021 la sperimentazione della cosiddetta Ape sociale che consiste in una indennità corrisposta fino al conseguimento dei requisiti pensionistici, a favore di soggetti che si trovino in particolari condizioni. Le domande per il riconoscimento del beneficio possono essere presentate entro il 31 marzo 2021 oppure entro il 15 luglio 2021. Le domande presentate successivamente a tale data (e comunque non oltre il 30 novembre 2021) sono prese in considerazione solamente nel caso in cui ci siano le risorse finanziarie. Assegno di natalità - Bonus bebè. Si rinnova per il 2021 l’assegno di natalità il cosiddetto bonus bebè con le stesse modalità già previste in precedenza. Congedo di paternità. Viene prorogato per il 2021 il congedo obbligatorio di paternità, elevando da sette a dieci giorni la durata. (Fonte Epaca-Coldiretti), N.S.-Lz. Pubblicato l’avviso per la demolizione di manufatti incongrui. Per sistemare il territorio. P. ubblicato lunedì 15 marzo scorso sul portale comunale l’avviso rivolto agli aventi titolo, che intendano richiedere l’individuazione di manufatti incongrui da demolire, ai fini dell’ottenimento dei crediti edilizi da rinaturalizzazione, come previsto dalla L.R. 14/2019 “Veneto 2050”. Come specificato a suo tempo sul nostro settimanale, questa legge regionale rende possibile, tra l’altro, un’azione di pulizia del territorio con la demolizione di manufatti incongrui e il riconoscimento di crediti edilizi da rinaturalizzazione. “Per ‘rinaturalizzazione’ si intende la restituzione di un terreno antropizzato alle condizioni naturali originarie o seminaturali, mediante demolizione degli edifici e delle superfici che lo hanno reso. impermeabile”. Spiega il Sindaco nel comunicato stampa dello stesso 15 marzo: “Il Comune ha dato il via al censimento di quei fabbricati, come capannoni abbandonati in zona agricola o residenziale ed altri edifici di degrado, la cui demolizione risulti utile alla Collettività, per una rigenerazione urbana sostenibile, perché dal loro abbattimento si trarrà un beneficio in termini di pubblica utilità e di miglioramento generale del nostro paesaggio, con benefici per l’ambiente legati al recupero di suolo o per indennizzare l’acquisizione di aree per opere pubbliche, come per la realizzazione di una strada. Con la demolizione di questi edifici, i proprietari acquisiranno dei crediti edilizi, utilizzabili in altre zone definite dalla Variante Urbanisti-. ca per il Registro elettronico del crediti edilizi (recred), la cui redazione, in corso di completamento, è stata affidata con determina dirigenziale (n. 2543 del14/12/2020 ‘Affidamento del servizio per la redazione del recred e della relativa variante urbanistica riguardante l’individuazione dei fabbricati incongrui ai sensi della L.R. n.14/2019’”. Oltre ad individuare i manufatti incongrui la variante allo strumento urbanistico dovrà delimitare e disciplinare l’ambito di pertinenza dell’immobile da demolire e dell’area da rinaturalizzazione, prevedere una specifica normativa per assegnare ad ogni immobile demolito il corrispondente Credito Edilizio. (CER), creare il Registro dei Crediti Edilizi (RECRED) all’interno dei quale annotare i CER ed infine, individuare le eventuali aree e le modalità di utilizzo dei CER. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 14/05/2021. R.D..

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