I SESSIONE: I Pazienti a Rischio
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TAGETE 3-2005 Anno XI
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ALLERGIE E IDIOSINCRASIE A FARMACI: INCIDENTI IN CONSEGUENZA DI MANOVRE ODONTOIATRICHE
Giorgio Cantelli-Forti ed Andrea Sapone*
La frequenza delle emergenze in ambulatorio odontoiatrico è difficile da definire. Si dovrebbe aggirare intorno allo 0,5-0,6% della totalità dei casi.
È un fenomeno in costante aumento, sia perché le sedute odontoiatriche sono diventate più lunghe, complesse e stressanti, sia in relazione al maggior numero di farmaci usati (anestetici locali, sedativi, etc.).
Bisogna anche l’aumento del numero di pazienti anziani, o a rischio, che si sottopongono a cure odontoiatriche.
Tutti questi fattori contribuiscono notevolmente alla possibilità di incorrere in errori in corso di terapia odontoiatrica.
Esistono diversi tipi di reazioni tossiche che possono verificarsi in seguito alla somministrazione di farmaci.
Possono essere classificate in funzione del tempo intercorso tra somministrazione e loro comparsa ed il grado di coinvolgimento dell’intero organismo.
In base alle caratteristiche proprie di ciascun evento possono classificarsi in:
Reazioni tossiche vere e proprie, Reazioni allergiche, Manifestazioni idiosincrasiche, Effetti teratogeni e Manifestazioni neoplastiche.
Le più frequenti ed imprevedibili sono le reazioni allergiche e le manifestazioni idiosincrasiche.
*Dipartimento di Farmacologia, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna
Tagete n. 3-2005 Ed. Impronte
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2 Le reazioni allergiche compaiono in una quota molto bassa della popolazione, con percentuali fortemente diverse da farmaco a farmaco, e la loro gravità non dipende dalla dose somministrata e non compare mai alla prima somministrazione.
Le manifestazioni idiosincrasiche, invece, sono dovute alla anormale reattività di alcuni soggetti nei confronti di un farmaco, hanno una base genetica ed una incidenza bassa.
Inoltre, hanno una gravità che è strettamente dipendente dalla dose e possono insorgere alla prima somministrazione.
I farmaci più usati in pratica odontoiatrica sono riconducibili alle diverse classi dei vasocostrittori, agli anestetici locali, ai sedativi, agli antibiotici, ed ai corticosteroidi.
Tutti quelli menzionati possono produrre una serie di effetti collaterali diretti od in seguito a interazioni farmacologiche cinetiche e/o dinamiche.
A questo scopo fondamentale è una buona conoscenza del paziente dal punto di vista anamnestico.
La perfetta valutazione della storia del paziente spesso permette di evitare incidenti pericolosi, soprattutto quelli con effetti immediati forieri di non pochi problemi al medico odontoiatra.
Avere un carrello per le emergenze, rifornirlo, controllarlo, e saperlo adoperare è indice di correttezza e preparazione per ogni professionista.
A questo riguardo sono ipotizzabili solo due grossi gruppi di incidenti nell’ambulatorio di un odontoiatra: eventi sistemici (reazioni anafilattiche acute, infarto miocardico, etc.), e reazioni emorragiche. In entrambi i casi la buona pratica medica e la calma, che il caso richiede, possono permettere la risoluzione degli incidenti.
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