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Sommario Rassegna Stampa - ANBI

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Academic year: 2023

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Se ne parlerà lunedì prossimo, a partire dalle 10, nell'auditorium di Palazzo del Pegaso, nel convegno organizzato da Coldiretti e Anbi Toscana (associazione nazionale che rappresenta gli interessi dei consorzi di riciclo, irrigazione e bonifica operanti nel nostro Paese e tutelati). Si parlerà poi di politiche regionali, di una seria politica di valorizzazione delle risorse idriche e della necessità di programmare e pianificare interventi per evitare il ripetersi di crisi dovute a specifiche situazioni climatiche.

Aumentano le startup in Italia,

All'iniziativa erano presenti il ​​presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, i presidenti dell'Anbi Toscana Marco Bottino e dell'Anbi nazionale Massimo Gargano, gli assessori regionali all'Ambiente Federica Fratoni e all'Agricoltura Marco Remaschi, Erasmo d'Angelis, responsabile l'unita' da parte del governo "Italiasicura".

Siccita': nuova politica acque, convegno in

Dal 2011 è presidente del consorzio di recupero Burana (con sede a Modena) e dal 2012 è anche presidente di Coldiretti Modena. Vincenzi è stato confermato alla guida dell'Anbi (consorzi acqua per l'irrigazione) aggiunto da Gianfranco Quaglia il 22 luglio 2017.

Vincenzi confermato alla guida di Anbi (Consorzi acque

Vincenzi è stato eletto presidente nel 2014; è perito agrario, agricoltore diretto e proprietario di un'azienda cerealicola-frutticola di 110 ettari tra Mirandola e San Felice sul Panaro. Inoltre, continueremo a sollecitare il governo a varare, con la prossima Legge di Stabilità, un Piano Nazionale Invasi, la cui necessità è dimostrata quotidianamente dalla siccità e dalla sua gravità.

È quanto ha detto ieri (venerdì) a Olbia, durante i lavori, l'assessore regionale all'Agricoltura, Pier Luigi Caria. Il presidente del Consorzio Recupero Gallura Marco Marrone ha ringraziato pubblicamente l'assessore regionale all'Agricoltura per il risultato raggiunto per tutto il territorio attraverso il finanziamento dell'opera che interverrà nella distribuzione verso Olbia nel nord del recupero delle acque reflue della città della Gallura.

Foto Gadgets
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Masterplan: pronti 50 milioni per rete irrigua Fucino

21 luglio 2017 A una settimana dall'Assemblea nazionale elettorale, il Consiglio nazionale dell'ANBI (Associazione nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Alluvioni) ha confermato Francesco Vincenzi, 39 anni, imprenditore agricolo di Mirandola e presidente di Coldiretti Modena .

Francesco Vincenzi confermato presidente Anbi

24°C   nubi sparse

Fucino, 50mln contro la siccità

Una volta pronto il progetto - conclude D'Alfonso - organizzeremo un incontro pubblico dove inviteremo i ministri Martina (Agricoltura) e De Vincenti (Sud Italia), poiché si tratta di un'opera pubblica straordinaria e importante per la Marsica, finalizzata a non ostacolare sostenere l’economia agricola del Fucino”. La rete di irrigazione con tubazioni (circa 150 km2) servirà al trasporto dell'acqua su un'area complessiva di 12.000 ettari.

Meteo: weekend molto caldo, temporali da lunedì previsioni

Dopo la piombatura dell'ex farmacia, del Cgs e dell'ex Diefenbach, la polizia è intervenuta alla Boscherona per rimuovere il campo nomadi sulle sponde del canale. A metà luglio Il Cittadino aveva raccolto anche le segnalazioni di residenti che denunciavano traffici illeciti nelle zone di via Tagliamento e via Monte Generoso. Non è più solo una questione di ordine pubblico e decoro – hanno detto – ma anche di sicurezza: fare il bagno nel canale è pericoloso, prima o poi qualcuno si farà male”.

Primo consiglio comunale per il nuovo sindaco Dario Allevi e la sua giunta e prima iniziativa, quella dei consigli itineranti dei quartieri. E così funziona - dicevano sempre i residenti - i rifiuti si lasciano sul ciglio della strada, i nomadi fanno il loro lavoro nell'erba e si bagnano nel canale.

Sommario Rassegna Stampa

Nell’estate che l’Italia brucia, e non solo a causa degli incendi, ritorna puntuale il dibattito sullo spreco dell’oro blu. La tendenza sempre più diffusa alla semina secca ha cambiato lo scenario senza risolvere il problema della carenza idrica. Ne è convinto, dati alla mano, Roberto Isola, direttore generale dell'Associazione Est Sesia Irrigua, che insieme al suo team gestisce questo tempio dell'acqua e la fruizione dei canali Cavour, e lancia un appello anche al mondo dei produttori di riso: basta con queste tecniche, torniamo alla tradizionale immersione in primavera se vogliamo risparmiare acqua.

Solo alla fine di questo ciclo positivo l’oro blu più volte utilizzato sarebbe finito nel Pad o poi in mare. Si potrebbe andare ancora oltre: costruire piscine artificiali che trattengano milioni di metri cubi d’acqua per i momenti critici.

Il virtuoso paradosso della risaia. Più acqua beve più ne

Francesco Vincenzi Basta con l'emergenza siccità Adesso è tempo di invasioni HOME RISO VINO VINO E BOVINI DA LATTE FIORI FRUTTA E VERDURA AVVISI PUBBLICI. E a finire sotto accusa è soprattutto la risaia, anche se da qualche anno non è più rappresentata da quel classico mare di quadretti che caratterizzava le stanze immerse in primavera. Ciò che discende dai ghiacciai, va nei fiumi, e poi si incanala nel Cavour e nei suoi derivati, se fosse utilizzato come fino a poco tempo fa, invece di scivolare, correre e finire tutto nel Po e nell'Adriatico, dopo attaccando le pianure di riso in primavera la falda freatica verrebbe ricostituita e attraverso la percolazione alimenterebbe le sorgenti e le risorgive che a loro volta restituirebbero l'acqua alla risaia per due o tre riutilizzi.

Al contrario, la tecnica della semina a secco provoca l’effetto opposto, uno spreco d’acqua: prima perché non viene trattenuta e defluisce, poi quando arriva giugno e le risaie hanno ancora bisogno urgentemente di essere nutrite per evitare che brucino, il terreno richiede un contributo maggiore, in quanto le falde acquifere sono state prosciugate per mesi senza alcuna ricarica. Aumentano da tre a quattro le presenze dei rappresentanti calabresi nel Consiglio nazionale dell'Anbi (Associazione nazionale dei consorzi di tutela del territorio e di gestione delle acque irrigue).

MOLINARO: UN RICONOSCIMENTO AI CONSORZI DI BONIFICA CALABRESI

Secondo la Corte Suprema la controversia sulla costruzione della diga dovrà infatti essere riesaminata, e ciò apre un'importante opportunità per la realizzazione dell'importante infrastruttura destinata a risolvere i problemi di approvvigionamento idrico di gran parte del territorio la popolazione. dalla provincia di Catanzaro, dalla fascia ionica al Lametino. Dobbiamo ringraziare il Presidente Manno che, con il suo instancabile lavoro di sensibilizzazione delle istituzioni e dell'opinione pubblica, ma anche con il suo impegno giudiziario, ha mantenuto alta l'attenzione sul lavoro. Ora devono essere le autorità nazionali e regionali a dare impulso al completamento delle opere, attraverso il loro rifinanziamento, con il sostegno e il sostegno delle parti sociali, delle istituzioni e degli enti locali.

Solo questo consentirà di creare centinaia di posti di lavoro legati alla costruzione della diga e alle opere aggiuntive, ma soprattutto l'infrastruttura, una volta completata, con una capacità di 40 milioni di metri cubi sarà preziosa per portare acqua a migliaia di calabresi. e per consentire forniture regolari alle imprese agricole locali, che sono il principale motore della nostra economia.

Emergenza siccità: il lavoro dei

Consorzi di Bonifica fra irrigazione e prevenzione

FIRENZE E TOSCANA

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Oltre 11 milioni di euro per i disabili che non hanno il

Dall’aprile 2015 sono state vaccinate più di 900.000 persone e la giunta ha prolungato la campagna per altri 6 mesi.

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Per venire incontro alle richieste di tanti utenti, il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud ha attivato anticipatamente anche un servizio di irrigazione. Il consorzio gestisce infatti un impianto che, con una superficie di 3.350 ettari, può soddisfare 608 utenze, di cui 249 aziende agricole.

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Padule di Fucecchio: ad agosto lavori di rinaturalizzazione

34;La riforma regionale della gestione delle acque in Sardegna e della regolamentazione dei consorzi di estrazione delle acque del 2006 si è rivelata un vero e proprio fallimento. La Regione deve rivedere la legislazione e ripristinare il ruolo centrale dei consorzi di bonifica affinché possano gestire al meglio le risorse idriche. La politica ha il dovere di rispondere alle nostre campagne e restituire la gestione dell'acqua alle istituzioni locali.'

La posizione di Zirattu è condivisa dal direttore generale dell'Anbi, Massimo Gargano: "Le richieste dell'Anbi Sardegna sono perfettamente in linea con il piano di ammodernamento e ripartenza attuato a livello nazionale dall'associazione dei consorzi di bonifica. Oltre ai rappresentanti dei consorzi di bonifica consorzi della Sardegna e il direttore generale dell'Anbi, erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il presidente della Commissione V.

34;Costi insostenibili e legge regionale vecchia"

L'Anbi Sardegna - l'associazione che, a livello nazionale, si occupa della gestione e della tutela dei territori e delle acque irrigue - incontra e interroga la politica regionale e le associazioni di settore. Il costo dell'oro blu “ricade quasi interamente sulle spalle degli imprenditori agricoli, che negli ultimi dieci anni hanno visto le loro spese aumentare costantemente. Così Gavino Zirattu, presidente dell'Anbi Sardegna, che si fa portavoce del malcontento dell'intero I consorziati sardi, che raccontano al mondo politico e alle associazioni di categoria i tanti problemi che caratterizzano questi mesi di forte siccità.

Nel corso della sua introduzione, il presidente dell'Anbi Sardegna ricorda il paradosso della Sardegna Nord Ovest, dove nel pieno di una fortissima crisi idrica c'è un impianto di depurazione e riutilizzo delle acque reflue, che costa circa dodici milioni, e non viene mai utilizzato: " Se questo sistema fosse in funzione oggi non saremmo qui a parlare di siccità e i consorziati Nurra non si troverebbero costretti a irrigare a giorni alterni rischiando di perdere tutte le loro colture orticole.Concetti condivisi da tutti i partecipanti al round Il tavolo di venerdì 21 luglio, in occasione del convegno sul recupero e riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, si è riunito ad Olbia per affrontare il problema della siccità e della gestione delle acque e per trovare soluzioni di immediata applicazione.

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Secondo l'Associazione agricoltori lombardi, il bacino è "pieno solo al 34,4% del suo volume e ha registrato un calo dell'approvvigionamento idrico di almeno il 60% rispetto alla media del periodo". A livello nazionale il lago di Bracciano è al centro dell'attenzione, ma la siccità colpisce tutti i laghi. Coldiretti Lombardia "è piena solo al 34,4% in volume e nell'afflusso di acqua registra un calo di almeno il 60% rispetto alla media del periodo: in pratica 28 metri cubi al secondo contro gli oltre 65 di media".

34; L'andamento anomalo del clima, prima in inverno con l'80% di pioggia in meno, poi con le gelate primaverili e ora con queste ondate di caldo africano, sta creando non pochi problemi alle produzioni agricole - ha spiegato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia - al fronte di irrigazione resistiamo grazie al lavoro dei consorzi di bonifica insieme agli interventi degli agricoltori per la pulizia dei canali che garantisce un migliore deflusso delle acque".

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