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ÀtLA Vi vtìiynA

Nel documento VERI REPVBLIC A DI VENETIA. (pagine 46-49)

nuUmvhtm*

cniitionìt ynullmfudi^vtrtcMMdi*iJihex tmxibuéCitricocemmtme

tm

cUuduur,

&

è degnadiefscr notatagrandementequeft vitimafrafe,chevfa S. Ara-brofio, «>»»»•>»#ix*cUudttmr

.

perciochc

m

ciò confifte 1’-ingiuftitia,elaviolationcdell’immunitàEcdefiaftica

.

•Hor eccoinquanti

modi

direttamente, 6t indirettamen-teiSignori Vcnctiani

hanno

Tiolara quellafatìia liber-tà,

&

immunirà;poiche

non

l’hannorifpettatanelle per-fonc, l’hannoconculcataneibeni acquiftari,c cercano di annichilarla,con prohibirchenon poirmoIeChicfe nèfabricàrlì,nèfaracquiftò,mettendolemaninelle co-fepertenentiallàlUligionc;reftrmgcndoilculto diui-no,togliendola libertàdi farbeneper l’anima loro ài fudditi,fottrahendolaleuuentione erelemofinaalli luoghipij,

&

allipoucri. Quelleattibni contrarieall’

ìllitutoanticodipietà,ediReligione Chriftiana della Republicamedelìma non

ammettono

ncfsunafcufa,

ò

prctefiodi

danno

publicoconcernenteinterefse

ò

di en-trate,

ò

d’altro rifpetto. Alfouerchionumero,

&

all’in-tròduttionedei ReligioI nuoui.oueroallafouerchiaric chezzaloro

hanno

abbondantemente prouedutoifacri .Canoni,ifantiConcili],emolterecenti Collitutioni dei

Sommi

Pontefici,Jcognivolta,cheoccorre, viucla medefimaautorità nellaChiefa;non fonochiufele vi-fceredeH’amorfuo verfoliPrindpiCatolici, e

beneme-ritidella Religion Chriftiana, èlemprenel Ponteficeau torità,prudenza,e difcrettioncdaroilurarquello,che conuienetda proueder douebifogna,dacorreggergli abufi:

A

luifideuclàrricorfo,nonforzatamenteentrar àviolarTimmunità,e la libertà Ecclefiaftica.

Ma

come

datuttoquello,chefic detto, apparifee lacaula della

Scommunica

diPaolo QuintoelscrcHata

non

fololeggitima,c giufta,ma vrgente,e necelsaria;co-~

ainonfilaicifedurrealcunofottepreteftodi nullità,con dire,che

fi fianel

modo

diprocedereofseruatala

for-F

3

ma

,4/ :yri^MRT,K>eL-PIt4àITr. ^

.

ma

dei

%ri

Canoni,percioQhequel termine vlàio njcl3reued«S,Bcaritudine di (riqg a)oajtÌQneCanonica iqopftra ghia^'^nicnrp,cheSr Santitàhabhiaprneedutt)

X'anonicamen^

»cmaflimamenu; cflcndQcofanotoria, chele letteremopitoriali inCortediRpina>cheI foro .vninerfalc della ^hiefal)

h^nno

foratae di citatione>edi libello:oltreche ersendp/necefsarialacitatione

non

per altro,fe

non

acciòlapartepo(sa venir.à dirlefoe ragio-ni,cnonIlagindjcata fenzaeflferintela,

può

dire>che lianoftatiintelipjù volteiSignoriVenetiani per

mezzo

cdeli*

A

mhah:iator ordinario*

&

ancodello Rraordina-rio,chelù

mandato

à

pol^

.eche|iprimiBrcuifurono 'diretti

folaal

Doge Crimano* ma

ancoàtutta la Ro-pubhca,mentredicono* MdriiffGrimdjtoDuci,

& Rei^

bltcdVtnetorum, Li qualisa,chefonoRati apertidalprc lente

Doge

,eletti

dopQ

lamortedclfaltroinPregai>e d^lorodataneV^iiipnjRaà

Sua

Santità fottoil

nome

del

Doge

p^eUnte,.d>ichflivedeelserprecedutilidouuti teriTuni.NèpcnlinoqvciSenatori di

non

eflerScommu-n^atiper quella rcgola>.chcilCollegio,dfVniuerlità

no

iifcoinuìunicano.pert.I>e piincipal

mente

il

Doge,

che VienchianiatonQWV^'itamentefouoil

nome

diDignità,

)ro>j.pu

ò

pterend^rqutd(x equantoàgli altri,nelBreue diSua Sanitàvicvtviclaufula,chedicedegliRatuedle leggi,dette.di (opra, t*mtmfingulprum

&

réfg»ci^ÌM4 froexfrtjfish*btri

vtlmmm

.di

modo

cheyipne in virtùdielsaadelser

Scommunicato ciafeu-oo

parùv'olarmente,e nominatamente.

Qode

Rante tu»-qucRficpfcjConlidcrinovn pocoquei peudentiSignor

riquantopcmitiofoconligliqliaRatoqitellu di voler

re-$Rcre forzatamenteall’ofscruanzadeil’interdcito.

Eifa-miniamo

digrana conintiero,e

non

appaffionato giudi-ciògrincóuenicnii,chcdalimil principionefono Tegui-ti,cquelli peggiori,che ne poflonofeguireapprefo.

Che

credono quei Signoridih^Bcr con

qucRc

attioai acqui*

Rata

tÀLLJ’RÉP. DI rSNETl^. ^7

iUtaripucationc appresoà gl'altriPi iiKÌpii&àtuti«>ii

Mondo

?

Sono

in

rn

grandiiKiiioinganno>fépenfano queiiO)pcrciochciperquantoTpcctaallapietà

Chridu'

na»noRtantofannoridere>e rallegrareinimici dellave»

raReligione» quanto fcandalizano>fcattriflai^i Prin-cipi Cattolici.

E

per quello,chetoccaallaprudenza po-litica,dichelaRepublicaèRata Temprein(Ingoiar con-cettoappredoàtutti»quàto Tonocadnti dall’aatica opi-nione>mentre ogn’

vno

vede chiaramente»cheper colà

poc9

importante,c dellaqualecon moltafacilitànepoT>

(onoottener Vintento dalla benignità della S.

Chie^

,e di chilagoucrna>fi

mettono

intimordiguerre,ioperi», colodi follcuationideiTudditi,cólapcrturbatiooe della Religione, in neceifità di grauiflUme fpeTcperligiudi io-ipetti.

acdaiK>giàcóladUTeminationedeifalfiTcrk {idi poteringannar lungamenteiTudditiconla facilità»

cheTorTe

prduppógono.

SipolTonofarprohibitioni,chf non^lfilegganolibridiquelli,cheTcriuonoilvero,

ma

la

•curiofitàdiritrouarlouòfi

può

toglieredaicuoridegli JAtomini.Iddio conle TueinTpirationiapriràgliocchià molti, à moltiaitrilaintelligenza dellamateriaideila,ad altriibuoni,efìeèreticonfiglidegliamici. Gl’ inganni

co

ipopOili inmateriadiReligionefipoflboo fodentarc

4

>erbreuc tempo,

ma

àlungo andare,ficomela bugia

ha

le

gambe

corte, cosilaveritàpreualc.

Ma

io

non

pofib qui

deploratelamiferia dellaRepublica Veneta, che

fitroua in cosìgrande abiCoditenebre»e di cecità»che ellaTola,laqualein altritempièdata

norma

,c regola

c

'.dipietà verToDio,edi deuotione verfoTApodolica Se-de,edi

prudenu

nelgouernodc’TuoiStati,

non

conoTca hora,Rè veda quello,chctutti gli altrigiudicano,econo>

(conoperTuo decoro, per (uovtile,cperTua(alute.Non

fi

può

Tenzaintimo doloredclfanimo, cTenza diTcrucio delle viTccrcvederepericlitarelaReligioneCattolica in

vna

florididimaRepublica

Non può

noDiamiuaricarfi ogn*

Nel documento VERI REPVBLIC A DI VENETIA. (pagine 46-49)

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