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I dati elaborati si riferiscono ad una popolazione di 77 soggetti divisi in due gruppi: a) gruppo con ricordo del trauma (n° =59) e b) gruppo senza ricordo del trauma (n° =18). Il grafico 1 mostra la percentuale dei soggetti per ognuno dei due gruppi, con trauma (77%) e senza trauma (23%).

Grafico 1: frequenza in percentuale (su un totale di 77 soggetti) di soggetti con ricordo del trauma e soggetti senza ricordo del trauma

Le caratteristiche cliniche e demografiche sono state ricavate dalla scheda clinico anamnestica, somministrata ai pazienti al momento della prima visita

50 Tab 1: Variabili socio-demografiche, psicopatologiche e di suscettibilità ipnotica tra il gruppo con ricordo del trauma e quello senza

La tabella 1 fornisce una descrizione completa del campione distinto nei due gruppi, con ricordo del trauma e senza ricordo del trauma, specificando la frequenza di risposta, la media (xM) e la deviazione standard (sD), riguardo alle variabili cliniche anamnestiche, quali: l’età, il sesso, gli anni di scolarità, il numero di eventi stressanti e l’età del primo evento stressante, il numero di comorbidità psichiatriche, il numero di mesi di comorbidità psichiatrica, il punteggio totale di suscettibilità ipnotica, la valutazione di dissociazione somatoforme, la valutazione dell’irritabilità, dell’ansia e della depressione. I dati del compione distinto in base al ricordo del trauma sono stati analizzati mediante Mann-Whitney analysis al fine di evidenziare eventuali differenze fra le variabili nei due gruppi

Dalla tabella 1 è possibile osservare che i soggetti che ricordano il trauma sono più grandi, hanno un maggiore numero di eventi stressanti, un maggior numero di comorbidità psichiatriche, un maggior punteggio di suscettibilità ipnotica.

51 Tab 1 Differenze nelle variabili socio-demografiche, di suscettibilità ipnotica, e

psicopatologiche nei soggetti distinti in base al ricordo del trauma

TRAUMA MEMORIA SI (59) No (18) z xM sD xM sD Età 34.88 9.02 27.72 8.85 3.36*** Sesso 39(F) 14(F) 0.86 Anni di scolarità 16.30 4.03 17.66 2.80 1.24 N° eventi SLESQR 2.44 1.60 0.11 0.48 5.88***

Età del 1° SLESQR 12.75 11.98 18 0 0.74

N° comorbidità psichiatrica 1.55 1.48 0.70 0.98 2.10*

N° mesi insorgenza psich. 104.20 121,17 31.05 55.48 2.68***

Total Stanford A 7.06 2.94 5.25 2.98 2.20**

SDQ-20 1.56 2.00 1.00 2.00 1.44

IDAS dep 3.84 2.69 3.05 2.68 -1-15

IDAS anx 3.03 2.66 2.82 2.74 -0.30

IDAS irr 3.98 2.34 3.25 5.44 -1.25

SLESQ: Stressful Life Events Screening Questionnaire Total Stanford A: punteggio di suscettibilità ipnotica SDQ-20: Somatic Dissociation Questionnaire

IDAS dep-anx-irr: Depression-anxiety-irritability scale

52 Tab 2: Variabili cognitive tra il gruppo con trauma con il ricordo del trauma e il gruppo senza ricordo del trauma

La tabella 2 riporta le frequenze dei due gruppi, con ricordo del trauma e senza ricordo del trauma, le medie (Xm) e le deviazioni standard (Sd) dei test cognitivi e della amnesia ipnotica. È stata calcolata, inoltre, mediante l’analisi Mann-Whitney analysis eventuali differenze fra le variabili nei due gruppi.

Nella tabella 2 si possono notare differenze significative tra i pazienti con ricordo del trauma e quelli senza ricordo del trauma:

- al paradigma del falso ricordo (DMR): il gruppo con trauma ricorda meno parole del gruppo senza trauma.

- al test per la misurazione della memoria autobiografica directing forgetting (DF)

Il gruppo senza il trauma presenta performance migliori rispetto al gruppo sperimentale, alla 4° prova, nel test directing forgetting (DF 4 R) (veniva chiesto ai soggetti di ricordare le parole presentate con la lettera R).

Inoltre il gruppo con trauma alla 6° prova di tale test (DF 5D) mostra punteggi più alti rispetto al gruppo senza trauma (veniva chiesto ai soggetti di dimenticare le parole che si presentavano con la scritta D). Questo dato è indicativo di una mancata allocazione delle informazioni nella memoria in quanto le parole da ricordare, nei soggetti con trauma, vengono dimenticate più facilmente mentre viceversa le parole da dimenticare vengono più facilmente ricordate.

Le performance dei due gruppi divergono in maniera significativa anche nel totale di parole ricordate in tutte le sei prove previste; il maggiore e statisticamente significativo totale delle parole ricordate riconferma il fatto che i soggetti con trauma abbiano performance peggiori nella memoria autobiografica rispetto al gruppo senza trauma.

53 statisticamente significative fra i 2 gruppi. Questo dato risulta interessante poiché essendoci un’età maggiore nel gruppo con trauma potremmo supporre che il ridotto ricordo delle parole nel test del diretto dimenticare potremmo attribuirlo ad alterazioni cognitive legate all’età. Invece l’assenza di differenze negli altri test cognitivi escludono questa possibilità.

54 Tab. 2 Differenze nelle variabili cognitive nei soggetti distinti in base al ricordo di un trauma

TRAUMA MEMORIA Si (n. 59) No (n.18) z

xM sD xM sD

DMR tot falsi ricordi 1.05 1.18 0.77 0.80 0.51

DMR tot par ricordate 23.25 5.29 26.11 4.75 2.10*

DF1 R 7.35 2.12 8.05 2.55 1.06 DF2 R 8.10 1.66 8.94 1.56 1.67 DF 2 D 0.71 1.31 0.76 1.03 0.62 DF 3 R 7.71 2.31 8.29 1.82 0.94 DF 4 R 7.54 2.29 9.11 1.72 2.56 * DF 5 R 8.05 2.25 9.05 1.67 1.53 DF 5 D 0.69 0.81 0.23 0.43 2.01* DF 6 R 8.35 2.21 9.05 1.39 1.01 Tot DF R 46.70 9.28 52.52 8.17 2.48** Tot DF D 1.32 1.68 0.70 1.13 0.17 MMSE tot 29.69 0.65 30-00 2.44 0.85 Stroop tav 1 42.80 8.08 39.00 4.64 1.88 Stroop tav 2 52.50 11.18 48.89 5.93 1.56 Stroop tav 3 73.55 22.12 71.23 14.76 0.71 N° ricordi Stanford 3.86 2.11 4.50 2.06 1.37

55

DMR: paradigma del falso ricordo di Deese-Roediger-McDermott 1959, 1995 DF: Paradigma del diretto dimenticare di Bjork RA, 1989

DF R: totale:numero totale di parole ricordate da ricordare DF D: totale: numero totale di parole ricordate da dimenticare

MMSE tot: punteggio totale al test Mini Mental State Examination(Folsten e coll., 1975) Stroop tav 1, tav 2, tav 3 = tempo di esecuzione del compito nelle tavole di Stroop n°ricordi Stanford: n° ricordi post-ipnosi

Z di Mann-Whitney analysis *p<0.05; **p<0.01; ***p<0.001; ****p<0.0001

Tab. 3 Differenze nella variazione tra parole da ricordare e da

dimenticare nel campione distinto in base al ricordo o meno del trauma

In tabella 3 siamo andati quindi ad esplorare la variazione di parole ricordate tra la prova in cui è stato chiesto di ricordare delle parole che dovevano essere dimenticate (DF 2D o DF 5D) e la prova immediatamente successiva in cui è stato chiesto ai soggetti di ricordare le parole che dovevano ricordare (DF 3R o DF 6R) che, come riportato nella tabella precedente, una delle due prove è risultata statisticamente significativa fra soggetti con e senza trauma.

In tabella 3 infatti si evidenzia una differenza statisticamente significativa fra i soggetti che ricordano e che non ricordano il trauma nella variazione delle parole da dimenticare (DF 5 D) e da ricordare (DF 6 R). La differenza (DF 6 R- DF 5 D) fra i due gruppi di soggetti con e senza trauma si rivela significativa. Questa indagine quindi dimostra una ridotta segregazione in memoria tra le parole da dimenticare e le parole da ricordare in soggetti con trauma.

56

Tab. 3 Variazione nella differenza della memoria di parole tra le prova da

dimenticare e le prova da ricordare immediatamente successive al Directed Forgetting paradigm (DF) distinguendo il campione in soggetti con e senza ricordo del trauma

Trauma (n.59) No trauma (n.17)

xM sD xM sD Z value p

DF 3R-DF 2 D 7.00 2.62 7.52 1.70 0.58 ns

DF 6R-DF 5 D 7.66 2.20 8.82 1.55 1.92 0.04

Analisi Mann-Whitney; ns= non significativo

Tab 4: Variabili socio-demografiche, psicopatologiche e suscettibilità ipnotica in base alla presenza di disturbi di personalità

La tabella 4 fornisce una descrizione completa del campione distinto nei due gruppi, con disturbi di personalità e senza disturbi di personalità, specificando la frequenza di risposta, la media (xM) e la deviazione standard (sD), riguardo alle variabili cliniche anamnestiche, quali: l’età, gli anni di scolarità, la tolleranza al dolore, il numero di eventi stressanti e l’età del primo evento stressante, il numero di comorbidità psichiatriche, il numero di mesi di comorbidità psichiatrica, il punteggio totale di suscettibilità ipnotica, la valutazione di dissociazione somatoforme, la valutazione dell’irritabilità, dell’ansia e della depressione. La differenza fra i due gruppi è stata calcolata applicando l’analisi di Mann-Whitney

Dalla tabella 4 è possibile osservare che i soggetti che hanno disturbo di personalità hanno avuto un evento stressante in età più precoce e hanno presentato più precocemente un disturbo psichiatrico.

57 Tab. 4 differenze nelle variabili socio-demografiche, di suscettibilità ipnotica e

psicopatologiche in base alla presenza di disturbi psichiatrici in asse II del DSM IV

Disturbi di Personalità Yes (45) No (27) z

xM sD xM sD

Età 33.82 9.28 30.74 8.71 1.30

Anni di scolarità 17.17 4.02 16.55 2.81 0.62

Tolleranza al dolore 58.51 41.95 59.49 38.08 0.39

N°eventi SLESQR 2.30 1.90 1.33 1.27 2.05

Età del 1° SLESQ 10.27 12.52 16.11 8.81 2.70**

N° di comorbidità psichiatrica asse I 1.68 1.52 0.66 0.87 2.80 N°mesi insorgenza psichiatrica asse I 110.48 123.32 48.92 87.12 2.59** Total Stanford A 6.62 2.95 6.75 3.32 0.10 SDQ-20 1.74 2.10 0.92 1.78 1.80 IDAS Dep 3.74 2.62 3.26 2.58 0.78 IDAS Anx 2.97 2.67 2.84 2.63 0.24 IDAS Irr 4.23 2.50 3.03 1.90 1.87

SLESQ: Stressful Life Events Screening Questionnaire Total Stanford A: punteggio di suscettibilità ipnotica SDQ-20: Somatic Dissociation Questionnaire

IDAS dep-anx-irr: Depression-anxiety-irritability scale

58 Tab 5: Variabili cognitive in base alla presenza di disturbi di personalità

La tabella 5 riporta le frequenze dei due gruppi, con disturbo di personalità e senza disturbo di personalità, le medie (Xm) e le deviazioni standard (Sd) dei test cognitivi e della amnesia ipnotica. La differenze nelle variabili cognitive fra i gruppi distinti in base alla presenza di un disturbo di personalità è stata calcolata applicando l’analisi di Mann- Whitney.

Si può notare una differenza significativa tra i pazienti con disturbi di personalità rispetto a quelli senza disturbo di personalità:

- al test per la misurazione della memoria autobiografica directing forgetting (DF) il gruppo con il disturbo di personalità presenta performance migliori rispetto al gruppo sperimentale, alla 4° prova, nel test directing forgetting (DF 4 R) (veniva chiesto ai soggetti di ricordare le parole presentate con la lettera R).

- Per le altre prove cognitive non si evidenziano differenze statisticamente significative fra i 2 gruppi.

Questi dati evidenziano che la distinzione del campione in base alla presenza di un disturbo di personalità non è in grado di far emergere alterazioni della memoria autobiografica.

59 Tab. 5 differenze nelle variabili cognitive in base alla presenza di disturbi psichiatrici in asse II del DSM IV

Disturbi di Personalità Yes (n. 45) No (n.27)

xM sD xM sD z

DMR tot falsi ricordi 0.91 1.16 1.03 1.05 0.79

DMR tot par ricordate 25.06 5.08 22.05 4.89 1.49

DF1 R 7.57 2.23 7.51 1.90 0.37 DF2 R 8.51 1.64 8.25 1.53 0.42 DF 2 D 0.86 1.51 0.48 0.64 0.53 DF 3 R 8.24 2.17 7.66 2.01 1.14 DF 4 R 8.46 2.40 7.29 1.70 2.07* DF 5 R 8.68 1.97 8.00 2.03 1.17 DF 5 D 0.66 0.82 0.48 0.64 0.79 DF 6 R 8.57 2.12 8.77 1.71 0.59 Tot DF R 50.04 9.69 46.81 6.61 1.17 Tot DF D 1.26 1.80 1.03 1.09 0.01 MMSE tot 29.82 1.55 29.74 0.65 0.60 Stroop 1 41.49 7.43 42.45 7.98 0.46 Stroop 2 52.87 8.55 50.04 12.80 0.69 Stroop 3 72.35 14.38 73.95 29.10 0.00 N°ricordi Stanford 4.16 2.14 3.77 2.25 0.45

60

DMR: paradigma del falso ricordo di Deese-Roediger-McDermott 1959, 1995 DF: Paradigma del diretto dimenticare di Bjork RA, 1989

DF R: totale:numero totale di parole ricordate da ricordare DF D: totale: numero totale di parole ricordate da dimenticare

MMSE tot: punteggio totale al test Mini Mental State Examination(Folsten e coll., 1975) Stroop tav 1, tav 2, tav 3 = tempo di esecuzione del compito nelle tavole di Stroop n°ricordi Stanford: n° ricordi post-ipnosi

Z di Mann-Whitney analysis *p<0.05; **p<0.01; ***p<0.001; ****p<0.0001

Grafico 2: differenze psicopatologiche, distinzione in asse I e II del DSM-IV

Nel grafico 2 sono rappresentate le frequenze dei disturbi psichiatrici diagnosticati sul totale del campione, usando l’ intervista clinica semi strutturata per i disturbi psichiatrici, MINI (asse I del DSM IV). Uno stesso paziente può avere più di una diagnosi (comorbidità). Non è stato possibile un confronto dei singolo disturbi tra i due gruppi a causa dell’esiguità del campione.

Come si vede dal grafico, vi è una prevalenza della diagnosi dei Disturbi psichiatrici, in particolare nell’ambito dei disturbi dell’umore: 40 soggetti hanno un disturbo d’ansia rispetto a 33 soggetti che non hanno disturbo.

Inoltre è alta anche la presenza di disturbi di personalità: 45 soggetti hanno almeno un disturbo di personalità rispetto a 27 soggetti che ne sono privi.

61 Grafico 2: Presenza (yes) assenza (no) di disturbi psichiatrici in 77 soggetti

Tab. 6: Variabili socio-demografiche, psicopatologiche e di suscettibilità ipnotica in base alla presenza di trauma e disturbi di personalità

La tabella 6 fornisce una descrizione completa del campione distinto nei due gruppi, con disturbi di personalità e senza disturbi di personalità e nei due sottogruppi, con trauma e senza trauma, specificando la frequenza di risposta, la media (xM) e la deviazione standard (sD), riguardo alle variabili cliniche anamnestiche, quali: l’età, gli anni di scolarità, la tolleranza al dolore, il numero di eventi stressanti e l’età del primo evento stressante, il numero di comorbidità psichiatriche, il numero di mesi di comorbidità psichiatrica, il punteggio totale di suscettibilità ipnotica, la valutazione di dissociazione somatoforme, la valutazione dell’irritabilità, dell’ansia e della depressione. Applicando l’analisi non parametrica di Kruskal-Wallis Rank è stato possibile indagare eventuali differenze fra le variabili nei due gruppi: l’età, il numero di eventi stressanti, l’età del 1° evento stressante, la comorbidità psichiatrica, il n° dei mesi di insorgenza

62 psichiatrica e la dimensione irritabilità nella scala IDAS.

I soggetti con trauma e disturbo di personalità presentano un’età superiore rispetto agli altri gruppi, maggior numero di eventi stressanti, un’età più precoce del primo evento stressante, un inizio precoce di un disturbo psichiatrico ed un numero maggiore di comorbidità psichiatrica rispetto agli altri gruppi.

Quindi, a differenza della tabella 4 in cui si esaminava unicamente la distinzione del campione in base alla presenza di disturbi di personalità, solo analizzando il sottogruppo con trauma è possibile evidenziare l’associazione tra evento vitale stressante ed una storia più lunga di psicopatologia.

63 Tab. 6 differenza fra le variabili socio-demografiche,di suscettibilità ipnotica e

psicopatologie in soggetti distinti in base alla presenza di trauma e disturbi di personalità

Si disturbo di personalità NO disturbo di personalità

Trauma (36) no trauma (8) trauma (19) no trauma (9)

xM sD xM sD xM sD xM sD H Età 35.33 9.48 28.50 5.23 32.68 8.97 25.66 6.10 11.13** Anni di scolarità 16.88 4.18 18.62 3.33 16.31 3.00 17.00 2.29 2.27 Tolleranz al dolore 62.35 43.67 44.84 33.47 58.73 38.05 57.77 39.54 1.04 N. eventi SLESQR 2.77 1.78 0.28 0.75 1.84 1.16 0.11 0.33 31.67*** Età del 1° SLESQ 10.04 12.64 18.00 na 15.29 8.35 30.00 na 9.33* N°comorb psichiatr 1.80 1.60 1.37 1.06 0.73 0.80 0.44 1.01 10.11** N° mesi insorg psi 126.32 130.34 57.00 70.19 66.00 99.48 9.33 23.83 12.31** Tot Stanf A 7.15 2.77 4.12 2.74 7.15 3.37 6.05 3.10 6.65 SDQ-20 1.79 1.99 1.00 2.13 1.50 2.33 0.33 0.71 5.55 IDAS Dep 3.79 2.45 3.62 3.58 3.77 2.73 2.22 1.78 2.92 IDAS Anx 3.00 2.58 3.12 3.39 2.94 2.79 2.44 2.29 0.3 IDAS Irr 4.17 2.56 4.37 2.56 3.83 1.72 1.66 1.41 9.74* H di Kruskal-Wallis Rank ; *p<0.05; **p<0.01; ***p<0,001 SLESQ: Stressful Life Events Screening Questionnaire; SDQ-20: Somatic Dissociation Questionnaire

64 Tab. 7: Variabili cognitive in base alla presenza di trauma e disturbi di personalità

La tabella 7 fornisce una descrizione completa del campione distinto nei due gruppi, con disturbi di personalità e senza disturbi di personalità e nei due sottogruppi, con trauma e senza trauma, specificando la frequenza di risposta, le medie (Xm) e le deviazioni standard (Sd) dei test cognitivi e della amnesia ipnotica. L’analisi di Kruskal-Wallis Rank ci ha permesso di evidenziare eventuali differenze fra le variabili nei due gruppi.

Dalla tabella 7 è possibile osservare differenze significative tra i gruppi presi in esame per quanto riguarda:

- la 4° prova (DF 4 R) e la 5° prova (DF 5 R) del test per la misurazione della memoria autobiografica directing forgetting (DR) (veniva chiesto ai soggetti di ricordare le parole presentate) mostra una peggiore performance di memoria nei soggetti con trauma indipendentemente dalla presenza di un disturbo di personalità

- il totale delle parole ricordate nel test per la misurazione della memoria autobiografica directing forgetting conferma la peggiore performance nei soggetti con trauma

- Per le altre prove cognitive non si evidenziano differenze statisticamente significative fra i 4 gruppi

65 Tab. 7 differenza delle variabili cognitive in soggetti distinti in base alla presenza di

trauma e disturbi di personalità

Disturbo di personalità NO disturbo di personalità

Trauma (36) no trauma (8) trauma (19) no trauma (9)

xM sD xM sD xM sD xM sD H DMR tot falsi ricor 1.08 1.25 0.37 0.51 1.05 1.12 1.00 0.86 2.31 DMR tot par ricord 24.40 5.16 27.70 4.33 22.42 4.68 24.11 5.25 5.41 DF 1 R 7.38 2.32 8.62 1.59 7.31 2.11 7.77 1.39 2.66 DF 2 R 8.33 1.56 9.25 1.98 8.00 1.52 8.88 1.36 3.08 DF 2 D 0.80 1.58 1.12 1.35 0.57 0.69 0.33 0.50 1.80 DF 3 R 8.00 2.24 9.37 1.68 7.73 2.15 7.75 1.66 4.53 DF 4 R 8.02 2.42 10.12 1.45 7.36 2.00 7.55 1.42 9.01* DF 5 R 8.36 1.97 10.25 1.28 7.89 2.25 8.22 1.39 8.04* DF 5 D 0.77 0.86 0.25 0.46 0.57 0.69 0.22 0.44 4.95 DF 6 R 8.44 2.23 9.12 1.72 8.68 1.91 9.00 1.11 0.89 Tot DF R 48.52 9.52 56.75 8.54 46.00 6.65 49.00 6.14 8.17* Tot DF D 1.41 1.96 0.62 0.74 1.21 1.08 0.66 1.00 2.41 MMSE tot 29.66 0.71 30.62 3.42 29.78 0.41 29.55 1.01 0.53 Stroop 1 42.25 7.74 37.59 5.02 44.10 9.05 39.65 3.71 5.42

66 Stroop 2 54.12 8.77 47.07 5.32 49.45 15.13 51.62 5.72 6.26 Stroop 3 73.60 14.54 66.40 13.93 73.73 33.96 74.45 15.30 3.33 N° ricordi Stanford 4.00 2.25 5.00 1.60 3.63 2.08 4.00 2.59 2.61

DMR: paradigma del falso ricordo di Deese-Roediger-McDermott 1959, 1995 DF: Paradigma del diretto dimenticare di Bjork RA, 1989

DF R: totale:numero totale di parole ricordate da ricordare DF D: totale: numero totale di parole ricordate da dimenticare

MMSE tot: punteggio totale al test Mini Mental State Examination(Folsten e coll., 1975) Stroop tav 1, tav 2, tav 3 = tempo di esecuzione del compito nelle tavole di Stroop n°ricordi Stanford: n° ricordi post-ipnotici

H: h value of Kruskal-Wallis Rank ; *p<0.05; **p<0.01; ***p<0,001

Tab. 8 Distinzione del campione in base al sesso

Utilizzando ancora l’intera popolazione oggetto di studio sono state ricercate eventuali differenze, nelle variabili esplorate, in base al sesso. Dunque, al questionario del Directing Forgetting, per quanto riguarda la tavola 3 e il punteggio totale di parole ricordate, il test χ2 evidenzia come ci sia una differenza significativa tra le donne e gli uomini, ossia le donne ricordano di meno rispetto agli uomini. Tale risultato è evidente anche per la prova totale dei ricordi al test Directing Forgetting. L’irritabilità alla scala dell’IDAS invece è più elevata tra le donne rispetto agli uomini.

67 tab. 8 differenze tra punteggi significativi ai test in base al sesso

Femmine Maschi n° xM sD n° xM sD t/x2 DF1 R 52 7.28 1.82 23 8.04 2.55 -1.46 DF 3 R 52 7.48 2.12 23 8.87 1.96 -2.76** DF 6 R 52 8.50 1.90 23 8.65 2.42 -0.29 Tot DF R 52 46.36 8.35 23 52.48 9.97 -2.75** IDAS dep 46 4.02 2.71 23 2.91 2.63 1.72 IDAS anx 46 3.41 8.56 23 2.17 1.92 1.84 IDAS irr 46 4.32 2.29 23 2.82 2.19 2.60** TAS 48 42.04 12.77 22 41.50 12.97 0.16 DF = directing forgecting,

IDAS= irritability, depression, anxiety *p<0.05, **p<0.01, ***p<0.001, ****p<0.0001

68 Grafico 3: prevalenza di disturbi psichiatrici in asse I e II del DSM-IV nei soggetti distinti in base alla presenza o assenza di dolore cronico

Nel grafico 3 sono rappresentate separatamente per due gruppi, soggetti con dolore cronico e soggetti senza dolore cronico, le frequenze dei disturbi psichiatrici, diagnosticati usando l’ intervista clinica semi strutturata per i disturbi psichiatrici, MINI (asse I del DSM IV).

La prevalenza dei disturbi tiene in considerazione la comorbidità cioè che uno stesso paziente può avere più di una diagnosi (comorbidità). Non è stato possibile un confronto sottile fra i singoli disturbi tra i due gruppi a causa dell’esiguità del campione.

Grafico 3: prevalenza dei disturbi psichiatrici in un campione di soggetti distinti in base alla presenza-assenza del dolore cronico.

69 Tabella 9: Distribuzione del numero di soggetti che ricordano il trauma nel campione distinto in base alla presenza-assenza di dolore.

La tabella 9 fornisce una valutazione della memoria autobiografica nel campione distinto in base alla presenza di dolore cronico

Dalla tabella 9 non emergono differenze tra soggetti che presentano dolore cronico e quelli che non lo presentano nel ricordare eventi traumatici

Tabella 9: Distribuzione del numero di soggetti che ricordano il trauma nel campione distinto in base alla presenza-assenza di dolore.

Dolore (n.29) No dolore (n.48) χχχχ2

Trauma 22 (76%) 37 (77%)

N° Trauma 7 (24%) 11 (23%) 0.01 (ns)

Analisi del chi quadrato

Tab. 10 Esplorazione del numero di eventi traumatici e della memoria autobiografica mediante il paradigma DRM per i falsi ricordi, amnesia post ipnotica e diretto dimenticare, nel campione distinto in base alla presenza-assenza di dolore cronico.

Nella tabella 10, all’analisi Mann Whitney, se da un lato non emergono differenze nelle altre prove cognitive (dati non riportati), si evidenzia invece un riduzione statisticamente significativa delle parole ricordate alla 3 prova del DF. Si è osservato infatti la stessa compromissione della memoria autobiografica che si è riscontrata nei soggetti che riportano un

70 trauma e cioè che i soggetti con dolore cronico presentano una difficoltà maggiore a ricordare le parole da ricordare rispetto ai soggetti senza dolore. Inoltre, come evidenziato in tabella 8, non si osserva una differenza nella prevalenza del ricordo di un trauma tra soggetti con o senza dolore. Quindi questa differenza nel ricordo non può essere attribuita al ricordo di un trauma.

Tab. 10 Esplorazione del numero di eventi traumatici e della memoria autobiografica mediante il paradigma DRM per i falsi ricordi, amnesia post ipnotica e diretto dimenticare, nel campione distinto in base alla presenza- assenza di dolore cronico.

Dolore (n.29) No Dolore (n.48) xM (sD) xM (sD) z (p) SLESQ-R 1.64 (1.49) 2.08 (1.85) 0.85 (ns) DRM 1.00 (1.22) 0.97 (1.04) 0.22 (ns) ST. PIA 3.72 (2.13) 4.19 (2.09) 0.82 (ns) DF 1 R 7.32 (2.11) 7.62 (2.04) 0.07 (ns) DF 2 R 8.0 (1.72) 8.45 (1.63) 1.15 (ns) DF 2 D 0.92 (1.69) 0.60 (0.89) 0.42 (ns) DF 3 R 7.14 (2.39) 8.25 (2.01) 1.95 (0.05) DF 4 R 7.35 (2.26) 8.20 (2.24) 1.49 (ns) DF 5 R 7.96 (2.34) 8.45 (2.06) 0.73 (ns) DF 5 D 0.57 (0.63) 0.60 (0.82) 0.21 (ns) DF 6 R 7.96 (2.33) 8.83 (1.84) 1.44 (ns) Tot DF R 45.42 (10.66) 49.60 (8.15) 1.42 (ns) Tot DF D 1.42 (1.89) 1.04 (1.32) 0.78 (ns) Analisi di Mann-Whitney

71 Tab. 11 Variazione della differenza della memoria di parole tra la prova da ricordare (DF 3R) e la prova da dimenticare (DF 2D) al Directed Forgetting Paradigm (DF) distinguendo il campione in soggetti con e senza dolore cronico

Siamo andati quindi ad esplorare la variazione di parole ricordate tra la prova in cui è stato chiesto di ricordare delle parole che dovevano essere dimenticate (DF 2D) e la prova immediatamente successiva in cui è stato chiesto ai soggetti di ricordare le parole che dovevano ricordare (DF 3 R) che, come riportato nella tabella precedente è risultata statisticamente significativa fra soggetti con e senza dolore cronico.

In tabella 11 infatti si evidenzia una differenza statisticamente significativa fra i soggetti con e senza dolore cronico nella variazione delle parole da dimenticare (DF 2 D) e da ricordare (DF 3 R). La differenza (DF 3R-DF 2D) fra i due gruppi di soggetti con e senza dolore si rivela significativa. Questa indagine quindi dimostra una ridotta segregazione in memoria tra le parole da dimenticare e le parole da ricordare in soggetti con dolore cronico.

Tab. 11 Variazione nella differenza della memoria di parole tra la prova da ricordare (DF 3 R) e la prova da dimenticare (DF 2 D) al Directed Forgetting paradigm (DF) distinguendo il campione in soggetti con e senza dolore cronico

Dolore (n.28) No Dolore (n.48)

xM sD xM sD Z value p

DF 3R-DF 2 D 6.21 2.75 7.64 2.10 2.36 0.01

72 Tab. 12 distribuzione delle frequenze della variabile sesso nei soggetti distinti in base alla presenza di dolore cronico

Una riduzione nel ricordo delle parole da ricordare nella prova (DF 3R) è stata anche riscontrata nei soggetti di sesso femminile rispetto a quello maschile (tabella 8). Abbiamo quindi esplorato la frequenza del sesso nel campione distinto in base alla presenza di dolore cronico.

Come riportato in tabella 12 non vi sono differenze nella distribuzione del sesso fra soggetti con e senza dolore. Quindi la variazione del ricordo delle parole da ricordare nei soggetti distinti in base alla presenza di dolore cronico non è da attibuirsi al sesso.

Tab. 12 distribuzione delle frequenze della variabile sesso nei soggetti distinti in

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