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Parte 2. Lo studio

6.2 Abilità di scrittura

Per consolidare e sviluppare le proprie abilità di scrittura la studentessa usa due tipi di testi: messaggi e dettato.

50 6.2.1 Messaggi

Lo scambio di messaggi è un’attività svolta quotidianamente con gli amici più stretti, mentre con altre persone la comunicazione avviene in maniera irregolare.

I messaggi vengono scambiati tramite Facebook oppure con Whtasapp, sono molto utili perché permettono di mantenere i contatti con persone distanti, conosciute in occasione di viaggi, oppure con studenti in Erasmus che l’hanno contattata per motivi di studio, e anche per mettere in pratica le lingue studiate e migliorare la propria conoscenza linguistica grazie al feedback che riceve da queste persone. Risulta quindi un’attività molto apprezzata sotto vari punti di vista. In alcuni casi, non sembra esserci la necessità di migliorare la lingua, ma solo il piacere di mantenere viva l’amicizia, in particolar modo con l’amica ungherese.

Le conversazioni vengono condotte in diverse lingue: inglese, francese e russo. Dove possibile si utilizza la lingua madre della persona con cui comunica; in altri casi scrivono nella lingua che entrambi conoscono. Ad esempio, con la sua amica ungherese: “Ci scriviamo in inglese e, ormai, è diventato naturale usare quella lingua anche se, a volte, devo controllare nel dizionario (…)” (26/04), oppure con un ragazzo dell’Algeria: “Ci scriviamo in russo, nonostante entrambi sappiamo il francese. Ormai sono abituata a scrivergli in russo perché, quando ero in Russia, usavamo questa lingua” (3/07). Molto probabilmente, dipende dal fatto che, entrambi hanno bisogno di rinforzare la lingua russa, piuttosto che quella francese.

La possibilità di scambiarsi messaggi con persone a distanza permette di instaurare rapporti di amicizia e di avere qualcuno con cui praticare la lingua senza stati d’ansia. Ad esempio, scrive in riferimento a una ragazza francese che l’ha contattata tramite il progetto Buddy: “Sono veramente contenta di poter parlare con una francese, perché in internet facevo fatica a trovare qualcuno con cui praticare la lingua” (9/07-12/07) e aggiunge che spera possano diventare amiche, così come per gli altri ragazzi che la contattano.

Inoltre, avere qualcuno madrelingua che possa correggere eventuali errori, rappresenta un vantaggio non indifferente: “E’ molto utile avere qualcuno che ti corregge gli errori perché così sai dove hai sbagliato e cosa devi evitare di dire o fare la volta successiva” (25/05). Ribadisce questo concetto in diverse occasioni: “Sono contenta quando mi corregge, perché così so dove ho sbagliato e in che modo posso formulare la frase” (3/07), e ancora durante la conversazione con una ragazza russa: “Ho parlato con Elena e, senza chiederle nulla, mi ha corretto gli errori che avevo fatto. Gliene sono grata perché ho bisogno di qualcuno che possa correggermi in russo, sia che si tratti di errori di distrazione, che di errori grammaticali” (4/08). Aggiunge inoltre che memorizza più facilmente gli errori quando vengono corretti per iscritto, come nel

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caso di Elena: “Scrive le correzioni in lettere maiuscole e questo mi aiuta a memorizzare meglio” (5/08).

Ci sono anche delle situazioni in cui le persone con cui scambia i messaggi studiano la sua lingua, cioè l’italiano e questo offre la possibilità di ricorrere alla propria lingua madre per ricevere la traduzione corretta, in particolare quando è più stanca, oppure non conosce il termine. Altre volte scrive semplicemente la frase scorretta, poiché sa che riceverà la correzione immediata.

Le conversazioni sono inoltre molto utili per approfondire la lingua stessa, sia dal punto di vista grammaticale, sia per scoprire espressioni linguistiche particolari, appartenenti al linguaggio familiare, ma anche per conoscere più a fondo la persona.

6.2.2 Dettato

Il dettato combina ascolto e scrittura ed è svolto, solo in francese, tramite il sito “Tv5 Monde”, che offre vari dettati. Il motivo della scelta è il seguente: “Però, ultimamente, avevo voglia di scrivere in francese. Non solo messaggi brevi ad amici, ma testi più lunghi per piacere personale. Questa attività mi è sembrata una soluzione e, allo stesso tempo, mi incuriosiva e divertiva il fatto di mettermi alla prova per testare le mie capacità” (8/05).

L’attività era già conosciuta dalla studentessa in quanto veniva utilizzata durante un corso di francese all’università, dove l’insegnante sosteneva l’utilità del dettato, perché permetteva agli studenti di concentrarsi sia sulla pronuncia che sul suono della lingua. In realtà, sembra di capire che la studentessa non l’apprezzasse completamente: “Non ho mai trovato questa attività così utile e interessante (…)” (8/05). Molto probabilmente, in questo particolare momento ne coglieva i vantaggi.

Le opinioni cambiano costantemente in base a come procede lo svolgimento del dettato: “Non riesco a capire come il dettato possa essere di aiuto per migliorare la facoltà di ascolto. Quando trascrivo sono più concentrata a finire di ascoltare la frase e il resto passa in secondo piano” (9/05). La volta successiva sembra invece che l’attività vada meglio, quindi scrive: “Tutto sommato, il dettato non è così inutile e noioso come pensavo. È una sfida contro me stessa per cercare di migliorarmi. Inoltre, riascoltando il punto dove ho commesso gli errori, capisco meglio perché ho sbagliato” (12/05).

Alla fine, questo tipo di esercizio può offrire effettivamente diverse opportunità: osservare gli errori commessi, riascoltare i punti non compresi o la pronuncia di certe parole.

In una giornata svolge più dettati, poiché non sono troppo lunghi e coglie l’occasione nei momenti liberi. Dopo solo quattro volte, non accenna più a questa attività. Si può supporre che non abbia interiorizzato completamente la sua utilità e, per questo motivo, vi rinuncia dopo

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poco tempo per dedicarsi ad altro. L’abbandono potrebbe anche dipendere dal fatto che il dettato richiede troppo tempi lunghi di esecuzione, oppure perché non le piace il tipo di correzione, fatta esclusivamente online, senza la possibilità di un controllo autonomo degli errori.

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