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Parte 2. Lo studio

8. Quali sono le reazioni nei confronti delle attività?

8.1 Delusione

In alcuni punti del diario, la studentessa riporta la delusione per le sue capacità linguistiche, che la spinge a riflettere sul suo livello.

A seconda delle attività e del tipo di abilità che richiedono, le insoddisfazioni annotate sono diverse: incapacità di esprimersi correttamente, di trovare il termine esatto, difficoltà nel capire interamente i dialoghi, nel condividere le battute degli intervistati, lo scontento per la valutazione ottenuta nello svolgimento del dettato, oppure un’insoddisfazione generale per le sue capacità.

In riferimento alla lettura dei fumetti in lingua russa, le note sulle sue reazioni sono poche, e le annotazioni riguardano principalmente lo svolgimento dell’attività, le strategie utilizzate e le riflessioni suscitate.

Manifesta la volontà di dedicare più tempo alla lettura poiché, da quanto possiamo dedurre, non è del tutto soddisfatta delle sue capacità: “(…) cercare di trovare un minuto di tempo da dedicare alla lettura, senza restare delusa dal fatto di non riuscire a leggere in maniera scorrevole o capire tutto” (30/04). Questo la sprona perciò a continuare a dedicarsi a queste letture che, tra l’altro, le infondono piacere e sono utili sotto molti punti di vista, ad esempio ampliare il proprio vocabolario, acquisire una maggiore velocità di lettura e di comprensione.

Quando si tratta di attività che implicano l’interazione con gli altri, la studentessa esprime la sua delusione per non essere riuscita ad esprimersi nel migliore dei modi o per non ricordare, immediatamente, la parola corretta. In una delle sue prime annotazioni riguardo le lezioni

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online, riporta questa riflessione: “(…) Quando non conosco la parola o sbaglio la desinenza del caso, a volte, mi blocco. In questi casi mi sento un po’ delusa perché penso di non avere ancora una buona conoscenza della lingua e di non riuscire a raggiungerla” (25/04). E ancora: “(…) Alcune volte mi sento delusa di non riuscire a spiegarmi bene oppure di non trovare la parola esatta (parola che mi viene in mente più tardi, quando meno me l’aspetto)” (30/05). Le difficoltà che incontra, soprattutto in russo, sembrano quindi evidenziare una mancanza di autostima e il pensiero di non essere in grado di migliorarsi.

In alcuni momenti, nonostante i progressi ottenuti, permane però ancora la delusione per non riuscire ad utilizzare frasi più elaborate: “Sono soddisfatta per come procedono queste lezioni e vorrei riuscire ad utilizzare costruzioni sempre più complesse e nuove. Ma, per il momento, non mi lamento perché riesco a farmi capire (…)” (1/08).

Il livello di conoscenza linguistica sembra quindi influire sulle reazioni della studentessa. Anche in una lingua come l’inglese, dove sostiene di aver raggiunto un buon livello, ammette: “Ci sono momenti in cui sono soddisfatta di riuscire a cavarmela in inglese, nonostante non sia la mia lingua preferita. Però, in alcuni casi, provo delusione quando non riesco a costruire subito una frase in maniera corretta. Penso che tutti questi anni di studi non abbiano dato i loro frutti” (4/06). Si tratta però di una riflessione passeggera, che non influisce troppo sul suo processo di apprendimento, perché cerca subito di trovare gli aspetti positivi di questo percorso di studio. Per quanto riguarda l’ascolto, si sente invece insoddisfatta quando non riesce a comprendere tutti i dialoghi delle serie televisive in inglese: “Da un lato, rimango un po’ delusa quando non riesco a capire ciò che viene detto. (…) dall’altro lato non mi preoccupa troppo (…)” (26/04). Questa delusione porta a farla riflettere sul proprio livello linguistico. Ammette infatti che, dopo anni che studia inglese, dovrebbe avere maggiore sicurezza e che il suo livello non è ancora abbastanza elevato, rispetto ad alcuni suoi amici. In realtà, non si impegna troppo per ridurre questo gap. Infatti, se da una parte sembra essere insoddisfatta di questo aspetto, dall’altra si capisce che si tratta di una reazione debole, che non ha conseguenze sull’attività che sta svolgendo o sul suo percorso linguistico. Forse, sembra non accettare molto gli errori, perché pretende troppo da se stessa.

Riguardo all’ascolto in russo, le delusioni maggiori sembrano essere legate soprattutto all’attività svolta con il CD-ROM.

Manifesta un’insoddisfazione per i risultati “disastrosi” ottenuti, realtà che si scontra con l’immaginazione della studentessa: “Sono rimasta delusa da questo esercizio. Pensavo di riuscire a capire meglio quando i russi parlano” (4/05). Infatti, dal momento che è abituata ad ascoltare la professoressa parlare, si aspettava di avere meno difficoltà nell’ascolto, ma: “(…) bisogna tenere conto che ascoltare una professoressa russa che parla a degli studenti stranieri,

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è diverso dall’ascoltare una persona qualunque di origine russa” (4/05). E poi, il suono meccanico è molto diverso.

Esprime quindi la sua delusione e la convinzione che, all’inizio, le sarà difficile svolgere questi esercizi e spera, prima o poi, di migliorare, anche se non sembra che i risultati la soddisfino completamente: “Non posso di certo aspettarmi dei miglioramenti da un giorno all’altro, ma ho notato che faccio più attenzione a ciò che ascolto” (6/05).

In un caso particolare, durante l’ascolto di un video in russo, esprime il suo rammarico anche per non riuscire a condividere le battute degli intervistati: “Mi dispiace non riuscire a capire tutto quello che viene detto, soprattutto quando si tratta di prese in giro, aneddoti divertenti (…)” (26/06).

Dalle annotazioni del diario, è possibile identificare un’unica situazione in cui le sembra di non aver raggiunto alcun risultato e, anzi, il modo in cui l’attività è stata svolta genera solo un senso di frustrazione e delusione, e non riesce a cogliere alcun aspetto positivo: “Sono stata delusa da questa lezione. Nonostante riuscissi a rispondere alle domande dell’insegnante non ero del tutto concentrata e non riuscivo a formulare la frase come volevo. (…) Mi sembrava di essere tornata indietro e aver dimenticato tutto quello che sapevo” (27/07). Dobbiamo però tenere presente che questa situazione particolare deriva dallo stato d’animo della studentessa, come verrà approfondito nel capitolo successivo. Questo fattore ha quindi influito negativamente sull’attività stessa, impedendole di concentrarsi e di lavorare nel miglior modo possibile. Per quanto riguarda la lingua francese, è possibile notare che i momenti in cui non si sente soddisfatta del suo livello di ascolto, di lettura e scrittura sono assenti e, sembra concentrarsi soprattutto nel riportare i miglioramenti percepiti, lo svolgimento dell’attività e alcune riflessioni generali.

Nella maggior parte dei casi, le delusioni percepite convivono accanto a reazioni di stupore o soddisfazione.

Dai dati raccolti, sembra quindi che le insoddisfazioni siano momentanee, dei momenti passeggeri che svaniscono velocemente dopo un’analisi oggettiva e complessiva dei risultati ottenuti. Non hanno quindi una ripercussione eccessivamente negativa sul processo di apprendimento, ad eccezione dell’attività svolta con il CD-ROM, che viene abbandonata in breve tempo. Nonostante le delusioni accennate, la studentessa continua a svolgere il proprio compito, cercando di sfruttare gli aspetti negativi per rimediare alle proprie difficoltà.

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