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Parte 2. Lo studio

8. Quali sono le reazioni nei confronti delle attività?

8.3 Stupore

Il processo linguistico è inoltre accompagnato da reazioni di stupore per qualcosa che non si aspettava di fare o ricordare. Non è un effetto limitato solo a lingue dove ha una minore competenza linguistica, ma anche a quelle in cui ha una maggiore padronanza, come francese e inglese.

Si tratta infatti di reazioni improvvise, che hanno luogo nel corso dell’attività e portano la studentessa a una continua scoperta e a una presa di coscienza di ciò che può e sa fare, attraverso una riflessione più approfondita.

Dalle annotazioni del diario, in occasione delle lezioni con la professoressa di russo, emerge un certo stupore nel ricordare alcuni termini: “Certe volte, mi stupivo di ricordarmi termini che non uso spesso” (25/04). Ripete questo concetto anche in altre occasioni: “(…) man mano che la conversazione proseguiva, mi stupivo di riuscire a ricordarmi certi termini che, durante lo

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stage in Russia, utilizzavo spesso ma poi, praticando poco la lingua, ho usato sempre meno” (5/07).

In un’occasione particolare, viene riportata la sorpresa non tanto per qualcosa che non si aspettava di poter fare, ma per qualcosa di completamente inatteso. Durante una conversazione in inglese con Aniko, la sua amica ungherese, le capita di concludere la frase con un termine russo: “Ne sono stata stupita, ma è stato anche divertente perché non me lo sarei mai aspettata” (2/08). Un fatto simile era già capitato e, anche in quel caso, dopo essersene resa conto, entrambe hanno iniziato a ridere di quello strano fenomeno. Forse, tanto strano non è, perché è normale confondersi quando si studiano più lingue.

Anche in un’altra occasione, riporta un fatto curioso, di cui non si era mai resa del tutto conto e che non sa come spiegare: “Durante l’ascolto, mi sono resa conto che tendo a ripetere mentalmente l’ultima parola o la frase pronunciata. Ne sono stata stupita, ma mi sono accorta che è qualcosa che faccio molto spesso, inavvertitamente” (15/07). L’ipotesi è che si tratti di un modo per memorizzare espressioni utili o particolari, ma non ne è completamente sicura. La sorpresa si manifesta anche nei confronti di attività che pensava di non poter svolgere con facilità. Forse, questa riflessione deriva da esperienze precedenti che però vengono rivalutate alla luce dei fatti.

Lo stupore è descritto in occasione di una conversazione su Skype con Natalia, un’amica russa, in cui scrive: “Ciò che mi ha stupito è il fatto di riuscire ad intervenire nella conversazione in modo diretto, senza aspettare che lei finisse di formulare la frase o aspettare la domanda” (7/05). Per quanto riguarda la visione di una serie televisiva in anglo-americano, si stupisce di riuscire a capire senza grandi difficoltà. Probabilmente, in base a un’esperienza già vissuta, pensava di avere maggiori problemi: “Con mio grande stupore non ho avuto troppe difficoltà nell’ascolto e, anzi, è stato più semplice di quello che pensavo” (25/08).

Una riflessione simile si può notare in riferimento alla visione di film o cartoni in francese. Varie volte, nel corso del diario, si sorprende di riuscire a comprendere con grande facilità i dialoghi dei personaggi perché, secondo lei, viene utilizzato un linguaggio semplice: “Non sono solita guardare molti film in francese, perché non sono molto conosciuti qui in Italia ed è difficile trovarli in Internet. Perciò, sono stata stupita del fatto di non aver avuto problemi nel seguire il film” (29/04). E ancora: “Sono stata stupita di non aver avuto problemi nell’ascolto. Fatta eccezione per alcune frasi, ho seguito il film tranquillamente, riuscendo a capire tutto” (22/08).

In diverse occasioni, anche per la lingua russa, si sorprende di poter comprendere più o meno facilmente i cartoni oppure alcuni video di pattinaggio artistico: “Mi sono stupita di riuscire a

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capire la maggior parte dei commenti dei giudici e a cosa si riferissero” (14/05). Aggiunge che, probabilmente, i telecronisti scandivano le parole e quindi la comprensione era più semplice. Allo stesso tempo, rimane stupita di capire alcune interviste a pattinatrici russe perché sostiene che il modo di parlare dell’intervistata è diverso rispetto a quello del presentatore. Annota infatti che la ragazza utilizzava un linguaggio reale, quotidiano e quindi non scandito: “Nonostante non avessi compreso tutte le parole, mi sono stupita di capire la maggior parte dell’intervista e seguirla senza pensare alle difficoltà che stavo incontrando” (20/05).

Invece, durante la visione di cartoni doppiati in russo, all’inizio sembrava riscontrare delle difficoltà nel focalizzarsi sul testo russo delle canzoni doppiate, perché già conosciute a memoria in italiano. Successivamente, esprime la propria soddisfazione per essere riuscita a superare questo ostacolo: “Sono stata stupita del fatto che, a differenza del Re Leone, sono riuscita a concentrarmi di più sulla canzone russa, riuscendo a non pensare al testo in italiano” (14/08). Quindi, nonostante ci siano ancora problemi con la sovrapposizione dei testi, questa volta riesce a fare maggiore attenzione o forse, nel frattempo, ha acquisito maggiore sicurezza sulle sue capacità.

La sorpresa è evidente anche quando si tratta della lettura in inglese, attività dove non sembra riscontrare alcun tipo di difficoltà. Infatti, sostiene di svolgerla con grande naturalezza, come si trattasse di leggere dei libri in italiano.

In questo caso, lo stupore che prova è una sorta di consapevolezza di ciò che è in grado di fare: la capacità di leggere con grande facilità il romanzo e riuscire a capire gran parte del testo, nonostante non conosca tutte le parole. Afferma infatti: “A volte mi stupisco di me stessa, di poter capire la maggior parte del testo, nonostante il mio vocabolario non sia così ampio” (27/06). E ancora: “Inoltre, mi stupisco sempre del fatto di riuscire a leggere questo libro con grande facilità senza aver bisogno di cercare parola per parola o tradurre la frase, come succedeva le prime volte” (25/08).

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