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Descrizione sintetica dei casi Cronistoria

6. Accompagnamento attuale

Giulia, ha superato con successo gli esami di ammissione all’Università italiana ed ha intrapreso il suo percorso accademico da circa un anno, quest’ultimo procede bene e la giovane è soddisfatta della scelta intrapresa. Attualmente, la ragazza vive da sola ed è tuttora seguita dalla psicoterapeuta del servizio che le offre dei momenti di spazio volti all’elaborazione di un passato che le risulta tuttora difficile da gestire. Sembra che Giulia si stia riappropriando gradualmente dei suoi vissuti più intimi, riuscendo a beneficiare di un saldo supporto istituzionale nelle figure offerte dal servizio. Inoltre con la distanza, anche i rapporti con i genitori stanno lentamente migliorando. La madre di Giulia le sta affianco e la supporta a livello amministrativo occupandosi di varie questioni burocratiche.

In questo momento il sostegno familiare offerto dall’assistente sociale, è indirizzato alla ricerca di fondi per il suo progetto di vita. La famiglia, che recentemente ha ricevuto una decisione negativa da parte dell’Ufficio degli aiuti allo studio per la concessione di una borsa o di un prestito di studio, ha attuato un ricorso al Consiglio di Stato, tuttora pendente, mediante l’appoggio e l’accompagnamento dell’assistente sociale.1

Terzo caso Elisa Situazione in corso

1. Segnalazione al Servizio medico psicologico

La presa in carico attuata dal servizio nei confronti di Elisa che oggi ha vent’anni, si articola su un arco temporale di nove anni ed è tuttora attiva.

1.1 Motivo della segnalazione

Elisa fu segnalata all’età di undici anni dalla madre su consiglio dei docenti della scuola elementare per delle difficoltà di apprendimento e di concentrazione. All’età di soli sette anni, lei e la sua famiglia, subirono l’improvvisa perdita del padre e per questo motivo la madre, chiese un sostegno al servizio, affinché la figlia potesse elaborare il lutto paterno e potesse compiere serenamente il passaggio dalle scuole elementari alle medie.

1.2 Dati personali

Nome Elisa

Età attuale 20 anni

Tipo di segnalazione Dalla madre su consiglio della scuola

Professionisti implicati nel corso della presa in carico

Psicoterapeuta, assistente sociale e educatrice

Durata della presa in carico SMP 9 anni

Durata della presa in carico dell’assistente sociale

4 anni

2. Colloqui di valutazione

La presa in carico di Elisa si contraddistingue per la molteplicità delle figure professionali che si sono occupate della sua situazione. Inizialmente la psicoterapeuta, ha valutato la situazione tramite dei colloqui e delle osservazioni cliniche a cui vi hanno partecipato Elisa e la madre. Durante questa fase, la professionista raccolse differenti informazioni utili a ricostruire l’anamnesi familiare, l’anamnesi personale remota e l’anamnesi personale recente della giovane. In seguito si propose alla famiglia di Elisa, una specifica indicazione terapeutica che si è modificata in itinere.

3. La sua storia

Oggi Elisa è una giovane donna di vent’anni dal passato difficile ma dai grandi sogni. Ha sempre vissuto con i suoi due genitori, sino a quando il padre venne a mancare improvvisamente quando aveva soli sette anni. L’evento del decesso e le difficoltà scolastiche, indussero la madre a richiedere un aiuto segnalando la situazione della figlia al servizio. Il lutto del padre segna profondamente Elisa che fin da piccola, si è dovuta confrontare con una realtà difficile da comprendere e con un periodo di depressione della madre durato circa un anno, in quell’occasione la bambina si dovette commisurare in prima persona sia con la sua sofferenza e sia con il dolore materno. Mediante la psicoterapia offerta dal servizio, Elisa iniziò ad elaborare il lutto paterno in uno spazio tutto suo,

madre, sostenendola anche nella difficile differenziazione da quest’ultima.

Dopo un primo periodo di presa in carico individuale, la psicoterapeuta indicò una presa in carico di gruppo che si svolse durante gli ultimi due anni e mezzo delle scuole medie. Per Elisa il gruppo terapeutico acquisì un’importante valenza poiché funse da modello contenitivo che interiorizzò e investì molto, sia con giovani partecipanti e sia con gli operatori coinvolti, tra cui anche l’assistente sociale.

A livello familiare la giovane spesso si ritrovava sola al proprio domicilio per le improvvise partenze della madre verso il suo paese d’origine. Inoltre, verso la fine delle scuole medie, Elisa faticò a trovare una soluzione scolastica o professionale adatta alle sue esigenze, tanto che per questo motivo, gli operatori del servizio decisero di affiancarle l’educatrice dell’équipe, figura professionale che la segue e la sostiene tutt’oggi. Durante quel periodo la ragazza s’iscrisse alla Pre-tirocinio e svolse svariati stages che fecero emergere la sua particolare perseveranza e il suo forte carattere ma, nonostante questo, spesso si abbatteva, auto criticandosi e svalorizzandosi. Dal punto di vista familiare la giovane non ebbe la fortuna di ricevere un saldo supporto e tale mancanza la portò a maturare in fretta, imparando a organizzarsi autonomamente. Nel corso della sua carriera scolastica la giovane intraprese due tipi di apprendistati diversi, il primo come assistente di studio medico ed il secondo come impiegata di vendita al dettaglio. A seguito del licenziamento dal primo apprendistato, Elisa non si demoralizzò tanto che, sostenuta dall’educatrice del servizio, s’iscrisse al semestre di motivazione (SEMO), prese contatto con gli orientatori scolastici, cercò e trovò un secondo posto di apprendistato e riuscì a portare a termine un soggiorno linguistico all’estero. Queste esperienze condussero Elisa a maturare molto e sono divenute parte integrante del suo personale bagaglio esperienziale.

4. Indicazione dei progetti terapeutici

A seguito dei colloqui di valutazione iniziale lo psicoterapeuta propose ad Elisa e alla sua famiglia, una serie di progetti terapeutici specifici per i bisogni della giovane. Essi prevedevano delle psicoterapie in individuale, degli interventi educativi promossi dall’educatrice, delle consultazioni da parte dell’assistente sociale e la partecipazione al gruppo psicoeducativo per adolescenti.

Età Professionisti incaricati Progetto terapeutico

11 - 13 anni Psicoterapeuta Psicoterapia in individuale 14 - 16 anni Terapeuti del gruppo adolescenti Gruppo terapeutico per

adolescenti 17 anni Educatrice

Assistente sociale

Consultazioni con l’educatrice Consultazioni con l’assistente sociale

18 - 21 anni Educatrice Consultazioni con l’educatrice

apprendistato e saltuariamente fu sostenuta da uno psicoterapeuta del servizio. Queste due figure professionali, dopo aver conosciuto approfonditamente Elisa e la sua situazione, coinvolsero l’assistente sociale con l’intento di proporre alla giovane e alla sua famiglia un progetto di vita indipendente che le permettesse di proseguire in serenità il suo percorso di crescita mediante una separazione transitoria dal suo nucleo familiare.

Secondo i professionisti del servizio la ragazza necessitava di un sostegno concreto e di un confronto con delle figure “altre” alla madre, che fossero in grado di proporle dei differenti modelli di riferimento. Pertanto l’assistente sociale, in collaborazione con l’educatrice, propose un progetto di vita indipendente presso gli appartamenti esterni della Fondazione Amilcare (ADOC). Con questa proposta si auspicava di sostenere Elisa nel ritrovare un proprio equilibrio e una propria stabilità per permetterle di raggiungere uno stato psico-fisico soddisfacente ed un buon grado di autonomia e indipendenza. L’adesione al progetto venne condivisa e concordata con Elisa e con sua madre. La ragazza si disse sin da subito interessata e propensa, mentre la madre faticò a comprendere i benefici della proposta tanto che, dopo varie resistenze, decise di non acconsentirne l’avvio.

6. Accompagnamento attuale

Attualmente, Elisa sta proseguendo il suo percorso di apprendistato come impiegata di vendita al dettaglio e vive tuttora con la famiglia con la quale sembra che i rapporti si siano ristabilizzati. Nella ragazza permangono grandi sogni e ambizioni tanto che, sovente, le capita di interrogarsi sui percorsi formativi da intraprendere per poterli raggiungere. In questo periodo sta studiando per la patente di guida e mantiene saltuari contatti con l’educatrice del servizio che continua a fungere da figura di riferimento e da sostegno istituzionale alla giovane.

Allegato 2

Analisi della documentazione

1

1. Chi sono i giovani dei casi presi in esame e quali bisogni portano al servizio?

2. Quali prassi/strumenti operativi e quali atteggiamenti relazionali mette in atto l’assistente sociale del servizio nell’accompagnamento di questi giovani?

3. Qual è il ruolo della famiglia in questo percorso e come viene inclusa e sostenuta dall’assistente sociale del servizio?

4. Quali sono le implicazioni, personali e professionali, riscontrate dall’assistente sociale nello svolgere il duplice ruolo di accompagnamento al giovane e di sostegno del/dei genitori?

In aggiunta, sono state estratte dalla documentazione alcune citazioni delle giovani ritenute significative.