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ACCORDI PUBBLICO-PRIVATI E SCHEDE PUNTUALI

1. Il Comune, nei limiti delle competenze di cui alla LR 11/2004, può concludere accordi con soggetti privati per assumere, nella pianificazione, proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico.

2. Gli accordi di cui al comma precedente sono finalizzati alla determinazione di alcune previsioni del contenuto discrezionale degli atti di pianificazione territoriale ed urbanistica, nel rispetto della legislazione e della pianificazione sovraordinata, senza pregiudizio dei diritti di terzi.

3. Per la realizzazione di interventi di rilevante interesse pubblico il Comune rende noto, mediante avviso pubblico, la possibilità di assumere nel PI “accordi” ed iniziative dei privati (singoli o associati) finalizzati alla realizzazione dei suddetti interventi. Le proposte accolte costituiranno parte integrante del P.I. e soggette alle procedure previste dalla legge regionale n. 11/2004.

4. In sede di accordo, potrà essere richiesta al proponente opportuna e idonea documentazione di dettaglio al fine di prevenire ad una più precisa definizione in ordine alla impostazione della proposta urbanistica.

5. Il PAT individua, in via non esaustiva, alcune aree e alcuni contesti territoriali ritenuti strategici e da sottoporre a progetti e iniziative di rilevante interesse pubblico, indicati anche come PROGETTI DI RILEVANZA STRATEGICA, e da attuare anche mediante accordi ai sensi dell’articolo 6 della LR 11/2004. Tali progetti assumono contenuti ed effetti propri del PAT e non sono conformativi dello jus aedificandi. Pertanto, sia a livello disciplinare e sia cartografico, la definizione di tali Schede nello strumento strutturale ha un significato di carattere ricognitivo e potranno assumere efficacia solo a seguito di adeguata previsione nel P.I. approvato secondo la procedura di cui all’articolo 18 della legge regionale n. 11/2004.

Il PI, secondo la procedura di cui all’articolo 18 della legge regionale n. 11/2004, provvederà a disciplinare nel dettaglio l’attuazione delle previsioni contenute nella Scheda Normativa, prevedendo i conformi strumenti di attuazione (PUA, comparti),

l’organizzazione delle volumetrie /superfici all’interno del perimetro di intervento individuato dalla Scheda Normativa, la distribuzione e la quantità di standards.

6. SCHEDE PUNTUALI – AREE E CONTESTI TERRITORIALI INVESTITI DA PROGETTI DI RILEVANZA STRATEGICA:

SCHEDA N. 1 – Area di riqualificazione e completamento di Cosniga - ATO A.2.1 Obiettivi:

Dare un disegno organico e razionale alla porzione di territorio compreso tra via Dante e via Ungaresca per guidare le azioni di completamento del centro urbano di Cosniga in modo che i nuovi interventi urbanizzativi trovino integrazione con le opere già realizzate e in fase di completamento.

Favorire e stimolare il recupero degli edifici esistenti, anche attraverso il credito edilizio, al fine di migliorare la qualità abitativa. In particolare saranno da sostenere le azioni volte alla messa in sicurezza delle due tratte stradali, favorendo l’arretramento degli edifici prospicienti lungo via Dante, via Lourdes e via Ungaresca, riducendo gli accessi diretti, oltre all’adeguamento dei nodi e delle intersezioni e la realizzazione dei percorsi ciclo-pedonali.

Una particolare attenzione dovrà essere posta alla ricerca di adeguate forme insediative, a basso impatto, all’adozione di idonee misure mitigative e compensative.

Direttive:

Il PI, ferma restando la possibilità di ricorrere a procedura di evidenza pubblica, anche con ricorso all’istituto del credito edilizio e/o alla previsione di indici di edificabilità differenziati, incentiva l’edilizia ecosostenibile:

a) privilegiando gli insediamenti a basso grado di impatto con i vincoli, le invarianti e le tutele previste dal PAT, e prevedendo in ogni caso, a carico dei soggetti attuatori, l’adozione di idonee misure mitigative e compensative;

b) favorendo l’inserimento paesaggistico e ambientale degli interventi e delle opere mediante l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica;

c) favorendo l’utilizzo di metodi di progettazione bioecologica, l’utilizzo di materiali biocompatibili ed energie rinnovabili, processi e tecnologie di risparmio energetico;

d) Privilegiando insediamenti che complessivamente, per le soluzioni tecniche proposte e l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, presentino un alto grado di sostenibilità ambientale in relazione alla tutela dell’ambiente, del suolo, delle risorse idriche, dell’atmosfera, prevedano livelli di carico urbanistico inferiori rispetto a quelli tradizionalmente indotti da insediamenti progettati con criteri ordinari.

Prescrizioni:

I nuovi interventi urbanistici ed edilizi dovranno essere preceduti da un piano esteso all’intera area individuata dal PAT, ovvero da uno studio di insieme in cui vengono analizzate le diverse componenti e in cui vengono stabilite le quote perequative e compensative per rendere sostenibile il nuovo carico insediativo.

Fino alla approvazione del PI, valgono le disposizioni previste dal vigente PRG per le aree agricole e le seguenti ulteriori norme:

a) il mantenimento delle alberature esistenti di pregio ambientale;

b) la messa a dimora di nuovi filari di alberi e di fasce arborate, utilizzando prevalentemente le essenze latifoglie caduche appartenenti alla vegetazione tipica della zona e da definire in sede di normativa di PI

c) la realizzazione di dune alberate con funzione di barriere antirumore, da attrezzare a verde e attrezzature per il tempo libero, ovvero di barriere antirumore artificiali in legno e comunque integrate da elementi di verde, oltre ad adeguati spazi di sosta;

d) prevedere adeguati percorsi ciclabile e pedonale e di aree intercluse alla mobilità motorizzata.

Parametri e indici:

Il PI, nell’ambito del recupero e della riconversione delle aree urbane investite da attività e destinazioni non compatibili con il loro carattere, fisserà le disposizioni puntuali, i parametri e gli indici di edificabilità, in coerenza con le disposizioni e con il dimensionamento dell’ATO.

SCHEDA N. 2 – Area destinata alla realizzazione di programmi complessi di Fossamerlo – Centro servizi - ATO R.2.2

Obiettivi:

Si tratta di un’area di rilevanza strategica sia a livello comunale sia di valenza sovra comunale, meglio denominata dal vigente PRG “Porta di San Vendemiano”.

Gli interventi sono già sottoposti a Piano Particolareggiato, allo scopo di dare un disegno organico e razionale ad una porzione di territorio nel quale confluiscono le principali arterie di connessione territoriale e per guidare le azioni di attuazione e urbanizzazione dell’area.

Il PP dovrà prevedere la realizzazione di un’AREA ATTREZZATA – Centro Servizi – di nuova previsione, di superficie territoriale di circa 320.000 mq, localizzata nel cuore del nodo infrastrutturale, costituito dal Casello delle Autostrade A27 e A28, ma anche nel punto di convergenza tra le Strade Statali n. 13 “Pontebbana” e n. 51 “di Alemagna” e la Strada Provinciale n. 15 “Cadore-Mare”.

Questo grande spazio è destinato a diventare il “Polo intermodale est” della Pedemontana Veneta, con il richiamo di funzioni commerciali, direzionali e ricettive, oltre ad esercitare una forte attrazione a livello provinciale e regionale, si candida a diventare anche un centro polifunzionali di servizi, in cui possono coesistere funzioni rivolte alla cura e al benessere della persona, un polo culturale (museo, teatro, cinema multisala) e del tempo libero, con piscina, fitness e centro congressi. Il tutto facilmente integrabile dalla viabilità e dai parcheggi, ma legato da collegamenti interni ed esterni sostenibili. Analogamente gli edifici saranno realizzati mediante l’impiego della bioedilizia e dell’edilizia bioclimatica e a basso impatto e mediante il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili.

Direttive:

L’area è destinata all'insediamento di:

- attività commerciali, per grandi strutture di vendita e per parchi commerciali, ai sensi della LR 50/2013,

- attività direzionali, di servizio alle imprese, terziario avanzato e turistico-ricettive;

- deposito e stoccaggio merci, interporto e per funzioni complementari e di servizio per la mobilità;

- interesse pubblico e generale, centro culturale, sportivo e ricreativo, benessere e salute per la persona.

Il progetto prevede quindi la suddivisione in ambiti di intervento destinati a funzioni pubbliche e private e sarà preceduto da un Piano Particolareggiato unitario che dovrà disciplinare le sub aree in modo tale da evitare la commistione di destinazioni tra loro incompatibili o improprie.

Il PI, ferma restando la possibilità di ricorrere a procedura di evidenza pubblica, anche con ricorso all’istituto del credito edilizio e/o alla previsione di indici di edificabilità differenziati, incentiva l’edilizia ecosostenibile.

La realizzazione delle opere pubbliche comunali e sovra-comunali, e comunque delle opere ritenute dall'Amministrazione Comunale di pubblico-generale interesse, ha luogo prioritariamente, anche ai fini di rispettarne le relative programmazioni, mediante intervento

diretto anche in assenza di pianificazione attuativa, la quale dovrà conseguente rispettare tali previsioni, da ritenersi prevalenti perché finalizzate al perseguimento del pubblico interesse.”

Prescrizioni:

I nuovi interventi urbanistici ed edilizi dovranno essere preceduti da un Piano Particolareggiato esteso all’intera area individuata dal PAT che dovrà stabilite le quote perequative e compensative per rendere sostenibile il nuovo carico insediativo.

Il PP darà indicazioni, direttive e prescrizioni volte a contemperare le esigenze insediative produttive e di servizio, con le necessità di garantire la sostenibilità, e sarà pertanto corredato da uno specifico progetto del verde e da uno Studio di Impatto Ambientale teso a rendere sostenibili gli interventi di urbanizzazione e ad eliminate e/o mitigare gli impatti provocati dalla viabilità.

PAT e PI recepiscono gli accordi sottoscritti per la cessione bonaria delle aree destinate a nuova viabilità.

Il PAT e quindi il PI, classificano come zona Aree per Servizi e Attrezzature, e quindi come

“aree non edificabili”, i fondi necessari per l’esecuzione delle opere pubbliche, potendo riconoscere, in sede indennitaria, anche modalità di compensazione/perequazione per le proprietà interessate.

Resta salva – esclusivamente per le aree di proprietà pubblica e comprendendo in esse anche aree/fondi di cui al comma precedente – ogni diversa valorizzazione delle stesse, in quanto costituenti patrimonio finalizzato al migliore soddisfacimento dell’interesse pubblico alla realizzazione e all’ammodernamento delle opere pubbliche e degli standard, secondo i programmi che l’Amministrazione si è data in sede di pianificazione urbanistica.

Parametri e indici:

Valgono le attuali disposizioni normative contenute nel vigente PRG e riferite alla stessa zto D3.

SCHEDA N. 3 – Area di riqualificazione e completamento di San Vendemiano – via Mare – via Maniach - ATO R.1.1

Obiettivi:

Con riferimento agli obiettivi di cui all’ATO R.1.1, questo progetto risponde alle necessità di coordinare e di guidare le azioni di trasformazione, integrazione e completamento ad un settore del Capoluogo, destinato ad accogliere funzioni urbane e di servizio.

Nella prospettiva della trasformabilità di questo settore del territorio si dovrà considerare prioritario l’”atterraggio” di eventuali crediti edilizi generati dal trasferimento di edifici “in conflitto” anche nei riguardi della rete viabilistica afferente il nodo del casello dell’A27 – A28 e delle opere complementari.

Va altresì mantenuta la continuità tra i futuri spazi a standard con le attuali aree che costituiscono il “Polo dei servizi amministrativi, scolastici e sportivi” del capoluogo, nonché della rete ecologica che trova la sua principale dorsale nel corridoio localizzato lungo il Torrente Cervada, attraverso il quale si da continuità all’intera rete comunale, rendendo possibile un potenziamento delle funzioni pubbliche.

Va inoltre favorita la realizzazione dei percorsi ciclo-pedonali per mettere in sicurezza la circolazione lungo via Mare, via Garibaldi e via Maniach.

Direttive:

Vista la necessità di operare in modo da coordinare le diverse componenti interessate (viabilità, integrazione con le zone residenziali circostanti di completamento e di nuova

formazione, integrazione con le aree di servizio, con le infrastrutture e con le opere per l’invarianza idraulica, ecc.), gli interventi previsti dovranno essere preceduti da un progetto generale, esteso a tutte le aree necessarie a dare coerenza agli obiettivi espressi, applicando la perequazione urbanistica e, nel caso di opere pubbliche, la compensazione, con il coinvolgimento dei soggetti privati coinvolti. Gli interventi potranno essere realizzati per stralci, sempre che essi siano funzionali al disegno complessivo e unitario dell’area, posto che saranno da incentivare tutte le forme di sostenibilità (quartiere eco-compatibile, edilizia sostenibile, mobilità sostenibile, risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili di energia, recupero dell’acqua, superfici a verde, ecc.).

I nuovi interventi edilizi sono destinati prevalentemente a funzioni residenziali e a funzioni compatibili con la residenza, oltre che per i servizi di livello comunale.

Prescrizioni:

Gli interventi che saranno preliminarmente definiti dal progetto unitario, dovranno prevedere:

- la continuità del corridoio ecologico costituito dal torrente Cervada;

- la coerenza progettuale fisico/funzionale con le aree limitrofe, da un lato di tipo urbano e consolidate, dall’altro con il “Polo dei servizi comunali”;

- l’attenzione al riordino e alla integrazione della viabilità di collegamento e della nuova viabilità interna, con la rete circostante, prevedendo adeguati spazi per la sosta a servizio delle attrezzature di servizio esistenti e di nuova previsione, oltre ai percorsi ciclo-pedonali e ambientali.

Parametri e indici:

La capacità edificatoria destinata al progetto è compresa entro la previsione dell’ATO R.1.1, con la possibilità per il PI di operare delle possibili traslazioni di capacità edificatoria, nell’ambito delle aree di trasformabilità e nelle aree immediatamente adiacenti al sito investito dal progetto.

Gli interventi rivolti all’edilizia sostenibile potranno essere accompagnati da benefici, diretti ed indiretti, costituiti da “bonus volumetrici”, o da incentivi economici.

SCHEDA N. 4 – Area di riqualificazione e riconversione di Fossamerlo di Sopra - ATO R.1.2

Obiettivi:

Con riferimento agli obiettivi di cui all’ATO R.1.2, questo progetto tende a evidenziare l’idoneità di un’area per interventi volti alla riqualificazione e alla riconversione, nel rispetto delle indicazioni provenienti anche dalla pianificazione territoriale sovraordinata.

La presenza di infrastrutture viarie, di attività produttive, di siti con criticità ambientali e di un tessuto insediativo molto composito ed articolato, costituiscono una caratterizzazione dell’area che va adeguatamente considerata e valutata.

Assieme al riordino insediativo risulta prioritaria l’azione rivolta alla realizzazione di un parco urbano a servizio dell’intero quartiere di Fossamerlo, che possa compensare le attuali criticità presenti legate soprattutto al traffico lungo l’arteria provinciale.

Direttive:

Il progetto generale è finalizzato alla realizzazione di un “Parco urbano” integrato con le attuali previsioni di recupero del limitrofo sito della ex cava, a sua volta da estendere e da connettere e da integrarsi alla rete ecologica comunale e all’area della adiacente scuola primaria.

Oltre alla creazione del parco urbano, costituito da un grande polmone verde ricreativo, di grande valenza ambientale, con funzione anche di compensazione, attraverso l’applicazione

della perequazione urbanistica.

Il progetto dovrà considerare tutte le azioni tese a guidare i nuovi interventi urbanizzativi in coerenza con il contesto insediativo circostante, dotando le nuove aree di adeguate infrastrutture di servizio, oltre alle opere di mitigazione e compensazione ambientale.

Prescrizioni:

Fino alla approvazione del PI, valgono le disposizioni previste dal vigente PRG per le aree oggetto di trasformazione.

Parametri e indici:

Il PI, nell’ambito del progetto generale dell’area destinata alla sua riqualificazione e alla sua riconversione, fisserà le disposizioni puntuali, i parametri e gli indici di edificabilità, le quote perequative e compensative atte a sostenere i nuovi interventi previsti,in coerenza con le disposizioni e con il dimensionamento dell’ATO.