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ATO R.2 - CON PREVALENZA DEI CARATTERI DEL SISTEMA INSEDIATIVO PRODUTTIVO

ATO R.2.1 AMBITO PRODUTTIVO DI GAI

IDENTIFICAZIONE E Questo ambito comprende la fascia di territorio corrispondente alla Zona

DESCRIZIONE Produttiva a nord del Capoluogo, che si estende nel quadrante compreso tra la ferrovia Treviso-Udine e le Strade Statali n. 13 e n. 51 a valle della collina di Monticella e che poi prosegue e si completa nel territorio di San Fior. Si tratta quindi di una zona industriale intercomunale, totalmente o quasi totalmente completata, con industrie del settore manifatturiero, ma anche con la presenza di alcune attività di tipo commerciale e direzionale che hanno contribuito a qualificare questa area “Quaternario”.

Questa grande area produttiva, confermata dal PTCP, non ha possibilità di ampliamento nel territorio di San Vendemiano, se non in maniera molto marginale. Possiamo anche riconoscere che entro questo sistema produttivo siano in corso operazioni di riconversione e, nella prospettiva che ciò avvenga, la previsione dell’adeguamento del nodo di intersezione tra le due statali non potrà che produrre effetti benefici.

Saranno in ogni caso ricercate tutte le azioni volte al miglioramento della qualità degli interventi, di potenziamento delle reti stradali e dei sottoservizi, nonché la formazione di fasce di mitigazione tra gli insediamenti urbani e gli insediamenti produttivi.

OBIETTIVI Conferma, con modestissime possibilità di completamento a nord-ovest dell’ambito produttivo intercomunale (peraltro confermato dal PTCP), secondo le vigenti previsioni di PRG e secondo le linee preferenziali indicate dal PAT.

Valorizzazione della struttura insediativa che si è consolidata nel tempo, mediante la possibilità di una maggiore integrazione tra le attività insediate, anche in rapporto a possibili riconversioni produttive, alla organizzazione di servizi integrarti e di possibili sinergie tra le diverse attività.

Tutela degli insediamenti residenziali posti a margine delle aree produttive, mediante eventuali opere di mitigazione degli impatti.

Miglioramento della qualità edilizia ed ambientale dei fronti verso la

“Pontebbana” e verso la linea ferroviaria, con riqualificazione degli spazi pubblici, previsione di piste ciclabili e riorganizzazione e messa in sicurezza degli accessi.

Risoluzione di problematiche che interessano l’aera, mediante le seguenti azioni:

- potenziamento della rete idrica;

- potenziamento della rete fognaria;

- adozione di interventi finalizzati alla mitigazione o alla riduzione di fenomeni di inquinamento e degli impatti visivi;

- potenziamento delle dotazioni di aree a standard a servizio dei fabbisogni produttivi e integrazione tra le diverse componenti produttive e le aree di servizio comunali.

DIRETTIVE Il PI dovrà definire gli interventi di completamento e di organizzazione delle parti investite da destinazioni incongrue o da carenza infrastrutturali o di servizio presenti.

Lo sviluppo insediativo dovrà essere accompagnato da uno studio generale di riordino e di completamento dell’intero comprensorio produttivo, anche nei riguardi del sistema più generale delle aree produttive del comune e dei comuni contermini.

Andranno coordinate le eventuali iniziative sulla viabilità carraia interna e di collegamento alla strada statale e alle strade comunali, per migliorare la percorribilità, la fluidità e la sicurezza, oltre alla attenzione per i percorsi ciclopedonali e quelli di integrazione con le aree centrali e di servizio.

Lo sviluppo della zona deve essere condotto nel contesto di una riorganizzazione, saldatura ed integrazione degli insediamenti esistenti, sviluppando possibili sinergie e valorizzandone le potenzialità. Potranno essere quindi previsti interventi di densificazione edilizia, finalizzati al recupero degli standard e della viabilità, nonché alla costruzione di comparti produttivi omogenei capaci di qualificare maggiormente l’intera area.

Possibilità di individuazione di ambiti di sviluppo insediativo a funzione

prevalentemente produttiva/commerciale/direzionale, con la valorizzazione delle fronti principali e in presenza di un potenziamento delle infrastrutture viarie e per la sosta.

Realizzazione e potenziamento di percorsi ciclopedonali per il collegamento con attrezzature di servizio, anche ai fini del miglioramento dell’accessibilità e di maggiori condizioni di sicurezza.

Valutazione delle possibilità di utilizzo di parte degli ambiti di sviluppo insediativo per la rilocalizzazione delle attività produttive in zona impropria presenti nel territorio comunale.

PRESCRIZIONI E SALVAGUARDIE

Avendo esaurito la capacità insediativa l’area viene riclassificata “NON AMPLIABILE” ai sensi e per gli effetti dell’articolo 12.4 delle NT del PTCP.

Recupero, riqualificazione, riordino morfologico e completamento delle aree di urbanizzazione consolidata, secondo le linee preferenziali di sviluppo insediativo e in coerenza con le aree di urbanizzazione consolidata contigue.

La eventuali e residue aree ancora disponibili dovranno essere prioritariamente destinata a soddisfare il fabbisogno dovuto al trasferimento di attività attualmente insediate in zona impropria, ovvero di attività già insediate nel Comune.

Vanno adottate le necessarie misure di mitigazione idraulica, in coerenza con quanto disposto dalla Valutazione di Compatibilità Idraulica allegata al PAT, di concerto con il Consorzio di Bonifica.

Vanno valorizzate, in funzione della sostenibilità ambientale e di riequilibrio ecologico, le potenzialità ancora presenti per la realizzazione di sistemi continui di verde che potrebbero interessare direttamente l’area ovvero permearne i contorni, oltre a prevedere le opere di mitigazione ambientale tra l’insediamento e il territorio circostante.

Recepimento delle indicazioni relative alla rete ecologica contenute nelle presenti norme con l’organizzazione di adeguati dispositivi per schermare e mitigare gli impatti visivi, acustici e da polveri degli insediamenti produttivi stessi.

DIMENSIONAMENTO Con riferimento al fabbisogno complessivo definito come ipotesi per l’intero comune, il fabbisogno da soddisfare nell’ATO R.2.1 viene definito valutando l’aumento della capacità insediativa dovuta sia al nuovo fabbisogno espresso dal PAT, sia al trasferimento e alla riconversione di edifici produttivi in zona impropria.

La quota di carico aggiuntivo prevista per l’ATO, di mq 5.000, è destinata prevalentemente alle attività già insediate, ad attività direzionali e/o di servizio, ovvero al trasferimento di attività attualmente localizzate in area impropria.

ATO R.2.1 AMBITO PRODUTTIVO DI GAI Superficie Territoriale mq 275.070

Carico insediativo aggiuntivo Standard (mq)

Urbanistici

Standard (abitante teorico) mc = 180

Totale Aree per servizi Abitanti teorici

mq = n. =

ATO R.2.2 AMBITO PRODUTTIVO DI FOSSAMERLO

IDENTIFICAZIONE E Questo ambito comprende la fascia di territorio posto immediatamente a sud

DESCRIZIONE del Casello autostradale A27 – A28, tra la strada provinciale 165 Ungaresca sud e via Liberazione nella quale è già presente e attuata la parte produttiva artigianale, ossia la porzione ad est; rimane da attuare la restante area ad ovest, destinata alle attività commerciali, alle attività direzionali, turistico-ricettive e di servizio. A caratterizzare questo grande compendio produttivo vi è la tratta finale della variante della S.S. n. 13 che trova qui il suo punto di intersezione prima di immettersi nel nodo del Casello autostradale.

Questa area produttiva, confermata dal PAT e dal PTCP rappresenta l’effettiva

“riserva” comunale delle dotazioni produttive, anche se la destinazione prevalente sarà quella del commercio, della direzionalità e dei servizi logistici, tutte attività coerenti con il sito e con le opportunità che potranno instaurarsi in questo nodo viabilistico di rilevanza interregionale. In questo quadro l’area assume essa stessa un rilevante ruolo strategico nei confronti non solo del contesto comunale, ma anche e soprattutto nei riguardi dell’intero bacino intercomunale di gravitazione.

Vanno quindi ricercate tutte le azioni tese a considerare questa area quale

“porta di accesso” al sistema viabilistico interregionale e quindi nella sua valenza multifunzionale, in cui le funzioni di servizio rappresentano delle straordinarie opportunità per valorizzare l’intero sistema comunale dei servizi, con indubbie ricadute positive nell’economia del comune.

OBIETTIVI Conferma dell’attuale assetto insediativo dell’area produttiva posta nella parte centrale tra la nuova zona commerciale e di servizio, ad ovest, e la la fascia di territorio agricolo ad est, tra la Strada Provinciale n. 165 e l’Autostrada A27.

Questa zona va considerata sia in relazione alla sua veste di area produttiva intercomunale (in prosecuzione di quella immediatamente a sud di Mareno di Piave), sia in relazione alla sua connessione con la nuova area commerciale e di servizio già prevista dal vigente PRG.

Questo insieme territoriale trova una giusta integrazione con il nodo infrastrutturale del Casello A27-A28, nel quale confluiscono le principali direttrici di traffico esistenti e di nuova previsione.

Esiste infatti una stretta correlazione tra le aree produttive, commerciali, di servizio e il sistema infrastrutturale viario, anche in previsione del completamento dell’A28.

In questo scenario va riconosciuta una funzione fortemente strategica di questo quadrante territoriale, l’evoluzione prevedibile a medio-lungo periodo delle attività insediate e delle possibili riconversioni produttive, ovvero dei nuovi insediamenti che potranno essere attratti da questo polo e che richiederanno necessariamente un potenziamento e una organizzazione di servizi integrati.

Tutela degli insediamenti residenziali in particolare di quelli all’interno della zona stessa o di quelli esistenti nei pressi del nodo autostradale e lungo la Cadore–Mare, con la predisposizione di interventi di mitigazione negli impatti.

Miglioramento della qualità edilizia ed ambientale dei fronti verso la strada provinciale, con riqualificazione degli spazi pubblici, la previsione di piste ciclabili e il riordino e la messa in sicurezza degli accessi.

Risoluzione di problematiche che interessano l’aera, mediante le seguenti azioni:

- potenziamento delle reti dei sottoservizi;

- adozione di interventi finalizzati alla mitigazione o alla riduzione di fenomeni di inquinamento;

- potenziamento delle dotazioni a verde, degli standard a servizio dei fabbisogni delle diverse destinazioni in atto e previste e integrazione tra le diverse componenti produttive e le aree di servizio comunali.

DIRETTIVE Il PI dovrà definire gli interventi di trasformazione delle aree di nuova previsione già contenute nel vigente PRG, oltre al completamento, al riordino e alla organizzazione delle parti già edificate totalmente e/o parzialmente e delle porzioni di territorio investite da destinazioni incongrue presenti.

Lo sviluppo insediativo potrà essere accompagnato da uno studio generale di

riordino e di completamento dell’intero comprensorio produttivo.

L’area di nuova previsione, oltre ad assumere il ruolo di integrazione con le attività già insediate e con il contesto territoriale nel suo complesso, dovrà essere funzionale anche ai fini della compensazione e della mitigazione delle criticità eventualmente presenti.

Andranno coordinate le ulteriori iniziative sulla viabilità interna e sulle arterie di collegamento e di scorrimento esistenti e previste che confluiscono nel nodo del Casello A27 – A28, alla rete di strade comunali, per migliorare la percorribilità, la fluidità e la sicurezza, oltre alla attenzione per i percorsi ciclopedonali e quelli di integrazione con le aree centrali e di servizio.

Lo sviluppo della zona deve essere condotto nel contesto di una riorganizzazione, saldatura ed integrazione degli insediamenti esistenti, sviluppando possibili sinergie e valorizzandone le potenzialità. Potranno essere quindi previsti interventi di densificazione edilizia, finalizzati al recupero degli standard e della viabilità, nonché alla costruzione di comparti produttivi omogenei capaci di qualificare maggiormente l’intera area.

Altri possibili settori riguardano i servizi pubblici e privati, rivolti alla cultura, al benessere e alla salute della persona e tutto il comparto della ricettività che può perfettamente integrarsi in questo contesto per dare adeguata risposta ai potenziali fabbisogni a medio, lungo periodo.

Realizzazione e potenziamento di percorsi ciclopedonali per il collegamento con le attrezzature di servizio, anche ai fini del miglioramento dell’accessibilità e di maggiori condizioni di sicurezza.

Valutazione delle possibilità di utilizzo di parte delle nuove offerte di sviluppo insediativo per la rilocalizzazione delle attività produttive in zona impropria presenti nel territorio comunale.

PRESCRIZIONI E SALVAGUARDIE

L’attuazione della nuova area commerciale, direzionale, ricettiva e dei servizi dovrà essere preceduta dalla approvazione di un PUA, esteso all’intera area, che dovrà stabilire le regole generali atte a perseguire gli obiettivi definiti dal PAT.

Il recupero, la riqualificazione, il riordino e il completamento delle aree di urbanizzazione consolidata, secondo le linee preferenziali di sviluppo insediativo, saranno attuati in coerenza con le aree di nuova previsione e con le urbanizzazioni consolidate presenti.

saranno adottate tutte le necessarie misure di mitigazione (acustica, dell’aria, idraulica) in coerenza con quanto disposto dalla VAS e dagli studi di compatibilità allegati al PAT.

Vanno valorizzate, in funzione della sostenibilità ambientale e di riequilibrio ecologico, le potenzialità ancora presenti per la realizzazione di sistemi continui di verde che potrebbero interessare direttamente o marginalmente l’area, ovvero permearne i contorni, oltre a prevedere le opere di mitigazione ambientale eventualmente previste dal Piano del Verde.

Recepimento delle indicazioni relative alla rete ecologica contenute nelle presenti norme con l’organizzazione di adeguati dispositivi (ad esempio fasce-tampone e fasce boscate) per schermare e mitigare gli impatti visivi, acustici e da polveri prodotti dagli insediamenti produttivi stessi.

DIMENSIONAMENTO Con riferimento al fabbisogno complessivo definito come ipotesi per l’intero comune, il fabbisogno da soddisfare nell’ATO R.2.2 viene definito valutando l’aumento della capacità insediativa dovuta sia al nuovo fabbisogno espresso dal PAT, sia al trasferimento e alla riconversione di edifici produttivi in zona impropria.

ATO R.2.2 AMBITO PRODUTTIVO DI

FOSSAMERLO

Superficie Territoriale mq 1.183.370

Carico insediativo aggiuntivo Standard (mq)

Urbanistici primari/secondari

ecologico/

ambientali

Residenziale mc = = =

Commerciale/Direzionale mq 80.000 PI PI

Produttivo mq 40.000 PI PI

Turistico mq 12.000 = =

Standard (abitante teorico) mc = 180

Totale Aree per servizi Abitanti teorici

mq = n. =