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ATO R.1.1 AMBITO RESIDENZIALE CULTURALE INTEGRATO DI SAN VENDEMIANO E GAI

IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE

L’ATO R.1.1, che di fatto si identifica con il Capoluogo di San Vendemiano, costituisce la parte centrale e più densamente occupata del territorio comunale.

E’ caratterizzato da un sistema insediativo complesso e multifunzionale che si lega ad una rete stradale urbana ed extraurbana anch’essa altrettanto articolata che trova i maggiori supporti sul sistema della S.S. n. 13 (viale Venezia e via Friuli) e della strada comunale via Cadore e via Mare, oltre alla rete minore che da queste due arterie si dirama (via Maniach, via Italia e viale Europa, via Roma e via De Gasperi, via San Giuseppe e altre), con le relative connessioni da e per i centri frazionali, i nuclei e le località del comune e dei comuni contermini (Conegliano, San Fior, Codognè e Mareno di Piave).

L’insediamento si è sviluppato a partire dai nuclei e borghi storici originari di Visnadello (che ha conservato una sua caratterizzazione morfologica), di Gai (che è stato assorbito dallo sviluppo urbano che nel secondo dopoguerra si è potenziato lungo la vecchia tratta della Strada Statale Pontebbana che conduce a Conegliano), e del Borghetto (area che comprende la Chiesa Arcipretale e le vie limitrofe), con una graduale, ma intensa, attività di crescita insediativa sulla residenza e soprattutto sui servizi comunali (scuole elementari e medie, municipio, impianti sportivi, nuova scuola materna) che qui hanno trovato la loro baricentro.

Via Roma e via De Gasperi hanno quindi assunto un ruolo di strada urbana commerciale, con alcuni punti nodali e piazze che sono stati nel tempo valorizzati mediante opere di arredo e decoro urbano (piazza della Chiesa, piazza San Marco, ecc.).

Sono attualmente in corso di realizzazione e di completamento alcune ulteriori opere pubbliche che tendono a rafforzare ulteriormente il carattere urbano del centro e il miglioramento e messa in sicurezza delle connessioni con i centri delle frazioni e con le aree produttive, anche mediante la realizzazione di piste ciclabili e percorso protetti.

In questo quadro assume una rilevanza notevole sia la presenza del torrente Cervada, che percorre, da nord a sud, gran parte del Centro, e dei siti di valore ambientale ancora presenti nell’area di Borgo Visnadello.

Oltre ai poli di attrazione, ai servizi comunali, alle piazze, si riscontra la presenza di alcuni edifici di pregio culturale, con il loro contesto figurativo e ambientale e per le quali va previsto, oltre al loro mantenimento e valorizzazione, una maggiore integrazione con la città e, soprattutto, con le aree e gli edifici di servizio. Per le aree di servizio, in particolare, si tratta di operare sia nel loro potenziamento, sia nella loro integrazione.

OBIETTIVI Tutela e valorizzazione del centro e di tutto il sistema insediativo urbano, considerato dal PAT quale parte di territorio di interesse strategico principalmente per le funzioni residenziale, produttiva terziaria e di servizio, oltre che per gli aspetti storico-culturali legati agli insediamenti.

Riqualificazione delle aree centrali comprese tra i vecchi nuclei insediativi di Visnadello, del Borghetto, di Gai e le aree di più recente urbanizzazione, ed in modo particolare si segnalano le seguenti aree e settori:

- maggiore integrazione tra la parte nord, compresa tra via Longhena e la ferrovia, con via Olivera e viale Europa, con il riordino e la valorizzazione dell’asse stradale urbano ricondotto a funzioni compatibili con la città;

- risanamento e valorizzazione dell’area compresa tra il centro e il borgo di Visnadello, comprese le fasce poste in fregio alla tratta ferroviaria;

- prosecuzione della graduale riconversione ad usi urbani delle aree investite da attività produttive ritenute non più compatibili con le funzioni urbane del Capoluogo;

- prosecuzione della azione di potenziamento dei servizi e della loro integrazione entro il grande “Polo dei servizi” assunto dal Capoluogo;

- potenziamento dei servizi all’infanzia e dell’istruzione di base nell’ambito della Chiesa parrocchiale, con la possibile integrazione con i percorsi ambientali del Cervada;

- riqualificazione dell’area di Visnadello, mediante il recupero e la salvaguardia degli edifici di pregio e delle relative aree di pertinenza, la creazione di una zona da destinare all’edilizia sostenibile e la creazione di un parco urbano;

- definizione dei margini urbani in particolare nelle parti di frangia verso nord-est e della fascia lungo l’autostrada A27, verso sud, sud-ovnord-est con la zona agricola e le aree di servizio.

Ed ancora:

- miglioramento della viabilità, con interventi in grado di ridurre i livelli di inquinamento da gas serra e acustico dovuti al traffico veicolare lungo le principali arterie di penetrazione e di scorrimento che percorrono i quartieri, compresa la possibilità di riordinare ulteriormente alcune tratte centrali e la realizzazione di percorsi protetti;

- ricerca delle possibili ulteriori integrazioni dei collegamenti tra le parti di città attualmente separate dalle arterie di scorrimento, anche mediante la previsione di nuove tratte viarie, peraltro in parte già previste dalla vigente strumentazione urbanistica e legate alle aree di trasformazione;

- in generale andranno ricercate soluzioni di collegamento urbano atte a migliorare la sicurezza e la mobilità tra il Capoluogo e i centri e nuclei delle frazioni e delle località e per allontanare il traffico pesante dalle zone

residenziali e di servizio.

- adeguata definizione delle problematiche relative alla sofferenza idraulica presenti in alcune zone, da legare alle nuove aree di trasformazione e alle opere stradali di nuova previsione;

- coordinamento degli interventi relativi ad aree di nuova edificazione da sottoporre a specifiche verifiche di compatibilità idraulica;

- potenziamento della mobilità ciclabile e pedonale con la creazione di nuovi percorsi pedonali e ciclabili atti a migliorare il collegamento tra le aree urbane e le aree di servizio, oltre ai raccordi con i percorsi intercomunali;

- individuazione di nuove aree di sosta in relazione ai possibili luoghi di interscambio, con gli itinerari di interesse ambientale e i percorsi di livello turistico e sovra comunale;

- potenziamento della rete ecologica, in aderenza ai corsi d’acqua, alle strade di nuova previsione e alle aree di servizio.

DIRETTIVE In sede di PI per l’ATO R.1.1 si attueranno le seguenti direttive:

- definizione di adeguati piani di riqualificazione delle aree oggetto di riordino urbanistico e di miglioramento della qualità urbana;

- eventuale definizione di un piano comunale della mobilità, per organizzare adeguatamente gli spazi di circolazione e di sosta, per organizzare gli spazi di servizio ai sistemi di mobilità legati ai servizi e alle attività produttive alla bicicletta e ai pedoni, in modo da favorire gli scambi intermodali in condizioni di funzionalità, chiarezza e sicurezza;

- definizione di un piano di assetto delle funzioni centrali e commerciali riducendo e/o eliminando la conflittualità tra insediamenti residenziali e commerciali (incentivo alle trasformazioni degli insediamenti commerciali esistenti, miglioramento della qualità ambientale in particolare delle aree dismesse e degli interstizi inedificati, degradati o ancora non risolti);

- definizione di indirizzi e linee guida per i nuovi interventi nelle aree di sviluppo insediativo con attenzione ai percorsi ciclopedonali protetti ai e sistemi continui di verde, con la realizzazione delle opere di miglioramento della viabilità esistente. Gli interventi dovranno inoltre ricercare la composizione con le aree contermini edificate al fine di una integrazione con le aree di servizio e con la viabilità urbana e di quartiere. Gli interventi dovranno realizzare adeguate opere di mitigazione/compensazione idraulica.

Il PI definisce la corretta realizzazione dei corridoi ecologici tra le aree centrali e quelle agricole, ai quali collegare sistemi continui di verde e percorsi ciclopedonali ambientali.

In generale, il PAT prevede che:

- in coordinamento con il primo PI possano essere avviati il Piano di Classificazione Acustica, l’eventuale Piano Luminoso e delle Insegne;

- il PI darà, inoltre, le necessarie indicazioni, anche attraverso l’applicazione della compensazione e del credito edilizio, per realizzare interventi di edilizia sostenibile, a basso impatto e mediante l’impiego di forme di energia rinnovabile;

- al PI è demandato il compito di definire le regole e le modalità per potenziare e integrare i poli e le aree dei servizi scolastici, socio-assistenziali, sportivi e ricreativi, amministrativi, comprese le aree per le manifestazioni fieristiche, con riguardo alle aree dei contesti destinati alla realizzazione dei programmi complessi;

- il PI dovrà definire le discipline per l’attuazione degli interventi nelle aree di trasformazione ad usi urbani, di servizio, commerciali e direzionali e produttivi, nonché la realizzazione e attuazione delle aree destinate ad assolvere la funzione di “Parco urbano” e di riequilibrio ecologico. Data la valenza strategica assegnata a questo contesto, si prevede il ricorso ad interventi misti pubblico/privati anche attraverso forme perequative e compensative.

Il PI potrà comunque individuare e definire nuove aree di intervento e riqualificazione in previsione di specifici obiettivi di tutela e valorizzazione

del sistema insediativo e infrastrutturale.

PRESCRIZIONI E SALVAGUARDIE

Gli interventi di nuova previsione e quelli di grande trasformazione dovranno garantire un forte aumento della capacità biotica, attraverso l’incremento delle aree verdi e della rete ecologica e la loro connessione con i sistemi continui di verde e dei corsi d’acqua e in grado di aprirsi verso le aree di servizio e dello spazio rurale. Dovranno altresì garantire la sostenibilità idraulica, anche mediante la previsione di aree a verde con funzione di bacini di laminazione, secondo lo studio di compatibilità idraulica che dovrà accompagnare i PUA.

Nel contesto del potenziamento e/o realizzazione della viabilità, vanno previste opere di mitigazione ambientale qualificandosi nel contempo quali luoghi di arricchimento del potenziale biotico. Si dovranno incentivare e prevedere la formazione di masse boscate e delle connessioni verdi ai fini della riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle condizioni microclimatiche locali; tali aree dovranno essere aperte alla fruizione pubblica e interessate da percorsi protetti ciclopedonali. Questi ultimi dovranno, in particolare, interessare i collegamenti con attrezzature scolastiche ed il verde pubblico attrezzato, anche ai fini del miglioramento delle condizioni di accessibilità e di sicurezza.

DIMENSIONAMENTO Con riferimento al fabbisogno complessivo definito come ipotesi per l’intero comune, il fabbisogno da soddisfare nell’ATO R.1.1 viene definito dal PI, valutando l’aumento della capacità insediativa dovuta al recupero, riuso, ampliamento degli immobili esistenti e quello dovuto alle nuove edificazioni in aree di completamento e di nuova formazione.

Il PI definisce la localizzazione e le modalità di attuazione dei seguenti interventi:

• Recupero e valorizzazione degli edifici esistenti, all’interno e all’esterno della città consolidata e degli edifici di valore culturale.

• Individuazione di ambiti, aree e immobili da sottoporre agli accordi ai sensi dell’articolo 6 della LR 11/2004.

• Verifica e ridefinizione delle attuali previsioni di sviluppo insediativo previste per il centro del Capoluogo e delle altre località e per le aree di espansione e recupero.

• Ulteriore consolidamento del tessuto insediativo in aree di nuova formazione, di riqualificazione e di completamento, nelle quantità sufficienti al soddisfacimento del fabbisogno futuro, suddiviso per le diverse destinazioni.

• Nuove previsioni, secondo le linee preferenziali di sviluppo insediativo.

ATO R.1.1 AMBITO RESIDENZIALE

CULTURALE INTEGRATO DI