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7 RIFUNZIONALIZZAZIONE HIGH LEVEL: IL REMODELAGE DEL

7.2 L A PROPOSTA : IL REMODELAGE DEL COMPLESSO

7.2.1 L'addizione in facciata

L'addizione in facciata proposta consiste di una struttura con pilastri scatolari in acciaio verniciato, la cui dimensione suggerita è di almeno 25 cm5, in questa fase di studio di fattibilità.

Questo permette la realizzazione di un'addizione distante, sui lati lunghi, solo 1,50 dal fabbricato e sui lati corti circa 70 cm.

Il nuovo involucro permetterà di creare le terrazze e ulteriore superficie utile per gli alloggi e alcune aree per l'alloggiamento delle linee di distribuzione degli impianti o delle unità esterne dei sistemi a pompa di calore previsti per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

Gli attuali alloggi trilocali passeranno da una superficie utile di 48.65 mq ad una di 55.06 (rispettando la dimensione minima richiesta dall'edilizia sovvenzionata per gli alloggi di tipo C).

Avranno un'ampia zona soggiorno (19.61 mq) con angolo cottura.

La zona notte, separata da un disimpegno, verrà completamente rimodulata.

Grazie all'addizione funzionale, le camere doppie (attualmente non verificanti le dimensioni minime di 14 mq richieste dal D.M. 5 luglio 1975, con una superficie utile di 12,65 mq) otterranno una superficie aggiuntiva di 6.19 mq per un totale di 18.75 mq. Avranno inoltre un affaccio sulla terrazza. L'inserimento della porta finestra e la finestra da realizzare sul nuovo involucro (di forma e dimensioni identiche all'attuale) permettono di verificare abbondantemente la superficie aeroilluminante minima richiesta. Le camere singole attuali non subiranno variazioni di superficie in quanto già verificanti le dimensioni minime. Qui l'intervento previsto prevede soltanto l'adeguamento della porta di accesso interna per portarla ad una misura standard di 0,80x2,10 m.

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Il predimensionamento di massima della struttura per questo studio è stato fatto dal Prof. Ing. Mauro Sassu;

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Nella creazione del disimpegno notte, l'intervento prevede l'arretramento dell'attuale tramezzo di separazione con il locale bagno. Questo permetterà di portare i bagni degli alloggi trilocali ad una dimensione minima di 4,21 mq (l'attuale è di 3.31 mq). Questo intervento non solo adegua le dimensioni dei servizi igienici al minimo richiesto da Regolamento Edilizio, ma permette di renderli completamente accessibili ai disabili. Si sottolinea che, sebbene le dimensioni di tutti i bagni interni degli alloggi e la loro conformazione, verifichino appieno i requisiti di accessibilità, la normativa6 non richiede che tutti gli appartamenti siano accessibili, ma che lo sia solo una quota parte e che gli altri verifichino il requisito di adattabilità. Tutti questi requisiti sono pienamente soddisfatti nell'ipotesi progettuale. Sarà una scelta successiva dell'amministrazione definire quali alloggi debbano avere apprestamenti ed arredo necessario a garantire l'accessibilità.

In ogni alloggio è prevista la sostituzione degli infissi interni con adeguamento alle misure standard di 80x210 cm. Per quanto riguarda gli infissi esterni, questi verranno integralmente sostituiti in modo da verificare la trasmittanza minima richiesta da normativa7. Per le due finestre dei bagni, per la finestra delle camere singole e per le finestre piccole delle attuali cucine, si prevede la sola sostituzione dell'infisso senza ulteriori modifiche di forma o dimensioni. Le attuali finestre delle zone giorno saranno invece trasformate in porte finestre di dimensioni standard 100x210 cm per permettere l'accesso alle terrazze. La larghezza di tutti gli infissi non è stata modificata per mantenere il più possibile la scansione regolare pieni-vuoti che caratterizza il prospetto attuale. Le finestre delle camere matrimoniali saranno ricavate nel nuovo involucro dell'addizione funzionale e manterranno dimensioni identiche alle attuali. Per la nuova

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D.M. n.236 del 14/06/1989: " Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica e sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche" e Legge n.13 del 9/01/1989: "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati";

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Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008, integrato con Decreto 26 Gennaio 2011: " Attuazione dell’articolo 1, comma 24, lettera a) della legge 24 dicembre 2007, n. 244, per la definizione dei valori limite di fabbisogno di energia primaria annuo e di trasmittanza termica ai fini dell’applicazione dei commi 344 e 345 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296". Per la zona climatica D in cui rientra la città di Pisa, il valore minimo della trasmittanza termica U delle chiusure trasparenti, comprensiva di infissi ed espressa in W/mq K è di 2,4.

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distribuzione spaziale, all'interno degli alloggi sono previsti interventi di demolizione e ricostruzione la cui fattibilità tecnica strutturale è stata valutata durante la redazione dello studio di fattibilità8. Gli interventi di rinforzo necessari, dovranno essere definiti nel dettaglio nelle successive fasi progettuali.

All'interno degli alloggi si prevede la demolizione di alcune tramezzature e la ricostruzione di nuove con intelaiatura metallica con lamierino zincato. Le due facce saranno rivestite con doppio stato di cartongesso dello spessore di 1.25 cm fissato alla struttura metallica. Le pareti finite saranno di 10 cm.

I sistemi a secco, per la loro velocità di posa, sono stati preferiti agli altri ogni volta che è stato possibile, tenendo conto della necessità di ridurre il più possibile la durata dei cantieri che richiede la risistemazione temporanea degli inquilini e la disponibilità di alloggi volano in cui ricollocarli temporaneamente. Inoltre, i sistemi a secco, consentono, alla fine della vita utile dell'organismo edilizio, un'alta percentuale di recupero dei componenti assemblati meccanicamente e non in umido.

Figura 2 Particolare dei nuovi alloggi

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149 Figura 3 Schema delle demolizioni e ricostruzioni previste

Gli attuali alloggi bilocali, fortemente sottosoglia, passeranno da una superficie di 37.53 mq ad una di 43,77 (saranno dunque assimilabili ad una tipologia B di Edilizia Sovvenzionata). Gli interventi previsti sono simili a quelli da realizzarsi per gli alloggi trilocali e comprendono demolizioni e ricostruzioni relative alle tramezzature ed ai setti murari portanti. La fattibilità tecnica strutturale è stata valutata come spiegato precedentemente.

Dall'ingresso, si accederà direttamente alla zona giorno di 19,45 mq con angolo cottura. La zona notte, anche questa separata da disimpegno, verrà completamente ridisegnata nel modo già descritto per gli appartamenti trilocali:

grazie all'addizione funzionale, la camera doppia (attualmente non verificante le dimensioni minime di 14 mq richieste dal D.M. 5 luglio 1975 con una superficie utile di 12,56 mq) avrà una superficie aggiuntiva di 5,85 mq per un totale di 18.41 mq.

Tutte le camere avranno un affaccio su una piccola terrazza. L'inserimento della porta finestra e la finestra da realizzare sul nuovo involucro, permetteranno di verificare abbondantemente la superficie aeroilluminante minima richiesta. L'intervento relativo al disimpegno ed al bagno, è del tutto assimilabile a quello da effettuare per gli alloggi trilocali ed anche qui è perfettamente verificato il requisito di accessibilità ai disabili. In ogni alloggio è prevista la sostituzione degli infissi interni con adeguamento alle misure standard di 80x210 cm. Per le due finestre dei bagni, e per le finestre piccole

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delle attuali cucine, si prevede la sola sostituzione dell'infisso senza ulteriori modifiche. Le attuali finestre delle zone giorno saranno invece trasformate in porte finestre di dimensioni standard 100x210 cm per permettere l'accesso alle terrazze. Le finestre delle camere matrimoniali saranno ricavate nel nuovo involucro dell'addizione funzionale come già spiegato precedentemente.

L'incremento di superficie utile degli alloggi sarà del 15% per gli alloggi bilocali e del 13% per i trilocali ed in entrambi sarà finalizzato al recupero delle dimensioni minime delle camere matrimoniali ampiamente sottodimensionate.

La nuova suddivisione, inglobando parte dei vecchi disimpegni nei soggiorni, ha ottenuto il duplice beneficio di creare una separazione netta tra zona notte e zona giorno e di destinare a questa maggiore superficie9. I nuovi soggiorni, ricreati come open space con affaccio sulla terrazza, consentono una migliore fruizione degli spazi disponibili e la verifica delle dimensioni minime richieste da Regolamento Edilizio.

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