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ADEGUAMENTO DELLO STATUTO COMUNALE - Presidente

Illustra la proposta di adeguamento il Segretario comunale. Il lavoro è stato predisposto dalla Commissione Capigruppo, riunita in apposita seduta, con all’ordine del giorno l’aggiornamento dello Statuto comunale. Prego.

Segretario Generale

Allora, la proposta di adeguamento dello Statuto tende a fare chiarezza e a recepire le novità introdotte dal legislatore in materia di organi e organizzazione del Comune. Si tratta di novità che saranno automaticamente operative con l’insediamento del prossimo mandato amministrativo e quindi nella logica di evitare una discrasia tra testo statutario e testo di legge si è adeguato il testo statutario alla riforma introdotta in materia di taglio ai costi degli Enti locali nel circuito della finanziaria del 2010. Quindi nella proposta di adeguamento dello Statuto si formalizza l’abrogazione della figura del Difensore Civico, si formalizza l’abrogazione della figura del Direttore generale, si recepiscono gli orientamenti delle sezioni di controllo della Corte dei conti e del ministero degli Interni in materia di impossibilità di conferire le funzioni di direzione generale al Segretario comunale.

Non è stato necessario andare a toccare le previsioni relative alla composizione di Consiglio e Giunta perché con una buona tecnica lo Statuto vigente rispetto alla Giunta faceva riferimento ad un numero massimo consentito dalla legge e quindi c’è un adeguamento automatico ai limiti di legge e sulla composizione del Consiglio rinviava direttamente alle disposizioni di legge. Poi si è colta l’occasione per altri piccoli lavori di manutenzione, ad esempio recependo alcune istanze dei dibattito in tema di referendum locale, si è proposto alla Capigruppo di rendere, diciamo, il più imparziale possibile la Commissione deputata a valutare l’ammissibilità delle richieste di referendum e la proposta che viene sottoposta al Consiglio è quella di costituire questa Commissione con soggetti integralmente esterni all’Ente, da individuarsi tra avvocati indicati dall’ordine professionale di Bergamo, ai professori universitari in materie giuridico, competenti in materie giuridico-amministrative.

Inoltre, conformandosi alla disciplina presente nel Testo unico degli Enti locali, si va ad abrogare il divieto di rielezione per una sola volta, prevedendo la rielezione quindi per una sola volta, perché è il limite fissato dalla legge, rispetto al Collegio di revisione contabile e si inseriscono i principi introdotti dalla riforma Brunetta, dal D.Lgs. 150 del 2009, in materia di organismi interni di valutazione…

(cambio cassetta)

… tecnica. Altro elemento di novità è il recepimento nella parte diciamo programmatico-politica dello Statuto, dei contenuti dell’ordine del giorno di recente approvato dal Consiglio Comunale, in materia di acqua come bene pubblico. In estrema sintesi queste le modifiche sottoposte all’attenzione del Consiglio.

Presidente

Richieste, ecco, la Consigliera Siliprandi ha chiesto la parola.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Senta, Segretario, io posso essere d’accordo sul lavoro di manutenzione, anche se a volte mi sembra un po' pleonastico, perché effettivamente quello che detta la legge statale è talmente recepito che non occorre che lo Statuto in qualche maniera lo ripeta. Ma al di là di questo, che può essere, per carità, si può anche accettare, non posso essere d’accordo su un lavoro di manutenzione, come lo chiama lei, che va contra legem, non lo si può fare.

E allora, per quanto riguarda l’acqua, anche se io sono assolutamente d’accordo che l’acqua è un diritto umano, fondamentale e irrinunciabile e questo lo lascerei nel testo, non posso essere d’accordo sulla frase finale, che è contraria alla nostra legge statale. E quindi mi riferisco alla, recito quella che è la frase finale, che è, in tale contesto promuove la valorizzazione del servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza commerciale. Non posso essere d’accordo, ripeto, perché è contrario alla legge e quindi noi non possiamo ovviamente, non possiamo avere uno Statuto che è contrario e in antitesi alla nostra legge.

Quindi questo è anche molto chiaro, perché si tratta comunque di una previsione, quella che voi avete aggiunto, che è in contrasto con la normativa nazionale, in particolare con l’art. 23 bis della legge 6 agosto 2008, n. 133, finanziaria 2009, che sancisce la rilevanza economica del

servizio e ne favorisce la libertà di concorrenza e la libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati, stabilendo il conferimento del servizio medesimo a favore di imprenditori e società mediante procedure competitive ad evidenza pubblica.

Quindi noi non lo possiamo fare. Però ho preso l’occasione anche, visto che comunque è un emendamento e l’ho dovuto portare per correggerlo, di, come dire, essendo assolutamente d’accordo che l’acqua è assolutamente un bene imprescindibile e fondamentale e irrinunciabile, sono talmente d’accordo che vorrei anche che si ponesse una nota maggiore anche sulla qualità dell’acqua, visto anche i nostri problemi. E quindi il mio emendamento è indirizzato, primo, ad eliminare l’ultimo periodo dell’art. 1.7 dello Statuto, quindi eliminare da, in tale contesto, a, privo di rilevanza commerciale e sostituire questa frase con, in tale contesto garantisce ai cittadini la qualità dell’acqua potabile erogata, fornendo una periodicità mensile, scusate, con periodicità mensile i dati relativi all’analisi chimica della stessa, impegnandosi altresì, in caso di verificata presenza di inquinanti vietati dalla legge o comunque pericolosi per la salute, ad assumere ogni possibile iniziativa atta a preservare la salute pubblica. Grazie.

Ecco, poi c’è un altro, questo è l’emendamento che presento, poi c’è un altro piccolo problema, che riguarda il punto 1.8, dove non presento emendamento ma mi auspico che si ponga, come dire, una, si ponga attenzione a questo problema. Allora, il punto 1.8 è quello che promuove e valorizza le pari opportunità, quindi l’un terzo di ciascun sesso, sia negli Enti, nelle aziende, nelle istituzioni, nella Giunta e negli organi collegiali. Però qui c’è un contrasto, perché dice, l’eventuale deroga al principio di cui al presente comma dev’essere espressamente motivata nel provvedimento di nomina, il controllo spetta alla Commissione per le pari opportunità e la Commissione per le pari opportunità purtroppo in questa Amministrazione non c’è e quindi il prossimo Consiglio porterò un ordine del giorno in cui chiedo che venga ripristinata la Commissione pari opportunità, come dovrebbe essere. Io ho presentato l’emendamento e, Presidente, le lascio. Grazie. Il suo ruolo.

Presidente

Bene. Prima di procedere, c’è una lista di richieste, il Segretario voleva fare una precisazione.

Segretario Generale

Allora, la formulazione della parte programmatica dello Statuto relativo all’acqua bene pubblico, non si vuole, almeno nelle intenzioni di chi l’ha stesa, assolutamente porre, poi probabilmente mal formulata, assolutamente porre in contrasto con la normativa statale in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica, di competenza esclusiva dello Stato e non assolutamente modulabile a livello locale. Si è recepito un ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale, è l’utilizzo del termine commerciale in luogo di economico, che è la definizione utilizzata dal legislatore, poi per carità, sta al Consiglio trovare dei chiarimenti e delle modalità per rendere il concetto in maniera più chiara, nitida e limpida, nell’intenzione di chi ha cercato di trasporre quell’ordine del giorno e di interpretarlo, magari anche sbagliando, è che il servizio idrico integrato non può essere a tutela di altri interessi, un contesto dallo spiccato profitto commerciale e credo che questa impostazione sia stata recepita dallo stesso legislatore nel Regolamento attuativo di recente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Dpr 168 del 2010, dove rispetto ad una spiccata liberalizzazione in materia di servizi pubblici locali, che si concretizza in ostacoli piuttosto elevati per il conferimento in house dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, un Comune come Treviglio si troverà a scadenza del 2011 nella pressoché totale impossibilità di conferire in house servizi pubblici locali, posto che vengono indicati dei requisiti molto stringenti, un volume d’affari inferiore ai 200.000 Euro, che per una realtà di 30.000 abitanti è assolutamente irrisorio, però il Regolamento attuativo facendosi in qualche modo carico di una specialità del servizio idrico integrato nella disciplina del conferimento in house del servizio idrico integrato utilizza maglie molto più larghe rispetto a quelle degli ordinari servizi pubblici locali a rilievo economico.

Questo è lo scenario, poi si possono anche trovare delle formulazioni più pertinenti, nessun problema, comunque la logica è stata quella di recepire pressoché in automatico un ordine del giorno votato e approvato dal Consiglio Comunale, ritenuto tutto sommato coerente con la legislazione vigente, a fronte delle specificità, come recepite nel Regolamento di attuazione della normativa in materia di servizi pubblici locali proprie e del servizio idrico integrato.

Presidente

Bene. Il Consigliere Dozzi ha chiesto la parola.

Consigliere Dozzi

Volevo solamente un chiarimento sulla votazione precedente, sui cimiteri, perché io ho visto che eravamo presenti in 17 e Mangano non

c’era, poi mi sono girato e ho visto che non c’era neanche Merisi, io mi ero segnato 16 favorevoli e un astenuto, invece siamo 15 favorevoli e un astenuto…

(intervento fuori microfono)

… perché il Consigliere Mangano era fuori e il Consigliere Merisi è andato via. Grazie.

(interventi fuori microfono) Presidente

Grazie per la precisazione. Il Consigliere Enzo Riganti.

Consigliere Riganti

… (intervento fuori microfono)…

Segretario Generale

… però è il testo di legge che lo dice…

(interventi in sottofondo)

Presidente

Faremo osservazione a Brunetta. Allora, la parola, quindi ci sono, c’è una serie di proposte di, bisognerà indicare l’elenco, io ho preso qualche appunto. La parola al Consigliere Paolo Gatti.

Consigliere Gatti

Volevo anch’io intervenire sull’art. 1.7, perché sono più vicino all’esposizione formulata dal Segretario comunale e da quanto da lui detto sul mantenimento di questa frase. Però nel testo della delibera c’era una piccola dimenticanza, voglio dire, gli ordini del giorno approvati erano due ed entrambi su questo punto dicevano sostanzialmente la stessa cosa, per cui ritengo che proprio, per le motivazioni che ha detto il Segretario comunale, sia giusto, visto che è in recepimento di questi due ordini del giorno, utilizzare la formulazione che era contenuta negli ordini del giorno, visto che li abbiamo già approvati.

Per cui io mi permetto di suggerire, di proporre, ed eventualmente lo presento come emendamento, il testo che è il più, diciamo così, in pratica è il testo che abbiamo già approvato come Consiglieri e che dice, in tale contesto riconosce la gestione del servizio idrico integrato come servizio idrico pubblico locale privo di rilevanza economica. In

alternativa possiamo sostituire la parola commerciale con economica.

Questo è il mio suggerimento, la mia proposta. Se dovesse servire presento l’emendamento.

Presidente

Vediamo, dunque, il Consigliere Reduzzi Luigi, ha chiesto la parola.

Consigliere Reduzzi

Ci sono alcune questioni magari secondarie in questa proposta di modifica dello Statuto e questioni invece a mio parere fondamentali. La prima è quella dell’acqua come bene comune, io chiedo coerenza, se si propone di considerare l’acqua come bene comune ne discende quanto è affermato subito dopo, non disquisisco sull’opportunità di sostituire economico con commerciale, mi convince abbastanza quanto ha detto poco fa il Segretario, sull’opportunità di appunto sostituire il termine commerciale al termine economico, anche per, diciamo, non avere problemi dal punto di vista della coerenza con la legge nazionale, ma detto questo i due punti stanno insieme. Altrimenti io vedo, mi scusino il termine i Consiglieri, che eventualmente si sentono presi di mira, mi da l’impressione di un atteggiamento ipocrita, da un lato voto l’ordine del giorno sull’acqua bene comune, dall’altro lato poi faccio le pulci e dico che c’è una legge dello Stato che.

Mi verrebbe da dire, ma allora l’autonomia statutaria dei Comuni dove va a finire? Faccio anche presente che su questa questione sono state raccolte 1,5 milioni di firme per un referendum, che va nella direzione di cui si diceva prima. Quindi perlomeno lasciamo pronunciare il popolo italiano, attraverso il referendum su questa questione, dopo vedremo se la pronuncia, il pronunciamento del popolo italiano è coerente o meno con questa legge. Io innanzitutto sono per l’autonomia statutaria e quindi se il termine commerciale mi mette al riparo da eventuali critiche di questo tipo, va bene, ma sono comunque per la priorità dell’autonomia statutaria a livello comunale.

Seconda questione, il recepimento della normativa di legge sulla questione del risparmio per quanto riguarda le spese della politica, eccetera. A me va bene il discorso sul Segretario dirigente, va bene il discorso su altri punti che possono portare al risparmio l’Ente locale, ai vari livelli, ma forse non ci rendiamo conto di che cosa significa concretamente per il Comune di Treviglio passare, e per altri Comuni ovviamente, passare da 20 a 16 Consiglieri, perché questo prevede la legge e allora se il risparmio deve avvenire sulla rappresentanza, io dico, alla faccia della partecipazione, alla faccia della democrazia, si

poteva risparmiare su tutto, ma non certo sui Consiglieri Comunali, sui Consigli di circoscrizione, perché questo è un attacco alla democrazia partecipata.

Questo magari non l’abbiamo capito, io lo ribadisco, a Treviglio per eleggere un Consigliere Comunale con questa legge ci vorrà come minimo il 7%, cioè ci saranno tre partiti e basta, alla faccia della rappresentante, alla faccia della partecipazione. Risparmiamo su tutto, ma non sulla democrazia, non sulla partecipazione, sennò vuol dire che l’obiettivo è un altro, senno vuol dire che l’obiettivo è un altro.

Questi per me sono i due nodi fondamentali, mi rendo conto che il Comune non può che recepire questa legge e quindi ne prendo atto, però dico, no, non sono d’accordo.

Presidente

Bene. Il Consigliere Fumagalli.

Consigliere Fumagalli

Spero che sia solo un errore di forma, perché sennò non vorrei esserne coinvolto. L’art. 1.8, alla sestultima riga, quando dice, garantendo la partecipazione di almeno un terzo per ciascun sesso, dico, il neutro chi è?

(interventi in sottofondo)

Allora, o è un errore di forma, nel senso che deve esserci almeno un terzo di partecipazione delle donne o sennò è un mezzo…

(interventi fuori microfono)

… no, scusate, eh, allora, è chiaro…

(interventi fuori microfono)

… no, scusate, allora, scusate, se lo leggete c’è un errore di forma.

Scusate, allora, Giunta e gli organi, nonché degli Enti e aziende, garantendo la partecipazione di almeno un terzo per ciascun sesso…

(interventi in sottofondo)

… per ciascun sesso…

(interventi in sottofondo)

… no, vi va bene così? Nel senso, no, scusate, è una forma che, è chiaro che era solo una battuta…

(interventi in sottofondo)

… no, ma io che mi conosco sono sei…

(interventi fuori microfono)

Scusate, la logica, un terzo per ciascun sesso, ho detto, almeno un terzo la partecipazione, era un problema di forma, eh, nient’altro.

Presidente

Va bene. Allora, il Consigliere Bruno Brambilla.

Consigliere Brambilla

Non volevo intervenire, perché sono un po' stanco e quindi mi stavo addormentando, ma non so come va a finire questa discussione, però per quanto riguarda l’acqua, ma penso anche altre risorse, eccetera, credo che sia anche opportuno inserire il discorso della eliminazione degli sprechi e degli abusi, perché a questo punto se vogliamo fare il cavillo sulle cose, mettiamo anche questa cosa qua, cioè, voglio dire, c’è uno spreco e un abuso di risorse, compresa l’acqua, eccetera, di cui nessuno si preoccupa, credo che a questo punto, come amministratori locali, sia corretto che ci preoccupiamo anche di questo insomma, ecco.

Solo questo, dopo ‘l so mia se, dopo il terzo invece io l’avevo capito, meno male.

Presidente

Bene. Allora, bisogna tirare, fare un po' di sintesi sulle varie proposte, perché sono state fatte varie proposte di aggiustamento e di modifica.

Quella formalizzata è la proposta della Consigliera Patrizia Siliprandi, sulla quale, allora, c’è stata la sua manifestazione e volontà, c’è stata un’adesione del Consigliere Riganti, alcune precisazioni. Il problema è, dichiarazione di voto a favore o meno, naturalmente bisogna esprimersi prima di tutto su…

(intervento fuori microfono)

… ah, c’è l'emendamento del Consigliere Gatti? Vediamolo un attimo, mi pare che sia un po' ridondante, va be’, però…

(interventi fuori microfono )

Bene, allora, il Sindaco fa una proposta che tenta di accogliere la parte sulla quale ritengo non ci possano essere molti contrasti e cioè l’affermazione dell’impegno a garantire la qualità dell’acqua, sull’altra parte invece non ci sono posizioni comuni, adotta una formula però unitaria, vediamo un po'.

Sindaco

Allora, per quanto riguarda la sostituzione di commerciale con economico, è stato precisato dal Segretario che il termine economico andrebbe sì in contrasto con la norma. Ritengo che abbia ragione chi ha detto che la premessa esige, come conseguenza, il fatto che non abbia rilevanza commerciale. Per quanto riguarda invece l’altro emendamento della Consigliera Siliprandi, la mia proposta è, in tale contesto

promuove la valorizzazione del servizio idrico integrato come servizi pubblico locale privo di rilevanza commerciale, garantendo ai cittadini la qualità dell’acqua potabile erogata, che è quello che ha scritto la Consigliera Siliprandi.

Quindi, da parte mia non accolgo la cassazione di privo di rilevanza commerciale e accolgo invece la parte in cui si dice che si garantisce ai cittadini la qualità dell’acqua potabile erogata.

Presidente

Un momento di riflessione e poi dichiarazione di voto.

(interventi in sottofondo)

La Giunta fa questa proposta. Poi vediamo, mettiamo in votazione le due proposte…

Consigliera Siliprandi Posso fare una domanda?

Presidente

Sì, prego, Consigliera.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Allora, mi deve convincere il Segretario, nel senso che mi deve spiegare qual è la sottile differenza fra commerciale ed economico, me lo deve spiegare.

Segretario Generale

Allora, fermo restando la piena disponibilità a trovare una terminologia in lingua italiana migliore, quindi non è che c’è da arroccarsi sul termine commerciale, secondo me il distinguo che si può fare è di inserire una disposizione programmatica in cui non si fa di questo servizio pubblico locale un terreno accelerato di profitto. Questo è quello che ho inteso io, magari utilizzando termini anche inappropriati e secondo me questo è coerente con i distinguo fatti anche dal legislatore, dove ha inserito un regime a maglie più larghe e quindi meno da concorrenza commerciale, rispetto al servizio idrico integrato.

Quindi, c’è da tener conto che io mi sono dovuto anche confrontare col testo di ordini del giorni approvati dal Consiglio, che non potevo ovviamente riscrivere a mio piacimento, potrebbe essere meglio dire

qualcosa del genere cercando di promuovere politiche che attenuino logiche di profitto commerciale, ecco, il senso…

(intervento fuori microfono)

… sì, il senso è questo, ecco. Però che sia un servizio pubblico economico, non c’è niente da fare, lo è ed è così, cioè…

(intervento fuori microfono)

… sì, sì, quello è il senso…

Sindaco

Scusate, ma sono due concetti diversi, commerciale ed economico, l'Assessore Lingiardi, che non vuol prendere la parola, diceva, economico significa che si paga e commerciale significa che non deve fare profitto, quindi non può. Quindi non vedo perché andare a trovare circonlocuzioni…

(interventi in sottofondo) Presidente

Allora, se permette…

(interventi in sottofondo)

… aspetta, sì, un momento, ha chiesto il Consigliere Scarpellino. Prego.

Consigliere Scarpellino

Sì, insomma, a me sembra assurda questa diatriba, che è semplicemente linguistica, è fin troppo scontato che economico si riferisce a tutto un discorso legato all’economia, ed è fuori dubbio che l’acqua muove economia, questo, il commerciale era riferito proprio al discorso che commercio significa la competizione nell’ambito dello stesso discorso di costo ricavo. Quindi, era stata messa all’ordine del giorno quella dizione, che tra l’altro faceva riferimento anche ad altri ordini del giorno, in altri Comuni, proprio per evitare che sull’acqua si facesse un discorso di lucro.

Adesso, se vogliamo disquisire sulla parola, io credo che sia solo ed esclusivamente demagogia, tra l’altro le Conferenze dei Capigruppo le facciamo, le facciamo proprio per approfondire questi argomenti, ed evitare al Consiglio questioni di lana caprina, ce le facciamo pure pagare, visto che la Conferenza dei Capigruppo per l’adeguamento dello Statuto è a pagamento, e poi veniamo qui e ci mettiamo a discutere solo perché qualcuno è stato assente.

Presidente

Bene. Allora, un ulteriore tentativo di, perché ci sono alcuni punti su cui concordiamo tutti, un ulteriore tentativo di trovare una soluzione unitaria. Allora, in particolare il Comune di Treviglio riconosce l’acqua quale bene pubblico e l’accesso all’acqua quale diritto umano

Bene. Allora, un ulteriore tentativo di, perché ci sono alcuni punti su cui concordiamo tutti, un ulteriore tentativo di trovare una soluzione unitaria. Allora, in particolare il Comune di Treviglio riconosce l’acqua quale bene pubblico e l’accesso all’acqua quale diritto umano

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