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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 15 novembre 2010 Apertura di seduta Presidente

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 15 novembre 2010 Apertura di seduta

Presidente

Ben trovati e buona sera a tutti. Questa sera abbiamo invitato le rappresentanze delle forze dell’ordine e i parenti per una cerimonia importante, che ci riporta un po' alla storia della nostra comunità trevigliese, alle presenze di personaggi che hanno fatto la storia e che quindi vogliamo ricordare, proprio perché hanno lasciato un segno nelle vicende della nostra patria. Tenendo presente proprio che questo si ricollega anche, si può ricollegare alle cerimonie per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Lascio la parola ora al Sindaco, che illustrerà la motivazione di questo incontro.

Punto n. 1)

CONFERIMENTO DELLA MEDAGLIA D’ONORE AL SIG. BERGAMINI GIOVANNI, EX INTERNATO NEL LAGER NAZISTA DELLA GERMANIA -

Sindaco

Buona sera a tutti. Un caloroso benvenuto al sig. Bergamini, che siamo contenti di avere con noi stasera, circondato dal nostro affetto e dall’affetto dei suoi familiari. Ringrazio i rappresentanti delle forze dell’ordine, a partire dal Commissario Rocco della Polizia di Stato e in ordine dalla mia destra il dott. Nocera, Comandante della Polizia locale, il maresciallo Viti e il capitano Berardi dei Carabinieri; accanto al Commissario Rocco abbiamo il nostro Rolando Fagioli, Comandante emerito dei Vigili del fuoco, che oggi ci sta per lasciare, anzi, ci ha già quasi lasciato, ma continua a stare con noi perché abbiamo bisogno per un po' della sua esperienza e il maresciallo Nutricati della Guardia di finanza.

Sono presenti i Consiglieri, alcuni cittadini tra il pubblico, io voglio solo esprimere intanto la mia grandissima riconoscenza e la mia grandissima gratitudine a un uomo come il sig. Bergamini, che nella nostra storia ha dato parecchio di sé in nome della libertà, della democrazia, dei principi di uguaglianza e di giustizia. Non voglio dilungarmi oltre perché il sig.

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Vavassori come rappresentante dell’ANPR ci tiene moltissimo, ovviamente a ricordare qual è stata la storia di questo nostro emerito concittadino. Il sig. Negri, che siede qui davanti, è il Presidente dell’Associazione, onorario, però stasera le sue veci le fa il sig.

Vavassori.

Io sono onoratissima, perché faccio le veci del Prefetto, di solito saliamo a Bergamo per consegnare queste onorificenze, questa volta il Prefetto ha chiesto di farlo nella comunità di appartenenza, ho accolto di buon grado questo invito, anche perché è un momento in cui la città, la comunità, insomma, si stringe attorno ad un suo cittadino, che è stato per la sua città un esempio a cui ovviamente guardiamo con tanta gratitudine, ma anche con tanto affetto.

La medaglia è conferita dal Consiglio dei ministri, ovviamente, norme dettate dal Presidente della Repubblica; saremo onorati, quando il sig.

Vavassori avrà terminato di leggere le motivazioni e di illustrare la storia del sig. Bergamini, di consegnare questa medaglia, insieme a due documenti di riconoscenza, sia da parte dell’ANPR, sia da parte di questa Amministrazione. Darei la parola al sig. Vavassori.

Sig. Vavassori

Salve, buona sera a tutti. Allora proseguo e volevo fare un po' la storia.

Allora, chi sono gli internati militari italiani? Gli Imi, cioè, i militari arrestati dai tedeschi nelle aree da essi controllate, successivamente all’armistizio dell’8 settembre 1943, in territorio italiano, nella Francia sud-orientale, in Corsica, nei Balcani, in Grecia, nelle isole Jonie, Cefalonia e Corfù ed Egeo, Dodecanneso e in quanto non disposti a continuare la lotta a fianco dei nazisti, inviati al lavoro coatto in Germania e nei territori occupati. Varie le mansioni in cui furono impiegati, dallo sgombero delle macerie nelle città devastate dai bombardamenti, alla produzione bellica nelle numerose fabbriche e stabilimenti distribuiti in tutto il territorio del Terzo Reich. All’impiego in agricoltura e in miniere e cave, questi uomini andarono a coprire i posti di lavoro lasciati vacanti dai soldati tedeschi impiegati sui vari fronti di guerra, patirono freddo, fame, ingiurie e maltrattamenti.

Nei campi di concentramento che sorsero in Germania e nelle zone occupate da Hitler furono rinchiusi anche tanti giovani militari italiani, il loro no alla Repubblica sociale italiana, Rsi, fu maggiore di massa, circa 650.000, è quindi giusto parlare della loro esperienza come forma di resistenza, questi uomini rifiutando di riprendere le armi e di tornare a combattere, hanno fatto e pagato una scelta del doppio valore, antifascista e di pace. Privati della loro dignità militare furono nella quasi totalità dei casi ridotti in schiavitù e privati delle garanzie previste dalla Convenzione di Ginevra del 1929, sui prigionieri di guerra.

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È importante salvare la testimonianza, per conservare la memoria di una delle pagine più trascurate della nostra storia nazionale, è per questo che come nuovo Coordinatore della delegazione Anrp e Commissario interprovinciale delle Province di Bergamo e Cremona e figlio di un ex Imi, ho voluto far rinascere l’Associazione, che fin dal 1945 operò a Treviglio nell’aiutare i primi soccorsi ai reduci rientrati dai campi di prigionia e trasmettere alle nuove generazioni quelle testimonianze che i nostri padri ci hanno lasciato, insieme ai documenti delle loro tremende esperienze, solo così la loro sofferenza non sarà mai stata inutile.

Ora notizie sulla vicenda vissuta in guerra del sig. Bergamini Giovanni.

Soldato di leva classe 1919, giunto alle armi e assegnato in qualità di aviere al reparto della Regia Aeronautica, Centro di affluenza di Taliedo, Centro e leva reclute del 1° Zat di Milano , il 15 maggio del 1940. Assegnato al Regio aeroporto di Galatina, Lecce, il 1° giugno del 1940, successivamente trasferito al Regio aeroporto 4° Zat, Palese- Macchie, Bari, 20 giugno del 1940. Aviere scelto il 22 febbraio del 1941, trasferito al Comando Presidio di Durazzo il 4 aprile del 1941, promosso Primo aviere 21 gennaio 1942, trasferito presso il deposito 2-M di Tirana e Regio aeroporto n. 917 di Schiat.

Catturato dai tedeschi l’11 settembre del ’43, con tutti i militari presenti caricati a forza su camion e portati alla prima stazione ferroviaria per essere trasferiti sulle tradotte merci, formando la lunghissima colonna con oltre 2.000 prigionieri. Deportato nel lager nazista di Nauen Brandemburg, Germania, Stalag 2-A, campo per prigionieri di guerra, dal 15-11-43 fino al 31 gennaio del 1944. Trasferito al campo di concentramento di Rost dal 1° febbraio del 1944, la vorando presso una ditta di idraulica dell’ing. Vanghenlin, il lavoro era la riparazione di impianti idraulici e di riscaldamento delle case, ville e palazzi delle città danneggiate e distrutte dai bombardamenti, che avvenivano quasi tutte le notti. Liberato dalle truppe russe il 4 maggio 1945, iscritto all’Associazione nazionale reduci della prigionia dal 1946 ad oggi.

Onorificenze. Croce al merito di prima concessione per ciclo operativo guerra italo-greca-slava 1940-1943. Croce al merito di guerra, seconda concessione per prigionia. Distintivo d’onore per i patrioti volontari della libertà, perché deportato nei lager e avendo rifiutato la liberazione per non servire l’invasione tedesca e la Repubblica sociale italiana durante la Resistenza. Diploma d’onore come combattente per la libertà d’Italia,

’43-’45, perché internato militare non collaborazionistica. Medaglia d’onore perché militare, internato nei lager nazisti e destinato al lavoro

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coatto per l’economia di guerra e negato lo status di prigioniero di guerra.

(applausi) Sindaco

… stia pure seduto che si sente…

Sig. Bergamini Giovanni

Ho poche parole da dire. Sono contento che ha descritto con precisione tutto ciò che ha detto e quello che ho subito, quello che si è passato, sono contento di essere riuscito a tornare a casa ancora e ringrazio, non ciò parole sufficienti per spiegarmi, cosa vuole che dica? Tutto quello che posso dire è quello. Speriamo di poter continuare ancora e di seguire l’andamento naturale e che la Patria dove siamo, dove ci troviamo, continui bene a fare la strada giusta, come…

(interventi in sottofondo)

… e migliorare se è possibile, tutto il possibile, di quello che, perché abbiamo tutti bisogno dell’unità dell’Italia, abbiamo tutti bisogno…

(applausi) Sindaco

Grazie, grazie per le sue parole, lei ha contribuito sicuramente a dare quella grande legge che è la Costituzione italiana al nostro paese, che è ancora una carta per noi importante e quindi la stima e il ringraziamento di tutti noi. Passerei alla consegna della Medaglia d’onore, lei stia pure seduto, io direi che noi ci alziamo…

(interventi in sottofondo)

… questa è la Medaglia d’onore che le conferisce il Consiglio dei ministri, io gliela dono…

(applausi)

Sig. Vavassori

Sono medaglie che appunto il Presidente del Consiglio dei ministri a questi internati italiani, c’è su il reticolato e il loro nome, cioè ogni persona, c’è su proprio il nome, anche ad esempio i nipoti o i familiari, però, inciso, che ritireranno anche le prossime medaglie, c’è su il nome proprio della persona di cui…

Presidente

Quindi è personale…

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Sig. Vavassori

… è personale, sì, è proprio…

Sindaco

Ecco, a nome della città di Treviglio, a Giovanni Bergamini, Medaglia d’onore, con questa motivazione, militare deportato e internato nei lager nazisti, testimonia con il suo esempio la dedizione e l’attaccamento ai valori della libertà e della democrazia, che hanno caratterizzato i soldati italiani che dopo l’8 settembre rifiutarono l’adesione alla Repubblica sociale e la collaborazione coi nazisti. Questa pergamena a nome della sua città. Con tanta stima e affetto.

(applausi)

Sig. Vavassori

Quest’altro diploma arriva da Roma, appunto dall’Associazione nazionale reduci della prigionia e dell’internamento della guerra di liberazione e loro familiari. Medaglia d’onore, legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi 1271 e 1276. Ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti, 1943-1945, conferita con Decreto Presidente della Repubblica a Giovanni Bergamini.

(applausi)

Una parola di saluto anche dal Presidente onorario, sig. Riccardo Negri.

Sig. Negri

Sono lieto di venire a questa cerimonia, perché mi ricorda tante cose, tante veramente…

Sig. Vavassori

Sarà uno dei prossimi anche lui a beneficiare di questa medaglia…

Sig. Negri

… che ho visto morire malamente e col dolore di dover tornare a casa e dire che un mio carissimo amico era morto, ho dovuto fare anche quello…

Presidente

… le memorie della storia…

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Sig. Negri

… sì, speriamo che, io auguro che l’Italia si possa rimettere in sesto un po' bene, questa è la cosa più importante…

(intervento fuori microfono)

… oggi come oggi…

(intervento fuori microfono)

… cessino le tante cosette e si rimettano un po' in riga, come eravamo in riga noi a suo tempo…

Sindaco

Grazie sig. Negri…

(applausi)

… ringraziamo tutti e auguriamo una buona serata a voi, tanti complimenti e congratulazioni ancora…

(interventi in sottofondo)

… e noi iniziamo il Consiglio Comunale.

Sig. Vavassori

Buona continuazione a voi e buon lavoro…

Sindaco Grazie.

Presidente

Abbiamo fatto una, sistemata, vedo…

(interventi fuori microfono)

Passiamo al secondo punto previsto all’ordine del giorno…

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 15 novembre 2010

MOZIONE URGENTE RELATIVA ALL’ALLUVIONE IN VENETO - Presidente

C’era una proposta. Dunque, era stata avanzata, prima di continuare col punto n. 2, volevo ricordare che era stata avanzata una proposta di ordine del giorno, di mozione urgente relativa all’alluvione in Veneto. Do lettura.

La sottoscritta Consigliera Comunale Carla Bonfichi chiede di porre all’attenzione del Consiglio Comunale la seguente mozione. Visti i disastri ambientali verificatisi per il maltempo nel nostro territorio nazionale; posto che l’ambiente e la sua tutela devono essere al centro delle politiche locali e nazionali, con azione di monitoraggio e attenzione a salvaguardia del territorio e conseguenti adeguati finanziamenti; consapevoli del fatto che un’attenta pianificazione e progettazione possono prevenire o ridurre i disastri ambientali, che troppo spesso accadono nel nostro paese, anche attraverso azioni sistematiche e costanti nel tempo, il Consiglio Comunale di Treviglio delibera di devolvere il gettone di presenza dell’attuale seduta come gesto simbolico di solidarietà a sostegno delle popolazioni del Veneto, duramente colpite dalle recenti alluvioni e invita la Giunta e l’Amministrazione Comunale a valutare un’azione di concreto aiuto alla popolazione di questa Regione.

La mozione è stata proposta in via d’urgenza e in via di straordinarietà, viste le vicende attuali. Se il Consiglio Comunale non ha obiezioni la poniamo subito in discussione. La parola a chi la chiede.

Consigliere Riganti

Dell’argomento non si è discusso nella Conferenza dei Capigruppo, non voglio offendere nessuno, però abbiamo anche al meridione una situazione del genere, abbiamo avuto il Pakistan, abbiamo aiutato Haiti, sicuramente, perché ci sono cittadini trevigliesi sul posto che stanno lottando e combattendo per aiutare queste popolazioni e poi decidiamo cosa fare, che sia una regola per sempre. Però prima portiamo gli argomenti e parliamone in, si dice, in separata sede, o comunque in sede appropriata, in Conferenza dei Capigruppo. Grazie.

Presidente

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Qualche altro intervento? Allora, il Consigliere chiede che sia trattata prima in e quindi si oppone al fatto che venga trattata ora. C’è qualche obiezione, qualche considerazione in questo senso? Non vedo, c’è qualcuno?

(interventi in sottofondo) Consigliera Siliprandi

Allora, nel merito, io sono d’accordissimo nel, simbolicamente, dare il nostro gettone, assolutamente, nessun problema, il problema è la strumentalizzazione solita vostra di cui non sono molto d’accordo. Per cui se lo facciamo in silenzio, ognuno di noi devolve il proprio gettone, non occorre fare tanta, come dire, cioè far tanta propaganda di una azione che dovrebbe essere fatta a prescindere. Grazie.

Presidente

Bene. Qualche altro, prego Consigliere Scarpellino.

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. Io direi subito di porre in votazione la questione, se discutere o meno questo ordine del giorno in questa seduta, oppure rinviarla alla Conferenza dei Capigruppo. Io sono personalmente per discuterlo subito, perché in questi casi è bene affrontare subito questi argomenti, che sono di notevole importanza, per cui poi se decidiamo in tal senso, mi riservo poi di intervenire nel contenuto dello stesso.

Presidente

Bene. Qualche altro intervento? Il Consigliere Mangano.

Consigliere Mangano

Grazie Presidente. Allora, sull’argomento è chiaro che c’è una grande sensibilità da parte di tutto il Consiglio e quindi penso che sia opportuno che questo argomento venisse trattato, unitamente anche alle altre situazioni immediate che abbiamo nel territorio, che è quella come diceva poco fa Riganti. Siccome noi abbiamo un Consiglio Comunale il 27 mi pare, se non, a breve ne abbiamo un altro, se lo si reputa opportuno è che un ordine del giorno del genere venisse per quanto possibile votato all’unanimità, penso che daremmo un segnale di responsabilità e di serietà, senza cercare di andare, quello ha votato, quello non l’ha votato…

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Allora, noi siamo più sensibili, almeno siamo ugualmente sensibili a queste tragedie, abbiamo visto in questi giorni cosa significa perdere il lavoro, perdere, abbiamo visto allagate le fabbriche, le residenze, sia da una parte che dall’altra. Io penso che la sensibilità è importante e colgo l’occasione, oggi abbiamo fatto una cerimonia importante sulla libertà, sulla democrazia e mi permetto di dire, di ricordare, andando un po' fuori tema, che in questa sede un paio d’anni fa abbiamo approvato una mozione sulla Birmania, sulla libertà del Premio Nobel. Non è merito nostro, abbiamo avuto quella stessa sensibilità, è stata liberata un paio di giorni fa, penso di usare su questi argomenti importanti una serietà e una maturità dove il Consiglio si può trovare all’unanimità.

Quindi prego il Consiglio, eventualmente, se è d’accordo, di trattarla nella Conferenza dei Capigruppo, per uscirne, per quanto possibile all’unanimità, onde evitare schieramenti su un argomento del genere.

Grazie.

Sindaco Infatti…

Presidente

… prego, signor Sindaco…

Sindaco

… no, volevo semplicemente dire che, nel ringraziare la Consigliera Bonfichi per questa sensibilità, accolgo l’invito del Consigliere Mangano, visto che è il 23, quindi è tra una settimana circa e quindi abbiamo anche poco spazio tra un Consiglio e l’altro. Personalmente accolgo l’invito del Consigliere Mangano.

Presidente

Sì. C’è un’ulteriore piccola complicazione, dal punto di vista formale, per il 23 non era prevista nessuna riunione dei Capigruppo, comunque vedremo di organizzarla…

(intervento fuori microfono)

… certo. E poi dal punto di vista formale, un argomento che non è all’ordine del giorno non può essere discusso, a meno che non si presenti una mozione o un ordine del giorno collegato a un tema che si sta discutendo. Qui l’argomento non era all’ordine del giorno. Se c’è l’accordo di tutto il Consiglio è possibile affrontarlo, se un Consigliere solo si oppone, formalmente non si potrebbe affrontare il tema.

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Comunque il Sindaco ha già chiarito la posizione, rinviamo l’argomento, su precisazione e richiesta del Consigliere Riganti, aggiorniamo il problema al prossimo Consiglio Comunale.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 15 novembre 2010 Punto n. 2)

SESTA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELL’ESERCIZIO 2010 E TRIENNALE 2010-2012 -

Presidente

Bene, procediamo allora col punto n. 2, variazione al Bilancio di previsione esercizio 2010 e al Bilancio triennale 2010-2012. La parola allora per illustrare all'Assessore Elena Stucchi.

Assessore Stucchi

Allora, la variazione al Bilancio ve la illustrerà l’Assessore Quadri più nel dettaglio, io come vi avevo promesso nella comunicazione che vi avevo fatto il 3 novembre, relativamente alla Blu Meta, vi do qualche piccola informazione in più relativa alla Blu Meta. Ricordo che il 26 ottobre si era conclusa la gara per la selezione del partner privato nel settore del gas e il CDA di Unigas Distribuzione ha aggiudicato in via definitiva alla soc. Ascopiave la quota del 48,86% di Unigas, che verrà acquisita mediante aumento di capitale, mentre sarà la soc. Ascotrade designata dalla prima ad acquistare l’intero pacchetto di Blu Meta.

Come dicevo, siamo molto soddisfatti sia dal punto di vista economico che imprenditoriale, che politico, perché innanzitutto dal punto di vista economico perché l’offerta rispetto alla base d’asta per quanto riguarda la Blu Meta è di un più 32%, quindi spuntiamo 305 Euro ad utente e perché siamo, diciamo, anche molto soddisfatti perché il CDA di Unigas e di Blu Meta ci hanno promesso che sarà soddisfatta l’esigenza di pagare gli Enti locali per l’importo che abbiamo in Bilancio. È un grosso successo anche imprenditoriale e politico perché l’ingresso del socio privato consentirà ad Unigas di avere la forza economica e finanziaria per affrontare le future gare di bacino e quindi avere buone chance per il mantenimento del controllo nella gestione delle condutture del gas, nel territorio dei Comuni soci e questo per garantire la sicurezza dei cittadini. Questi erano gli obiettivi e riteniamo di averli raggiunti.

La cosa che veramente è stata una sorpresa per noi è che Ascopiave, che si è aggiudicata questa gara, ha una genesi molto simile alla nostra, quindi è un soggetto che ha una compagine sociale molto simile

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alla nostra, è Ascopiave di Pieve di Soligo, in Provincia di Treviso, è una società quotata in Borsa, ed è partecipata, controllata da 93 Comuni della Provincia di Treviso e in questi anni ha, diciamo, costantemente ampliato la rete di Comuni con il Veneto, Friuli, l’Emilia e la Lombardia.

Così come previsto nel bando di gara, hanno garantito che, come si dice, che verranno mantenuti i posti di lavoro per almeno tre anni e anche gli sportelli della Provincia, compreso quello di Treviglio, quindi diciamo che possono quindi ascoltare i cittadini. In più vi posso dire che sono stati fatti dei passi in avanti, Ascopiave proprio in questi giorni ha notificato all’Authority tutta la documentazione, perché serve il permesso dell’Authority che deve accertare che tutti i requisiti della gara siano rispettati e il tempo dell’Authority è di 30 giorni, per cui il Consiglio d’Amministrazione prevede di concludere l’operazione entro fine anno.

Vi terrò costantemente informati sul prosieguo dell’operazione, magari anche già dal prossimo Consiglio Comunale, se ci sarà qualche notizia in più. Adesso lascio la parola all'Assessore Quadri, che, a Cervadoro, che…

(intervento fuori microfono)

… per la variazione.

(interventi in sottofondo)

Allora, questa qua è una piccola variazione di assestamento, che riguarda solo il Titolo II e che si è resa necessaria per alcune piccole spese da assestare. Innanzitutto per portare fondi da destinare alla formazione dei nuovi orti comunali per 45.000 Euro, finanziati con alienazioni, più 20.000 finanziati con oneri di urbanizzazione, alle spese per l’installazione di videosorveglianza interna al Tribunale per 15.000 Euro e per la riqualificazione di via Cavallotti per 55.000 Euro e per manutenzione straordinaria di strade comunali e rurali per 140.000 Euro. In questa variazione si riduce di 195.000 Euro l’importo da destinare all’asta stradale largo Dante Alighieri-Vittorio Emanuele, si riduce la spesa straordinaria di manutenzione per parchi e giardini cittadini, si riduce di altri 15.000 Euro la ristrutturazione delle aree attrezzate a verde pubblico, impianti d’innaffio e interventi a sostegno di attività nel settore di agricoltura, industria e artigianato, per 45.000 Euro.

Preciso che il ricavato della Blu Meta avrete occasione di vedere con la prossima variazione di Bilancio, verrà utilizzato per finanziare le due rotonde previste in via, cioè, quella che chiamano la asta, cioè le due rotonde, quella di Dante Alighieri e di via, quella di Mazzoleni, che non mi ricordo come si chiama…

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(intervento fuori microfono)

… largo Vittorio Emanuele. Abbiamo già predisposto la variazione di assestamento, in modo che le entrate derivanti da Blu Meta confluiscano per finanziare quest’opera, che viene ritenuta prioritaria.

Se ci sono domande siamo a disposizione. Grazie.

Presidente

Qualche richiesta di chiarimento? Possiamo, Basilio Mangano, Consigliere Mangano.

Consigliere Mangano

Velocissimamente. La formazione dei nuovi orti comunali, sarebbero quelli in via Canonica?

(interventi in sottofondo)

Via Castoldi, perché nel dibattito si era parlato anche, quindi questi verrebbero fatti successivamente eventualmente. Poi per quanto riguarda invece l’asta di via, cioè, largo Vittorio Emanuele e largo Dante, qual è il cronoprogramma? Cioè, su questo esprimo…

(intervento fuori microfono)

… eh, allora, sentire un attimino qual è la situazione, anche progettuale, del. Grazie.

Presidente

Bene. L'Assessore Quadri.

Assessore Quadri

Sì, allora, gli orti comunali sono quelli che sono già gli orti esistenti, noi abbiamo fatto un bando per la riassegnazione di questi orti, però guardando la situazione, cioè, lo stato in cui versano questi orti, abbiamo deciso di dargli una sistemazione, quindi recinzione fatta dal Comune, casette fatte dal Comune, quindi dare un’uniformità e assegnarli già definiti, perché oggi veramente sono in uno stato, ovviamente, di disordine e così via. Per quanto riguarda invece l’asta, noi siamo al progetto preliminare, andremo a fare il progetto definitivo e l’esecutivo, ci stiamo avvalendo anche della consulenza di tecnici, perché la situazione non è esattamente semplice, sui flussi del traffico, quindi bisogna capire bene come costruire queste rotatorie e dare poi il senso allo scorrimento sulla Statale 11. Però l’impegno di spesa in quest’anno indica la volontà assoluta di partire con quest’opera, ecco, quindi abbiamo usato proprio i fondi derivati da Blu Meta per avere la certezza di poterli realizzare.

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(intervento fuori microfono)

Allora, i 55.000 Euro di via Felice Cavallotti, io chiamerei il dirigente del settore, Assolari, che vi spiega esattamente questi 55.000 Euro a cosa servono e come li impegniamo e poi come verranno recuperati, perché non sono soldi in più, ma sono soldi che comunque derivano dall’appalto precedente e riguardano il rifacimento del porfido, che voi sapete tutti che oggi è stato fatto e sconnesso…

(intervento fuori microfono)

… sì, adesso però Assolari vi spiega tutto. Luigi, puoi venire un secondo?

Presidente

Il dirigente Assolari è stato colto sul fatto…

Dott. Assolari

Buona sera. Riguardo la via Felice Cavallotti, voi sapete, siete al corrente che sono in corso le fasi di collaudo, il collaudatore è l’ing.

Mailoni di Bergamo, ha già esperito una serie di sopralluoghi e ha già predisposto il certificato di collaudo/non collaudo, perché, che dovrà essere consegnato a breve. Non collaudo in particolare per quanto riguarda la pavimentazione in porfido del tratto che va dalla via sen.

Colleoni fino alla via Cesare Battisti. Il problema è conseguente alla errata posa della pavimentazione, secondo pendenze e livellette non coerenti con le livellette di progetto, c’è proprio quella sensazione di saliscendi frequente e ripetuta, che è molto fastidiosa e oltretutto è accentuata anche dal fatto che i pozzetti di raccolta delle acque piovane non sono perfettamente centrati sulla sede stradale, cioè in mezzo, a mezzeria della carreggiata.

Già il Direttore dei lavori aveva operato alcune detrazioni nei documenti contabili nei confronti dell’impresa, cioè gli aveva già contestato una serie di lavori non eseguiti a perfetta regola d’arte, io stesso quando ho trasmesso, come Ruf, ho trasmesso la relazione al collaudatore ho evidenziato questo fatto della pavimentazione, il collaudatore nei sopralluoghi che ha esperito nei mesi scorsi ha potuto e poi ha fatto anche alcuni sondaggi, perché nel frattempo c’è stato anche un assestamento sulla pavimentazione della pista ciclabile, verso la via Mentasti e che quindi ha dovuto riconvocare nuovamente l’impresa, fare dei sondaggi e degli assaggi, per verificare questo cedimento, se era puntuale, oppure se era da ritenere magari che potesse coinvolgere tutta la pavimentazione, poi è stato riscontrato che è un cedimento puntuale, localizzato in quella situazione e però questo ha ritardato tutte queste procedure di collaudo.

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Comunque il collaudatore, sentito telefonicamente e a più riprese, mi ha confermato questa sua, diciamo, decisione di contestare, cioè dichiarare non collaudabili la posa di questa pavimentazione. Nel frattempo noi ci siamo mossi per riappaltare e riaffidare i lavori di pavimentazione, riutilizzando ove possibile il materiale, i cubetti di porfido che sono attualmente posati. Poi il sistema di posa non verrà più fatto con la sigillatura con malta di cemento, boiacca di cemento, ma verrà fatta con la resina, come abbiamo fatto piazza Manara, anche perché i tempi di presa della sigillatura di boiacca di cemento sono molto lunghi, tre settimane, quattro settimane e quindi con i disagi poi che si verrebbero nuovamente a creare a tutte le attività e ai residenti della via Cavallotti, ma anche a tutti gli altri cittadini che usano la via Cavallotti per penetrare verso il centro.

Quindi con questo sistema, avete visto, avete modo di vederlo, nel giro di 48 ore si può aprire subito la pavimentazione, la strada alla viabilità e quindi questi tempi morti non ci sarebbero più. Riutilizzare però il materiale il più possibile, per diciamo economizzare, anche perché il collaudatore non potrà contestargli la qualità del materiale, gli contesterà solamente la posa di questo materiale. E per fare questo noi abbiamo, all’interno del nostro budget del costo dell’opera, di 1,2 milioni di Euro, anno 2005-2006 di Bilancio, dovremmo riuscire a stare in questa somma, però le somme sono attualmente impegnate a favore dell’impresa appaltatrice dei lavori, perché dopo il recesso anticipato, prima della conclusione dell’opera, abbiamo fatto il secondo tratto con altra impresa, utilizzando sempre somme dello stesso budget, non chiedendo altri finanziamenti, utilizzando il ribasso e quant’altro e così, dovendo riappaltare questi lavori abbiamo necessità di avere, liberare queste risorse; queste risorse verranno intanto dal credito che non verrà corrisposto, io vi sto anticipando delle cose naturalmente che si troveranno tutte nel verbale di collaudo che verrà inviato a breve.

Quindi siccome l’impresa attualmente vanta un credito nei confronti dell’Amministrazione, circa 40.000 Euro, che però per queste contestazioni non verranno liquidate, anzi l’impresa ha chiesto ulteriori soldi con le riserve e quant’altro, ma che comunque queste riserve pur in parte riconoscendole, in parte no, questo non avrà più alcun credito nei confronti dell’Amministrazione e quindi il Comune potrà liberare questi soldi.

Non solo, ma il collaudatore, facendo una verifica anche sui tempi di realizzazione dell’opera, ha riscontrato che la stessa impresa ha, diciamo, ha un ritardo nella consegna dei lavori, ritardo che si è consolidato fino alla data del recesso del mese di marzo di quest’anno, febbraio, quando ha fatto il recesso, febbraio-marzo di quest’anno.

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Quindi ci sarà una penale che verrà applicata all’impresa e non solo, ma l’impresa ha provocato alcuni danni, danni alle proprietà private, proprietà private prospicienti la via Cavallotti, che hanno fatto la richiesta di risarcimento o di ripristino dei danni; questi danni poi dovranno essere, verranno imputati all’impresa, sono imputabili all’impresa e pertanto dovremo recuperare anche questi importi.

Quindi l’intervento che noi adesso andremo a realizzare sarà finanziato in parte con i crediti dell’impresa, che…

(cambio cassetta)

… alle proprietà, che nel frattempo noi abbiamo provveduto direttamente, come i signori Credaroli a metà strada, che gli abbiamo sistemato il cancello, abbiamo sistemato, abbiamo fatto alcuni interventi e quindi abbiamo già, diciamo, sistemato e pertanto necessita adesso fare questa variazione per avere subito disponibili questa risorsa, perché mentre il credito che non gli viene liquidato è subito libero nel momento in cui si approva il certificato di collaudo, le altre somme sono da richiedere e quindi ci potrebbe essere bisogno di più tempo, ma noi per evitare di attendere la conclusione dell’iter, che potrebbe avere anche dei risvolti civilistici, perché se magari l’impresa non accetta il collaudo, impegna il collaudo o quant’altro, però noi per non fermarci quindi anticipiamo noi queste spese che poi pensiamo di recuperare in futuro.

Questa è la ragione per cui chiediamo questa variazione di Bilancio, a integrare il capitolo che ci serve per fare la pavimentazione di questo tratto, rifare questo tratto di pavimentazione in porfido. Penso di aver concluso.

Presidente

Ci sono altre… dunque, la Consigliera Siliprandi.

Consigliera Siliprandi

Non ho domande da fare, se non il rammarico di scelte che noi non condividiamo, non abbiamo mai condiviso, a partire dagli orti, che erano nati con uno spirito assolutamente diverso, erano nati come orti per gli anziani, per i pensionati e sono stati assolutamente, come dire, scippati agli anziani, da quello che doveva essere un modo per passare il tempo in maniera costruttiva. Quindi noi non siamo d’accordo e quindi ovviamente non saremo nemmeno d’accordo in questa variazione di Bilancio. Credo che l’assegnazione sia assolutamente fatta con metodo sbagliato e voi sapete che abbiamo votato contro il Regolamento.

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Per quanto riguarda via Cavallotti, questa è una storia infinita e paradossale e le contestazioni andavano fatte molto prima, si è perso troppo tempo a danno dei cittadini e residenti e non solo dei cittadini e residenti e sembra che i disagi non abbiano mai fine, quindi questa è un po' una critica che noi facciamo, l’abbiamo già fatta e la dobbiamo ovviamente ribadire. Grazie.

Presidente

Consigliere Fumagalli ha la parola.

Consigliere Fumagalli

Buona sera. Potrebbe essere scontata la domanda, ma essendomi insediato da poco non conosco la forma del contratto. A parte i 40.000 Euro di saldo, parlo di via Cavallotti, il contratto era stato impostato con delle riserve a garanzia? Se sì a quanto ammontano, visto che comunque la richiesta della variazione di Bilancio è anche impostata sul fatto che non essendoci questo danaro deve esserci per forza la variazione, un po' come tutte le opere edili, la domanda è, ci sono queste riserve? Se sì a quanto ammontano, sennò niente. Grazie.

Presidente

Poi, dunque nessun altro. La risposta allora all'Assessore…

(intervento fuori microfono)

… al dirigente.

Dott. Assolari

Sì, dunque, ogni contratto quando viene stipulato dall’Amministrazione è accompagnato da due garanzie, una garanzia che è del 10%

dell’importo dei lavori, a favore dell’Amministrazione, che serve proprio per eseguire interventi direttamente dall’Amministrazione a carico, con spese quindi dell’impresa; questa garanzia tra l’altro viene liberata su richiesta dell’impresa mano a mano che i lavori vengono eseguiti, perché naturalmente se io faccio un appalto di un milione di Euro non tengo il milione di Euro fisso fino alla fine, però c’è una… questa garanzia è sufficiente a coprire questi interventi.

Poi c’è un’ulteriore polizza-garanzia, che è quella, come si chiama, di responsabilità nei confronti di terzi, che quindi è su quest’altra polizza che noi agiremo per escutere quanto dovuto per i danni che sono stati causati, per il ristorno di questi danni. Naturalmente è vero che queste

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garanzie sono a prima richiesta, cioè entro 15 giorni, noi possiamo escutere questa fideiussione e l’impresa non si può opporre, però siccome siamo in una fase di collaudo è facile che l’impresa ha il diritto suo di impugnare questo certificato di collaudo e quindi contestare quelle che sono le forme e quindi potrebbero essere più lunghi i tempi per riscuotere questi soldi. Magari mi sto preoccupando più del dovuto, in ogni caso siccome anche il certificato di collaudo non ci è ancora pervenuto, quindi noi non possiamo, cioè più aspettiamo e più non… poi ci sarà la fase di affidamento di questi lavori, quindi questa anticipazione da parte dell’Amministrazione credo che vada nel senso di non attendere ulteriore tempo, ma di andare a fondo nella sua azione e risolverla, non dico al più presto perché sembra un eufemismo, visto che ci abbiamo messo così tanto, però per non aspettare ancora tempi ancora lunghi, ecco.

Consigliere ?

… (intervento fuori microfono)… e sarebbero questi tempi?

Sindaco Dicembre.

Dott. Assolari

Se posso rispondere. I tempi di riaffidamento, noi abbiamo già chiesto e vi do un’altra notizia, noi abbiamo già chiesto, perché è possibile farlo, per motivi anche di urgenza se vogliamo, e di opportunità, abbiamo chiesto alla ditta appaltatrice dei lavori di piazza Manara, che ha fatto un ribasso di oltre il 27%, se era disponibile ad applicare gli stessi prezzi e a realizzare quest’opera. Gli abbiamo scritto e però non ci aveva dato, proprio per iniziare la procedura, però la ditta ci ha risposto che non era d’accordo, perché lei i lavori li aveva fatti fare alla subappaltatrice, che si chiama Origine, c’è fuori il cartello lì in piazza, si vede, e quindi lei con quel ribasso non riusciva ad applicarlo anche per questo prezzo.

Per cui noi faremo una, abbiamo già la lettera d’invito pronta, faremo un invito ristretto a cinque ditte, che fanno… specializzate in questi lavori, tra cui la ditta Origine e quindi bypassando le imprese stradali, in modo che riusciamo ad ottenere un maggior ribasso e quindi affidare direttamente questi lavori. Cioè, la lettera è già pronta, per dire, noi pensiamo di affidarli a breve, dopo bisogna sentire, fare i conti anche con il tempo purtroppo, e quindi, però la lettera è già pronta e i tempi di realizzazione, se fossimo stati nel mese di settembre-ottobre, e forse

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anche metà novembre, sono circa 30 giorni, ma 30 giorni non vuol dire che la strada rimane bloccata tutta per 30 giorni, se ne fa un pezzo, si riapre il pezzo, si va avanti l’altro pezzo, perché questo si può fare.

Presidente

Bene. Fumagalli Giancarlo.

Consigliere Fumagalli

Scusate, se ho ben capito, quindi abbiamo 40.000 Euro da versare come saldo su tutti i lavori e in più due forme di garanzia, una fideiussoria, che poi sarebbe da escutere e poi c’è il famoso 10% di trattenuta ogni volta che si fanno i saldi, quindi…

(intervento fuori microfono)

… se ben ho capito. Quindi vuol dire che noi dovremmo avere un 10%

su circa 1.100.000-1.150.000 Euro già pagati. Quindi, se il 10% di 1.150.000 sono 110.000 Euro e li abbiamo a riserva sul saldo dei lavori, che devono essere ancora eseguiti, per verificare se sono stati eseguiti bene, perché non vengono usati quelli? Grazie.

(interventi in sottofondo)

Scusate, poi magari non ho capito bene che cosa m’ha detto. Era quella la domanda.

Dott. Assolari

Forse non mi sono spiegato bene. Allora, quando i lavori iniziano noi abbiamo una fideiussione di garanzia dell’importo del 10% su tutto l’appalto dei lavori, allora, mano a mano che noi liquidiamo…

(intervento fuori microfono)

… basta…

Presidente

Bene. Qualche altro chiarimento? Possiamo passare alla dichiarazione di voto? Bene. Dichiarazione di voto sulla sesta variazione di Bilancio di previsione per l’esercizio 2010 e triennale 2010-2012. Dichiarazione di voto. Patrizia Siliprandi, Consigliera.

Consigliera Siliprandi

La Lega Nord voterà contro, questa è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di questa Amministrazione di governare in maniera coerente la città. Grazie.

(20)

Presidente

Bene. Altre dichiarazioni? Nessuna. Allora, è aperta la votazione.

Funziona?

(interventi fuori microfono)

Se non, passiamo alla votazione per alzata di mano? Fa un altro tentativo di far funzionare la macchina.

(interventi in sottofondo)

Bene, allora votiamo mediante sistema elettronico. Non va? Va bene, allora…

(interventi in sottofondo)

… però qui non viene registrato. No, non funziona.

(interventi in sottofondo)

Facciamo l’ultimo tentativo. Aperta la votazione col sistema elettronico.

No, no, va bene, rinunciamo al sistema elettronico e procediamo secondo il sistema tradizionale, per alzata di mano, quindi non col sistema binario, ma col sistema fisico, manuale. Chi approva la variazione di Bilancio di previsione esercizio 2010 alza la mano. 11. Chi vota contro alza la mano. Tre. Chi si astiene alza la mano. Tre.

Bene. Procediamo con…

(intervento fuori microfono)

… ah, l’immediata, si mette in votazione anche l’immediata eseguibilità del provvedimento. Chi è d’accordo sull’immediata eseguibilità alza la mano. 12. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Tre. Va bene. Il provvedimento è approvato. Non leggo, perché è stato palese, l’espressione dei voti.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 15 novembre 2010 Punto n. 3)

APPROVAZIONE PIANO CIMITERIALE, AI SENSI DELL’ART. 6 DEL REGOLAMENTO REGIONALE 9-11-2004 N. 6 -

Presidente

La parola all’arch. Rondelli, che illustrerà tecnicamente il provvedimento. La signora Rota è invitata a sostenere moralmente l’architetto. Risulta dalla macchina che è prenotato il Consigliere Luigi Reduzzi…

(interventi in sottofondo)

… la macchina va per le sue strade.

Arch. Rondelli

Prima di passare a illustrarvi il Piano cimiteriale, volevo fare, così, un breve accenno alla situazione attuale del cimitero di Treviglio. Il cimitero di Treviglio, che prima era in una zona periferica, risulta attualmente quasi circondato dall’edificato degli ultimi decenni e è un luogo, tanti lo definiscono la Città dei morti, io preferisco definirla la Città dei ricordi, è un luogo dove tutti, almeno una volta all’anno, si recano per ricordare i propri cari defunti e proprio il fatto di essere recintato con questa recinzione molto alta, lo isola un po' da tutto il resto dell’abitato. Il motivo di questo Piano regolatore è proprio per regolare e programmare quello che sarà lo sviluppo di questa città nella città.

Quali sono le variabili che servono per tarare questo tipo di sviluppo?

Le due variabili fondamentali sono la previsione di aumento della popolazione nei prossimi vent’anni, cioè il piano viene tarato per le necessità della città di Treviglio nei prossimi vent’anni. L’elemento dicevo, fondamentale, è l’incremento di popolazione che avrà Treviglio nei prossimi vent’anni, questo Piano urbanistico viaggia parallelo al P.G.T. e verrà, dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, riportato esattamente nel Piano di governo del territorio che verrà approvato dalla città di Treviglio.

L’altra variabile è la mortalità, cioè il tasso di mortalità che viene analizzato negli ultimi vent’anni a Treviglio. Senza andare a darvi dei numeri, vi dico, l’elemento che è stato preso in considerazione come aumento della popolazione di Treviglio sono i 35.000 abitanti. Avevamo

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inizialmente ipotizzato un numero molto più alto d’incremento di popolazione, che dava delle necessità molto elevate, si parlava di circa 5.000 posti salma necessari per l’ampliamento del cimitero. Ritarando questi dati, ma soprattutto eseguendo una ricognizione, una radiografia di cosa è il cimitero di Treviglio oggi, ci ha permesso di riutilizzare per, poi passerò la parola alla collega del Settore cimiteriale, di riutilizzare parti di cimitero attualmente dati in concessione allo scadere di queste concessioni. Nello spirito del progetto, che ripeto, è essenzialmente di pianificazione, cioè, noi non stiamo proponendo nessuna costruzione, nessun progetto di costruzione, ma stiamo individuando essenzialmente le aree che sarà necessario acquisire e occupare con questo ampliamento.

Innanzitutto l’ampliamento si sviluppa nella parte nord, nella parte nord riproponendo l’emiciclo già esistente e utilizzando una fascia di 50 metri, per cui sulla parte nord si attua l’ampliamento nella fascia di rispetto per una profondità di 50 metri. Quest’area non verrà utilizzata, cioè, il progetto prevede di non utilizzare tutta quest’area, questa fascia, questo settore di cerchio per l’edificazione, ma limitarla a una prima realizzazione per qualcosa come 3.500 posti salma e mantenere all’esterno, in prossimità della nuova recinzione dell’ampliamento, delle aree a verde, queste aree verdi innanzitutto fanno un po' da polmone rispetto all’edificato, che è comunque alla distanza di 50 metri dalla nuova recinzione, per cui viene ridotto solo in questo caso la fascia di rispetto, ma essenzialmente diventa anche una parte diciamo di giardino, ricordiamo che il cimitero è luogo dei ricordi, abbiamo inserito proprio nella parte centrale, dietro la cappella ai caduti, il giardino delle rimembranze, questo giardino è un po' il cuore dell’ampliamento, in quanto in questa parte di giardino si potranno disperdere poi le ceneri dei cari che arriveranno al cimitero di Treviglio, provenienti da cremazioni e questo la legge oggi ce lo permette.

In più, sempre nella stessa zona, in questi campi comuni, abbiamo riservato, questa è sempre una pianificazione, non è che da domani mattina c’è questa possibilità, abbiamo riservato una parte di questo verde per le professioni diverse da quelle cattoliche, perché attualmente noi abbiamo una zona dedicata, una piccola zona del cimitero, però fino ad oggi questa zona è stata sufficiente, non sappiamo con l’incremento di popolazione e col variare delle professioni religiose quali potranno essere le richieste.

L’ultima cosa che vi volevo enunciare è che questo piano non è così, cioè non rimarrà così per vent’anni dopo l’approvazione, è comunque come tutti i Piani urbanistici soggetto a modifiche, queste modifiche, me ne viene una velocemente, può essere quella dovuta all’incremento di

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popolazione, oggi la proiezione è di 35.000 abitanti tra 30 anni, è chiaro che col variare di questo elemento verrà tarato il Piano cimiteriale.

Adesso passo la parola…

(interventi in sottofondo) Dott.ssa Rota

Okay. Allora, buona sera. Siamo qui a presentare il Piano regolatore perché questo piano è uno strumento urbanistico obbligatorio, già previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 285 del ’90 e ripreso, dopo la modifica del Titolo V della Costituzione, dalla L.R. n. 22 del 2003 e dal Regolamento regionale di attuazione, che è il n. 6 del 2004, che ne detta le modalità di redazione, vincoli e quant’altro, rispetto ai quali noi abbiamo presentato oggi questo Piano cimiteriale.

La L.R. 22 del 2003 consente la riduzione della fascia di rispetto dei cimiteri, portandola dagli attuali 100 metri a 50 metri, esclusivamente per l’espansione dei cimiteri, vietando l’espansione del costruito. Allora, la disponibilità di sepoltura che in questo momento abbiamo nel nostro cimitero, domanda individuale, è molto limitata, abbiamo nessuna possibilità di assegnazione di tombe di famiglia e abbiamo solo, ad oggi, 39 loculi per i colombari a domanda individuale, si rende quindi necessario intervenire con un ampliamento e utilizzare questa possibilità di fascia di rispetto.

L’approvazione del Piano cimiteriale inoltre è propedeutica alla valutazione di un nuovo costruito, necessario al soddisfacimento della domanda per il prossimo ventennio, così come richiesto dalla L.R. 22.

Allora, questo Piano regolatore è previsto in sei grandi zone, che possono essere realizzate anche individualmente e abbiamo pensato di portare nella prima parte, nel primo spicchio che vedete in basso, dei campi comuni, in modo da soddisfare l’esigenza di campi di mineralizzazione, in quanto avendo da tre anni ferme le concessioni trentennali per mancanza di spazi, potremmo andare a recuperare dei posti salma in misura di 352, però avendo la possibilità di mettere le mancate mineralizzazioni in questi campi, che adesso non abbiamo.

Presidente

La domanda è, è la parte nera quella lì?

(interventi in sottofondo) Dott.ssa Rota

Certo, stavamo dicendo che non è obbligatorio poi che venga realizzato così come lo predisponiamo adesso, se dovessero emergere altre

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esigenze, visto che è un Piano regolatore urbanistico, uno strumento urbanistico, verrà modificato, anche perché non sappiamo come sarà il trend della cremazione nel prossimo periodo, perché oltre ai dati che vi ha detto l’architetto Rondelli, un altro elemento fondamentale è quello della cremazione, se dovessimo andare ad avere un numero di cremazioni elevate è chiaro che il numero di posti salma dovrà essere ridotto, mentre se dovessimo procedere con questo trend di sepolture, come quello che abbiamo attualmente, abbiamo la necessità di prevedere intorno ai 3.000 posti salma per soddisfare la domanda nel prossimo ventennio.

Allora, in questo Piano cimiteriale è stato anche assegnato, posto in evidenza sia tutte le tombe storiche, d’interesse storico che abbiamo, abbiamo individuato tutti i servizi necessari anche per la collettività, un ingresso diversificato, il giardino delle rimembranze, che è un obbligo, per la dispersione delle ceneri, provenienti da cremazioni e tutto quanto è necessario per fare un cimitero con tutti i servizi, come previsto dal Regolamento regionale n. 6 di cui parlavamo.

Presidente

Bene. Domande di chiarimento. Ne avanzo subito una io, com’è il volume dei recuperi delle tombe abbandonate?

Dott.ssa Rota

Allora, in questo momento abbiamo in istruttoria sei pratiche, per poter dichiarare in abbandono delle aree dismesse…

(intervento fuori microfono)

… allora, in questo momento abbiamo in istruttoria sei pratiche per poter dichiarare le aree dismesse, poi abbiamo anche altre aree che sono all’interno del cimitero un po' abbandonate, però sono di dimensioni talmente ridotte che non consentono la realizzazione delle nuove tombe, per cui si potrebbe intervenire con la creazione di aree di servizio, ma non con la formazione di nuove tombe di famiglia. Un’idea, una scuola di pensiero ultima, sarebbe quella di trasformare gli attuali campi di mineralizzazione che ci sono, che adesso vado a individuarle, che sono in questa parte qua, quelli sono i campi attuali di mineralizzazione, che sono saturi, potremmo fare una trasformazione d’uso e trasformare quel campo in aree per tombe di famiglia, portando all’esterno, nella nuova parte, nella nuova posizione per campi di mineralizzazione e potremmo vendere quelle come aree per tombe e autofinanziarci per costruire quanto meno la recinzione, previa acquisizione delle aree, che dobbiamo ancora acquisire.

(25)

Presidente

Grazie. C’è una richiesta della Consigliera Siliprandi.

Consigliera Siliprandi

Una domanda, a quanto ha detto Rondelli, quando ha citato una variazione delle professioni religiose, cosa intende e in che maniera vengono sepolti, c’è la sepoltura diversa? E quali sono queste professioni religiose?

Presidente

Aspetta un attimo, che vediamo magari se c’è qualche altra domanda e poi, così. Consigliere Riganti.

Consigliere Riganti

Era per quegli insediamenti che ci sono, cioè, i chioschi dei fiori li capisco, davanti al cimitero, sono lì, li ha messi il Comune, sono provvisori, precari, eccetera, ma il distributore del gpl lì della benzina, non so, quello che c’è, con l’autovalaggio e roba, l’antenna che abbiamo messo e tutte queste robe, cosa ne facciamo? Cioè, come ci comportiamo in questo aspetto? Visto che i 50 metri sono l’ampliamento, non riesco a…

Presidente

Scusa, funziona?

(interventi in sottofondo) Consigliere Riganti

… non riesco a vedere in scala la misura dei 50 metri, ma però sto provando a vedere, ma c’è qualche problema, o l’avete già risolto?

(interventi fuori microfono) Presidente

Sì, Manenti.

Consigliere Manenti

… (inizio intervento fuori microfono)… la zona di rispetto dei 50 metri riguarda solo la parte dell’ampliamento o sarà in tutta la zona? Che così

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risolviamo finalmente l’annoso problema della casa, che sappiamo tutti, al di là della Statale, ex Statale.

Presidente

Qualche altro quesito, prima delle risposte? Bene, grazie allora, le risposte…

(intervento fuori microfono)

… Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Molto velocemente e chiedo scusa a tutti del ritardo, ma ho grossi problemi familiari in questo periodo. Volevo chiedere, in questa situazione qua però l’area di rispetto dei 50 metri non c’è più, perlomeno in quella zona lì, la norma parla chiaro, deve esserci l’area di rispetto dei 50 metri. Grazie.

Presidente

Bene. Altri allora? Bene, architetto.

Arch. Rondelli

Allora, rispondo prima alla dott.ssa. L’area individuata a livello di pianificazione è, ripeto, una previsione di piano, non è che viene recintata, attualmente già esiste peraltro…

Dott.ssa Rota

I campi comuni di mineralizzazione hanno da parte un campo per le altre professioni, dove c’è già sepolta una salma, che è stata messa, se lei va al cimitero lo vede, non è stata messa in linea con tutte le altre, ma è stata messa di traverso, proprio perché la loro religione indica come volontà quella di guardare verso la Mecca. Sono sepolti non con una cassa come quelle regolamentari, dovute alla, che vengono richieste per le nostre sepolture, ma sono sepolte con le lenzuola. Le ho risposto a tutte e due?

Arch. Rondelli

Per quanto riguarda invece l’edificazione esistente nella fascia di rispetto, parliamo del distributore e dell’antenna, che era la richiesta, noi abbiamo verificato, esistono due circolari della Regione Lombardia, con, la prima riguarda le costruzioni già esistenti, poi magari le do i

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riferimenti di legge, che riguarda le costruzioni esistenti nella fascia di rispetto, ritenendo questi casi e anche la Regione ritiene questi casi eccezionali, per cui, c’è l’eccezionalità della costruzione nella fascia di rispetto e prevede interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su questi edifici, ma permette anche addirittura un ampliamento del 10%. Questo per quanto riguarda, diciamo, il distributore, inteso come costruzione.

Per quanto riguarda l’antenna un’altra disposizione regionale stabilisce che dentro la fascia di rispetto ci possono essere anche impianti di telefonia. L’ampliamento, cioè, la riduzione della fascia di rispetto viene fatto solo per la parte riguardante il progetto di ampliamento, ma non è che noi riduciamo la fascia di rispetto dei 100 metri, noi manteniamo la fascia di rispetto dei 100 metri e andiamo a edificare l’ampliamento nella parte deputata, perché la fascia di rispetto, ricordiamolo, è una fascia deputata per ampliare il cimitero, queste sono le informazioni e le verifiche che sono state fatte per questi due, di questi due elementi.

Comunque, io non ho gli occhiali…

Dott.ssa Rota

Ah, la leggo io allora. Allora, la circolare n. 8, del 2003, della Regione Lombardia, dice, la possibilità d’intervenire all’interno della fascia di rispetto e quindi dei 50 metri di vincolo assoluto è da ritenersi esclusivamente limitata ai casi di cui all’ultimo periodo del comma 1 della legge 28, legge 166 del 2002, che sostituisce il comma 7 dell’art.

338 del Regio Decreto 27-7-1934, n. 1265 e cioè, agli interventi di recupero o funzionali all’utilizzo di edifici esistenti, compresi ampliamenti nella percentuale massima del 10%. Poiché la presenza di edifici all’interno del raggio di 50 metri del perimetro cimiteriale, dovrebbe rientrare nell’eccezionalità, è opportuno che detti interventi di recupero vengano limitati ai casi di effettiva necessità, per il miglioramento igienico-sanitario degli ambienti e i cambi di destinazione d’uso non consentano attività ad elevato accesso di pubblico. È la circolare che possiamo farvi avere.

Arch. Rondelli

C’è anche l’altra circolare, vi faremo avere copia anche di quella…

(intervento fuori microfono) Presidente

Prego, prego Consigliera.

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Consigliera Siliprandi

… mi sembra di capire che c’è solo un musulmano sepolto, per ora e c’è una previsione di quanti musulmani potrebbero essere in futuro? Anche perché il problema è che loro chiaramente non verranno mai cremati e poi vengono sepolti in una maniera tale per cui probabilmente portano via più spazio, o sbaglio?

Arch. Rondelli

Posso rispondere?

Presidente Prego, prego.

Arch. Rondelli

No, a livello di spazio è uguale, nel senso che viene orientato diversamente. Noi abbiamo dovuto prevedere questo spazio, anche perché il Regolamento regionale chiede proprio che venga destinato, non da indicazioni su quelle che sono l’estensione di queste aree, in funzione di una popolazione residente o meno, che ha altra professione religiosa, da solo un’indicazione che queste aree vengano poste vicino al perimetro, proprio perché, noi abbiamo visto l’esempio di Lambrate, è un cimitero nel cimitero, cioè, Lambrate ha questo spazio riservato a questi, agli islamici, con un ingresso indipendente da quello che è il cimitero, è stato previsto proprio perché la normativa, il Regolamento regionale che dice, prevedete, poi non abbiamo dato indicazioni di superficie, può essere dieci metri quadri, come può essere di più, chiaramente a livello di Piano urbanistico noi dovevamo inserirlo.

Ecco, a tale proposito volevo indicare questo, inizialmente nel Piano cimiteriale, proprio perché indicato dal Regolamento regionale, era stato indicato anche uno spazio per l’impianto di cremazione, credo che in Prima Commissione qualcuno dei presenti l’abbia visto, è stato tolto perché in forza di una circolare, sempre della Regione Lombardia, è vietata la realizzazione di questi tipi di impianti fino a pieno regime degli impianti esistenti, per cui oggi come oggi non è possibile realizzare nessun impianto. Qualora l’Amministrazione Comunale decidesse, nel futuro, di dotarsi di questo impianto, verrà prevista all’interno dell’ampliamento o con un ulteriore ampliamento, lo spazio per fare l’impianto, attualmente non c’è, non è previsto.

Presidente

(29)

Grazie. Bene. Se è possibile però, una precisazione, io non ho capito bene, forse sono stato distratto, allora, i 50 metri, ribadisco la domanda dell’avv. Manenti, i 50 metri di rispetto cimiteriale che sono previsti, la riduzione cioè che è prevista per l’area nord, è prevista anche per gli altri lati del cimitero?

(intervento fuori microfono)

Ecco, per gli altri lati del cimitero non è prevista. Grazie.

(intervento fuori microfono) Arch. Rondelli

Non l’abbiamo prevista, perché…

(intervento fuori microfono)

… sarebbe possibile, ma credo che questo sia un elemento che dovrà essere valutato nel P.G.T., cioè, noi adesso approviamo un Piano cimiteriale, che è obbligatorio, per l’ampliamento, è finalizzato all’ampliamento del cimitero, cioè, questa riduzione ha uno scopo ben preciso…

(intervento fuori microfono)

… credo che, certo, è possibile estenderla, però abbiamo ritenuto di rinviare poi a un, diciamo, a uno strumento di pianificazione più elevato queste scelte, più completo, ecco.

Presidente

Se mi permettete, cosa che potrebbe avvenire, tenendo conto che c’è addirittura una strada statale, o ex statale che separa. Va bene. Altre, dunque, il Consigliere Gatti.

Consigliere Gatti

Era per spiegarla in un modo diverso, per vedere se l’abbiamo capita bene. Cioè, di fatto, attualmente c’è una area di rispetto di 100 metri, per cui noi la manteniamo come vincolo, materialmente, facendo l’ampliamento del cimitero, nella parte nord, ci avviciniamo ai 50 metri di rispetto, che sono assoluti, dal punto di vista della legge. Per cui, è questo il punto sul quale forse ruotavamo attorno, cioè, non si fa nessun tipo di modifica di perimetro, per cui non c’è una delibera che rettifica questa distanza, è solo il cimitero che si amplia, avvicinandosi al fatidico 50 metri, che sembrerebbero perentori.

Però nel nostro caso, nel caso del distributore, per cui su questo passaggio forse è il caso di essere assolutamente chiari, cioè, mentre la legge dice che è assoluto, imperativo, adesso non ricordo bene i termini, però fa delle eccezioni o queste eccezioni, cioè, per cui visto

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che non andiamo a fare nessuna modifica di perimetro, ma ci avviciniamo col nostro, in caso di costruzioni esistenti si può andare quasi a confine e quello che dice la legge è perentorio, oppure esistono? Se lo ripetiamo magari con più, perché penso che sia il punto focale sul quale alcuni Consiglieri in Commissione ne avevano colto bene e a seguito di articoli apparsi si sono quell’attimo preoccupati.

Presidente

Mi pare che sia, forse è opportuno ripetere la precisazione fatta.

Arch. Rondelli

Allora, l’edificio, chiamiamolo, il distributore, esisteva già nella fascia di rispetto dei 100 metri, …?... era già una costruzione esistente, nel momento in cui la fascia è stata ridotta da 200 a 100. Adesso, io non ho gli occhiali, mi scuso, ma faccio leggere alla mia collega ancora quel paragrafo della circolare regionale, così credo che chiarisca esattamente quali sono…

(interventi sovrapposti)

Dott.ssa Rota

Sì, leggo solo l’ultimo pezzettino, quella la tralasciamo. Allora, poiché la presenza di edifici all’interno del raggio di 50 metri dal perimetro cimiteriale dovrebbe rientrare nell’eccezionalità, è opportuno che detti interventi di recupero vengano limitati ai casi di effettiva necessità, per il miglioramento igienico-sanitario degli ambienti e che i cambi di destinazione d’uso non consentano attività ad elevato accesso di pubblico. Quindi, ho dato via tutto quanto, gli articoli di riferimento.

Presidente

Allora, ci sono altri chiarimenti? Bene. Dichiarazione di voto? Non ci sono particolari dichiarazioni di voto. Allora poniamo in votazione la delibera di approvazione Piano cimiteriale, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento regionale 9-11-2004, n. 6. Votiamo per alzata di mano.

Chi approva alza la mano. È all’unanimità?

(interventi in sottofondo)

16. Chi si astiene? Un astenuto. Chi è contrario? Nessuno. Immediata esecutività. Chi è d’accordo per l’immediata esecutività? Chi è contrario? Chi si astiene? Uno. All’unanimità.

(interventi in sottofondo) È all’unanimità.

(31)

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 15 novembre 2010 Punto n. 4)

ADEGUAMENTO DELLO STATUTO COMUNALE - Presidente

Illustra la proposta di adeguamento il Segretario comunale. Il lavoro è stato predisposto dalla Commissione Capigruppo, riunita in apposita seduta, con all’ordine del giorno l’aggiornamento dello Statuto comunale. Prego.

Segretario Generale

Allora, la proposta di adeguamento dello Statuto tende a fare chiarezza e a recepire le novità introdotte dal legislatore in materia di organi e organizzazione del Comune. Si tratta di novità che saranno automaticamente operative con l’insediamento del prossimo mandato amministrativo e quindi nella logica di evitare una discrasia tra testo statutario e testo di legge si è adeguato il testo statutario alla riforma introdotta in materia di taglio ai costi degli Enti locali nel circuito della finanziaria del 2010. Quindi nella proposta di adeguamento dello Statuto si formalizza l’abrogazione della figura del Difensore Civico, si formalizza l’abrogazione della figura del Direttore generale, si recepiscono gli orientamenti delle sezioni di controllo della Corte dei conti e del ministero degli Interni in materia di impossibilità di conferire le funzioni di direzione generale al Segretario comunale.

Non è stato necessario andare a toccare le previsioni relative alla composizione di Consiglio e Giunta perché con una buona tecnica lo Statuto vigente rispetto alla Giunta faceva riferimento ad un numero massimo consentito dalla legge e quindi c’è un adeguamento automatico ai limiti di legge e sulla composizione del Consiglio rinviava direttamente alle disposizioni di legge. Poi si è colta l’occasione per altri piccoli lavori di manutenzione, ad esempio recependo alcune istanze dei dibattito in tema di referendum locale, si è proposto alla Capigruppo di rendere, diciamo, il più imparziale possibile la Commissione deputata a valutare l’ammissibilità delle richieste di referendum e la proposta che viene sottoposta al Consiglio è quella di costituire questa Commissione con soggetti integralmente esterni all’Ente, da individuarsi tra avvocati indicati dall’ordine professionale di Bergamo, ai professori universitari in materie giuridico, competenti in materie giuridico-amministrative.

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