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Si è deciso di utilizzare l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio perché tra i quattro aeroporti lombardi presentava le differenze più rilevanti nelle elaborazioni eseguite con INM e con AEDT, anche in conseguenza di rotte di decollo con virate più marcate in prossimità della pista.

L’aeroporto “il Caravaggio” di Bergamo-Orio al Serio, gestito da SACBO SpA, fa parte del sistema aereoportuale milanese, insieme agli aeroporti di Linate e di Malpensa, ed è uno dei maggiori scali italiani per quantità di merci e di passeggeri trasportati. In Tabella 3.1 è riportato un estratto dei dati di traffico del 2019 (confrontati con il 2018) pubblicati da Assaeroporti, l’Associazione Italiana Gestori Aeroporti. L’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio nel 2019, con quasi 14 milioni di passeggeri ha consolidato il terzo posto a livello italiano, occupato dal 2015 sopravanzando Milano Linate, seguendo Roma Fiumicino (43.532.573 passeggeri) e Milano Malpensa (28.846.299 passeggeri). Il numero di passeggeri ha registrato una crescita del 7,1% rispetto al 2018, confermando la tendenza positiva in atto dal 2002.

Tabella 3.1 – Estratto dei dati di traffico aereo sui principali aeroporti per passeggeri e movimenti pubblicati da Assaeroporti.

Anche per quanto riguarda il numero di movimenti (95.377 nel 2019) l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio è risultato il terzo (con un incremento del 6,5% rispetto al 2018),

Aeroporto Movimenti % Passeggeri % Cargo (tons) % Roma Fiumicino 309.783 0,7 43.532.573 1,3 194.526,81 ‐5,5 Milano Malpensa 234.054 20,3 28.846.299 16,7 558.481,48 ‐2,5 Bergamo 95.377 6,5 13.857.257 7,1 118.964,00 ‐3,3 Venezia 95.232 0,2 11.561.594 3,4 63.970,20 ‐6,0

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sopravanzando Milano Linate10 e Venezia. Nel 2018 Bergamo-Orio al Serio era invece risultato quinto per via della sua percentuale di occupazione dei posti a bordo, detta load

factor, tra le più alte in Italia, dovuta anche alla forte presenza delle compagnie low cost.

Nell’ambito del trasporto merci, l’aeroporto ha mantenuto la sua importanza strategica delle attività courier, ma ha mostrato una progressiva diminuzione (-3,3%), in atto dal 2018, a causa della decisione dell’azienda leader della logistica DHL di trasferire gradualmente le sue attività alla nuova Cargo City di Milano Malpensa.

Inoltre, SACBO SpA, ha avviato la prima fase dei lavori di ampliamento dell’aerostazione che, nel giro di due anni, porteranno la superficie totale a 70.000 m2 (rispetto all’attuale superficie di 45.800 m2) con la riqualificazione dell’area extra- Schengen, che sarà servita da un numero doppio di gate d’imbarco, creando un percorso dedicato ai passeggeri in transito. È inoltre prevista la realizzazione di tre torri e di sei nuovi gate di imbarco in area Schengen e l’adeguamento dell’area per il controllo dei bagagli da stiva.

L’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio è collocato su terreni demaniali e su aree private di proprietà di SACBO SpA nei territori comunali di Bergamo, Orio al Serio, Seriate e Grassobbio e presenta le seguenti caratteristiche dichiarate sul corrispondente sito internet (https://www.milanbergamoairport.it/it/infrastrutture-areoportuali/, data di ultima consultazione 12/03/2020):

• Qualifica: Aeroporto civile e privato • Codice IATA: BGY

• Codice ICAO: LIME • Altezza s.l.m: 238 metri • Agibilità: 24 ore

10 Lo scalo di Milano Linate è stato chiuso dal 27 luglio al 25 ottobre, con conseguente trasferimento a

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• Distanza da Bergamo: 5 km • Distanza da Milano: 45 km • Area sedime: 300 ha (3 km2)

• Superficie aree: 45.800 m2 di aerostazione e 14.900 m2 di magazzini

• Tipologia traffico: intercontinentale, internazionale, nazionale e aviazione generale

• Capacità passeggeri: oltre 10 milioni l’anno

• Pista principale: pista “10/28”, 2.874 m x 45 m (parallela all’autostrada A4) • Pista secondaria (dedicata ad attività di formazione e da diporto dell’Aeroclub

Taramelli): pista “12/30” 778 m x 18 m

La pista principale “10/28” è denominata 28 (direzione 280°) per le rotte verso ovest e 10 (direzione 100°) verso est. Per scegliere le principali direzioni di percorrenza della pista in caso di atterraggio e decollo si è tenuto conto del vento prevalente che spira da nord- ovest. Perciò gli atterraggi vengono effettuati principalmente su pista 28, quindi da sud- est, in modo da avere un maggiore controllo grazie al vento da prua; in caso di condizioni meteorologiche particolarmente avverse essi avvengono su pista 10. Le possibili rotte in caso di atterraggio sono le due mostrate in rosa in Figura 3.1.1. Nel 2018 i decolli dei voli civili (in azzurro nella Figura 3.1.1) avvenivano invece da pista 28, lungo le rotte 267, 220 e TZO044 che, nel 2019 è stata sostituita dalla PRNAV che presenta un angolo di virata più stretto. I voli cargo partono invece da pista 10, seguendo la rotta 150.

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Per quanto concerne la gestione ambientale, SACBO SpA ha conseguito sia la certificazione ambientale ISO14001 sia quella di qualità ISO9001, occupandosi della gestione dei seguenti aspetti ambientali: rumore, aria, rifiuti, acqua, suolo, campi elettromagnetici, inquinamento luminoso, consumo di risorse, ecosistema, mobilità e comunicazione col territorio. SACBO SpA ha come obiettivo migliorare continuamente il Sistema di Gestione Ambientale secondo il principio della tutela ambientale.

SACBO SpA gestisce dal 2004 anche il sistema di monitoraggio aeroportuale che integra le seguenti informazioni:

• I tracciati radar forniti da ENAV

• I livelli di rumore calcolati dalle stazioni della rete di monitoraggio (descritta nel paragrafo 8.1)

• I dati atmosferici • Il tabulato dei voli

Nel 2010, la Commissione Aeroportuale ha approvato la caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale, successivamente annullata dal T.A.R. Brescia, in seguito ad un ricorso, con la sentenza 20130068 del 15/07/2013, poi confermata dalla sentenza 01278/2015 del 12/03/2015 del Consiglio di Stato, stabilendo che l’approvazione della zonizzazione aeroportuale dove essere preceduta da una Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Perciò SACBO non ha potuto procedere con la definizione dei piani di risanamento per l’abbattimento e il contenimento del rumore (ai sensi della Legge Quadro), ma ha comunque redatto un Piano d’Azione (in adempimento al D.lgs. 194/2005), da aggiornare ogni cinque anni, per ridurre progressivamente la pressione ambientale dell’aeroporto. A tale scopo nel corso degli anni sono state messe in atto una serie di misure antirumore basate sulla riduzione dei valori di LVA, indice acustico soggetto a limiti normativi a livello nazionale (rif. Aeroporto internazionale di Bergamo- Orio al Serio. Piano di azione 2018, sintesi non tecnica). In sintesi: uso di una flotta di

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ultima generazione, particolari procedure di decollo da pista 28 e 10 (nel caso di voli notturni) e atterraggio su pista 28 prediligendo l’uso dell’intera pista, limitazione del numero di decolli notturni da pista 10, divieto di voli di addestramento, limitazione dell’uso della spinta inversa (che facilita la frenata in fase di atterraggio), limitazione dell’uso dell’Auxiliary Power Unit (APU), realizzazione di una collinetta antirumore, di barriere antirumore e di barriere arboree (per la riduzione del rumore dovuto ai movimenti di rullaggio e prova motori), delocalizzazioni di unità abitative prossime al sedime, interventi di mitigazione su edifici residenziali, gestione della rete di monitoraggio, studio epidemiologico, avanzamento di alcuni punti d’attesa al suolo dei velivoli.

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4. PREDISPOSIZIONE DEI FILE PER ANALIZZARE

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