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L'esercizio in vibrazione consiste nell'eseguire un'attività fisica allenante mentre il corpo è sotto vibrazione mediante una pedana oscillante verticalmente.

Uno degli effetti più conosciuti dell'allenamento vibratorio è il miglioramento del metabolismo osseo, anche in presenza di osteoporosi. Alcuni studi hanno messo in evidenza la capacità di inibire la riduzione della densità ossea provocata dalla menopausa.

I benefici che comporta sono un miglioramente dell'equilibrio, miglioramento a lungo termine delle prestazioni muscolari soprattutto degli arti inferiori, riduzione dell'incidenza di cadute, miglioramento nel tempo della densità ossea a livello del collo del femore e della colonna lombare.

Recentemente molti studi testimoniano di come le vibrazioni inducano delle risposte adattive da parte dell’apparato neuromuscolare umano sia di tipo metabolico che meccanico.

L'allenamento vibratorio è in grado di indurre una significativa risposta ormonale di tipo adattivo, specificatamente una seduta provoca un aumento della concentrazione di testosterone ed ormone somatotropo (GH); contestualmente ad una diminuzione della concentrazione di cortisolo. L’aumento di testosterone e GH è riconducibile all’azione dei metaborecettori muscolari, mentre la diminuzione del cortisolo è probabilmente da imputarsi ad un insufficiente effetto stimolatorio del comando motorio centrale e del feedback nervoso a livello della muscolatura scheletrica.

adattamenti ormonali stabili che testimonierebbero un altrettanto stabile adattamento, in termini migliorativi, della funzione neuromuscolare .

Un altro effetto provocato dalle vibrazioni meccaniche, applicate al ventre muscolare e/od alla struttura tendinea, oppure all’intero corpo, è l’attivazione dei recettori dei fusi neuromuscolari, sia a livello del complesso muscolotendineo direttamente sollecitato, che dei gruppi muscolari adiacenti. Questo tipo di risposta da parte del muscolo alla sollecitazione vibratoria viene definito con il termine di "riflesso tonico da vibrazione" (RTV). E’ scientificamente ampiamente documentato il fatto che il RTV induca un aumento della forza contrattile dei gruppi muscolari coinvolti.

Questo aumento della capacità contrattile del gruppo muscolare sottoposto a vibrazioni, si traduce in un evidente spostamento verso destra sia della relazione forza-velocità, che di quella forza-potenza, che vengono in tal modo fortemente influenzate positivamente.

Questi cambiamenti nella risposta neuromuscolare sono da attribuirsi principalmente all’aumento dell’attività dei centri motori superiori e al sostanziale miglioramento dei comandi nervosi che regolano la risposta neuromuscolare.

Infatti il complesso muscolotendineo sottoposto a vibrazione sopporta dei modesti, ma comunque significativi, cambiamenti della propria lunghezza, di tipo ritmico, che fanno si che l’allenamento vibratorio sia sostanzialmente assimilabile ad un cadenzato susseguirsi di contrazioni concentriche ed eccentriche di piccola ampiezza.

Il riflesso tonico da vibrazione indotto dalle vibrazioni stesse induce un aumento del reclutamento delle unità motorie tramite un'attivazione dei fusi neuromuscolare ed i pattern di attivazione polisinaptici.

L’aumento transitorio della forza contrattile e della produzione di potenza da parte del muscolo dopo essere stato sottoposto a vibrazione potrebbe basarsi sugli stessi meccanismi di facilitazione neurale. Inoltre alcuni studi dimostrerebbero come l’allenamento vibratorio possa migliorare la capacità di forza esplosiva grazie ad una maggiore sincronizzazione delle unità motorie implicate nel movimento, oltre che ad un miglioramento della coordinazione dei muscoli sinergici unito ad un aumento dell’inibizione degli antagonisti.

In ultimo, un parametro fisiologico sul quale le vibrazioni possono influire è costituto dalla circolazione sanguigna, l’AV può infatti determinare una riduzione della viscosità del sangue ed un aumento della velocità media del flusso circolario.

PROGRAMMA DI ALLENAMENTO VIBRATORIO

Secondo alcuni studi, un tempo minimo di 8 mesi produce effetti positivi sulla densità ossea del femore, migliore rispetto ad esercizi di walking.

A seconda del dispositivo la frequenza di vibrazione può variare dai 10 a 90 Hz e l'ampiezza da appena percettibile a molto intensa. In funzione dell'ampiezza e della frequenza utilizzate la forza di reazione generata va da 0,1 a 10 G.

corporeo.

Un allenamento su pedana vibrante non dovrebbe durare più di 15-25 minuti, incluse le pause.

Il tempo di vibrazione dovrebbe essere 1 minuto, seguito da 1 minuto di pausa in cui conviene eseguire esercizi di allungamento muscolare (stretching).

Per anziani o soggetti deboli si può iniziare con 3 ripetizioni da 1 minuto.

In soggetti normali si può arrivare gradualmente fino a 10 minuti di vibrazione (dieci ripetizioni da un minuto intervallate da pause) o poco più se si utilizzano posizioni per diversi distretti corporei. Più alta è l’intensità della vibrazione, che dipende anche dalle caratteristiche della pedana utilizzata, più breve dovrà essere il tempo di esposizione. Tre sedute a settimana su pedana vibrante, preferibilmente a giorni alterni, possono andar bene anche per lunghi periodi.

Una seduta a settimana, invece, è insufficiente per trarre tutti i benefici dell’allenamento vibratorio.

In alcuni casi è possibile programmare anche sedute per 5 o 6 giorni consecutivi, per brevi periodi, rispettando in seguito un periodo di riposo proporzionato al carico somministrato.

Una eccessiva esposizione alle vibrazioni può avere conseguenze negative e provocare danni all’organismo.

Gli effetti negativi delle vibrazioni sono stati studiati in medicina del lavoro per valutare i rischi in alcune professioni esposte a forti sollecitazioni per lunghi periodi. Gli studi riguardanti le pedane vibranti, invece, confermano che periodi di esposizione ridotti non comportano effetti negativi e, al contrario, possono indurre un positivo adattamento neuromuscolare.

Inoltre, la pedana vibrante può essere utilizzata prima dell’allenamento sportivo per favorire il riscaldamento, oppure al termine per assicurarsi gli effetti defaticanti, analgesici e rilassanti. Dopo allenamenti intensi, la vibrazione ha un effetto benefico sul muscolo danneggiato e sembra essere efficace contro il dolore e l’indolenzimento, alzando la soglia del dolore.

curare e prevenire l'osteoporosi.

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