1.3 FARMACEUTICI E COSMETICI HALAL: DATI ATTUALI ED OPPORTUNITÀ
1.4.2 ALTRE TIPOLOGIE DI TURISMO MUSLIM-FRIENDLY
Diverse sono le prospettive che ha il Turismo Muslim-Friendly, di cui abbiamo scelto di trattare tre in quanto le più significative e con la probabilità di successo più alta: turismo aereo, turismo crocieristico e turismo culturale, tutto in chiave Muslim-Friendly
ovviamente. È naturale che queste sono molto esclusive e che difficilmente possano attrarre chi non è musulmano, aumentando quindi il rischio dell’investimento nel segmento.
Cionondimeno ci sono casi di aziende e compagnie che stanno lavorando per creare questi prodotti ad hoc, come verrà illustrato nelle righe seguenti.
1.4.2.1 AEREO
Tra le prospettive potenziali del Turismo Muslim-Friendly, la prima è quella del turismo aereo. Per essere conforme ai principi islamici, il volo deve rispettare diversi requisiti: assenza di alcool a bordo, cibo fatto con carne halal, richiamo per la preghiera rituale quando è ora. Un Rapporto di Euromonitor International (2007) suggerisce anche media musulmani tra la scelta dei canali da vedere a bordo, mettere sezioni separate per uomini e
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donne, senza dimenticare che la compagnia aerea stessa ha dei doveri economici particolari (parte del fatturato deve andare in beneficienza, i finanziamenti devono derivare da banche islamiche, il marketing dev’essere rispettoso dell’etica e dell’ambiente).
Una compagnia che offre questo tipo di servizio al 100% non c’è ancora, ma ci sono diverse società aeree anche non-musulmane si sono adattate alla richiesta della crescente clientela che trattiamo qui e ad esempio durante il mese del digiuno di Ramadan offre la possibilità di avere servito il pasto della rottura del digiuno al tramonto del sole, come prescritto dalla dottrina islamica o ancora offrono pasti halal nel loro menù.
Nei voli di linea, si hanno cibo e bevande compresi nel prezzo. Questo può essere un
problema per diverse persone: molti musulmani che viaggiano spesso sostengono infatti che le compagnie aeree calcolano il prezzo di cibo e bevande (spesso composte da qualche forma di alcool) e le dividono per i clienti possibili che contano di avere, aggiungendoli sul prezzo del biglietto. Il che vuol dire che il passeggero musulmano ha pagato per l’alcool, quando la religione non gli permette ciò e da qui può nascere un’antipatia per determinate compagnie aeree.
Ci sono diversi esempi pratici di aziende e compagnie che si sono mosse per soddisfare questo target:
-British Airlines sta diventando sempre più Muslim-Friendly, vista anche la notevole
presenza di musulmani sul territorio britannico. Il catering ufficiale della compagnia inglese ossia Gate Gourmet utilizza ormai prodotti Halal per la maggior parte dei cibi serviti a bordo (il che ovviamente comprende preparazione, immagazzinamento e trasporto di esso), specialmente per i voli di linea dall’aeroporto di Heathrow (Stephenson, 2014);
-Royal Brunei, Air Arabia e Kuwait Airlines sono compagnie che servono cibo Halal e non permettono alcool a bordo. Il personale inoltre è vestito in modo modesto, cosa molto apprezzata dai musulmani, contrari all’ostentazione (Musa, Mughavvemi, 2015); -l’Aeroporto Internazionale di Kansai (KIX) in Giappone si è attivato molto negli ultimi anni per diventare Muslim-Friendly, con molto successo. In esso troviamo tre stanze per la preghiera aperte 24 ore su 24, oltre ad uno spazio creato apposta per permettere a chi vuole svolgerla di fare l’abluzione rituale. Troviamo inoltre almeno quindici ristoranti che non servono alcool e carne suina nel loro menù e almeno tre che servono cibo certificato Halal. Altri aeroporti in Giappone, come quello di Narita e quello di Haneda hanno seguito lo stesso esempio dell’aeroporto Kansai, segno che è una brillante linea d’azione voluta dal governo (Battour, Ismail, 2015);
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-l’aeroporto di Monaco di Baviera dove transitano annualmente almeno 1.5 milioni di musulmani ha aperto una sala di preghiera di recente ed inserito cibo Halal all’interno dei propri ristoranti.
Questo segmento ha diverse opportunità di sviluppo. La prima di queste riguarda la destinazione in sé la quale vuole diventare Muslim-Friendly: se già l’aeroporto lo è, ha maggiore possibilità di attirare viaggiatori musulmani che sono di passaggio, grazie a specifiche operazioni di marketing all’interno dell’aeroporto (Battour, Ismail, 2015). La seconda è che in diverse interviste fatte da ricercatori nel tema del Mercato Halal, la percentuale di risposte di persone di musulmani che giudica la presenza del cibo Halal come fondamentale nella destinazione che vorrebbe visitare oscilla tra il 95 ed il 100 percento. Questo dovrebbe essere uno stimolo per le compagnie aeree per mettere cibo Halal all’interno del menù che servono a bordo. Ricordiamo inoltre che il cibo Halal non attrae solo i consumatori musulmani ma anche coloro che sono attenti all’ambiente e che pongono attenzione in ciò che mangiano.
Infine, anche il settore aereo, come tutti i settori economici è strettamente dipendente dall’innovazione, dallo sviluppare nuove idee e dall’evoluzione tecnologica. Questa può essere una buona opportunità per aumentare il proprio fatturato effettuando piccole modifiche nel corso del tempo.
1.4.2.2 CROCIERISTICO
Un aspetto interessante da sviluppare è quello della Crociera Halal. Già ci sono diversi esempi di crociere dedicate a persone di un particolare orientamento religioso, come quello ebraico (un esempio è il sito Kosherica che offre crociere per la comunità ebraica) o quello cristiano (un esempio lo si trova nel sito ChristianCruises.com che ne organizza diverse, a beneficio del segmento specifico delle persone di fede cristiana).
Allo stesso modo, la Crociera Halal funzionerebbe essenzialmente per passeggeri
musulmani, con attività incentrati sul divertimento e lo svago nei rispetti dei precetti della religione islamica. Ciò implica il divieto di consumo di alcool e del gioco d’azzardo, oltre a creare spazi di centri benessere/sportivi divisi per donne e uomini, senza dimenticare
ovviamente le sale per la preghiera rituale comunitaria.
Tra le prime compagnie che sono pioniere di questo segmento ancora pressochè inesplorato, troviamo SalaamCruise (compagnia statunitense), Pelayaran Islamic (compagnia malese) e Fusion Tour (compagnia turca). Quest’ultima ha organizzata nel settembre del 2015 la sua prima Crociera Halal nel mar Egeo, sulle coste greche. Dato il successo e la domanda sempre più crescente il General Manager della compagnia turca Kemal Gunay sostiene che c’è in progetto la creazione di nuovi itinerari che toccheranno Malta, Croazia ed Italia.
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1.4.2.3 CULTURALE
Il terzo segmento del Turismo Muslim-Friendly che è possibile sviluppare è quello della creazione di tour composti da circuiti alla scoperta della storia e della cultura islamica, sia in paesi a tradizione islamica che in quelli non-islamici. Nei primi ad esempio si può
incontrare gente del posto, sviluppando quel senso di appartenenza ad una Umma (o
comunità islamica) che trascende le frontiere, si possono visitare monumenti Islamici come moschee, pagode, edifici dal grande valore storico-culturale e simili, con un ritmo di visita dettato dalle cinque preghiere rituali, praticando ed esplorando la propria religione come turisti, un fattore che aumenta in modo notevole la soddisfazione del visitatore. In caso di paesi non islamici, si possono visitare le vestigia che i musulmani hanno lasciato nel territorio. Parliamo in particolar modo di Grecia, Cina, India, Spagna ed Italia, dove la presenza musulmana è stata storicamente rilevante. Questo può anche includere la visita alla moschea ed alla comunità musulmana locale.
Alcuni hotel in Turchia propongono già questa tipologia di tour come escursioni culturali. La compagnia londinese Islamic Travels si è specializzata nell’offrire questo tipo di prodotto turistico, fatto di tour in siti storico-culturali importanti per la religione islamica, seguito da una cena con una famiglia locale, rigorosamente con cibo Halal.
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