7. SCHEDE RELATIVE AGLI AMBITI
7.1. AMBITI PER NUOVI INSEDIAMENTI
7.1.5 Ambito per Nuovi Insediamenti Urbani – ANS_C2.1
ANS_C2.1 “Capoluogo nord”:
- ST = mq. 728.000 circa.
- Capacità insediativa teorica sostenibile, considerando un UT medio = 0,25 mq/mq: 182.000 mq di Su, pari a circa 2.600 alloggi medi convenzionali. Capa-cità insediativa massima effettiva tendo conto dei limiti di dimensionamento del PSC di cui all’art. 4.2 delle norme di PSC (e nell’ipotesi estrema di non attua-zione degli ambiti ANS_C3.n e ANS_B): 66.500 mq di Su, pari a circa 950 al-loggi medi convenzionali.
- H max orientativa = 6 piani fuori terra, elevabili a 8 in prossimità della Via Emilia e di Via dello Sport.
- SP min = 25% della ST.
- Quota max di destinazione residenziale = 85%.
L’areale ricade nell’Unità di paesaggio della “Pianura orientale”.
Si tratta di un‘ampia area agricola interclusa fra il tessuto urbano, la nuova circonvalla-zione in variante alla via Emilia, il polo sportivo e la zona industriale; per la porcirconvalla-zione
centrale e più occidentale l’areale risulta essere vicino alla fermata del SFM e ai servizi urbani del Capoluogo, ed è attiguo al centro sportivo di rango sovracomunale.
Non presenta particolari vincoli di natura infrastrutturale.
AREALE DI POTENZIALE NUOVO INSEDIAMENTO ANS_C2.1 “Capoluogo nord”
Ozzano capoluogo : a nord e nord-ovest dell’abitato Note descrittive Area agricola coltivata
Situazione urbanistica Buona correlazione con il tessuto urbano e i servizi dell’area a nord della via Emilia e buona vicinanza alla fermata SFM
Sicurezza idrogeologica Tutto l’areale è ricompreso entro le Aree di ricarica: tipo B (rif. artt 5.2 e 5.3 del PTCP/PTA)
Sicurezza sismica L’areale è interessato prevalentemente da suoli non liquefacibili (in-saturi).
Interferenze con vincoli di tutela o altre criticità ambientali
Lungo il Rio Centonara sono da segnalare zone del sistema foresta-le boschivo e alberi monumentali.
Si segnalano la presenza di tutele - per il Rio Marzano e il Centonara - riferibili a:
- alveo attivo (rif. art. 2.2 del PSC in recepimento dell’art. 4.2 del PTCP);
- fascia di tutela fluviale (rif. art. 2.3 del PSC in recepimento dell’art.
4.3 del PTCP).
segue:
Rete idrica e reti energetiche (gas e elettricità)
Non si segnalano particolari criticità di approvvigionamento. Ai fini del contenimento dei consumi idrici, si richiama il rispetto dei requisiti cogenti 8.1 e 8.2.
Si richiama inoltre l’art. 13.4 (requisiti degli insediamenti in mate-ria di uso razionale delle risorse idriche) della vamate-riante al PTCP in recepimento del Piano di Tutela delle Acque
Smaltimento reflui e depurazione
La richiesta del certificato di conformità edilizia e di agibilità è subordinata alla entrata in funzione dell’ampliamento dell’ im-pianto di depurazione di Ponte Rizzoli.
L’areale è facilmente allacciabile al depuratore. Dovranno essere previste reti separate di smaltimento reflui.
Per le reti fognarie e lo smaltimento delle acque di prima pioggia dovranno essere recepite ed applicate le disposizioni di cui all’art. 13.2 (requisiti degli insediamenti in materia di smaltimento e depurazione dei reflui ) della variante al PTCP in recepimento del Piano di Tutela delle Acque.
E’ già stata realizzata ed è attiva una vasca di espansione che limita la portata massima transitante nel Rio Marzano. Il dimen-sionamento è stato svolto considerando le sole urbanizzazioni in fase di attuazione e non quelle previste da PSC come espansioni future. L’attuazione del comparto deve prevedere la contestuale realizzazione delle vasche e/o opere similari per la laminazione delle acque meteoriche a servizio dell’ambito urbanizzato
Mitigazioni
Appare opportuno che gli eventuali nuovi insediamenti si collochino a distanza adeguata dalle infra-strutture viarie e dal Rio Centonara. Inoltre nei nuovi insediamenti residenziali il PSC dovrà prescri-vere il mantenimento di una quota elevata di superficie permeabile rispetto alla superficie territoriale interessata, orientativamente non meno del 25%.
Nel rispetto della normativa del PTCP e della zonizzazione acustica vigente non potranno essere previsti insediamenti di tipo residenziale in classe acustica IV.
Si deve garantire al futuro insediamento condizioni di buona qualità dell’aria, prevedendo i servizi sensibili e le abitazioni almeno a 50 m dalla viabilità riconosciuta in classe acustica IV.
Essendo l’area sovradimensionata rispetto alle reali esigenze del Comune lo sviluppo urbano dell’area sarà oggetto - in sede di POC - di valutazioni localizzative al fine di individuare le migliori condizioni urbanistico/ambientali.
La realizzazione del comparto è connessa all’esecuzione di una vasca che lamini le acque meteori-che del comparto connessa al raggiungimento dell’invarianza idraulica. Qualora i tempi di attuazione del comparto precorressero l’entrata in funzione del sistema fognario e di laminazione delle acque sopra citato, sarà necessario provvedere a soluzioni temporanee per la laminazione e lo smaltimento delle acque meteoriche.
Si prescrive infine la necessità che l’attuazione dei comparti sia preceduta dalla richiesta, con esito favorevole, di parere idraulico, ed eventualmente di concessione alla realizzazione di manufatti di scarico, presso il Consorzio di Bonifica.
Nel rispetto della normativa del PTCP (art. 13.5 - requisiti degli insediamenti in materia di clima acu-stico) e della zonizzazione acustica vigente non potranno essere previsti insediamenti di tipo resi-denziale in classe acustica IV.
Nella verifica delle dotazioni previste di aree e attrezzature e spazi collettivi dovranno essere verifi-cate le disposizioni riportate nell’art. 4.3 comma 5 delle norme del PSC.
Appare opportuno che gli eventuali nuovi insediamenti si collochino a distanza adeguata dalle infra-strutture viarie e dal Rio Centonara.
La nuova circonvallazione sarà inoltre dotata di una adeguata fascia di ambientazione.
Per le aree ricomprese entro le tutele riferibili a: alveo attivo (rif. art. 2.2 del PSC in recepimento dell’art. 4.2 del PTCP) e fascia di tutela fluviale (rif. art. 2.3 del PSC in recepimento dell’art. 4.3 del PTCP) si riportano i seguenti indirizzi d’uso:
- gli alvei attivi, anche ai fini della sicurezza idraulica, sono destinati al libero deflusso delle acque e alle opere di regimazione idraulica e di difesa del suolo da parte delle autorità competenti, queste ultime da realizzarsi preferibilmente con tecniche di ingegneria naturalistica, tendenti a ridurre il gra-do di artificialità del corso d’acqua e a favorire la contestuale funzione di corrigra-doio ecologico. Si pos-sono prevedere nelle aree di cui sopra sistemazioni atte a ripristinare e favorire la funzione di corri-doio ecologico, con riferimento a quanto contenuto nell’art. 3.3 del PSC, e percorsi e spazi di sosta pedonali;
- la finalità primaria delle fasce di tutela fluviale è quella di mantenere, recuperare e valorizzare le funzioni idrauliche, paesaggistiche ed ecologiche dei corsi d’acqua. In particolare le fasce di tutela fluviale assumono una valenza strategica per la realizzazione del progetto di rete ecologica di cui all’art. 3.3 del PSC.
L’affaccio sulla via Emilia sarà di norma candidato ad ospitare una quota di attività commerciali e terziarie.
Nella verifica delle dotazioni previste di aree e attrezzature e spazi collettivi dovranno essere escluse una serie di aree riportate nell’art. 10.5 delle norme del PTCP.