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Coerenze del sistema della mobilità Intercomunale

Nel documento P S C COMUNE DI OZZANO DELL’EMILIA (pagine 70-73)

In materia di mobilità i Comuni e la Provincia hanno rilevato in sede di Accordo di Pia-nificazione la notevole convergenza fra le elaborazioni prodotte per il PSC e quelle prodotte finora dalla Provincia per il PTCP e più recentemente per il PMP, nonché la convergenza degli orientamenti in materia di potenziamento del trasporto pubblico.

La Complanare - lato nord

La realizzazione della Complanare all’Autostrada A-14 lato nord, da Ponte Rizzoli a Caselle costituisce una priorità assoluta per l’intero quadrante orientale dell’area bolo-gnese e che la sua eventuale mancata o ritardata realizzazione comprometterebbe la possibilità di dare attuazione ad importanti previsioni di sviluppo economico in questo quadrante, fra cui lo stesso sviluppo del polo produttivo sovracomunale di Ponte Rizzo-li.

Data la competenza amministrativa e finanziaria dell’ANAS su questa opera, la Provin-cia si è impegnata ad attivare tutti i canali opportuni e a mettere in atto tutte le forme di iniziativa politica e supporto tecnico per il più rapido completamento dell’infrastruttura, a partire dal tratto dalla SP 28 a S.Lazzaro che disponeva già di finanziamento.

Il completamento della Lungo Savena

La realizzazione dei primi due lotti della Lungo Savena senza la realizzazione del terzo lotto darebbe luogo a un serio ulteriore aggravamento della situazione della viabilità che collega lo svincolo di Caselle con Villanova e nella stessa Villanova. Tale situazio-ne potrebbe essere ulteriormente peggiorata con l’avvio dell’attuaziosituazio-ne delle previsioni contenute nel PSC di Bologna che individua proprio a ridosso dell’Asse Lungo Savena due grandi ambiti destinati a nuovi insediamenti, pertanto l’infrastruttura sarà indicata dal PMP tra le opere strategiche prioritarie.

Il nodo di Rastignano

Provincia e Comuni riconoscono che la realizzazione del nodo stradale di Rastignano, come completamento della Fondovalle Savena e collegamento con la Lungo Savena, costituisce un elemento di primaria importanza e di livello strategico nel quadro dei col-legamenti a scala metropolitana, in grado di risolvere anche alcuni aspetti critici delle connessioni a scala intercomunale.

Il Passante Autostradale Nord

In una prospettiva temporale non ancora definita si colloca il Passante Autostradale Nord, progetto portante dell’assetto strategico del territorio metropolitano e soluzione del problema altrimenti cronico dell’attraversamento del nodo bolognese. Un beneficio locale correlato sarà costituito dalla realizzazione, che si potrebbe immaginare conte-stuale, della nuova sede della S.P.48 Castelli Guelfi da Ponte Rizzoli alla S.Vitale, che viene qui proposto in stretto affiancamento con il tracciato dl Passante autostradale, in modo da evitare ulteriori tagli alle aziende agricole e da connettersi direttamente con il futuro casello autostradale sulla S.Vitale. La medesima proposta di tracciato, già avan-zata alcuni anni fa da questo Comune in sede di Schema Direttore, è stata fatta propria anche dal Comune di Budrio ed è stata positivamente valutata dalla Provincia.

La condizione irrinunciabile che si pone per la fattibilità del Passante Nord è l’accurata ambientazione, che ne garantisca il migliore inserimento paesaggistico, oltreché il ri-spetto dei passaggi procedurali e degli interventi di mitigazione e compensazione che già sono stati individuati, in via preliminare, dallo studio di fattibilità elaborato dalla Pro-vincia di Bologna.

Esiti delle analisi sulla viabilità

Le analisi sviluppate successivamente in sede di redazione del PSC hanno ottenuto i seguenti esiti (cfr. Quadro Conoscitivo, vol. C):

“L’aumento di domanda porta ad un incremento quasi generalizzato dei flussi sulla re-te. In particolare l’aumento interessa le strade di nuova realizzazione come la Lungo Savena, la Complanare nord, la variante di Ozzano e il nuovo svincolo della Compla-nare in corrispondenza della zona Industriale La Cicogna a San Lazzaro. Inoltre l’incremento risulta molto consistente sulla Tangenziale di Bologna, su Via dell’Industria (Roveri), sulla Via Caselle, sulla Via Villanova, sulla Stradelli Guelfi ad est di ponte Rizzoli, sulla Via Emilia a est di Ozzano, sulla S.P 48, sulla viabilità pedecolli-nare che congiunge S.Lazzaro con Ozzano, anche su buona parte delle rete urbana di S.Lazzaro nella zona a sud della Via Emilia.

Viceversa si registrano anche delle diminuzioni di flusso, che riguardano numerose strade urbane che vengono alleggerite grazie alle nuove realizzazioni di strade prima-rie extraurbane:

⎯ a Ozzano, grazie alla variante alla Via Emilia, si hanno diminuzioni su quasi tutta la rete urbana con una diminuzione media circa di 400 veicoli (pari al 33%) sulla se-zione trasversale della via Emilia (ma non sul Viale 2 Giugno)

⎯ a Castenaso, si hanno diminuzioni su buona parte della rete urbana con una dimi-nuzione media di circa 70 veicoli (pari al 19%) sulla sezione trasversale delle stra-de urbane stra-del centro abitato. ma anche qualche incremento (strada per Fiesso)

⎯ a S.Lazzaro, grazie alla realizzazione del nuovo svincolo della Complanare, si hanno diminuzioni nel tratto della via Emilia compreso fra via Castiglia e via Paolo Poggi pari a circa 200 veicoli (pari al 13%) sulla sezione trasversale;

⎯ ancora a S.Lazzaro in prossimità di Bologna, grazie alla complanare nord, si han-no diminuzioni dei movimenti in direzione di Bologna sulla Via Emilia e sulla diret-trice pedecollinare ( Via Belluria/Via Altura), ma ampiamente compensati, su en-trambe, da incrementi in direzione opposta, ossia da Bologna verso fuori.”

Rete viaria: le simulazioni di approfondimento prodotte per il PSC

Per quanto riguarda la rete viaria, risulta una notevole coerenza fra le elaborazioni co-noscitive prodotte per il PSC e quelle prodotte finora dalla Provincia per il PTCP e più recentemente per il PMP, anche grazie all’utilizzazione degli stessi criteri di parame-trizzazione della rete stradale nei modelli di simulazione e al raffittimento del grafo stradale che è stato compiuto in questa fase, cosa che contribuisce al miglioramento dell’affidabilità nel tempo dei modelli stessi. Si riconosce inoltre una stretta coerenza fra i due livelli di Piano anche per quanto riguarda la gerarchizzazione della rete e l’individuazione delle criticità.

Rispetto al quadro conoscitivo e agli scenari prodotti recentemente dalla Provincia, nel-la fase finalizzata al PSC associato è stato condotto un approfondimento teso soprat-tutto a precisare gli effetti attesi su questi comuni negli scenari di previsione, con riferi-mento alla rete stradale extraurbana e a quella urbana primaria. In questa precisa otti-ca è stato costruito uno scenario di riferimento diverso da quello prodotto dalla Provin-cia, in particolare escludendo dallo scenario il Passante Autostradale nord, ed è stato infittito il grafo stradale con alcuni archi extraurbani, ma non è stata introdotta la restan-te rerestan-te urbana e locale.

Si è cioè operato, in questa fase, mantenendosi alla scala spaziale e all’orizzonte tem-porale del PSC, per verificare l’efficacia delle nuove infrastrutture previste, mentre non si è scesi alla scala del governo della circolazione urbana.

Peraltro, nel contempo i tre Comuni si stanno attrezzando per l’utilizzo pieno di tale mole di dati, infatti l’Associazione ha acquistato in proprio il programma di simulazione e presso il comune di San Lazzaro si sta implementando un nuovo grafo stradale dei tre comuni, questa volta anche urbano, e una nuova più articolata zonizzazione, tale da rispondere alle esigenze del governo della circolazione (Piano del Traffico) e della va-lutazione/simulazione delle soluzioni da adottare anche per problematiche locali e con-tingenti.

Rispetto alla scala spaziale e temporale del PSC si sono prodotte nuove simulazioni sul grafo già utilizzato, per approfondire due problematiche di scala

intercomuna-1)

ggiormente i rischi a cui si va incontro lasciando incompiuta

2)

tti si andrebbe incontro nel tempo in caso di mancata realizzazione tati di queste due ulteriori simulazioni sono andati ad integrare il Quadro Conosci-tivo.

sistono

siderano le PM 2,5). (Fonte: Valutazione sanitaria della qualità le/provinciale che hanno profonde ricadute su questo territorio.

Lo scenario di riferimento decennale proposto dal PMP e assunto nelle simulazioni non contempla la realizzazione del Terzo lotto della Lungo Savena, ma si è visto che ciò darebbe luogo a un serio ulteriore aggravamento della situazione della via-bilità che collega lo svincolo di Caselle con Villanova e nella stessa Villanova. Oc-corre poi considerare un fatto nuovo che potrebbe aggravare ulteriormente questa prospettiva: ci si riferisce alle previsioni contenute nel PSC di Bologna che indivi-duano proprio a ridosso dell’Asse Lungo Savena due grandi ambiti destinati a nuovi insediamenti che potranno ospitare circa 7.000/8.000 nuovi abitanti oltre a numero-si posti di lavoro. Si dovrebbe quindi provvedere ad una riformulazione dello scena-rio di riferimento che tenga conto di questi carichi aggiuntivi, con l’intenzione di evi-denziare ma

quest’opera.

Lo scenario di riferimento decennale dà per scontata la realizzazione della Com-planare all’Autostrada A-14 lato nord, da Ponte Rizzoli a Caselle. Tuttavia allo stato dei fatti non si hanno certezze sui tempi di realizzazione di quest’opera essenziale per il nostro territorio, al contrario, la competenza amministrativa dell’ANAS lascia fuori quest’opera dagli impegni e programmi della Provincia e rende più aleatoria ogni prospettiva. D’altra parte si sono compiute o si stanno valutando scelte urbani-stiche relative allo sviluppo degli insediamenti produttivi secondari e degli insedia-menti commerciali che determinano nuovi carichi insediativi in localizzazioni che dovrebbero usufruire di quest’arteria, e che senza la quale potrebbero determinare importanti ripercussioni sulla viabilità esistente. E’ risultato quindi necessario simu-lare a quali effe

di quest’opera.

I risul

Nel documento P S C COMUNE DI OZZANO DELL’EMILIA (pagine 70-73)