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6. Analisi interviste

6.4. Analisi bisogni e risposte terapeutiche

Come spiegato in precedenza all’interno di questo sotto capitolo ho effettuato un’analisi della percezione dei bisogni e delle risposte assistenziali per riuscire a comprendere in che misure le risposte coprono i bisogni e se c’è corrispondenza tra quanto sente il paziente e la risposta assistenziale dell’infermiere.

Nella tabella 4 riporto i bisogni estrapolati dall’approfondimento teorico, raccontati dagli utenti e percepiti dagli infermieri in modo da poter avere un confronto e comprendere quali elementi trovano una coerenza. In egual modo ho analizzato le risposte assistenziali ricercate in teoria, riportate dalle esperienze degli utenti intervistati e le risposte di cura effettuate dagli infermieri.

Tabella 4.

BISOGNI

Teoria Utenti Infermieri

Fisiologici -Bisogno di nutrirsi alterato.

-Bisogno di dormire alterato (diminuito o assente).

-Bisogno aumentato sessuale.

-Bisogno di spendere l’energia e quindi non vi è priorità nella cura di sé stesso.

-Bisogno di nutrirsi alterato.

-Diminuzione/interruzione del bisogno di sonno. -Bisogno di fare l’amore aumentato.

-Bisogno di spendere l’energia. -Bisogno di bere tanto alcool.

-Disinteresse per il cibo o assunzione inadeguata.

-Bisogno di sonno e riposo (affaccendamento notturno, risvegli anticipati, assenza di sonno).

-Non riconoscere i bisogni di base.

Sicurezza -Assume rischi eccessivi sia a livello fisico e affettivo.

-Bisogno di spendere (sicurezza economica). -Maggiore disinibizione (aggressività e a livello sessuale).

-Sentirsi invincibile.

-Bisogno di riconoscere precocemente l’episodio.

-Bisogno di sentirsi protetti per evitare il sopraggiungere di una fase depressiva.

-Bisogno di avere dei paletti.

-Bisogno di essere protetto (emotivamente e fisicamente).

Appartenenza (amore) -Bisogno di espandere energia al mondo. -Bisogno d’amore espanso.

-Bisogno di invadere i confini personali della vicinanza.

-Bisogno di relazione aumentato.

-Bisogno di sentire maggior rapporto con il mondo esterno.

-Bisogno di maggiori rapporti sociali.

-Maggior bisogno di comunicare con la gente. -Bisogno di parlare.

-Bisogno di rimanere in fase di mania. -Bisogno di stare con sé stessi e non parlare.

-Bisogno di spendere l’energia mentale. -Bisogno di sentirsi amato.

-Bisogno di relazioni sociali.

Stima -Bisogno di essere ascoltati.

-Bisogno di sentirsi valorizzati, stimati.

-Bisogno di essere ascoltato. -Bisogno di condividere i propri vissuti. -Bisogno di cambiarsi abito, importanza dell’apparire in pubblico.

Autorealizzazione -Bisogno di creatività.

-Bisogno di mostrare le proprie qualità. -Bisogno di essere liberi/indipendenti. -Bisogno di avere i propri spazi. -Bisogno di fare tutto e subito.

-Bisogno di creatività.

-Bisogno di spendere l’energia creando e pitturando.

-Aumentato bisogno di pregare.

-Bisogno di fare pulizia (ordinare la casa).

-Bisogno di realizzare cose che in altri momenti non si oserebbe realizzare.

-Bisogno di libertà.

-Bisogno di recuperare le relazioni familiari. -Bisogno di grandezza (tutto e subito).

-Bisogno di fare tutto e subito.

-Bisogno di sentirsi invincibili (“wonder woman”). -Forte bisogno di spendere, facilità nello spendere.

-Bisogno di acquistare.

Tabella 5.

RISPOSTE ASSISTENZIALI

Teoria Utenti Infermieri

Fisiologici -Richiamare, vicariare le capacità di badare a sé stesso.

-Ridurre gli stimoli per favorire il riposo.

-Non vi è tempo per riposare perché ci sono troppe cose da fare.

-Valutare i bisogni fisiologici -Ristabilire una corretta idratazione -Garantire il bisogno di riposo Sicurezza -Mettere il paziente in sicurezza (ridurre gli

stimoli ambientali, protezione fisica, sicurezza economica).

-Contenimento emotivo.

-Stare vicini alla persona per evitare che assuma dei rischi.

-Smorzare toni aggressivi cercando di distrarre il paziente per richiamarlo alla realtà.

-Proteggere la dignità della persona.

-La necessità di qualcuno autorevole. -La presenza di un curante conosciuto. -Riconoscere precocemente l’episodio.

-Ridurre gli stimoli (attività, spazi e relazioni interpersonali).

-Bisogno di essere protetti e contenuti (emotivamente e mentalmente).

-Creare e mantenere un ambiente sicuro e tranquillo (dagli eccessi, dai conflitti con terzi).

-Bisogno di essere orientati verso la realtà (legato a idee di grandezze).

-Bisogno psico-educativo.

-Bisogno di conoscere e accettare la terapia. -Salvaguardare la dignità della persona. Appartenenza (amore) -Ascolto attivo.

-Vicinanza, presenza.

-Sentirsi accolti.

-Quando l’infermiere si prende del tempo per la tua persona.

-Essere accettati per ciò che si è e sentire l’interesse da parte dell’infermiere.

-Conquistare la fiducia del paziente.

-Creare una relazione di fiducia.

-Definire spazi e tempo per colloqui e richieste.

-Funzione di contenitore, contenimento per la sua grande quantità d’energia.

-Funzione materna, accogliente.

Stima -Far capire alla persona che vale. -La non considerazione del diritto del paziente. -Lavoro sull’autostima dell’utente (si sentono inadeguati).

-Approccio educativo alla coscienza di malattia.

-Creare alleanza con l’utente. -Lavoro psico-educativo. Autorealizzazione -Rispettare tempi e spazi della persona (nel

limite del possibile).

-Quando l’infermiere s’interessa a te e magari intuisce anche quello che vorresti fare.

-Prendersi a carico la richiesta del paziente, anche se disfunzionale, se possibile accontentarlo.

Riferendomi alla tabella 4 si può notare come in generale rispetto ai bisogni vi sia coerenza. Focalizzandoci infatti sui bisogni fisiologici, dall’analisi della teoria, dal confronto con l’utenza e con gli infermieri emergono pressoché gli stessi elementi. La divisione dei vari temi colti nelle interviste e il ricondurli a categorie distinte di bisogni è, come stato detto, un’operazione per certi versi arbitraria, che potrebbe anche generare l’idea che le divergenze siano più ampie di quanto non siano in realtà. Ad esempio, il fenomeno della spesa eccessiva è stato interpretato nell’approfondimento teorico come qualcosa che richiede protezione della sfera economica, pertanto è stato collocato nel bisogno di sicurezza, mentre dalle interviste degli utenti emerge come lo stesso tipo di comportamento in realtà risponda piuttosto ad un bisogno di autorealizzazione, visione condivisa anche dagli infermieri intervistati. Entrambe le collocazioni sono legittime.

Nel bisogno di stima elemento principale in tutti e tre i campi studiati è il bisogno di essere ascoltati, valorizzati e di condividere i propri vissuti. La maggior parte degli utenti intervistati ha posto l’accento su questo aspetto. Il bisogno di autorealizzazione trova concordanza su quanto citato in teoria e quanto riportato nelle interviste. Esso è forte e dipende anche da ciò che fa solitamente la persona, la creatività è al massimo e la persona ha necessità di mostrare le proprie qualità a tutti, ha bisogno di fare tutto e subito e di sentirsi libera.

Per quanto riguarda la tabella 5, inerente le risposte assistenziali, vorrei sottolineare che le domande poste durante l’intervista non sono state fatte in maniera diretta. Ogni elemento è stato estrapolato indirettamente nelle varie storie degli utenti e degli infermieri. Se nella teoria è stata evidenziata una certa attenzione nel richiamare la persona per adempiere i bisogni fisiologici, in contrasto, si può notare come gli utenti non prestino affatto attenzione nella soddisfazione di questo bisogno, in quanto a loro dire non vi è abbastanza tempo per occuparsene. D’altra parte invece troviamo una conferma da parte degli infermieri rispetto a quanto riportato in teoria, circa l’importanza di valutare i bisogni, quali le capacità di badare a se stesso, e nello stesso tempo di vicariare la persona per soddisfarli. Passando alle risposte assistenziali del bisogno di sicurezza si può osservare come gli elementi ritrovati in teoria siano sostenuti da quanto riportato dagli infermieri, la necessità di ridurre gli stimoli per mettere in sicurezza il paziente, il bisogno di un contenimento emotivo e la necessità di proteggere la dignità della persona. Si nota come nel bisogno di appartenenza gli utenti abbiano evidenziato più elementi a livello relazionale, come ad esempio il sentirsi accolti, lo spendere tempo in loro compagnia, l’essere accettati per ciò che si è e il crearsi una relazione di fiducia tra curante e utente. Pochi elementi sono stati indicati nel bisogno di stima, sia in teoria sia da parte degli utenti, invece gli infermieri hanno posto l’accento sull’importanza di un approccio educativo e di alleanza con la persona, riuscendo anche a lavorare sull’autostima.

Ho trovato molto importante il bisogno di autorealizzazione, che a parer mio è un bisogno che gli infermieri devono cogliere indirettamente, in modo da porre un limite alla persona ma nello stesso tempole facendo anche da supporto. Gli infermieri, infatti, hanno indicato l’importanza di riuscire a soddisfare le richieste dell’utente, pur qualche volta essendo anche richieste disfunzionali, ma se in quanto tali potrebbero accontentare la persona, contenendola con l’attività proposta e adempiendo così questo bisogno. L’utenza ha posto l’accento su quanto sia fondamentale sentire l’interesse da parte dell’infermiere, si può quindi notare una certa concordanza tra infermieri e utenti.

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