4.1 -‐ Introduzione
I bilanci che verranno analizzati in questo capitolo sono entrambi riferiti al 31/12/2013 e di conseguenza non incorporano le modifiche apportate dall’Organismo Italiano di Contabilità al principio contabile nazionale OIC 17. Come già scritto, infatti, tali modifiche saranno valide a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2014. E purtroppo non incorporano nemmeno alcune novità dei principi contabili internazionali, come l’IFRS 10, che ha sostituito lo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato” e l’Interpretazione SIC 12 “Società a destinazione specifica (società veicolo)”, poiché obbligatorie dai bilanci 2014. Quest’ultimo aspetto però, fortunatamente, poco influisce ai fini di ciò che si vuole mostrare e descrivere in quest’ultimo capitolo.
Di seguito si cercherà, quindi, di analizzare sotto l’aspetto pratico quali saranno gli effetti delle modifiche apportate dall’OIC nel nuovo principio contabile e quali sono i risvolti contabili dei temi toccati nella tesi. Si cercherà, inoltre, di osservare quali sono le conseguenze contabili delle differenze di approccio tra principi e norme nazionali e i principi contabili internazionali IFRS.
I due gruppi che faranno da modello per l’analisi pratica sono: -‐ Safilo Group Spa,
-‐ Luigi Lavazza Spa.41
Safilo Group Spa
Safilo venne fondata nel 1934, quando Guglielmo Tabacchi assunse il controllo della “Società Azionaria Fabbrica Italiana Lavorazione Occhiali”, un’azienda produttrice di lenti e montature, che era stata costituita nel 1878 nell’Italia del nordest con stabilimento produttivo in Calalzo di Cadore (BL), regione sede del distretto dell’occhialeria. La realtà aziendale è cresciuta molto e oggi Safilo Group Spa è una nota società capogruppo quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Valori
di Milano, e dunque obbligata ad utilizzare i principi contabili IFRS. Luigi Lavazza Spa
Il 1895 è l’anno ufficiale di nascita della ditta Lavazza, fondata a Torino, rimasta sempre di proprietà della famiglia da ormai quattro generazioni.
È una tra le più rilevanti realtà produttive di caffè nel mondo, leader in Italia nel mercato retail con una quota a valore del 48% (fonte: www.lavazza.it). In questo caso il gruppo ha scelto di redigere il bilancio consolidato seguendo il D. Lgs. 127/91.
4.2 -‐ L’area di consolidamento e società collegate
Il bilancio consolidato di Safilo Group prevede un’area di consolidamento composta
Figura 3 -‐ Struttura gruppo Safilo.
dalla stessa controllante e da altre 52 società italiane ed estere, controllate direttamente o indirettamente. La figura 3 mostra il grafico delle società che compongono il gruppo. Le società inserite fra le partecipazioni in imprese collegate invece sono due: la Elegance Optical International Holdings Ltd con sede ad Hong Kong e la Optifashion As con sede ad Istanbul (Turchia).
Anche Luigi Lavazza Spa detiene partecipazioni in società controllate ma non tutte sono consolidate col metodo integrale. Detiene anche partecipazioni in società collegate ma solo una di queste è valutata col metodo del patrimonio netto. Si nota quindi già una prima differenza di approccio tra principi contabili nazionali e internazionali. L’area di consolidamento potenziale, dunque, è più ampia se il bilancio è redatto adottando gli IFRS. A prova di ciò si veda il confronto, infatti, tra le figure 4 e 5 in cui vengono elencate, nella prima le società consolidate e quelle in cui è stato adottato l’equity method mentre nella seconda le partecipazioni, valutate al costo, in società controllate escluse dal consolidamento e in società collegate.
Figura 4 -‐ Area di consolidamento e società collegate valutate con l'equity method. Fonte: Bilancio Consolidato Luigi Lavazza Spa
partecipazioni in società controllate e la partecipazione nella collegata International Coffee Partners Gmbh sono state valutate al costo in quanto considerate di scarsa significatività rispetto al Gruppo. Mentre la partecipazione nella controllata Lavazza Trading (Shenzen) Co. Ltd è stata valutata al costo in quanto non ancora operativa dato che è stata costituita nel corso dell’esercizio 2013.
Figura 5 -‐ Partecipazioni in società controllate e collegate valutate al costo. Fonte: Bilancio Consolidato Luigi Lavazza Spa
La controllante Luigi Lavazza Spa quindi ha sfruttato le possibilità dell’esclusione facoltativa dal consolidamento e dall’applicazione del metodo del patrimonio netto, previste dagli artt. 28 e 36 del D. Lgs. 127/91, per l’ipotesi dell’irrilevanza della controlla/collegata.
4.3 -‐ Schemi di bilancio: Stato Patrimoniale e Conto Economico
Il bilancio consolidato di Safilo Group Spa è espresso in migliaia di Euro, ossia la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente. Nello stesso bilancio si legge: “Le informazioni finanziarie consolidate relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 ed al 31 dicembre 2012 sono state predisposte nel rispetto dei principi contabili internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dalla Commissione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione
dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Commitee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Commitee (“SIC”).”
Il conto economico è stato redatto per destinazione, detto anche “a costo del venduto”, poiché tale forma era stata ritenuta dal gruppo più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione “per natura di spesa”, in quanto maggiormente conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed in linea con la prassi internazionale per il settore dell’occhialeria.
Per lo stato patrimoniale, invece, è stata effettuata la distinzione delle attività e passività tra “correnti” e “non correnti” secondo quanto previsto dal paragrafo 51 e seguenti dello IAS 1. Per la formazione del rendiconto finanziario e la presentazione dei flussi finanziari, infine, il gruppo ha scelto di utilizzare il metodo indiretto, “per mezzo del quale il risultato netto dell’esercizio è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, dalle variazioni del capitale circolante e dai flussi finanziari derivanti dalle attività di investimento e finanziarie.”42
Il bilancio consolidato di Luigi Lavazza Spa è espresso in unità di Euro e, contrariamente a quello di Safilo che utilizza gli IFRS, è redatto in osservanza del Decreto Legislativo 127 del 1991 e del Codice Civile. Di conseguenza lo stato patrimoniale è predisposto in base allo schema richiesto dall’art. 2424 c.c., il quale, oltre all’unico criterio esplicitato dal legislatore che è quello della “destinazione”, sembra seguire criteri di redazione diversi in base all’oggetto contabile di riferimento (attivo, crediti, passivo).43 Il conto
economico invece segue lo schema delineato all’art. 2425 c.c., il quale prevede una classificazione dei costi “per natura”.
Si è visto come gli schemi contabili adottino una struttura diversa a seconda delle fonti normative cui fanno riferimento.
Gli schemi previsti dalle fonti nazionali sono piuttosto rigidi e non lasciano spazio a molti adattamenti. Lo schema specifico è quindi stabilito in modo preciso ed occorre rispettarlo.
Gli schemi richiesti dai principi contabili internazionali IFRS invece sono più ”elastici” e meglio si possono adattare alle scelte della società redattrice del bilancio.
42 Safilo Group Spa -‐ Bilancio consolidato al 31/12/2013
Lo IAS 1 non obbliga a nessuna previsione formale contabile per lo stato patrimoniale, lasciando ampia discrezionalità agli amministratori in termini di contenuti e gradi di dettaglio. Ci sono comunque dei vincoli minimi. Uno di questi prevede che sia rappresentata la distinzione tra elementi correnti e non correnti44 e un altro richiede un
contenuto minimo di voci da iscrivere45. Questa “libertà contabile” data dagli IFRS se da
un certo punto di vista è positiva perché meglio risponde alle esigenze informative e meglio si adatta alle caratteristiche aziendali, da un’altra prospettiva pregiudica la comparabilità dei bilanci delle società da parte dei destinatari delle informazioni.46
Anche nel conto economico vi sono margini di discrezionalità e vi sono pure alcuni contenuti minimi. Lo IAS 1 consente due alternative di classificazione dei costi: “per natura”, in base alle caratteristiche fisico-‐tecniche del fattore produttivo utilizzato, o “per destinazione”. Inoltre lo schema è suddiviso in due parti, da inserire in un unico prospetto o in due separati: in una si arriva a rappresentare l’utile (o perdita) dell’esercizio mentre nell’altra vengono inserite le altre componenti di conto economico complessivo (other comprehensive incomes). In entrambi i casi si perviene al risultato
44 IAS 1:
“Attività correnti
66 Un'entità deve classificare un'attività come corrente quando:
(a) si suppone realizzi l'attività, oppure la possiede per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del suo ciclo operativo;
(b) la possiede principalmente con la finalità di negoziarla;
(c) si suppone realizzi l'attività entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
(d) l'attività è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti (come definiti nello IAS 7) a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio. Un'entità deve classificare tutte le altre attività come non correnti.
Passività correnti
69 Un'entità deve classificare una passività come corrente quando: a) è previsto che estingua la passività nel suo normale ciclo operativo; b) la possiede principalmente con la finalità di negoziarla;
c) la passività deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
d) non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (vedere paragrafo 73). Le clausole di una passività che potrebbero, a scelta della controparte, dar luogo alla sua estinzione attraverso l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale non incidono sulla sua classificazione.
Un'entità deve classificare tutte le altre passività come non correnti.”
Da segnalare che possono essere definiti correnti gli elementi patrimoniali anche se destinati ad essere realizzati/estinti oltre i dodici mesi se per esempio il ciclo operativo di quell’impresa durasse 16 mesi.
Per approfondire il tema: AA. VV., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Regole e apllicazioni, Giappichelli Editore, 3a edizione, Torino, 2013 (pagg. 104 e ss.)
45 Per approfondire il tema: AA. VV., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Regole e
apllicazioni, Giappichelli Editore, 3a edizione, Torino, 2013 (pagg. 108 e ss.)
46 Si veda: Marchi L. -‐ Potito L., L'impatto dell'adozione degli IAS/IFRS sui bilanci delle imprese italiane quotate,
FrancoAngeli, 2012 (pagg. 66 e 67) e AA. VV., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Regole e apllicazioni, Giappichelli Editore, 3a edizione, Torino, 2013 (pag. 110)
economico complessivo.47
Sia negli schemi facenti riferimento agli IFRS sia in quelli redatti secondo le fonti normative nazionali si trovano però oltre ai valori dell’esercizio che è stato chiuso anche i valori riferiti all’anno precedente al fine di permettere una confrontabilità temporale delle informazioni ed evidenziare i cambiamenti.
Gli interessi dei terzi sono raffigurati diversamente in base ai principi contabili utilizzati per redigere il bilancio. Nel conto economico la Safilo Group Spa ha scelto la suddivisione in due prospetti per giungere al risultato economico complessivo. In entrambi quindi si trovano riportate in modo distinto la parte totale comune, la parte di competenza del gruppo e quella di competenza di terzi. Analoga distinzione viene raffigurata nel conto economico di Luigi Lavazza Spa ma con un distinguo: il prospetto è uno solo ovviamente e non esiste la sezione degli “other comprehensive incomes”. Anche nello stato patrimoniale avviene la suddivisione in base alla pertinenza. Nel caso di Safilo si vedono strutturate le diverse voci che compongono il patrimonio netto dei soci della controllante e poi in un’altra unica voce il valore associato all’interessenza di pertinenza dei terzi. Nel prospetto di stato patrimoniale di Lavazza invece per la parte riferita ai soci della controllante si trova lo stesso trattamento appena descritto per Safilo, sebbene con una strutturazione diversa del patrimonio netto, mentre la parte di pertinenza dei terzi è suddivisa nelle voci : “capitale e riserve” e “utile dell’esercizio”.
4.4 -‐ Effetti contabili delle differenze da annullamento
La Safilo, si è scritto, utilizza gli IFRS per redigere il bilancio. Sarebbe quindi utile sapere
47 IAS 1, settimo paragrafo:
“Le voci del prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo sono le seguenti:
(a) variazioni nella riserva di rivalutazione (vedere lo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e lo IAS 38 Attività immateriali);
(b) utili e perdite attuariali da piani a benefici definiti rilevati in conformità al paragrafo 93A dello IAS 19 Benefici ai dipendenti;
(c) utili e perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di una gestione estera (vedere IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere);
(d) utili e perdite dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (vedere lo IAS 39 Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione);
(e) la parte efficace degli utili e delle perdite sugli strumenti di copertura in una copertura di flussi finanziari (vedere lo IAS 39).”
Per approfondire: AA. VV., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Regole e apllicazioni, Giappichelli Editore, 3a edizione, Torino, 2013 (pag. 116 e ss.)
quale approccio utilizza per la rappresentazione degli interessi non di controllo (NCI -‐ non controlling interests) al fine di capire come saranno calcolate anche le differenze da annullamento. La risposta si trova nel bilancio consolidato, nel quale i suoi amministratori scrivono: “Ad ogni acquisizione, il Gruppo decide se riconoscere gli interessi di minoranza della società acquisita al loro fair value o in base alla loro quota di interessenza nel fair value delle attività nette acquisite.” Quindi gli approcci “purchased goodwill” e “full goodwill” sembrano convivere nella realtà contabile di questo gruppo. Nello stato patrimoniale di Safilo Group si trova iscritta la voce “Avviamento” la quale al 31/12/2013 riporta un valore pari a 536'075 migliaia di euro mentre al 31/12/2012 il valore è di 558'046 migliaia di euro (Figura 6). La differenza, spiegano gli amministratori, è data solo dalla differenza di conversione per la parte di avviamento espressa in valute diverse dall’Euro, sebbene vi siano state ulteriori acquisizioni in società controllate. Interessante è vedere come invece nell’esercizio 2012 si siano verificate delle differenze sul valore dell’avviamento dovute anche alla modifica dell’area di consolidamento. Infatti, si spiega, era stata portata a termine l’acquisizione del Gruppo Polaroid Eyewear. Per questo motivo si è voluto approfondire meglio le modalità di calcolo di questa differenza da annullamento e andare a ricercarle nel bilancio consolidato dell’esercizio precedente nel quale si trova la seguente descrizione: “L’operazione è stata realizzata tramite l’acquisizione del 100% delle azioni della società holding StyleMark Eyewear Holding B.V.. Il prezzo di acquisto è stato fissato in 79,4 milioni di Dollari (pari a 59,6 milioni di Euro), l’operazione è stata in gran parte
finanziata dal principale azionista del Gruppo, Multibrands Italy B.V., società controllata da HAL Holding N.V., che in data 4 aprile 2012 ha sottoscritto e interamente versato un aumento di capitale riservato pari a Euro 44.262.000. Il prezzo pagato è stato allocato
Figura 6 -‐ Movimenti della voce "Avviamento".
sulle attività nette identificabili acquisite determinando la rilevazione di un avviamento pari a 958 mila Euro.”
Come richiesto dai principi contabili internazionali il valore dell’avviamento risulta dal calcolo della differenza tra il corrispettivo pagato e la composizione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte. La figura 7 espone in modo chiaro la procedura del calcolo effettato. Come richiesto dai principi IFRS il calcolo della differenza da annullamento è stato effettuato alla data di acquisizione, che nel caso specifico si è perfezionata il 3 aprile 2012. Questo aspetto viene confermato anche da quello che viene scritto nel bilancio riguardo alla parte di utili conseguiti dalla controllata dopo l’acquisizione e che quindi non è incluso nel calcolo dell’avviamento ma entra nel conto economico consolidato: “I ricavi del Gruppo Polaroid inclusi nel conto economico consolidato dal 3 aprile 2012 sono stati pari a 29.554 migliaia di Euro, nel medesimo periodo il contributo al risultato netto del periodo è stato non significativo.” Nel bilancio 2013 l’avviamento è stato sottoposto all’impairment test ma il management del Gruppo non ha evidenziato la necessità di procedere ad alcuna svalutazione del relativo valore.
Figura 7 -‐ Calcolo avviamento.
Non risultano invece utili “da buon affare” nei bilanci 2012 e 2013. E non c’è traccia di quelli eventualmente riscontrati negli esercizi precedenti perché a differenza degli OIC, i principi internazionali non richiedono di creare la voce della “riserva di consolidamento”.
Si passa ora ad osservare il caso di Luigi Lavazza Spa in tema di differenze da annullamento. Alla voce “riserva di consolidamento” non è iscritto nessun valore. Si deduce quindi che, o non ci siano mai state differenze negative da annullamento scaturite da un “buon affare” o che l’eventuale valore formatosi in esercizi precedenti sia stato annullato da conseguenze di “cattivi affari”, andati a detrazione di tale riserva. Si ricorda che ora il nuovo OIC 17 prevede che la differenza positiva da annullamento causata da “cattivo affare” vada a detrazione della riserva di consolidamento come prima operazione e solo quando tale riserva rimane vuota allora il valore residuo va iscritto a conto economico, sugli oneri straordinari. Finora era invece permesso iscrivere la differenza a conto economico o portarla a detrazione della riserva suddetta. Anche la casella del valore del “fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri” è vuota e ciò può essere dato dal fatto di non aver mai pagato un prezzo inferiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto contabile di una società controllata a causa di una rilevazione di “badwill”, oppure dal fatto di aver già utilizzato in esercizi precedenti (infatti nel conto economico 2013 non figura nessun utilizzo del fondo) tale valore in considerazione di risultati economici sfavorevoli previsti nel caso di un’acquisizione di una società avente un avviamento negativo.
Figura 8 -‐ Differenza di consolidamento.
Fonte: Luigi Lavazza Spa Bilancio Consolidato
Si trova però iscritta la voce “differenza da consolidamento” con un valore pari a 26'570'679 Euro, diminuito rispetto ai 52'919'456 Euro del 2012 (Figura 8). La spiegazione è presente in nota integrativa. Una causa della diminuzione del valore è
data dall’ammortamento, per un valore di 12'128'710 Euro, dell’avviamento pagato col prezzo di acquisizione. Si ricorda, infatti, che contrariamente ai principi contabili internazionali che sottopongono ad “impairment test” l’avviamento, i principi OIC prevedono il suo ammortamento. Gli amministratori di Lavazza spiegano, sempre nella nota integrativa, che solitamente nel loro gruppo la differenza da consolidamento viene sottoposta ad un ammortamento di durata pari a cinque anni. Però, per le società indiane controllate Barista Coffee Company Ltd e Fresh & Honest Café Ltd si è scelto un periodo di ammortamento di dieci anni per meglio rappresentare il profilo temporale entro il quale queste acquisizioni produrranno effetti economici. Determinate analisi sulla recuperabilità economica sulle differenze di consolidamento, viene spiegato, hanno determinato anche la necessità di effettuare delle svalutazioni per perdite durevoli di valore. Questa svalutazione spiega quindi l’altra causa della diminuzione del valore iscritto a bilancio. E’ stata infatti svalutata l’intera differenza di consolidamento di Ercom Spa (12'313'530 Euro) e parzialmente quella di Barista Coffee Company Ltd (1'906'537 Euro). Non vi è stato invece nessun incremento della voce di bilancio, dato che non sono state effettuate acquisizioni durante l’esercizio.
4.5 -‐ Riflessi contabili delle operazioni di Leasing
E’ utile iniziare questo paragrafo ricordando subito l’esistenza di due tipi di operazioni di leasing: quello “operativo” e quello “finanziario”.
Nel bilancio consolidato di Safilo Group Spa sono presenti entrambi. Si veda quindi come vengono trattati contabilmente dai principi IFRS.
Gli amministratori scrivono: “Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.” Si trova infatti a conto economico la voce “fitti passivi e canoni di leasing operativo” all’interno sia dei “costi del venduto”, sia di “spese di vendita e marketing” e sia di “spese generali ed amministrative”. Non sono presenti ulteriori spiegazioni o suddivisioni per meglio capire tali operazioni. Ciò però è dovuto anche dalla semplicità di quest’ultime che presentano solo una registrazione del
relativo canone nel prospetto dei costi e ricavi.
Sicuramente più interessante è analizzare il “finance lease” che implica un procedimento più complicato, come viene spiegato dallo stesso management nel bilancio: “Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati