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ANALISI DEI DATI

Delle 423 risposte raccolte, alcune sono state escluse dall’analisi a causa di risposte duplicate o afflitte da diffuse incompletezze. Il campione per il quale abbiamo risposte complete è 404 rispondenti e su questo si basa la presente ricerca.

1) Analisi Descrittiva

La distribuzione per sesso fa notare che maschi costituiscono la parte maggiormente rappresentata: 80% contro il 20% delle femmine.

Grafico 3.1.1 - Pie chart: distribuzione dei rispondenti secondo il sesso

Per quanto riguarda l’età, è stato deciso di operare una suddivisione in tre fasce: under 30, tra 31 e 50 anni e over 50. Questa classificazione vuole riuscire a cogliere anche differenze dal punto di vista lavorativo (per questo abbiamo la variabile specifica) e familiare. Innanzitutto, tutti gli studenti sono compresi negli under 30 ed il 73% dei single è in questa fascia di età. Si identifica una popolazione (la maggiore, con il 43% dei rispondenti) con determinate caratteristiche, oltre che generazionali, anche dal punto di vista sociale ed economico, dato ancora il persistere del cordone ombelicale finanziario coi genitori;

80% 20%

30

questo aspetto è reso evidente dalla media del numero di automobili presenti nel nucleo famigliare (pari a 2,5), il più altro tra i tre gruppi ed attesta come questi rispondenti considerino come nucleo famigliare quello che comprende genitori e fratelli/sorelle piuttosto che quello che comprende compagno/a e figli. La seconda fascia è piuttosto ampia considerando che si tratta di un’età in cui avviene la crescita professionale e conseguentemente economica degli individui; dal punto di vista famigliare questa fascia è quella con la distribuzione più equilibrata: mentre gli under 30 e gli over 50 sono composti in netta maggioranza, rispettivamente, da single e sposati, in questa fascia c’è una corposa presenza di tutti gli stati famigliari (29% convivente, 25% single, 46% sposato/a). Infine, gli over 50 costituiscono il 19% dei rispondenti e sono sposati nel 73% dei casi. Si suppone che la loro posizione sociale sia tendenzialmente più stabile e il loro livello economico più alto (un indicatore ne è la distribuzione della tipologia di auto utilizzata: se solo il 13% degli under 50 possiede una macchina ad alte prestazioni/elevato prezzo, ben il 28% degli over 50 ne possiede una. Riassumendo, le tre fasce di età sono così caratterizzate:

• Under 30 – Giovani, tendenzialmente single e studenti, ancora legati al nucleo famigliare;

• 31-50 – Individui con caratteristiche molto eterogenee;

• Over 50 – Adulti principalmente sposati e con un livello economico più elevato.

Grafico 3.1.2 - Pie chart: distribuzione dei rispondenti secondo l'età 43%

38% 19%

31

Per quanto riguarda lo stato coniugale bisogna puntualizzare un aspetto: nel set di alternative non è stata inserita la risposta “Fidanzato” in quanto l’informazione richiesta è essenzialmente la suddivisione tra coloro che vivono o non vivono con un partner, che hanno quindi iniziato un percorso di pianificazione famigliare ed economica o meno. La maggioranza di essi appartiene al primo gruppo (53% tra sposati o conviventi); qui sotto la distribuzione:

Grafico 3.1.3 - Pie chart: distribuzione dei rispondenti secondo lo stato coniugale

Relativamente alla formazione notiamo come le categorie più rappresentate sia “Diploma” (46. Operando un confronto con la ricerca OCSE sul livello di formazione in Europa relativa all’anno 2017, osserviamo come la distribuzione del nostro campione sia piuttosto dissimile da quella italiana. Se la percentuale di diplomati è quasi la stessa, i valori sono ben diversi per le altre voci; nella nostra ricerca il livello di formazione è decisamente più alto rispetto alla popolazione italiana, presenta infatti un numero di laureati quasi doppio. Questo dato dovrà essere tenuto a mente nella generalizzazione dei risultati.

45%

21% 32%

2%

32 Grafico 3.1.4 - Bar chart: distribuzione dei rispondenti secondo il livello di formazione, confronto tra

campione e stima OCSE 2017

*Nella categoria “Laurea” rientrano sia coloro che hanno una “Laurea triennale (o a ciclo unico)” (24%), sia coloro che hanno una “Laurea specialistica” (25%).

Per quanto riguarda l’occupazione la categoria maggiormente rappresentata è “Dipendente settore privato” (40%) e a seguire “Studente” (20%).

Grafico 3.1.5 - Bar chart: distribuzione dei rispondenti secondo l'occupazione

5%

46% 49%

25%

48%

27%

Scuole medie Diploma Laurea*

Campione OCSE 2017 40% 9% 9% 15% 20% 3% 4% Dipendente settore privato Dipendente statale Imprenditore Libero professionista

33

Per quanto concerne la sezione di mobilità personale sono in seguito illustrati i risultati. La moda del numero di macchine utilizzate nel nucleo famigliare è 2 (46% dei casi), con una media che si attesta a 2,2. Abbiamo poi classificato i modelli di auto in due fasce: “U” (utilitarie) e “C” (sportive/ad alte prestazioni/costo elevato*). Questa suddivisione può essere anche utilizzata come parametro per valutare il livello economico, anche se con molta cautela, poiché non siamo a conoscenza se la vettura sia stata comprata nuova o usata. Infine, per quanto riguarda il chilometraggio medio settimanale, la fascia più rappresentata è quella tra i 70 e i 210 Km (una media tra i 10 e i 30 Km al giorno).

Grafico 3.1.6 - Bar chart: distribuzione dei rispondenti secondo il numero di auto possedute

Grafico 3.1.7 - Bar chart: distribuzione dei rispondenti secondo il chilometraggio medio settimanale 22% 46% 22% 8% 2% 1 2 3 4 >4 20% 44% 31% 5% <70 70-210 210-630 >630

34 Grafico 3.1.8 - Pie chart: distribuzione dei rispondenti secondo la tipologia di auto posseduta

*Per fare chiarezza su quali modelli abbiamo inserito nella categoria “C” di seguito un elenco: Stelvio, Volkswagen Passat, Audi, Jeep, Audi A4 Allroad, Audi A7, Nissan Quashai, Hyunday Kona, Range Rover, Volkswagen Touran, Classe A Mercedes, BMW Station Wagon, Mercedes classe B diesel E6, Subaru Forester 2.0i Style, Tesla model S, Bmw, Bmw z4, Glk 220 diesel, Jeep Renegade, Volkswagen Passat Variant, Audi A3 e-tron, Jaguar i-pace, Golf mk2 GTI, Alpina d3 biturbo, Golf 7 2.0 tdi, Mercrcedes Benz C220 CDI 2011, Audi A6 3.0 TDI, C Max tdci, Porsche Panamera, AR 147, Jeep Grand Cherokee wj 2.7crd, Bmw serie 3 Touring, Audi Q3.

62% 16%

22%

Utilitaria

Sportiva, ad alte prestazioni e costo elevato* Non disponibile

35

Per quanto riguarda l’esperienza con auto elettriche osserviamo come il 42% dei rispondenti ha avuto modo, almeno una volta, di guidare questo tipo di vettura. Il 9% possiede attualmente un’auto elettrica mentre lo 0,5% ha avuto un’auto elettrica. Tra i rispondenti una netta maggioranza (63%) ha un garage privato o condominiale, condizione fondamentale per poter installare un punto di ricarica indipendente e caricare la vettura presso la propria abitazione: infatti la percentuale di coloro che dispongono di un garage si alza all’86% quando consideriamo solo possessori di auto elettrica.

Grafico 3.1.9 - Bar chart: distribuzione secondo il tipo di esperienza con auto elettriche

Grafico 3.1.10 - Pie chart: distribuzione dei rispondenti in base alla disponibilità del garage 58%

17,50% 15%

9%

0,50% Mai Test drive Qualche volta Macchina attuale Macchina passata

63% 37%

36

Il 58% dei rispondenti non ha mai guidato un’auto elettrica, ciò dà l’idea di quanta comunicazione e iniziative devono ancora essere messe in pratica per diffondere la conoscenza delle auto elettriche. Con un Chi-Square Test abbiamo provato a capire se l’età e sesso fossero associate con l’esperienza di guida; i risultati del test fanno osservare come siano quasi esclusivamente i maschi ad aver provato la guida di AE (Chi- Square=32,6; df=2; p<0.0001*), mentre la fascia d’età non trova associazione con l’esperienza (Chi-Square=4,2; df=4; p<.37*).

Grafico 3.1.11 - Bar chart: tipo di esperienza con auto elettriche in base al sesso

*Valori calcolati non considerando nel dataset le risposte con “Macchina attuale” e “Macchina posseduta in passato”

95% 90% 99%

70%

Macchina attuale Qualche volta Test drive Mai

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Passando alla sezione CONSIDERAZIONE DELL’AUTO saranno in seguito elencate le statistiche provenienti dai due set di differenziali. Tuttavia, è necessario procedere spiegando preventivamente come è stato costruito l’indice AFFINITY e che cosa rappresenta.

Per ciascun item presente in entrambi i due set di differenziali (“Per te l’auto

dev’essere:..” , “Per te l’auto elettrica è:..”) è stata calcolata la differenza in valore assoluto; in seguito, è stata operata la somma di questi valori ed infine il punteggio è stato diviso per il numero di item per i quali è stato possibile operare un confronto. Qui sotto un esempio: C onvenz iona le - A nt ico nven zi on al e V ir il e - Fe m m in il e R oboant e - S il enz iosa C ost os a - E cono m ica N ec es sar ia - Supe rf lua C las si ca - I nnov at iva Ecol og ica – I n qui n ant e Ma nua le - A ut om at ica C om pl ic at a - Se m p li ce Totale Item completi AFFINITY “Per te l’auto dev’essere:..” 4 4 6 1 6 1 7 7 “Per te l’auto elettrica è:..” 4 7 3 7 4 7 4 Differenza (v.a)* 0 1 2 1 3 0 3 10 7 10/7=1,43

Tabella 3.1.1 - Esempio pratico della costruzione dell’indice AFFINITY per ogni rispondente

38 Grafico 3.1.12 - Line chart: confronto tra le medie dei punteggi dei differenziali semantici

Esaminando ciascuna coppia di attributi, osserviamo come il binomio “Costosa- Economica” sia quello con divario maggiore (2,4 punti). In particolare, l’auto elettrica è considerata molto più costosa di quanto dovrebbe essere l’auto ideale. L’auto elettrica è costosa anche per coloro che la guidano (la media si attesta a 3,4) ma comunque più economica rispetto al giudizio del campione totale, probabile conseguenza del risparmio derivante dai minori costi di rifornimento.

Altri aggettivi in cui la differenza è rilevante sono “Roboante-Silenziosa” e “Manuale- Automatica”, rispettivamente di 1,7 e 2 punti. In effetti l’auto elettrica ha caratteristiche specifiche, è totalmente silenziosa e con il cambio automatico, mentre sono molti i rispondenti che preferiscono un’auto a cambio manuale e roboante, ergo un’auto

5,2 4,1 6,7 2,4 2,3 6,1 3,5 6,1 5,0 4,2 3,2 5,0 4,8 2,0 5,2 2,5 4,1 5,1

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tradizionale. Dati i punteggi riscontrati, questa analisi suggerisce, inoltre, che i rispondenti sono tutti almeno minimamente informati sull’auto elettrica: assegnano, infatti, punteggi decisamente tendenti a “Roboante” (6,7) e a “Automatica” (6,1).

L’auto elettrica è considerata “Innovativa” (6,1) e “Anticonvenzionale” (5,2). Per questi aspetti, tuttavia, non si discosta molto dalla concezione dell’auto ideale, la quale ha un punteggio medio di 5,2 rispetto al binomio “Classica-Innovativa” e di 4,2 rispetto a quello “Convenzionale-Anticonvenzionale”.

I rispondenti offrono un giudizio quasi completamente omogeneo tra auto elettrica e auto ideale nei differenziali con binomio “Complicata-Semplice” e “Ecologica-Inquinante”: nel primo caso la differenza è di 0,1 punti, nel secondo di 0,3. Più nel dettaglio l’auto elettrica è considerata un mezzo “Semplice” (5,0) ed “Ecologico” (2,3).

Per quanto riguarda il binomio “Necessaria-Superflua”, la differenza è pari a 1 punto e mostra come anche l’auto elettrica sia considerata necessaria (3,5). Coloro che considerano l’auto elettrica necessaria (punteggi tra 1 e 3) hanno anche un indice di affinità molto migliore rispetto a chi la ritiene superflua.

Infine, la distinzione tra virile e femminile lascia molto perplessi i rispondenti, specialmente nel giudicare l’auto elettrica: nel 61% dei casi o il giudizio è stato neutro (punteggio pari a 4) o non c’è stata risposta. Osserviamo, inoltre, che maschi e femmine hanno quasi lo stesso giudizio (rispettivamente, a livello aggregato, 4,1 e 4,2). Contrariamente a quanto proferito dai Simpson (https://www.youtube.com/watch?v=EB- gcaJTi9Q) l’auto elettrica non è considerata una vettura femminile.

40

A livello aggregato, la media dell’indice AFFINITY è pari a 1,76 e segue la distribuzione qui presentata; in particolare il 75% dei rispondenti ha un indice inferiore a 2,22 (terzo quartile):

41

Nella sezione CARATTERISTICHE DELL’AUTO ELETTRICA sono presenti

quattordici item; due di essi sono stati già trattati nella prima parte dell’analisi descrittiva (esperienza con AE e garage), i restanti dodici sono così suddivisi: quattro per la sezione “Ti preoccupano i seguenti aspetti tecnici di un'auto elettrica?”, cinque per la sezione “Sono importanti i seguenti vantaggi provenienti dall'acquisto di un'auto elettrica?”, due relativi alle condizioni economiche dell’acquisto di AE e una riguardante la considerazione per il futuro acquisto di un’auto elettrica. Sono tutti item misurati con scala Likert a cinque punti dove il punteggio 1 indica “Sicuramente No” e il punteggio 5 “Sicuramente Si”.

Per quanto concerne la considerazione d’acquisto notiamo come il 54% dei rispondenti abbia una considerazione positiva (sceglie 4 o 5); il 34% ha considerazione negativa (sceglie 1 o 2) e solo il 12% rimane in una posizione neutrale (3).

Grafico 3.1.14 - Bar chart: distribuzione delle risposte all’item: “Considereresti una vettura elettrica tra le alternative se decidessi di cambiare auto?”

Nella pratica più della metà dei rispondenti prenderebbe in considerazione l’auto elettrica se decidesse di cambiare auto: il bilancio è sostanzialmente positivo, tuttavia le condizioni che ruotano intorno all’acquisto di AE sono molteplici, in particolare il prezzo, il quale è riconosciuto essere un fattore estremamente decisivo, a maggior ragione in questo caso essendo l’auto elettrica decisamente più costosa di una auto a combustione interna a parità di modello e prestazioni. 22% 12% 12% 19% 35% Sicuramente No (1) 2 3 4 Sicuramente Si (5)

42

È facilmente osservabile che il prezzo sia ritenuto un problema (avviene nel 72% dei casi che si scelga 4 o 5). Sono soltanto 51 rispondenti a non considerarlo tale (il 12% sceglie 1 o 2). Il 15% esprime un giudizio neutro.

Grafico 3.1.15 - Bar chart: distribuzione delle risposte all’item: “Dato il costo generalmente più elevato di un'auto elettrica, generalmente nell'ordine dei 10.000 euro, consideri un problema il prezzo di una auto

elettrica?”

Relativamente agli incentivi economici, abbiamo avanzato l’ipotesi di poter accedere a un eco-bonus di 6.000 € sull’acquisto dell’auto elettrica; quello che osserviamo è una distribuzione molto equilibrata in cui prevale leggermente l’idea che questi incentivi non siano decisivi nella scelta d’acquisto (39%), tuttavia ben il 25% dei rispondenti rimane neutrale rispetto decisività degli eco-bonus.

Grafico 3.1.16 - Bar chart: distribuzione delle risposte all’item: “Gli eco-bonus consentono un risparmio fino a 6.000 euro sull'acquisto dell'auto elettrica, li consideri decisivi?”

4% 8% 15% 28% 44% Sicuramente No (1) 2 3 4 Sicuramente Si (5) 21% 18% 25% 22% 13% Sicuramente No (1) 2 3 4 Sicuramente Si (5)

43

Successivamente osserviamo i punteggi della preoccupazione rispetto ad alcuni aspetti tecnici dell’auto elettrica: autonomia, prestazioni, tempi e infrastrutture di ricarica.

Grafico 3.1.17 – Line Chart: punteggi medi per gli item relativi al quesito: “Ti preoccupano i seguenti aspetti tecnici di un'auto elettrica?” (1=Sicuramente No; 5=Sicuramente Si)

La preoccupazione maggiore riguarda le infrastrutture di ricarica, a seguire i tempi di ricarica e l’autonomia. Le prestazioni non costituiscono affatto un problema per i rispondenti. Abbiamo riassunto questi quattro item in un unico indice chiamato “Concern on Issues” (COI), calcolato come la media dei punteggi dei suddetti item. A livello aggregato, la media dell’indice COI è pari a 3,5, la media a 3,8: valori poco più che neutri, ma che esprimono, comunque, preoccupazione per gli aspetti tecnici dell’auto elettrica.

3,80

2,30

3,90 4,10

44

Relativamente agli attributi positivi, tutti e cinque i fattori suggeriti hanno come moda il punteggio 5 e si attestano in media intorno ai 3,7-3,8 punti. Sia che si tratti di risparmio (minori costi di rifornimento e minori incombenze di manutenzione) che di potenziale riduzione dell’inquinamento (zero emissioni, riduzione inquinamento acustico,

possibilità di ridurre l’uso di carburanti fossili) i rispondenti sono egualmente entusiasti.

Grafico 3.1.18 - Line Chart: punteggi medi per gli item relativi al quesito: “Sono importanti i seguenti vantaggi provenienti dall'acquisto di un'auto elettrica?” (1=Sicuramente No; 5=Sicuramente Si)

Abbiamo riassunto i punteggi di questi cinque item in un indice sintetico che esprime la valutazione dell’importanza per gli aspetti positivi dell’auto elettrica: “Importance of Benefits” (IB). Questo è stato calcolato facendo la media dei punteggi dei cinque item. A livello aggregato la media è 3,7 e la mediana 4,0: i rispondenti valutano in media positivamente l’importanza dei benefici.

3,8 3,7 3,8 3,7 3,8 Minori costi di rifornimento Minori incombenze di manutenzione

Zero emissioni Riduzione dell'inquinamento

acustico

Possibilità di ridurre l'uso di carburanti fossili

45

L’ultima sezione è chiamata RAPPORTO CON INNOVAZIONE ED ECO- SOSTENIBILITA e vuole misurare:

1. la considerazione verso l’innovazione in generale

2. l’attitudine verso l’acquisto di prodotti nuovi e innovativi

3. la sensibilità rispetto al tema dell’inquinamento e quanto può essere decisiva l’adozione di auto elettriche in questo senso

La prima parte è legata alla considerazione generale dell’innovazione, in sintesi si vuole capire se si ha una concezione positiva o negativa. Avendo precedentemente accertato che l’auto elettrica è un prodotto innovativo (l’84% dei rispondenti lo afferma) ha senso poter riflettere su come l’innovazione viene considerata. Dalla distribuzione e dalla media dei punteggi notiamo come l’innovazione sia considerata in modo estremamente positivo.

Grafico 3.1.19 - Line Chart: punteggi medi per gli item relativi al quesito: “Per te l'innovazione è:” (1=Sicuramente No; 5=Sicuramente Si)

*Bisogna osservare che i punteggi dell’item “Degradante” sono stati capovolti in modo tale da renderli confrontabili con gli altri item della stessa sezione e creare un indice che raccogliesse tutti gli item

Gli item sono stati sintetizzati in un indice chiamato “Innovation Consideration Index” (ICI). Esso è calcolato come la media dei punteggi provenienti dai cinque item relativi alla considerazione verso l’innovazione. A livello aggregato, l’indice ha un valore medio di

4,0 4,0

3,7

4,4

4,0

46

4,0 ed il primo quartile è pari a 3,6: ciò esprime quanto positivamente sia considerata l’innovazione.

La seconda parte riguarda l’analisi dell’attitudine dei rispondenti verso l’acquisto di nuovi prodotti, con attenzione anche a fattori come l’accettazione del rischio, la considerazione da parte degli altri individui, la convinzione nel successo delle loro scelte di acquisto. Nella pratica vogliamo misurare quanto gli individui siano propensi a diventare “early adopters” di nuovi prodotti.

Grafico 3.1.20 - Line Chart: punteggi medi per gli item relativi alle risposte della sezione "Rapporto con innovazione" (1=Sicuramente No; 5=Sicuramente Si)

Osserviamo come la moda per quattro item su cinque sia 3: nella maggior parte dei casi i rispondenti assumono una posizione neutra. Solo quando si tratta di consigliare ad amici e conoscenti prodotti nuovi e innovativi cresce la percentuale di risposte positive (i punteggi 4 e 5 raccolgono insieme il 55% del totale delle risposte). Ciò lascia intendere che i nostri rispondenti vorrebbero che i prodotti nuovi li testassero altri prima di adottarli in prima persona.

Gli item analizzati sono stati riassunti in un indice nominato “Early Adopters Index” (EADI), calcolato come la media dei punteggi ai cinque item. Media, moda e mediana

2,7 2,9

3,2 3,5 3,1

Sei sempre il primo che acquista nuovi

prodotti Ti piace rischiare acquistando prodotti nuovi e innovativi Ti piace essere considerato come

una persona che utilizza prodotti nuovi e innovativi Tendi a consigliare ad amici e conoscenti prodotti nuovi e innovativi Credi fermamente che ciò che consideri

innovativo avrà successo

47

complessive dei punteggi coincidono e sono pari a 3: confermano la generale neutralità rispetto a questo tema.

Per quanto riguarda la sensibilità verso il tema dell’inquinamento e dell’eco-sostenibilità, abbiamo sintetizzato tre item in un unico indice. Calcolato utilizzando la media dei punteggi dei tre item, l’indice è stato chiamato “Environmental Sensitivity Index” (ESI). Con media 3,8 e mediana 4,0, l’indice esprime generale attenzione per questo tema.

Grafico 3.1.21 - Line Chart: punteggi medi per gli item relativi alle risposte della sezione "Rapporto con l'eco-sostenibilità" (1=Sicuramente No; 5=Sicuramente Si)

4,20 4,10

3,10

Credi che il tuo comportamento, in quanto consumatore, incida

sull'ambiente

L'inquinamento e i cambiamenti climatici sono il vero problema

del 21esimo secol

La diffusione dell’auto elettrica eliminerà una parte dei problemi

48

2) Selezione delle variabili del modello

Con l’obiettivo di capire quali variabili incidano maggiormente nella considerazione verso l’acquisto dell’auto elettrica, abbiamo scelto di svolgere la nostra analisi adottando la regressione logistica, utilizzando come variabile dipendente l’item relativo alla considerazione d’acquisto e come variabili esplicative una serie di item sia di natura numerica che di natura categorica.

Quando ai rispondenti è stato chiesto “Considereresti una vettura elettrica tra le alternative se decidessi di cambiare auto?” lo scopo era quello di capire se fossero o meno interessati ad adottare un’auto elettrica in futuro. I rispondenti hanno inviato la loro risposta attraverso una scala di Likert con modalità da 1 a 5, in cui 1 significa “Assolutamente no”, mentre 5 significa “Assolutamente sì”. Questa scala, avendo la sua risposta neutra nel punto 3, determina una separazione tra risposta negativa (con punteggi 1 e 2) e risposta positiva (con punteggi 4 e 5). Abbiamo quindi trasformato questa variabile con natura ordinale in una variabile binaria in cui il valore 1 è determinato dalla scelta delle modalità 4 o 5: si tratta, infatti, dei punteggi che esprimono una risposta positiva nei confronti della considerazione per l’auto elettrica. Al contrario, il valore 0, che esprime neutralità o non considerazione verso l’auto elettrica, è individuato dalla scelta delle modalità 1, 2 o 3 della scala. La nostra popolazione target risulta essere quella con punteggio 1 nel nuovo indice binario che chiameremo “Consideration for Electric Vehicles” CEV”: si tratta della variabile dipendente della nostra analisi. Quanto emerge è che il 54% dei rispondenti ha una considerazione d’acquisto positiva verso l’auto

elettrica.

Preliminarmente alla scelta delle variabili esplicative, abbiamo suddiviso le nostre variabili in base alla loro natura. Per valutare quali variabili categoriche inserire nell’analisi, in primo luogo, abbiamo valutato i risultati di alcuni studi esaminati nel capitolo 2, successivamente abbiamo compiuto una serie di Chi-Square Test per capire se la distribuzione del valore dell’indice CEV non fosse casuale rispetto ad esse. Per quanto concerne le variabili numeriche, abbiamo optato per inserirle tutte come variabili

49

esplicative e valutare il loro effetto direttamente nella regressione logistica. Le variabili esaminate sono le seguenti:

1) Sesso

2) Fascia di età 3) Titolo di studio 4) Occupazione 5) Stato coniugale

6) Esperienza con auto elettriche 7) Garage

8) Tipologia di vettura

9) Chilometraggio medio settimanale

10) Numero di auto presenti nel nucleo famigliare 11) AFFINITY

12) Concern on Issues 13) Importance of Benefits 14) Early Adopters Index

15) Innovation Consideration Index

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