4. Analisi del contesto
4.1 Analisi del contesto dell’organizzazione
PROSPETTO IDENTIFICATIVO FATTORI INTERNI ED ESTERNI DEL CONTESTO AZIENDALE
TIPOLOGIA FATTORI ELEMENTI IN CONNESSIONE CON IL S.G.A.
Esterni
a) Ambientali
Fatta la premessa di cui in precedenza di seguito si riportano le considerazioni circa i seguenti fattori esterni:
1. Matrici ambientali che possono subire un’influenza da parte dell’attività aziendale:
Autorizzazione secondo la DETERMINA AMBIENTALE:
n. DET-AMB-2019-3133 del 01/07/2019
Matrice ambientale Acqua: presenti scarichi idrici autorizzati e monitorati;
Matrice ambientale Aria: presenti emissioni puntuali e diffuse a fronte di sistemi di mitigazioni che garantiscono la limitazione dell’impatto e per il transito dei mezzi per i quali è limitato il transito nelle aree aziendali, le emissioni odorigene invece sono tenute sotto controllo ricevendo la merce all’interno di appositi capannoni per limitare la propagazione degli odori;
Matrice ambientale Suolo/Sottosuolo: la superficie aziendale risulta impermeabilizzata tramite guaina in polivinilcloruro. Inoltre vengono monitorate, secondo le prescrizioni AIA, le acque dei piezometri posti a monte e valle del sito;
Matrice ambientale Rumore: relativamente alla matrice ambientale rumore l’attività aziendale è autorizzata ed effettua i monitoraggi
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14 secondo le prescrizioni AIA;
Matrice ambientale Ecosistemi/Flora/Fauna: non sono presenti ecosistemi di rilievo comprendenti l’azienda;
Matrice ambientale Paesaggio: relativamente alla componente paesaggistica l’azienda perimetrata da barriere verdi è inserita in un contesto industriale.
2. Matrici ambientali che possono avere un’influenza sull’attività aziendale (anche in relazione a possibili trend di cambiamento climatico):
Esondazioni: L’area di pertinenza dell’attività aziendale non risulta ricompresa in aree soggette a possibili fenomeni di esondazioni, il principale corso d’acqua (Fiume Taro) è sufficientemente lontano e non si sono mai verificate situazioni di esondazioni in passato;
Terremoti: Il territorio comunale di Noceto è classificato con sismicità bassa (classe 3), “Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere scuotimenti modesti;
Siccità: L’area non risulta soggetta a problematiche che possano comportare una scarsità di risorsa idrica;
3. Fenomeni di contaminazione delle matrici ambientali che possono interferire con il sito aziendale: La qualità dei corpi idrici sotterranei per l’area in esame, ed un suo significativo intorno, non è ottimale, essa presenta sovente un superamento della concentrazione del parametro nitrati riconducibile alle attività di spandimento dei liquami zootecnici in agricoltura. Tale attività viene ovviamente praticata esternamente al sito aziendale ed all’intero polo industriale. La situazione descritta è comunque da tempo oggetto di monitoraggio da parte degli Enti di controllo per mezzo di una rete di piezometri, fra i quali anche quelli presenti all’interno dello stesso sito aziendale. Il fattore descritto, oltre che non essere riferibile alle attività dell’azienda, non rappresenta nemmeno un elemento limitante per i prelievi idrici considerato l’utilizzo (non particolarmente pregiato) della risorsa idrica nel ciclo produttivo aziendale;
4. Disponibilità ed accessibilità delle risorse utilizzate dall’organizzazione:
L’attività aziendale non è idroesigente, analogamente l’approvvigionamento di energia elettrica è relativamente ridotto in quanto nel processo produttivo è stata rimossa la linea di triturazione della plastica riducendo ulteriormente il consumo di energia elettrica. Le materie prime per l’attività di Atlas Srl non risultano un fattore di rischio poiché i contratti con i fornitori sono
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15 consolidati. Le risorse sono inoltre un prodotto di scarto per altre aziende per cui difficilmente non reperibili.
5. Presenza di elementi ambientali limitanti l’attività aziendale (biodiversità e/o elementi di pregio naturalistico/ambientale, altri vincoli): Il sito aziendale non risulta interessato da elementi di pregio sotto il punto di vista naturalistico/ambientale.
b) Socio/economici, politici e culturali
1. Temi ambientali (a scala locale) ritenuti significativi dalla comunità locale:
L’attività di recupero e l’industria della trasformazione del materiale di scarto sono attività mediamente impattanti e come tali percepite dall’opinione pubblica.
2. Presenza di associazioni ambientaliste operanti in ambito locale, regionale, nazionale e internazionale con focus sul settore di attività: In ambito nazionale esistono associazioni che non vedono di buon occhio il settore del trattamento dei rifiuti, in realtà l’attività è in grado di trasformare ciò che è rifiuto in una MPS riducendo l’estrazione di risorse naturali. La situazione attuale non presenta particolari elementi di conflittualità purché il settore dimostri rispetto delle regole, volontà di collaborazione e trasparenza.
c) Istituzionali
1. Sensibilità verso tematiche ambientali: La sensibilità da parte degli Enti di controllo è principalmente legata alla conformità legislativa dell’attività aziendale, aspetto di primaria importanza anche per le stesse aziende;
2. Prassi applicate per rilascio di permessi/autorizzazioni (compresi i tempi dei procedimenti): Gli iter autorizzativi per modifiche agli impianti sono generalmente lunghi e articolati per la moltitudine di Enti da coinvolgere e di pareri tecnici da raccogliere ed eventualmente da conciliare. In generale la burocrazia che ne consegue può rappresentare un fattore di rischio.
3. Vigilanza ambientale sul territorio di riferimento: gli Enti di controllo sono: la Polizia forestale (NOE), ARPAE è l’Ente di controllo con funzioni di vigilanza ambientale, AUSL per la vigilanza sanitaria. La loro presenza rappresenta un incentivo alla continua ricerca della conformità legislativa;
d) Tecnologici,
finanziari/economici, competitivi
4. Presenza di migliori tecnologie disponibili/BAT di settore potenzialmente adottabili: Rispetto all’attuale situazione impiantistica il mercato offre tecnologie disponibili migliori, è infatti previsto il miglioramento dell’efficienza energetica e la progettazione di produzione di energia da fonti rinnovabili.
5. Possibilità di accesso a finanziamenti per interventi in campo ambientale e innovazione tecnologica: Accesso al Contributo INAIL in campo sicurezza e
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16 iper-ammortamento industria 4.0;
6. Andamento di mercato nella domanda “green” dei prodotti/servizi dell’organizzazione e possibilità di accesso a nuovi mercati (riconoscimento del brand ambientale): L’azienda si impegna nell’ottimizzare i consumi di risorsa idrica con il riutilizzo dell’acqua proveniente dall’impianto di trattamento ed in stretta relazione con il bilancio annuale si pone dei traguardi presentati nel piano di miglioramento.
7. Posizionamento sul mercato dei prodotti/servizi nei confronti della concorrenza:
l’attività aziendale di recupero dei rifiuti non è soggetta a dei rischi di concorrenza in quanto localmente non vi sono dei competitor in grado di modificare i rapporti ormai consolidati con la clientela.
8. Capacità dei fornitori strategici di garantire la continuità della fornitura e valutazione (a prescindere) della possibilità di fornitori alternativi: non esistono fornitori strategici per l’azienda Atlas e in quanto il prodotto è considerato uno scarto per la totalità di essi che sono sempre disponibili al conferimento dei rifiuti. Si può dire che le Aziende siano anche fornitrici l’una per l’altra in quanto facenti parte di una filiera di trasformazione del rifiuto in MPS.
e) Legali/normativi
1. Possibilità di accesso ad agevolazioni previste da normative ambientali: La presenza della certificazione volontaria ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2015 consente uno sconto sulle fideiussioni prestate a favore degli Enti pubblici che hanno autorizzato le attività di recupero rifiuti;
2. Possibilità di regolamenti urbanistici che possano limitare l’attività aziendale e/o comportare situazioni di conflittualità con la stessa: L’area occupata dall’azienda ha una vocazione industriale e consolidata da decenni, non ci sono previsioni e nemmeno le condizioni per variazioni urbanistiche (nemmeno al contorno) penalizzanti per l’attività aziendale;
3. Presenza di contenziosi ambientali in essere e/o pregressi: in passato si sono verificate delle situazioni di errata gestione del sito produttivo che hanno portato a ricevere alcune diffide in campo ambientale. Il nuovo assetto societario con la consapevolezza che queste diffide incidano sulla stabilità aziendale ha da subito agito cercando di gestire le non conformità al fine di mitigare i rischi e perseguire le prescrizioni di legge (AIA).
4. Carico di incendio: dalle modifiche effettuate recentemente alle attività di Atlas S.r.l non emergono particolari rischi di incendio dovuti alla presenza di rifiuti stoccati;
t e ra) Orientamento strategico 1. Possibili future variazioni nelle strategie aziendali con ricadute in materia
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17 ambientale: le strategie aziendali sono incerte, nell’immediato futuro è prevista la dismissione dell’impianto di sconfezionamento e triturazione degli scarti alimentari con emissione in atmosfera E06.
b) Livello di condivisione interna dei valori aziendali
1. Possibilità di formazione in campo ambientale: Previsione di costante formazione in campo ambientale per crescita della consapevolezza di gruppo
;
2. Possibilità di audit interni in campo ambientale: Previsione di audit in campo ambientale al fine di verificare l’efficacia delle attività formative;
3. Clima aziendale interno: Il clima aziendale è buono ed improntato al reciproco rispetto fra colleghi, la presenza di consulenti esterni risulta ben integrata nel contesto interno dell’azienda.
c) Governance, assetti proprietari e management
1. Presenza di uno o più soci nella proprietà aziendale: si rimanda a quanto detto per il fattore “orientamento strategico”;
d) Sistema contrattuale
1. Contratto collettivo Nazionale: Si tratta di C.C.N.: per i dipendenti da imprese esercenti servizi di igiene ambientale, nettezza urbana, espurgo pozzi neri, raccolta e trasporto rifiuti urbani e/o industriali nonché esercenti congiunta-mente o separatamente impianti di smaltimento, incenerimento e trasformazione dei rifiuti, ivi compresa la depurazione delle acque.
e) Attività/prodotti/servizi
1. Possibili future modifiche ad attività/prodotti/servizi con ricadute ambientali valutate su base triennale: modifiche impiantistiche di cui in precedenza, inoltre l’azienda ha pensato un progetto di realizzazione di bio-digestore in grado di produrre energia da immettere in rete.
2. Risorse/ capacità/
conoscenze
1. Possibili ricadute (nuove esigenze) in merito a disponibilità di risorse e competenze attese per il S.G.A.: Alcune attività vengono gestite dai consulenti e non sempre il know – how è anche interno.