DICHIARAZIONE AMBIENTALE Dati aggiornati al 31/12/2019

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GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA N° IT - 001530

DICHIARAZIONE AMBIENTALE

2018-2020

Dati aggiornati al 31/12/2019

Atlas S.r.l. - Via Ghisolfi e Guareschi, 4 – 43015 Noceto (PR)

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Tel. 0521/620556 - Telefax 0521/628156

Codice Fiscale e Partita Iva: 02333190342 – R.E.A. 144508 SITO INTERNET www.atlasecologia.it

E-MAIL: info@gruppobellicchi.it P.E.C.: atlasecologia@legalmail.it

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Dati Generali dell’Azienda

Ragione sociale ATLAS s.r.l.

Indirizzo della Sede Legale Via Ghisolfi e Guareschi n° 4 - C.A.P. 43015 – Noceto (PR) Indirizzo della Sede Operativa Via Ghisolfi e Guareschi n° 2 - C.A.P. 43015 – Noceto (PR)

Telefono 0521/620556

Fax 0521/628156

Indirizzo e – mail info@gruppobellicchi.it

Posta Elettronica Certificata atlasecologia@legalmail.it

Sito web www.gruppobellicchi.it

Attività Smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi

Data di avvio della attività in oggetto Ottobre 2010

Attività I.P.P.C.

Originariamente classificata come categoria 5.3 “Impianti per l’eliminazione di rifiuti non pericolosi quali definiti nell’allegato IIA della direttiva 75/442/CEE ai punti D8 e D9 con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno” e a decorrere dall’11/04/2014 ricadente nella nuova categoria introdotta nell’Allegato VIII alla Parte Seconda del D. Lgs. 152/06 s.m.i. dal D. Lgs. 46/2014 5.3.a), punti I, II “lo smaltimento di rifiuti non pericolosi, con una capacità superiore a 50 Mg al giorno, che comportano il ricorso ad una o più delle seguenti attività ed escluse le attività contemplate dalla direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane: I. trattamento biologico; II. Trattamento fisico-chimico”

Cod. IPPC 5.3.a) punti I, II (Allegato VIII Parte Seconda D. Lgs. 152/06 come modificato da D. Lgs. 46/2014

Codici ISTAT Comune 034025

Cod. NACE 38.11 – 38.21

Cod. NOSE-P 109.07

Tipologia di organizzazione secondo i parametri definiti dalla Commissione Europea e con DM Ind. del 18.09.97

su G.U. n. 229 del 01.10.97 Piccola Impresa

N° addetti 2 + 3 esterni

N° Partita IVA 02333190342

Anno di fondazione 2005

Superficie totale del sito 2.450 m²

Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale EMILIO ROSSI

Nome del verificatore ambientale DNV GL

Numero di accreditamento 009p-rev00 IT – V – 0003

Persona da contattare per problemi ambientali EMILIO ROSSI (emiliorossi@gruppobellicchi.it) Persona individuata per gestire il contatto con il pubblico EMILIO ROSSI (emiliorossi@gruppobellicchi.it)

Dati generali dell’Azienda

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Indice

1. Premessa ... 5

2. Politica Ambientale ... 6

3. Leadership ... 7

4. Analisi del contesto ... 10

4.1 Analisi del contesto dell’organizzazione ... 13

4.2 Comunicazione con Enti di controllo e Verifica ... 17

5. Obblighi giuridici applicabili in materia di ambiente ... 19

6. Valutazione degli aspetti ambientali ... 24

6.1 L’attività dell’Azienda ... 25

6.2 Aspetti/Impatti ambientali diretti delle attività svolte nel sito produttivo ... 27

6.3 Indicatori chiave ... 45

6.4 Aspetti ambientali indiretti ... 48

7. Emergenze ... 49

8. Competenze e sensibilizzazione ... 50

9. Dichiarazione di conformità normativa ... 51

10. Sicurezza e igiene del lavoro ... 51

11. Obiettivi e programmi ambientali ... 52

11. Pianificazione per la presentazione della successiva dichiarazione ambientale ... 56

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1. Premessa

La presente Dichiarazione Ambientale viene predisposta in conformità al Regolamento (UE) 2018/2026 (“EMAS”) per fornire informazioni utili alla comprensione e valutazione delle attività svolte dall’Azienda dal punto di vista ambientale.

La Direzione dell’Azienda, consapevole che una corretta gestione ambientale rappresenta da una parte un’opportunità di sviluppo e dall’altra una modalità per razionalizzare le attività relative a questo tema, ha realizzato l’analisi delle problematiche ambientali che caratterizzano le attività, ha definito la propria Politica Ambientale ed ha avviato una serie di programmi per il miglioramento delle proprie prestazioni. L’organizzazione ha reso operativo un Sistema di Gestione Ambientale per realizzare lo sviluppo delle proprie attività in piena sintonia con le esigenze dell’ambiente, ricercando al contempo la massima trasparenza nei rapporti con i propri interlocutori, dai fornitori ai clienti, dalla comunità locale alle pubbliche amministrazioni.

In questo documento sono descritti gli intenti della Direzione (formalizzati nella Politica Ambientale), la quantificazione e la valutazione degli impatti ambientali legati alle attività svolte nel sito produttivo, il Sistema Aziendale e gli obiettivi da raggiungere negli anni a venire.

Il Sistema di Gestione Ambientale (S.G.A.) dell’Azienda risulta integrato con quello di B.S.B.

Prefabbricati S.r.l., società che sorge in contiguità al sito produttivo di Atlas S.r.l. e facente parte del medesimo Gruppo Industriale (Gruppo Bellicchi), in ragione della simile attività svolta e delle caratteristiche comuni conseguentemente condivise, nonché delle sinergie in atto tra le due realtà produttive. Si precisa che l’organizzazione non è soggetta né agli adempimenti previsti da D. Lgs.

334/1999 e smi né agli adempimenti previsti da A.D.R.

Con questo documento inoltre si intende trasmettere le informazioni inerenti le iniziative ambientali ed i progetti che la Direzione dell’Azienda vuole mettere in atto, al fine sia di concretizzare una politica di controllo su tutti gli aspetti ambientali (diretti ed indiretti) delle attività svolte, sia di impegnarsi ad una scrupolosa osservanza della legislazione ambientale vigente.

L’azienda Atlas S.r.l attualmente attraversa un momento di incertezza societaria legata all’andamento del mercato e alla situazione difficoltosa nel mondo della gestione dei rifiuti italiana. Per questo è in

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riduzione delle attività e delle prestazioni; ciononostante continua a garantire la conformità legislativa e la riduzione degli impatti ambientali.

La presente DA è un formato ridotto poiché la versione completa è stata presentata a Marzo 2019.

Noceto, 10/01/2020

2. Politica Ambientale

L’ambiente è un bene comune e la sua tutela richiede l’impegno di tutte le componenti della società, a partire dalle attività produttive.

Per l’azienda Atlas Srl e ciò significa non solo garantire il pieno rispetto delle prescrizioni legislative in materia ambientale, ma anche un impegno costante per il continuo miglioramento delle prestazioni.

L’Alta Direzione aziendale, al fine di dimostrare la crescente attenzione riservata alle tematiche ambientali ha definito volontariamente i seguenti obiettivi principali:

• Adottare e mantenere un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 14001:2015 ed al Regolamento (UE) 2018/2026 “EMAS”; di conseguenza, affrontare le considerazioni inerenti l’impatto delle nostre attività sull’ambiente;

Più precisamente, tali obiettivi vengono perseguiti mediante l’impegno:

 Al miglioramento continuo dei processi aziendali;

 Alla prevenzione e riduzione dell’inquinamento derivante da effetti indesiderati riconducibili al proprio ciclo produttivo;

 Alla prevenzione e riduzione di effetti indesiderati che, sebbene riconducibili a condizioni ambientali esterne, possano avere un’influenza sugli esiti attesi del SGA;

 Al Soddisfacimento di tutti gli obblighi di conformità (adempimenti legislativi, clausole contrattuali, convenzioni e/o accordi privati);

 A rendere nota ai nostri terzisti e fornitori la presente Politica Ambientale, assicurandoci pertanto che sia compresa da tutti sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione, in modo da promuovere la consapevolezza e la sensibilizzazione sulle tematiche contenute e sugli obiettivi aziendali;

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 Ad assicurare che il presente documento sia disponibile anche al pubblico;

 A sviluppare la formazione e l’addestramento dei dipendenti;

 Promuovere ad ogni livello aziendale il risparmio energetico e ricorrere, quando possibile, a fonti di energia rinnovabile;

 Trattare scarti e rifiuti generati dai processi produttivi in modo da massimizzarne la valorizzazione attraverso il loro recupero e riciclaggio;

 A mantenere elevati in ogni collaboratore i livelli di attenzione, motivazione, formazione e professionalità sulle tematiche ambientali;

 favorire lo scambio d’informazioni con le parti interessate e con il personale interno;

 A misurare attentamente e sistematicamente tutti gli indicatori ambientali;

 A comunicare periodicamente ai dipendenti gli impegni e i risultati ottenuti;

L’obiettivo finale della Politica Ambientale è di raggiungere un corretto equilibrio tra l’uso delle risorse naturali e la crescita economica nel lungo periodo, impegnandosi per uno sviluppo sostenibile e assicurando una migliore qualità della vita. AD si impegna pertanto ad assumere un ruolo attivo nella promozione di tutte le attività aventi influenza sulla sicurezza e salute dei lavoratori e sull’impatto ambientale, attraverso la diffusione a tutti i livelli dei concetti qui esposti e la verifica dei risultati ottenuti, nell’ottica di una visione orientata alla tutela del futuro del pianeta e della salute dell’uomo.

Noceto, 10/01/2020

3. Leadership

L’AD di ATLAS S.r.l. crede fermamente che l’impegno per la tutela dell’ambiente, della salute e dei diritti dei lavoratori possa essere costantemente ottimizzato.

Al fine di dimostrare la crescente attenzione che AD riserva alle tematiche ambientali e alle condizioni di lavoro e di sicurezza che caratterizzano le proprie attività, le aziende si sono volontariamente impegnate ad ottenere la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2015.

AD, in collaborazione con RSGA, provvede inoltre a sensibilizzare e a coinvolgere il personale ed a verificare l’adeguatezza delle risorse disponibili per il raggiungimento degli obiettivi fissati.

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AD assicura inoltre l’integrazione del SGA nel “business” delle organizzazioni e il perseguimento degli obiettivi mediante l’impegno:

 Al miglioramento continuo del ciclo produttivo;

 A ridurre il rischio d’incidenti, in modo che esso sia il minimo ragionevolmente perseguibile con l’attuale stato della conoscenza e della tecnologia;

 Alla prevenzione all’inquinamento;

 A rispettare le normative di legge;

 A rendere nota ai nostri terzisti e fornitori la presente Politica Qualità e Ambiente assicurando pertanto che sia compresa da tutti sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione, in modo da promuovere la consapevolezza e la sensibilizzazione sulle tematiche contenute e sugli obiettivi aziendali;

 Ad assicurare che il presente documento sia disponibile anche al pubblico;

 A sviluppare la formazione e l’addestramento dei dipendenti;

 A mantenere elevati in ogni collaboratore i livelli di attenzione, motivazione, formazione e professionalità sulle tematiche ambientali;

 A favorire lo scambio d’informazioni con le parti interessate e con il personale interno;

 A misurare attentamente e sistematicamente tutti gli indicatori ambientali;

 A comunicare periodicamente ai dipendenti gli impegni e i risultati ottenuti.

Il Sistema di Gestione Ambientale

L’Azienda ha elaborato un Sistema di Gestione Ambientale, sulla base della normativa UNI EN ISO 14001:2015 e del Regolamento UE n° 2018/2026, che definiscono:

• Le responsabilità degli addetti

• Le procedure/istruzioni a cui gli addetti devono attenersi

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MANSIONARIO:

in questo momento particolare l’azienda riunisce tutte le funzioni non operative in nell’unica figura dell’AD le funzioni per il mantenimento del sistema di gestione, l’area commerciale, responsabilità tecnica, amministrazione e finanza.

A tal motivo si rimanda alla precedente DA la descrizione del Mansionario.

Lo scopo del Sistema di Gestione Ambientale è quello di definire e documentare i criteri guida ed i requisiti di gestione che consentono di formulare la politica ambientale e stabilire obiettivi che permettano di ottenere il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali di ATLAS s.r.l., per realizzare lo sviluppo delle proprie attività in piena sintonia con le esigenze dell’ambiente, ricercando

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al contempo la massima trasparenza nei rapporti con i propri interlocutori, dai fornitori ai clienti, dalla comunità locale alle pubbliche amministrazioni in conformità alla norma UNI EN ISO 14001:2015 ed ai Regolamento CE 1505/17 e Regolamento CE n° 2018/2026 EMAS.

4. Analisi del contesto

Lo stabilimento di Atlas S.r.l., con sede operativa in Comune di Noceto – Via Ghisolfi e Guareschi n° 4 e sede legale in Comune di Noceto – Via Ghisolfi e Guareschi n° 2, si sviluppa su un’area complessiva di 2.450 m², di cui circa 1000 m² coperti e il resto scoperto e impermeabilizzato.

L’azienda, insieme alla B.S.B Prefabbricati S.r.l fa parte del Gruppo Bellicchi controllato dalla Dante Finanziaria.

L’area Atlas S.r.l. confina a est con Via Ghisolfi e Guareschi, a Nord con Via Gandiolo, a Ovest e a Sud con gli stabilimenti della società BSB Prefabbricati S.r.l. come osservabile dalla successiva foto aerea sempre tratta da Google Earth.

L’area esterna è dotata di pavimentazione in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata al di sotto della quale è stata messa in opera una guaina geomembrana in HDPE (high density polyethylene), composta da teli dello spessore nominale non inferiore a 2,5 mm – q 10% ed interposta tra il sottofondo ed il pavimento, con il quale contribuisce a rendere totalmente impermeabile la parte superficiale a qualsiasi infiltrazione verticale. Le fasi di ossidazione biologica e di trattamento fanghi in vasche di ossidazione e l’impianto di compostaggio vengono svolte in ambiente confinato posto sotto aspirazione.

L’azienda è Autorizzata mediante AIA Det. 1701/2014 e s.m.i e nel 2019 ha effettuato una modifica non sostanziale apparovata da Arpae con Detremina dirigenziale n. DET-AMB-2019-3133 del 01/07/2019.

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11 Foto aerea dell’area industriale del Gruppo Bellicchi

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Per ATLAS s.r.l. di:

Stoccaggio provvisorio di rifiuti speciali non pericolosi solidi e liquidi. Erogazione dei servizi di intermediazione rifiuti (EA: 39).

Le attività di sopra descritte vengono svolte presso la sede del comune di Noceto in Via Ghisolfi e Guareschi

Attività Aziendale:

L’installazione aziendale risulta schematicamente suddivisa in due impianti/aree:

• Impianto di trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi con capacità di 18.000 t/anno, articolato in sezioni di quarantena, equalizzazione, seguite da trattamento chimico-fisico (D9) e biologico (D8), quest’ultime effettuate in un capannone chiuso servito da sistema di aspirazione forzata, in cui vengono trattati rifiuti riconducibili a fanghi da fosse settiche, fanghi di pulizia delle fognature, acque di cabine di verniciatura non contenenti sostanze pericolose, soluzioni acquose di lavaggio ed acque reflue industriali di varia natura classificate come rifiuti non pericolosi; i prodotti chimici e biologici per il trattamento dei rifiuti liquidi sono: Flocculante, Antischiuma e Ossido di Calcio.

AREA B.S.B.

PREFABBRICATI SRL AREA ATLAS SRL

AREA BELLICCHI E SCARAMUZZA SRL

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• Impianto di messa in riserva (R13) e deposito (D15 finalizzato a D8 e D9) di rifiuti solidi e liquidi non pericolosi che si svolge nelle baie dedicate, con capacità massima totale di messa in riserva pari a 9000 t/a.

Queste attività sono state svolte in modo ridotto a partire da marzo 2019.

In fase di smantellamento è la linea di sconfezionamento dei rifiuti e scarti alimentari ubicata in area coperta. Le tempistiche definite per la dismissione di questo impianto sono:

FASI TEMPI

Trattamento dei rifiuti stoccati in giacenza esternalizzata Entro 21/04/2020 Smontaggio linea di sconfezionamento rifiuti Entro 29/04/2020 Eliminazione punto di emissione E06 e comunicazione enti Entro 30/04/2020

Parte dell’area coperta è adibita alla lavorazione e parte è utilizzata per lo stoccaggio dei rifiuti in ingresso e del materiale lavorato in attesa della spedizione. Al suo interno sono collocate le apparecchiature fisse utilizzate per la lavorazione, la pressa e l’impianto di trattamento.

In particolare:

• Mq. 400 sono occupati dall’impianto in dismissione per lo sconfezionamento e triturazione,

• Mq. 600 sono destinati allo stoccaggio dei rifiuti in ingresso.

L’area scoperta di viene destinata:

• Per 900 mq all’impianto di depurazione acque/fanghi,

• Per 900 mq agli stoccaggi dei rifiuti e dei materiali recuperati,

Tutta l’area esterna non interessata dai fabbricati e manufatti costituisce un piazzale esterno anch’esso completamente impermeabilizzato come esposto di seguito:

• Vasca di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento, dimensionata per contenere e trattare le acque di prima pioggia e recuperare per il riciclo nel sistema produttivo le seconde piogge.

• Rete di scolo dei reflui e delle acque bianche, dotata di appositi scarichi idrici confluenti in pubblica fognatura.

• * Impianto di lavaggio ruote e sottoscocca per autocarri aventi dimensioni pari a 15,00 x 3,00 m

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• * Pesa a ponte metallica dimensioni 15.00 x 3.60 m (superficie calpestabile 54.00 m²) e avente portata massima di 80.000 kg.

• * Ufficio ricevimento

• Accesso carrabile dedicato sito in via Ghisolfi e Guareschi

*Si precisa che entro il 30 giugno 2020, in accordo con le autorità competenti e l’Arpae un’area attualmente in comune con B.S.B. Prefabbricati s.r.l, verrà adibita alla realizzazione della nuova pesa ponte e vasca di lavaggio ruote automezzi in uscita.

Nel sito

non

sono presenti coperture contenenti amianto.

4.1 Analisi del contesto dell’organizzazione

PROSPETTO IDENTIFICATIVO FATTORI INTERNI ED ESTERNI DEL CONTESTO AZIENDALE

TIPOLOGIA FATTORI ELEMENTI IN CONNESSIONE CON IL S.G.A.

Esterni

a) Ambientali

Fatta la premessa di cui in precedenza di seguito si riportano le considerazioni circa i seguenti fattori esterni:

1. Matrici ambientali che possono subire un’influenza da parte dell’attività aziendale:

Autorizzazione secondo la DETERMINA AMBIENTALE:

n. DET-AMB-2019-3133 del 01/07/2019

 Matrice ambientale Acqua: presenti scarichi idrici autorizzati e monitorati;

 Matrice ambientale Aria: presenti emissioni puntuali e diffuse a fronte di sistemi di mitigazioni che garantiscono la limitazione dell’impatto e per il transito dei mezzi per i quali è limitato il transito nelle aree aziendali, le emissioni odorigene invece sono tenute sotto controllo ricevendo la merce all’interno di appositi capannoni per limitare la propagazione degli odori;

 Matrice ambientale Suolo/Sottosuolo: la superficie aziendale risulta impermeabilizzata tramite guaina in polivinilcloruro. Inoltre vengono monitorate, secondo le prescrizioni AIA, le acque dei piezometri posti a monte e valle del sito;

 Matrice ambientale Rumore: relativamente alla matrice ambientale rumore l’attività aziendale è autorizzata ed effettua i monitoraggi

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14 secondo le prescrizioni AIA;

 Matrice ambientale Ecosistemi/Flora/Fauna: non sono presenti ecosistemi di rilievo comprendenti l’azienda;

 Matrice ambientale Paesaggio: relativamente alla componente paesaggistica l’azienda perimetrata da barriere verdi è inserita in un contesto industriale.

2. Matrici ambientali che possono avere un’influenza sull’attività aziendale (anche in relazione a possibili trend di cambiamento climatico):

 Esondazioni: L’area di pertinenza dell’attività aziendale non risulta ricompresa in aree soggette a possibili fenomeni di esondazioni, il principale corso d’acqua (Fiume Taro) è sufficientemente lontano e non si sono mai verificate situazioni di esondazioni in passato;

 Terremoti: Il territorio comunale di Noceto è classificato con sismicità bassa (classe 3), “Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere scuotimenti modesti;

 Siccità: L’area non risulta soggetta a problematiche che possano comportare una scarsità di risorsa idrica;

3. Fenomeni di contaminazione delle matrici ambientali che possono interferire con il sito aziendale: La qualità dei corpi idrici sotterranei per l’area in esame, ed un suo significativo intorno, non è ottimale, essa presenta sovente un superamento della concentrazione del parametro nitrati riconducibile alle attività di spandimento dei liquami zootecnici in agricoltura. Tale attività viene ovviamente praticata esternamente al sito aziendale ed all’intero polo industriale. La situazione descritta è comunque da tempo oggetto di monitoraggio da parte degli Enti di controllo per mezzo di una rete di piezometri, fra i quali anche quelli presenti all’interno dello stesso sito aziendale. Il fattore descritto, oltre che non essere riferibile alle attività dell’azienda, non rappresenta nemmeno un elemento limitante per i prelievi idrici considerato l’utilizzo (non particolarmente pregiato) della risorsa idrica nel ciclo produttivo aziendale;

4. Disponibilità ed accessibilità delle risorse utilizzate dall’organizzazione:

L’attività aziendale non è idroesigente, analogamente l’approvvigionamento di energia elettrica è relativamente ridotto in quanto nel processo produttivo è stata rimossa la linea di triturazione della plastica riducendo ulteriormente il consumo di energia elettrica. Le materie prime per l’attività di Atlas Srl non risultano un fattore di rischio poiché i contratti con i fornitori sono

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15 consolidati. Le risorse sono inoltre un prodotto di scarto per altre aziende per cui difficilmente non reperibili.

5. Presenza di elementi ambientali limitanti l’attività aziendale (biodiversità e/o elementi di pregio naturalistico/ambientale, altri vincoli): Il sito aziendale non risulta interessato da elementi di pregio sotto il punto di vista naturalistico/ambientale.

b) Socio/economici, politici e culturali

1. Temi ambientali (a scala locale) ritenuti significativi dalla comunità locale:

L’attività di recupero e l’industria della trasformazione del materiale di scarto sono attività mediamente impattanti e come tali percepite dall’opinione pubblica.

2. Presenza di associazioni ambientaliste operanti in ambito locale, regionale, nazionale e internazionale con focus sul settore di attività: In ambito nazionale esistono associazioni che non vedono di buon occhio il settore del trattamento dei rifiuti, in realtà l’attività è in grado di trasformare ciò che è rifiuto in una MPS riducendo l’estrazione di risorse naturali. La situazione attuale non presenta particolari elementi di conflittualità purché il settore dimostri rispetto delle regole, volontà di collaborazione e trasparenza.

c) Istituzionali

1. Sensibilità verso tematiche ambientali: La sensibilità da parte degli Enti di controllo è principalmente legata alla conformità legislativa dell’attività aziendale, aspetto di primaria importanza anche per le stesse aziende;

2. Prassi applicate per rilascio di permessi/autorizzazioni (compresi i tempi dei procedimenti): Gli iter autorizzativi per modifiche agli impianti sono generalmente lunghi e articolati per la moltitudine di Enti da coinvolgere e di pareri tecnici da raccogliere ed eventualmente da conciliare. In generale la burocrazia che ne consegue può rappresentare un fattore di rischio.

3. Vigilanza ambientale sul territorio di riferimento: gli Enti di controllo sono: la Polizia forestale (NOE), ARPAE è l’Ente di controllo con funzioni di vigilanza ambientale, AUSL per la vigilanza sanitaria. La loro presenza rappresenta un incentivo alla continua ricerca della conformità legislativa;

d) Tecnologici,

finanziari/economici, competitivi

4. Presenza di migliori tecnologie disponibili/BAT di settore potenzialmente adottabili: Rispetto all’attuale situazione impiantistica il mercato offre tecnologie disponibili migliori, è infatti previsto il miglioramento dell’efficienza energetica e la progettazione di produzione di energia da fonti rinnovabili.

5. Possibilità di accesso a finanziamenti per interventi in campo ambientale e innovazione tecnologica: Accesso al Contributo INAIL in campo sicurezza e

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16 iper-ammortamento industria 4.0;

6. Andamento di mercato nella domanda “green” dei prodotti/servizi dell’organizzazione e possibilità di accesso a nuovi mercati (riconoscimento del brand ambientale): L’azienda si impegna nell’ottimizzare i consumi di risorsa idrica con il riutilizzo dell’acqua proveniente dall’impianto di trattamento ed in stretta relazione con il bilancio annuale si pone dei traguardi presentati nel piano di miglioramento.

7. Posizionamento sul mercato dei prodotti/servizi nei confronti della concorrenza:

l’attività aziendale di recupero dei rifiuti non è soggetta a dei rischi di concorrenza in quanto localmente non vi sono dei competitor in grado di modificare i rapporti ormai consolidati con la clientela.

8. Capacità dei fornitori strategici di garantire la continuità della fornitura e valutazione (a prescindere) della possibilità di fornitori alternativi: non esistono fornitori strategici per l’azienda Atlas e in quanto il prodotto è considerato uno scarto per la totalità di essi che sono sempre disponibili al conferimento dei rifiuti. Si può dire che le Aziende siano anche fornitrici l’una per l’altra in quanto facenti parte di una filiera di trasformazione del rifiuto in MPS.

e) Legali/normativi

1. Possibilità di accesso ad agevolazioni previste da normative ambientali: La presenza della certificazione volontaria ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2015 consente uno sconto sulle fideiussioni prestate a favore degli Enti pubblici che hanno autorizzato le attività di recupero rifiuti;

2. Possibilità di regolamenti urbanistici che possano limitare l’attività aziendale e/o comportare situazioni di conflittualità con la stessa: L’area occupata dall’azienda ha una vocazione industriale e consolidata da decenni, non ci sono previsioni e nemmeno le condizioni per variazioni urbanistiche (nemmeno al contorno) penalizzanti per l’attività aziendale;

3. Presenza di contenziosi ambientali in essere e/o pregressi: in passato si sono verificate delle situazioni di errata gestione del sito produttivo che hanno portato a ricevere alcune diffide in campo ambientale. Il nuovo assetto societario con la consapevolezza che queste diffide incidano sulla stabilità aziendale ha da subito agito cercando di gestire le non conformità al fine di mitigare i rischi e perseguire le prescrizioni di legge (AIA).

4. Carico di incendio: dalle modifiche effettuate recentemente alle attività di Atlas S.r.l non emergono particolari rischi di incendio dovuti alla presenza di rifiuti stoccati;

t e ra) Orientamento strategico 1. Possibili future variazioni nelle strategie aziendali con ricadute in materia

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17 ambientale: le strategie aziendali sono incerte, nell’immediato futuro è prevista la dismissione dell’impianto di sconfezionamento e triturazione degli scarti alimentari con emissione in atmosfera E06.

b) Livello di condivisione interna dei valori aziendali

1. Possibilità di formazione in campo ambientale: Previsione di costante formazione in campo ambientale per crescita della consapevolezza di gruppo

;

2. Possibilità di audit interni in campo ambientale: Previsione di audit in campo ambientale al fine di verificare l’efficacia delle attività formative;

3. Clima aziendale interno: Il clima aziendale è buono ed improntato al reciproco rispetto fra colleghi, la presenza di consulenti esterni risulta ben integrata nel contesto interno dell’azienda.

c) Governance, assetti proprietari e management

1. Presenza di uno o più soci nella proprietà aziendale: si rimanda a quanto detto per il fattore “orientamento strategico”;

d) Sistema contrattuale

1. Contratto collettivo Nazionale: Si tratta di C.C.N.: per i dipendenti da imprese esercenti servizi di igiene ambientale, nettezza urbana, espurgo pozzi neri, raccolta e trasporto rifiuti urbani e/o industriali nonché esercenti congiunta-mente o separatamente impianti di smaltimento, incenerimento e trasformazione dei rifiuti, ivi compresa la depurazione delle acque.

e) Attività/prodotti/servizi

1. Possibili future modifiche ad attività/prodotti/servizi con ricadute ambientali valutate su base triennale: modifiche impiantistiche di cui in precedenza, inoltre l’azienda ha pensato un progetto di realizzazione di bio-digestore in grado di produrre energia da immettere in rete.

2. Risorse/ capacità/

conoscenze

1. Possibili ricadute (nuove esigenze) in merito a disponibilità di risorse e competenze attese per il S.G.A.: Alcune attività vengono gestite dai consulenti e non sempre il know – how è anche interno.

4.2 Comunicazione con Enti di controllo e Verifica

È stata presentata istanza di modifica non sostanziale il 28/03/2019 per consentire alla consociata BSB prefabbricati s.r.l di adempiere alle prescrizioni dell’AIA. Le modifiche da concludersi entro il 31/12/2019 sono state portate a termine entro i tempi previsti, tranne la rimozione della linea di sconfezionamento e triturazione dei rifiuti provenienti dall’industria alimentare. È stata richiesta

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proroga entro il 30/04/2020 per la completa dismissione e cessione a BSB Prefabbricati S.r.l delle aree coperte.

Svolgimento delle Verifiche Ispettive Programmate c/o Installazione da parte di Arpae:

L’ispezione periodica allo stabilimento ATLAS S.r.l. sito in via Ghisolfi e Guareschi n.4 Comune di Noceto (Parma) è stata disposta per quanto previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale.

L’attività ispettiva si è articolata in n. 2 incontri:

1) n. 01/FCCC del 12/06/2019;

2) n. 01/FCEM del 29/07/2019.

E’ stato verificato che la Ditta Atlas Srl ha ottemperato alle disposizioni contenute nell’A.I.A.. Si ritiene comunque opportuno e necessario che il Gestore debba fornire chiarimenti in merito a quanto evidenziato al Punto 4.5 “Raccolta dati e informazioni”, in particolare il Gestore dovrà fornire spiegazioni in merito al fatto che il volume di scarico (molto ridotto) dichiarato per l’anno 2018 non trova corrispondenza nella registrazione in continuo della portata, che risulta sempre pari a zero.

- RISCONTRO ATTIVITA’ ISPETTIVA

L’azienda ha risposto mediante PEC in data 14/10/2019 che “nel corso del 2018 lo scarico SP2 è stato utilizzato solo per brevissimi periodi caratterizzati da una portata talmente bassa che lo strumento di misura non ha rilevato. Consentendo tuttavia di rispettare i campionamenti previsti.

(19)

19

5. Obblighi giuridici applicabili in materia di ambiente

Nel corso del 2019 la Det. 1701/2014, tuttora vigente, è stata modificata dalla Det. 3133/2019 (che ne ha sostituito integralmente l’Allegato I “Le condizioni dell’AIA” in data 21/06/2016) aggiungendosi alle precedenti 3 secondo il nuovo schema sotto riportato :

Atto Ente Emanante Oggetto Autorizzazione

Determinazione Dirigenziale n° 1701 del

25 Agosto 2014 Provincia di Parma Autorizzazione Integrata Ambientale - Rinnovo

Determinazione Dirigenziale n° 1776 del

04 Settembre 2014 Provincia di Parma

Sostituzione Allegato I della Determinazione Dirigenziale n° 1701 del

25 Agosto 2014 Determinazione Dirigenziale n° 1676 del

13 Agosto 2015 Provincia di Parma Modifica Autorizzazione Integrata

Ambientale Determinazione Dirigenziale n° 1943 del

21 Giugno 2016 Arpae SAC

Aggiornamento Autorizzazione Integrata Ambientale con 2 modifiche non sostanziali e sostituzione Allegato I Determina dirigenziale n° 3133 del

01/07/2019 Arpae SAC

Aggiornamento Autorizzazione Integrata Ambientale con 2 modifiche non sostanziali sostituzione Allegato I

Sintesi delle modifiche Intervenute:

Si riportano le modifiche impiantistiche incluse nella modifica AIA presentata in data 28/03/2019 e approvata in data con DET AMB 3133-2019 del 01/07/2019, entro i termini definiti dalle prescrizioni:

• Area destinata allo stoccaggio dei rifiuti in ingresso della Linea 1 di B.S.B. Prefabbricati S.r.l.

il capannone di pertinenza Atlas Srl finora dedicato allo stoccaggio e lavorazione di rifiuti plastici (area A), di circa 1.000 mq e costituito da una struttura prefabbricata in cemento armato, individuata all’interno del fabbricato esistente lato NORD/EST; ne consegue lo smantellamento dell’emissione ad essa dedicata E02 “riduzione volumetrica rifiuti solidi”;

• l’area oggi in dotazione ad Atlas per lo stoccaggio e la triturazione dei rifiuti alimentari (capannone centrale aree M ed N), entrerà nella disponibilità della ditta B.S.B. Prefabbricati

(20)

20

sotto la lettera “F/1”. Si precisa che l’area “F/1” sarà nella disponibilità dell’impianto B.S.B.

Prefabbricati Srl entro (TERMINE PROROGATO AL 30/04/2020 con Pratica SINADOC n.

17265/2019), nel momento in cui saranno terminate le lavorazioni residue e saranno completamente libere da rifiuti in carico ad Atlas Srl e dai macchinari presenti; di tale disponibilità e utilizzo da parte di B.S.B. Prefabbricati, ne sarà data comunicazione attraverso posta elettronica certificata ad ARPAE SAC (TRMINE PROROGATO AL 30/04/2020 con Pratica SINADOC n. 17265/2019); ne consegue lo smantellamento dell’emissione ad essa dedicata E06 “linea di sconfezionamento e separazione” collegata alla triturazione e vagliatura dei rifiuti provenienti dall’industria alimentare;

• richiesta di posticipare la realizzazione di una seconda pesa al 30/06/2020, nella prospettiva presumibile/possibile di dismettere progressivamente e definitivamente l’attività di ATLAS Srl, con contestuale cessione delle proprie capacità di stoccaggio alla società B.S.B. Prefabbricati S.r.l.; ACCETTATO con DET AMB 3133-2019 del 01/07/2019

• come da Planimetria aggiornata ripresentata, risulta diminuita la superficie aziendale disponibile: Superficie totale: 2.450 m2, interamente scoperta e impermeabilizzata;

• è prevista una importante variazione quali/quantitativa dall’elenco dei rifiuti autorizzati e sottoponibili ai trattamenti consentiti in Atlas Srl. In particolare, dal solo punto di vista gestionale:

a) i rifiuti liquidi saranno scaricati direttamente nell’impianto di trattamento rifiuti liquidi (A).

Nell’impianto di trattamento rifiuti liquidi (A) verranno poi scaricati tutti i rifiuti CER in forma liquida (stato fisico 4) elencati in tabella al capitolo D.2.10 (Gestione dei rifiuti e degli stoccaggi) dell’Allegato I alla A.I.A. DET. DIR. 1701/2014 del 25/08/2014 e s.m.i.,

b) mentre i rifiuti solidi verranno stoccati nelle baie dedicate (B). Nelle baie di stoccaggio (B) verranno stoccati tutti i rifiuti CER in forma solida (stato fisico 2) elencati in tabella al capitolo D.2.10 (Gestione dei rifiuti e degli stoccaggi) dell’Allegato I alla A.I.A. DET. DIR. 1701/2014 del 25/08/2014 e s.m.i. E’ ovvio che all’interno della stessa baia non potranno essere stoccati contemporaneamente più rifiuti solidi con CER differente. I rifiuti presenti nelle baie dedicate in un determinato momento saranno identificati da apposita cartellonistica. DET AMB 3133- 2019 del 01/07/2019

(21)

21

• Sono stati cancellati dalla tabella di cui al punto D.2.10 delle condizioni dell’AIA, in quanto non saranno più gestiti dall’impianto, i seguenti codici EER: 03.01.99, 03.03.05, 04.02.99, 08.04.12, 08.04.14, 10.01.07, 16.11.02, 19.04.04, 19.09.03; DET AMB 3133-2019 del 01/07/2019

• eliminate le attività di trattamento “R3” per i seguenti codici EER: 02.01.04, 07.02.13, 12.01.05, 15.01.02, 16.01.19, 17.02.03, 19.12.04, 20.01.39; con DET AMB 3133-2019 del 01/07/2019

• Sono in essere le attività di stoccaggio (D15 finalizzate al successivo trattamento D8-D9) per i rifiuti liquidi autorizzati nell’impianto. Pur avendo interrotto la ricezione di rifiuti/scarti alimentari identificati dai codici EER 02.02.03, 02.03.04, 02.05.01, 02.06.01, 02.07.04 fin dal 01/03/2019, siccome sono ancora presenti rifiuti da trattare, l’eliminazione delle attività R12 ed R13, relativa ai codici EER predetti, sarà da ritenersi effettiva dal momento della comunicazione della dismissione della attività di sconfezionamento/triturazione dei rifiuti alimentari riguardanti i codici EER 02.02.03, 02.03.04, 02.05.01, 02.06.01, 02.07.04) e del capannone F/1, che sarà inviata ad ARPAE SAC entro il termine prorogato al 30/04/2020 con Pratica SINADOC n. 17265/2019. Sono attive inoltre, in modo ridotto, le sole attività di stoccaggio/messa in riserva (R13 – D15) dei rifiuti solidi autorizzati, attività che si svolge nelle baie (area B) dedicate, con una capacità massima totale di messa in riserva pari a 9.000 t/a.

• È stata modificata la planimetria generale degli impianti con DET AMB 3133-2019 del 01/07/2019

SINTESI DELLE PRESCRIZIONI AIA (Det. 3133 del 01.07.19)

- EMISSIONI IN ATMOSFERA:

Puntuali

E01 – Impianto di depurazione rifiuti liquidi Referti analitici 2019:

- Rapporto di Prova n. 25883-4-5-6-7-8/2019 del 24/06/2019 - Rapporto di Prova n. 35557-8-9-60-61-62/2019 del 05/11/2019

(22)

22

E06 - Le prescrizioni relative alle emissioni provenienti dalla linea di sconfezionamento non sono più riportate poiché rimosse dall’autorizzazione Det. 3133 del 01.07.19.

Sono comunque state effettuate le analisi trimestrali fino al 24/06/2019 poiché mantenuta in funzione la Linea. Conseguentemente una rottura dell’impianto onerosa è stata effettuata comunicazione medianate Monitorem 11/09/2019, della cessazione dell’attività della linea e la sospensione dei controlli analitici. Pertanto i sopralluoghi analitici sono stati effettuati fino al 24/06/2019.

I riferimenti ai Referti analitici 2019 sono:

Rapporto di Prova: 10404-5/2019 del 13/03/2019 Rapporto di Prova: 25889-90/2019 del 24/06/2019

Diffuse Referti analitici 2019:

RDP 21065/2019 – del 24/06/2019 RDP 35620/2019 – del 05/11/2019

- PRELIEVI IDRICI E EMISSIONI IN AMBIENTE IDRICO Scarico - SP2

Rapporto di Prova n. 5998-19 del 14/05/2019

Il 27/12/2019 È stata trasmessa nota di chiarimento rispetto alla non effettuazione dell’analisi dello scarico SP2, poiché lo scarico SP2 non è stato attivo nel secondo semestre, l’impianto di trattamento dei rifiuti liquidi non è mai entrato in funzione dek secondo semestre. Inoltre negli ultimi anni è stato sempre privilegiato lo scarico delle acque trattate verso BSB Prefabbricati per ridurre i consumi di acqua.

Scarico - S3

Deve essere misurato il quantitativo di acqua reflua industriale e di seconda pioggia ceduto a BSB e reimpiegato nel ciclo. (Monitorem)

- EMISSIONI NEL SUOLO E NELLE ACQUE SOTTERRANEE Referti analitici 2019:

PZ1 - RDP 5419-19 – del 27/03/2019 PZ2 - RDP 5420-19 – del 27/03/2019 PZ1 - RDP 9556-19 – del 13/11/2019 Pz2 - RDP 9557-19 – del 15/11/2019

- EMISSIONI SONORE

(23)

23

Attualmente validi: Relazione di Monitoraggio Acustico emessa in dicembre 2017

- GESTIONE RIFIUTI

Per i rifiuti in ingresso dovranno essere documentate le fasi di:

- verifica conformità - stoccaggio

- trasporto - registrazione

La gestione dell’impianto dovrà avvenire nel rispetto delle seguenti prescrizioni

in seguito a istanza di modifica del 28/03/2019 e approvata con DET AMB 3133-2019 del 01/07/2019 sono stralciati i seguenti codici EER di rifiuti in ingresso: 03.01.99, 03.03.05, 04.02.99, 08.04.12, 08.04.14, 10.01.07, 16.11.02, 19.04.04, 19.09.03

- ENERGIA

Il Gestore con nota pervenuta al prot. di Arpae SAC Parma PgPr.2016.4525 del 31/03/2016, in risposta a Diffida emessa con DET-AMB-2016-953 del 28/01/2016, ha presentato alla Provincia un progetto di produzione di energia da fonte rinnovabile e di miglioramento dell’efficienza energetica in generale.

Come già prescritto, tale progetto dovrà essere realizzato e dovrà esserne data comunicazione di fine lavori all’Autorità competente (Arpae SAC Parma) entro il 25 agosto 2019 (5 anni dal rilascio dell’AIA Det.1701/2014).

Trasmesso in data 23/08/2019 via PEC l’avvenuto adempimento/fine lavori per l’installazione dei pannelli fotovoltaici.

QUADRO SINOTTICO DELLE ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO

(24)

24

6. Valutazione degli aspetti ambientali

Per stabilire la significatività degli aspetti ambientali, diretti e indiretti, si è cercato di applicare un metodo di valutazione che unisca caratteristiche di semplicità, generalità e riproducibilità a quelle di rappresentatività ed efficacia.

Si applicano alcuni criteri che si possono indicare come “On/Off”, di cui cioè si considera solo l’applicabilità del criterio dell’aspetto considerato, che sono:

- Criterio legale;

- Criterio della politica;

- Criterio delle parti interessate

A questi si aggiungono criteri quantitativi, che esprimono un punteggio in funzione di considerazioni di maggior dettaglio, e sono:

- Criterio del grado di impatto;

- Criterio della frequenza dell’impatto.

Soglia di significatività

Se il valore ottenuto è > 6, l’aspetto è da ritenersi significativo;

Se il valore ottenuto è ≤ 6, l’aspetto non è da ritenersi significativo.

Di seguito si riporta un riepilogo degli aspetti diretti e i relativi impatti significativi e non:

Aspetto Impatto Significativo Non Significativo

Energia elettrica Consumo di energia X

(25)

25

Risorsa Idrica Consumo d’acqua X

Emissioni Atmosfera Puntuali Inquinamento Atm X

Emissioni Atmosfera Inquinamento Atm X

Scarichi Idrici Inquinamento acque X

Rifiuti Produzione rifiuti X

Emissioni Odorigene X

Suolo Inquinamento del sottosuolo X

Rumore Inquinamento acustico X

6.1 L’attività dell’Azienda

Il processo produttivo della Ditta Atlas S.r.l. consiste nello smaltimento e nel recupero di rifiuti non pericolosi. Il centro è operativo durante il seguente orario: dalle 7,30 alle 12,00 – dalle 13,30 alle 17,00 per 6 giorni alla settimana per complessivi 300 giorni/anno.

Le fasi principali, attraverso le quali si sviluppa il ciclo di lavorazione dei rifiuti, sono rappresentate dai seguenti stadi:

• Ricevimento e registrazione dei rifiuti in ingresso;

• Scarico dei rifiuti nelle specifiche aree di stoccaggio:

• Trattamento rifiuti speciali non pericolosi: in base alle caratteristiche dei rifiuti ritirati presso il centro, gli stessi vengono sottoposti ad attività di smaltimento e/o recupero secondo quanto di seguito riportato:

- impianto di trattamento mediante l’utilizzo di Flocculante, Antischiuma, Ossido di Calcio di rifiuti liquidi non pericolosi con capacità di 18.000 t/anno, articolato in sezioni di quarantena, equalizzazione, seguite da trattamento chimico-fisico (D9) e biologico (D8), quest’ultime effettuate in un capannone chiuso servito da sistema di aspirazione forzata, in cui vengono trattati rifiuti riconducibili a fanghi da fosse settiche, fanghi di pulizia delle fognature, acque di cabine di verniciatura non contenenti sostanze pericolose, soluzioni acquose di lavaggio, percolati di discarica ed acque reflue industriali di varia natura classificate come rifiuti non pericolosi;

- Impianto di messa in riserva (R13) e deposito (D15 finalizzato a D8 e D9) di rifiuti solidi e liquidi non pericolosi che si svolge nelle baie dedicate, con capacità massima totale di messa in riserva pari a 9000 t/a.

• Commercializzazione materiali recuperati come MPS.

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26

• Intermediazione rifiuti pericolosi e non pericolosi senza detenzione dei rifiuti stessi (iscrizione Albo Gestori Ambientali Cat 8 – D quantità annua complessivamente trattata superiore o uguale a 6.000 t. e inferiore a 15.000 t).

Di seguito si riporta uno schema a blocchi del processo produttivo.

Le attività di stoccaggio vengono svolte in modo tale da non pregiudicare il completo recupero dei rifiuti; viene posta particolare attenzione a non miscelare i vari tipi di rifiuti destinati al recupero.

Anno n. giorni di lavoro Totale rifiuti ritirati (ton)

2018 300 5.422

2019 300 799

Attività dell’Azienda

Anno n. giorni di lavoro Totale rifiuti

“intermediati” (ton)

2019 300 2160,94

Attività di intermediazione Controllo documentale

e visivo pesatura

Ricevimento rifiuti in ingresso

Lavaggio automezzi

Scarico nelle vasche

Trattamento

Scarico in pubblica fognatura/riuso

acque reflue

Conferimento fanghi ad impianti di smaltimento Rifiuti liquidi

Scarico nelle aree dedicate

Trattamenti di recupero

Stoccaggio materiali recuperati e

consegna

Stoccaggio rifiuti prodotti e consegna ad altri

impianti di trattamento

Rifiuti solidi Congedo automezzi

(27)

27

6.2 Aspetti/Impatti ambientali diretti delle attività svolte nel sito produttivo

In riferimento allo schema a blocchi sopra riportato, si riassumono le singole fasi lavorative del ciclo produttivo, allo scopo di evidenziare l’eventuale aspetto ambientale emerso, sia dal punto di vista qualitativo sia da quello quantitativo, al fine di sottolinearne l’impatto correlato ed in conseguente intervento necessario da perseguire nell’ottica della performance di miglioramento prestabilita.

FASE I: ricevimento rifiuti e materiali ausiliari Ricevimento

Rifiuti in ingresso

VALUTAZIONE PRELIMINARE SUI

RIFIUTI

PIANIFICAZIONE DEI CONFERIMENTI

ESAMI DI CONFORMITA’

PESATURA AUTOCARRI

REGISTRAZIONE Consumi di energiaelettrica

(funzionamentopesa, ufficio)

(28)

28 Ricevimento

Materiali ausiliari

Aspetti ambientali correlati

Energia elettrica - Relativamente a questa fase non sono da rilevare impatti ambientali significativi;

l’unico aspetto riguarda il ridotto consumo di energia elettrica per il funzionamento delle attrezzature di accettazione (uffici e pesa) e dei carrelli elevatori utilizzati per la movimentazione dei materiali.

FASE 2: scarico e stoccaggio rifiuti liquidi

Rifiuti in ingresso ACCETTAZIONE

SOSTANZE

PESATURA Consumi di energiaelettrica

(funzionamentopesa, ufficio)

STOCCAGGIO IN AUTOCISTERNE

SCARICO RIFIUTI NEL VAGLIO

ROTANTE

STOCCAGGIO IN CASSONI

CONGEDO AUTOMEZZO

LAVAGGIO RUOTE Consumi di

energia elettrica (funzionamento

impianto

Emissioni in atmosfera

(odori)

diffuse (polveri e

gas di scarico)

Rifiuti

Acque di scarico Consumi di

acqua (lavaggio vasche

ed impianto)

(29)

29

(30)

30

Aspetti ambientali correlati significativi

Energia elettrica: Il consumo di energia elettrica in questa fase è dovuto al funzionamento delle varie parti impiantistiche, macchinari ed attrezzature che concorrono alla lavorazione del rifiuto: i consumi generali di energia elettrica vengono monitorati mensilmente.

Emissioni in atmosfera convogliate – Le emissioni in atmosfera convogliate sono dovute alla captazione delle emissioni diffuse raccolte dalle vasche di stoccaggio (coperte) dei rifiuti in ingresso.

Nel 2016 il biofiltro è stato rimosso e sostituito da un sistema di aspirazione e trattamento degli aeriformi, come previsto dalla AIA det. amb. 1943 del 21/06/2016.

Scarichi idrici – Le acque meteoriche di dilavamento (prima pioggia) dell’area esterna adibita al transito, scarico dei mezzi, dell’area di stoccaggio delle autocisterne e dei container in ingresso vengono convogliate alle vasche di accumulo e decantazione (prima pioggia) e poi al depuratore aziendale. Successivamente al trattamento vengono inviate all’impianto adiacente della BSB Prefabbricati S.r.l.; nel caso in cui tale risorsa non venga impiegata all’uso di cui sopra, è previsto lo scarico nella rete fognaria comunale delle acque nere mediante il punto di scarico SP2. Le acque meteoriche di seconda pioggia vengono convogliate alle vasche di accumulo poste nella zona nord – est dell’impianto e avviate al riutilizzo all’interno della Ditta Atlas S.r.l.

Le acque meteoriche provenienti dal tetto del capannone Sud e le acque di dilavamento del piazzale Est vengono recapitate nella rete acque bianche della pubblica fognatura presente su Via Ghisolfi e Guareschi mediante lo scarico S3.

Rifiuti: I rifiuti che si possono originare in questa fase sono rappresentati da sabbia/materiale grossolano proveniente dalla sedimentazione della parte solida delle acque di dilavamento all’interno della vasca di prima pioggia. Il rifiuto viene raccolto e stoccato in un apposito contenitore situato a fianco dell’impianto e successivamente avviato a smaltimento esterno o interno.

(31)

31

FASE 2: scarico e stoccaggio rifiuti allo stato solido

Rifiuti in ingresso

Aspetti ambientali correlati

Energia elettrica: Il consumo di energia elettrica in questa fase è dovuto al funzionamento delle varie parti impiantistiche, macchinari ed attrezzature che concorrono alla lavorazione del rifiuto: i consumi generali di energia elettrica vengono monitorati mensilmente. Si precisa che l’impianto non è più in funzione pertanto non può più essere considerato significativo l’aspetto.

Emissioni in atmosfera convogliate – Le emissioni in atmosfera convogliate sono dovute alla captazione delle emissioni del trituratore attualmente fuori uso.

Scarichi idrici – Le acque meteoriche di dilavamento (prima pioggia) vengono convogliate alle vasche di accumulo e decantazione (prima pioggia) e poi al depuratore aziendale.

Successivamente al trattamento vengono inviate all’impianto adiacente della BSB Prefabbricati S.r.l.;

nel caso in cui tale risorsa non venga impiegata all’uso di cui sopra, è previsto lo scarico nella rete fognaria comunale delle acque nere mediante il punto di scarico SP2. Le acque meteoriche di

MESSA IN RISERVA

LAVORAZIONE

CONGEDO LAVAGGIO RUOTE Consumi di

energia elettrica (funzionamento

impianto

(odori)

diffuse (polveri e

gas di scarico)

Rifiuti Consumi di

acqua (lavaggio vasche

ed impianto)

Acque di scarico MOVIMENTAZIONE

RECUPERO

(32)

32

seconda pioggia vengono convogliate alle vasche di accumulo poste nella zona nord – est dell’impianto e avviate al riutilizzo all’interno della Ditta Atlas S.r.l.

Le acque meteoriche provenienti dal tetto del capannone Sud e le acque di dilavamento del piazzale Est vengono recapitate nella rete acque bianche della pubblica fognatura presente su Via Ghisolfi e Guareschi mediante lo scarico S3. Si precisa che l’impianto non è più in funzione pertanto non può più essere considerato significativo l’aspetto.

Rifiuti: I rifiuti che si possono originare in questa fase sono rappresentati da i residui della triturazione del materiale conferito.

Nei paragrafi seguenti si riporta un compendio quantitativo dei dati relativi agli impatti ambientali.

Consumi di energia elettrica

L’energia elettrica viene impiegata per:

• L’illuminazione dei locali/magazzino, del piazzale, dell’ufficio/pesa e degli spogliatoi;

• L’alimentazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche dell’impianto di depurazione e dei macchinati in genere;

• Le attività di manutenzione e di lavaggio dei mezzi.

Dall’inizio dell’attività i consumi di energia elettrica del sito di Atlas, con i relativi indicatori, sono stati i seguenti:

Anno KWh consumati Rifiuti ritirati (ton) Indicatore (KWh / rifiuti ritirati – ton)

2018 187.354 5.423 34,548

2019 18.874 799 23,617

Consumi di energia elettrica con gli indicatori relativi – Fonte dati: Autolettura contatore o bolletta

In data 23/08/2019 Atlas S.r.l ha installato n.10 pannelli fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili in adempimento alla prescrizione AIA. I quantitativi di energia elettrica prodotta verranno presentati a partire dal 2021.

Consumi idrici

Per gli usi civili e produttivi l’acqua è approvvigionata dall’acquedotto comunale, mentre per il lavaggio dei mezzi, delle attrezzature e macchinari, del piazzale, viene impiegata l’acqua meteorica

(33)

33

recuperata (seconde piogge), oltre all’acqua depurata dall’impianto di depurazione, adeguatamente entrambe stoccate in vasche funzionali agli usi specifici di riciclo previsti.

Anno Mc prelevati

dall’acquedotto Totale mc Rifiuti ritirati – ton

(Mc/ton rifiuti ritirati)

2018 484 484 5.423 0,0892

2019 232 232 799 0,2903

Consumi di acqua con gli indicatori relativi – Fonte dati: contatore

Scarichi idrici

Le tipologie di acque scaricate sono descritte nella tabella sottostante:

La frequenza dei controlli è riportata nell’estratto dell’AIA 3133-2019 del 01/07/2019, come richiesto dalla Determina Autorizzativa A.I.A. al punto D.3.2.4, per lo scarico parziale SP2, del quale vengono rilevati i quantitativi annui dei volumi scaricati, misurati tramite contatore di misura in continuo. Il piano di monitoraggio e controllo non prevede al contrario alcuna analisi sui reflui degli scarichi S1 e S3.

*Nella Tabella seguente vengono riportati i valori della misura puntuale effettuata sullo scarico SP2 dalla ditta MCM Ecosistemi (rdp 5998-19). I valori sono stati desunti dall’unico campionamento effettuato nell’anno, poiché come da comunicazione trasmessa ad Arpae nel dicembre 2019, l’impianto di trattamento rifiuti liquidi non è mai entrato in funzione nel secondo semestre, non producendo acque di scarico, che così come negli anni scorsi e nel primo semestre erano state convogliate all’impianto di BSB Prefabbricati per il loro sfruttamento.

Parametro Unità di misura

Anno 2018 (media)

*Anno 2019 1° semestre

Valore limite (D.Lgs 152 del

03/04/2006 allegato 5 tabella 3

- pubblica fognatura)

Portata mc/anno 0 0 ---

PH Unità 7,44 7,42 5,5-9,5

Temperatura °C 20,7 15,4 ---

Conducibilità S/cm 955 816 ---

Solidi sospesi mg/l 22 < 5 200

BOD5 (come O2) mg/l < 10 < 10 250