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Analisi del settore turistico e del comparto alberghiero in Friuli Venezia Giulia

2.3 Analisi del settore ricettivo e alberghiero

Dopo aver riportato e preso in esame i principali indicatori dei flussi turistici in Friuli Venezia Giulia nell'ultimo decennio e nell'anno 2015, è opportuno procedere all'analisi dell'aspetto che detiene maggior importanza all'interno del presente studio. Si tratta infatti di esaminare la capacità ricettiva e la configurazione del settore in Friuli con particolare attenzione al settore alberghiero, oggetto di indagine.

Tabella 9: Suddivisione degli esercizi ricettivi del Friuli Venezia Giulia – Anno 2015 [66].

* Gli esercizi complementari comprendono: alloggi agrituristici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, campeggi e villaggi turistici, altre strutture ricettive non alberghiere.

La Tabella 9 mostra la composizione del settore ricettivo in Friuli Venezia Giulia ed evidenzia la netta prevalenza degli esercizi complementari su quelli alberghieri. Con 756 strutture, il settore alberghiero costituisce infatti solo il 12% dell'intero comparto ricettivo regionale, che risulta composto per l'88% da esercizi complementari. Tra di essi l'80,01% è rappresentato dagli alloggi in

15 La bilancia turistica dei pagamenti è calcolata come la differenza tra la spesa dei turisti stranieri in Italia e la spesa dei turisti italiani all'estero [32].

affitto gestiti in forma imprenditoriale, il 6,08% da alloggi agrituristici, lo 0,66% da campeggi e villaggi turistici e il restante 13,25% da altre strutture ricettive.

Stando ai dati forniti dal Rapporto statistico annuale della Regione FVG [66], nel 2015 si registra complessivamente un ampliamento dell'offerta ricettiva regionale, specialmente con riguardo agli esercizi complementari.

Tabella 10: Composizione degli esercizi alberghieri in Friuli Venezia Giulia suddivisi per categoria – Anno 2015 [66].

Come si può notare dalla Tabella 10, più della metà degli esercizi alberghieri è composta da hotel a 3 stelle, che rappresentano il 54% dell'offerta alberghiera regionale; seguono i 2 stelle, che con 145 esercizi ricoprono il 19% dell'offerta; gli ostelli con il 15%; penultimi i 4 stelle con 94 strutture e infine i 5 stelle che in Regione sono soltanto 3.

Nel 2015 si conta complessivamente una struttura alberghiera in meno e 311 esercizi complementari in più rispetto all'anno precedente. Si rileva più precisamente un aumento degli esercizi alberghieri di fascia medio-alta e una diminuzione dei quelli di fascia bassa.

Tabella 11: Suddivisione dei posti letto negli esercizi ricettivi del Friuli Venezia Giulia – Anno 2015 [66].

* Gli esercizi complementari comprendono: alloggi agrituristici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, campeggi e villaggi turistici e altre strutture ricettive non alberghiere.

Con riferimento ai posti letto, nella Tabella 11 si delinea una situazione leggermente diversa, con i posti letto alberghieri che ricoprono il 29% dei posti letto complessivi in Regione. Tale differenza è dovuta al fatto che gli esercizi alberghieri hanno una capacità superiore rispetto agli esercizi complementari (eccezione fatta per i campeggi e i villaggi turistici). La media dei posti letto negli esercizi alberghieri è infatti di 55,3 rispetto ai 18,7 degli esercizi complementari.

Tabella 12: Suddivisione dei posti letto negli esercizi alberghieri del Friuli Venezia Giulia per categoria di albergo – Anno 2015 [66].

Dalla Tabella 12 si evince che la percentuale maggiore di posti letto è rappresentata dai 3 stelle, con il 58% dei posti letto dell'intera Regione; seguono i 4 stelle con il 25%; i 2 stelle con il 10% e infine gli alberghi con meno posti letto risultano essere le strutture a una stella e i 5 stelle. E' necessario osservare che i dati così come riportati nel grafico offrono una lettura solamente parziale del parametro esaminato in quanto mostrano la suddivisione dei posti letto complessivi della Regione per numero di stelle. I valori che emergono sono pertanto strettamente correlati al numero di esercizi alberghieri esistenti per ogni categoria, ed è di conseguenza doveroso specificare il dato riguardante il numero medio di posti letto per esercizio nelle varie categorie alberghiere. Ne consegue che gli alberghi con il maggior numero di posti letto per esercizio sono quelli di fascia alta (in media: 113 posti letto per i 5 stelle e 111,8 per i 4 stelle); mentre gli alberghi meno capienti risultano essere quelli di fascia medio- bassa (60,7 posti letto per i 3 stelle; 27,6 per i 2 stelle e 21,9 per gli alberghi a una stella).

Nel 2015 in Regione si contano complessivamente 2308 posti letto in più rispetto al 2014, dei quali 139 sono i posti letto in aumento negli esercizi alberghieri e 2169 nei complementari. Le variazioni di maggior rilevanza nel numero dei posti letto per categoria riguardano le strutture a 3 stelle, a fronte di un lieve calo dell'offerta di fascia bassa.

Un ultimo aspetto da dover considerare nell'analisi del settore ricettivo è la suddivisione degli arrivi, delle presenze e della permanenza media dei turisti all'interno degli esercizi alberghieri del Friuli Venezia Giulia suddivisi per ambito turistico, ovvero per area geografica di destinazione dei flussi. Tra le molteplici classificazioni territoriali che sono state proposte nel corso degli anni al fine di misurare tali indicatori dai vari enti statistici e dalla Regione, in questa sede verrà presa come riferimento la seguente classificazione [65]:

Mappa 1: Classificazione della Regione Friuli Venezia Giulia per ambiti turistici.

Il motivo per cui la presente classificazione è stata ritenuta la più idonea ai fini di questo studio è riscontrabile nel fatto che consente una lettura dei dati più precisa rispetto alle classificazioni per provincia; più dettagliata da un punto di vista della precisa localizzazione geografica dei territori rispetto a quelle per cluster (ovvero: mare, montagna, capoluoghi e arte) e che consente parzialmente di associare i territori a delle tipologie di turismo. Vanno in ogni caso esplicitati i limiti di tale classificazione, riconducibili alla scelta di raggruppare all'interno della stessa categoria le destinazioni balneari o montane e il capoluogo al quale appartengono dal punto di vista amministrativo.

Tabella 13: Arrivi negli esercizi alberghieri del Friuli Venezia Giulia per ambiti turistici – Anno 2015 [65].

L'anello della Tabella 13 mostra la ripartizione degli arrivi turistici in Friuli Venezia Giulia nell'anno 2015 per ambiti territoriali. Si osserva come una porzione consistente degli arrivi sia concentrata all'interno dell'area che comprende Udine e Lignano Sabbiadoro, che totalizzano il 41% degli arrivi regionali. Si tratta di un dato che non sorprende ed è giustificato da un lato dall'importanza del turismo balneare sul bilancio turistico complessivo e dall'altro dalla notevole concentrazione di esercizi ricettivi presenti nella località. Una buona porzione di arrivi è stata registrata anche nelle strutture alberghiere di Trieste, con il 21%; seguita dall'ambito che raggruppa Gorizia, Grado e Aquileia che totalizza il 18%; e l'ambito di Piancavallo, Pordenone e Dolomiti Friulane con il 10%. I dati meno incidenti sotto questo aspetto riguardano la zona del Tarvisiano della Carnia.

Tabella 14: Presenze negli esercizi alberghieri del Friuli Venezia Giulia per ambiti turistici – Anno 2015 [65].

Se si considerano le presenze negli esercizi alberghieri del Friuli (Tabella 14), si evince che le presenze maggiori sono state riscontrate prevalentemente nell'ambito di Udine e Lignano e secondariamente nella zona di Gorizia, Grado e Aquileia, facendo presagire che il turismo di tipo balneare-culturale genera il 65% delle presenze alberghiere regionali. In riferimento alle presenze stimate negli esercizi alberghieri di Trieste, queste rappresentano il 16% del totale, seguite dal 9% dell'ambito del Pordenonese e Dolomiti. Così come per gli arrivi, anche le presenze inferiori sono quelle relative al turismo montano della Carnia e del Tarvisiano.

Tabella 15: Permanenza media negli esercizi alberghieri del Friuli Venezia Giulia per ambiti turistici – Anno 2015 [65].

Dati interessanti emergono dall'analisi della permanenza media misurata nei vari ambiti degli esercizi alberghieri regionali (Tabella 15).

Dal grafico si riscontra infatti che, a fronte dei 2,67 giorni di permanenza media negli esercizi alberghieri della Regione, i soggiorni alberghieri più lunghi si concentrano in Carnia, dove la permanenza media nel 2015 è di 3,5 giorni, valore che dal Rapporto statistico regionale del 2015 [65] risulta in netto aumento rispetto all'anno precedente, soprattutto per quanto riguarda la clientela straniera. L'ambito di Udine e Lignano registra una permanenza media in albergo di 3 giorni, superiore di poco rispetto a Gorizia e Grado-Aquileia. La permanenza media negli esercizi alberghieri del pordenonese si stabilisce sui 2,6 giorni; mentre i soggiorni alberghieri più brevi si trascorrono nella zona del Tarvisiano e nella città di Trieste.