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Analisi dell’intervento eseguito Motivazioni dell’intervento

Nel documento UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 197-200)

Eccessivo degrado e deterioramento delle fondazioni esistenti

Incremento dei carichi in sovrastruttura (progetti di restauro arch/ strutt)

Cedimenti indotti per variazioni delle condizioni geotecniche del suolo

Altro _______________________   _______________________ _______________________ Anno di esecuzione Progetto Ditta esecutrice Tecniche d’intervento

Cordolo in c.a.

Scuci-cuci

Nuova palificata

Iniezioni

Allargamento del piede fondale

Altro ___________ ___________ ___________ Esito dell’intervento ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ \

7.2 Case Histories di interventi di consolidamento fondazionale eseguiti a

Venezia

Elaborata una schedatura per la raccolta veloce e organizzata dei dati, si è potuto procedere alla creazione di un repertorio significativo di interventi realizzati a Venezia negli ultimi anni. L’intervallo temporale considerato va dall’anno 2000 ad oggi, considerando rilevanti per la presente trattazione le tecniche di consolidamento sviluppate negli ultimi 15 anni.

Si riporta l’elenco degli interventi consultabili in appendice A. Elenco degli interventi analizzati

Schedatura n°1 Fondaco dei Tedeschi 2014-?

Schedatura n°2 Palazzo Grifalconi 2014-?

Schedatura n°3 Hotel Principe 2014-?

Schedatura n°4 Hotel L’Orologio 2013-2014

Schedatura n°5 Canonica di Sant’Apollonia 2013-2014

Schedatura n°6 Ospedale SS. Giovanni e Paolo 2012-2014

Schedatura n°7 Santa Croce 1892 2012

Schedatura n°8 Palazzo Contarini Corfù (II fase) 2011

Schedatura n°9 Cannareggio 5011/5012 2010

Schedatura n°10 Palazzi del Savio/Colonne 2006-2008

Schedatura n°11 Punta della Dogana 2003-2005

Schedatura n°12 Ca’ Foscari 2004-2005

Schedatura n°13 Palazzo Barbaro 2004

Schedatura n°14 Palazzo Grimani 2001-2003

Schedatura n°15 Palazzo Contarini Corfù (I fase) 2001-2002

Schedatura n°16 Ca’ Foscari/ San Sebastiano 2001

Tab.7.5 Indice dei casi raccolti in schedature, riportati in Appendice A

Gli interventi raccolti sono alcuni ad oggi ancora in corso di realizzazione e non è stato quindi possibile indicare una data di fine lavori.

Per quanto riguarda la loro ubicazione, non sono state fatte considerazioni in termini di zona, cioè la loro localizzazione non è stata criterio di ricerca: l’unica condizione imposta è stata che si trovassero nel comune di Venezia nella parte di città antica.

Fig.7.1 Localizzazione su CTR dei casi di intervento raccolti

7.2.1 Le fonti dei dati

Per la raccolta dei dati si è fatto riferimento a fonti di diversa natura, sia di carattere pubblico che privato.

A Venezia per procedere con un qualsiasi progetto di consolidamento strutturale o di restauro architettonico che modifichi anche minimamente il distributivo, è necessario richiedere preventivamente parere presso la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e laguna, che è tenuta a conservare in archivio qualsiasi documentazione legata al rilascio dell’autorizzazione. Per questo motivo, la ricerca di informazioni per la compilazione delle schede è iniziata presso il deposito archivistico di Palazzo Ducale, dove, con regolare domanda di accesso agli atti 129, è stato possibile consultare il materiale d’archivio relativo a palazzi ed edifici preventivamente selezionati assieme al personale con memoria storica degli interventi realizzati.

Data tuttavia la difficoltà di eseguire una ricerca tematica, è stato necessario rivolgersi in un secondo momento a studi specializzati che operano nella zona di Venezia con particolare interesse per la città antica e le problematiche del suo restauro e consolidamento. Ricorrendo                                                                                                                

129

Materiale consultato tramite regolare domanda di accesso ai documenti amministrativi ai sensi dell'art. 22 della legge 241/90, n° protocollo 496;16/01/2015

alla documentazione disponibile presso tali studi tecnici competenti operanti nel settore, è stato più immediato il reperimento di materiale grafico relativo ai casi in esame, data l’archiviazione di tipo digitale disponibile a differenza di quella pubblica di tipo cartaceo. Non sempre, a causa anche di limitazioni connesse alla normativa per la privacy, è stato possibile ricevere tutte le informazioni e gli elaborati richiesti per la compilazione ed è stato pertanto necessario in questi casi riportare la voce “elaborato non pervenuto” oppure “informazione non disponibile”.

Infine, di alcune grandi campagne di restauro, sono stati redatti dei testi specialistici come nel caso di Ca Foscari130, che hanno permesso di ricavare le informazioni e la documentazione grafica necessari.

In ultimo, alcune ditte e studi rendono disponibile il proprio regesto interventi realizzati nella loro pagina internet, fornendo, nel caso di applicazioni eccezionali, delle brevi relazioni scaricabili da cui è possibile ricavare già gran parte delle informazioni necessarie.

7.2.2 Considerazioni conclusive sui casi raccolti

La prima importante considerazione da fare alla luce della casistica di interventi raccolta, è che la maggioranza degli edifici che ha manifestato una necessità d’intervento è quella con almeno un fronte lungo il canale. Come osservato al §3 della presente trattazione, la prossimità alle acqua in circolazione rende i muri di sponda particolarmente vulnerabili all’azione meccanica di asportazione dei materiali resistenti e ai processi di erosione chimico-fisica da parte dei cloruri disciolti.

In particolare nella schedatura n°9, viene proposto l’esempio di un edificio privato di piccole dimensioni dove la prossimità al canale e alla darsena situata a Nord della città ha implicato dei fenomeni di cedimento della base d’imposta delle fondazioni di entità ragguardevole. La seconda importante considerazione da fare riguarda la tipologia di sedime rinvenuta nei casi in esame: si tratta sempre di terreni limo argillosi che, con l’aumento della profondità, assumono una componente più sabbiosa e una maggiore consistenza. In taluni casi è stata rinvenuta una presenza di elementi organici, che nel caso di fondazioni molto in superficie possono essere responsabili di scivolamenti e cedimenti imprevisti. Le lenti di caranto non sono sempre rilevate; nei casi in cui sono state identificate, esse si trovavano ad una profondità compresa tra gli 6 e gli 8 metri. Non sempre sono state rese disponibili delle prove geotecniche data la pratica comune di riutilizzare gli esiti di sondaggi già eseguiti per edifici vicini in casi di intervento precedenti. Questa consuetudine deriva dalla volontà di risparmiare economicamente riutilizzando dati già prodotti per cantieri diversi.

                                                                                                               

130

Pilo G.M., De Rossi L., Alessandri D., Zuanier F., Ca’ Foscari: storia e restauro del palazzo dell’università, Marsilio, Venezia, 2005

Nel documento UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 197-200)

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